Calo donazioni del sangue
nella provincia di Parma
Ricerca qualitativa sulle cause di inversione
di tendenza delle donazioni di sangue
Dott. Krzysztof SZADEJKO
Istituto di Scienze Psicopedagogiche e Sociali “Progetto Uomo” - Modena
Background

Dopo 10 anni di generosità nel 2008 è stata registrata
l’inversione di tendenza delle donazioni di sangue (-1,26%),
soprattutto dovuto al calo delle donazioni
nei comuni della provincia (-4%).

Il fenomeno del calo delle donazioni sembra manifestarsi
su scala nazionale.

Generalmente il rischio che si corre
è che questa “crisi” possa travolgere il settore dei trapianti degli organi
e dei vari interventi di emergenza effettuati con grande dedizione
negli ospedali e nelle cliniche mediche.
Statistiche AVIS Parma dal 2000 al 2009
Grafico 1 – Donazioni totali AVIS Parma
30000
29252
29000
28287
28000
27931
27630
27000
26863
26000
f (-356)
26324
25552
25000
-1,26%
25039
24000
23803
23000
22000
22866
21000
20000
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
Statistiche AVIS Parma dal 2002 al 2009
Grafico 2 – Andamento della raccolta e dei consumi unità rosse
30000
29083
29000
28156
28000
27000
27318
28564
27703
28134
26785
26132
26000
25896
26197
26577
25000
24000
24010
23000
22000
22125
22198
22313
22408
2002
2003
2004
2005
21000
20000
2006
2007
2008
2009
Domanda iniziale

Accanto alle percentuali,
è emersa una domanda alla quale bisognava trovare
una risposta al più presto possibile:
“Quali sono i motivi di questo calo?”
Obiettivo della ricerca

La ricerca ha avuto come scopo principale quello di
analizzare le cause del calo delle donazioni di sangue.

I risultati ottenuti serviranno in un secondo momento
per la consulenza di tipo orientativo
in vista del problem solving.
Fasi della ricerca
Preparazione del progetto
della ricerca
Consultazione con esperti
dell’AVIS Provinciale
Scelta del metodo
Scelta del campione
Attivazione della ricerca
Raccolta dei dati – 10 Focus Group
Preparazione dei testi con il
contenuto dei Focus Group
Analisi qualitativa dei dati con
l’ausilio del Software MAXqda
Esposizione dei risultati
della ricerca
Un approccio secondo Grounded Theory

La Grounded Theory Methodology (nome completo)

Come affermano Barney Glaser e Anselm Strauss nel testo
The discovery of grounded theory (1967),
l’obiettivo principale del ricercatore è di
raccogliere dati di ricerca coerenti con i contesti di rilevazione
e analizzarli in modo tale da far emergere i significati sociali
e oggettivi durante un percorso di analisi qualitativa (Strauss, 1987).

In questo senso il termine grounded esprime l’idea
che una eventuale teoria affiora da una base di dati
durante le dinamiche interpretative di un determinato fenomeno.
Partecipanti - donatori (N=56)
 AVIS
Sorbolo
 AVIS Felino
 AVIS Pellegrino Parmense
 AVIS Polesine
 AVIS Trecasali
 AVIS Salsomaggiore
 AVIS S. Pancrazio
 AVIS Basilicanova
 AVIS S. Secondo
 AVIS Roccabianca
60
50
50
40
40
30
30
41
55
20
20
10
15
10
1
0
0
maschi
femmine
attivi
non attivi
Metodo
1° Livello di complessità
La codifica aperta:

E’ il processo analitico attraverso cui sono stati identificati i concetti
emergenti dal testo.
•
•
•

È un primo passo per la concettualizzazione.
I dati sono stati spezzati in unità di significato, frazioni di avvenimenti, separati,
analizzati ed etichettati (coding).
Alcune etichette sono state attribuite ex novo
oppure riprese direttamente dal testo analizzato (in vivo codes).
Da questa prima fase è nata una tassonomia di concetti e categorie,
ossia insiemi di concetti distinti ma equivalenti.
La codifica aperta (opening coding)
La codifica aperta (opening coding)
Metodo
2° Livello di complessità
La codifica assiale: la ricomposizione

E’ il processo di ricomposizione dei concetti e delle categorie
emerse nella fase della codifica aperta

Si basa sull’analisi delle relazioni fra diversi concetti,
categorie e subcategorie
al fine di ricombinarle in dimensioni o categorie più ampie e generali
e di chiarire le relazioni tra fenomeni, concetti e categorie

Da questa seconda fase sono nate relazioni tra fenomeni
secondo il modello paradigmatico
La codifica assiale: la ricomposizione
Metodo
3° Livello di complessità
La codifica selettiva: la “core category”

E’ il momento di maggiore astrazione in cui si individua la categoria
principale.

