Alma Mater Studiorum Università di Bologna
Facoltà di Economia
Prof. Jacopo Di Cocco
I sistemi di contabilità nazionale:
elementi e regole base
(Versione provvisoria dell’1° ottobre 2007)
Modulo I: parte A, punto 1
SNA1993 e SEC1995
Definizioni, classificazioni ed
organizzazione del sistema centrale
Gli argomenti dei lucidi che seguono saranno utilizzati per formulare le
domande del 1° quesito degli scritti sul modulo A per gli studenti di ogni
corso di laurea od ordinamento, per gli scritti totali unificati saranno parte
del primo quesito che comprenderà anche le parti dei sistemi estesi di
contabilità nazionale.
Gli esempi di esame dei dati, servono anche per la quarta domanda.
I sistemi SNA1993 e SEC 1995
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Basi teoriche della C.N.: tra le discipline economiche e quelle
statistiche (economiche, demografiche e sociali)
Reddito e ricchezza: flussi e fondi;
Circuito del reddito;
Sfera reale e sfera finanziaria;
I sistemi vigenti di CN: SNA’93 (universale) e SEC 1995
(europeo);
La produzione concetto fondamentale dei sistemi di CN;
Il territorio economico ed i residenti; popolazione ed
occupazione;
Operatori: unità istituzionali, unità economiche locali, settori e
branche;
Funzioni economiche, operazioni, aggregati, attività e passività;
Forme espositive: identità, conti, matrici;
Le regole contabili: partita doppia e quadrupla, momenti di
registrazione, prezzi e valori d’imputazione, vincoli di coerenza;
I rapporti micro-macro nella nuova contabilità nazionale;
Relazioni tra le contabilità: aziendale, bancaria e nazionale.
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Definizione di C.N.
• “La Contabilità Economica Nazionale è la descrizione
quantitativa dell'attività economica di un Paese - o di
ogni altra circoscrizione territoriale - sotto forma di una
completa e sistematica presentazione dei flussi
economici e finanziari che si verificano tra gruppi
significativi di operatori, e delle consistenze finali dei
beni reali e finanziari. I flussi ruotano attorno al concetto
di reddito nazionale e le consistenze dei beni attorno al
concetto di ricchezza nazionale: motivo questo per far
chiamare a molti la contabilità nazionale l’insieme delle
statistiche del reddito e della ricchezza”. (Vincenzo
Siesto)
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I sistemi di contabilità nazionale
4
Reddito e ricchezza
• Il reddito è un flusso generato dalla produzione
del periodo di riferimento che determina il potere
d’acquisto a situazione patrimoniale immutata.
• La ricchezza economica (o patrimonio) è un
fondo, alimentato dalle quote accumulate della
produzione e delle variazioni accidentali del
patrimonio; la ricchezza economica incide sulla
capacità produttiva o reddituale dei titolari.
• Ricchezza e reddito sono quindi interdipendenti.
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I sistemi di contabilità nazionale
5
CN: statistica ed economia
• “In realtà la contabilità nazionale è molto più di
un corpo di informazioni statistiche, è un quadro
di riferimento nel quale i fatti economici sono
disposti appropriatamente sotto la guida della
teoria economica.”
• “È importante e preliminare allo studio della
contabilità nazionale conoscere perciò
l'immagine che i contabili nazionali hanno
dell'attività economica, che è poi quella derivata
dalla macroeconomia.” (V. Siesto)
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I sistemi di contabilità nazionale
6
Basi teoriche della C.N.
• Le basi teoriche della CN sono documentate da
una vastissima letteratura, in particolare
economica: si citano i capostipiti dei diversi
filoni:
–
–
–
–
–
–
–
La macroeconomia (Keynes)
La mesoeconomia (Leontief)
L’equilibrio economico generale (Walras)
Il circuito del reddito intersettoriale (Quesnay)
La descrizione della sfera finanziaria (Copeland)
La misura del benessere (Pigou, Nordhouse e Tobin)
Conti ed interdipendenza tra economia e società
(Stone).
Jacopo Di Cocco
I sistemi di contabilità nazionale
7
I sistemi di contabilità nazionale
•
•
•
•
•
“L’insieme delle definizioni, classificazioni, schemi contabili, regole di
rilevazione e valutazione che disciplinano la produzione dei dati di
contabilità nazionale e correlati per accordi internazionali.”
Origini per confronti internazionali: piano Marshall, SNA, SPM, TIO, SEC,
BdP… unificazione e revisioni periodiche prossima 2008, …
Problematiche attuali: pensioni, patrimoni reali, servizi finanziari,
amministrazioni pubbliche, scambi internazionali tra imprese collegate, unità
(operatori), contabilità per le economie in via di sviluppo (Cfr. A. Harrison,
Updating the 1993 SNA, IARIW, 2006)
I dati sono disponibili sul piano nazionale (Italia: Istat e B.d’I.), standard ed
armonizzati nella presentazione presso gli organismi internazionali: ONU,
OECD, FMI, WB, Eurostat, BCE.
Mentre si preparano le nuove norme internazionali l’ISTAT sta aggiornando
il sistema italiano per una più completa applicazione delle norme attuali. Il
sistema italiano è pienamente allineato alle regole SEC. Oggi la tavola input
output è al centro dei lavori Istat. Si vedano i lavori del convegno del 21-22
giugno 2006 ed in particolare le relazioni Caricchia e MantegazzaPascarella.
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8
Relazioni e funzioni economiche
• “Oggetto fondamentale di osservazione è il
sistema economico nella sua struttura e nel suo
funzionamento.”
• “Alla base c'è l'identificazione dei moderni sistemi
economici con il complesso delle relazioni che si
instaurano tra le persone fisiche e le istituzioni
(imprese, amministrazioni, ecc.) che operano in
un determinato territorio economico, nello
svolgimento di quattro funzioni fondamentali:
produrre, consumare, accumulare (investire) e
ridistribuire il reddito e la ricchezza.” (V. Siesto)
Jacopo Di Cocco
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9
Le funzioni economiche principali
• I soggetti economici agiscono per assolvere a quattro
funzioni economiche principali:
– Produrre (realizzare beni e servizi nuovi desiderati da terzi);
– Distribuire il reddito (attribuire, di regola in forma monetaria, a
coloro che hanno concorso a produrli) e redistribuire (trasferire a
terzi senza compenso il potere d’acquisto o d’utilizzo delle
risorse disponibili; eccezionalmente può riguardare la ricchezza);
– Consumare (soddisfare i bisogni della popolazione tramite l’uso
personale dei beni e servizi definitivamente acquisiti);
– Accumulare (acquisire, grazie ai risparmi, beni d’investimento
per rinnovare od aumentare gli strumenti di produzione;
costituire scorte per impiegarle nei periodi contabili successivi,
incrementare il deposito di beni atti a costituire riserve di valore,
implica il finanziare ossia concedere ed ottenere crediti).
• Le prime tre funzioni sono correnti, la quarta in conto
capitale e influenza i patrimoni (ricchezza).
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I sistemi di contabilità nazionale
10
Gli elementi essenziali dei sistemi di CN
• “Per perseguire gli obiettivi propri di ciascuna di
queste funzioni gli operatori economici
compiono numerosi atti o operazioni, che si
concretizzano nei flussi economici e finanziari, la
cui sintesi è riflessa alla fine del periodo
contabile nelle modificazioni delle consistenze
patrimoniali.”
• “Funzioni, operatori e operazioni sono il tessuto
connettivo del sistema economico”
• “I conti sono il mezzo di espressione dei flussi
che in esso si verificano e delle consistenze
finali che ne risultano.” (V. Siesto)
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Un modello chiuso semplificato
• “Nella sua espressione più semplice e in
assenza di relazioni con l'estero il sistema
economico può essere visto come la rete
di relazioni che si intrecciano tra due
blocchi di operatori:
– quelli che producono
– quelli che utilizzano i beni prodotti
• una visione del mercato molto aggregata e
quanto mai significativa.” (v. Siesto)
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Circuito del reddito
• Modello semplificato a economia chiusa
• Equazioni keynesiane:Y=C+I ; S=Y-C ; I=S
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Doppio circuito in partita doppia
• Il grafico mostra un doppio circuito uno reale ed uno
monetario ciascuno rappresentato da due flussi tra i due
blocchi che alternativamente erogano e ricevono (partita
doppia)
• Uno reale in senso orario:
– prodotti finali (PIL = SVA = produzione – consumi intermedi)
– fattori produttivi (Valore Aggiunto = lavoro + capitale + impresa +
servizi pubblici)
• Uno monetario in senso antiorario:
– ricavi sui prodotti finali (VA = Fatturato prodotti finali + D scorte)
– redditi erogati [VA = salari + (interessi + rendite + ammortamenti)
+ profitti + imposte indirette]
• Risultato di gestione = interessi + rendite + profitti
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14
I beni e servizi finali e quelli intermedi
• “Per l'analisi macroeconomica è rilevante la sola
produzione che perviene sul mercato finale, ad esclusione
quindi dei beni intermedi che sono scambiati all'interno del
blocco dei produttori per essere ulteriormente trasformati
.”
• “Gli utilizzatori di cui si parla sono infatti interessati
soltanto ai beni che assicurano la soddisfazione dei
bisogni presenti e futuri, atti quindi:
– al consumo immediato
– all'accumulazione necessaria a garantire il consumo futuro.”
• “Tali beni si chiamano finali, in contrapposizione ai beni
intermedi che, non essendo ancora giunti alla fine del
processo di trasformazione, non sono atti a soddisfare i
bisogni nel senso sopra indicato, né mai lo sarebbero se
non finissero per essere incorporati nei beni finali.”
(da V. Siesto)
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I fattori della produzione
• “La produzione finale non ha altri sbocchi che la
domanda di consumo e la domanda di investimento:
• prodotto finale e spesa finale si equivalgono.”
• “Il valore della produzione non può essere diverso dalla
somma dei costi di produzione e questi sono costituiti
esclusivamente:
– dalle remunerazioni dei fattori produttivi, incluso come un costo
anche quel tipo particolare di reddito che è il profitto.”
• “Per produrre i beni finali i produttori impiegano:
– gli input primari dei fattori produttivi,
– i beni intermedi; ma questi a conti fatti sono generati e scambiati
all'interno del blocco dei produttori, sicché gli acquisti degli uni
compensano completamente le vendite degli altri.” (V. Siesto)
Jacopo Di Cocco
I sistemi di contabilità nazionale
16
Uguaglianza tra:
prodotto, redditi, domanda finale
• “Tutto il processo produttivo, si risolve in un prodotto
finale il cui valore è esattamente uguale alla somma dei
redditi corrisposti ai fattori produttivi impiegati nell'ultima
e in ogni altra fase a monte.”
• “Gli utilizzatori finali impiegano tutto il reddito che
ricevono a compenso delle prestazioni di lavoro e di
capitale: lo impiegano acquistando i beni necessari alla
soddisfazione dei bisogni, cioè i beni finali.”
• “Quindi il prodotto finale è uguale sia alla spesa finale sia
al reddito nazionale, il quale a sua volta è uguale sia al
prodotto finale sia alla spesa finale.” (V. Siesto)
Jacopo Di Cocco
I sistemi di contabilità nazionale
17
L’economia aperta
• L’economie reali sono aperte in quanto hanno
scambi più o meno ampi con il resto del mondo
di beni e servizi, fattori, redditi, debiti e crediti
• Anche per le economie aperte vale l’identità
risorse ed impieghi, ma questa solo per le
somme delle risorse nazionali con quelle
importate e degli impieghi interni con le
esportazioni
• Le differenze tra importazioni ed esportazioni
sono compensate con i flussi dei redditi,
trasferimenti e finanziari
Jacopo Di Cocco
I sistemi di contabilità nazionale
18
I consumi intermedi
• I consumi intermedi non contribuiscono al PIL, sono
“duplicazioni” il cui valore è già contenuto negli impieghi
finali
• A seconda dell’articolazione produttiva entrano nel
fatturato complessivo due o più volte. Quindi rendono
incerto il valore della produzione totale pertanto vanno
depurati per consolidamento dei flussi tra produttori.
• Tuttavia essi hanno rilevanza perché determinano le
interdipendenze tra le branche e le rispettive attivazioni
ricevute o imprese.
• Paolo Costa ha così adattato lo schema precedente:
Jacopo Di Cocco
I sistemi di contabilità nazionale
19
Jacopo Di Cocco
I sistemi di contabilità nazionale
20
Domanda ed offerta
• Domanda ed offerta totale si equivalgono in quanto calcolate a
posteriori come quelle realizzate e non come quelle potenziali.
• L’offerta (risorse) e domanda (impieghi) totali sono costituite da quelle
interne e da quelle estere.
• L’offerta interna è costituita da tutti i prodotti realizzati sul territorio
economico e misurata dal PIL, quella estera dalle importazioni• La domanda interna è costituita da consumi più acquisizioni di beni
capitali quella esterna dalle esportazioni.
• Le singole componenti non sono necessariamente in equilibrio, ma il
disequilibrio interno si riflette con segno invertito su quello estero.
• L’equilibrio esterno dipende da caratteri strutturali, come il fabbisogno
di materie prime e dalla competitività delle proprie produzioni.
• La domanda attiva la produzione e quindi determina il PIL e,
conseguentemente, i redditi che possono essere corrisposti.
• Domanda ed offerta sono rilevanti anche per le analisi congiunturali.
