Alfonso Galati
UOC Cardiologia Riabilitativa
Presidio Ospedaliero
Villa Betania
Roma
I fattori di rischio
cardiovascolari:
•
•
•
•
•
•
•
•
fumo,
diabete,
ipertensione,
ipercolesterolemia,
ipertrigliceridemia,
iperuricemia,
obesita’,
obesita’ addominale.
Fare Prevenzione primaria e
secondaria consiste nel controllare
i fattori di rischio individuali.
In che modo ? :
 Migliorando lo stile di vita
 L’Attivita’ fisica
 La Dieta
 I farmaci
PERCHE’ CORREGGERE I
FATTORI DI RISCHIO ??
 PER EVITARE L’INVECCHIAMENTO
DELLE ARTERIE E QUINDI LA
FORMAZIONE DELLA PLACCA
ATEROSCLEROTICA>>>>Occlusione del
Vaso arterioso>> >>>infarto, ictus….
Chi si occupa di prevenzione
cardiovascolare in ambito
ospedaliero o territoriale?
 MMG
 Gli ambulatori cardiologici dedicati
alla prevenzione primaria e
secondaria.
 Le unita’ operative di riabilitazione
cardiologica.
COMPONENTI
della CARDIOLOGIA RIABILITATIVA
1.
.
2.
3.
4.
5.
Training fisico.
Prevenzione delle complicanze postoperatorie.
Stratificazione e valutazione
prognostica
Valutazione e trattamento
Psicologico.
Prevenzione secondaria.
Ostruzione completa di una coronaria:
Diagnosi:
sintomi
• Dolore precordiale o retrosternale
oppressivo o costrittivo,con irradiazione alla gola o
all’arto sup.di snx,a volte anche all’epigastrio, si
accompagna a dispnea e sudorazione algida. durata
di > 30 min.
• Nei diabetici,ima silente.
Le principali cause di
morte in Italia
UOMINI
DONNE
Malattie sistema
cardiocircolatorio
109.518
Altro
82.798
29,2%
38,7%
32,1%
Tumori
90.888
Rapporti ISTISAN 2001.
Altro
76.475
27,8%
23,8%
Tumori
65.371
Malattie sistema
cardiocircolatorio
132.968
48,4%
Dati anmco.
ricoveri x infarto anno:130.000
UOC CARDIOLOGIA RIABILITATIVA
P.O.VILLA BETANIA.ROMA
10
Su 50.000 ben 16.000 hanno il 2° ima entro un anno
.
UOC CARDIOLOGIA RIABILITATIVA
P.O.VILLA BETANIA.ROMA
11
• 16.000 pz. 2° IMA entro 1
anno.
•10% mortalita’ entro il primo
anno dopo ima.
UOC CARDIOLOGIA RIABILITATIVA
P.O.VILLA BETANIA.ROMA
12
Dati ANMCO:Fattori di rischio nei pz.con IMA
60%
Quasi tutti in sovrappeso
50%
40%
30%
50%
55%
.2
60%
.
20%
Serie 1
10%
25%
0%
colesterolo
fumo
ipertens.
UOC CARDIOLOGIA RIABILITATIVA
P.O.VILLA BETANIA.ROMA
diabete
13
Caratteristiche pazienti,
dopo IMA
0,5
0,45
0,4
0,35
0,3
0,25
0,2
0,15
0,1
0,05
0
50%
45%
30%
.3
30%
.2
10%
UOC CARDIOLOGIA RIABILITATIVA
P.O.VILLA BETANIA.ROMA
.
14
.
FATTORI DI RISCHIO
NON MODIFICABILI
ETA'
SESSO
FAMILIARITA'
Fattori di rischio modificabili
.
