SARA E MARIA
IL FIGLIO DELLA PROMESSA
a cura di:
Antonella Anghinoni e Silvia Franceschini
© Silvia Franceschini, 2010
Gioia per la nascita di un uomo
… La donna, quando partorisce, è afflitta (ha tristezza), poiché è
giunta (venuta) la sua ora; ma quando ha dato alla luce (ha
generato) il bambino, non si ricorda più dell’afflizione (della
tribolazione) per la gioia che è venuto (nato) un uomo al mondo …
(Gv 16,21)
• Ci troviamo nei discorsi di addio di Gesù ai suoi, e precisamente nel
secondo, nel suo testamento; le parole sono inserite in un contesto
drammatico per Gesù e per la donna che soffre e rischia della sua
vita per dare alla luce. Il testo ci parla del valore della vita ed è uno
dei più laici del Nuovo Testamento; sottolinea la gioia perché è
venuto al mondo un uomo, non dice bambino, neonato, ma uomo
1794, Georges De La Tour, Le Nouveau-né, Rennes, Musée des Beaux-Arts
Sarai: principessa
• ‫ שרי‬mia principessa , poi Dio le cambia il nome (Gen 17,15-16) in
‫ שרה‬che significa principessa. La tradizione rabbinica non vuole che
si usino più i nomi Sarai e Abram, ma quelli nuovi dati da Dio
• Sorella di Abramo figlia dello stesso padre, ma non della stessa madre
(Gen 20,12)
• Sara è talmente bella che tutte le donne sfigurerebbero accanto a lei.
Proverbiale è la sua bellezza
• Moglie di Abramo (Gen 11,29)
• Sarai donna avvizzita, taciturna connotata dal limite della gelosia (non di
donna comune)
• Sara regina dell’ospitalità e cuoca eccellente di focacce
• Sara, è partner, parte integrante del piano divino
1960, Marc Chagall, Sarah blue,
litografia preparatoria per la Bibbia,
collezione privata
Sarai: benedizione nell’apparente
maledizione
• Sarai era sterile e non aveva figli, senza futuro … (Gen 11,30)
• È una prolessi che anticipa la domanda fondamentale del ciclo di Abramo:
chi è l’erede della promessa? Chi è il figlio della promessa?
• Dio parla ad Abramo a Charan e gli promette benedizione ovvero di fare
di lui un grande popolo
… Vàttene dal tuo paese, dalla tua patria e dalla casa di tuo padre, verso il
paese che io ti indicherò. Farò di te un grande popolo e ti benedirò,
renderò grande il tuo nome e diventerai una benedizione … (Gen 12,1-3)
2009, Lorella Cecchini, Sara, coll. priv.
Chi sarà l’erede?
… Dopo tali fatti, questa parola del Signore fu rivolta ad Abram in
visione: «Non temere, Abram. Io sono il tuo scudo; la tua ricompensa
sarà molto grande». Rispose Abram: «Mio Signore Dio, che mi darai?
Io me ne vado senza figli e l'erede della mia casa è Eliezer di
Damasco». Soggiunse Abram: «Ecco a me non hai dato discendenza e
un mio domestico sarà mio erede». Ed ecco gli fu rivolta questa parola
dal Signore: «Non costui sarà il tuo erede, ma uno nato da te sarà il
tuo erede». Poi lo condusse fuori e gli disse: «Guarda in cielo e conta
le stelle, se riesci a contarle» e soggiunse: «Tale sarà la tua
discendenza». Egli credette al Signore, che glielo accreditò come
giustizia. … (Gen 15,1-6)
• Abramo si lamenta, fa un’obiezione e Dio allora gli fa vedere le stelle …
1230 ca., Cupola di Abramo,
dettaglio, Promessa di Dio ad
Abramo, mosaico, Venezia, nartece
della Basilica di San Marco
Sarai: escamotage per un figlio
• Passati dieci anni dalla promessa … Sara applica un articolo del Diritto
Mesopotamico: “ Se un uomo non ha eredi e lui o sua moglie sono sterili,
la moglie potrà scegliere dall’harem una schiava, darla in moglie come
sostituto di se stessa al marito, e il figlio che nascerà sarà figlio suo, cioè
della principessa, della signora del clan”
… Sarai moglie di Abram prese Hagar l’egiziana, sua serva, e la diede in
moglie ad Abram suo marito … (Gen 16,3)
1696, Werff, Sara presenta Agar
ad Abramo, San Pietroburgo,
Museo dell’ Hermitage
Dio rinnova ad Abramo la promessa
… Quando Abram ebbe novantanove anni, il Signore gli apparve e gli disse: «Io
sono Dio onnipotente: cammina davanti a me e sii integro. Porrò la mia
alleanza tra me e te e ti renderò numeroso molto, molto». Subito Abram si
prostrò con il viso a terra e Dio parlò con lui: «Eccomi: la mia alleanza è con
