CORSO DI FORMAZIONE IN RADIOPROTEZIONE ANNO ACCADEMICO 2008/2009 Laboratorio, indagini strumentali e applicazioni informatiche nella sorveglianza sanitaria di radioprotezione R.Pennarola, G.Porzio, E.Pennarola, La “Dematerializzazione” dei documenti La sicurezza Informatica nel rispetto delle regole e della Privacy L’ Informatica come opportunità di sviluppo e crescita 1 La dematerializzazione Termine che viene usato per i documenti e gli atti cartacei delle P.A. identificando la progressiva perdita di consistenza fisica da parte degli archivi, tradizionalmente costituiti da documentazione cartacea, all’atto della loro sostituzione con documenti informatici. In questo senso il concetto di “dematerializzazione” si può considerare come l’estensione alla P.A. della generale tendenza, invalsa nel settore privato, dell’uso degli strumenti ICT per il trattamento automatizzato dell’informazione nei processi produttivi. La dematerializzazione tramite supporto digitale Articolo 42 del D.Lgs del 7 marzo 2005 n. 82 (Codice dell’Amministrazione digitale) Amministrazioni coinvolte Innovazione e Tecnologie Presidenza del Consiglio dei Ministri Beni e Attività Culturali Funzione Pubblica Giustizia Economia e Finanze Salute Lavoro e Politiche Sociali CNIPA Quadro Normativo Cosa definisce Delibera del CNIPA n. 11 del 19/02/2004 Regola la conservazione sostitutiva dei documenti informatici. Definisce le regole tecniche da osservare per la riproduzione e conservazione dei documenti necessari a garantirne la conformità agli originali. DPR n. 68 del 11/02/2005 Ufficializza la Posta Elettronica Certificata, sancisce la validità legale dei messaggi trasmessi tramite PEC Decreto Legislativo 7 Marzo 2005 n. 82 Istituisce il Codice dell’Amministrazione Digitale, aggiunge alla possibilità di scambiare documenti in formato elettronico con la PA, quella di poter effettuare pagamenti con modalità informatiche Impatto su gestione documentale Rappresenta l’ultimo passo verso la definitiva de-materializzazione dei documenti Regole tecniche relative sia alle modalità di realizzazione e funzionamento della PEC per privati e imprese Dal 1° gennaio 2006, rappresenta, per l’intera PA, il punto di riferimento normativo in tema di documento digitale. Obiettivi □ evitare la produzione di nuova carta □ eliminare il cartaceo esistente non di interesse “storico o culturale” □ ottenere risparmi diretti (carta, spazi, ...) □ attivare risparmi indiretti (tempo, efficienza, > sicurezza per la Privacy...) Come ??? □ individuare criteri e modalità tecniche per la conservazione sostitutiva permanente delle diverse tipologie di documenti amministrativi (linee guida e normativa vigente) □ definire regole per la trasmissione e l’esibizione dei documenti che ne garantiscano l’integrità, la conformità, la privacy e la provenienza (tecniche messe a punto a discrezione dell’amministrazione coinvolta: Database Locali e/o Condivisi, consultazione on-line …) Dematerializzazione nella P.A. attivazione dei procedimenti amministrativi utilizzando le nuove tecnologie □ non esiste “una” soluzione generale uguale per tutti □ Numerosità dei problemi e delle soluzioni Dematerializzazione nella Radioprotezione 1. 2. 3. gestione del documento saniario personale □ fascicoli cartacei fascicoli informatici visto e firma dei documenti □ □ Convocazione a visite mediche Trasmissione dosi al medico autorizzato ed al datore di lavoro Trasmissione documenti e dati □ □ Esami di laboratorio Giudizio di idoneità La documentazione DATORE DI LAVORO ESPERTO QUALIFICATO MEDICO AUTORIZZATO LAVORATORE Doc. cartacei Fax Pagine Web Record di DB Scanner Documenti elettronici Gestione workflow Archiviazione E-mail Integrazione con i sistemi aziendali Sicurezza e rispetto della Privacy Le attività della gestione Documenti in diversi formati documentale Risorse Distribuite Sicurezza