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21
Le identità dell’equilibrio domanda
ed offerta in un’economia aperta
Y  C  I  (X  M )
Variabili utilizzate , apici e perdici
Y  PIL, C  consumi,
Y *  Y  Ren  Ten
I  Investimen ti, scorte,
oggetti di valore
X  esportazio ni, M  Importazio ni
S  Y * C
I  Ben  Fen  S  k Ten
( X  M )  ( R  T ) T  F  B
n
e
n
e
k
n
e
n
e
n
e
Definizion i di redditi netti dall' estero
e di trasferim enti netti dall' estero
Acquisizio ni nette di beni non prodotti
R  R R
n
e
r
e
p
e
Ten  Ter  Te p
Ben  Bem  Bex
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Ren  Redditi netti esteri
Ten  Trasferime nti correnti netti esteri
k
Ten  Trasfer. in c/  capitale netti esteri
S  Risparmio,
Y *  Reddito nazionale disponibil e
Ben  Acquizioni nette di beni non prodotti
Fen  Saldo finanziari o netto con l' estero
r  ricevuto, p  pagato
m  importati, x  esportati
I sistemi di contabilità nazionale
22
Esempio con i dati per il 2004
Y
=
C
+
1.351.328
=
1.072.633
+
Y*
=
Y
+
1.334.601
=
1.351.328
+
S
=
Y*
-
C
=
1.334.601
+
-1.072.633
+
Ben
+
Fen
267.713
+
82
+
(X - M)
+
(Ren+Ten)
+
+
-16.727
+
261.968
I
10.982
Jacopo Di Cocco
I
267.713
Ren
-
7.708
+
(X - M)
+
10.982
Ten
+
+
-
9.019
Ren
=
S
3.694
=
261.968
+
2.133
Ten
=
Fen
+
Ben
2.133
=
3.694
+
82
k
I sistemi di contabilità nazionale
-
23
Le proporzioni tra gli aggregati
Y
=
C
+
I
+
(X - M)
100,0%
=
79,4%
+
19,8%
+
0,8%
Y*
=
Y
+
Ren
+
Ten
98,8%
=
100,0%
+
-0,6%
+
-0,7%
S
=
Y*
-
C
19,4%
=
98,8%
+
-79,4%
I
+
Ben
+
Fen
=
S
19,8%
+
0,006%
+
-0,3%
=
19,4%
+
0,2%
(X - M)
+
(Ren+Ten)
+
Ten
=
Fen
+
Ben
0,8%
+
-1,2%
+
0,2%
=
-0,3%
+
0,006%
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k
I sistemi di contabilità nazionale
Ren
24
Andamento della domanda e dell’offerta
• I dati sono ricavati dai conti nazionali,
esaminando l’Italia usiamo dati dell’ISTAT,
analogamente potremmo fare per altri paesi.
• Per confronti tra paesi dovremmo usare fonti
internazionali.
• Presentiamo solo due grafici relativi
all’andamento delle componenti interne e di
quelle estere in Italia.
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I sistemi di contabilità nazionale
25
Prossimità tra PIN e RND
Andamento del PIN e del RND a prezzi correnti
1.400.000
1.200.000
milioni di €
1.000.000
800.000
PIN
RND
600.000
400.000
200.000
19
80
19
81
19
82
19
83
19
84
19
85
19
86
19
87
19
88
19
89
19
90
19
91
19
92
19
93
19
94
19
95
19
96
19
97
19
98
19
99
20
00
20
01
20
02
20
03
20
04
20
05
-
Jacopo Di Cocco
I sistemi di contabilità nazionale
26
Differenze assolute e percentuali
tra RND e PIN
Italia RNDN-PIN valori assoluti e percentuali
10.000
1,0%
5.000
0,5%
0,0%
- 5.000
-0,5%
- 10.000
-1,0%
- 15.000
-1,5%
- 20.000
-2,0%
- 25.000
-2,5%
- 30.000
-3,0%
Jacopo Di Cocco
I sistemi di contabilità nazionale
% PIN
Milioni € correnti
19
80
19
81
19
82
19
83
19
84
19
85
19
86
19
87
19
88
19
89
19
90
19
91
19
92
19
93
19
94
19
95
19
96
19
97
19
98
19
99
20
00
20
01
20
02
20
03
20
04
20
05
-
RND-PIN
Diff/PIN
27
Domanda ed offerta interne ed estere
Domanda ed offerta interna ed estera
1.600.000
1.400.000
1.200.000
milioni di €
1.000.000
PIL
Importazioni
800.000
Interni
Esportazioni
600.000
400.000
200.000
1980
Jacopo Di Cocco
1985
1990
1995
I sistemi di contabilità nazionale
2000
2005
28
Compensazione tra saldi tra domanda
ed offerta interne ed estere
Saldi interno ed esterno tra domanda ed offerta
40.000
30.000
20.000
milioni di €
10.000
Saldo interno
1980
1985
1990
1995
2000
2005
Saldo estero
-10.000
-20.000
-30.000
-40.000
Jacopo Di Cocco
I sistemi di contabilità nazionale
29
PIL e reddito nazionale
• I dati mostrati confermano che anche in un’economia
aperta e con un buon grado di apertura:
– sebbene si tratti di tre fenomeni aventi natura e contenuto diversi,
prodotto finale, reddito nazionale e spesa finale interna hanno
valori monetari molto vicini ed interdipendenti
– I saldi dei flussi con il resto del mondo (flussi netti) correggono
marginalmente i flussi interni e in parte si corregono tra loro
(vedi:quelli commerciali e quelli sui redditi e trasferimenti correnti)
• Questo spiega il ruolo centrale acquistato nella
macroeconomia e nella contabilità nazionale dal reddito
nazionale, chiamato così fin dai primi momenti perché
riferito all'intera collettività di un Paese.
• Da solo il reddito nazionale è l'indicatore che misura il
grado di successo degli sforzi compiuti dal sistema
economico per realizzarsi nel conseguimento del suo
obiettivo primario, che abbiamo visto consistere nella
soddisfazione dei bisogni.
Jacopo Di Cocco
I sistemi di contabilità nazionale
30
I sistemi vigenti di CN
• “Il Sistema europeo dei conti nazionali e regionali (SEC 1995 o più
semplicemente SEC o ESA) è un sistema contabile comparabile a
livello internazionale che descrive in maniera sistematica e
dettagliata il complesso di una economia (ossia una regione, un
paese o un gruppo di paesi), i suoi componenti e le sue relazioni con
altre economie.”
• “Il SEC 1995 si accorda pienamente con le direttive mondiali rivedute
in materia di contabilità nazionale – Sistema dei conti nazionali (SCN
1993 o più semplicemente SCN o SNA) – elaborate congiuntamente
dalle Nazioni Unite, dall’FMI, dalla Commissione delle Comunità
europee, dall’OCSE e dalla Banca mondiale. Il SEC, tuttavia, si
occupa più in particolare della realtà dell’Unione europea e del
fabbisogno di dati in essa. Come l’SCN, il SEC è armonizzato con i
concetti e le nomenclature utilizzate in molte altre statistiche
socioeconomiche quali, ad esempio, le statistiche dell’occupazione,
della produzione o del commercio estero. Il SEC può pertanto
fungere da sistema centrale di riferimento per le statistiche sociali ed
economiche dell’Unione europea e dei suoi Stati membri.”
• Le citazioni, salvo diverse indicazioni, sono tratte dal manuale SEC
1995
Jacopo Di Cocco
I sistemi di contabilità nazionale
31
Economie, oggetti, operatori,
operazioni, attività e passività
•
•
•
Le dimensioni dell’economia: territorio e residenti
Popolazione, persone: lavoratori e consumatori
Le risorse:
– produzione interna ed importazioni
– Le altre risorse: ambientali ed il tempo
•
Gli operatori:
– Branche, industrie e “clienti”
– Settori e sottosettori, i comportamenti economici
•
Utenti finali:
– Interni: consumatori e proprietari d’investimenti
– Esteri
•
Le operazioni:
–
–
–
–
–
Su beni e servizi (domanda ed offerta)
Di distribuzione e ridistribuzione dei redditi (potere d’acquisto)
attività e passività: variazioni e consistenze finanziarie
Gli altri flussi
fondi patrimoniali (ricchezza)
Jacopo Di Cocco
I sistemi di contabilità nazionale
32
I sistemi contabili
• I conti:
– Sistema centrale
• Correnti
• In conto capitale
• Patrimoniali
– Conti satelliti (ambiente, turismo, salute, ricerca, ecc.)
• Le matrici contabili:
– La tavola input – output
– La NAM (national accounting matrix)
– La SAM (social accounting matrix)
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I sistemi di contabilità nazionale
33
Le dimensioni delle economie
• Le dimensioni delle economie sono date da:
– Popolazione
– Territorio
– Produzione/reddito (PIL e RN a valori di cambio e di
PPP)
• Indicatori principali:
–
–
–
–
Densità di popolazione per Kmq
Reddito pro capite al cambio e in PPP
Tasso di sviluppo
Ordine di grandezza (rank)
• Per i confronti si vedano i World Development
Indicators della Banca mondiale (tavola 1.1)
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I sistemi di contabilità nazionale
34
WB: i parametri dimensionali delle
economie ed i tassi di crescita
Population Surface
area
T.1.1
Size of
economy
millions
territories/clusters
c
East Asia & P acific
Europe & Central Asia
Latin America & Carib.
Middle East & N. Africa
South Asia
Sub-Saharan Africa
High income
W orld
Low income
Middle income
Lower middle income
Upper middle income
Low & middle income
High income
- Italy
Fonte: Banca Mondiale
Jacopo Di Cocco
Population
density
people
thousand per sq.
sq. km
km
Gross
national
income
Gross
PPP gross
Gross
a
national national income domestic product
income
per
Per capita
Per capita
capita
$ billions
$
$ billions
$
% growth % growth
2003-04 2003-04
2004
2004
2004
2004b
2004b
2004
2004
s
s
w
t
w
t
w
1.870 16.301
472 24.238
546 20.418
300
8.984
1.447
5.140
726 24.265
1.004 34.595
6.365 133.941
2.343 30.276
3.018 69.070
2.442 39.173
576 29.897
5.361 99.346
1.004 34.595
58
301
118
2.647,2
20 1.557,10
27
1.952,1
34
592,0
303
859,0
31
436,5
30 32.245,30
49 40.282,30
80 1.187,70
45 6.862,70
63 4.116,00
20 2.748,20
55 8.050,10
30 32.245,30
196
1.513,10
1.416
3.295
3.576
1.972
594
601
32.112
6.329
507
2.274
1.686
4.769
1.502
32.112
26.280
I sistemi di contabilità nazionale
9.968
3.945
4.183
1.722
4.129
1.337
31.138
56.289
5.291
20.051
14.233
5.859
25.334
31.138
1.613
5.332
8.350
7.661
5.734
2.854
1.842
31.009
8.844
2.258
6.644
5.829
10.168
4.726
31.009
28.020
w
w
9,0
7,2
5,9
5,9
6,7
4,8
3,4
4,1
6,5
7,2
7,6
6,6
7,1
3,4
1,2
8,1
7,1
4,4
3,8
5,0
2,6
2,6
2,9
4,6
6,3
6,6
6,0
5,8
2,6
1,4
35
Quote ed indici dei parametri dimensionali, mondo = 100%
(L’Italia supera ampiamente l’Africa sub sahariana,
ma cresce meno)
Population Surface Populaarea
tion
density
T.1.1
Size of
economy
millions
territories/clusters
c
people
thousand per sq.
sq. km
km
Jacopo Di Cocco
PPP gross
Gross
a
domestic
product
national income
Per
capita
Per
capita
$
ppp $
billions
ppp $
% growth % growth
2003-04 2003-04
2004
2004
2004b
2004b
2004
2004
%
%
i
%
i
%
i
240,8%
40,8%
55,1%
69,4%
618,4%
63,3%
61,2%
100,0%
163,3%
128,6%
40,8%
61,2%
400,0%
Per
capita
$ billions
2004
29,4%
12,2%
7,4%
18,1%
8,6%
15,2%
4,7%
6,7%
22,7%
3,8%
11,4%
18,1%
15,8%
25,8%
100,0% 100,0%
36,8%
22,6%
Low income
38,4%
29,2%
Lower middle income
9,0%
22,3%
Upper middle income
15,8%
25,8%
High income
0,9%
0,2%
- Italy
Nostra elaborazione su dati della Banca Mondiale
East Asia & P acific
Europe & Central Asia
Latin America & Carib.
Middle East & N. Africa
South Asia
Sub-Saharan Africa
High income
W orld
$ gross national
income
6,6%
3,9%
4,8%
1,5%
2,1%
1,1%
80,0%
100,0%
2,9%
10,2%
6,8%
80,0%
3,8%
22,4%
17,7%
60,3%
52,1%
7,0%
94,4%
56,5%
7,4%
86,6%
31,2%
3,1%
64,8%
9,4%
7,3%
32,3%
9,5%
2,4%
20,8%
507,4%
55,3% 350,6%
100,0% 100,0% 100,0%
8,0%
9,4%
25,5%
26,6%
25,3%
65,9%
75,4%
10,4% 115,0%
507,4%
55,3% 350,6%
415,2%
2,9% 316,8%
I sistemi di contabilità nazionale
i
219,5%
175,6%
143,9%
143,9%
163,4%
117,1%
82,9%
100,0%
158,5%
185,4%
161,0%
82,9%
29,3%
i
279,3%
244,8%
151,7%
131,0%
172,4%
89,7%
89,7%
100,0%
158,6%
227,6%
206,9%
89,7%
48,3%
36
Popolazione e territorio per area
Popolation and surafe
East Asia & Pacificc
30,0%
20,0%
High income
Europe & Central Asia
10,0%
population
surface
0,0%
Sub-Saharan Africa
Latin America & Carib.
South Asia
Jacopo Di Cocco
Middle East & N. Africa
I sistemi di contabilità nazionale
37
Popolazione e territorio per gruppi economici
Population and surface per economic culsters
Low income
40,0%
35,0%
30,0%
25,0%
20,0%
15,0%
10,0%
5,0%
High income
0,0%
Lower middle income
population
surface
Upper middle income
Jacopo Di Cocco
I sistemi di contabilità nazionale
38
Forti differenze tra i RNL espressi in $ (al cambio)
e quelli in PPA (PPP)
(in $ l’Italia da sola supera l’insieme dei paesi poveri)
Population, Income, Resources
85,0%
80,0%
75,0%
70,0%
65,0%
60,0%
world = 100
55,0%
50,0%
population
Income ($)
resources (PPP)
45,0%
40,0%
35,0%
30,0%
25,0%
20,0%
15,0%
10,0%
5,0%
0,0%
Low income
Jacopo Di Cocco
Lower middle income
Upper middle income
High income
I sistemi di contabilità nazionale
- Italy
39
Spiccano le diverse proporzioni tra popolazione
redditi in $ e potere d’acquisto in PPP
Popolazione, redditi, risorse
90,0%
80,0%
70,0%
60,0%
50,0%
population
GNI-$
GNI PPP
40,0%
30,0%
20,0%
10,0%
0,0%
East Asia &
Pacificc
Jacopo Di Cocco
Europe & Central
Asia
Latin America &
Carib.
Middle East & N.
