The Neoclassical Revival in Growth
Economics:Has it gone too far?
Economia del capitale umano (Prof. essa R. Capolupo)
Corso di laurea in Economia e Management
a cura di
Bulzis M., Martucci A., Nocca C., Rienzo A., Santoro G., Valeriano S.
Piano del seminario






2
Introduzione
Le metodologie di Mankiw, Romer, Weil (MRW) per
stimare il capitale umano
La regressione di Mincer
Dalla contabilità dello sviluppo alla contabilità della
crescita
Progresso tecnico vs Accumulazione di capitale
Conclusioni
01/06/2006
Introduzione



3
Le teorie endogene sul progresso tecnico dei paesi
derivano dal desiderio di spiegare la disparità, negli
stessi, dei livelli e dei tassi di crescita del reddito procapite (Romer, Grossman, Helpman)
Mankiw, Romer, Weil valutano che il modello di
Solow aumentato con il capitale umano può spiegare
il 78% della varianza di output pro-capite tra i vari
paesi
Young scopre che il miracolo di crescita dell’Est
Asiatico è spiegato maggiormente dalla crescita del
lavoro e capitale rispetto alla crescita della
produttività
01/06/2006
Introduzione




4
Queste teorie rappresentano una ripresa della teoria
neoclassica
Il livello e il tasso di crescita della produttività sono
approssimativamente gli stessi tra i paesi.
Le divergenze in termini di rendimento dei livelli dei
tassi di crescita sono dovute alle differenze tra
capitale fisico e capitale umano
Romer sottolinea che gli “idea gaps” sono molto più
importanti degli “object gaps” (Y = AX)
01/06/2006
Introduzione



5
L’effetto della produttività A sulla diffusione della
tecnologia può avere prima di tutto effetti sugli
standard di vita e sui tassi di crescita
Queste implicazioni potrebbero essere positive in
tutti i paesi come sostiene Rodriguez Clare, o
positive in alcuni e negative in altri come per Young;
esse non si discostano dal modello di crescita
neoclassico che presenta la stessa funzione di
produzione in ogni luogo
L’obiettivo è dimostrare l’importanza della produttività
rispetto al capitale fisico e umano
01/06/2006
Le metodologie di M.R.W.
per stimare il capitale umano

6
Esaminando le metodologie di MRW e considerando i
dati sull’ istruzione primaria e terziaria si nota che:
Il raggiungimento dell’istruzione primaria varia molto
meno tra i paesi rispetto al raggiungimento
dell’istruzione secondaria

La produzione di capitale umano è più labour intensive
e meno capital intensive della produzione degli altri
beni

Questo limita le differenze tra i paesi nelle stime degli
stock di capitale umano
01/06/2006
Le metodologie di M.R.W.
per stimare il capitale umano
MRW indicano la tecnologia produttiva con:


1  
Y  C  I K  I H  K H (AL)
7
01/06/2006
(1)
Le metodologie di M.R.W.
per stimare il capitale umano
MRW riordinano la (1) in modo tale da ottenere
l’output per lavoratore:
Y
K
 A 
L
Y 
8

1   
H
 
Y 
01/06/2006

(1   )
 AX (2)
Le metodologie di M.R.W.
per stimare il capitale umano
9

Scomponendo la (2) è possibile individuare
alcune politiche nazionali che potrebbero
influenzare un fattore molto più che un altro (ad
es. le politiche di istruzione che sono un elemento
importante
per
spiegare
le
differenze
internazionali nell’output per lavoratore)

Alti livelli di output per lavoratore sono spiegati
maggiormente da alti livelli di H/Y
01/06/2006
Le metodologie di M.R.W.
per stimare il capitale umano
10

Similmente, le differenze in K/Y sono importanti
nello stimare la variazione internazionale
nell’output per lavoratore

Infatti è possibile influenzare il prezzo relativo dei
beni di investimento attraverso una tassazione del
capitale o adeguate politiche nazionali

Pertanto, così come K e H sono influenzati da A, A
stessa può essere influenzata dall’intensità di
capitale X
01/06/2006
Le metodologie di M.R.W.
per stimare il capitale umano