Informatica La sicurezza informatica è quell’insieme di strumenti la cui applicazione è volta a garantire il mantenimento, la riservatezza e l’integrità dei dati in formato elettronico. La sicurezza informatica è indispensabile per garantire, migliorare ed aggiungere valore allo svolgimento delle attività economiche, sociali e politiche, in ambiti pubblici e privati. Sicurezza Informatica Infrastrutture Hardware Firewall Server dedicati Virtual Private Networking (VPN) Accessi hardware Sicurezza Informatica Infrastrutture Software Virus Protection Intrusion Detection System (IDS) Intrusion Prevention System (IPS) Certificazione Digitale Applicazioni che utilizzano questi servizi: Cedolino on line Richiesta di un certificato di residenza Home Banking RIS e PACS La Certificazione Digitale Cos’è la Certificazione Digitale Un certificato digitale può essere paragonato ad un passaporto o ad una carta di identità, cioè ad un documento di riconoscimento rilasciato da una terza parte fidata, Autorità universalmente accettata (Certification Authority) e riconosciuta come affidabile, che permette di autenticare in Rete le identità di persone, enti, società e di attivare la cifratura delle transazioni. Categorie Certificati Digitali • Certificati per Server • Certificati per Persona Certificati per Persona Requisiti: • Autenticazione: garanzia dell'identità delle persone con le quali si comunica o che accedono ad informazioni riservate. • Integrità: certezza che i messaggi inviati non abbiano subito alcuna modifica durante il percorso dal mittente al destinatario. • Confidenzialità: cifratura dei messaggi elettronica e dei documenti allegati. di posta • Non Ripudio: l'autore di una transazione o di un documento firmato elettronicamente non può disconoscerne la paternità. Certificati per Persona Applicazioni: • Controllo sicuro dell’accesso di utenti a risorse condivise, sostituendo le comuni, ma violabili, user-id e password. • Cifratura della Posta Elettronica e dei documenti in allegato • Apposizione della Firma Elettronica IL DOSP Comma 13 dell’ALLEGATO XI DEL D.Lgs 230 modificato: DEFINISCE I REQUISITI MINIMI DA RISPETTARE Il D.Lgs 196/2003 EMANA: CODICE DELLA PRIVACY La normativa ISO/IEC 17799 del 2000 sulla sicurezza informatica: DEFINISCE LE REGOLE PER LA SICUREZZA INFORMATICA 7.VALUTAZIONI CONCLUSIVE (dei dati clinico-anamnestici e dei risultati degli accertamenti integrativi, in relazione ai rischi occupazionali)8. 8.GIUDIZIO DI IDONEITÀ ALL’ESPOSIZIONE ALLE RADIAZIONI IONIZZANTI: • idoneo • idoneo con le seguenti condizioni • non idoneo Data _____________ Il lavoratore Il medico addetto alla sorveglianza medica Avverso il giudizio di cui sopra è ammesso ricorso all’Ispettorato Medico Centrale del lavoro ai sensi dell’art.95 del presente decreto legislativo, entro il termine di 30 giorni. 9.GIUDIZIO DI IDONEITÀ ALL’ESPOSIZIONE AGLI ALTRI FATTORI DI RISCHIO INDICATI AL PUNTO 1: • idoneo Data……………….. Il lavoratore • non idoneo Il medico competente Avverso il giudizio di cui sopra è ammesso ricorso all’organo di vigilanza competente per territorio ai sensi dell’art.17, comma 4 del D.Lgs. 19/09/1994 n.626, entro il termine di 30 giorni. 10TRASMISSIONE DEL GIUDIZIO AL DATORE DI LAVORO effettuata il.................................. a mezzo .................................. Il medico_________________ 7.GIUDIZIO DI IDONEITÀ ALL’ESPOSIZIONE ALLE RADIAZIONI IONIZZANTI: • idoneo • idoneo con le seguenti condizioni .......................................................................................... • non idoneo lavoratore sottoposto a sorveglianza medica dopo la cessazione dell’esposizione data ......... Il lavoratore Il medico addetto alla sorveglianza medica Avverso il giudizio di cui sopra è ammesso ricorso all’Ispettorato Medico Centrale del lavoro ai sensi dell’art.95 del presente decreto legislativo, entro il termine di 30 giorni. 