Africa
South Asia
I sistemi di contabilità nazionale
Sub-Saharan
Africa
High income
40
Anche in PPA i redditi pro capite dei paesi in via di sviluppo
non raggiungono la media mondiale; in $ mediamente sono
sotto un decimo di quelli dei paesi ricchi
Pro capite GNI
600,0%
500,0%
World = 100%
400,0%
$ GNI pc
ppp GNI pc
300,0%
200,0%
100,0%
0,0%
East Asia &
Pacificc
Jacopo Di Cocco
Europe & Central Latin America & Middle East & N.
Asia
Carib.
Africa
South Asia
I sistemi di contabilità nazionale
Sub-Saharan
Africa
High income
41
I redditi pro capite medi per gruppo economico di paesi mostrano
chiaramente le marcate differenze tra i quattro gruppi. L’Italia, pur
collocandosi chiaramente tra quelli sviluppati, ha valori inferiori alla
media di questi.
Pro capite GNI by economic clusters
600,0%
500,0%
world = 100%
400,0%
$ GNIpc
PPP GNIpc
300,0%
200,0%
100,0%
0,0%
Low income
Jacopo Di Cocco
Lower middle income
Upper middle income
High income
I sistemi di contabilità nazionale
- Italy
42
Territorio economico
•
•
“Per territorio economico si intende:
– il territorio geografico su cui si esercita la giurisdizione di uno Stato,
all’interno del quale le persone, i beni, i servizi e i capitali circolano
liberamente;
– le zone franche, compresi i magazzini e le fabbriche sotto controllo
doganale;
– lo spazio aereo nazionale, le acque territoriali nonché la piattaforma
continentale situata nelle acque internazionali sulla quale il paese
esercita diritti esclusivi;
– le zone franche territoriali, cioè i territori geografici situati nel resto del
mondo e utilizzati in virtù di trattati internazionali o di accordi fra Stati
dalle amministrazioni pubbliche del paese (ambasciate, consolati, basi
militari, centri di ricerche, ecc.);
– i giacimenti situati nelle acque internazionali al di fuori della piattaforma
continentale del paese, sfruttati da unità che risiedono nel territorio,
quale è definito nei punti precedenti.
Il territorio economico non comprende le zone franche extraterritoriali, cioè
le parti del territorio geografico del paese utilizzate dalle amministrazioni
pubbliche di altri paesi, dalle istituzioni dell’Unione europea o da
organizzazioni internazionali in virtù di trattati internazionali o di accordi fra
Stati.”
Jacopo Di Cocco
I sistemi di contabilità nazionale
43
Residenti
•
•
•
“Le unità, istituzionali, di attività economica locale o di produzione omogenea, che costituiscono
l’economia di un paese e le cui operazioni sono oggetto del SEC, sono quelle che hanno un
centro di interesse economico nel territorio economico del paese. Tali unità, dette unità residenti,
possono avere o no la cittadinanza di questo paese, possono essere dotate o no di personalità
giuridica e possono essere presenti o no nel territorio economico del paese nel momento in cui
esse operano. Definita l’economia nazionale in termini di unità residenti, occorre precisare il
significato delle espressioni centro d’interesse economico e territorio economico.”
“Il termine centro d’interesse economico si riferisce al luogo del territorio economico in cui, o a
partire da cui, una unità esercita, e intende continuare a esercitare, attività ed operazioni
economiche in misura significativa, o per un periodo di tempo indeterminato o per un periodo di
durata limitata, ma relativamente lungo (un anno o più). Di conseguenza, una unità che effettua
operazioni di questo genere sul territorio economico di più paesi deve essere considerata come
avente un centro d’interesse economico in ciascuno di essi. La proprietà di terreni e fabbricati in
un territorio economico è di per sé ragione sufficiente per considerare che il proprietario abbia in
esso un centro d’interesse economico.
Sulla base delle definizioni che precedono, le unità da considerarsi residenti in un paese si
possono suddividere in:
– unità la cui funzione principale consiste, per l’insieme delle loro operazioni, ad eccezione
delle operazioni relative alla proprietà di terreni e di fabbricati, nel produrre, finanziare,
assicurare o redistribuire;
– unità la cui funzione principale consiste, per l’insieme delle loro operazioni, ad eccezione
delle operazioni relative alla proprietà di terreni e di fabbricati, nel consumare;
– unità nella veste di proprietari di terreni e di fabbricati, esclusi i proprietari di zone franche
extraterritoriali che fanno parte del territorio economico di altri paesi o sono Stati sui generis.”
Jacopo Di Cocco
I sistemi di contabilità nazionale
44
Popolazione, persone:
lavoratori e consumatori
• Popolazione e popolazioni (classi sociali)
• Persone e capitale umano:
– generi, età, residenza,
– formazione, esperienza professionale, ...
– durata della vita, salute, povertà e benessere
• Lavoratori:
– Retribuiti e “volontari” (uso del tempo)
– ruolo produttivo, produttività e retribuzioni
• Consumatori finali, sul mercato o meno
Jacopo Di Cocco
I sistemi di contabilità nazionale
45
Abitanti e lavoratori
•
•
•
•
“Talune comparazioni tra paesi – o tra branche di attività economica o
settori di una stessa economia – acquistano significato soltanto se gli
aggregati di contabilità nazionale sono rapportati al numero di abitanti e alle
variabili riguardanti gli input di lavoro. Si rende pertanto necessario disporre
di definizioni, strettamente legate ai concetti della contabilità nazionale, di
nozioni quali: popolazione totale, occupati, posizioni lavorative, totale delle
ore lavorate, equivalenza a tempo pieno e input di lavoro dipendente a
remunerazione costante.
Gli input di lavoro devono essere classificati sulla base delle medesime
unità statistiche utilizzate per l’analisi della produzione, ossia l’unità di
attività economica a livello locale e l’unità istituzionale.
Gli aggregati cui si riferiscono i dati per la popolazione e gli input di lavoro
sono totali annuali. Si dovrebbero pertanto utilizzare gli input di lavoro medi
e la popolazione media durante l’anno.
Se si eseguono indagini più volte nel corso dell’anno, i dati considerati
rappresentano la media dei risultati ottenuti in tali diversi momenti; nello
stimare il numero medio degli occupati si dovrebbe tener conto del fatto che
certuni non lavorano tutto l’anno (lavoratori occasionali e/o stagionali).”
Jacopo Di Cocco
I sistemi di contabilità nazionale
46
Popolazione totale
•
Definizione:
–
•
•
•
•
“A una certa data, la popolazione totale di un paese comprende tutte le persone – cittadini di
quel paese o stranieri – stabilite in permanenza nel territorio economico del paese, anche se
temporaneamente assenti. Per determinati scopi, una media annua del numero di occupati
rilevati è idonea a servire da base per la stima delle variabili di contabilità nazionale o per
essere impiegata quale denominatore nelle comparazioni.”
“La popolazione totale è definita ai fini della contabilità nazionale secondo il concetto
di residenza.
Per persona stabilita in permanenza si intende ogni persona che si trovi o abbia
l’intenzione di fermarsi nel territorio economico del paese per un periodo pari o
superiore ad un anno.
Per persona temporaneamente assente si intende ogni persona stabilita nel paese
ma che si trovi, o abbia l’intenzione di fermarsi, nel resto del mondo, per un periodo
inferiore ad un anno.
Tutti i componenti di una stessa famiglia sono residenti laddove la famiglia ha il suo
centro di interesse economico: questo è definito come il luogo ove la famiglia dispone
di un alloggio, o di una serie di alloggi, che i suoi componenti considerano, e
utilizzano, quale loro residenza principale. Un componente della famiglia residente
che effettui frequenti viaggi al di fuori del territorio economico resta residente poiché il
suo centro di interesse economico continua a rimanere nell’economia in cui la
famiglia è residente.”
Jacopo Di Cocco
I sistemi di contabilità nazionale
47
POPOLAZIONE
ECONOMICAMENTE ATTIVA
• “La popolazione economicamente attiva
comprende tutte le persone di ambo i sessi che
hanno oltrepassato una certa età e che prestano
lavoro per le attività di produzione (quale è
definita nel SEC) durante un determinato
periodo di riferimento. Sono comprese tutte le
persone che soddisfano i requisiti per
l’inclusione tra gli occupati (lavoratori dipendenti
e lavoratori indipendenti) o i disoccupati.”
Jacopo Di Cocco
I sistemi di contabilità nazionale
48
Occupati
• “Per occupati si intendono tutte le persone – lavoratori
dipendenti e indipendenti – che esercitano una attività di
produzione quale è definita nel SEC.
• Lavoratori dipendenti sono definiti come tutte le persone
che, per contratto, lavorano per un’altra unità
istituzionale residente, percependo una remunerazione.
• Sono definiti lavoratori indipendenti le persone che sono
uniche proprietarie, o comproprietarie, delle imprese non
costituite in società in cui lavorano, escluse le imprese
classificate come quasi-società. I lavoratori indipendenti
sono classificati in questa sezione a meno che non
esercitino anche una attività retribuita che costituisce la
loro attività principale, nel qual caso sono classificati tra i
lavoratori dipendenti.”
Jacopo Di Cocco
I sistemi di contabilità nazionale
49
DISOCCUPATI
•
“Conformemente alle norme stabilite dall’Organizzazione internazionale del lavoro
(tredicesima conferenza internazionale degli statistici del lavoro), tra i disoccupati
figurano tutte le persone che hanno oltrepassato una certa soglia di età e che
durante il periodo di riferimento erano:
–
–
–
•
•
•
«senza lavoro», ossia non erano lavoratori retribuiti o lavoratori indipendenti;
«disponibili a lavorare», ossia erano disponibili a lavorare come lavoratori retribuiti o
lavoratori indipendenti durante il periodo di riferimento;
«in cerca di lavoro», ossia avevano assunto iniziative specifiche, in un determinato periodo di
tempo recente, per poter lavorare come lavoratori retribuiti o lavoratori indipendenti.”
“Tra le iniziative specifiche figurano l’iscrizione presso gli uffici di collocamento
pubblici o le agenzie di intermediazione private, l’invio di domande di assunzione, la
ricerca di lavoro mediante richieste in cantieri, fattorie, fabbriche, mercati o altri luoghi
di riunione, la pubblicazione di annunci sui giornali o la risposta ad annunci apparsi
sulla stampa, la richiesta di aiuto ad amici o parenti, la ricerca di terreni, fabbricati,
macchine o impianti per la creazione di una propria impresa, la ricerca di risorse
finanziarie, la richiesta del rilascio di permessi e licenze, ecc.”
“I tassi di disoccupazione rappresentano la percentuale di persone disoccupate
rispetto alla popolazione economicamente attiva.
I tassi sono normalmente calcolati per gruppi di età e sesso e sono talvolta
ulteriormente incrociati con altre variabili demografiche quali lo stato civile, il titolo di
studio o la nazionalità.”
Jacopo Di Cocco
I sistemi di contabilità nazionale
50
I dati sull’occupazione dell’ISTAT
Jacopo Di Cocco
I sistemi di contabilità nazionale
51
Jacopo Di Cocco
I sistemi di contabilità nazionale
52
Tabella 2.
Forze di lavoro per condizione - dati destagionalizzati
(migliaia di unità e variazioni congiunturali percentuali)
Forze di lavoro
Valori
assouti
Periodo
2004
2005
2006
2007
Jacopo Di Cocco
II Trimestre
III Trimestre
IV Trimestre
I Trimestre
II Trimestre
III Trimestre
IV Trimestre
I Trimestre
II Trimestre
III Trimestre
IV Trimestre
I Trimestre
II Trimestre
24.355
24.391
24.446
24.450
24.455
24.434
24.533
24.685
24.679
24.624
24.605
24.549
24.597
Variazioni
percentuali
rispetto al
trimestre
precedente
0,4
0,1
0,2
0,0
0,0
-0,1
0,4
0,6
0,0
-0,2
-0,1
-0,2
0,2
Occupati
Valori
assouti
22.387
22.461
22.512
22.536
22.556
22.567
22.684
22.899
22.985
22.994
23.033
23.032
23.114
Variazioni
percentuali
rispetto al
trimestre
precedente
0,5
0,3
0,2
0,1
0,1
0,0
0,5
0,9
0,4
0,0
0,2
0,0
0,4
I sistemi di contabilità nazionale
Persone in cerca di
occupazione
Valori
Variazioni
assouti percentuali
rispetto al
trimestre
precedente
1.968
1.930
1.933
1.914
1.898
1.868
1.849
1.785
1.694
1.630
1.571
1.517
1.483
-1,0
-2,0
0,2
-1,0
-0,8
-1,6
-1,0
-3,4
-5,1
-3,8
-3,6
-3,5
-2,2
53
Tabella 5.
Occupati per ripartizione geografica
(migliaia di unità e variazioni tendenziali percentuali)
Totale
Valori
assouti
Periodo
2004
2005
2006
2007
Jacopo Di Cocco
II Trimestre
III Trimestre
IV Trimestre
I Trimestre
II Trimestre
III Trimestre
IV Trimestre
I Trimestre
II Trimestre
III Trimestre
IV Trimestre
I Trimestre
II Trimestre
22.438
22.485
22.630
22.373
22.651
22.542
22.685
22.747
23.187
23.001
23.018
22.846
23.298
Variazioni
percentuali
rispetto al
corrispondente
periodo
dell'anno
precedente
0,7
0,4
0,7
1,4
1,0
0,3
0,2
1,7
2,4
2,0
1,5
0,4
0,5
Nord
Valori
assouti
11.420
11.436
11.540
11.528
11.598
11.578
11.603
11.686
11.839
11.834
11.850
11.788
11.916
Variazioni
percentuali
rispetto al
corrispondente
periodo
dell'anno
precedente
0,3
0,4
1,3
1,6
1,6
1,2
0,5
1,4
2,1
2,2
2,1
0,9
0,7
Centro
Valori
assouti
4.574
4.559
4.595
4.523
4.592
4.559
4.626
4.637
4.743
4.646
4.651
4.674
4.839
I sistemi di contabilità nazionale
Variazioni
percentuali
rispetto al
corrispondente
periodo
dell'anno
precedente
3,2
0,6
1,6
2,3
0,4
0,0
0,7
2,5
3,3
1,9
0,5
0,8
2,0
Mezzogiorno
Valori
assouti
6.443
6.491
6.494
6.321
6.461
6.406
6.456
6.424
6.605
6.521
6.517
6.384
6.543
Variazioni
percentuali
rispetto al
corrispondente
periodo
dell'anno
precedente
-0,2
0,3
-0,7
0,4
0,3
-1,3
-0,6
1,6
2,2
1,8
0,9
-0,6
-0,9
54
Tabella 7.
