CORSO DI FORMAZIONE IN
RADIOPROTEZIONE ANNO
ACCADEMICO 2008/2009
Laboratorio, indagini strumentali e applicazioni
informatiche nella sorveglianza sanitaria di
radioprotezione
R.Pennarola, G.Porzio, E.Pennarola,
La “Dematerializzazione” dei documenti
La sicurezza Informatica nel rispetto delle
regole e della Privacy
L’ Informatica come opportunità di sviluppo e
crescita
1
La dematerializzazione
Termine che viene usato per i documenti e gli atti
cartacei delle P.A. identificando la progressiva
perdita di consistenza fisica da parte degli archivi,
tradizionalmente costituiti da documentazione
cartacea, all’atto della loro sostituzione con
documenti informatici.
In
questo
senso
il
concetto
di
“dematerializzazione” si può considerare come
l’estensione alla P.A. della generale tendenza,
invalsa nel settore privato, dell’uso degli strumenti
ICT
per
il
trattamento
automatizzato
dell’informazione nei processi produttivi.
La dematerializzazione tramite supporto digitale
Articolo 42 del D.Lgs del 7 marzo 2005 n. 82
(Codice dell’Amministrazione digitale)
Amministrazioni coinvolte
Innovazione e Tecnologie
Presidenza del Consiglio dei Ministri
Beni e Attività Culturali
Funzione Pubblica
Giustizia
Economia e Finanze
Salute
Lavoro e Politiche Sociali
CNIPA
Quadro Normativo
Cosa definisce
Delibera del CNIPA n. 11
del 19/02/2004
Regola la conservazione
sostitutiva dei documenti
informatici. Definisce le regole
tecniche da osservare per la
riproduzione e conservazione dei
documenti necessari a garantirne la
conformità agli originali.
DPR n. 68 del 11/02/2005
Ufficializza la Posta Elettronica
Certificata, sancisce la validità legale
dei messaggi trasmessi tramite PEC
Decreto Legislativo
7 Marzo 2005 n. 82
Istituisce il Codice
dell’Amministrazione Digitale,
aggiunge alla possibilità di scambiare
documenti in formato elettronico con la
PA, quella di poter effettuare
pagamenti con modalità informatiche
Impatto su gestione
documentale
Rappresenta l’ultimo passo verso la
definitiva de-materializzazione dei
documenti
Regole tecniche relative sia alle
modalità di realizzazione e
funzionamento della PEC per privati e
imprese
Dal 1° gennaio 2006, rappresenta,
per l’intera PA, il punto di
riferimento normativo in tema di
documento digitale.
Obiettivi
□ evitare la produzione di nuova carta
□ eliminare il cartaceo esistente non di
interesse “storico o culturale”
□ ottenere risparmi diretti (carta, spazi, ...)
□ attivare risparmi indiretti (tempo, efficienza,
> sicurezza per la Privacy...)
Come ???
□ individuare criteri e modalità tecniche per la
conservazione sostitutiva permanente delle
diverse tipologie di documenti amministrativi
(linee guida e normativa vigente)
□ definire regole per la trasmissione e l’esibizione dei
documenti che ne garantiscano l’integrità, la
conformità, la privacy e la provenienza (tecniche
messe a punto a discrezione dell’amministrazione
coinvolta: Database Locali e/o Condivisi,
consultazione on-line …)
Dematerializzazione nella P.A.
attivazione dei procedimenti amministrativi utilizzando
le nuove tecnologie
□ non esiste “una” soluzione generale uguale per
tutti
□ Numerosità dei problemi e delle soluzioni
Dematerializzazione nella
Radioprotezione
1.
2.
3.
gestione del documento saniario personale
□
fascicoli cartacei
fascicoli informatici
visto e firma dei documenti
□
□
Convocazione a visite mediche
Trasmissione dosi al medico autorizzato ed al datore di
lavoro
Trasmissione documenti e dati
□
□
Esami di laboratorio
Giudizio di idoneità
La documentazione
DATORE DI LAVORO
ESPERTO QUALIFICATO
MEDICO AUTORIZZATO
LAVORATORE
Doc.
cartacei
Fax
Pagine
Web
Record
di DB
Scanner
Documenti elettronici
Gestione workflow
Archiviazione
E-mail
Integrazione con i sistemi aziendali
Sicurezza e rispetto della Privacy
Le attività della gestione
Documenti
in diversi formati
documentale
Risorse Distribuite
Sicurezza Informatica
La sicurezza informatica è quell’insieme di strumenti la cui
applicazione è volta a garantire il mantenimento, la riservatezza e
l’integrità dei dati in formato elettronico.
