Unità di Lavoro
su “ Città”
classe 4° Dronero Piazza
Marconi
docente Maria Teresa Beltrando
[email protected]
Mappa Concettuale
CITTÀ
=
SPAZIO ABITATO
caratterizzato da
COMPOSIZIONE
SOCIALECOMPLESSA
CITTADINANZA
=
Riconoscimento
variabile
nel tempo
nello spazio
di
Diritti e Doveri
Obiettivo formativo: conoscere il fenomeno urbano e prendere coscienza
della città come habitat sociale complesso, legato al processo di status
sociale che cambia nel tempo e nello spazio per maturare una cittadinanza
basata sulla condivisione e corresponsabilità giuridica
Conversazione clinica
1. Cos’è una città?
•
Un insieme di case
•
Tante case e persone
•
Case, vie e strade
•
Diversi popoli assieme (bambino extracomunitario)
•
Persone, animali, macchine, fiumi,…
•
Insieme di persone che si sono fatte le case
•
Insieme di persone che si aiutano
•
Persone
•
Piccoli paesini che si uniscono per aiutarsi
•
Elementi naturali, artificiali e persone che possono
essere anche diverse perché vengono anche da altre
nazioni (bambino extracomunitario)
• Alla prima domanda “Cos’è una città?” gli
allievi citano animali e fiumi accanto a una
serie di elementi artificiali, come case, vie,
strade,macchine. Le persone sono
considerate come un insieme di soggetti
che vivono insieme per aiutarsi e queste
possono anche essere di altre nazioni.
• Un allievo afferma che la città è data
dall’unione di più paesini.
2. Come si forma una città?
• Quando gli uomini costruiscono case, strade … e poi
danno un nome a quel luogo
• Partendo a costruire vicino ad un fiume
• Con tante persone riunite
• Con tanti abitanti
• Quando ci sono persone che si vogliono bene e vanno
d’accordo
• Se arrivano ancora altre persone sono in tanti, così
possono fare più cibo, coltivano di più, mangiano meglio
e quindi aumenta la popolazione
• Sfruttando il territorio e costruendo
• Quando diversi paesi si uniscono
• Con delle regole da rispettare
• Quando vivono assieme tante persone, anche di paesi
stranieri
• Quando dei popoli, dopo aver combattuto, si
rappacificano
• Alla seconda domanda “Come si forma una
città?” la rappresentazione prevalente è data
dalla allargarsi di un nucleo di case e di
persone che all’inizio costruiscono vicino al
fiume e poi man mano si estendono in uno
spazio maggiore in cui la popolazione aumenta
garantendo così una maggiore produzione di
cibo. Anche l’elemento affettivo e la cessazione
di un conflitto sono considerati fattori di crescita
dell’agglomerato urbano in cui si vive insieme
anche agli stranieri e ci sono delle regole da
rispettare.
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3. Perché si forma una città?
Per stare insieme e aiutarsi
Perché c’è bisogno di vivere assieme
Per volersi bene
Per viverci e aiutarsi
Perché c’è vita per fare amicizia
Perché ci vivono i popoli
Perché arrivano altri amici
Perché si vive meglio
Per avere un posto dove vivere
Perché non si è più nomadi
Perché si costruiscono più case e si fanno
diverse attività(più si è meglio è)
• Alla terza domanda “Perché si forma una
città?” la funzione prevalente è quella del
vivere insieme per aiutarsi e per rinsaldare
vincoli affettivi e di amicizia. Un allievo
sottolinea che in città si vive meglio,
mentre un altro considera la città il luogo
in cui si è stanziali e si cessa di essere
nomadi. C’è anche chi afferma che in città
si possono fare molte attività in quanto si è
in tanti.
4. Chi fa parte della città?
• Persone, animali,abitanti, case, alberi,…
• Esseri viventi
• Uomini
• Persone, animali, presidente, re,….
• Cittadini (quelli che stanno nella città, che vi
abitano), residenti
• Abitanti e capo
• Uomini perché senza di loro non ci sarebbero le
cose
• Politici, persone, cose e piante
• Persone: anziani, giovani, bambini. Spesso gli
adulti hanno dei mestieri.
• Alla quarta domanda “Chi fa parte della
città?” gli allievi tornano a citare
case,animali, abitanti e piante.
• Un allievo fa riferimento ad adulti che
svolgono diversi mestieri.
5. Chi è un cittadino?
• L’abitante
• Chi lavora nella città
• L’abitante che ha dei diritti nella città
• Donne, uomini, bambini
• Persone che vi abitano e lavorano
• Chi lavora, studia, vive
• Chi lavora e ha una casa
• Chi conosce altri abitanti e ha un lavoro
• Chi può aprire attività (musei, magazzini,..)
• L’uomo
• Persone che decidono il presidente nelle elezioni
• Chi ha un lavoro e responsabilità
• Chi vi abita stabilmente
• Chi vi abita, lavora e conosce le regole
• Alla quinta domanda “Chi è un cittadino?”
lo status viene attribuito: a chi abita,studia,
lavora in città; chi svolge attività come
quella di aprire i musei e i magazzini; chi è
responsabile e conosce e rispetta le
regole; chi vota il presidente.