.
diabete
ipertensione
Obesita’
ipercolesterolemia
fumo
ipertrigliceridemia
Sedentarieta’
iperuricemia
INTERHEART -Lancet 3 settembre 2004
Fattori di rischio
Rischio aggiuntivo
 Fumo
 ↑ Colesterolo
 Ipertensione arteriosa
 Diabete
 Obesità addominale
 Fattori psicosociali
 Consumo di frutta e verdura
 Attività fisica regolare
 Consumo di alcool
-14% di
rischio
2,87
3,25
1,91
2,37
1,12
2,67
0,70
0,86
0,90
0,86
OR = 1 : rischio uguale
OR = inferiore 1 : rischio diminuito
OR = superiore 1 : rischio aumentato
CLASSIFICAZIONE DEI FATTORI DI RISCHIO
CARDIOVASCOLARE
SECONDO IL GRUPPO INTERSOCIETARIO EUROPEO
Stili di vita
Caratteristiche
Caratteristiche personali
biochimiche o fisiologiche
(non modificabili)
(modificabili)
 Dieta ricca in grassi  Pressione arteriosa
 Età
saturi, colesterolo, sale e
elevata
 Sesso
calorie
 Colesterolo totale ed
 Storia familiare di
 Eccessivo consumo di
LDL elevati
cardiopatia ischemica,
alcool
 Basso colesterolo HDL
o altra forma di
aterosclerosi, precoci
 Fumo di tabacco
 Trigliceridi elevati
(uomini < 55 a., donne
 Inattività fisica
< 65 a.)
 Iperglicemia/diabete
EVIDENZIATI I PIU’
PREDITTIVI, TRA I
MODIFICABILI
 Obesità
 Fattori trombogenici
 Storia personale di
cardiopatia ischemica
o altra forma di
aterosclerosi
COLESTEROLO
ASSETTO LIPIDICO
 Colesterolo Totale, Colesterolo LDL e
Trigliceridi si sono dimostrati Fattori di
Rischio Continui per ATS
 Colesterolo HDL si è dimostrato fattore
protettivo per ATS
ASSETTO LIPIDICO:
OBIETTIVI in Prevenzione
PREVENZIONE
PRIMARIA
PREVENZIONE
SECONDARIA
Col. Tot.< 230
Col TOT <200
COL LDL <130
Col LDL < 100
COL.HDL> 40
Col HDL > 50
TRIGLICERIDI <160
Trigliceridemia < 150
Colesterolemia
NORD-EST
NORD-OVEST
36%
CT
mg/dL
40% 39%
33%
26%
243
CT
mg/dL
29%
238
209
186
212
186
Border
232
233
208
210
187
188
Ipercol
Border
CENTRO
CT
mg/dL
CT
mg/dL
28%
242
35%
33%
234
24%
227
21%
18%
207
189
Border
Ipercol
Osservatorio Epidemiologico Cardiovascolare – 1998.
DONNE
184
202
213
UOMINI
208
Ipercol
SUD-ISOLE
40% 38%
231
22% 24%
176
179
Border
Ipercol
CONCLUSIONI OEC
60 % COLESTEROLO > 200
mg dl
( il 75 % lo ignora )
DIABETE
Osservatorio Epidemiologico Cardiovascolare (OEC)
9
% pazienti
8
7
Glicemia>126mg/dl
M
F
8
8
6
Glicemia 100-125mg/dl
DIABETE
6
5
4
3
2
1
0
4
È DIABETICO
l’8% degli uomini e
il 6% delle donne
(glicemia superiore a
126 mg/dl),
Giampaoli S, G Ital Card 1999;29:1463-71.
DIABETE MELLITO
DIABETE MELLITO
CAD è la complicanza più frequente e 4 volte
più frequente che nel non diabetico.
CAD più precoce, spesso asintomatica con
decorso e prognosi peggiori.
AHA (1999) ha stabilito che il DM deve essere
considerato malattia cardiovascolare.
Soprattutto nei soggetti con altre
manifestazioni di vasculopatia, necessario
identificare CAD in fase precoce.
Il controllo della PA e dell’iperlipemia sono più
efficaci nel ridurre le complicanze
macrovascolari rispetto allo stesso controllo
glicemico (monitorato con HbA1c).
Ipertensione arteriosa
Aumento della pressione sistolica=
massima
• .
Aumento della pressione diastolica
=minima
• .
CONCLUSIONI OEC
30 % IPERTESI
ignorano di esserlo
il 50 %
e il 30 %
Osservatorio Epidemiologico Cardiovascolare
(OEC)
colesterolo totale
50
50
40
40
30
30
20
10
0
29
18
13
140-160/
90-95
% pazienti
% pazienti
pressione arteriosa
38
30
30
22
26
20
10
> 160/ mmHg
> 95
o terapia
Giampaoli S, G Ital Card 1999;29:1463-71.