te e sarai padre di una moltitudine di popoli. Non ti chiamerai più Abram ma ti
chiamerai Abraham perché padre di una moltitudine di popoli ti renderò. E ti
renderò molto, molto fecondo; ti farò diventare nazioni e da te nasceranno dei
re …(Gen 17,1-6)
… Sarai, tua moglie, non la chiamerai più Sarai, perché Sara (è) il suo nome. Io la
benedirò, e anche da lei, ti darò un figlio, e la benedirò e diventerà nazioni, e
re di popoli, saranno da lei (generati) …(Gen 17,15-16)
• Abramo ride pensando alla loro età avanzata, intercede quindi per Ismaele, ma
Dio ribatte … piuttosto Sara tua moglie, ti partorirà un figlio, e lo chiamerai
Isacco …(Gen 17,19)
1120-1138, Dio parla ad Abramo, Verona, Portale della Basilica di San Zeno
Annuncio del figlio
… Il Signore disse: “tornerò da te nel tempo di vita (tra un anno) e
Sara, tua moglie, avrà un figlio” … (Gen 18,10)
… Abramo pregò Dio e Dio guarì Abimèlech, sua moglie e le sue
serve, sì che poterono ancora partorire. Perché il Signore aveva
reso sterili tutte le donne della casa di Abimèlech, per il fatto di
Sara, moglie di Abramo … (Gen 20,17-18)
1726-28, Giambattista Tiepolo, Sara e
l’Angelo, affresco, Udine,galleria del
Palazzo Ancivescovile ex Palazzo Dolfin
Il figlio della promessa
… E il Signore visitò Sara, come aveva detto, e il Signore fece a Sara come
aveva parlato …(Gen 21,1)
• Dio si rivela nell’impossibile; Sara fa vuoto e si apre all’inedito, a ciò che la
può riempire, colmare
• Il sorriso della madre diventa vita e si materializza nel nome del figlio:
Isacco, dalla radice ebraica, ridere, sorridere, giocare. Pensando a sè
… disse: Dio mi fece sorriso …
• Pensando alla meraviglia del vicinato per quella nascita straordinaria
… chiunque lo saprà riderà di me … (Gen 21,6)
1230 c.a.; Cupola di Abramo, Nascita di Isacco (dett. dell’arcone), mosaico,
Venezia, nartece della Basilica di San Marco
L’angelo va da Zaccaria
… Al tempo di Erode, re della Giudea, ci fu un sacerdote, di nome
Zaccaria, della classe di Abìa, e sua moglie dalle figlie di Aronne, e il
suo nome (era) Elisabetta. Ambedue erano giusti davanti a Dio,
camminando irreprensibili in tutti i comandamenti e precetti del
Signore. E non avevano un figlio, perché Elisabetta era sterile e tutti e
due erano avanti nei loro giorni. Ora avvenne che mentre egli prestava
il suo servizio sacerdotale nel turno della sua classe davanti a Dio,
secondo l’usanza del servizio sacerdotale, gli toccò in sorte di
bruciare l’incenso, entrando nel santuario del Signore, e tutta la
moltitudine del popolo pregava fuori all’ora (dell’offerta)
dell’incenso. Ora, gli apparve un angelo del Signore, che stava alla
destra dell’altare dell’incenso. E si turbò Zaccaria vedendo(lo), e il
timore cadde su di lui … (Lc 1,5-12)
1486-90, Ghirlandaio Domenico, L’angelo appare a Zaccaria,
Santa Maria Novella, Firenze, Cappella Tornabuoni
La parola dell’angelo
… Ma l’angelo disse: «Non temere, Zaccaria, poiché è stata esaudita la
tua preghiera, e tua moglie Elisabetta ti genererà un figlio, e
chiamerai il suo nome Giovanni. E avrai gioia e esultanza, e molti
gioiranno per la sua nascita,… Zaccaria disse all’angelo: «Da che
cosa conoscerò questo? Perchè io sono vecchio e mia moglie è
avanzata nei suoi giorni». E l’angelo rispondendo gli disse: «Io sono
Gabriele, che sto dinanzi a Dio, e sono stato mandato a parlarti e
annunziarti questa lieta novella. Ed ecco, tacerai e non potrai parlare
fino al giorno in cui avverranno queste cose, perché non hai creduto
alle mie parole, che si adempiranno nel loro tempo» … (Lc 1,13-20)
1896-1900, Tissot, Apparizione
dell’angelo a Zaccaria, Tate Gallery,
Londra
L’angelo va da Maria
Ora nel sesto mese, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della
Galilea, che (aveva) nome Nazaret, a una vergine, che era promessa sposa a
un uomo, che (aveva) nome Giuseppe, della casa di David, e il nome della
vergine (era) Maria. Ed entrato da lei, disse: «Gioisci, piena di grazia, il
Signore (è) con te!». Ma ella si turbò per la parola, e ragionava che cosa