La sicurezza informatica è indispensabile per garantire, migliorare
ed aggiungere valore allo svolgimento delle attività economiche,
sociali e politiche, in ambiti pubblici e privati.
Sicurezza Informatica
Infrastrutture Hardware
Firewall
Server dedicati
Virtual Private Networking (VPN)
Accessi hardware
Sicurezza Informatica
Infrastrutture Software
Virus Protection
Intrusion Detection System (IDS)
Intrusion Prevention System (IPS)
Certificazione Digitale
Applicazioni che utilizzano questi servizi:
Cedolino on line
Richiesta di un certificato di residenza
Home Banking
RIS e PACS
La Certificazione Digitale
Cos’è la Certificazione Digitale
Un certificato digitale può essere paragonato ad un
passaporto o ad una carta di identità, cioè ad un
documento di riconoscimento rilasciato da una terza
parte fidata, Autorità universalmente accettata
(Certification Authority) e riconosciuta come
affidabile, che permette di autenticare in Rete le
identità di persone, enti, società e di attivare la
cifratura delle transazioni.
Categorie Certificati Digitali
• Certificati per Server
• Certificati per Persona
Certificati per Persona
Requisiti:
• Autenticazione: garanzia dell'identità delle persone con
le quali si comunica o che accedono ad informazioni
riservate.
• Integrità: certezza che i messaggi inviati non abbiano
subito alcuna modifica durante il percorso dal mittente al
destinatario.
• Confidenzialità: cifratura dei messaggi
elettronica e dei documenti allegati.
di
posta
• Non Ripudio: l'autore di una transazione o di un
documento
firmato
elettronicamente
non
può
disconoscerne la paternità.
Certificati per Persona
Applicazioni:
• Controllo sicuro dell’accesso di utenti a risorse condivise,
sostituendo le comuni, ma violabili, user-id e password.
• Cifratura della Posta Elettronica e dei documenti in allegato
• Apposizione della Firma Elettronica
IL DOSP
Comma 13 dell’ALLEGATO XI DEL D.Lgs 230 modificato:
DEFINISCE I REQUISITI MINIMI DA RISPETTARE
Il D.Lgs 196/2003 EMANA:
CODICE DELLA PRIVACY
La normativa ISO/IEC 17799 del 2000 sulla sicurezza informatica:
DEFINISCE LE REGOLE PER LA SICUREZZA INFORMATICA
7.VALUTAZIONI CONCLUSIVE (dei dati clinico-anamnestici e dei risultati degli accertamenti integrativi,
in relazione
ai rischi occupazionali)8.
8.GIUDIZIO DI IDONEITÀ ALL’ESPOSIZIONE ALLE RADIAZIONI IONIZZANTI:
• idoneo
• idoneo con le seguenti condizioni
• non idoneo
Data _____________
Il lavoratore
Il medico addetto alla sorveglianza medica
Avverso il giudizio di cui sopra è ammesso ricorso all’Ispettorato Medico Centrale del lavoro ai sensi
dell’art.95
del presente decreto legislativo, entro il termine di 30 giorni.
9.GIUDIZIO DI IDONEITÀ ALL’ESPOSIZIONE
AGLI ALTRI FATTORI DI RISCHIO INDICATI AL PUNTO 1:
• idoneo
Data………………..
Il lavoratore
• non idoneo
Il medico competente
Avverso il giudizio di cui sopra è ammesso ricorso all’organo di vigilanza competente per territorio ai
sensi dell’art.17,
comma 4 del D.Lgs. 19/09/1994 n.626, entro il termine di 30 giorni.
10TRASMISSIONE DEL GIUDIZIO AL DATORE DI LAVORO
effettuata il.................................. a mezzo ..................................
Il medico_________________
7.GIUDIZIO DI IDONEITÀ ALL’ESPOSIZIONE ALLE RADIAZIONI IONIZZANTI:
• idoneo
• idoneo con le seguenti condizioni ..........................................................................................
• non idoneo
lavoratore sottoposto a sorveglianza medica dopo la cessazione dell’esposizione
data .........
Il lavoratore
Il medico addetto alla sorveglianza medica
Avverso il giudizio di cui sopra è ammesso ricorso all’Ispettorato Medico Centrale del lavoro ai sensi
dell’art.95 del presente decreto legislativo, entro il termine di 30 giorni.
8.GIUDIZIO DI IDONEITÀ ALL’ESPOSIZIONE AGLI ALTRI FATTORI DI RISCHIO INDICATI AL PUNTO 1:
• idoneo
• non idoneo
• idoneo con le seguenti condizioni ..........................................................................................
