Misure con PIXE-esterno sui manoscritti - tempere nelle miniature • analisi di centinaia di miniature in manoscritti dell’Italia centrale dal XII al XV secolo • dimostrata un’evoluzione col tempo nell’impiego dei pigmenti per i vari colori • contributo alla soluzione di specifici di attribuzione problemi Miniatura inizio XII secolo Miniatura inizio XII secolo Miniatura fine XII secolo Miniatura da una Bibbia del XIII secolo Frontespizio Pl.16,22 (XV secolo) Misure con PIXE-esterno sui manoscritti - tempere blu 1000 Si Lapislazzuli Conteggi 800 3Na2OAl2O36SiO22NaS 600 Al 400 S 200 Ca Na K 0 4000 Cu 3000 2CuCO3.Cu(OH)2 2000 1000 Cu Si Cu Ca Energia (eV) 10000 9000 8000 7000 6000 5000 4000 3000 2000 1000 0 0 Conteggi Azzurrite Misure con PIXE-esterno sui manoscritti - tempere blu • uso esteso del lapislazzuli fin dal secolo XII • probabilmente il carattere “sacro” del contenuto dei testi implicava l’uso di un materiale prezioso, indipendentemente dal valore artistico della decorazione • il carattere quantitativo delle misure consente una differenziazione fra i differenti tipi di lapislazzuli Misure con PIXE-esterno sui manoscritti - tempere verdi • si è trovato che venivano usati diversi pigmenti o miscele • è possibile discriminare malachiti di origine diversa sulla base del contenuto di impurezze • uso sorprendente del lapislazzuli in miscele blu-giallo per ottenere il verde Misure con PIXE-esterno sui manoscritti – malachite CuCo3 Cu(OH)2 Misure con PIXE-esterno sui manoscritti - tempere verdi Miscela di silicoalluminati di Fe e K Lapislazuli + As2S3 Misure con PIXE-esterno sui manoscritti - tempere gialle • • gialli organici usati nei periodi più antichi evoluzione a orpimento e giallo di piombo e stagno (“giallolino”) • le due varietà di giallolino rendono possibile una discriminazione cronologica (Si dopo ~1340) Misure con PIXE-esterno sui manoscritti - tempere gialle As2S3 PbO Misure con PIXE-esterno sui manoscritti - tempere gialle Pb2SnO4 Prima del 1340 Pb2SnO4 + Si dopo il 1340 Inchiostri antichi • inchiostri di nerofumo (non analizzabili con PIXE) • inchiostri metallo-gallici miscele di vetrioli (solfati di ferro e altri metalli, che spesso ne contengono diversi in quantità rivelabili) con tannini (essenze vegetali estratte dalle noci di galla) Caratterizzazione PIXE degli inchiostri metallo-gallici • i parametri caratterizzanti più utili sono i rapporti fra le quantità dei diversi metalli • le quantità relative di Fe, Ni, Cu, Zn, Pb possono variare di molto fra inchiostro e inchiostro Come si discriminano inchiostri diversi con PIXE 1400 Fe 1200 Ms.Gal.72 f.128 Conteggi 1000 800 600 Pb 400 200 0 4000 2500 Pb Fe 5000 6000 7000 8000 Fe Conteggi Pb 9000 10000 11000 12000 13000 14000 13000 14000 Ms.Gal.26 f.29v 2000 1500 1000 Fe 500 3000 0 4000 5000 6000 Zn Cu Mn 7000 Zn 8000 Fe Pb 9000 Pb 10000 11000 12000 Ms.Gal.14 f.27r 2500 Conteggi Zn Cu Mn 2000 1500 1000 Fe 500 0 4000 Mn 5000 6000 Cu 7000 8000 Zn Zn 9000 Pb 10000 Energia (eV) Pb 11000 12000 13000 14000 GALILEO E IL “MOTO NATURALE” • fogli manoscritti non datati • molti pagine con correzioni, cancellature e aggiunte Problemi che si cerca di risolvere studiando i fogli manoscritti • quando capì Galileo le relazioni quantitative corrette tra spazio, tempo e velocità nel moto “naturale”, l’indipendenza dei moti simultanei e le regole del moto parabolico dei proiettili? • quando corresse gli errori nei quali lui stesso incorse durante l’evoluzione delle sue idee? IL PROGETTO GALILEO-PIXE • analisi PIXE della composizione degli inchiostri usati da Galileo • cronologia “relativa” dal confronto degli inchiostri in fogli diversi o in parti diverse all’interno dello stesso foglio • cronologia “assoluta” dal confronto degli inchiostri dei fogli con quelli di documenti datati (lettere, “agenda” personale) Analisi PIXE di una lettera autografa di Galileo “datazione” delle note sulla base della composizione degli inchiostri: è possibile? • l’inchiostro ai tempi di Galileo era sicuramente “fatto in casa” • i rapporti quantitativi fra gli ingredienti potevano variare da una partita a un’altra • la ”vita media” di una partita di inchiostro non deve però essere né troppo lunga né troppo breve Analisi PIXE degli inchiostri di scritti datati di Galileo • inchiostri metallo-gallici • la composizione dell’inchiostro in documenti scritti • a breve intervallo di tempo è molto simile la composizione dell’inchiostro varia da un “periodo” a un altro Si può quindi sperare che la misura della composizione dell’inchiostro in un documento non datato possa aiutare a ricostruire la sua collocazione cronologica Un database prezioso di inchiostri datati: la “agendina” di Galileo (Ms.Gal.26) v(s), v(t), s(t) Foglio 128 il “punto di partenza” ...che il grave cadente naturalmente vada continuamente accrescendo la sua velocità.... ...secondo che accresce la distanza dal termine onde si partì.... “Datazione” del f.128 Fogli 163 -164 • f. 163 v. conclusioni analoghe a quelle dei Discorsi (il grado di velocità acquistato dal mobile nella scesa di quattro braccia fusse doppio di quello ch'egli ebbe sceso che e' fu lo spazio di due, e questo doppio del conseguito nello spazio del primo braccio; V S) • f. 164 v. Seconda proposizione: in altre discussioni ove enuncia la legge del moto non corretta, Galileo si richiama a questa proposizione •f. 164 v. terza proposizione: corretta legge del moto uniformemente accelerato v(s), v(t), s(t) Foglio 164v – il “risultato finale” ... momenta velocitatum cadentis ex subblimi sunt inter se ut radices distantiarum peractarum... Foglio 164v Penultima proposizione Ultime due righe 20 18 16 14 12 10 8 6 4 2 0 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1 0 164v Cu/Zn 4^ prop. 3^ prop. 1.2 rapporto in peso 1 0.8 0.6 0.4 6 4 2 0 0.11 4^ prop. 3^ prop. 18 16 14 12 10 8 0.2 numero di casi rapporto in peso 0.09 0.07 0.05 0.03 164v Pb/Fe 0.01 numero di casi 4^ prop. 3^ prop. 0.065 0.055 rapporto in peso 0.045 0.035 0.025 0.015 164v Cu/Fe 0.005 numero di casi F. 164v - confronto fra le due proposizioni