11
Ottenute le stime di A e X si decompone la (2) per
analizzare la correlazione tra A e le variabili K/Y e
H/Y
Una forte correlazione positiva tra A e H/Y
indicherebbe che il capitale umano spiega le
differenze internazionali di Y/L
Un’ assenza di correlazione tra le due variabili,
invece, suggerirebbe che le differenze nei livelli di
istruzione non sono importanti per spiegare le
differenze internazionali di Y/L
01/06/2006
Le metodologie di M.R.W.
per stimare il capitale umano
Partendo da queste ipotesi, MRW adoperano per
ogni paese:
K
IK Y

Y
g   n
12
01/06/2006
(3)
Le metodologie di M.R.W.
per stimare il capitale umano

Per H/Y MRW usano:
H
IH Y

Y
g   n
13
01/06/2006
(4)
Le metodologie di M.R.W.
per stimare il capitale umano
Dalla (3):
 Ik / Y (IH / Y) è il tasso di investimento medio nel
capitale fisico (umano)
 g=0,02 è la stima media del tasso di crescita
mondiale di Y/L
 δ=0,03 è il tasso di deprezzamento del capitale
 n è il tasso medio di crescita della nazione riferito
alla popolazione in età lavorativa(dai 15 ai 64 anni)
14
01/06/2006
Le metodologie di M.R.W.
per stimare il capitale umano
MRW considerano il rapporto medio(dati dal 1960
al 1985) tra studenti della scuola secondaria e la
popolazione in età lavorativa come stima del tasso
di investimento medio in capitale umano:
 population 12 - 17 
IH
 (secondary enrollment rate)  

Y
population
15
64


15
01/06/2006
Le metodologie di M.R.W.
per stimare il capitale umano
Considerando l’istruzione secondaria, il rapporto LH/L
rappresenta la frazione del tempo speso dai lavoratori in
capitale umano
Poiché LH/L = KH/K
(dove L=LH+LY e K=KH+KY)
Con i livelli del 1985 di Y/L, K/Y e H/Y nei 98 paesi, MRW
calcolano il ln (Y/L) sul ln (K/Y) e ln (H/Y) ottenendo un R2 di
0.78 e i loro coefficienti sono coerenti con α=0.30 per il
capitale fisico e β=0.28 per il capitale umano
La maggior parte delle differenze negli standard di vita
possono essere spiegate dalle differenze nell’accumulazione
sia di capitale umano sia di capitale fisico
16
01/06/2006
Le metodologie di M.R.W.
per stimare il capitale umano
17

Una prima modifica alla metodologia di MRW
consiste nel riconoscere, contrariamente alla (1),
che le misurazioni dell’ammontare del reddito
nazionale non includono il valore del tempo
dedicato alla formazione (componente importante
dell’investimento in capitale umano)

Si sostituisce K/Y e H/Y nell’equazione (2) con
KY/Y e HY/Y visto che solo KY e HY sono utilizzati
nella produzione Y quando non include
l’investimento di capitale umano
01/06/2006
Le metodologie di M.R.W.
per stimare il capitale umano
18

Ciò non è ugualmente vero per ciò che riguarda
l’intensità del capitale fisso (K/Y), per la quale si
usa
KY/Y = (K/Y)(LY/L)

Partendo da un campione di 98 paesi, Klenow e
Rodriguez Clare basano la stima del capitale
umano usando la produzione per lavoratore,
laddove MRW avevano utilizzato la produzione
pro-capite
01/06/2006
Le metodologie di M.R.W.
per stimare il capitale umano
19
01/06/2006
Le metodologie di M.R.W.
per stimare il capitale umano
La misurazione di HY/Y è la stessa di MRW, ma
con i dati di Barro e Lee (1993) riguardanti i tassi
di iscrizione secondaria nel 1960-1985 e i dati
della popolazione degli USA (1994) raggruppati
per classi di età:
 population 15 - 19 
IH
 secondary enrollment rate  

Y
population
15
64


20
01/06/2006
Le metodologie di M.R.W.
per stimare il capitale umano
Con Y/L >1% ci si aspetta
 X >0,78%
 A >0,22%


21
Includendo i dati sull’iscrizione all’istruzione
primaria si ottiene:
X >0,40%
A >0,60%
01/06/2006
Le metodologie di M.R.W.
per stimare il capitale umano
22