•temporaneamente non idoneo fino a .......................................................................................
data ...................
Il lavoratore
Il medico competente
Avverso il giudizio di cui sopra è ammesso ricorso all’organo di vigilanza competente per territorio ai
sensi dell’art.17, comma 4 del D.Lgs. 19/09/1994 n.626, entro il termine di 30 giorni.
9.
TRASMISSIONE DEL GIUDIZIO AL DATORE DI LAVORO
effettuata il.................................. a mezzo ..................................
Il medico
CONSERVAZIONE DEL DOCUMENTO SANITARIO
PERSONALE
- Cessazione dell’impresa/ Risoluzione del rapporto di lavoro
Il presente Documento Sanitario completo di n. ............. allegati,
unitamente ai documenti di cui all’art.81, comma 1, lettere d) ed e)
del presente decreto, viene trasmesso ai sensi dell’art. 90,
comma 4, per :
Cessazione dell’attività dell’impresa, avvenuta il .......................
•Risoluzione del rapporto di lavoro, avvenuta
il..............................
Copia del documento viene consegnata al lavoratore
..............................................................
ai sensi dell’art. 90 comma 2 del presente decreto.
Data .................
Il medico
Il lavoratore
CONSERVAZIONE DEL DOCUMENTO
SANITARIO PERSONALE
□ Cessazione dell’incarico del medico
□ - Per cessazione dell’incarico avvenuta il .......................... il
presente documento sanitario personale completo di n.
................... allegati, viene consegnato al medico Dott.
...............................................
□ Data .................Il medico uscente
□
______________________
□ - Dichiaro di ricevere dal Dott.
................................................................................................ che
cessa dall’incarico il presente documento completo di n.
................................. allegati.
□ Data .................Il medico subentrante
□
______________________
Strumenti innovativi disponibili
□ firma elettronica e firma digitale
□ PEC - Posta Elettronica Certificata
□ CIE – Carta di identità elettronica
□ CNS - carte nazionale di servizi
Firma elettronica digitale
PEC
(Posta Elettronica Certificata)
Crittografia
Crittografia
Sistema che permette di codificare messaggi testuali in
simboli non comprensibili a prima vista, in modo che non
possano essere interpretati da chi non possiede la corretta
chiave di lettura.
In pratica le lettere del testo vengono trasformate con un
determinato algoritmo
La crittografia è utilizzata per generare il “certificato digitale”.
L’ Ente Certificatore, riconosciuto tale per comprovata
affidabilità e capacità tecnologica, emette coppie di chiavi
crittografiche.
Nei sistemi crittografici a chiave asimmetrica detti anche a chiave
pubblica, ogni utente ha una coppia di chiavi: una chiave privata,
da non svelare a nessuno, con cui può decifrare i messaggi che gli
vengono inviati e firmare i messaggi che invia, e una chiave
pubblica, che altri utenti utilizzano per cifrare i messaggi da
inviargli e per decifrare la sua firma e stabilirne quindi
l'autenticità
1
2
LA FIRMA DIGITALE
La firma digitale può essere definita l'equivalente elettronico
di una tradizionale firma apposta su carta, assumendone lo
stesso valore legale. E' associata stabilmente al documento
informatico e lo arricchisce di informazioni che attestano con
certezza l'integrità, l'autenticità e la non ripudiabilità dello
stesso.
LA FIRMA DIGITALE
LA FIRMA DIGITALE: i files con estensione p7m
●Chiave privata
●Chiave pubblica
Esempio: Bob invia ad Eva il file Pippo.pdf
(Pippo.pdf + hush + Firma) = Pippo.p7m
File.pdf
hush
se le impronte sono
uguali l'autenticità
del documento è
garantita
Quando usare la Firma digitale?
LA FIRMA DEL MEDICO
LA FIRMA DEL LAVORATORE
Caratterisitca Biometrica
…l’impronta digitale
In fase di sviluppo presso la FEDERICO II:
Dipartimento di Informatica
Radioprotezione Medica
CRAFS
Per il lavoratore…
La firma digitale elettronica certificata è:
Troppo costosa
Scomoda da distribuire
Il problema, a questo punto, consiste nello stabilire se una
persona è veramente colui che dichiara di essere e la
soluzione va ricercata in un sistema capace di identificare
totalmente la persona per quello che è e non per quello che
possiede (badge, pin , password…).