8.GIUDIZIO DI IDONEITÀ ALL’ESPOSIZIONE AGLI ALTRI FATTORI DI RISCHIO INDICATI AL PUNTO 1: • idoneo • non idoneo • idoneo con le seguenti condizioni .......................................................................................... •temporaneamente non idoneo fino a ....................................................................................... data ................... Il lavoratore Il medico competente Avverso il giudizio di cui sopra è ammesso ricorso all’organo di vigilanza competente per territorio ai sensi dell’art.17, comma 4 del D.Lgs. 19/09/1994 n.626, entro il termine di 30 giorni. 9. TRASMISSIONE DEL GIUDIZIO AL DATORE DI LAVORO effettuata il.................................. a mezzo .................................. Il medico CONSERVAZIONE DEL DOCUMENTO SANITARIO PERSONALE - Cessazione dell’impresa/ Risoluzione del rapporto di lavoro Il presente Documento Sanitario completo di n. ............. allegati, unitamente ai documenti di cui all’art.81, comma 1, lettere d) ed e) del presente decreto, viene trasmesso ai sensi dell’art. 90, comma 4, per : Cessazione dell’attività dell’impresa, avvenuta il ....................... •Risoluzione del rapporto di lavoro, avvenuta il.............................. Copia del documento viene consegnata al lavoratore .............................................................. ai sensi dell’art. 90 comma 2 del presente decreto. Data ................. Il medico Il lavoratore CONSERVAZIONE DEL DOCUMENTO SANITARIO PERSONALE □ Cessazione dell’incarico del medico □ - Per cessazione dell’incarico avvenuta il .......................... il presente documento sanitario personale completo di n. ................... allegati, viene consegnato al medico Dott. ............................................... □ Data .................Il medico uscente □ ______________________ □ - Dichiaro di ricevere dal Dott. ................................................................................................ che cessa dall’incarico il presente documento completo di n. ................................. allegati. □ Data .................Il medico subentrante □ ______________________ Strumenti innovativi disponibili □ firma elettronica e firma digitale □ PEC - Posta Elettronica Certificata □ CIE – Carta di identità elettronica □ CNS - carte nazionale di servizi Firma elettronica digitale PEC (Posta Elettronica Certificata) Crittografia Crittografia Sistema che permette di codificare messaggi testuali in simboli non comprensibili a prima vista, in modo che non possano essere interpretati da chi non possiede la corretta chiave di lettura. In pratica le lettere del testo vengono trasformate con un determinato algoritmo La crittografia è utilizzata per generare il “certificato digitale”. L’ Ente Certificatore, riconosciuto tale per comprovata affidabilità e capacità tecnologica, emette coppie di chiavi crittografiche. Nei sistemi crittografici a chiave asimmetrica detti anche a chiave pubblica, ogni utente ha una coppia di chiavi: una chiave privata, da non svelare a nessuno, con cui può decifrare i messaggi che gli vengono inviati e firmare i messaggi che invia, e una chiave pubblica, che altri utenti utilizzano per cifrare i messaggi da inviargli e per decifrare la sua firma e stabilirne quindi l'autenticità 1 2 LA FIRMA DIGITALE La firma digitale può essere definita l'equivalente elettronico di una tradizionale firma apposta su carta, assumendone lo stesso valore legale. E' associata stabilmente al documento informatico e lo arricchisce di informazioni che attestano con certezza l'integrità, l'autenticità e la non ripudiabilità dello stesso. LA FIRMA DIGITALE LA FIRMA DIGITALE: i files con estensione p7m ●Chiave privata ●Chiave pubblica Esempio: Bob invia ad Eva il file Pippo.pdf (Pippo.pdf + hush + Firma) = Pippo.p7m