Si può dedurre che i tassi di iscrizione primaria
non variano molto tra i vari paesi come avviene
invece per i tassi di iscrizione secondaria

Ma ciò non significa che gli investimenti nella
formazione primaria sono improduttivi paragonati
ad altri investimenti per l’istruzione come supposto
inizialmente
01/06/2006
Le metodologie di M.R.W.
per stimare il capitale umano
Questo piuttosto significa che la formazione
primaria non varia in nessun paese tanto quanto
varia la formazione secondaria. Focalizzandosi
solo sulla formazione secondaria si tende a
gonfiare la percentuale di variazione del capitale
umano tra le nazioni e la sua covarianza con la
produzione per lavoratore.
23
01/06/2006
Le metodologie di M.R.W.
per stimare il capitale umano


24
Kendrick (1976) calcola che circa il 50%
dell’investimento del capitale umano negli USA
rappresenta il costo possibile del tempo dedicato
alla formazione scolastica.
Il rimanente 50% è composto da spese per
insegnanti (capitale umano) e per servizi
(capitale fisico).
01/06/2006
Le metodologie di M.R.W.
per stimare il capitale umano

Le spese per insegnanti rappresentano l’80% delle uscite.
Ciò suggerisce che:
- 10% per capitale fisico;
- 40% per capitale umano;
- 50% per il lavoro grezzo nella produzione del capitale umano
rispetto a quanto supposto da MRW:
- 30%
- 28%
- 42%
per produrre beni di consumo e nuovo capitale fisico
25
01/06/2006
Le metodologie di M.R.W.
per stimare il capitale umano

Considerando la formula:
IH  K
1  
H
H H  ALH 
Con Φ=0,4 e λ=0,5
26
01/06/2006


(5)
Le metodologie di M.R.W.
per stimare il capitale umano

Combinando la (2), la (4) e la (5) si ottiene:
1/ 1   / 1   
H  LH / L 

 
Y  n  g  
27
01/06/2006
 KY 
 
Y 
1  1 1  1  / 1  
(6)
Le metodologie di M.R.W.
per stimare il capitale umano
Quando i due settori hanno lo stesso fattore di
intensità ( Φ=β e λ=1-α-β ) la (6) diventa:
HY/Y = (LH/L)/(n+g+δ)


28
Ma con Φ=0.40 e λ=0.50 i valori degli esponenti
nella (6) sono:
1,07 nella frazione del primo termine
-0,28 nella frazione del secondo termine
01/06/2006
Le metodologie di M.R.W.
per stimare il capitale umano


29
Dato che Φ>β, una grande parte del lavoro
dedicata all’accumulazione di capitale umano ha
un effetto più che proporzionale su HY/Y
Visto che la produzione di capitale umano è
meno intensiva sul capitale fisico rispetto a
quanto non sia la produzione Y(1-Φ-λ-α) un alto
tasso di investimento nel capitale fisico fa
aumentare Y più che H, riducendo così HY/Y.
01/06/2006
Le metodologie di M.R.W.
per stimare il capitale umano
30

Ponendo Φ=0.40 e λ=0.80 risulta una divisione del
33% di ln (X) vs il 67% di ln (A), quindi diminuendo
l’intensità capitale della produzione di capitale
umano, diminuisce modestamente la variazione di
HY/Y fra i paesi.

L’effetto cumulativo di queste modifiche serve a
rimuovere il fulcro del ritorno in vigore neoclassico:
la decomposizione originale di MRW (78%, 22%) ha
dato il via ad una decomposizione (33%, 67%)
01/06/2006
Le metodologie di M.R.W.
per stimare il capitale umano

Con un β maggiore si può ristabilire il risultato di
MRW?
Un β sufficientemente alto genera risultati che
MRW hanno utilizzato per spiegare la maggior
parte della variazione del reddito nazionale
tramite la differenza fra i livelli di capitale fisico e
capitale umano per lavoratore. Non conosciamo
alcuna stima indipendente della quota di capitale
umano per trovare il giusto valore di β.
31
01/06/2006
L’utilizzo della regressione di Mincer
per stimare lo stock di capitale umano