Biometria
La biometria (dalle parole greche bìos = "vita" e metron =
"misura") è la scienza che ha come oggetto di studio la
misurazione delle variabili fisiologiche o comportamentali
tipiche
degli
organismi,
attraverso
metodologie
matematiche e statistiche.
Autenticazione Biometrica
VANTAGGI
• Le impronte rimangono generalmente inalterate
per tutta la vita.
• il basso costo
SVANTAGGI
• Particolare attenzione e pazienza nell’acquisizione
dell’impronta
• Conservazione del Template.
• Gestione della privacy
□ Il CNIPA tra le sue linee di ricerca con le
Università ha attivo un canale di ricerca sul
seguente tema:
SISTEMA PER LA VALUTAZIONE DI SOLUZIONI
PER IL RICONOSCIMENTO BIOMETRICO
□ Contestualmente, a “Napoli”, si sono
valutate le modalità di realizzazione e si
attente una risposta dal GARANTE della
Privacy
La PEC: Posta elettronica Certificata
La PEC è lo strumento da utilizzare per la trasmissione di messaggi e
di documenti informatici quando è necessario disporre delle ricevute di
accettazione e di consegna a valore legale.
la ricevuta equivale alla notificazione via posta
(raccomandata A/R)
garantisce l’autenticazione della data e dell’ora di trasmissione e di ricezione
di un messaggio.
Rispetto ad altri canali di trasmissione
I flussi della PEC
La trasmissione dei messaggi
Le certificazioni per il mittente
 Il momento dell'invio, con data e ora (ricevuta di
accettazione)
 Il momento della consegna nella casella destinataria, con
data e ora (ricevuta di consegna)
 Il contenuto del messaggio ricevuto (allegato alla
ricevuta di consegna)
Le certificazioni per il destinatario
 L’appartenenza della casella mittente alla PEC
 La non falsificabilità della casella mittente
 L'integrità del messaggio;
 La data e l’ora di invio e di ricezione
Lo scadenziario ed il flusso degli
allarmi
PROCEDURA: SCADENZARIO
CONTROLLO SCADENZE
VALIDITA’ GIUDIZIO D’IDONEITA’
CONVOCAZIONE A VISITA MEDICA ENTRO
TERMINI DI VALIDITA’ DEL GIUDIZIO
> 15 GIORNI
< 15 GIORNI
COMUNICAZIONE AL DATORE DI
LAVORO E LAVORATORE DELLA
SCADENZA DEL GIUDIZIO
ESECUZIONE VISITA MEDICA
NECESSITA’ DI ALTRI
ACCERTAMENTI
SI
ESECUZIONE DELLE
ANALISI
ESCLUSIONE DA LAVORO A RISCHIO
DI RADIAZIONI IONIZZANTI
NO
GIUDIZIO DI
IDONEITA’
NO
AGGIORNAMENTO
DATI NEL DATABASE
COMUNICAZIONE AL DATORE DI
LAVORO DEL GIUDIZIO
IDONEO
SI
CONTINUA ATTIVITA’ A
RISHIO
PROCEDURA: VALUTAZIONE DOSE
INSERIMENTO DOSE
COMUNICAZIONE DELLA DOSE
AL DATORE DI LAVORO
SI
Valutazione
6/12 Mes Solari
scadenza
NO

NO
Somma sugli
ultimi 12 mesi
> DMA
Pop/B/A
ESCLUSIONE DA LAVORO A RISCHIO DI
RADIAZIONI IONIZZANTI IN ATTESA DI
VERIFICHE E CONTROLLI
SI
Art 91 Sorveglianza medica
eccezionale
CONVOCAZIONE A VISITA MEDICA
STRAORDINARIA
COMUNICAZIONE AL DATORE DI
LAVORO E LAVORATORE DEL
SUPERAMENTO DOSE
SI
> 20/150/500
mSv
NO
ESCLUSIONE DA LAVORO A RISCHIO DI
RADIAZIONI IONIZZANTI
GIUDIZIO DI IDONEITA’
AGGIORNAMENTO
DATA NEL DATABASE
ESCLUSIONE DA LAVORO A RISCHIO
DI RADIAZIONI IONIZZANTI
COMUNICAZIONE AL DATORE DI
LAVORO: CLASSIFICAZIONE +
VISITA MEDICA
Richiesta idoneità relativa
a nuova classificazione
NO variazione
RI-Valutazione della
classificazione
SI
Classificazione a
livello successivo
Strutture operative di
Radioprotezione
□ In Italia, nei grossi Presidi Ospedalieri e
dove esiste una maggiore densità di
rischio radiologico sono in funzione
apposite
strutture
di
Sorveglianza
sanitaria del personale esposto o Servizi
di Radioprotezione.