File.pdf hush se le impronte sono uguali l'autenticità del documento è garantita Quando usare la Firma digitale? LA FIRMA DEL MEDICO LA FIRMA DEL LAVORATORE Caratterisitca Biometrica …l’impronta digitale In fase di sviluppo presso la FEDERICO II: Dipartimento di Informatica Radioprotezione Medica CRAFS Per il lavoratore… La firma digitale elettronica certificata è: Troppo costosa Scomoda da distribuire Il problema, a questo punto, consiste nello stabilire se una persona è veramente colui che dichiara di essere e la soluzione va ricercata in un sistema capace di identificare totalmente la persona per quello che è e non per quello che possiede (badge, pin , password…). Biometria La biometria (dalle parole greche bìos = "vita" e metron = "misura") è la scienza che ha come oggetto di studio la misurazione delle variabili fisiologiche o comportamentali tipiche degli organismi, attraverso metodologie matematiche e statistiche. Autenticazione Biometrica VANTAGGI • Le impronte rimangono generalmente inalterate per tutta la vita. • il basso costo SVANTAGGI • Particolare attenzione e pazienza nell’acquisizione dell’impronta • Conservazione del Template. • Gestione della privacy □ Il CNIPA tra le sue linee di ricerca con le Università ha attivo un canale di ricerca sul seguente tema: SISTEMA PER LA VALUTAZIONE DI SOLUZIONI PER IL RICONOSCIMENTO BIOMETRICO □ Contestualmente, a “Napoli”, si sono valutate le modalità di realizzazione e si attente una risposta dal GARANTE della Privacy La PEC: Posta elettronica Certificata La PEC è lo strumento da utilizzare per la trasmissione di messaggi e di documenti informatici quando è necessario disporre delle ricevute di accettazione e di consegna a valore legale. la ricevuta equivale alla notificazione via posta (raccomandata A/R) garantisce l’autenticazione della data e dell’ora di trasmissione e di ricezione di un messaggio. Rispetto ad altri canali di trasmissione I flussi della PEC La trasmissione dei messaggi Le certificazioni per il mittente Il momento dell'invio, con data e ora (ricevuta di accettazione) Il momento della consegna nella casella destinataria, con data e ora (ricevuta di consegna) Il contenuto del messaggio ricevuto (allegato alla ricevuta di consegna) Le certificazioni per il destinatario L’appartenenza della casella mittente alla PEC La non falsificabilità della casella mittente L'integrità del messaggio; La data e l’ora di invio e di ricezione Lo scadenziario ed il flusso degli allarmi PROCEDURA: SCADENZARIO CONTROLLO SCADENZE VALIDITA’ GIUDIZIO D’IDONEITA’ CONVOCAZIONE A VISITA MEDICA ENTRO TERMINI DI VALIDITA’ DEL GIUDIZIO > 15 GIORNI < 15 GIORNI COMUNICAZIONE AL DATORE DI LAVORO E LAVORATORE DELLA SCADENZA DEL GIUDIZIO ESECUZIONE VISITA MEDICA NECESSITA’ DI ALTRI ACCERTAMENTI SI ESECUZIONE DELLE ANALISI ESCLUSIONE DA LAVORO A RISCHIO DI RADIAZIONI IONIZZANTI NO GIUDIZIO DI IDONEITA’ NO AGGIORNAMENTO DATI NEL DATABASE COMUNICAZIONE AL DATORE DI LAVORO DEL GIUDIZIO IDONEO SI CONTINUA ATTIVITA’ A RISHIO PROCEDURA: VALUTAZIONE DOSE INSERIMENTO DOSE COMUNICAZIONE DELLA DOSE AL DATORE DI LAVORO SI Valutazione 6/12 Mes Solari scadenza NO NO Somma sugli ultimi 12 mesi > DMA Pop/B/A ESCLUSIONE DA LAVORO A RISCHIO DI RADIAZIONI IONIZZANTI IN ATTESA DI VERIFICHE E CONTROLLI SI Art 91 Sorveglianza medica eccezionale CONVOCAZIONE A VISITA MEDICA STRAORDINARIA COMUNICAZIONE AL DATORE DI LAVORO E LAVORATORE DEL SUPERAMENTO DOSE SI > 20/150/500 mSv NO ESCLUSIONE DA LAVORO A RISCHIO DI RADIAZIONI IONIZZANTI GIUDIZIO DI IDONEITA’ AGGIORNAMENTO DATA NEL DATABASE ESCLUSIONE DA LAVORO A RISCHIO DI RADIAZIONI IONIZZANTI COMUNICAZIONE AL DATORE DI LAVORO: CLASSIFICAZIONE + VISITA MEDICA Richiesta idoneità relativa a nuova classificazione NO variazione RI-Valutazione della classificazione SI Classificazione a livello successivo Strutture operative