Sistemi Operativi
Operating System Concepts – 8th Edition
Silberschatz, Galvin and Gagne ©2009
Informazioni
 Daniela Micucci

Università di Milano – Bicocca

E-mail: [email protected]
 Testo per approfondimenti:

Sistemi operativi ‐ Concetti ed esempi ‐ 8° Edizione
A. Silberschatz ‐ P. Galvin ‐ G. Gagne - Prentice Hall
Operating System Concepts – 8th Edition
1.2
Silberschatz, Galvin and Gagne ©2009
Introduzione
Operating System Concepts – 8th Edition
Silberschatz, Galvin and Gagne ©2009
Outline
 Una breve storia dei Sistemi Operativi
 Cos’è un sistema operativo
 Organizzazione del sistema di calcolo
 Struttura del sistema operativo
 Attività del sistema operativo

Gestione dei processi

Gestione della memoria

Gestione dei file
Operating System Concepts – 8th Edition
1.4
Silberschatz, Galvin and Gagne ©2009
Outline
 Una breve storia dei Sistemi Operativi
 Cos’è un sistema operativo
 Organizzazione del sistema di calcolo
 Struttura del sistema operativo
 Attività del sistema operativo

Gestione dei processi

Gestione della memoria

Gestione dei file
Operating System Concepts – 8th Edition
1.5
Silberschatz, Galvin and Gagne ©2009
Prima dei Sistemi Operativi
 Tra il 1945 e il 1955 gli elaboratori elettronici
erano progettati con valvole termoioniche
 Occupavano intere stanze, erano lentissimi e
costosi

Soltanto grossi centri di calcolo o
Università potevano permetterseli
 I calcolatori erano molto inaffidabili

Le valvole che li componevano si
rompevano spesso
 In questo periodo non esisteva ancora il concetto di Sistema
Operativo

Il programma da eseguire veniva inserito ad ogni esecuzione in
codice binario attraverso dei primitivi lettori di schede perforate e
dopo alcune ore il risultato veniva inviato ad una stampante
Operating System Concepts – 8th Edition
1.6
Silberschatz, Galvin and Gagne ©2009
I primi Sistemi Operativi (anni ‘50)
 Tra il 1955 e il 1965, grazie ai transistor gli elaboratori (mainframe)
divennero abbastanza affidabili da poter essere costruiti e venduti in serie,
anche se erano comunque macchine grosse e costosissime
 Concetto di job

Miscela di programmi (in Fortran o
Assembler), dati e comandi al SO
 Un programmatore doveva:

Scrivere il proprio programma su carta

Trasferirlo su schede

Caricarlo nel computer

Attendere il termine dell'esecuzione e la
stampa del risultato
 Tale operazione era molto dispendiosa in termini di tempo e non
permetteva di sfruttare la macchina durante le lunghe fasi di caricamento di
dati e programmi
Operating System Concepts – 8th Edition
1.7
Silberschatz, Galvin and Gagne ©2009
I primi Sistemi Operativi (anni ‘50)
 Nasce l’idea dei sistema batch (a lotti) ovvero l'idea di base era quella di
dividere i tre lavori, ovvero

il caricamento dei dati,

il calcolo e

la stampa
 I sistemi operativi tipici per questi elaboratori, per lo più programmati in
FORTRAN e in Assembler erano il FMS (Fortran Monitor System) e IBSYS
Operating System Concepts – 8th Edition
1.8
Silberschatz, Galvin and Gagne ©2009
La multiprogrammazione (anni ‘60)
 Introduzione dei circuiti integrati -> maggior velocità

Necessità di ridurre il tempo idle dovuto alla esecuzione di un solo job
alla volta
 Per la prima volta è introdotta la multiprogrammazione, che rendeva
possibile la presenza di più programmi in memoria contemporaneamente
 Quando un job in esecuzione aveva bisogno di effettuare una operazione di
I/O il Sistema Operativo lo sospendeva e al suo posto faceva girare un altro
job
job1
job2
job3
t
 Nel 1964 IBM presenta una famiglia di computer chiamata IBM System/360,
prima realizzazione di una netta distinzione tra architettura e software
Operating System Concepts – 8th Edition
1.9
Silberschatz, Galvin and Gagne ©2009
La multiprogrammazione (anni ‘60)
 Sviluppo dei sistemi di telecomunicazione
delle reti
 Nascono i sistemi multiterminale

