MIELOLESIONI SECONDARIE A DANNO TUMORALE Dott. Mauro Menarini, Dott.ssa Federica Guerra Unità Spinale Montecatone Rehabilitation Institute Montecatone di Imola Bologna - Italy [email protected] EPIDEMIOLOGIA Incidenza delle mielolesioni non traumatiche Kurtzke JF 1975: 8 nuovi casi/100.000 abitanti/anno Garcia-Reneses J 1991: 0,51 nuovi casi/100.000 abitanti/anno Maharaj JC 1996: 0,87 nuovi casi/100.000 abitanti/anno EPIDEMIOLOGIA Rapporto mielolesioni non traumatiche/traumatiche Guttman L 1973: 30% Buchau A 1972: 80% Watson N 1981: 30% Vari Autori 1990-1999: dal 20% al 52% Celani MG 2001: 26,1% Caldana L 1998: 42,8% EPIDEMIOLOGIA Cause di mielolesione non traumatica McKinley WO 1998 (Level I Regional Spinal Cord Injury Model System - 5 anni) Traumatiche 61% Non traumatiche 39% - Degenerative 21% (53%) - Neoplastiche 10% (25%) - Mieliti 5% (12%) - Vascolari 3% (7%) EPIDEMIOLOGIA Cause di mielolesione non traumatica Citterio A 2004 (GISEM - Prospettico multicentrico - 330 pazienti/24 mesi - 32 Centri) Degenerative 18,6% Neoplastiche 25,1% (81) Mieliti 19,5% Vascolari 25,1% Altro 11,8% EPIDEMIOLOGIA Mielolesione secondaria a neoplasia 53% dei pazienti > 40 anni (picco tra 50 e 70 anni) Murray P 1985, McKinley WO 1996, McKinley WO 2000, Sundaresan N 1984, Helweg-Larsen S 1996, Gilbert RW 1978 CLASSIFICAZIONE Tumori primitivi - Spinali - Midollari Tumori secondari Mielite paraneoplastica Mielopatia secondaria a radioterapia CLASSIFICAZIONE Tumori extradurali: compressione del midollo e/o delle radici Tumori intradurali - extramidollari: compressione del parenchina midollare e/o delle radici - intramidollari: compressione o invasione diretta del parenchina midollare Greenberg MS 1994, Osborn AG 1994 CLASSIFICAZIONE TUMORI EXTRADURALI (55%) - Primitivi spinali (< 1%) Mieloma multiplo (più frequente) Osteosarcoma Emangioma vertebrale 1%-12% Condrosarcoma Condroma - Secondari (metastatici) Polmone 14%♂ 12%♀ Mammella 30% Prostata 29% Reni CLASSIFICAZIONE TUMORI INTRADURALI (45%) - Intramidollari (5%, di cui secondari 1%-2%) Astrocitoma 35% Ependimoma 40% Altri 25% (emangioblastoma, dermoide, epidermoide, teratoma, lipoma, metastasi) - Extramidollari (40%, di cui secondari < 25%) Schwannoma 30% Meningioma 25% Ependimoma esofitico 10% Altri (lipoma, epidermoide, teratoma, metastasi) CLASSIFICAZIONE La maggior parte delle neoplasie intraduraliextramidollari sono benigne, al contrario delle intradurali-intramidollari che sono in maggioranza maligne Nel 30%-70% dei pazienti con patologia neoplastica metastatica è interessato il midollo spinale e il 10%-40% dei pazienti con neoplasia occulta presenta come primi sintomi quelli legati all’interessamento spinale Constants JP 1983, Black P 1979, Posner JB 1995, Abrahm JL 1999, Stark RJ 1982, Greenberg MS 1994, Osborn AG 1994, Arguello F 1990, Schwartz 2000 CLINICA Mielolesione secondaria a neoplasia Localizzazione prevalente a livello dorsolombare Prevalentemente incompleti Il trattamento chirurgico, chemio e radioterapico migliora le possibilità di mantenere incompleto il quadro clinico nell’80% dei casi Helweg-Larsen S 1996, Kim R 1990, Sundaresan N 1985 CLINICA Mielolesione secondaria a neoplasia Citterio A 2004 (GISEM - Prospettico multicentrico - 330 pazienti/24 mesi) 81 casi Incompleti cervicali 11,1% Completi cervicali 1,2% Incompleti dorso-lombari 66,6% Completi dorso-lombari 20,9% CLINICA Mielolesione secondaria a neoplasia Il dolore (lombare) rappresenta il sintomo di esordio, peggiora con l’ortostatismo, solitamente assiale, irradiato se vi è interessamento