di Radioprotezione □ In Italia, nei grossi Presidi Ospedalieri e dove esiste una maggiore densità di rischio radiologico sono in funzione apposite strutture di Sorveglianza sanitaria del personale esposto o Servizi di Radioprotezione. □ Responsabile della struttura è il Medico Autorizzato Servizi di Radioprotezione Strutture di Sorveglianza negli ambienti di lavoro in cui lavoratori sono esposti a rischio radiologico. -Responsabile è il Medico autorizzato cui è affidata la sorveglianza medica con finalità essenzialmente preventiva e protezionistica. In queste strutture dovrebbero esserci : 1 Sala visita medica 2 Sala prelievi 3 Laboratorio ematologico e citogenetico 4 Laboratori prove funzionali (termografia, capillaroscopia, oftalmologia) 5 Dosimetria e tossicologia 6 Archivio e segreteria Il Servizio di Radioprotezione Medica dell’Università di Napoli Federico II □ Nella Regione Campania il Servizio di Radioprotezione Medica è di riferimento per problematiche derivanti dall’uso delle radiazioni ionizzanti e non ionizzanti □ la struttura ha competenze specifiche di tipo clinico e strumentale nel campo della radioprotezione. La Sorveglianza medica nella radioprotezione Gli atti medici di radioprotezione debbono trovare formale applicazione operativa visibile al di là del burocratico adempimento Istituzione documento sanitario Gestione del documento sanitario Esecuzione delle visite Esecuzione degli accertamenti Valutazione dello stato di salute Valutazione del rischio specifico Formulazione dell’idoneità Rapporto con il Datore di lavoro Rapporto con l’Esperto qualificato Rapporto con il Servizio Prevenzione e Protezione Rapporto con gli organi di vigilanza Rapporto con il Medico curante Rapporto con le Organizzazioni scientifiche di Radioprotezione Esame clinico del personale radioesposto n Condizioni generali. n Biotipo morfologico e costituzionale n Cute e mucose visibili n Pannicolo adiposo n Apparato linfoghiandolare Tono e trofismo muscolare Esame dei vari organi e apparati Esame dei vari organi e apparati □ □ □ □ □ □ □ □ □ □ □ □ Viso Collo Torace Apparato Respiratorio Apparato Cardiovascolare Addome Apparato digerente Sistema locomotore Sistema nervoso Organi sensoriali Apparato visivo Microcircolo Gestione “medica” della dosimetria n Trascrizione dei dati dosimetrici nel Documento Sanitario Personale n Valutazione del rischio come emerge dalla dosimetria n Interfaccia col lavoratore in rapporto ai valori di dose n Interfaccia con l’esperto in rapporto ai dati emergenti dalle valutazioni di dose Accertamenti integrativi della visita medica n accertamenti strumentali n di laboratorio n specialistici n finalizzati alla formulazione del giudizio di idoneità al lavoro specifico n finalizzati allo stato generale di salute anche in vista di prescrizioni o suggerimenti da fornire al lavoratore. Valutazione clinica del medico di Radioprotezione n La individuazione degli accertamenti è lasciata all’autonoma e responsabile decisione del medico di radioprotezione n Al M.A. compete l’obbligo della valutazione dei fattori di rischio lavorativo n dei fattori biologici individuali, n dei fattori clinici n di quelli familiari n di quelli psicologico-comportamentali n di quelli socioeconomici. Protocollo di indagini suggerito nella sorveglianza dei lavoratori esposti n Non deve essere rigido n Non deve essere vincolante L’intendimento è di fornire un elenco dal quale attingere suggerimenti ed indicazioni nelle specifiche ed individuali situazioni Principio di giustificazione nell’indicazione degli accertamenti n deve essere ben presente il principio di giustificazione (avendo gli accertamenti un costo sanitario, sociale ed economico) n Va fatto un bilancio costi-benefici negli interessi del lavoratore, azienda e collettività n attenzione nella giustificazione di esami radiologici secondo D.Lgs. 187/2000 