La categoria principale è:

•
•
•
il focus attorno al quale ruota la narrazione,
quella che appare più frequente nei dati;
ha più connessioni con le altre categorie
Da questa terza fase è nata una mappa concettuale
che, nel caso della nostra ricerca,
ruota attorno al concetto “motivi principali del calo delle donazioni
di sangue”
Mappa con i principali meccanismi che portano al calo delle donazioni
FATTORI
PERSONALI
FATTORI
AMBIENTALI
FATTORI
ORGANIZZATIVI
nel caso dei donatori costanti
nel caso dei primi donatori
nel caso dei sospesi
ferritina bassa
paura
dell’ago
causa
alimentazione
provoca
preoccupazione
poco
tempo
è in relazione
salute
causa
nuovi
donatori
comunicazione
(qualche ritardo)
dottore di
famiglia
sospensione
“rigidità” del
calendario
crisi
economica
consiglia
datore
di lavoro
iniziative
AVIS
provoca
provoca
stress
quotidiano
rivalutare
è sfavorevole
determina
causa
giornata
libera
se prolungata
scoraggiamento
motivo principale
di smettere di donare
influisce
motivo principale
donazioni domenicali
perdita del turno
delle donazioni
mancate donazioni di
domenica causano
influisce moderatamente
CALO DELLE DONAZIONI
Suggerimenti / proposte
FATTORI PERSONALI
•
monitorare con particolare
attenzione i sospesi a causa dei
risultati di sangue alterati, (p.es.
predisponendo un software che
ricordi automaticamente la fine del
periodo di sospensione);
FATTORI AMBIENTALI
•
indagare più
approfonditamente sul ruolo che
hanno i medici di famiglia sia nel
fornire informazioni sulle
donazioni sia nel dare sostegno
all’AVIS;
• mantenere attivi e incoraggianti
• di conseguenza, progettare
contatti con i volontari soprattutto
quelli sospesi;
percorsi per e con i medici di
famiglia (iniziative sul livello
Regionale);
• creare spot pubblicitari (magari a
livello regionale/nazionale) indirizzati
ai giovani;
• programmare momenti di
formazione di cui destinatari non
necessariamente siano
esclusivamente i donatori.
• chiarire con i datori di lavoro la
questione della giornata libera
(per es. con una lettera di
riconoscimento per la
collaborazione in cui si spiegano
accuratamente le procedure).
FATTORI ORGANIZZATIVI
•
utilizzare SMS e E-mail come promemoria
della donazione a scadenze ravvicinate;
• visualizzare sulla homepage dell’AVIS
Provinciale il calendario delle donazioni
condiviso (di tutte le sezioni insieme);
• non sovrapporre le informazioni e contenuti
sulle homepage
(RegionaliProvincialiComunali)
• organizzare meglio
il calendario delle
donazioni, in modo tale che chi quel giorno
non può donare, possa farlo nei giorni
immediatamente precedenti o successivi a
quella data, nelle sezioni territorialmente più
vicine;
• visualizzare i calendari delle donazioni dei
comuni limitrofi sulle pagine web delle sezioni
comunali;
• provvedere alla presenza dell’AVIS su
Facebook o altre forme di comunicazione di
massa.
Bibliografia
Acocella I., (2008), I focus group: teoria e tecnica, Franco Angeli.
Bernard, H.R., (2002). Research Methods in Anthropology, 3 rd edition. Sage Publications.
Chiarolazza, C. & De Gregogio, E., (2007). L’analisi dei Processi Psico-sociali, Carocci Faber.
Cicognani, E., (2002). L’approccio Qualitativo della Grounded Theory in Psicologia Sociale.
Potenzialità, ambiti di applicazione e limiti. In B. Mazzara (a cura di), Metodi qualitativi in
psicologia sociale. Carocci, p. 321-323.
Corbin, J.M., & Strauss A.C. (2008). Basics of Qualitative Research: Techniques and Procedures for
Developing Grounded Theory. Thousand Oaks, CA: Sage Publications.
Dey, I. (1993). Qualitative Data Analysis: A User Friendly Guide for Social Scientists. London:
Routledge.
Glaser, B. G. & Strauss, A. L. (1967). The Discovery of Grounded Theory: Strategies for Qualitative
Research. New York, NY: Aldine.
Neuendorf, K.A. (2002). The Content Analysis Guidebook. Thousand Oaks, CA: Sage Publications.
Strauss, A. (1987). Qualitative Analysis for Social Scientists. University of Cambridge Press,
Cambridge.
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Report della ricerca qualitativa -Calo delle donazioni