32
Analisi delle retribuzioni associate ad un più alto
livello d’istruzione e d’esperienza
Mincer (1974) condusse, per un campione di
lavoratori, uno studio basato sulla regressione del
logaritmo delle retribuzioni dei lavoratori utilizzando
come termini di paragone l’istruzione e l’esperienza
Klenow e Rodriguez-Clare abbandonano il costrutto
della vita infinita in favore di un ciclo di vita in cui le
persone prima vanno a scuola a tempo pieno e poi
lavorano a tempo pieno
01/06/2006
L’utilizzo della regressione di Mincer
per stimare lo stock di capitale umano
La funzione utilizzata per il capitale umano è:
hs  K H / LH 
1  
hT  Ae


 /  s 
Dove hs indica il capitale umano di un
individuo con s anni di studio, KH indica lo
stock di capitale investito nel settore
dell’istruzione, LH è il numero degli studenti e
hT è il capitale umano di ogni insegnante
33
01/06/2006
(7)
L’utilizzo della regressione di Mincer
per stimare lo stock di capitale umano
La manipolazione della (7) porta a :
 
H Y s 1/ 1  / 1    KY 
e
 
Y
Y 
1  1  / 1   / 1   / 1   
(8)
HY indica la quantità di capitale umano investita nella
produzione Y
34
01/06/2006
L’utilizzo della regressione di Mincer
per stimare lo stock di capitale umano
35

Bils e Klenow (1996) esaminando la regressione
di Mincer condotta su 48 nazioni, osservano che
il salario, associato ad un anno aggiuntivo
d’istruzione, sarebbe in media superiore del
9.5% in 48 paesi e oscillerebbe tra il 5% e il 15%
in 36 di questi

La percentuale di guadagno di un soggetto con
un anno in più di studi è βγ/(1-α); per tanto al
fine di ottenere un salario stimato superiore del
9.5%, si pone γ=0.095(1-α)/β
01/06/2006
L’utilizzo della regressione di Mincer
per stimare lo stock di capitale umano
La tabella 2 presenta i risultati basati sulla funzione (7)
36
01/06/2006
L’utilizzo della regressione di Mincer
per stimare lo stock di capitale umano



37
La forma esponenziale della (7) implica che più
alto è il livello di istruzione, più grande è
l’ammontare del capitale umano assoluto ottenuto
da un anno aggiuntivo di istruzione
Si deduce che l’iscrizione alla scuola secondaria
ha un maggior peso rispetto a quella primaria
I dati mostrano una certa variabilità nei tassi di
crescita di Y, L, e Y/L e nei tassi di investimento in
capitale fisico e umano, suggerendo che i livelli di
K/Y e H/Y cambiano col tempo
01/06/2006
L’utilizzo della regressione di Mincer
per stimare lo stock di capitale umano


Per stimare K/Y del 1985 viene utilizzata l’equazione di
accumulazione e i dati I/Y e Y tra il 1960-1985
Poiché per la maggior parte dei paesi non sono disponibili
stime dirette di K/Y riferite al 1960 si stabilisce per ogni
paese:
IK Y
K 



g   n
 Y 1960
IK/Y
tasso di investimento
Y/L (g) tasso di crescita
n
tasso di crescita della popolazione
38
01/06/2006
L’utilizzo della regressione di Mincer
per stimare lo stock di capitale umano




39
Per costruire H/Y del 1985 vengono utilizzati i dati di
Barro e Lee (1993) in base alla media degli anni di
istruzione conseguiti da una popolazione tra i 24 e
64 anni
I risultati vengono riportati nella riga BK2 della
Tabella 2
Con Y/L più alto dell’1% ci si aspetta X più elevato
dello 0,56% e A più elevato dello 0,44%
Questi risultati non divergono assumendo l’ipotesi di
stato stazionario per K/Y e H/Y
01/06/2006
L’utilizzo della regressione di Mincer
per stimare lo stock di capitale umano
La (7) viene modificata in modo da incorporare
il capitale umano acquisito attraverso
l’esperienza:
hs  K H LH 
1 
40
hT  
01/06/2006


 s 
Ae
1

2
exp


exp
/
2
3


(9)
L’utilizzo della regressione di Mincer
per stimare lo stock di capitale umano



41
Dove exp =(età-s-6)
Il livello medio di esperienza dei lavoratori è stato
stimato usando i dati delle Nazioni Unite (1994)
combinati con i dati di Barro e Lee.
L’esperienza per i gruppi di età 25-29, 3034,…..,60-64 è stata calcolata come media
ponderata utilizzando come pesi le età
27,32,…..,62
01/06/2006
L’utilizzo della regressione di Mincer
per stimare lo stock di capitale umano
42

La correlazione tra la media degli anni di
esperienza della classe di età 25-64 e il tasso di
crescita di un paese nel 1985 è pari a -0,67.