Occupati per settore di attività economica
(migliaia di unità)
Periodo
Totale
Agricoltura
Industria in
senso stretto
Costruzioni
Servizi
Valori Assoluti
2004
2005
2006
2007
Jacopo Di Cocco
II Trimestre
III Trimestre
IV Trimestre
I Trimestre
II Trimestre
III Trimestre
IV Trimestre
I Trimestre
II Trimestre
III Trimestre
IV Trimestre
I Trimestre
II Trimestre
22.438
22.485
22.630
22.373
22.651
22.542
22.685
22.747
23.187
23.001
23.018
22.846
23.298
943
1.081
1.034
870
926
994
999
910
979
1.018
1.019
895
915
5.080
5.011
5.095
4.959
5.001
5.068
5.083
4.957
5.016
5.090
5.042
4.989
5.092
I sistemi di contabilità nazionale
1.841
1.883
1.860
1.901
1.944
1.890
1.915
1.919
1.897
1.852
1.932
1.917
1.978
14.574
14.510
14.640
14.643
14.780
14.591
14.689
14.960
15.294
15.040
15.025
15.045
15.313
55
Tabella 11. Persone in cerca di occupazione per ripartizione geografica
(migliaia di unità e variazioni tendenziali percentuali)
Totale
Valori
assouti
Periodo
2004
2005
2006
2007
Jacopo Di Cocco
II Trimestre
III Trimestre
IV Trimestre
I Trimestre
II Trimestre
III Trimestre
IV Trimestre
I Trimestre
II Trimestre
III Trimestre
IV Trimestre
I Trimestre
II Trimestre
1.923
1.800
2.019
2.011
1.837
1.726
1.980
1.875
1.621
1.489
1.709
1.556
1.412
Variazioni
percentuali
rispetto al
corrispondente
periodo
dell'anno
precedente
-6,0
-7,1
-0,2
-4,2
-4,5
-4,1
-1,9
-6,7
-11,8
-13,8
-13,7
-17,0
-12,9
Nord
Valori
assouti
486
487
549
518
472
470
578
504
423
438
488
461
392
Variazioni
percentuali
rispetto al
corrispondente
periodo
dell'anno
precedente
10,0
-2,2
5,9
1,4
-3,0
-3,5
5,3
-2,7
-10,3
-6,8
-15,6
-8,5
-7,2
Centro
Valori
assouti
300
291
318
326
309
282
331
320
296
270
319
273
246
I sistemi di contabilità nazionale
Variazioni
percentuali
rispetto al
corrispondente
periodo
dell'anno
precedente
-11,4
-4,8
-3,2
-9,2
3,1
-3,0
3,9
-1,7
-4,1
-4,2
-3,5
-14,8
-16,8
Mezzogiorno
Valori
assouti
1.137
1.023
1.152
1.167
1.057
974
1.072
1.051
902
781
902
822
774
Variazioni
percentuali
rispetto al
corrispondente
periodo
dell'anno
precedente
-10,2
-9,8
-2,1
-5,1
-7,1
-4,7
-6,9
-9,9
-14,6
-19,9
-15,9
-21,8
-14,3
56
Tabella 12. Tasso di disoccupazione per ripartizione geografica - dati destagionalizzati
(valori percentuali e differenze congiunturali assolute)
Totale
Valori
assouti
Periodo
2004
2005
2006
2007
Jacopo Di Cocco
II Trimestre
III Trimestre
IV Trimestre
I Trimestre
II Trimestre
III Trimestre
IV Trimestre
I Trimestre
II Trimestre
III Trimestre
IV Trimestre
I Trimestre
II Trimestre
8,1
7,9
7,9
7,8
7,8
7,6
7,5
7,2
6,9
6,6
6,4
6,2
6,0
Variazioni
in punti
percentuali
rispetto al
trimestre
precedente
-0,1
-0,2
0,0
-0,1
-0,1
-0,1
-0,1
-0,3
-0,4
-0,2
-0,2
-0,2
-0,1
Nord
Valori
assouti
4,3
4,2
4,2
4,2
4,2
4,1
4,3
4,0
3,8
3,8
3,6
3,6
3,5
Variazioni
in punti
percentuali
rispetto al
trimestre
precedente
0,0
-0,1
0,0
0,0
0,0
-0,1
0,2
-0,3
-0,2
0,0
-0,2
0,1
-0,1
Centro
Valori
assouti
6,4
6,4
6,3
6,3
6,4
6,3
6,3
6,2
6,1
5,9
5,8
5,5
5,2
I sistemi di contabilità nazionale
Variazioni
in punti
percentuali
rispetto al
trimestre
precedente
-0,4
0,0
-0,1
0,0
0,1
-0,1
0,0
-0,1
-0,1
-0,2
-0,1
-0,4
-0,2
Mezzogiorno
Valori
assouti
15,1
14,7
14,8
14,6
14,4
14,3
13,6
13,2
12,4
11,9
11,5
11,0
10,8
Variazioni
in punti
percentuali
rispetto al
trimestre
precedente
-0,1
-0,4
0,1
-0,2
-0,2
-0,1
-0,7
-0,4
-0,7
-0,6
-0,4
-0,5
-0,2
57
I dati eurozona e UE convergono
Jacopo Di Cocco
I sistemi di contabilità nazionale
58
Aumenti diversi per convergere
Jacopo Di Cocco
I sistemi di contabilità nazionale
59
Jacopo Di Cocco
I sistemi di contabilità nazionale
60
Quantità di lavoro nei dati di CN
• Tavole dell’Occupazione per branca incluse
nei conti nazionali (Anni 1970-2006)
• Unità di lavoro totali
• Unità di lavoro dipendenti
• Unità di lavoro indipendenti
• Occupati totali
• Occupati dipendenti
• Occupati indipendenti
Jacopo Di Cocco
I sistemi di contabilità nazionale
61
POSIZIONI LAVORATIVE
•
•
•
“Per posizione lavorativa si intende un contratto implicito o esplicito stipulato tra una
persona e una unità istituzionale residente per l’esecuzione di prestazioni lavorative
contro corrispettivo di un compenso per un periodo determinato o indeterminato.”
“In tale definizione rientrano posizioni lavorative sia dipendenti sia indipendenti: si
tratta di posizione lavorativa dipendente se la persona appartiene a una unità
istituzionale diversa dal datore di lavoro e di posizione lavorativa indipendente se la
persona appartiene alla stessa unità istituzionale del datore di lavoro.
Il concetto di posizione lavorativa differisce dal concetto di occupati definito in
precedenza:
– esso include le posizioni lavorative di secondo, terzo, ecc. lavoro di una stessa
persona; tali posizioni lavorative di una persona possono succedersi una dopo
l’altra entro il periodo di riferimento (normalmente una settimana) oppure, come
nel caso di persone che svolgono un lavoro serale oltre a esercitare un’altra
attività durante la giornata, essere parallele;
– d’altro canto, esso esclude le persone temporaneamente non al lavoro ma che
mantengono un legame formale con la loro posizione lavorativa nella forma, ad
esempio, di una garanzia di riprendere il lavoro o di un accordo circa la data
della sua ripresa. Una intesa di questo tipo tra un datore di lavoro e una persona
sospesa temporaneamente dal lavoro o in formazione non è considerata
posizione lavorativa nel sistema dei conti.”
Jacopo Di Cocco
I sistemi di contabilità nazionale
62
La quota degli occupati sull’occupazione oscilla senza una
vera tendenza positiva. Gli incrementi del lavoro erogato
sono forniti essenzialmente dal lavoro dipendente. (foglio)
Composizione dell'occupazione in Italia
45,0%
42,5%
40,0%
37,5%
35,0%
32,5%
30,0%
27,5%
25,0%
Unità di lavoro indipendenti (migliaia di unità)
Unità di lavoro dipendenti (migliaia di unità)
22,5%
20,0%
17,5%
15,0%
12,5%
10,0%
7,5%
5,0%
2,5%
0,0%
1985
Jacopo Di Cocco
1990
1995
2000
2005
I sistemi di contabilità nazionale
63
TOTALE DELLE ORE LAVORATE
•
“Il totale delle ore lavorate rappresenta il totale delle ore effettivamente lavorate in
qualità di lavoratore dipendente o indipendente durante il periodo contabile se la
produzione rientra nella definizione del SEC.”
•
Considerata l’ampiezza della definizione di lavoratori dipendenti, che comprende le persone temporaneamente non
al lavoro ma che mantengono un legame formale con la loro posizione lavorativa e i lavoratori a tempo parziale, il
SEC raccomanda di calcolare la produttività sulla base non già del numero di occupati rilevati bensì del totale delle
ore lavorate. Il totale delle ore lavorate costituisce il parametro più indicato per la misurazione degli input di lavoro
per il sistema dei conti.
“Secondo le norme fissate dall’Organizzazione internazionale del lavoro (decima conferenza internazionale degli
statistici del lavoro), il totale delle ore effettivamente lavorate comprende:
– le ore effettivamente lavorate durante l’orario normale di lavoro;
– le ore lavorate in aggiunta a quelle dell’orario normale (lavoro straordinario), di regola retribuite a tariffa
maggiorata;
– il tempo dedicato sul luogo di lavoro ad operazioni quali la preparazione del posto di lavoro, le riparazioni e la
manutenzione, la preparazione e la pulizia degli attrezzi di lavoro, la compilazione di ricevute, di fatture, di
schede di controllo dei tempi e di relazioni;
– i tempi morti o di inattività trascorsi sul luogo di lavoro a causa, per esempio, di mancanza temporanea di
lavoro, di guasti meccanici o per infortunio o il tempo trascorso sul posto di lavoro senza esercitare alcuna
attività pur percependo una retribuzione in forza di un contratto di occupazione garantita;
– il tempo corrispondente a brevi periodi di riposo sul posto di lavoro, comprese le pause per ristoro.
Viceversa, le ore effettivamente lavorate non comprendono:
– le ore retribuite ma non lavorate, ad esempio per ferie, festività o congedi di malattia;
– le pause per i pasti;
– il tempo impiegato per gli spostamenti tra il domicilio e il luogo di lavoro e viceversa, anche se retribuito
(lavoratori delle costruzioni). Tuttavia, se tali spostamenti avvengono nell’orario di lavoro, il tempo impiegato è
incluso nelle ore di lavoro.”
Il totale delle ore lavorate rappresenta il totale delle ore effettivamente lavorate durante il periodo contabile in
posizioni lavorative dipendenti o indipendenti nel territorio economico.
•
•
•
Jacopo Di Cocco
I sistemi di contabilità nazionale
64
EQUIVALENZA A TEMPO PIENO
•
“ L’occupazione equivalente a tempo pieno, che è pari al numero di
posizioni lavorative equivalenti a tempo pieno, è definita come il quoziente
tra il totale delle ore lavorate e la media annuale del numero di ore lavorate
in posizioni lavorative a tempo pieno nel territorio economico.”
•
Tale definizione non descrive necessariamente le modalità di stima dell’ammontare di
occupazione corrispondente al concetto: poiché la durata di una posizione lavorativa
a tempo pieno è cambiata nel tempo e varia da una branca di attività economica
all’altra, occorre determinare la quota media e le ore medie di lavoro delle posizioni
lavorative non a tempo pieno per ciascun gruppo di posizioni lavorative. In primo
luogo, è opportuno stimare una settimana a tempo pieno normale per ciascun gruppo
di posizioni lavorative. Se possibile, un gruppo di posizioni lavorative andrebbe
definito, all’interno di una branca di attività economica, secondo il sesso dei lavoratori
e (o) il tipo di mansioni. Per le posizioni lavorative dipendenti, lo strumento idoneo per
la determinazione di tali dati è rappresentato dal numero di ore stabilite
contrattualmente. L’equivalenza a tempo pieno è calcolata separatamente per
ciascun gruppo di posizioni lavorative ed è poi sommata.
Sebbene il totale delle ore lavorate costituisca il miglior parametro per la misurazione
degli input di lavoro, l’equivalenza a tempo pieno presenta il vantaggio di essere più
semplice da calcolare, ciò che facilita i confronti internazionali con i paesi che
possono stimare soltanto l’occupazione equivalente a tempo pieno.
•
Jacopo Di Cocco
I sistemi di contabilità nazionale
65
Le unità di lavoro a tempo pieno (anni uomo) hanno un
andamento sostanzialmente regolare anche se la loro
somma mostra fenomeni ciclici più o meno rilevanti.
Andamento delle unità di lavoro totali
30.000,0
25.000,0
Agricoltura, silvicoltura e pesca
20.000,0
Industria in senso stretto
Migliaia
Costruzioni
Commercio, riparazioni, alberghi e ristoranti,
trasporti e comunicazioni
Intermediazione monetaria e finanziaria; attività
immobiliari ed imprenditoriali
Altre attività di servizi
15.000,0
10.000,0
Totale
5.000,0
Jacopo Di Cocco
20
04
20
02
20
00
19
98
19
96
19
94
19
92
19
90
19
88
19
86
19
84
19
82
19
80
19
78
19
76
19
74
19
72
19
70
-
I sistemi di contabilità nazionale
66
Il grafico di composizione mostra chiaramente gli effetti cumulati degli
andamenti dei diversi settori, solo le diverse categorie di servizi
compensano prima e correggono poi il calo dell’occupazione nella
produzione dei beni agricoli ed industriali.
Andamento e composizione delle unità di lavoro totali
30.000,0
25.000,0
Altre attività di servizi
migliaia
20.000,0
Intermediazione monetaria e finanziaria; attività
immobiliari ed imprenditoriali
Commercio, riparazioni, alberghi e ristoranti,
trasporti e comunicazioni
Costruzioni
15.000,0
Industria in senso stretto
10.000,0
Agricoltura, silvicoltura e pesca
5.000,0
Jacopo Di Cocco
20
04
20
02
20
00
19
98
19
96
19
94
19
92
19
90
19
88
19
86
19
84
19
82
19
80
19
78
19
76
19
74
19
72
19
70
-
I sistemi di contabilità nazionale
67
Per effetto dei lavori a tempo parziale, dei lavori multipli e delle
posizioni di lavoro senza attività nel periodo divergono il numero di
occupati e di unità lavorative con saldi positivi e negativi. Notevole la
caduta del tempo lavorato, in particolare nei servizi “quaternari”.