6. Come si fa a diventare cittadino?
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Vivendo lì, lavorando, avendo una casa
Vivendo lì stabilmente
Diventando residenti
Abitando lì
Se si ha una carta d’identità che lo dice
Se si conosce qualcuno e si va ad abitare lì
Se si diventa ricco e ci si può permettere quello che
si vuole
Se si nasce lì e si lavora
Se si ha un lavoro
Se ci si iscrive in Comune
Se si rispettano le regole
Se ci si aiuta.
• Alla sesta domanda “Come si fa a
diventare cittadino?” i requisiti sono
individuati nel possesso di una casa o di
una carta di identità, nella residenza, nel
lavoro,nella ricchezza, nell’iscrizione al
Comune, nella nascita, nel rispetto delle
regole, nell’aiuto reciproco.
MAPPA MENTALE
La città è:
un insieme di persone
case, vie, strade,macchine
fiumi
animali
un insieme di piccoli paesi
La città si forma:
per estensione da un piccolo nucleo costruito vicino al fiume
per ottenere una maggiore produzione
per aiutarsi a vicenda
per vivere meglio
per cessare di essere nomadi
per svolgere diversi mestieri
Il cittadino è:
chi abita,studia, lavora in città
chi è responsabile e conosce e rispetta le regole
chi vota il presidente
chi ha una carta di identità
chi è ricco
chi possiede una casa
chi è residente
chi è iscritto al Comune
chi nasce in quel Comune
chi si aiuta reciprocamente
Commento alla Conversazione Clinica
• Le conoscenze spontanee degli allievi individuano nella città
soprattutto un insieme di persone che si aiutano reciprocamente e uno
spazio connotato da strade, case, macchine con qualche marginale
presenza di elementi naturali quali i fiumi o le piante. In definitiva è il
luogo in cui si vive in modo diverso da quello naturale, ma del quale
non si evidenziano le strutture sociali, politiche e culturali. Si parla
genericamente di una vita “migliore” che rimanda per inferenza alla
vita peggiore della campagna, ma gli allievi non hanno la percezione
del processo storico di formazione della città e riportano una
convinzione generica che la città è derivata da un unione di villaggi.
Un allievo individua nella formazione della città una motivazione di
matrice economica e su questa occorrerà lavorare partendo magari
dalle primi città della Mesopotamia per far comprendere che la città
non nasce per una espansione di villaggi ma per l’affermazione di
nuove esigenze commerciali che determinano una composizione
sociale più complessa caratterizzata dalla presenza di una varietà di
categorie sociali (scribi, commercianti, artigiani, operai …) superando
in questo modo una visione generica di una solidarietà sociale avulsa
da contesti operativi e concreti. Su questo filo conduttore, studiando le
piantine di diverse città, si può andare a ricostruire sia le strutture e i
servizi offerti dalla città, sia l’interazione tra città e periferia, superando
rappresentazioni di tipo deterministico che contrappongono
rigidamente uno spazio all’altro.
• Il confronto tra piantine di città di ieri e di oggi permetterà anche di
riflettere criticamente sulla qualità della vita della città e di
presentare diverse tipologie di città. L’affermazione che la città
permette di non essere nomadi depone per un’esaltazione acritica
dell’ essere stanziale in una società che- invece- sta favorendo il
movimento e l’interazione tra soggetti “migranti”: anche su questo
si può riflettere per superare un giudizio negativo su soggetti non
stanziali. Il tema della cittadinanza è affrontato dagli allievi sulla
scia dei forti condizionamenti mediali di oggi. La cittadinanza,
considerata come uno status positivo, richiama qualità quali
l’essere ricco, il possesso di una casa, un lavoro che per i giovani
d’oggi sono indicatori di prestigio sociale. Anche qui occorre
lavorare in classe per far comprendere che la cittadinanza è uno
status che garantisce diritti civili, sociali e politici sulla base di
requisiti richiesti dalla legge e che variano nel tempo e nello spazio
• Importante è anche seguire i pensieri degli allievi che individuano
nel cittadino un soggetto responsabile per attivare una serie di
riflessioni sulla partecipazione attiva e affidabile dei cittadini di oggi
e di domani, che rimanda alla questione dei criteri di concessione
della cittadinanza la cui determinazione dipende anche da forme di
democrazia più o meno incisive.
Matrice cognitiva (ciò che sanno)
• la città è lo spazio caratterizzato da insediamenti artificiali
• la città è un luogo dove si svolgono diversi mestieri
• la cittadinanza dà la possibilità di votare
• la cittadinanza risulta dalla carta di identità
Compito di apprendimento (ciò che non sanno)
• la città nasce da esigenze economico-commerciali
• la città offre una composizione sociale complessa e
differenziata
• la città è caratterizzata da una serie di strutture sociali,
culturali e politiche legate a precise funzioni
• la città interagisce con la periferia
• la cittadinanza è concessa per legge e garantisce una serie
di diritti civili, politici e sociali
• la cittadinanza comporta una partecipazione responsabile
RETE CONCETTUALE
CTTÀ
luogo di
FLUSSI e SCAMBI
dotato di
DIVERSE STRUTTURE E FUNZIONI
ad uso del
CITTADINO
+ o - PARTECIPATIVO e RESPONSABILE
Fase 1 Obiettivo
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