□ Responsabile della struttura è il Medico
Autorizzato
Servizi di Radioprotezione
Strutture di Sorveglianza negli ambienti di lavoro in
cui lavoratori sono esposti a rischio radiologico.
-Responsabile è il Medico autorizzato cui è affidata
la sorveglianza medica con finalità essenzialmente
preventiva e protezionistica.
In queste strutture dovrebbero esserci :
1 Sala visita medica
2 Sala prelievi
3 Laboratorio ematologico e citogenetico
4 Laboratori prove funzionali
(termografia, capillaroscopia, oftalmologia)
5 Dosimetria e tossicologia
6 Archivio e segreteria
Il Servizio di Radioprotezione
Medica dell’Università di Napoli
Federico II
□ Nella Regione Campania il Servizio di
Radioprotezione
Medica
è
di
riferimento
per
problematiche
derivanti dall’uso delle radiazioni
ionizzanti e non ionizzanti
□ la
struttura ha
competenze
specifiche di tipo clinico e strumentale
nel campo della radioprotezione.
La Sorveglianza medica nella
radioprotezione
Gli atti medici di radioprotezione debbono trovare formale
applicazione operativa visibile al di là del burocratico
adempimento
Istituzione documento sanitario
Gestione del documento sanitario
Esecuzione delle visite
Esecuzione degli accertamenti
Valutazione dello stato di salute
Valutazione del rischio specifico
Formulazione dell’idoneità
Rapporto con il Datore di lavoro
Rapporto con l’Esperto qualificato
Rapporto con il Servizio Prevenzione e Protezione
Rapporto con gli organi di vigilanza
Rapporto con il Medico curante
Rapporto con le Organizzazioni scientifiche di Radioprotezione
Esame clinico del personale
radioesposto
n Condizioni generali.
n Biotipo morfologico e costituzionale
n Cute e mucose visibili
n Pannicolo adiposo
n Apparato linfoghiandolare
Tono e trofismo muscolare
Esame dei vari organi e apparati
Esame dei vari organi e apparati
□
□
□
□
□
□
□
□
□
□
□
□
Viso
Collo
Torace
Apparato Respiratorio
Apparato Cardiovascolare
Addome
Apparato digerente
Sistema locomotore
Sistema nervoso
Organi sensoriali
Apparato visivo
Microcircolo
Gestione “medica” della dosimetria
n Trascrizione dei dati dosimetrici nel
Documento Sanitario Personale
n Valutazione del rischio come emerge dalla
dosimetria
n Interfaccia col lavoratore in rapporto ai valori
di dose
n Interfaccia con l’esperto in rapporto ai dati
emergenti dalle valutazioni di dose
Accertamenti integrativi della visita
medica
n accertamenti strumentali
n di laboratorio
n specialistici
n finalizzati alla formulazione del giudizio di
idoneità al lavoro specifico
n finalizzati allo stato generale di salute anche
in vista di prescrizioni o suggerimenti da fornire
al lavoratore.
Valutazione clinica del medico di
Radioprotezione
n La individuazione degli accertamenti è lasciata
all’autonoma e responsabile decisione del medico di
radioprotezione
n Al M.A. compete l’obbligo della valutazione dei
fattori di rischio lavorativo
n dei fattori biologici individuali,
n dei fattori clinici
n di quelli familiari
n di quelli psicologico-comportamentali
n di quelli socioeconomici.
Protocollo di indagini suggerito
nella sorveglianza dei lavoratori
esposti
n Non deve essere rigido
n Non deve essere vincolante
L’intendimento è di fornire un elenco dal
quale attingere suggerimenti ed indicazioni
nelle specifiche ed individuali situazioni
Principio di giustificazione
nell’indicazione degli accertamenti
n deve essere ben presente il principio di giustificazione (avendo
gli accertamenti un costo sanitario, sociale ed economico)
n Va fatto un bilancio costi-benefici negli interessi del lavoratore,
azienda e collettività
n attenzione nella giustificazione di esami radiologici secondo
D.Lgs. 187/2000
n preventivazione della spesa ed elaborazione di un protocollo di
massima adattato alla specifica situazione clinica e di lavoro
Sorveglianza sanitaria in
Radioprotezione
□ Difesa globale della salute
□ Rapporto ergonomico e interdisciplinare tra le
varie figure a vario titolo implicate
□ Il rispetto delle norme di protezione radiologica
(art.59,comma 4,D.L.gs.230/95) non esaurisce gli
obblighi cui sono tenuti i datori di lavoro,i dirigenti, i
preposti, i lavoratori e i medici competenti ai sensi
del D.L.gs.626/94, per il quale restano altresì ferme
le attribuzioni in ordine alle funzioni di vigilanza
stabilite ai sensi dello stesso D.L.