Ogni utente dispone di un dispositivo
di ingresso (la tastiera) e un dispositivo
di uscita (un monitor o stampante)
 Si introduce anche il timesharing

Ogni utente dispone di un dispositivo di ingresso (la tastiera) e un
dispositivo di uscita (un monitor o stampante)
 Nel 1962 venne realizzato al MIT il primo sistema di timesharing su un IBM
7094: CTSS (Compatible Time Sharing System),
 La vera rivoluzione si ebbe con il MULTICS (MULTiplexed Information and
Computing Service) sviluppato congiuntamente dal MIT, dalla General
Electric e dai Bell Labs

Ambizione: gestire centinaia di utenti con un 286 
Operating System Concepts – 8th Edition
1.10
Silberschatz, Galvin and Gagne ©2009
La multiprogrammazione (anni ‘60)
 Fenomenale crescita dei minicalcolatori, a partire dal PDP-1 del 1961 a
motivo dei bassi costi (120.000$: 5% costo di un IBM 7094!!!!)
 Importante il PDP-7

Su cui Ken Thompson (e Dennis Ritchie e Douglas Mcllroy sempre
presso i lab Bell) sviluppò per gioco UNICS (Uniplexed Information and
Computing Service): versione ridotta per singolo utente di MULTICS

Che divenne poi UNIX
 Furono sviluppate diverse varianti di UNIX, come

System V,

BSD (Berkley Software Distribution),

Minix (usato in ambito didattico) e successivamente (sulla base di
MINIX e UNIX)

l'ormai famosissimo Linux sviluppato dallo studente finlandese Linux
Torvalds
Operating System Concepts – 8th Edition
1.11
Silberschatz, Galvin and Gagne ©2009
I personal computer (anni ‘80)
 Negli anni '80 la tecnologia LSI (Large Scale Integration) porta alla
costruzione di chip integrati ed all'abbattimento dei prezzi dell'hardware,
facendo sorgere l'era del Personal Computer (chiamati inizialmente
microcalcolatori)
 I primi modelli erano dotati di Sistemi Operativi

Monoutente

Con accesso interattivo e

Alcuni con supporto al timesharing
 Il più importante tra i primi Sistemi Operativi per Personal computer era il
CP/M-80 (Control Program for Microcomputer) della Digital Research
 MS-DOS (o PC-DOS da IBM) era originariamente basato proprio sul CP/M-
80
Operating System Concepts – 8th Edition
1.12
Silberschatz, Galvin and Gagne ©2009
I personal computer (anni ‘80)
 Negli anni ‘80 la Apple era uno dei pochi
che credeva nell'idea Personal Computer

All'epoca era difficile immaginare
cosa potesse farsene una persona di
un computer in casa
 La Xerox lancia il primo Sistema
Operativo con interfaccia grafica
 La Apple prende in “prestito” questa idea
e lancia nel 1984 il Mac OS, primo
sistema operativo per Personal
Computer
 Successivamente la Microsoft avrebbe
commercializzato Windows (20
novembre 1985)
Operating System Concepts – 8th Edition
1.13
Silberschatz, Galvin and Gagne ©2009
I Sistemi Operativi oggi
 Oggigiorno è disponibile una grande varietà di sistemi di elaborazione dalle
più disparate dimensioni e performance a costi contenuti
 Tutte queste innovazioni hanno portato allo sviluppo di sistemi operativi per
le più svariate architetture, in particolare per dispositivi handheld come
cellulari (tra i quali il Symbian OS, Android) e PDA (con Windows Mobile e
Palm OS)
 Per qualunque architettura venga sviluppato un Sistema Operativo moderno
esso deve fornire il supporto, oltre a quanto visto sinora, a molteplici
esigenze quali:

Streaming audio/video (trasmissione ed elaborazione continua di dati
multimediali)

Supporto alle più diverse tecnologie di interconnessione (ad esempio
Ethernet, Bluetooth e Wireless LAN)

Integrazione di tecnologie per la fruizione di contenuti su Internet

Gestione efficiente dell'energia
Operating System Concepts – 8th Edition
1.14
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Outline
 Una breve storia dei Sistemi Operativi
 Cos’è un sistema operativo
 Organizzazione del sistema di calcolo
 Struttura del sistema operativo
 Attività del sistema operativo