Differenza tra unità lavorative ed occupati totali
1.200,0
1.000,0
800,0
600,0
Agricoltura, silvicoltura e pesca
Industria in senso stretto
400,0
-
19
70
19
72
19
74
19
76
19
78
19
80
19
82
19
84
19
86
19
88
19
90
19
92
19
94
19
96
19
98
20
00
20
02
20
04
migliaia
Costruzioni
200,0
- 200,0
Commercio, riparazioni, alberghi e ristoranti,
trasporti e comunicazioni
Intermediazione monetaria e finanziaria; attività
immobiliari ed imprenditoriali
Altre attività di servizi
Totale
- 400,0
- 600,0
- 800,0
- 1.000,0
Jacopo Di Cocco
I sistemi di contabilità nazionale
68
Fonti internazionali
• EUROSTAT
• OECD:
– Indice dei dati in tabelle
– National Accounts of OECD Countries,
Volume I - Main Aggregates ….Vol 1
• Population and employment (in thousands of units)
• Population and employment in persons, national
concept.
• Employment in persons and in full-time equivalents
by industry, domestic concept.
Jacopo Di Cocco
I sistemi di contabilità nazionale
69
•
STAN Industry includes annual measures of output, labour input,
investment and international trade from 1970 onward for OECD countries.
Compatible with other OECD data bases, STAN
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
….
Value Added at current prices
Value Added volumes (quantity index)
Labour Costs (Compensation of employees)
Wages and Salaries
Number Engaged (Total Employment)
Number of Employees
Number Engaged - full-time equivalent jobs
Employees - full-time equivalent jobs
Hours Worked
Gross Capital Stock, volumes
Net Capital Stock, volumes
Current price Value Added at basic prices (or factor costs)
Current price Value Added at producer’s prices (or market prices)
Consumption of Fixed Capital
……….
Jacopo Di Cocco
I sistemi di contabilità nazionale
70
EMPLOYMENT
Total labour force 1
Civilian employment 1
Female participation
Thousands
2004
Australia
Change
2004/94
%
rate
%
3
Agriculture, forestry
Total
thousands
2004
2004
1994
Change
2004/94
%
and fishing
%
Foreign labour
Industry
%
force2
Services
%
% of total labour force
2004
1994
2004
1994
2004
1994
2003
1993
Australia
10 180
16,4
67,5
62,5
9 578
21,4
3,7
5,1
21,4
23,6
74,9
71,3
24,9
25,3
Austria
3 939
1,5
64,0
62,1
3 732
0,6
5,0
7,3
27,8
33,4
67,2
59,3
11,8
9,3
Belgium
4 561
6,3
57,3
55,7
4 139
12,3
2,0
2,5
24,9
26,9
73,1
70,7
7,6
7,8
d
Canada
18,5
e
a
Austria
Belgium
Canada
17 239
17,8
73,0
67,3
15 950
22,3
2,6
4,3
22,3
21,7
75,0
74,0
19,9
Czech Republic
5 133
- 0,3
62,9
65,1
4 684
- 3,7
4,3
6,9
39,4
42,7
56,3
50,4
2,1
1,0
Czech Republic
Denmark
2 883
3,8
76,4
73,8
2 689
7,2
3,1
5,1
23,7
26,8
73,1
68,1
3,6
2,7
Denmark
Finland
2 615
5,1
72,3
69,4
2 356
15,2
4,9
8,7
25,7
26,3
69,3
65,0
1,8
..
Finland
France
27 351
8,1
64,8
60,1
24 259
11,6
3,5
4,8
23,0
26,6
72,6
68,6
5,6
Germany
40 033
1,4
66,6
61,4
35 876
0,3
2,4
3,3
31,0
37,7
66,6
59,0
9,4
Greece
4 823
15,1
52,8
44,2
4 331
14,4
12,6
20,8
22,5
23,6
64,9
55,6
9,5
Hungary
Iceland
Ireland
4 153
- 1,2
53,7
52,6
3 856
5,8
5,3
9,0
33,2
33,9
61,5
57,1
1,2
Italy
Japan
Korea
Luxembourg
Mexico
Netherlands
New Zealand
Norway
Poland
Portugal
Slovak Republic
Spain
Sweden
Switzerland
Turkey
United Kingdom
United States
G7
EU-15
OECD Total
a
6,1
France
..
Germany
..
Greece
0,4
Hungary
Iceland
Ireland
161
10,8
79,9
80,6
156
13,4
6,3
9,1
22,4
25,9
71,3
65,1
..
1 920
34,1
58,5
47,2
1 829
50,8
6,4
12,1
27,7
28,3
65,9
59,6
5,5
24 365
6,5
51,0
42,4
22 146
10,9
4,5
7,1
31,0
34,3
64,5
58,6
6,0
2,0
66 420
0,0
64,6
62,1
63 290
- 1,9
4,5
5,8
28,4
34,0
67,1
60,2
0,3
0,1
23 370
14,8
57,2
52,8
22 557
13,6
8,1
12,6
27,5
33,6
64,4
53,8
1,8
0,1
310
44,2
84,0
57,2
300
43,3
1,3
2,8
21,2
27,9
77,5
69,3
65,5
49,7
42 566
26,7
44,2
40,0
41 272
27,2
15,9
25,8
25,0
22,2
59,1
52,1
..
..
8 420
17,2
67,6
57,0
7 961
20,1
3,0
4,0
20,3
23,0
76,6
73,0
3,8
3,9
2 108
18,7
70,9
65,5
2 017
24,3
7,5
10,4
22,7
25,0
69,8
64,6
19,9
..
c
a
2,7
2 382
10,7
75,6
71,1
2 258
12,7
3,5
5,3
20,9
23,4
75,6
71,3
5,9
- 1,1
57,9
62,0
13 795
- 5,9
18,0
23,8
28,8
31,8
53,2
44,4
..
..
5 488
15,1
70,6
61,0
5 087
15,4
12,1
11,8
31,4
32,9
56,5
55,3
5,5
1,4
2 659
8,8
62,7
61,0
2 170
2,9
5,1
10,2
39,0
39,7
55,9
50,2
0,2
0,2
24,2
57,0
45,2
17 875
46,9
5,5
9,4
30,5
30,4
64,0
60,2
5,2
0,8
4 512
3,6
75,0
75,7
4 213
7,2
2,1
3,5
22,6
25,1
75,2
71,4
4,9
5,1
4 368
6,3
77,5
73,8
4 185
5,8
3,7
4,4
23,7
28,2
72,6
67,5
18,7
18,5
24 790
10,8
27,7
33,7
21 791
8,9
34,0
44,1
23,0
22,5
43,0
33,4
..
..
29 369
4,7
68,5
66,2
27 845
10,3
1,3
2,1
22,3
27,6
76,4
70,3
4,9
3,4
148 644
12,2
69,8
69,8
139 252
13,2
1,6
2,9
20,0
24,0
78,4
73,1
14,8
9,6
353 420
7,3
66,6
63,7
328 617
8,3
2,6
4,0
24,1
28,8
73,3
67,2
..
..
180 760
7,9
63,0
56,8
164 637
12,0
3,7
5,3
27,0
30,9
69,3
63,7
..
..
552 027
9,6
61,1
58,8
511 449
11,0
6,1
8,8
24,9
28,4
69,0
62,8
..
..
2.
Data for Australia, Canada, New Zealand and the United States relate to the
foreign-born population
3.
Defined as female labour force of all ages divided by female population aged
15–64
d.
e.
f.
d
2,4
20 172
a.
b.
f
..
17 094
Notes:
..
not available
1. For some countries, data for the latest years are estimated. For further details
see the source.
Jacopo Di Cocco
b
f
Italy
Japan
Korea
Luxembourg
Mexico
Netherlands
New Zealand
Norway
Poland
Portugal
Slovak Republic
Spain
Sweden
Switzerland
Turkey
United Kingdom
United States
G7
EU-15
OECD Total
StatLink: http://dx.doi.org/10.1787/808800743257
c.
1995
Sources: Labour Force Statistics : 1984-2004 , OECD, Paris, 2005;
Trends in International Migration: SOPEMI , OECD, Paris, 2005.
I sistemi di contabilità nazionale
71
Jacopo Di Cocco
I sistemi di contabilità nazionale
72
Input di lavoro dipendente a
remunerazione costante
• “L’input di lavoro dipendente a remunerazione costante
misura gli input di lavoro correnti valutati ai livelli di
remunerazione delle posizioni lavorative dipendenti
rilevabili durante un periodo di base specificato.”
• Il quoziente tra i redditi da lavoro dipendente a prezzi
correnti e l’input di lavoro dipendente a prezzi costanti
fornisce un indice delle remunerazioni implicito,
comparabile con l’indice dei prezzi implicito degli impieghi
finali.
• Lo scopo del concetto di input di lavoro dipendente a
remunerazione costante è quello di mettere in luce le
variazioni nella composizione delle forze di lavoro: ad
esempio, dai lavoratori meno pagati a quelli meglio
retribuiti. Per avere utilità, l’analisi dovrebbe essere
effettuata a livello di branca di attività economica.
Jacopo Di Cocco
I sistemi di contabilità nazionale
73
Le risorse che compongono l’offerta
• L’offerta è costituita dai beni e servizi resi
disponibili nel periodo di riferimento. Essi
possono avere:
– origine interna, prodotti o prelevati da scorte non
reintegrate,
– origine estera (importazioni)
• In entrambi i casi la fonte dei beni e servizi sono
produzioni nazionali od estere.
• I prodotti possono essere immessi sul mercato
od utilizzati direttamente dai produttori o passati
a magazzino per impieghi in periodi successivi
• La definizione della produzione è basilare.
Jacopo Di Cocco
I sistemi di contabilità nazionale
74
Le attività di produzione
• “L’attività di produzione è una attività esercitata
sotto il controllo e la responsabilità di una unità
istituzionale che impiega beni e servizi, lavoro e
capitale quali input per produrre beni e servizi.
L’attività di produzione non comprende i
processi esclusivamente naturali che avvengono
senza l’intervento dell’uomo, …”
• La produzione richiede l’impiego organizzato di
fattori di proprietà di unità istituzionali.
• I beni e servizi sono richiesti o comunque
accettati da chi li riceve (merci con utilità
soggettiva misurabile e significativa).
Jacopo Di Cocco
I sistemi di contabilità nazionale
75
I confini tra produzione e consumo
• “L’attività di produzione comprende:
– la produzione di tutti i beni e servizi individuali o collettivi, forniti
(o destinati a essere forniti) a unità diverse da quelle che li hanno
prodotti;
– la produzione per uso proprio di tutti i beni destinati dai rispettivi
produttori all’auto-consumo o a investimenti fissi lordi, inclusa la
produzione di capitale fisso (attività di costruzione, sviluppo di
software e prospezioni minerarie) per investimenti fissi lordi
propri”
• “Dall’attività di produzione è esclusa la produzione di servizi
personali e domestici prodotti e consumati nella stessa famiglia (fatta
eccezione per quelli prodotti impiegando personale domestico
retribuito e per i servizi di abitazione per gli alloggi occupati dai
rispettivi proprietari).
• Le attività di volontariato risultanti in beni – ad esempio la
costruzione di abitazioni, chiese o altri edifici – devono essere
registrate come produzione. Sono viceversa escluse le attività in
regime di volontariato che non si traducono in beni, ad esempio le
attività di assistenza e di pulizia non retribuite.”
Jacopo Di Cocco
I sistemi di contabilità nazionale
76
Produzione: modalità e visibilità
• Il SEC, seguendo il SCN (o SNA), dispone: “Tutte le
attività di …[produzione]... sono incluse anche se illegali,
o non dichiarate alle autorità fiscali, agli enti della
sicurezza sociale, alle autorità statistiche o ad altre
istituzioni pubbliche.” quindi i dati di contabilità nazionale
si sforzano di rappresentate tutta l’economia
indipendentemente dalle modalità e dalla differente
visibilità
• L’economia si distingue in:
– Formale composta dalle unità istituzionale che tengono conti
completi con risultati resi, in diversi modi, pubblici
– informale se la contabilità è semplificata ed i dati economici sono
riservati e talvolta variamente celati (quota sommersa)
– Illegale se le attività economiche sono vietate, ma praticate con il
consenso delle parti coinvolte (esclusi, furti, rapine, ecc.)
Jacopo Di Cocco
I sistemi di contabilità nazionale
77
Gli sbocchi della produzione
• “Nel SEC si distinguono tre tipi di produzione:
– produzione di beni e servizi destinabili alla vendita (P.11);
– produzione di beni e servizi per proprio uso finale (P.12);
– altra produzione di beni e servizi non destinabili alla vendita
(P.13).”
• “La produzione di beni e servizi destinabili alla vendita è costituita dai
prodotti venduti sul mercato o destinati ad essere venduti sul
mercato.
• La produzione di beni e servizi per proprio uso finale è costituita dai
beni o servizi destinati all’auto-consumo da parte della stessa unità
istituzionale o a investimenti fissi lordi della medesima unità
istituzionale.
• L’altra produzione di beni e servizi non destinabili alla vendita è
rappresentata dalla produzione offerta gratuitamente, o a prezzi
economicamente non significativi, ad altre unità.
• … i beni e i servizi prodotti sono venduti a prezzi economicamente
significativi soltanto allorché le vendite coprono più del 50% dei costi
di produzione …”
Jacopo Di Cocco
I sistemi di contabilità nazionale
78
Produzione principale, secondaria, ausiliaria
•
•
•
•
“L’attività principale di una unità di attività economica a livello locale (UAE locale) è
l’attività il cui valore aggiunto supera quello di qualsiasi altra attività esercitata nella
stessa unità. La classificazione dell’attività principale è determinata con riferimento
alla NACE Rev.1…
Una attività secondaria è una attività esercitata all’interno di una unica UAE locale in
aggiunta all’attività principale. Il prodotto dell’attività secondaria è un prodotto
secondario.
Una attività ausiliaria consiste in una attività di supporto esercitata all’interno di una
impresa al fine di creare le condizioni idonee all’esercizio delle attività principali o
secondarie delle proprie UAE locali. Il prodotto di una attività ausiliaria non è
destinato a essere impiegato al di fuori dell’impresa e si ritrova comunemente come
input in quasi ogni tipo di attività di produzione, sia grande che piccola.” (es.
amministrazione, commercializzazione, EDP, …)
“Le attività ausiliarie sono considerate parte integrante delle attività principali o
secondarie cui sono associate. Di conseguenza:
a) il prodotto di una attività ausiliaria non è esplicitamente riconosciuto e registrate
separatamente; ne consegue che neppure l’impiego di tale prodotto è registrato;
b) tutti gli input consumati da una attività ausiliaria – materiali, lavoro,
ammortamenti, ecc. – sono considerati input nell’attività principale o secondaria
che essa supporta.”