Accertamenti consigliati
-secondo le linee guida AIRM
Per la Visita Preventiva
-mirati al rischio specifico:
n Emocromo completo
n Creatininemia
n Transaminasi e GGT
n Protidogramma elettroforetico
n Esame delle urine
n Profilo tiroideo (in caso di esposizione a
radioiodio)FT3, FT4, TSH
Visita Oculistica
Se ritenuto opportuno dal medico di radioprotezione, sulla
base di valutazioni anamnestico-cliniche (oltre che del
rischio specifico) da effettuare caso per caso, possono
essere suggeriti i seguenti accertamenti,tra i quali
individuare quelli di specifico interesse
n Sangue occulto nelle feci
n Ecografia tiroidea
n Ecografia pelvica (ovaio)
n Ecografia vescicale e renale
n Consulenza senologica
n Consulenza gastroenterologica
n Consulenza dermatologica
Esami di funzionalità respiratoria (in caso di
obbligo di utilizzo di DPI per le vie respiratorie)
Accertamenti integrativi della visita preventiva
finalizzati alla valutazione dello stato generale di
salute
n Glicemia
n Colesterolo
n Trigliceridi
n APTT, PT, Fibrinogeno
n Bilirubina totale e frazionata
n Marker epatite B e C
ECG
per le Visite Periodiche
-mirati al rischio specifico
In caso di rischio di contaminazione interna
n Creatininemia
Annuale
n Bilirubina totale e frazionata
Annuale
n Transaminasi, gamma GT
Annuale
Profilo tiroideo (in caso di esposizione radioiodio)
FT3, FT4, TSH
Per le visite periodiche
Se ritenuto opportuno dal medico di radioprotezione, sulla base di valutazioni anamnesticocliniche (oltre che del rischio specifico) possono essere suggeriti i seguenti accertamenti,tra i
quali quelli di specifico interesse:
Emocromo completo.
Annuale
Esame completo delle urine
Annuale
Protidogramma elettroforetico
Annuale
Ecografia tiroidea
Triennale
Ricerca sangue occulto nelle feci
Annuale > 50 a.
Ecografia vescicale e renale
Biennale 40-60a./Annuale > 60 a.
Ecografia pelvica (ovaio)
Biennale 40-60 a.
Consulenza senologica
Biennale 40-50 a.
Consulenza gastroenterologica
Quinquennale (>50 a.)
Consulenza dermatologica
Su indicazione clinica
Consulenza oculistica
Su indicazione clinica
Consulenza Ematologia
Su indicazione clinica
Consulenza Urologica
Su indicazione clinica
Consulenza Neuropsichiatrica
Su indicazione clinica
Esami di funzionalità respiratoria
(in caso di obbligo di utilizzo di DPI per le vie respiratorie) Su indicazione clinica
(Per le visite periodiche)
finalizzati alla valutazione dello stato generale di salute
n
n
n
n
n
n
Glicemia
Triennale 18 -40 a.
Biennale 40 -60 a.
Annuale > 60 a.
Colesterolo totale e HDL
Triennale 18 -40 a.
Biennale 40 -60 a.
Annuale > 60 a.
Trigliceridi
Triennale 18 -40 a.
Biennale 40 -60 a.
Annuale > 60 a.
ECG
Triennale > 40 a
PSA
Annuale > 40 a.
Visita Ginecologica + PapTest
Biennale 30- 40 a.
Annuale > 40 a.
Sorveglianza sanitaria in
Radioprotezione
□ Difesa globale della salute
□ Rapporto ergonomico e interdisciplinare tra le
varie figure a vario titolo implicate
□ Il rispetto delle norme di protezione radiologica
(art.59,comma 4,D.L.gs.230/95) non esaurisce gli
obblighi cui sono tenuti i datori di lavoro,i dirigenti, i
preposti, i lavoratori e i medici competenti ai sensi
del D.L.gs.626/94, per il quale restano altresì ferme
le attribuzioni in ordine alle funzioni di vigilanza
stabilite ai sensi dello stesso D.L.
Comportamento delle emocellule in rapporto a dose e
tempo di irradiazione (Sindrome ematologica midollare)
L’ Imaging in campo medico
Con i termini di imaging o imaging
biomedico o diagnostica per
immagini ci si riferisce al generico
processo attraverso il quale è possibile
osservare un'area di un organismo non
visibile dall'esterno.