I paesi più ricchi hanno forze lavoro più vecchie,
ma anche con minore esperienza lavorativa
perché trascorrono più tempo a scuola
01/06/2006
L’utilizzo della regressione di Mincer
per stimare lo stock di capitale umano

Dai dati empirici si evidenzia che la qualità
dell’istruzione è molto più alta nei paesi ricchi,
dove gli studenti godono di strutture migliori
(KH/LH più alti) e insegnanti migliori (HH/LH più alti)

La qualità dell’istruzione è data da:
K H
43
LH

1  
01/06/2006

hT A

L’utilizzo della regressione di Mincer
per stimare lo stock di capitale umano
44

Un paese con Y/L più alto dell’1% ha un livello di
qualità dell’istruzione più alta dello 0,95%

Una qualità più alta non aumenta la retribuzione di
coloro che hanno un livello di istruzione elevato
bensì la paga base di coloro che hanno un livello
minimo di istruzione
01/06/2006
L’utilizzo della regressione di Mincer
per stimare lo stock di capitale umano
45

Concludendo si può affermare che i paesi più
ricchi tendono ad avere un K/Y più alto, un H/Y
più alto e una A più alta

Nell’analisi delle differenze internazionali è
importante osservare sia le differenze sulla
produttività che le differenze nell’intensità del
capitale fisico e umano
01/06/2006
L’utilizzo della regressione di Mincer
per stimare lo stock di capitale umano
La figura (1)
mostra il ln
(A)
nella
situazione
MRW0
L’obiettivo
dello studio
è spiegare
l’elevata
variabilità
del ln(X)
46
01/06/2006
L’utilizzo della regressione di Mincer
per stimare lo stock di capitale umano
La figura (2)
mostra
ln (X) nella
situazione BK4
L’obiettivo, in
questo caso
è comprendere
le differenze
nel ln (A)
47
01/06/2006
L’utilizzo della regressione di Mincer
per stimare lo stock di capitale umano


48
In entrambi i casi (MRW0 e BK4), Y/L, K/Y e H/Y
sono correlati positivamente tra di loro. La
differenza esiste nella correlazione tra queste
variabili e A
In particolare, la tavola 3a non mostra alcuna
correlazione positiva tra A e K/Y e tra A e H/Y
(entrambi nella costruzione MRW) mentre le
corrispondenti correlazioni sono abbastanza
positive nella tavola 3b
01/06/2006
L’utilizzo della regressione di Mincer
per stimare lo stock di capitale umano
49
01/06/2006
L’utilizzo della regressione di Mincer
per stimare lo stock di capitale umano
50

Facendo riferimento a politiche che considerano A
endogeno, politiche che scoraggiano K/Y e H/Y,
come l’alta pressione fiscale, non incentivano
neanche A

Una possibile ragione della correlazione positiva
tra ln(A) e ln(H/Y) è che l’alto livello di H/Y, dovuto
ai notevoli sussidi all’istruzione, facilita il progresso
tecnico
01/06/2006
L’utilizzo della regressione di Mincer
per stimare lo stock di capitale umano
Barro e Lee (1996) riportano, per 45 paesi, le percentuali
della popolazione compresa tra i 25 e i 64 anni osservata
in sette categorie di istruzione acquisita:







51
Nessuna
Scuola primaria non terminata
Scuola primaria completata
Scuola secondaria non terminata
Scuola secondaria completata
Scuola terziaria non terminata
Scuola terziaria completata
01/06/2006
L’utilizzo della regressione di Mincer
per stimare lo stock di capitale umano