0
200-239
> 240 mg/dl
o terapia
M
F
Ipertensione: Classificazione OMS-ISH (1999)
CATEGORIA
SIST
DIAST
Ottimale
Normale
Normale-alta
<80
<85
85-89
.
<120
<130
130-139
Ipertensione grado 1 (lieve)
sottogruppo borderline
Ipertensione grado 2 (moderata)
Ipertensione di grado 3 (grave)
Ipertensione sistolica isolata
140-150
140-149
160-179
>180
>140
90-99
90-94
100-109
>110
<90
Valutazione del Rischio Ipertensivo
(% di rischio di morte cardiovascolare, ictus non fatale ed IMA non fatale a 10 anni)
Altri fattori di
rischio
Grado 1
PAS 140-159 o
PAD 90-99
Grado 2
PAS 160-179 o
PAD 100-109
Grado 3
PAS >180 o
PAD > 110
Nessun FR
Basso
Medio
(15-20%)
Elevato
(20-30%)
1-2 FR
Medio
Medio
3 o piu’ FR,
diabete o
danno
d’organo
Elevato
Elevato
Molto
elevato
(>30%)
Molto
elevato
FUMO
Osservatorio Epidemiologico Cardiovascolare(OEC)
obesità
fumo di sigaretta
50
40
30
36
32
25
27
20
20
20
% pazienti
% pazienti
50
M
F
40
20
10
10
0
0
nord
centro
sud
media sigarette/die (M/F)
(17/12)
(16/13)
(19/13)
Giampaoli S, G Ital Card 1999;29:1463-71.
29
30
14
14
nord
13
17
15
centro
BMI > 30 kg/m2
sud
CONCLUSIONI OEC
33 %
FUMATORI
22 %
FUMATRICI
12,5 MILIONI DI ITALIANI FUMANO
FUMO
 Favorisce la trombosi sull’endotelio
disfunzionanate .
 Riduce la produzione ossido nitrico.
 Altera la superficie endoteliale delle arterie
coronariche.
 Aumenta l’ossidazione delle LDL e favorisce lo
sviluppo dell’aterosclerosi.
Lo studio INTERHEART
RISCHIO DI INFARTO
e numero di sigarette
RISCHIO DI INFARTO
e fumo passivo (ore di esposizione)
Teo KK, et al., Tobacco use and risk of myocardial infarction in 52
countries in the INTERHEART study: a case control study. Lancet;
368:647-58
OBESITA’ E SEDENTARIETA’
Osservatorio epidemiologico cardiovascolare(OEC)
sedentarietà
M
F
70
61
% pazienti
60
40
34
43
37
34
26
30
20
48
46
50
29
26
18
15
10
0
lavoro
tempo libero
Nord
Giampaoli S, G Ital Card 1999;29:1463-71.
lavoro
tempo libero
Centro
lavoro
tempo libero
Sud
CONCLUSIONI
40 %
NESSUNA
ATTIVITA’ FISICA
COME CONTROLLARE IL
PROPRIO RISCHIO
CARDIOVASCOLARE ?
Punteggio del rischio:carte del rischio.
Donne senza CI
Uomini senza CI
CONCLUSIONI:
CONSIGLI PRATICI
1. CONTROLLARE I PROPRI
FATTORI DI RISCHIO.
SMETTERE DI FUMARE
2. PRATICARE ATTIVITA’ FISICA
CONTINUATIVA.
3. CONTROLLARE IL PESO
CORPOREO E SEGUIRE UNA
DIETA CORRETTA.
.
Esercizio fisico
• Durata= E’necessario svolgere
attivita’fisica per almeno 30 min.,3 volte
a settimana.
• Intensita’=la frequenza cardiaca deve
raggiungere il 70-85% del massimale
• Tipologia=Esercizio dinamico
(cicloergom.) ma anche
isometrico.(sollevamento di pesi )
Metanalisi:riduzione mortalita’
0%
-5%
-10%
mortalita'
.
.
-15% -15%
-20%
-24%
-25%
esercizio
eser+prev.sec.