L’ Imaging biomicroscopico in campo
radioprotezionistico
Sono tecniche di imaging
Radiografia
Radiografia computerizzata
endoscopia
ecografia
Eco-doppler
radiografia
tomografia computerizzata
imaging a risonanza magnetica
fluoroscopia
angiografia
mammografia
tomografia ad emissione di positroni
capillaroscopia
….
Alla congiuntiva bulbare si può osservare la totalità della
microcircolazione (arteriole,capillari,venule, anastomosi arterovenose)
Semeiologia microvasale
□ Pletismografia
□ Termografia
□ Flussimetria doppler
□ Laser-doppler
□ Capillaroscopia
L’esperienza maturata al Policlinico
Federico II di Napoli
□ Capillaroscopia a sonda ottica con ingrandimenti di
50 e 200 x.
□ Indagini preliminari hanno individuato le condizioni
di normale perfusione ed emoreologia
□ Al termine dell’esame viene rilasciato un giudizio
articolato in livelli di alterazioni.
0=normale
1=alterazioni aspecifiche non significative
2=alterazioni di medio grado
3=alterazioni di grado avanzato
Videocapillaroscopia a sonda ottica
per la biomicroscopia e l’esame del microcircolo(Servizio Radioprotezione
Medica Università di Napoli Federico II)
Capillaroscopia normale :
esame di video-capillaroscopia a sonda ottica
CLASSIFICAZIONE DELLE INDAGNI CAPILLAROSCOPICHE
la Capillaroscopia
multiparametrica
Risultati dell’esame multiparametrico
la codifica consente di liberarsi parzialmente dalla
valutazione soggettiva
I risultati mostrano alterazioni comunemente rilevate
nelle irradiazioni croniche :
disomogeneità, irregolarità di distribuzione
Edema delle zone esposte
Dismorfismo localizzato
Zone localizzate di rarefazione
Neovascolarizzazione
Néovascularisation en bouquets
Aumento delle anomalie in rapporto all’anzianità
lavorativa : coefficiente di correlazione = 0,717
CLASSIFICAZIONE DELLE INDAGNI CAPILLAROSCOPICHE
la Capillaroscopia multiparametrica ha avuto lo scopo di
quantificare l’esame in forma analitica
1.
2.
2.
3.
Numero delle » file » visibili : 3-4
Lunghezza (Normale = 300 – 350 µm) : l'allungamento è
indizio di difficoltà negli scambi metabolici
Colore del fondo : corrisponde alla qualità globale della
microvascolarizzazione profonda. Ogni campiamento di
colore è strettamente legato alla cinetica circolatoria della
zona in esame.
Numero d'anse capillari osservabili per mm (Normale = 13 17) : la diminuzione, o la scomparsa sono segni di lesione
microvasale.
4.
5.
Neogenesi capillare : adattamento microvasale a
soifferenza microvasale cronica.
Distribuzione dei capillari : deve essere omogenea e
regolare
□ Caratteri morfologici : meno del 10 % delle
alterazioni morfologiche « minori » sono
osservate nei soggetti non esposti . Le
distrofie « maggiori » sono patologiche.
□ Rapporto del diametro arteriolo-venulare
(Normale = 1,2 - 1,3) : é un buon indice de
sofferenza dei diversi segmenti costitutivi
dell’ansa capillare.
□ Circolazione capillare : é secondaria alle
alterazioni subite dai capillari.
ROI
(REGION OF INTEREST)…
…MISURE
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
Perim.