n preventivazione della spesa ed elaborazione di un protocollo di massima adattato alla specifica situazione clinica e di lavoro Sorveglianza sanitaria in Radioprotezione □ Difesa globale della salute □ Rapporto ergonomico e interdisciplinare tra le varie figure a vario titolo implicate □ Il rispetto delle norme di protezione radiologica (art.59,comma 4,D.L.gs.230/95) non esaurisce gli obblighi cui sono tenuti i datori di lavoro,i dirigenti, i preposti, i lavoratori e i medici competenti ai sensi del D.L.gs.626/94, per il quale restano altresì ferme le attribuzioni in ordine alle funzioni di vigilanza stabilite ai sensi dello stesso D.L. Accertamenti consigliati -secondo le linee guida AIRM Per la Visita Preventiva -mirati al rischio specifico: n Emocromo completo n Creatininemia n Transaminasi e GGT n Protidogramma elettroforetico n Esame delle urine n Profilo tiroideo (in caso di esposizione a radioiodio)FT3, FT4, TSH Visita Oculistica Se ritenuto opportuno dal medico di radioprotezione, sulla base di valutazioni anamnestico-cliniche (oltre che del rischio specifico) da effettuare caso per caso, possono essere suggeriti i seguenti accertamenti,tra i quali individuare quelli di specifico interesse n Sangue occulto nelle feci n Ecografia tiroidea n Ecografia pelvica (ovaio) n Ecografia vescicale e renale n Consulenza senologica n Consulenza gastroenterologica n Consulenza dermatologica Esami di funzionalità respiratoria (in caso di obbligo di utilizzo di DPI per le vie respiratorie) Accertamenti integrativi della visita preventiva finalizzati alla valutazione dello stato generale di salute n Glicemia n Colesterolo n Trigliceridi n APTT, PT, Fibrinogeno n Bilirubina totale e frazionata n Marker epatite B e C ECG per le Visite Periodiche -mirati al rischio specifico In caso di rischio di contaminazione interna n Creatininemia Annuale n Bilirubina totale e frazionata Annuale n Transaminasi, gamma GT Annuale Profilo tiroideo (in caso di esposizione radioiodio) FT3, FT4, TSH Per le visite periodiche Se ritenuto opportuno dal medico di radioprotezione, sulla base di valutazioni anamnesticocliniche (oltre che del rischio specifico) possono essere suggeriti i seguenti accertamenti,tra i quali quelli di specifico interesse: Emocromo completo. Annuale Esame completo delle urine Annuale Protidogramma elettroforetico Annuale Ecografia tiroidea Triennale Ricerca sangue occulto nelle feci Annuale > 50 a. Ecografia vescicale e renale Biennale 40-60a./Annuale > 60 a. Ecografia pelvica (ovaio) Biennale 40-60 a. Consulenza senologica Biennale 40-50 a. Consulenza gastroenterologica Quinquennale (>50 a.) Consulenza dermatologica Su indicazione clinica Consulenza oculistica Su indicazione clinica Consulenza Ematologia Su indicazione clinica Consulenza Urologica Su indicazione clinica Consulenza Neuropsichiatrica Su indicazione clinica Esami di funzionalità respiratoria (in caso di obbligo di utilizzo di DPI per le vie respiratorie) Su indicazione clinica (Per le visite periodiche) finalizzati alla valutazione dello stato generale di salute n n n n n n Glicemia Triennale 18 -40 a. Biennale 40 -60 a. Annuale > 60 a. Colesterolo totale e HDL Triennale 18 -40 a. Biennale 40 -60 a. Annuale > 60 a. Trigliceridi Triennale 18 -40 a. Biennale 40 -60 a. Annuale > 60 a. ECG Triennale > 40 a PSA Annuale > 40 a. Visita Ginecologica + PapTest Biennale 30- 40 a. Annuale > 40 a. Sorveglianza sanitaria in Radioprotezione □ Difesa globale della salute □ Rapporto ergonomico e interdisciplinare tra le varie figure a vario titolo implicate □ Il rispetto delle norme di protezione radiologica (art.59,comma 4,D.L.gs.230/95) non esaurisce gli obblighi cui sono tenuti i datori di lavoro,i dirigenti, i preposti, i lavoratori e i medici competenti ai sensi del D.L.gs.626/94, per il quale restano altresì ferme le attribuzioni in ordine