Esercizio fisico
 Durata= E’necessario svolgere
attivita’fisica per almeno 30 min.,2-3
volte a settimana.
 Intensita’=la frequenza cardiaca deve
raggiungere il 70-85% del massimale
 Tipologia=Esercizio dinamico
(cicloergom.) ma anche
isometrico.(sollevamento di pesi )
Metanalisi:riduzione mortalita’
0%
-5%
-10%
mortalita'
.
.
-15% -15%
-20%
-24%
-25%
esercizio
eser+prev.sec.
.
Consumo di verdura fresca
% nuovi eventi
cardiovascolari
25
25
20
15
12,2
10
7,3
5,3
5
0
Quasi
2-3 volte
1 volta
> 1 volta
mai
la settimana
al giorno
al giorno
FSM - Veruno
Consumo di frutta
% nuovi eventi
cardiovascolari
20
16,8
15
12,3
12
10
8
5
0
Quasi
2-3 volte
1 volta
> 1 volta
mai
la settimana
al giorno
al giorno
FSM - Veruno
Consumo di pesce
% nuovi eventi
cardiovascolari
20
19
15
11
10
8
6,2
5
0
Quasi
mai
1 volta
2 volte
3 volte
a settimana a settimana a settimana
FSM - Veruno
Consumo di olio d’oliva
% nuovi eventi
cardiovascolari
25
20
21,1
14,8
15
13,1
10
8,6
5
0
Quasi
Qualche
mai
volta
Spesso
Regolarmente
FSM - Veruno
Consumo di burro
% nuovi eventi
cardiovascolari
25
21,7
20
15
12
10
9,8
8,7
5
0
Quasi
Qualche
mai
volta
Spesso
Regolarmente
FSM - Veruno
Consumo di vino
% nuovi eventi
cardiovascolari
15
11,7
10,8
10
8,4
8,9
5
0
Quasi
< 0,5 l
mai
al giorno
< 1 l
al giorno
> 1 l
al giorno
FSM - Veruno
Dieta equilibrata
 Grassi totali
30%
 grassi saturi
10%
 grassi monoinsaturi
13%
 grassi poliinsaturi
7%
 Colesterolo alimentare
< 300 mg/die
 Carboidrati totali
55%
 carboidrati complessi
45%
 carboidrati semplici
10%
 Proteine
15%
 Sale (NaCl)
< 6 g/die
 Fibra solubile
16-24 g/die
 Alcool
1 bicch. vino rosso/pasto
Ridurre gli acidi grassi saturi
Ac. Laurico , Miristico e Palmitico contenuti
rispettivamente nel burro, nella carne ed in
alcuni olii vegetali (cocco e palma)
Elevano la colesterolemia totale e riducono il
colesterolo HDL
Aumentare i grassi poliinsaturi
(PUFA)
Soprattutto gli n-3 contenuti nell’olio di pesce
Riducono i livelli plasmatici di trigliceridi e
riducono la morte improvvisa aritmica nel postIMA
Aumentare i grassi monoinsaturi
Acido oleico contenuto nell’olio d’oliva di cui è
ricca la dieta mediterranea
Riduce il colesterolo totale ed il colesterolo LDL
che risulta meno facilmente ossidabile
Aumentare le fibre
 Le fibre insolubili aiutano a promuovere una
regolare attività intestinale
 Le fibre solubili aiutano ad abbassare il
colesterolo totale ed LDL
 Studi controllati hanno dimostrato relazione
inversa tra assunzione totale di fibre
(frutta, verdura,cereali) e rischio di IMA, a
parità di grassi assunti
CONCLUSIONI 1:
ALIMENTAZIONE IDEALE
 frutta fresca più di 1 volta al giorno
 verdura fresca più di 1 volta al giorno
 pesce 3-5 volte alla settimana
 olio d’oliva crudo
 1 bicchiere di vino rosso a pasto
FSM - Veruno
CONCLUSIONI 2:
 Limitare carni rosse e grasse.
Preferire carni bianche
 Limitare formaggi e uova
 Limitare dolci e bevande
zuccherate
FSM - Veruno
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prevenzione secondaria,esercizio,dieta.