52
Per “non terminata” si intende completata a metà e
si assume che la durata sia rispettivamente 8, 4 e 4
anni per la scuola primaria, secondaria e terziaria
Inoltre, si assume che nessun livello di istruzione,
scuola primaria non terminata, scuola primaria
completata appartengano alla categoria “scuola
primaria” mentre scuola secondaria non terminata,
scuola secondaria completata, scuola terziaria non
terminata
e
scuola
terziaria
completata
appartengano alla categoria “scuola secondaria”
01/06/2006
L’utilizzo della regressione di Mincer
per stimare lo stock di capitale umano


Y K H
Con
11/ t
prim


H prim 
H sec
H

11/  1 / 11/  
sec
s  0 , 4 ,8
s 10,12,14,16
ALs e
ALs e
s
s
Dove Ls è il numero delle persone in età lavorativa nel
gruppo di istruzione s
53
01/06/2006
L’utilizzo della regressione di Mincer
per stimare lo stock di capitale umano

Per stimare σ e γβ/(1-α) viene utilizzato il
metodo dei minimi quadrati non lineari usando
per Ls i dati di Barro e Lee e i dati di Bils e
Klenow sul vantaggio dell’istruzione stimato per
i 45 paesi
Le stime risultanti sono:
• σ =65
• γ=0.09(1-α)/ β
54
01/06/2006
L’utilizzo della regressione di Mincer
per stimare lo stock di capitale umano
Queste stime vengono utilizzate per
costruire gli aggregati H per 84 dei 98
paesi considerati:


55
L’analisi risultante è (40%,60%)
Incorporando l’eterogeneità nel livello di
istruzione in ogni paese, i risultati non
cambiano in modo significativo
01/06/2006
L’utilizzo della regressione di Mincer
per stimare lo stock di capitale umano



56
Il successivo passo consiste nel calcolare il
valore di β
Nello studio della metodologia di MRW si era
giunti alla conclusione che aumentando il valore
di questo parametro la funzione del capitale
umano spiegava la variazione del reddito
internazionale
In questa analisi ciò non si verifica
01/06/2006
L’utilizzo della regressione di Mincer
per stimare lo stock di capitale umano


57
Le stime di Mincer catturano l’effetto combinato
del trasferimento dell’istruzione nel capitale
umano e del trasferimento del capitale umano in
output
In questo modo una maggiore elasticità
dell’output circa il capitale umano richiede una
minore elasticità del capitale umano circa
l’istruzione allo scopo di mantenere la
congruenza con la regressione di Mincer
01/06/2006
L’utilizzo della regressione di Mincer
per stimare lo stock di capitale umano



58
Una obiezione all’evidenza di Mincer è che il
coefficiente di istruzione cattura solo i redditi privati
derivanti dal livello di istruzione
I benefici produttivi del capitale umano nell’intera
economia, come propose Lucas (1988), sarebbero
assorbiti nell’intercetta della regressione di Mincer
Lucas ritiene che le esternalità legate al capitale
umano possono spiegare le grandi differenze nel
TFP (produttività totale del fattore) che Krueger
(1968) trovò in 28 paesi
01/06/2006
L’utilizzo della regressione di Mincer
per stimare lo stock di capitale umano



59
Tralasciando la natura di queste esternalità, è
illuminante chiedersi quanto grandi dovevano essere
al fine di ristabilire il “crollo” di MRW: 78%(X) vs
22%(A)
In ogni caso, le considerate esternalità conducono a
domande sulla loro esatta natura e trasmissione
L’obiettivo rimane quello di una maggiore ricerca nella
fonte delle differenze di produttività all’interno dei vari
paesi
01/06/2006
Dalla contabilità dello sviluppo alla
contabilità della crescita
La tabella (4), a differenza della 1 e 2,
interessate alla contabilità dello sviluppo,
evidenzia i risultati della contabilità della
crescita dal 1960 al 1985
60
01/06/2006
Dalla contabilità dello sviluppo alla
contabilità della crescita




61
Quando il tasso di crescita dell’output per lavoratore
di un paese cresce più velocemente dell’1% rispetto
alla media, la crescita dell’intensità del capitale fisico
contribuisce per circa lo 0,03%.
Per BK2 che include solo il contributo dell’istruzione
al capitale umano, la crescita di H/Y incide dello
0,12% in più.
Aggiungendo l’esperienza (BK3), il calcolo non
cambia.
Dai risultati della tabella (4), si evince che le
differenze nei tassi di crescita di Y/L derivano in
maniera evidente dalle differenze nei tassi di crescita
di A
01/06/2006
Dalla contabilità dello sviluppo alla
contabilità della crescita
La figura
(3),
illustra la
crescita
di A
rispetto
alla
crescita
di X.
62
01/06/2006
Dalla contabilità dello sviluppo alla
contabilità della crescita