Gestione dei processi

Gestione della memoria

Gestione dei file
Operating System Concepts – 8th Edition
1.15
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Cos’è un sistema operativo?
 Un Sistema Operativo è un insieme di programmi che:

Gestisce gli elementi fisici del calcolatore

Fornisce una piattaforma ai programmi applicativi

Agisce da intermediario tra l’utente e la struttura fisica del
calcolatore
 Scopi del sistema operativo:

Eseguire i programmi, supportando l’utente nel “risolvere problemi”

Rendere agevole l’interfaccia fra l’uomo e la macchina


il sistema di calcolo è “conveniente” da usare
Gestire in modo efficiente le risorse (hardware/software) del sistema
di calcolo
Operating System Concepts – 8th Edition
1.16
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Organizzazione del sistema di calcolo
 Il sistema di calcolo si suddivide in quattro componenti principali:

Hardware

Fornisce le risorse fondamentali di calcolo
–

Sistema operativo


Controlla e coordina l’utilizzo delle risorse hardware da
parte dei diversi programmi di sistema e applicativi
Programmi applicativi

Definiscono le modalità di utilizzo delle risorse del sistema,
per risolvere i problemi di calcolo degli utenti
–

e.g., CPU, memoria, device di I/O
e.g., Word processor, compilatori, web browser, sistemi
per basi di dati, video game
Utenti

Persone, macchine, altri computer
Operating System Concepts – 8th Edition
1.17
Silberschatz, Galvin and Gagne ©2009
Le componenti di un sistema di calcolo
utente
1
c ompilatore
utente
2
utente
3
ass emblatore
editor di testi
utente
n
bas e di dati
programmi applic ativ i
s is tema operativo
dis positiv i fis ic i
Operating System Concepts – 8th Edition
1.18
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Definizione di sistema operativo - 1
 Il Sistema Operativo (SO) è un assegnatore di risorse

Gestisce tutte le risorse hardware/software del sistema di calcolo

Arbitra i conflitti per l’allocazione di risorse in base ad una politica
equa ed efficiente
 Il SO è un programma di controllo

Controlla l’esecuzione dei programmi utente per prevenire errori
e/o uso improprio delle risorse del sistema
Operating System Concepts – 8th Edition
1.19
Silberschatz, Galvin and Gagne ©2009
Definizione di sistema operativo - 2
 Non esiste una definizione universalmente accettata
 Un’altra possibile definizione:

«tutto quello che il vostro rivenditore vi fornisce quando ordinate
un sistema operativo»
 Un’altra ancora:

«il Sistema Operativo è il solo programma sempre in esecuzione
quando il computer è acceso - detto kernel»

Il resto sono solo programmi applicativi
Operating System Concepts – 8th Edition
1.20
Silberschatz, Galvin and Gagne ©2009
SO come gestore risorse – 1
 Si consideri un ristorante con un capo cuoco (che dirige la cucina) ed i
suoi aiutanti, camerieri e clienti:

I clienti scelgono un piatto dal menù

Un cameriere prende l’ordine e lo consegna al capo cuoco

Il capo cuoco riceve l’ordine e assegna uno o più aiutanti alla
preparazione del piatto

Ogni aiutante si dedicherà alla preparazione di un piatto, il che
potrà richiedere più attività diverse

Il capo cuoco supervisiona la preparazione dei piatti e gestisce le
risorse (limitate) disponibili
Operating System Concepts – 8th Edition
1.21
Silberschatz, Galvin and Gagne ©2009
SO come gestore risorse – 2
 Il capo cuoco è il sistema operativo!

I clienti sono gli utenti

Il menù ed il cameriere costituiscono
l’interfaccia verso il sistema operativo (grafica
e non)

Le ricette associate ai piatti sono i programmi

Gli aiutanti sono i processi

La cucina è il computer; pentole, fornelli, etc.,
sono le componenti hardware
Operating System Concepts – 8th Edition
1.22
Silberschatz, Galvin and Gagne ©2009
SO come gestore risorse – 3
 Problemi del capo cuoco

Esecuzione fedele delle ricette

Allocazione efficiente delle risorse esistenti (aiutanti, fornelli, etc.)