radicolare Successivamente si assiste alla comparsa dei deficit neurologici (sensitivi, motori e viscerali) Constans JP 1983, Abrahm JL 1999, Stark RJ 1982, Bach F 1990, Posner JB 1987, Nicholas JJ 1986 OUTCOME FUNZIONALI Fattori condizionanti la prognosi: Precocità della diagnosi Tipo di neoplasia* Condizioni neurologiche all’esordio della sintomatologia* Completezza della lesione Trattamento combinato (chirurgico e radioterapico)* Progressione dei sintomi neurologici* Stato generale del paziente Situazione intestinale* e vescicale Autonomia* e capacità di deambulare Hacking HGA 1993*, Greenburg HS 1980, Barcena A 1984, Brice J 1965, Fundlay GFG 1984 OUTCOME FUNZIONALI Esiste una comune tendenza a “non riabilitare” questi pazienti in quanto l’aspettativa di vita è molto ridotta Pazienti con compressione midollare secondaria a metastasi hanno una aspettativa di vita da 2 a 16 mesi dopo dopo il trattamento Mortalità a 1 anno > 80%, anche se sono segnalati rari casi di sopravvivenza fino a 4 e 9 anni Helweg-Larsen S 1996, Kim R 1990, Leviov M 1993, Maranzano E 1995, Sundaresan N 1995 OUTCOME FUNZIONALI Esiste in ogni caso l’evidenza clinica che un trattamento riabilitativo adeguato migliori l’outcome di questi pazienti in tutti gli aspetti legati alla mielolesione: ADL (↑FIM), funzione vescicale e intestinale, dolore A tre mesi dalla dimissione è ancora mantenuta l’autonomia acquisita con il trattamento riabilitativo McKinley WO 1996, McKinley WO 2000, McKinley WO 1999, DeLisa JA 1993, DeVivo M 1996, Marciniak C 1996, LaBan M 1990, Yoshioka H 1994, Gilbert RW 1978, Dunn RC 1980, Livingstone KE 1978, Siegal T 1989, Young RF 1980, Greenburg HS 1980 OUTCOME FUNZIONALI Dal 64% al 90% dei pazienti presenta dolore, spesso fortemente condizionante le possibilità di trattamento e recupero McKinley WO 1998, Sundaresan N 1984, Kim R 1990 Meno della metà dei pazienti riesce, comunque, a recuperare una funzione perduta dopo il trattamento oncologico Byrne TN 1992 OUTCOME FUNZIONALI Dei pazienti che deambulavano prima del trattamento oncologico, dal 58% al 100% vi riesce anche dopo; dei pazienti che non deambulavano prima del trattamento solo lo 0%-25% vi riesce dopo Gilbert RW 1978, McKinley WO 1999 Un miglioramento della Qualità della Vita viene riferito fino a 3 mesi dopo la dimissione McKinley WO 1996 OUTCOME FUNZIONALI Ovviamente è la precocità della diagnosi a condizionare in modo determinante il risultato dei trattamenti Stover SL 1995, McKinley WO 1996, McKinley WO 2000, Gibson CJ 1991 La durata media del ricovero è minore rispetto a quella necessaria per una lesione traumatica: questo è dovuto ai tempi diversi di recupero neurologico e allo stato di “malato terminale” (ritorno in famiglia, qualità della vita, obbiettivi riabilitativi di “minima”) McKinley WO 1998, McKinley WO 1996, McKinley WO 2000 Differenze con mielolesioni traumatiche Pazienti più anziani, maggior numero di donne, coniugati, non al lavoro Prevalenza di lesioni incomplete e di paraplegia Durata del ricovero più breve Non validi i criteri prognostici dettati dalla valutazione ASIA (natura della lesione, condizioni generali del paziente, estensione del danno) McKinley WO 1999 MONTECATONE Luglio 2001 - Dicembre 2006 1386 nuovi pazienti con mielolesione (252/anno) - 957 traumatici (69%) - 429 non traumatici (31%) (78/anno) 62 neoplastiche: 14,5% dei non traumatici (25,5% - 6,2%/anno) 4,5% del totale MONTECATONE Sesso - 27 femmine - 35 maschi Residenza - 27 Emilia Romagna (43,5%) - 35 Altre regioni (56,4%) MONTECATONE Età 16 - 84 anni (media 53 anni) 3 pazienti < 12 anni Provenienza Domicilio Degenza per acuti Lungodegenza Altro Istituto riabilitativo 18 pazienti 33 pazienti 3 pazienti 8 pazienti CLASSIFICAZIONE TUMORI EXTRADURALI (32,2%) - Primitivi spinali (19,3%) Mieloma multiplo Osteosarcoma Emangioma vertebrale Condrosarcoma Liposarcoma 6 pazienti 1 paziente 2 pazienti 2 pazienti 1 paziente CLASSIFICAZIONE TUMORI EXTRADURALI (32,2%) - Metastatici (12,9%) Polmone Mammella Prostata Reni Tiroide 2 pazienti 1 paziente 2 pazienti 2 pazienti 1 paziente CLASSIFICAZIONE TUMORI INTRADURALI (61,3%) - Intramidollari (38,7%) Astrocitoma Ependimoma Medulloblastoma Altri 5 pazienti 12 pazienti 1 paziente 6 pazienti - Extramidollari (22,5%) Schwannoma Meningioma Neurinoma Altri 1 paziente 6 pazienti 4 pazienti 3 pazienti CLASSIFICAZIONE ALTRO (6,4%) - Emorragia da biopsia per lesione espansiva midollare 1 paziente - Mielopatia paraneoplastica 1 paziente - Mielopatia secondaria a sindrome mieloproliferativa cronica 1 paziente - Ischemia midollare secondaria a policitemia vera 1 paziente CLINICA Paraplegia incompleta Paraplegia completa Tetraplegia incompleta Tetraplegia completa Sindrome di Brown Sequard Sindrome cordonale posteriore 35 pazienti 11 pazienti 7 pazienti 5 pazienti 1 paziente 3 pazienti Rapporto completi/incompleti 16/46 CLINICA Localizzazione Cervicale Dorsale Lombare Cervico-dorsale Dorso-lombare Lombo-sacrale 11,2% 45,0% 4,8% 4,8% 9,7% 8,0% CLINICA Scala ASIA (28 pazienti) A B C D 15 pazienti 4 pazienti 8 pazienti 10 pazienti CLINICA Valutazione urodinamica -Vescica neurogena: 46 pazienti (74%) acontrattile ipocompliante 9 pazienti acontrattile normocompliante 4 pazienti iperattiva ipocompliante 10 pazienti iperattiva ipocompliante e DDSS 9 pazienti - reflusso vescico-ureterale 2 pazienti iperattiva normocompliante 14 pazienti CLINICA Valutazione urodinamica - Minzione secondo schemi fisiologici 16 pazienti (26%) - Evoluzione da vescica neurogena a minzione spontanea nel corso della degenza: 6 pazienti CLINICA Complicanze LDD (precedenti al ricovero) DOLORE IPERTONO POA LITIASI VESCICALE LITIASI BILIARE INSUFFICIENZA RESPIRATORIA DISFAGIA E PEG 9 pazienti 8 pazienti 15 pazienti 7 pazienti 5 pazienti 2 pazienti 8 pazienti 5 pazienti CLINICA Complicanze ANEMIA CAVITA SIRINGOMIELIA VERSAMENTO PLEURICO TVP PIASTRINOPENIA SCOLIOSI DEPRESSIONE 4 pazienti 2 pazienti 2 pazienti 2 pazienti 2 pazienti 2 pazienti 2 pazienti TERAPIA Terapia oncologica durante la degenza 11 pazienti - 1 radioterapia e chemioterapia - 10 chemioterapia OUTCOME Durata della degenza media 90 giorni FIM Ingresso (media): 71/126 FIM Dimissione (media): 88/126 OUTCOME Dimissione Al domicilio A degenza per acuti Hospice Ad altro Istituto riabilitativo Deceduti 51 pazienti 7 pazienti 1 paziente 1 paziente 2 pazienti CONCLUSIONI Clinica: - pazienti prevalentemente incompleti e paraplegici (localizzazione prevalente dorsale) - dolore come sintomo di esordio - dolore, ipertono e insufficienza respiratoria le complicanze principali - la disfunzione vescicale è presente in oltre il 70% dei pazienti CONCLUSIONI Minore incidenza di mielolesioni secondarie a danno neoplastico ricoverate a MRI (4,5% versus 10%): - tendenza a ricoverare i casi con evoluzione della malattia di base più favorevole - pazienti che non eseguono terapia oncologica di base Outcome funzionale: - dimissione prevalente al domicilio (51 su 62) - trasferimenti in strutture per acuti in pazienti con complicanze derivate dalla patologia oncologica di base - miglioramenti modesti alla valutazione FIM