Jacopo Di Cocco
I sistemi di contabilità nazionale
79
Produzione e fatturato
• Fatturato su produzione e scorte
• Auto-fatturato reale o imputato:
– Per scorte
– Impieghi interni:
• Consumi intermedi
• Investimenti
• Consumi finali:
– Famiglie
– amministrazioni pubbliche ed istituzioni sociali
– Retribuzioni in natura
Jacopo Di Cocco
I sistemi di contabilità nazionale
80
Importazioni di produzioni estere
• Si importano:
– beni materiali o immateriali
– servizi erogati sul territorio importatore o fuori di esso
• Si domandano all’estero beni e servizi durante i
soggiorni fuori del territorio
• I prezzi delle importazioni variano secondo
comprendano o meno i noli per trasporti e relative
assicurazioni e le imposte:
– FOB [alla dogana dell’esportatore]
– CIF [alla dogana dell’importatore]
– Fuori dogana [se comprendono i dazi ed imposte pagate al
paese importatore]
• Le importazioni saranno definite ed esaminate parlando
dei conti del resto del mondo del SEC e della bilancia dei
pagamenti della BCE, conforme alle regole del FMI.
Jacopo Di Cocco
I sistemi di contabilità nazionale
81
I soggetti dell’economia: gli operatori
• I soggetti dell’economia sono raggruppati
secondo più classificazioni:
– Per comportamento economico e redditi
(settori istituzionali)
– Per ciò che producono (branche ed industrie)
– Per condizione sociale (nelle SAM):
• dove risiedono (campagna o città)
• età e sesso
• livello d’istruzione
Jacopo Di Cocco
I sistemi di contabilità nazionale
82
Operatori: dai settori alle branche
•
•
•
•
“L’economia di un paese consiste nell’attività di un gran numero di unità che
effettuano molteplici operazioni di natura diversa allo scopo di produrre, finanziarie,
assicurare, ridistribuire e consumare.
Le unità e gli insiemi di unità da prendere in considerazione nell’ambito della
contabilità nazionale devono essere definiti in relazione al tipo di analisi economica a
cui sono destinati ….
Il SEC è caratterizzato dal ricorso a tre tipi di unità che corrispondono a due modi di
scomposizione dell’economia nettamente distinti. Per analizzare il processo di
produzione, è essenziale scegliere unità che mettano in evidenza le relazioni tecnicoeconomiche; per analizzare i flussi che interessano il reddito, il capitale e le
operazioni finanziarie e i conti patrimoniali, è necessario scegliere unità che
permettano lo studio delle relazioni di comportamento dei soggetti economici.
Posti questi due obiettivi, nel SEC sono definite:
–
–
–
•
le unità istituzionali, atte all’analisi dei comportamenti economici,
le unità di attività economica a livello locale, atte all’analisi territoriale,
le unità di produzione omogenea, atte all’analisi delle relazioni tecnico-economiche.
In pratica, questi tre tipi di unità sono definiti raggruppando o scomponendo le unità di
base delle indagini statistiche o, in alcuni casi, sono ricavabili direttamente dalle
indagini statistiche.”
Jacopo Di Cocco
I sistemi di contabilità nazionale
83
Settori e sottosettori, unità classificate
secondo i comportamenti economici
• Il comportamento economico è determinato
dalla funzione principale perseguita e dai redditi
prevalenti
• Articolazione in sottosettori per seguire meglio i
comportamenti economici e la generazione e
distribuzione dei redditi
• L’attribuzione delle unità istituzionali ai settori e
sottosettori
• Le diverse articolazione in settori dei conti
satelliti e della SAM
Jacopo Di Cocco
I sistemi di contabilità nazionale
84
Unità istituzionali secondo le principali
funzioni economiche esercitate (da V. Siesto p.26)
Jacopo Di Cocco
I sistemi di contabilità nazionale
85
I SETTORI ISTITUZIONALI
•
•
•
•
•
•
•
Le esigenze di aggregazione non consentono di considerare separatamente
le singole unità istituzionali: è necessario pertanto raggrupparle in insiemi,
detti settori istituzionali o semplicemente settori, alcuni dei quali sono
suddivisi in sottosettori.
Tavola 2.1. Settori e sottosettori
“Ciascuno dei settori e sottosettori raggruppa le unità istituzionali che hanno
un comportamento economico simile.
Le unità istituzionali sono classificate in settori a seconda della tipologia di
produttori cui appartengono e in base alla loro funzione e attività principale,
considerate indicative del loro comportamento economico. I settori sono
suddivisi in sottosettori secondo criteri propri a ciascun settore; questo
permette una definizione più precisa del comportamento economico delle
unità.”
“I conti dei settori e dei sottosettori riguardano l’insieme delle attività,
principali o secondarie, delle unità istituzionali che vi sono classificate.
Ciascuna unità istituzionale appartiene a un solo settore o sottosettore.”
“Il resto del mondo (S.2) è un insieme di unità istituzionali che non è
caratterizzato da comportamenti e obiettivi simili; esso comprende le unità
istituzionali non residenti che effettuano operazioni con unità istituzionali
residenti.”
Jacopo Di Cocco
I sistemi di contabilità nazionale
86
LE UNITÀ ISTITUZIONALI
•
“Una unità istituzionale è un centro elementare di decisione economica
caratterizzato da uniformità di comportamento e da autonomia di
decisione nell’esercizio della propria funzione principale. Una unità
residente costituisce una unità istituzionale se gode di autonomia di
decisione nell’esercizio della propria funzione principale e se dispone di
una contabilità completa o ha la possibilità, dal punto di vista economico
e giuridico, di compilare una contabilità completa qualora gliene sia fatta
richiesta.”
•
“Una unità dispone di autonomia di decisione nell’esercizio della propria funzione
principale quando:
a)
b)
c)
•
ha diritto di possedere a pieno titolo beni o attività; è quindi in grado di scambiare la
proprietà di beni o attività mediante operazioni effettuate con altre unità istituzionali;
ha la capacità di prendere decisioni economiche e di esercitare attività economiche di cui
ha la diretta responsabilità giuridica;
ha la capacità di assumere a proprio nome impegni e altri obblighi e di stipulare contratti.
Una unità dispone di una contabilità completa quando dispone tanto di documenti
contabili nei quali figurano la totalità delle operazioni economiche e finanziarie
effettuate nel corso del periodo contabile considerato, quanto di un bilancio delle
attività e delle passività.”
Jacopo Di Cocco
I sistemi di contabilità nazionale
87
Le branche del SEC
• “Per analisi più dettagliate delle scelte economiche e tecnologiche
del processo produttivo si fa ricorso ad una unità analitica di
produzione.
• Tale unità, che non è osservabile (tranne nel caso di una UAE locale
che produce un solo tipo di prodotto), è l’unità di produzione
omogenea, definita come l’unità che non esercita attività secondarie.
Gli insiemi di tali unità costituiscono le branche di produzione
omogenea.”
• Mentre le unità di attività economica coprono tutta l’economia quelle
di produzione omogenea sono rilevabili solo parzialmente e quindi
dati per le branche di produzione omogenea sono stimabili con
l’assunzione di alcune ipotesi che vedremo parlando delle tavole
input-output.
• Le nomenclature sono due, concettualmente biunivoche, anche se
praticamente le prime possono presentarsi più aggregazioni diverse:
– Attività produttive valida per le branche di attività economica o industrie
– Prodotti valida anche per le branche di produzione omogenea
Jacopo Di Cocco
I sistemi di contabilità nazionale
88
Comincia con l’occupazione il legame tra settori e
branche e proseguirà con il valore aggiunto.
Quadrano totali per riga (branche) e colonna (settori)
Tavola 1 - Unità di lavoro totali, dipendenti e indipendenti, per settore di attività economica e per settore
istituzionale (in migliaia di unità)
Società non Società Amministrazioni Famiglie e Famiglie
Totale
finanziarie finanziarie
pubbliche
ISP
produttrici
Anno 2002
ULA TOTALI
12.403
564
3.575
7.557
6.424
24.099
Agricoltura
250
0
0
1.075
985
1.325
Industria
5.726
1
7
1.171
1.144
6.905
Servizi
6.428
563
3.567
5.312
4.295
15.870
ULA DIPENDENTI
10.099
529
3.575
2.826
1.810
17.028
Agricoltura
194
0
0
341
341
535
Industria
4.921
1
7
386
386
5.314
Servizi
4.984
528
3.567
2.100
1.084
11.179
ULA INDIPENDENTI
2.304
35
0
4.732
4.615
7.071
Agricoltura
55
0
0
734
645
790
Industria
805
0
0
786
758
1.591
Servizi
1.444
35
0
3.212
3.212
4.691
Jacopo Di Cocco
I sistemi di contabilità nazionale
89
Operazioni
•
“Una operazione è un flusso economico che rappresenta una interazione
(cfr. paragrafo 1.42.) consensuale tra unità istituzionali o una azione
all’interno di una unità istituzionale che è opportuno considerare
operazione, spesso perché l’unità sta operando in due vesti differenti. Le
operazioni possono essere suddivise in quattro gruppi principali:
– operazioni sui prodotti – descrivono la provenienza (produzione interna o
importazioni) e l’impiego (consumi intermedi, consumi finali, investimenti o
esportazioni) dei prodotti; (P)
– operazioni di distribuzione e di redistribuzione – descrivono le modalità di
distribuzione del valore aggiunto ottenuto dalla produzione al fattore lavoro, al
capitale e alle amministrazioni pubbliche, nonché la redistribuzione del reddito e
della ricchezza (imposte sul reddito e sul patrimonio e altri trasferimenti); (D)
– operazioni finanziarie – descrivono, per ciascun tipo di strumento finanziario,
l’acquisizione netta di attività finanziarie o l’incremento netto delle passività; tali
operazioni rappresentano spesso la contropartita di operazioni non finanziarie
ma si possono verificare anche casi di operazioni implicanti soltanto strumenti
finanziari; (F)
– operazioni non incluse nei tre gruppi precedenti: ammortamenti e acquisizioni
meno cessioni di attività non finanziarie non prodotte” (altri flussi) (AF).
Jacopo Di Cocco
I sistemi di contabilità nazionale
90
Proprietà delle operazioni
•
Le operazioni sono classificabili per essere:
– tra unità o interne alle unità: ammortamenti, reimpieghi per consumi intermedi,
auto-consumi, auto-investimenti, …
– monetarie (contropartite in denaro) e non monetarie (realizzate senza movimenti
di denaro, valori imputati)
– con e senza contropartita (sinallagmatiche o trasferimenti)
– modificate (nella registrazione) al fine di evidenziare meglio le relazioni
economiche cui si riferiscono:
• dirottamento (es. contributi sociali, variazione riserve dei fondi pensione)
• frazionamento (es. margini commerciali, premi lordi divisi in netti e servizi assicurativi)
• riconoscimento della parte principale (… l’operazione è registrata esclusivamente nei
conti del mandante..)
• casi limite (di regola le operazioni sono consensuali…):
– alcune operazioni sono imposte dalla legge… ad es. imposte, ammende e penali
– le confische senza indennizzo non sono tuttavia considerate una operazione
anche se imposte dalla legge.
– le azioni economiche illegali sono operazioni soltanto allorquando tutte le unità
partecipanti intervengono nelle azioni volontariamente. Di conseguenza l’acquisto,
la vendita o il baratto di droghe illecite o di refurtiva sono operazioni mentre il furto
non lo è.
– correnti (relative a prodotto e reddito) o in conto capitale (variano il patrimonio)
Jacopo Di Cocco
I sistemi di contabilità nazionale
91
Aggregati e saldi
“Gli aggregati sono valori compositi che misurano il risultato
dell’attività del complesso dell’economia valutato in una ottica
particolare: ad esempio, produzione, valore aggiunto, reddito
disponibile, consumi finali, risparmio, investimenti, ecc. Il SEC ne
riconosce l’importanza quali indicatori sintetici e grandezze chiave ai
fini dell’analisi macroeconomica e delle comparazioni nel tempo e
nello spazio.”
• “Si possono distinguere due tipi di aggregati:
a) aggregati che si riferiscono direttamente alle operazioni nel sistema dei
conti: produzione di beni e servizi, consumi finali effettivi, investimenti
fissi lordi, redditi da lavoro dipendente, ecc.;
b) aggregati che rappresentano voci a saldo dei conti: prodotto interno
lordo ai prezzi di mercato (PIL), risultato di gestione del totale
dell’economia, reddito nazionale, reddito nazionale disponibile,
risparmio, saldo delle operazioni correnti con il resto del mondo,
patrimonio netto del totale dell’economia (ricchezza nazionale). (B)
• L’utilità di numerosi dati di contabilità nazionale è accresciuta se tali
dati sono calcolati pro capite” (in rapporto alla popolazione e gli
addetti.
Jacopo Di Cocco
I sistemi di contabilità nazionale
92
Attività e passività
•
•
•
•
“Le attività economiche sono entità che fungono da scorta di valore, sulle quali le
unità istituzionali esercitano, individualmente o collettivamente, diritti di proprietà e
dalle quali i rispettivi proprietari possono trarre benefici economici per effetto del loro
possesso o del loro utilizzo per un periodo di tempo.”
I benefici economici sono costituiti dai redditi primari (risultato di gestione se l’utilizzo
è diretto; redditi da capitale se l’utilizzo è concesso ad altri) derivanti dall’utilizzo delle
attività e dai proventi, compresi gli eventuali guadagni (o perdite) in conto capitale,
che potrebbero essere ottenuti dalla cessione o dalla liquidazione dell’attività.
Dalle attività sono esclusi:
– il capitale umano
– i beni naturali che non costituiscono attività economiche (aria, acqua dei fiumi,
ecc.)
– le attività condizionate che non siano attività finanziarie (esempi: garanzie di
pagamento da parte di terzi, lettere di credito, linee di credito, ecc. .. allorché
l’accordo contrattuale non possieda di per sé un valore di mercato)
Si distinguono tre categorie di attività:
– attività non finanziarie prodotte
– attività non finanziarie non prodotte (ANF)
– attività finanziarie (AF).