63
In base agli studi di Benhabib e Spiegel (1994) e
Pritchett (1995), il ruolo del tasso di crescita del
capitale umano non è correlato con la crescita della
produzione per lavoratore.
Altri studi di Chari, Kehoe e McGrattan (1996)
enfatizzano le dinamiche di transizione del modello di
crescita neoclassica che ignorano le fonti di differenze
nei tassi di crescita del paese.
I risultati di Klenow e Rodriguez-Clare richiamano
l’attenzione sui modelli di diffusione del progresso
tecnico.
01/06/2006
Dalla contabilità dello sviluppo alla
contabilità della crescita


64
Il fatto che A non è esogeno implica che il suo
tasso di crescita potrebbe essere influenzato dal
tasso di crescita di K/Y e H/Y
Gli aumenti dei livelli dell’intensità di capitale ed
istruzione potrebbero essere indirettamente
responsabili degli elevati tassi di crescita.
01/06/2006
Dalla contabilità dello sviluppo alla
contabilità della crescita
La correlazione dello 0,34 tra il tasso di crescita A e
H/Y suggerisce che i paesi con un elevato valore di
A hanno avuto un livello d’istruzione insolitamente
elevato. Così potrebbe essere, che l’elevato grado
d’istruzione, sia una conseguenza dell’adozione del
progresso tecnico
65
01/06/2006
Dalla contabilità dello sviluppo alla
contabilità della crescita


66
Al contrario le correlazione negative del tasso di
crescita di K/Y e il tasso di crescita di,
rispettivamente, H/Y ed A sono inspiegabili
La correlazione negativa tra il tasso di crescita di A e
K/Y, potrebbe indicare una sovrastima del contributo
di K/Y nell’output per lavoratore. Ciò potrebbe
essere dovuto al fatto che l’investimento pubblico è
meno efficiente di quello privato nel generare unità
efficienti di capitale. Se questo è vero, il ruolo di A ha
un peso maggiore rispetto ai risultati ottenuti dagli
studi di Klenow e Rodriguez-Clare
01/06/2006
Progresso tecnico vs Accumulazione
di capitale



67
Il dibattito sul peso dell’accumulazione di capitale vs
il progresso tecnico nella crescita di una paese è
stato influenzato dai miracoli dell’Est Asiatico
Inizialmente si pensò che l’alto tasso di crescita di
TFP, scaturisse dall’elevato livello di progresso
tecnico raggiunto
Young sosteneva che la crescita di questi paesi era
dovuta al contributo dell’accumulazione di capitale e
che i loro tassi di crescita di TFP non erano così
elevati
01/06/2006
Progresso tecnico vs Accumulazione
di capitale
68

Le vicende dell’Est Asiatico, evidenziano
l’importanza delle dinamiche di transizione
neoclassica piuttosto che la tecnologia raggiunta

Klenow e Rodriguez-Clare concordano con i
risultati di Young. Essi sostengono che il dibattito
sia utile a spiegare la crescita della produzione
per lavoratore e non la crescita della produzione.
01/06/2006
Conclusioni



69
La crescita del capitale umano per lavoratore ha
un ruolo modesto nello spiegare la crescita di un
paese
Il 90% nelle differenze dei paesi dell’output per
lavoratore è attribuibile alle differenze nel tasso di
crescita di A
E’ necessario focalizzare l’attenzione sulle
differenze di produttività per poter spiegare le
divergenze nell’output per lavoratore.
01/06/2006
Conclusioni
70

E’ evidente che i risultati variano in base alle
diverse metodologie di analisi utilizzate dai
vari economisti

Il dibattito sull’accumulazione di capitale vs il
progresso tecnico è tutt’ora aperto e quindi
non è possibile affermare con certezza quale
dei due fattori prevalga sulla crescita di un
paese.
01/06/2006
Scarica

The neoclassical revivasl in growth economics: has it gone too far?