DBMS & SQL: java.sql.* Docente: Gabriele Lombardi [email protected] © 2010 - CEFRIEL The present original document was produced by CEFRIEL and the Teacher for the benefit and internal use of this course, and nobody else may claim any right or paternity on it. No right to use the document for any purpose other than the Intended purpose and no right to distribute, disclose, release, furnish or disseminate it or a part of it in any way or form to anyone without the prior express written consent of CEFRIEL and the Teacher. © copyright Cefriel and the Teacher-Milan-Italy-23/06/2008. All rights reserved in accordance with rule of law and international agreements. © 2010 - CEFRIEL Sommario SLIDE CONTENUTO Introduzione Il problema, le astrazioni Un esempio pratico Creiamo un DB di esempio con Derby JDBC Architettura, accedere a un DBMS, drivers Query in java.sql.* Query native, parametriche, tipi di dato parrticolari Transazioni Classiche, savepoint, … Persistenza con JPA Utilizzo di JPA con J2SE Quering con JPA EJB-QL e query in varie forme © 2010 - CEFRIEL Introduzione Problema: – accedere a un DBMS da Java “ignorando” i dettagli comunicativi con il DBMS in questione: • • • • modalità di connessione/autenticazione; database a cui ci si sta connettendo; variazioni sulla sintassi SQL standard; tipi di dato, funzionalità, … – utilizzare uno strumento OO per accedere a un DB. Soluzione: – – – – – – JDBC, ispirato a ODBC: java.sql.** e javax.sql.**; interfacce descrivono le funzionalità; driver custom per ogni DBMS offre le implementazioni; indirizzo JDBC (stringa) definisce DBMS, DB e autenticazione; DriverManager identifica il driver giusto e ne offre i servizi; tutto in maniera trasparente per l’utilizzatore. © 2010 - CEFRIEL Derby setup Installazione: – scaricare ed eseguire il tool di installazione dal sito della Sun se non si ha già derby; – installando SJSAS derby è installato ed incluso: • lo si trova in “Sun\SDK\javadb”; • “javadb\frameworks\NetworkServer\bin” contiene i tools che ci permettono di usarlo. Configurazione: – DERBY_HOME: – PATH: – CLASSPATH: path fino a “javadb”; aggiungere path fino a bin; agginugere: • $DERBY_HOME/lib/derby.jar; $DERBY_HOME/lib/derbytools.jar; $DERBY_HOME/lib/derbynet.jar; $DERBY_HOME/lib/derbyclient.jar © 2010 - CEFRIEL Derby tools A disposizione dalla cartella bin di javadb: – setNetworkClientCP setNetworkServerCP • impostazione automatica delle variabili d’ambiente (locali); • da modificare eliminando il commento e definendo DERBY_INSTALL; • ambiente sia per il client che per il server; – sysinfo: • informazioni sullo stato corrente del server; – dblook: • consente di mostrare il DDL di un DB; – startNetworkServer stopNetworkServer • permettono di avviare e fermare il servizio Derby; – NetworkServerControl – ij: • permette di controllare il funzionamento del server, avviarlo, fermarlo, pingare, controllarne o modificarne i parametri; • accesso a DB ed esecuzione comandi DDL ed SQL. © 2010 - CEFRIEL Creazione DB Scegliere la cartella che conterrà i DB; – eventualmente crearne una nuova appositamente; solo nei nostri test: – useremo “cmd” spostandoci nella cartella dei DB; – eseguiremo il comando: • NetworkServerControl start – la cartella corrente verrà usata come “derby.system.home”; – normalmente: • creazione di uno script apposito; • impostazione della proprietà da comando; • esecuzione di: – java -Dderby.system.home=<DBhome> <altreProps> -jar %DERBY_HOME%\lib\derbyrun.jar server start creazione DB: – con il server in esecuzione: • da “cmd” eseguire “ij” ed il comando: – connect 'jdbc:derby://localhost:1527/Corsi;create=true'; © 2010 - CEFRIEL Connessione e manipolazione del DB Connettersi: • connect 'jdbc:derby://localhost:1527/Corsi'; Creare lo schema del DB: – Usando “ij”; – usando il comando: – utilizzando i comandi DDL: • CREATE TABLE Argomento ( ID INTEGER NOT NULL GENERATED ALWAYS AS IDENTITY PRIMARY KEY, nome VARCHAR(30) NOT NULL UNIQUE, descr CLOB, numOre INTEGER NOT NULL); – con un file contenente i comandi DDL e il comando: • run ‘nomefile’; • si leggano i sorgenti di: – corsiCreate.sql – corsiDrop.sql • li si lanci su un database di esempio; • si provi a manipolare ed ispezionare il DB. © 2010 - CEFRIEL Lo schema SYS Schemi: – sorta di “viste” del DB (ad esempio per applicare autorizzazioni diverse, o mostrare solo parte del DB); – associati agli utenti; – associati a ruoli; – SYS è di sistema (del DBMS) – APP è il nostro. Diamo un occhio: SET SCHEMA SYS; SELECT TABLENAME FROM SYSTABLES WHERE TABLENAME LIKE 'SYS%'; SELECT CONSTRAINTNAME FROM SYSCONSTRAINTS; SELECT SCHEMANAME FROM SYSSCHEMAS; © 2010 - CEFRIEL Riferimenti Era solo un: – rinfresco dei vecchi ricordi di basi di dati; – un assaggio delle features di JavaDB (Derby); • non è Oracle… – …però offre quanto serve nella maggior parte dei casi. Per informarsi meglio: – – – – Java DB Tools and Utilities Guide Java DB Server and Administration Guide Java DB Developer's Guide Java DB Reference Manual Ricordiamoci: – NON SIAMO DBA, non tentiamo di sostituirli! © 2010 - CEFRIEL Il nostro DB di esempio Contenuto: – corsi erogabili dal CEFRIEL, corredati dalla descrizione degli argomenti, durata e difficoltà; – tabelle “Corso” “Argomento” e relazione n-n tra loro; – vedere “corsiCreate.sql” e “corsiDrop.sql”… – …e usarli per creare il DB su cui lavorare! Noi utilizzeremo: – solo la tabella “Argomento” nell’esempio “preconfezionato”; – la tabella corso e la relazione n-n negli esercizi. © 2010 - CEFRIEL Connettersi al DB tramite JDBC JDBC: – infrastruttura di astrazione dei dettagli di comunicazione con un DBMS (protocollo); – simile nello scopo a ODBC (by Microsoft); – database identificato da un JDBS path; – “comunicatore” nascosto in un java.sql.Driver… • …da includere nel classpath; – driver automaticamente istanziato dal DriverManager. Esempio (nostro caso): – java.sql.Connection conn = DriverManager.getConnection( "jdbc:derby://localhost:1527/Corsi"); – solo nel JDBC path è presente la dipendenza dal tipo di DBMS/server/porta/database, il resto del codice è agnostico. © 2010 - CEFRIEL Eseguire una query Interfacce con cui interagire: – java.sql.Statment: • rappresenta un comando SQL con possibilità di restituzione di un ResultSet (o di un intero); • la connessione contiene i factory-methods; • permette di utilizzare i cursori e fare pooling; • permette l’esecuzione batch di più comandi. – java.sql.PreparedStatment: • sotto-interfaccia della precedente; • permette di formattare parametri tipizzati; • permette di eseguire lo stesso statment più volte con parametri differenti (reimpostati ogni volta); • modo migliore per evitare bachi di SQL-injection. © 2010 - CEFRIEL Esempio in pratica: inserimento In 07_DB&SQL\ClientCorsi: – – – – finestra FrameAggiuntaArgomenti; esecuzione di una INSERT con parametri; notare i tipi (stringa, intero… e CLOB); notare che non ci stiamo preoccupando della gestione della transazione… che comunque avviene. // Mi connetto: Connection conn = DriverManager.getConnection("jdbc:derby://localhost:1527/Corsi"); // Creo lo statment preparato (con argomenti) e da eseguire: PreparedStatment st = conn.prepareStatement( "INSERT INTO Argomento (nome, descr, numOre) VALUES (?,?,?)"); Connessione al DBMS // Creo il CLOB contenente la descrizione: Clob desc = conn.createClob(); desc.setString(1, txtDescrizione.getText()); Preparazione statment // Imposto i parametri: st.setString(1, txtNome.getText()); st.setClob(2, desc); st.setInt(3, sldNumeroOre.getValue()); Assegnazione parametri // Scrivo nel