417.780
239.697
174.180
412.847
145.412
336.761
306.540
270.804
186.921
409.135
152.554
164.163
216.595
254.115
197.408
149.718
161.940
128.508
297.966
Area
1437
1557
237
1831
775
934
1040
1191
886
2945
897
571
1218
1551
1047
737
531
668
1653
Mean Mode Median
126.585 124
127
120.566 103
117
120.595 121
119
115.940 113
113
121.021 113
117
131.413 137
130
73.510
55
69
117.859 133
120
156.491 151
158
180.023 173
178
68.808
66
63
61.292
50
54
96.558 104
95
76.772
86
77
103.947 88
96
53.600
45
49
75.968
71
72
144.012 124
144
81.136
61
79
Min
3
2
82
0
3
0
1
3
3
3
2
4
3
2
0
2
2
2
3
Max
254
255
253
255
255
255
254
254
254
254
255
255
254
255
255
254
253
255
255
X
152.832
80.336
80.652
202.059
261.847
338.854
26.032
408.138
445.359
532.260
364.483
251.302
490.566
550.919
583.458
122.505
66.641
11.293
342.465
Y
197.465
198.339
197.470
203.063
176.575
223.275
92.057
213.756
235.888
224.637
87.158
93.675
125.177
34.603
116.706
37.766
95.197
210.370
134.923
XM
152.886
80.475
81.027
202.672
262.050
339.045
27.928
407.853
445.335
532.744
363.439
251.658
490.740
554.476
583.517
124.113
66.993
11.553
338.601
YM Width
199.964 40
201.628 30
200.414 12
207.312 46
177.219 28
224.010 21
100.734 35
218.493 27
236.066 22
226.198 73
87.184
52
96.405
37
131.003 20
36.602
50
118.812 33
41.060
36
97.220
22
210.754 18
134.469 106
Height
101
103
84
112
58
87
117
112
88
112
44
60
100
61
74
59
65
59
37
Angle
82.389
82.409
80.027
75.147
76.523
90.676
76.936
91.222
81.778
74.879
32.809
104.116
90.881
47.394
83.632
64.237
86.494
86.604
4.010
Studio del colore
Lo studio del colore riguarda più discipline:
•la fisica, in particolare l'ottica per tutto ciò che avviene all'esterno
del sistema visivo
•la fisiologia, per quanto riguarda il funzionamento dell'occhio e la
generazione, elaborazione, codifica e trasmissione dei segnali
nervosi dalla retina al cervello
•la psicologia per quanto riguarda l'interpretazione dei segnali
nervosi e la percezione del colore
•la psicofisica che studia la relazione tra lo stimolo e la risposta del
sistema visivo (la colorimetria è una parte della psicofisica)
•la matematica necessaria per lo sviluppo di modelli
rappresentativi della visione del colore
La Psicofisica
•Il colore è una caratteristica psicofisica soggettiva
•La psicofisica è lo studio della relazione tra la misura fisica di
uno stimolo e la percezione che tale stimolo evoca.
•Lo scopo consiste nel misurare quantitativamente grandezze
percettive che sono soggettive.
•L’osservazione nasce dal fatto che persone diverse possono in
generale convenire che radiazioni fisicamente diverse (spettro
visibile) appaiono cromaticamente uguali, cioè dette persone
sono d’accordo sulle senzazioni osservate.
Sorgente naturale
Sorgente artificiale
Colorimetria
Scopo della colorimetria è esprimere il colore ed i suoi
attributi percettivi mediante numeri.
Per fare questo e necessario stabilire una correlazione tra i
vari attributi percettivi del colore e le grandezze della
radiazione visibile.
MODELLO RGB
TALE MODELLO è ADDITIVO OSSIA I 3 COLORI SONO SOMMATI TRA DI LORO IN UNA
PRECISA QUANTITA’ DANDO VITA AD UN NUOVO COLORE.
Viene naturale, allora, rappresentare i
colori separandone le componenti nei tre
assi cartesiani del cosiddetto spazio
colorimetrico RGB. In questo spazio
tridimensionale
un
punto
qualsiasi
rappresenta il colore che si ottiene da
tanto rosso, verde e blu quanto valgono
rispettivamente le sue coordinate x,y e z
LA VALUTAZIONE QUANTITATIVA DELLA SINGOLA COMPONENTE VIENE EFFETTUATA
ASSEGNANDO AD OGNUNA DI ESSA 8 BIT DI PROFONDITA’ DI COLORE QUINDI Può
ASSUMENRE DA 0…255 VALORI.
3x8 bit = 24 bit ossia 224 = 16,8 milioni di colori
Molto di più di quanto un occhio possa percepire
Fattori colorimetrici per un
corpo non autoluminoso
Sono tre i fattori di cui deve essere tenuto conto per una
misura colorimetrica:
•Spettro di emissione dell'illuminante
•Spettro di riflettanza dell'oggetto
•Sensibilità spettrale dell'occhio
Spessore della Cute – Vascolarizzazione – Patologie…
Illuminante di tipo D per ricreare la luce diurna: quella
con lo spettro di emissione più uniforme
IL COLORE
LINEA DI RICERCA
1. ATTUALMENTE SI STA SVILUPPANDO UN
ALGORITMO PER IL RICONOSCIMENTO
AUTOMATICO DELLA MORFOLOGIA DELLE
ANSE.
2. VALUTAZIONE AUTOMATICA DEL COLORE
3. Modello 3D dell’immagine
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Laboratorio e informatica nella sorveglianza di radioprotezione