Coordinamento degli aiutanti

Licenziamento degli aiutanti che non si comportano secondo le
regole
 Problemi del sistema operativo

Esecuzione dei programmi utente

Efficienza nell’uso delle risorse (processori, memoria, dischi, etc.)

Coordinamento dei processi

Protezione nell’uso delle risorse
Operating System Concepts – 8th Edition
1.23
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Outline
 Una breve storia dei Sistemi Operativi
 Cos’è un sistema operativo
 Organizzazione del sistema di calcolo
 Struttura del sistema operativo
 Attività del sistema operativo

Gestione dei processi

Gestione della memoria

Gestione dei file
Operating System Concepts – 8th Edition
1.24
Silberschatz, Galvin and Gagne ©2009
Organizzazione di un calcolatore
 Un sistema di calcolo può essere descritto attraverso i seguenti elementi

Modello o funzionamento del sistema di calcolo

Struttura della memoria


Fatto in architetture
Struttura di I/O

Fatto in architetture
Operating System Concepts – 8th Edition
1.25
Silberschatz, Galvin and Gagne ©2009
Modello del sistema
 Un sistema di calcolo è composto da una o più CPU, alcuni
controllori di dispositivi di I/O (device) connessi attraverso un bus
alla memoria
 Questi dispositivi operano in maniera concorrente per ottenere cicli di
accesso alla memoria
Operating System Concepts – 8th Edition
1.26
Silberschatz, Galvin and Gagne ©2009
Startup
 Normalmente in un sistema di calcolo dopo l’accensione la prima fase è il
bootstrap program (programma di avviamento)

Tipicamente è memorizzato in una ROM o in una EPROM e viene
identificato con il termine firmware

Inizializza ogni aspetto del sistema


Registri della CPU, controllori dei diversi dispositivi
Carica nella memoria il kernel del sistema operativo

Il Sistema Operativo avvierà normalmente il primo processo (ad
esempio sotto Linux è init)

Questo processo una volta avviato si metterà in attesa di un evento
o di ulteriori istruzioni
Operating System Concepts – 8th Edition
1.27
Silberschatz, Galvin and Gagne ©2009
Gestione dei dispositivi di I/O
 La CPU e i device di I/O possono eseguire operazioni concorrenti
 Ogni dispositivo di I/O ha un controllore che gestisce le operazioni
del dispositivo attraverso un buffer locale
 La CPU sposta i dati da/verso la memoria principale verso/da i buffer
locali
 Il dispositivo di I/O fornisce normalmente nuovi dati all’interno di questo
buffer locale
 Ogni qualvolta che un dispositivo ha nuovi dati causa un interrupt per
richiamare l’attenzione della CPU
Operating System Concepts – 8th Edition
1.28
Silberschatz, Galvin and Gagne ©2009
Gli interrupt
 Un interrupt generalmente trasferisce il controllo ad una routine di
servizio

Normalmente esiste una sequenza di indirizzi, detta vettore delle
interruzioni, che punta alle diverse routine di servizio
 Il Sistema Operativo deve salvare l’indirizzo dell’istruzione appena
interrotta per poterla continuare ad eseguire successivamente
 Ulteriori interrupt sono normalmente disabilitati per non causare
incoerenze nella normale esecuzione dell’interrupt corrente
 Un trap (o eccezione) è normalmente un interrupt generato via
software a seguito di un errore oppure da una richiesta utente

Ad esempio una divisione per zero
 Un sistema operativo è quindi anche un gestore di interrupt
Operating System Concepts – 8th Edition
1.29
Silberschatz, Galvin and Gagne ©2009
Timeline delle interruzioni
Operating System Concepts – 8th Edition
1.30
Silberschatz, Galvin and Gagne ©2009
Interrupt di I/O
 Dopo l’inizio dell’operazione di I/O, il flusso di esecuzione può
seguire due percorsi distinti:

I/O sincrono: si restituisce il controllo al processo utente solo
dopo il completamento dell’operazione di I/O

I/O asincrono: si restituisce immediatamente il controllo al
processo utente

in questo modo l’I/O può proseguire mentre il sistema esegue
altre operazioni
Operating System Concepts – 8th Edition
1.31
Silberschatz, Galvin and Gagne ©2009
Outline
 Una breve storia dei Sistemi Operativi
 Cos’è un sistema operativo
 Organizzazione del sistema di calcolo
 Struttura del sistema operativo
 Attività del sistema operativo