DB: st.execute(); Reale esecuzione SQL © 2010 - CEFRIEL Esempio in pratica: ricerca In 07_DB&SQL\ClientCorsi: – – – – finestra FrameArgomenti; esecuzione di una SELECT senza parametri; notare i tipi (stringa, intero… e CLOB); non gestiamo la transazione… che avviene. (sicuri?) // Mi connetto: Connection conn = DriverManager.getConnection("jdbc:derby://localhost:1527/Corsi"); // Effettuo la query: ResultSet res = conn.createStatement().executeQuery( "SELECT nome, numOre, descr FROM Argomento"); // Aggiungo le righe: while (res.next()) { Connessione al DBMS Esecuzione query // Ottengo i dati: String nome = res.getString(1); int numOre = res.getInt(2); Clob desc = res.getClob(3); // Aggiungo una riga: tbl.addRow(new Object[]{nome, numOre, desc.getSubString(1, (int) desc.length())}); // Ora posso chiudere il result set e la connessione: res.close(); conn.close(); © 2010 - CEFRIEL Fetch dei dati } Chiusura connessione Esempio in pratica: cancellazione In 07_DB&SQL\ClientCorsi: – finestra FrameArgomenti; – esecuzione di una DELETE con parametri; – gestiamo noi la transazione: • autoCommit disabilitatato; • commit e rollback esplicite. Da notare: – in realtà la connessione viene sempre chiusa in finally; – nel blocco catch viene effettuata la rollback della transazione. Connessione al DBMS con disabilitazione autoCommit // Mi connetto: Connection conn = DriverManager.getConnection("jdbc:derby://localhost:1527/Corsi"); conn.setAutoCommit(false); // Eseguo la cancellazione: pst = conn.prepareStatement("DELETE FROM Argomento WHERE nome=?"); pst.setString(1, nome); pst.execute(); // Ora posso committare e chiudere la connessione: conn.commit(); conn.close(); © 2010 - CEFRIEL Cancellazione Chiusura connessione Esercizio Modificare l’esempio realizzando: – aggiungere l’operazione update in FrameArgomenti; – una finestra unica di gestione dei corsi (aggiunta, visualizzazione, aggiornamento e cancellazione direttamente nella stessa finestra); – permettere l’accesso alla finestra degli argomenti sia per modificarli che per selezionarne uno; – permettere l’associazione di un argomento a un corso tramite selezione in FrameArgomenti e richiesta del numero di giorno in cui inserire l’argomento; – aggiungere una serie di strumenti di quering come: • • • • • argomenti di un corso; argomenti di un corso in un giorno; numero ore di un corso; programma completo di un corso; altro a vostra discrezione. – NOTA: in quest’ultimo punto mostrare i risultati in tabella. © 2010 - CEFRIEL Cenni su JPA Java Persistence API… scopo: – fornire un’infrastruttura di gestione dell’ORM; – sfruttare sotto le potenzialità di JDBC; – permettere di manipolare solamente oggetti. Soluzione proposta: – ORM definito tramite: • descrittore XML (non lo vedremo); • classi annotate (si veda l’esempio). Nel nostro caso: – abbiamo di già un DB, quindi “importiamo” lo schema; – lasciamo che NetBeans si appoggi a Forte4J. Ma prima… un po’ di teoria! © 2010 - CEFRIEL Persistence units Unità che mettono assieme tecnologie di peristenza: – database accessibili come data sources; – un Presistence Provider per la gestione dell’ORM; – le entità da gestire nella persistenza e ORM. Supporto per: – gli EntityManager, atti alla gestione delle entità; – applicazioni enterprise usufruenti dell’EntityManager e delle PU. DB DB DB La PU è il collante che descrive come mettere assieme le varie parti, è un descrittore di deploy in XML. Data source EApp Entity Data source DB DB EntityManager Persistence Provider Data source Entity Persistence Provider Entity Entity Entity © 2010 - CEFRIEL Persistence Unit: persistence.xml glues together persistence pieces and technologies to provide support to the EntityManager Entity beans JavaBeans: – semplici POJO con: • costruttore di default: – senza parametri affinché possano essere istanziati; • proprietà: – rappresentate da metodi getter e setter; – una proprietà “prop” deve avere: » un getter “public type getProp();” se è read; » un setter “public void setProp(type val);” se è write; – rappresentano: • entità reali a cui sono associate proprietà; • Entity EJB se annotate come @Entity; – sono mappati: • su tabelle del DB. © 2010 - CEFRIEL EntityManager efact = Persistence.createEntityManagerFactory(PUname); manager = efact.createEntityManager(); Scopo: – gestione degli EntityBeans: • persistenza e quering; – gestione transazioni: • utilizzabile per 0..* transazioni (esplicite in JSE); – da considerarsi come una connessione al DB. Può essere ottenuto: – in JSE tramite una factory: • la persistence unit deve essere dichiarata in persistence.xml; – in JEE come in JSE o sfruttando l’injection (tramite annotazioni). © 2010 - CEFRIEL Managed e unmanaged DB La PU è legata a un DB; l’EntityManager alla PU; un pool di managed entity beans viene mantenuto sincronizzato con il DB: – a seconda della flush policy scelta; – regole di attach/detach; – modifica di proprietà aggiornata sul DB; ciò che non è managed è unmanaged: – – – – nessun aggiornamento automatico; bean come normali POJO; possibilità di merge; al di fuori di una transazione: • sempre unmanaged; • a meno di extended contexts. © 2010 - CEFRIEL PU EntityManager Entity Entity Entity managed Entity Entity Entity unmanaged Transazioni begin … ops … commit/ rollback Una o più operazioni correlate su uno o più DB; – devono/possono essere: • Atomiche: • Consistenti: • Isolate: con i vincoli imposti dal DB (relazioni) se concorrenti non interferiscono in JSE em.getTransaction().begin(); … em.getTransaction().commit(); modifiche con successo sono permanenti – concetto di transazioni ACID; gli entity beans sono managed: le transazioni sono gestite da: – (quasi) solo durante una transazione; – JPA in SE; – JTA in EE. injection … ops … Transaction scope • Durature: come fossero eseguite istantaneamente in JEE @PersistenceContext(unitName=“PUname”) private EntityManager em; … <transaction-scoped operations> © 2010 - CEFRIEL Creazione automatica del DB <properties> <property name="toplink.jdbc.url" value="jdbc:derby://localhost:1527/aTest"/> <property name="toplink.jdbc.driver" value="org.apache.derby.jdbc.ClientDriver"/> <property name="toplink.jdbc.user" value="APP"/> <property name="toplink.jdbc.password" value="APP"/> <property name="toplink.ddl-generation" value="drop-and-create-tables"/> <property name="toplink.create-ddl-jdbc-file-name" value="DB_aTest_create.sql"/> <property name="toplink.drop-ddl-jdbc-file-name" value="DB_aTest_drop.sql"/> </properties> Nel container JEE dell’AS… …e da poco anche in JSE fuori dal container: – – – – è possibile richiedere la creazione automatica del DB; vengono generati 2 file con DDL di drop e create; sequenza drop-create al deploy (o exe. App. JSE); possibili scelte di toplink.ddl-generation: • none (default) non viene fatto nulla; • create-tables solo le create; • drop-and-create-tables sequenze drop-create. © 2010 - CEFRIEL JPA: Conclusioni Consente: – di accedere a un DB in maniera “nativa” rispetto al paradigma di programmazione Object Oriented; – nasconde tutti i dettagli di Object Relational Mapping; – è uno strumento utilizzato in ambiente enterprise… – … si vedano anche altri strumenti come Hibernate e Spring. Di nostro… – … abbiamo solo raschiato la superficie; – analizzando “ClientCorsi” si risponda alle domande: – Come sono state mappate le tabelle? – Come sono stati mappati i campi? Chiavi primarie? Identificativi generati? La chiave primaria composta? Il CLOB? – Come sono state mappate le relazioni? – Come sono state “nascoste” le query? © 2010 - CEFRIEL