fosse questo saluto. E l’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai
trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai nel grembo e partorirai un
figlio, e chiamerai il suo nome Gesù. Egli sarà grande e sarà chiamato
Figlio dell’Altissimo, e il Signore Dio gli darà il trono di David, suo padre, e
regnerà sulla casa di Giacobbe per i secoli e il suo regno non avrà fine». Ma
Maria disse all’angelo: «Come sarà questo, poiché non conosco uomo?». E
l’angelo, rispondendo, le disse: «Lo Spirito Santo verrà su di te, e la potenza
dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra; e perciò quello che nascerà santo
sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, la tua parente, anche lei ha
concepito un figlio nella sua vecchiaia, e questo è il mese sesto per lei, (che
era) chiamata sterile poiché nessuna cosa sarà impossibile per Dio». Ora,
Maria disse: «Ecco la serva del Signore; che avvenga a me secondo la tua
parola». E l’angelo (se ne) andò da lei. (Lc 1,26-38)
1430, fra Beato Angelico, Annunciazione
Maria nel tempo della promessa
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L’angelo Gabriele, è lo stesso dell’apocalittica di Daniele, in relazione col senso
della pienezza dei tempi; ora, nel vangelo di Luca, prima va a Gerusalemme nel
tempio, poi lascia la Giudea e va nella Galilea dei gentili, fino a un paese
sconosciuto, piccolo e insignificante: Nazareth.
Il VI mese richiama il VI giorno della creazione dell’uomo, qui è la nuova
umanità chiamata ad esistere
Il timore di Maria può nascere anche dalla grande responsabilità di coloro che
sono stati scelti da Dio. Il prezzo da pagare per chi trova grazia presso Dio è
molto alto; si tratta di compiere la volontà di Dio rinunciando alla propria vita.
L’annuncio di Gabriele prelude all’invito a collaborare con Dio alla salvezza
dell’umanità.
Su Maria così scende la potenza dello Spirito Santo: la parola greca che Luca usa
è dynamis (forza), Maria è nella dynamis di Dio. Maria è nel tempo della
Promessa, ed entra nella “follia di Dio”: è sommersa dalla “poetica di Dio”
Maria prima e grande profetessa della nuova alleanza risponde profeticamente
«Eccomi». L’eccomi di Maria, nell’annunciazione, è il momento supremo della
fede, del completo abbandono alla Parola di Dio, e come l’AT inizia con
l’accettazione da parte di Abramo della volontà di Dio, il NT affida alla
disponibilità di una donna il patto della nuova alleanza
1452 , Rogier van der Weyden, Annunciazione, Parigi Louvre
Maria: nuovo tempio
• Tutto il racconto è intessuto di citazioni veterotestamentarie che
presentano Maria come figlia di Sion (Sof 3) e come la dimora (Es 40)
• La domanda di Maria all’angelo «come sarà questo? come avverrà?»
non è una manifestazione di esitazione nella fede, ma esprime
l’interrogarsi della fede sui modi misteriosi in cui si potrà realizzare ciò
che le è stato appena annunciato
• L’angelo, in risposta, le aveva svelato abissi impensati: lo Spirito Santo
sarebbe sceso su di lei e l’ombra potente dell’Altissimo l’avrebbe
coperta, come nuova arca dell’Alleanza, nuovo tempio di cui Dio prende
possesso per andarvi ad abitare e stabilire la sua dimora tra gli uomini.
La trascendenza assoluta di Dio si fa immanenza nel grembo vergine di
una giovane donna a cui viene chiesta una fede nell’«impossibile»
• Ai vv. 36-37 Maria è ulteriormente tranquillizzata dall’angelo che le dà
un segno concreto: anche una sua parente, Elisabetta, ha concepito un
figlio. Come Abramo che dopo avere dato l’assenso e avere a sua volta
ricevuto il segno da parte del Signore, parte; anche Maria dopo il sì parte
per raggiungere la cugina Elisabetta
1849-50, Rossetti Dante
Gabriele, Ecce ancilla Domini!
(L’Annunciazione), Londra,
Tate Collections
Figli della promessa
… Ora voi, fratelli, siete figli della promessa, alla maniera di
Isacco. Così, fratelli, noi non siamo figli di una schiava, ma di
una donna libera … (Gal 4,28.31)
1501, Botticelli, Natività Mistica,
Londra, National Gallery
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