alle funzioni di vigilanza stabilite ai sensi dello stesso D.L. Comportamento delle emocellule in rapporto a dose e tempo di irradiazione (Sindrome ematologica midollare) L’ Imaging in campo medico Con i termini di imaging o imaging biomedico o diagnostica per immagini ci si riferisce al generico processo attraverso il quale è possibile osservare un'area di un organismo non visibile dall'esterno. L’ Imaging biomicroscopico in campo radioprotezionistico Sono tecniche di imaging Radiografia Radiografia computerizzata endoscopia ecografia Eco-doppler radiografia tomografia computerizzata imaging a risonanza magnetica fluoroscopia angiografia mammografia tomografia ad emissione di positroni capillaroscopia …. Alla congiuntiva bulbare si può osservare la totalità della microcircolazione (arteriole,capillari,venule, anastomosi arterovenose) Semeiologia microvasale □ Pletismografia □ Termografia □ Flussimetria doppler □ Laser-doppler □ Capillaroscopia L’esperienza maturata al Policlinico Federico II di Napoli □ Capillaroscopia a sonda ottica con ingrandimenti di 50 e 200 x. □ Indagini preliminari hanno individuato le condizioni di normale perfusione ed emoreologia □ Al termine dell’esame viene rilasciato un giudizio articolato in livelli di alterazioni. 0=normale 1=alterazioni aspecifiche non significative 2=alterazioni di medio grado 3=alterazioni di grado avanzato Videocapillaroscopia a sonda ottica per la biomicroscopia e l’esame del microcircolo(Servizio Radioprotezione Medica Università di Napoli Federico II) Capillaroscopia normale : esame di video-capillaroscopia a sonda ottica CLASSIFICAZIONE DELLE INDAGNI CAPILLAROSCOPICHE la Capillaroscopia multiparametrica Risultati dell’esame multiparametrico la codifica consente di liberarsi parzialmente dalla valutazione soggettiva I risultati mostrano alterazioni comunemente rilevate nelle irradiazioni croniche : disomogeneità, irregolarità di distribuzione Edema delle zone esposte Dismorfismo localizzato Zone localizzate di rarefazione Neovascolarizzazione Néovascularisation en bouquets Aumento delle anomalie in rapporto all’anzianità lavorativa : coefficiente di correlazione = 0,717 CLASSIFICAZIONE DELLE INDAGNI CAPILLAROSCOPICHE la Capillaroscopia multiparametrica ha avuto lo scopo di quantificare l’esame in forma analitica 1. 2. 2. 3. Numero delle » file » visibili : 3-4 Lunghezza (Normale = 300 – 350 µm) : l'allungamento è indizio di difficoltà negli scambi metabolici Colore del fondo : corrisponde alla qualità globale della microvascolarizzazione profonda. Ogni campiamento di colore è strettamente legato alla cinetica circolatoria della zona in esame. Numero d'anse capillari osservabili per mm (Normale = 13 17) : la diminuzione, o la scomparsa sono segni di lesione microvasale. 4. 5. Neogenesi capillare : adattamento microvasale a soifferenza microvasale cronica. Distribuzione dei capillari : deve essere omogenea e regolare □ Caratteri morfologici : meno del 10 % delle alterazioni morfologiche « minori » sono osservate nei soggetti non esposti . Le distrofie « maggiori » sono patologiche. □ Rapporto del diametro arteriolo-venulare (Normale = 1,2 - 1,3) : é un buon indice de sofferenza dei diversi segmenti costitutivi dell’ansa capillare. □ Circolazione capillare : é secondaria alle alterazioni subite dai capillari. ROI (REGION OF INTEREST)… …MISURE 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 Perim. 