Jacopo Di Cocco
I sistemi di contabilità nazionale
93
Forme espositive
• Le relazioni tra gli operatori dell’economia
nazionale possono essere espresse come:
– Identità (esempio le equazioni keynesiane),
– Conti a partita doppia (semplici, sinottici, integrati)
– Matrici contabili
• “Una presentazione matriciale consente di rappresentare
ogni operazione mediante una unica registrazione e di
desumerne la natura dalla sua posizione. Ogni conto è
rappresentato da una coppia riga/colonna; inoltre è applicata
la convenzione secondo la quale le risorse sono presentate
nelle righe e gli impieghi nelle colonne”. Facilita inoltre
l’elaborazione algebrica dei dati per indicatori e simulazioni.
Jacopo Di Cocco
I sistemi di contabilità nazionale
94
Schema generale dei conti SEC
• “Il SEC registra i flussi e gli stock in una serie ordinata di conti,
descrivendo il ciclo economico dalla formazione del reddito,
attraverso la sua distribuzione e redistribuzione, fino alla sua
accumulazione sotto forma di attività.
• Ciascun conto presenta operazioni che si pareggiano per effetto
delle definizioni utilizzate o del riporto di un saldo significativo al
conto successivo.
• La registrazione strutturata di operazioni sulla base di una analisi
coerente della vita economica consente di ottenere gli aggregati
necessari per lo studio di una branca di attività economica, di un
settore o di un sottosettore istituzionale o del totale dell’economia.
L’articolazione dei conti è stata concepita in modo da evidenziare le
informazioni economiche più significative.”
• “I conti sono raggruppati in tre categorie:
–
–
–
a)
b)
c)
Jacopo Di Cocco
conti delle operazioni correnti
conti della accumulazione
conti patrimoniali.”
I sistemi di contabilità nazionale
95
Le tre categorie di conti
• “I conti delle operazioni correnti si riferiscono alla formazione, alla
distribuzione e alla redistribuzione del reddito, nonché alla sua
utilizzazione sotto forma di consumi finali. Inoltre essi permettono di
calcolare il risparmio che costituisce un fattore essenziale della
accumulazione [risorse ed impieghi].
• I conti della accumulazione analizzano i diversi elementi delle
variazioni delle attività e delle passività delle differenti unità e
permettono di registrare le variazioni del patrimonio netto (ossia il
saldo fra attività e passività).
• I conti patrimoniali presentano le attività e le passività totali delle
diverse unità all’inizio e alla fine del periodo contabile, unitamente al
rispettivo patrimonio netto. I flussi registrati per ciascuna attività e
passività nei conti della accumulazione figurano anche nel conto
delle variazioni patrimoniali.”
• Le prime due categorie esistevano anche nei sistemi precedenti
sono state riorganizzate e maggiormente dettagliate. I conti
patrimoniali sono una novità del SNA 1993 e del SEC 1995.
Jacopo Di Cocco
I sistemi di contabilità nazionale
96
Le norme contabili
Il SEC contiene norme contabili che in particolare
disciplinano:
–
–
–
–
–
–
–
La terminologia delle sezioni dei conti (dare, avere)
L’uso della partita doppia/quadrupla
Il rispetto dei vincoli di coerenza
I prezzi e valori d’imputazione da usare
Quando si procede al consolidamento
La presentazione di valori netti
I momenti di registrazione ed i periodi contabili
• Parlando dei conti approfondiremo questi punti
Jacopo Di Cocco
I sistemi di contabilità nazionale
97
Articolazione e “sintesi” dei conti
• “La sequenza dei conti si riferisce, in tutto o in parte, alle
unità istituzionali, ai settori e sottosettori istituzionali, alle
branche di attività economica e al totale dell’economia.
• I saldi contabili possono essere sia lordi sia netti. Sono
lordi se gli ammortamenti non sono stati ancora detratti e
netti se tale detrazione è già stata effettuata. I saldi
contabili relativi ad un concetto di reddito sono più
significativi se espressi in termini netti” [al netto degli
ammortamenti].
• I saldi rappresentano anche il legame tra i conti nel
circuito del reddito, quello tra sfera reale e finanziaria, tra
reddito e ricchezza
Jacopo Di Cocco
I sistemi di contabilità nazionale
98
Forme dei conti
• Il SEC presenta i conti come:
– “Conti economici integrati forniscono una visione sintetica dei
conti di una economia: conti delle operazioni correnti, conti della
accumulazione e conti patrimoniali. Essi riuniscono in una unica
tavola i conti di tutti i settori istituzionali, del totale dell’economia
e del resto del mondo e bilanciano tutti i flussi e tutte le attività e
passività. Essi consentono altresì di rilevare immediatamente gli
aggregati”;
– “Serie di conti, simili a quelli della ragioneria che in forma
immediatamente leggibile forniscono informazioni più dettagliate
(vedremo la loro organizzazione e le tavole che illustrano la
presentazione di ciascun conto):
– Sotto forma di matrici contabili in cui ciascun conto è
rappresentato da una coppia riga (dare)/colonna(avere): le
matrici sono redatte secondo tre schemi NAM (National
Accountig Matrix), SAM (Social Accountig Matrix), TIO (Tavola
Input-Output).” Sono oggetto della secondo modulo.
Jacopo Di Cocco
I sistemi di contabilità nazionale
99
I conti per l’economia in esame
• Ciascuna economia nazionale in esame ha una serie completa di
conti completata dai conti del resto del mondo che registrano le
relazioni tra questa e le altre economie, anche per completare la
partita doppia.
• Per le economie regionali si pubblicano una serie semplificata di
conti.
• Per le economie sovra-nazionali per ora si pubblicano solo alcuni
aggregati senza partita doppia.
• Oggi nei conti del resto del mondo (semplificati) sono registrate solo
le transazioni tra residenti e non residenti senza dare un’immagine
sintetica dell’economia del resto del globo.
• L’ISTAT pubblica, sul suo sito un capitolo dedicato ai conti SEC:
– per l’economia: serie storiche dal 1970, provvisori quelli sull’anno
precedente, questi dati soni inclusi nella Relazione generale sulla
Situazione Economica del Paese (&) pubblicata a marzo di ogni anno
– Durante l’anno quelli ambientali, territoriali, trimestrali, ecc.
Jacopo Di Cocco
I sistemi di contabilità nazionale
100
Trend e ciclo nelle risorse e negli impieghi a prezzi costanti:
PIL trainato dai consumi e scarsi investimenti netti
Italia: domanda ed offerta a prezzi costanti
1.400.000
y = 100725x + 470900
1.200.000
Prodotto interno lordo ai prezzi di mercato
Importazioni di beni e servizi fob
Consumi nazionali
y = 78903x + 375773
1.000.000
Spesa delle famiglie residenti
milioni di € del 2000
- Spesa sul territorio economico
800.000
y = 61179x + 265495
600.000
Spesa delle Amministrazioni pubbliche e delle
Isp (a)
Investimenti fissi lordi
Investimenti fissi netti
400.000
Ammortamenti
Esportazioni di beni e servizi fob
200.000
1970
Lineare (Prodotto interno lordo ai prezzi di
mercato)
Lineare (Consumi nazionali)
1975
1980
1985
1990
1995
2000
2005
Lineare ( Spesa delle famiglie residenti)
- 200.000
Jacopo Di Cocco
I sistemi di contabilità nazionale
101
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zo le
gi
or
no
€
Anche se i salari sono legati a contratti
nazionali, si notano differenze regionali
Italia 2003: Retribuzioni lorde per ULA dipendente
35000
30000
25000
20000
Serie1
15000
10000
5000
0
Jacopo Di Cocco
I sistemi di contabilità nazionale
102
Il peso delle regioni è molto variabile, ma le diverse
componenti d’una regione hanno pesi prossimi
Dimensioni relative delle economie regionali
Mezzogiorno
Italia nord-orientale
Extra-regio
Sicilia
Basilicata
Ula dipendenti, migliaia di unità
Reddito disponibile netto
Ammortamenti (consumo di capitale fisso)
Totale impieghi
Reddito disponibile lordo
Campania
Abruzzo
Marche
Toscana
Liguria
Veneto
Lombardia
Piemonte
0,0%
5,0%
10,0%
15,0%
20,0%
25,0%
30,0%
35,0%
Italia = 100
Jacopo Di Cocco
I sistemi di contabilità nazionale
103
N° dipendenti e redditi disponibili lordi per regione
danno quote sostanzialmente analoghe
Quote regionali nei redditi, negli impieghi e nelle ULA
Sardegna
Sicilia
Calabria
Basilicata
Puglia
Campania
Molise
Abruzzo
Ula dipendenti, migliaia di unità
Reddito disponibile netto
Ammortamenti (consumo di capitale fisso)
Totale impieghi
Reddito disponibile lordo
Lazio
Marche
Umbria
Toscana
Emilia Romagna
Liguria
Friuli-Venezia Giulia
Veneto
Trentino-Alto Adige
Lombardia
Valle d'Aosta
Piemonte
0,0%
5,0%
10,0%
15,0%
20,0%
25,0%
30,0%
dipendenti e reddito disponibile lordo dell'Italia = 100
Jacopo Di Cocco
I sistemi di contabilità nazionale
104
I dati per circoscrizione mostrano affinità, ma
anche alcune differenze in particolare tra la quota
di unità di lavoro dipendente e il reddito disponibile
Redditi, impieghi e ULA dipendenti per circoscrizione
160,0%
140,0%
RDL e ULA Dip dell' Italia = 100
120,0%
100,0%
Reddito disponibile lordo
Totale impieghi
Ammortamenti (consumo di capitale fisso)
Reddito disponibile netto
Ula dipendenti, migliaia di unità
80,0%
60,0%
40,0%
20,0%
0,0%
Italia nordoccidentale
Jacopo Di Cocco
Italia nordorientale
Italia centrale
Mezzogiorno
ITALIA
I sistemi di contabilità nazionale
105
I conti per settori dell’ISTAT
• Conformemente alle disposizioni SEC95, l’ISTAT redige i
conti economici nazionali per settore istituzionale
• Essi mostrano quale ruolo svolgono nell’insieme
dell’economia i gruppi omogenei di unità istituzionali.
• Il 19 gennaio 2006 ha pubblicato il volume con le nuove
stime secondo il Sec95 per gli anni 1990-2002,
corredato di tavole su foglio elettronico.
• Esamineremo in dettaglio i conti nel secondo modulo, è
interessante ora vedere i principali aggregati per settore.
• Essi mostrano come i settori partecipino all’intero circuito
del reddito e con quali risultati ad ogni fase del circuito.
• Le differenze dei saldi dei singoli conti derivano dalle
relazioni intersettoriali che i conti evidenziano.
Jacopo Di Cocco
I sistemi di contabilità nazionale
106
I conti per settore
• “I conti per settore descrivono in maniera sistematica, per ciascun
settore istituzionale, i diversi stadi del processo economico:
produzione, formazione, distribuzione, redistribuzione e utilizzazione
del reddito e accumulazione finanziaria e non finanziaria. I conti per
settore comprendono anche i conti patrimoniali intesi a descrivere
gli stock di attività, di passività e di patrimonio netto all’inizio e alla
fine del periodo contabile.”
• In linea di principio i conti dei settori sono identici a quelli
dell’economia nazionale salvo l’assenza di quello d’equilibrio.
• Essi possono essere articolati in conti per sottosettore.
• Talvolta sono pubblicati sia in forme più sintetiche, per facilitare i
confronti anche visivi, sia con maggiore dettaglio di quelli nazionali
per analisi più approfondite con appositi modelli.
• Dal febbraio 2003, l’ISTAT ha pubblicato i conti per settore correnti e
dell’accumulazione reale; oggi 1990-2002 con i conti sinottici
analitici delle singole annate (*) che mostrano anche i rapporti con
l’economia ed il resto del mondo
Jacopo Di Cocco
I sistemi di contabilità nazionale
107
Sintesi dei conti per settore istituzionale:
i principali aggregati
Tavola 3 - Principali aggregati per settore e sottosettore istituzionale (in milioni di euro correnti) Anno 2002
Società non
finanziarie
Produzione ai prezzi base
1.512.606
Valore aggiunto lordo ai prezzi base
620.588
Redditi da lavoro dipendente erogati
305.478
Risultato lordo di gest. /reddito misto lordo
297.663
Reddito primario lordo
116.759
Reddito lordo disponibile
91.683
Risparmio lordo
86.182
Investimenti lordi
126.222
Accreditamento (+) / indebitamento (-)
- 24.473
Aggregati
Jacopo Di Cocco
Società Amministrazioni
finanziarie pubbliche
129.908
221.541
69.341
158.776
30.024
134.593
35.276
16.224
25.038
120.476
16.067
242.239
13.976
6.294
9.586
23.165
3.300 30.981
Famiglie e Famiglie
ISP consumatrici
447.742 114.940
328.098 105.450
48.897
14.444
270.236
85.731
983.980 956.054
891.180 865.351
140.976 115.608
91.721
56.202
49.720
59.287
I sistemi di contabilità nazionale
Famiglie
produttrici
332.802
222.648
34.453
184.505
27.925
25.828
25.367
35.519
- 9.568
Totale
Italia
2.311.797
1.176.803
518.992
619.399
1.246.253
1.241.169
247.428
250.694
- 2.434
108
Esempio d’indicatori settoriali
• Dividendo orizzontalmente le voci per il totale di
riga o per i valori dell’economia si hanno le
percentuali di apporto del settore al complesso
dell’economia.
• Confrontando ad esempio le percentuali della
riga del valore aggiunto e quella del reddito
disponibile si ha una valutazione degli effetti
della distribuzione e redistribuzione del reddito.
• Dividendo verticalmente i dati dei settori per il
rispettivo Valore aggiunto o Reddito disponibile
si può confrontare il peso relativo delle diverse
voci in due diversi settori o sottosettori.
Jacopo Di Cocco
I sistemi di contabilità nazionale
109
Peso relativo dei settori per aggregato
Principali aggregati per settore
2500000
2000000
milioni €
1500000
Famiglie e ISP
Amministrazioni pubbliche
Società finanziarie
Società non finanziarie
1000000
500000
m
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-500000
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ba
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Jacopo Di Cocco
I sistemi di contabilità nazionale
110
Quote % dei settori su l’Italia
Principali aggregati, quote per settore, 2002
100%
90%
80%
70%
60%
Famiglie e ISP
Amministrazioni pubbliche
Società finanziarie
Società non finanziarie
50%
40%
30%
20%
10%
0%
Produzione ai
prezzi base
Valore
aggiunto
lordo ai
prezzi base
Redditi da
lavoro
dipendente
erogati
Risultato
lordo di gest.