Gestione dei processi

Gestione della memoria

Gestione dei file
Operating System Concepts – 8th Edition
1.32
Silberschatz, Galvin and Gagne ©2009
Struttura del Sistema Operativo
 I Sistemi Operativi possono essere progettati utilizzando diversi criteri, i più
comuni sono:

Multiprogrammazione

Timesharing (o multitasking)
Operating System Concepts – 8th Edition
1.33
Silberschatz, Galvin and Gagne ©2009
Multiprogrammazione
 La multiprogrammazione consente di aumentare l’efficienza della CPU e
dei dispositivi di I/O, infatti:

Un singolo utente non può tenere occupato la CPU e i dispositivi di I/O
per tutto il tempo

La multiprogrammazione organizza i lavori (o job) in modo tale da
tenere sempre la CPU occupata

Più job (un sottoinsieme dei totali) del sistema risiedono in memoria

Un solo job alla volta è selezionato per essere mandato in esecuzione
attraverso un algoritmo di scheduling

Quando un job è in attesa di un I/O il Sistema Operativo può passare
all’esecuzione di un altro job
Operating System Concepts – 8th Edition
1.34
Silberschatz, Galvin and Gagne ©2009
Time sharing (o multitasking)
 Il timesharing (o multitasking) è una estensione logica della
multiprogrammazione
 La CPU esegue per un istante un job per poi passare all’esecuzione di un
altro job e così via

La sensazione è che la CPU sta eseguendo diversi job in parallelo

Il tempo di risposta deve essere inferiore di 1 secondo

Ogni utente ha almeno un programma «in esecuzione» in memoria
chiamato processo

Se diversi processi sono pronti per essere eseguiti nello stesso istante
la CPU decide attraverso degli algoritmi di scheduling chi deve
essere mandato in esecuzione

Se la memoria non è sufficiente a contenere tutti i processi, mediante
swapping, i processi vengono spostati fuori/dentro la memoria
principale in base al loro stato di esecuzione effettivo

La memoria virtuale permette l’esecuzione di processi che non sono
completamente in memoria
Operating System Concepts – 8th Edition
1.35
Silberschatz, Galvin and Gagne ©2009
Multiprogrammazione e memoria
Operating System Concepts – 8th Edition
1.36
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Outline
 Una breve storia dei Sistemi Operativi
 Cos’è un sistema operativo
 Organizzazione del sistema di calcolo
 Struttura del sistema operativo
 Attività del sistema operativo

Gestione dei processi

Gestione della memoria

Gestione dei file
Operating System Concepts – 8th Edition
1.37
Silberschatz, Galvin and Gagne ©2009
Doppia modalità di funzionamento
 Processi condividono il sistema
 I processi possono tentare di modificare lo spazio di memoria dedicato
ad altri processi o al SO
 La modalità operativa dual-mode permette al SO di proteggersi e di
proteggere le varie componenti del sistema di calcolo
 User mode e kernel mode
 Mode bit cablato in hardware
 Il valore assunto dal mode bit distingue le due situazioni in cui il
sistema esegue codice utente o codice kernel;
Le istruzioni privilegiate possono essere eseguite soltanto in
modalità kernel
 Una system call effettua il passaggio in modalità kernel; il
ritorno dalla chiamata riporta il sistema in modalità utente

Operating System Concepts – 8th Edition
1.38
Silberschatz, Galvin and Gagne ©2009
Transzione da modalià User a Kernel
Operating System Concepts – 8th Edition
1.39
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Gestione dei processi - 1
 Un processo è un programma in esecuzione

È una unità di lavoro del sistema
 Il programma è un’entità passiva, il processo è un’entità attiva
 Un processo necessità di risorse per poter compiere il proprio
lavoro
 CPU, memoria, I/O, file
 Al termine dell’esecuzione il processo rilascia tutte le risorse
utilizzate
Operating System Concepts – 8th Edition
1.41
Silberschatz, Galvin and Gagne ©2009
Gestione dei processi - 2
 Nei processi single‐threaded il program counter tiene traccia
della prossima istruzione da eseguire
 Il processo esegue una singola istruzione per volta sino al suo
termine
 Nei processi multi‐threaded ogni thread ha un suo program
counter
 Un sistema solitamente ha diversi processi assegnati a diversi
utenti e verranno eseguiti in maniera concorrente su una o più CPU
 Le CPU sono risorse da utilizzare per eseguire i
processi/thread
Operating System Concepts – 8th Edition
1.42
Silberschatz, Galvin and Gagne ©2009
Attività del gestore dei processi
 Il Sistema Operativo attraverso il gestore dei processi ha il compito di:

Create e rimuovere i processi degli utenti e di sistema

Sospendere e riprendere l’esecuzione dei processi

Fornire dei meccanismo per la sincronizzazione dei processi

Fornire dei meccanismo per la comunicazione tra processi

Fornire dei meccanismo per la gestione dei deadlock
Operating System Concepts – 8th Edition
1.43
Silberschatz, Galvin and Gagne ©2009
Gestore della memoria
 Il gestore della memoria si occupa di cosa tenere allocato in
memoria in ogni istante

È un importante modulo della Sistema Operativo in quanto rende
più efficiente l’utilizzo della CPU
 Alcune attività del gestore della memoria sono:

Tenere traccia di quale parte della memoria è occupata e da chi è
usata

Decidere quali processi e dati spostare dentro o fuori la memoria

Allocare e deallocare blocchi di memoria quando è richiesto
Operating System Concepts – 8th Edition
1.44
Silberschatz, Galvin and Gagne ©2009
Gestione del file system
 Il Sistema Operativo garantisce una visione uniforme e logica delle
informazioni memorizzate sulle memorie di massa
 Il Sistema Operativo
 Astrae dalle caratteristiche fisiche dei dispositivi per definire
un’unità di memorizzazione logica, il file

Grazie ai device driver (che controllano la periferica), nasconde
all’utente le caratteristiche fisiche variabili dell’hardware
Permette di organizzare i file in directory
 Permette di controllare l’accesso per determinare quali utenti
possono accedere e come a quali risorse (file)
 Le attività includono:
 Creazione e cancellazione di file e directory
 Fornire primitive elementari per la gestione di file e directory


Associare file ai dispositivi di memoria di massa
Operating System Concepts – 8th Edition
1.45
Silberschatz, Galvin and Gagne ©2009
Gestione della memoria di massa
 La memoria centrale è volatile e troppo piccola per contenere
permanentemente tutti i dati:

Il sistema operativo deve consentire l’archiviazione secondaria,
per salvare i contenuti della memoria centrale

La maggior parte dei moderni sistemi impiega i dischi come
principale mezzo di memorizzazione
 La gestione efficiente della memoria secondaria è fondamentale per
le prestazioni del sistema, che risentono fortemente della velocità del
sottosistema di gestione dei dischi e della bontà degli algoritmi di
scheduling
 Il SO è responsabile delle seguenti attività:

Gestione dello spazio libero

Allocazione dello spazio

Scheduling del disco
Operating System Concepts – 8th Edition
1.46
Silberschatz, Galvin and Gagne ©2009
Gestione della memoria terziaria
 I dispositivi di memoria terziaria non devono essere particolarmente veloci

Le memorie terziarie includono i dischi ottici ed i nastri magnetici

Devono comunque essere gestite in modo efficiente

Variano tra memorie WORM (write-once, read-many) e RW (read-write)
 Supporto del SO:

installazione/rimozione dei media,

allocazione dei dispositivi ai processi che ne richiedono l’uso
Operating System Concepts – 8th Edition
1.47
Silberschatz, Galvin and Gagne ©2009
Performance dei vari livelli di storage
Operating System Concepts – 8th Edition
1.48
Silberschatz, Galvin and Gagne ©2009
Protezione e Sicurezza
 In un Sistema Operativo sono necessari dei meccanismi di
Protezione: meccanismo usato per controllare l’accesso da parte
di processi o utenti a risorse del sistema di calcolo
 Sicurezza: meccanismo di difesa implementato dal sistema per
proteggersi da attacchi interni ed esterni

 Un sistema operativo normalmente distingue i diversi utenti in modo
da poter determinare chi può fare cosa



Normalmente ad ogni utente corrisponde un user ID
Ogni userID ha quindi i permessi su quali file accedere e su quali
file mandare in esecuzione
Il group ID identifica un insieme di utenti che hanno permessi su
alcune risorse
Operating System Concepts – 8th Edition
1.50
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Fine Introduzione
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