417.780 239.697 174.180 412.847 145.412 336.761 306.540 270.804 186.921 409.135 152.554 164.163 216.595 254.115 197.408 149.718 161.940 128.508 297.966 Area 1437 1557 237 1831 775 934 1040 1191 886 2945 897 571 1218 1551 1047 737 531 668 1653 Mean Mode Median 126.585 124 127 120.566 103 117 120.595 121 119 115.940 113 113 121.021 113 117 131.413 137 130 73.510 55 69 117.859 133 120 156.491 151 158 180.023 173 178 68.808 66 63 61.292 50 54 96.558 104 95 76.772 86 77 103.947 88 96 53.600 45 49 75.968 71 72 144.012 124 144 81.136 61 79 Min 3 2 82 0 3 0 1 3 3 3 2 4 3 2 0 2 2 2 3 Max 254 255 253 255 255 255 254 254 254 254 255 255 254 255 255 254 253 255 255 X 152.832 80.336 80.652 202.059 261.847 338.854 26.032 408.138 445.359 532.260 364.483 251.302 490.566 550.919 583.458 122.505 66.641 11.293 342.465 Y 197.465 198.339 197.470 203.063 176.575 223.275 92.057 213.756 235.888 224.637 87.158 93.675 125.177 34.603 116.706 37.766 95.197 210.370 134.923 XM 152.886 80.475 81.027 202.672 262.050 339.045 27.928 407.853 445.335 532.744 363.439 251.658 490.740 554.476 583.517 124.113 66.993 11.553 338.601 YM Width 199.964 40 201.628 30 200.414 12 207.312 46 177.219 28 224.010 21 100.734 35 218.493 27 236.066 22 226.198 73 87.184 52 96.405 37 131.003 20 36.602 50 118.812 33 41.060 36 97.220 22 210.754 18 134.469 106 Height 101 103 84 112 58 87 117 112 88 112 44 60 100 61 74 59 65 59 37 Angle 82.389 82.409 80.027 75.147 76.523 90.676 76.936 91.222 81.778 74.879 32.809 104.116 90.881 47.394 83.632 64.237 86.494 86.604 4.010 Studio del colore Lo studio del colore riguarda più discipline: •la fisica, in particolare l'ottica per tutto ciò che avviene all'esterno del sistema visivo •la fisiologia, per quanto riguarda il funzionamento dell'occhio e la generazione, elaborazione, codifica e trasmissione dei segnali nervosi dalla retina al cervello •la psicologia per quanto riguarda l'interpretazione dei segnali nervosi e la percezione del colore •la psicofisica che studia la relazione tra lo stimolo e la risposta del sistema visivo (la colorimetria è una parte della psicofisica) •la matematica necessaria per lo sviluppo di modelli rappresentativi della visione del colore La Psicofisica •Il colore è una caratteristica psicofisica soggettiva •La psicofisica è lo studio della relazione tra la misura fisica di uno stimolo e la percezione che tale stimolo evoca. •Lo scopo consiste nel misurare quantitativamente grandezze percettive che sono soggettive. •L’osservazione nasce dal fatto che persone diverse possono in generale convenire che radiazioni fisicamente diverse (spettro visibile) appaiono cromaticamente uguali, cioè dette persone sono d’accordo sulle senzazioni osservate. Sorgente naturale Sorgente artificiale Colorimetria Scopo della colorimetria è esprimere il colore ed i suoi attributi percettivi mediante numeri. Per fare questo e necessario stabilire una correlazione tra i vari attributi percettivi del colore e le grandezze della radiazione visibile. MODELLO RGB TALE MODELLO è ADDITIVO OSSIA I 3 COLORI SONO SOMMATI TRA DI LORO IN UNA PRECISA QUANTITA’ DANDO VITA AD UN NUOVO COLORE. Viene naturale, allora, rappresentare i colori separandone le componenti nei tre assi cartesiani del cosiddetto spazio colorimetrico RGB. In questo spazio tridimensionale un punto qualsiasi rappresenta il colore che si ottiene da tanto rosso, verde e blu quanto valgono rispettivamente le sue coordinate x,y e z LA VALUTAZIONE QUANTITATIVA DELLA SINGOLA COMPONENTE VIENE EFFETTUATA ASSEGNANDO AD OGNUNA DI ESSA 8 BIT DI PROFONDITA’ DI COLORE QUINDI Può ASSUMENRE DA 0…255 VALORI. 3x8 bit = 24 bit ossia 224 = 16,8 milioni di colori Molto di più di quanto un occhio possa percepire Fattori colorimetrici per un corpo non autoluminoso Sono tre i fattori di cui deve essere tenuto conto per una misura colorimetrica: •Spettro di emissione dell'illuminante •Spettro di riflettanza dell'oggetto •Sensibilità spettrale dell'occhio Spessore della Cute – Vascolarizzazione – Patologie… Illuminante di tipo D per ricreare la luce diurna: quella con lo spettro di emissione più uniforme IL COLORE LINEA DI RICERCA 1. ATTUALMENTE SI STA SVILUPPANDO UN ALGORITMO PER IL RICONOSCIMENTO AUTOMATICO DELLA MORFOLOGIA DELLE ANSE. 2. VALUTAZIONE AUTOMATICA DEL COLORE 3. Modello 3D dell’immagine