/reddito misto
lordo
Reddito
primario
lordo
Reddito lordo
disponibile
Risparmio
lordo
Investimenti
lordi
Italia =100
Jacopo Di Cocco
I sistemi di contabilità nazionale
111
Peso degli aggregati sulla produzione
Risultati relativamente alla produzione
1,2
1
% della propria produzione
0,8
0,6
Società non finanziarie
Società finanziarie
Amministrazioni pubbliche
Famiglie produttrici
Totale Italia
0,4
0,2
(-)
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Va
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Jacopo Di Cocco
I sistemi di contabilità nazionale
112
Gli aggregati delle famiglie consumatrici
Famiglie consumatrici
Accreditamento (+) / indebitamento (-)
Investimenti lordi
Risparmio lordo
Reddito lordo disponibile
Reddito primario lordo
Risultato lordo di gest. /reddito misto
lordo
Redditi da lavoro dipendente erogati
Valore aggiunto lordo ai prezzi base
Produzione ai prezzi base
0,0%
Jacopo Di Cocco
20,0%
40,0%
60,0%
I sistemi di contabilità nazionale
80,0%
100,0%
120,0%
113
I conti per branca
•
“Il quadro delle interdipendenze tra gli operatori economici e i conti per
branca di attività economica descrivono, più in dettaglio, il processo di
produzione (struttura dei costi, reddito generato e occupazione) e i flussi di
beni e servizi (produzione, importazioni, esportazioni, consumi finali,
consumi intermedi e investimenti per gruppo di prodotti).”
•
I conti definibili per branca sono solo i primi tre: equilibrio, produzione e
generazione dei redditi primari essi sono completi solo nelle tavole inputoutput.
L’ISTAT pubblica tempestivamente per branca, incluse nella serie dei conti
nazionali, le seguenti tavole con i principali aggregati (#):
•
–
–
–
–
–
•
•
•
Tavole degli investimenti lordi, per branca produttrice
Tavole dell’occupazione
Tavole del valore della produzione ai vari prezzi
Tavole del valore aggiunto ai vari prezzi
Tavole dei redditi generati per branca
Negli esempi sono sintetizzate sia negli anni che nelle articolazioni.
Le tavole input output sono pubblicate con inevitabili ritardi. La nuova
versione con i dati dal 1995 al 2003 è uscita nel marzo 2006 (°).
Ancora non sono annunciate la NAM e la SAM.
Jacopo Di Cocco
I sistemi di contabilità nazionale
114
Esempi d’indicatori per branca
• Verticali: branca/economia = peso relativo della branca
nell’economia nazionale
• Orizzontali: Brancait / Brancaib = Evoluzione nel tempo
della branca rispetto all’anno base:
– reale, se a prezzi costanti,
– nominale se a prezzi correnti
– Il rapporto tra i due da i deflatori nominali
• Confronti tra i diversi pesi dei diversi aggregati per
branca ad es. valore aggiunto ed occupazione
• Confronti tra le diverse evoluzioni degli indici per branca
anche in relazione alle rispettive situazioni di mercato
(ad es. chi è che scarica meglio sugli acquirenti
l’aumento dei prezzi delle materie prime oppure chi
subisce di più la concorrenza internazionale?)
Jacopo Di Cocco
I sistemi di contabilità nazionale
115
Variano le quote di mercato delle branche nelle vendite
di beni destinati agli investimenti, nuovi e sostitutivi
Composizione degli investimenti fissi
100%
% degli investimenti fissi cumulati
80%
Altri prodotti
60%
Altre costruzioni
Abitazioni
40%
Mezzi di trasporto
Prodotti in metallo e macchine
Prodotti dell'agricoltura, della silvicoltura, della
pesca e della piscicoltura
20%
20
04
20
02
20
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19
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19
74
19
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19
70
0%
-20%
Jacopo Di Cocco
I sistemi di contabilità nazionale
116
Gli investimenti oscillano secondo l’andamento del
PIL, nell’edilizia abitazioni ed altre costruzioni
tendenzialmente si compensano
Andamente delle quote degli investimenti fissi lordi per banca produttrice
40,0%
35,0%
30,0%
25,0%
% investimenti fissi
Prodotti dell'agricoltura, della silvicoltura, della pesca e della
piscicoltura
Prodotti in metallo e macchine
20,0%
Mezzi di trasporto
Abitazioni
15,0%
Altre costruzioni
Altri prodotti
10,0%
5,0%
20
04
20
02
20
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19
98
19
96
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19
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19
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19
74
19
72
19
70
0,0%
-5,0%
Jacopo Di Cocco
I sistemi di contabilità nazionale
117
I conti economici integrati
•
•
•
•
•
Nella tavola dei conti economici integrati, gli impieghi, le attività e le
variazioni delle attività sono registrate nella sezione sinistra mentre le
risorse, le passività e le variazioni delle passività e del patrimonio netto
sono registrate nella sezione destra.
Per non appesantire la tavola, pur fotografando l’intero processo
economico, i livelli di aggregazione utilizzati sono i più elevati
compatibilmente con la necessità di consentire la comprensione della
struttura del sistema.
Le colonne della tavola rappresentano i settori istituzionali: società non
finanziarie, società finanziarie, amministrazioni pubbliche, istituzioni senza
scopo di lucro al servizio delle famiglie e famiglie. Sono previste anche una
colonna per il totale dell’economia, una colonna per il resto del mondo e
una colonna che assicura l’equilibrio tra gli impieghi e le risorse dei beni e
servizi.
Le righe della tavola rappresentano le diverse categorie di operazioni,
attività e passività, saldi contabili e taluni aggregati.
La tavola del SEC che li riporta è la 8.18 (correnti, accumulazione,
patrimoniali)
Jacopo Di Cocco
I sistemi di contabilità nazionale
118
Misure di prezzo e di volume
• Un apposito capitolo del SEC definisce le modalità per
calcolare indici dei prezzi e quantità.
• “In un sistema di conti economici tutti i flussi e gli stock sono espressi in
unità monetarie. L’unità monetaria è il solo denominatore comune che
può essere utilizzato per valutare le estremamente diverse operazioni
registrate nei conti e per ricavare saldi contabili significativi.
• Il problema insito nell’utilizzazione di una unità monetaria come unità di
misura consiste nel fatto che tale unità non è uno standard né stabile,
né internazionale. Un punto delicato dell’analisi economica è
rappresentato dalla misurazione della crescita economica in termini di
volume tra vari periodi. È così necessario distinguere, nelle variazioni
di valore per taluni aggregati economici, le variazioni derivanti
unicamente dalle variazioni di prezzo da quelle che sono denominate
variazioni di «volume».
• I conti economici presentano il vantaggio di fornire un quadro adeguato
per costruire un sistema di indici di volume e di prezzo e per assicurare
la coerenza dei dati statistici.”
• Elaborazioni su Excel Di recente sono stati adottati gli indici a catena.
Jacopo Di Cocco
I sistemi di contabilità nazionale
119
Gli andamenti nominali, non depurano
dall’inflazione e quindi mostrano forti crescite
Andamento nominale del PIL, importazioni, investimenti lordi ed export
1.600.000
1.400.000
milioni € correnti
1.200.000
1.000.000
Prodotto interno lordo ai prezzi di mercato
Importazioni di beni e servizi fob
Investimenti fissi lordi
Esportazioni di beni e servizi fob
800.000
600.000
400.000
200.000
Jacopo Di Cocco
20
04
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20
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19
98
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19
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19
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19
82
19
80
19
78
19
76
19
74
19
72
19
70
-
I sistemi di contabilità nazionale
120
La crescita reale (a prezzi costanti) è molto
più contenuta e significativa
Sviluppo PIL, importazioni, investimenti ed esportazioni
1.400.000
1.200.000
milioni € 2000
1.000.000
800.000
Prodotto interno lordo ai prezzi di mercato
Importazioni di beni e servizi fob
Investimenti fissi lordi
Esportazioni di beni e servizi fob
600.000
400.000
200.000
Jacopo Di Cocco
20
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20
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20
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19
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19
94
19
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19
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19
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19
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19
78
19
76
19
74
19
72
19
70
-
I sistemi di contabilità nazionale
121
I deflatori cumulati hanno un andamento di forte
crescita, sul mercato interno sono più regolari di quello
internazionale, sia per i cambi sia per i prezzi in divise
Deflatori dall'anno base 2000
140,0%
120,0%
2000=100%
100,0%
80,0%
Prodotto interno lordo ai prezzi di mercato
Importazioni di beni e servizi fob
Investimenti fissi lordi
Esportazioni di beni e servizi fob
60,0%
40,0%
20,0%
Jacopo Di Cocco
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96
19
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19
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19
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19
82
19
80
19
78
19
76
19
74
19
72
19
70
0,0%
I sistemi di contabilità nazionale
122
Gli scambi con il resto del mondo, in termini reali sono
cresciuti molto di più del PIL e degli investimenti
Incrementi reali di: PIL, investimenti lordi, esportazioni, importazioni
400,0%
350,0%
moltiplicatori degli aggregati
300,0%
250,0%
Prodotto interno lordo ai prezzi di mercato
Importazioni di beni e servizi fob
Investimenti fissi lordi
Esportazioni di beni e servizi fob
200,0%
150,0%
100,0%
50,0%
Jacopo Di Cocco
20
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20
02
20
00
19
98
19
96
19
94
19
92
19
90
19
88
19
86
19
84
19
82
19
80
19
78
19
76
19
74
19
72
19
70
0,0%
I sistemi di contabilità nazionale
123
I deflatori mostrano significative oscillazioni tra un
anno e l’altro, l’inflazione sul mercato interno si
riduce con l’avvicinarsi e l’introduzione dell’euro
Jacopo Di Cocco
I sistemi di contabilità nazionale
124
Le variazioni reali (a prezzi 2000) mostrano forti
oscillazioni cicliche, più moderate per il PIL, che
compensa i diversi effetti di domanda estera ed interna
Jacopo Di Cocco
I sistemi di contabilità nazionale
125
I confronti internazionali
• “L’analisi economica deve effettuare confronti nello
spazio, ad esempio tra economie nazionali diverse.
L’attenzione viene focalizzata sui confronti internazionali
in termini di volume del livello della produzione e del
reddito, ma suscita interesse anche il livello dei prezzi. È
quindi necessario scomporre le differenze di valore degli
aggregati economici tra coppie o gruppi di paesi in modo
che si individuino le due componenti, che riflettono le
differenze di volume e quelle di prezzo.”
• Per i confronti internazionali si utilizzano le Parità di
Potere d’Acquisto Standard (PPP o PPA o PPS).
• I dati in PPP ed in $ nelle tavole sulle dimensioni
dell’economia della Banca Mondiale (T1.1) mostrata
all’inizio di questi lucidi (n° 29).
Jacopo Di Cocco
I sistemi di contabilità nazionale
126
Parità di poteri d’acquisto
• Per fare confronti internazionali si calcola il
cambio “ideale” tra due aree monetarie (PPP o
PPA o PPS)
• Questo renderebbe uguale il potere di acquisto
nei due territori senza avere la sensazione di
moneta forte contro una moneta debole
• Prezzi e quantità (o valori) sono
alternativamente quelli delle due aree
(nell’esempio dollaro ed euro)
• La formula utilizzata e tratta dall’indice di Fisher
Jacopo Di Cocco
I sistemi di contabilità nazionale
127
La formula della PPA bilaterale
PPA€ / $ 
Jacopo Di Cocco
p € q € p € q$
*
p $ q € p $ q$
I sistemi di contabilità nazionale
128
UE: redditi pro capite fortemente differenziati anche in
PPS, alcuni paesi migliorano, altri peggiorano
Jacopo Di Cocco
I sistemi di contabilità nazionale
129
I rapporti micro-macro
nella nuova contabilità nazionale
• La contabilità nazionale è nata per osservare la realtà
aggregata di un paese (sistema economico)
• Negli anni ’60 si è estesa integrando le osservazioni dei
settori istituzionali e delle branche produttive (mesoeconomia) divenendo così il quadro di riferimento di tutta
la statistica economica
• Negli ultimi 10 anni si sono sviluppati strumenti per
integrare nei dati di contabilità nazionale le osservazioni
delle realtà micro siano esse le famiglie (in particolare le
distribuzioni dei redditi e dei patrimoni: povertà,
benessere, ecc.) o le aziende (redditività, produttività,
competitività, quote di mercato, internazionalizzazione,
ecc.)
• La realtà macro come aggregazione di quelle micro
misurabili
Jacopo Di Cocco
I sistemi di contabilità nazionale
130
Relazioni tra le contabilità:
aziendale, bancaria e nazionale
• La contabilità nazionale descrive sempre realtà aggregate:
economie territoriali, settori istituzionali, branche
produttive, raggruppamenti sociali della popolazione (SAM
e conti satelliti)
• L’aggregazione parte dalle unità istituzionali e dalle unità
produttive locali attraverso la raccolta dei dati che grazie ai
loro sistemi amministrativi interni possono dare
direttamente o dopo riclassificazioni imposte dalle
definizioni statistiche
• Qualora le definizioni e classificazioni standard delle tre
contabilità disciplinate da appositi organismi
convergessero, sarebbe sia più rapida ed automatica e
sicura la raccolta dei dati per le statistiche sia i dati
statistici utilizzabili per le decisioni finanziarie e aziendali
• Convergenze potrebbero aversi con i nuovi IAS-B
Jacopo Di Cocco
I sistemi di contabilità nazionale
131
Gli occupati in Italia prima sono cresciuti regolarmente poi
si è avuta una fase recessiva, l’occupazione è ripresa con
la flessibilità. Evidente la terziarizzazione
Composizione occupati per macro-branche
30.000,0
25.000,0
Altre attività di servizi
migliaia
20.000,0
Intermediazione monetaria e finanziaria; attività
immobiliari ed imprenditoriali
Commercio, riparazioni, alberghi e ristoranti,
trasporti e comunicazioni
Costruzioni
15.000,0
Industria in senso stretto
10.000,0
Agricoltura, silvicoltura e pesca
5.000,0
Jacopo Di Cocco
20
04
20
02
20
00
19
98
19
96
19
94
19
92
19
90
19
88
19
86
19
84
19
82
19
80
19
78
19
76
19
74
19
72
19
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