DECRETO 10.5.2001
Atto di indirizzo sui criteri tecnico-scientifici e
sugli standard di funzionamento e di
sviluppo dei musei, di cui all’art. 150 comma
6 del D.LGS. N. 112/1998
Cos’è un museo
Il museo è un’istituzione permanente senza
scopi di lucro al servizio della società e del
suo sviluppo, aperta al pubblico, che
compie ricerche sulle testimonianze
materiali dell’uomo o del suo ambiente, le
acquisisce, le conserva, le comunica e
soprattutto le espone a fini di studio, di
educazione e di diletto
•
In seguito all’art. 150 del D.Lgs. N. 112/1998 è stata prevista
l’individuazione dei musei che restavano allo Stato e di quelli che per il
principio di sussidiarità passavano a regioni, province e comuni. Tale
individuazione è stata affidata ad una commissione paritetica composta da
5 membri del MiBac e da 5 membri della Conferenza unificata stato
Regione
•
L’articolo 150 del D.Lgs. N. 112/1998 prevedeva anche che il Ministero
definisse i criteri tecnico-scientifici e gli standard minimi da osservare
nell’esercizio delle attività trasferite in modo da garantire un adeguato livello
di fruizione collettiva dei beni, della loro sicurezza e prevenzione
•
I musei statali italiani non sono stati per lo più dichiarati autonomi, ma
dipendenti da una soprintendenza e diretti da un funzionario delegato dal
capo d’istituto.
Standard per i musei italiani
• Una apposita commissione ha predisposto
un programma di qualità dei musei redatto
sulla base di quanto stabilito dall’American
Association of Museums (USA)
La materia dei musei è stata
suddivisa in 8 ambiti
• I) Status giuridico, II) Assetto finanziario,
III) Struttura, IV) Personale, V) Sicurezza,
VI) Gestione delle collezioni, VII) Rapporti
con il pubblico e relativi servizi, VIII)
Rapporti con il territorio
I STATUS GIURIDICO
• Ogni museo deve essere dotato di uno
statuto e/o regolamento. Lo statuto deve
indicare finalità e funzioni, compiti e
attività, diritti e doveri, ordinamento e
assetto finanziario, risorse umane e
organizzazione interna, principi e norme di
gestione amministrativa, patrimoniale,
delle collezioni e dei servizi al pubblico
• L’obbligo di adottare nei musei un
regolamento era previsto dalla legge n.
1089/1960 per tutti i musei diversi dallo
Stato entro un anno dalla loro
classificazione in musei multipli, grandi,
medi e minori
• La Commissione non ha ritenuto
opportuno di predisporre un facsimile di
regolamento o di statuto
Statuto o regolamento tipo
• Denominazione e sede
• Finalità (cioè rapporto tra museo, collettività e territorio)
• Funzioni (collezioni: incremento, inventariazione,
catalogazione, ordinamento, conservazione dei beni e
della struttura, restauro, documentazione, ricerca e
studio; servizi al pubblico: esposizione, attività didattica,
promozione, valorizzazione, informazione)
• Ordinamento interno (figure, competenze e
responsabilità gestionali)
• Patrimonio (devono essere specificati i diversi titoli di
possesso o godimento del patrimonio)
Statuto o regolamento
• Personale (dotazioni organiche, forme di reclutamento e
inquadramento contrattuale, eventuale volontariato,
formazione e aggiornamento del personale)
• Assetto finanziario (deve indicare le risorse finanziarie, il
bilancio, i responsabili)
• Gestione e cura delle collezioni (deve contenere la
responsabilità e le modalità per acquisizioni, prestito,
esposizioni, registrazione, consultazione pubblica ecc.)
• Servizi al pubblico (apertura, accesso alle collezioni e ai
servizi museali, il museo si può dotare in una carta di
servizi)
II ASSETTO FINANZIARIO
• L’utilizzo di un bilancio in un museo è
correlato all’autonomia finanziaria. Il
bilancio deve essere preventivo e
consuntivo. I musei devono disporre di
risorse economiche adeguate alle loro
dimensioni. Le risorse possono essere
di autofinanziamento ed esterne
• Le spese sono dovute:
• Funzionamento, manutenzione ordinaria,
spese del personale, gestione
amministrativa
• Gestione delle collezioni, attività scientifica
• Servizi al pubblico (mostre, conferenze,
attività didattica)
• Manutenzione straordinaria
Assetto finanziario
• I musei devono disporre di risorse
economiche adeguate alle loro dimensioni,
i flussi finanziari dovrebbero essere
regolari.
• Stato patrimoniale: l’inventariazione
registrazione deve riportare il valore
economico dei beni immobili e mobili
aggiornato con i valori di mercato
III STRUTTURE DEL MUSEO
• I musei forniscono un servizio di carattere
culturale. Le qualità del museo devono
essere valutate in base alla capacità di
fornire un servizio soddisfacendo le
esigenze di gestione del museo, di cura
delle collezioni e di servizio al pubblico
III Strutture del Museo
• I musei devono operare in garanzia di
qualità, perseguendo obiettivi di qualità.
Sarebbe auspicabile che fossero istituite
delle agenzie regionali con il compito di
espletare il controllo di qualità del servizio
museale. Si deve garantire la disponibilità
di strutture adeguate in termini tipologici,
dimensionali, flessibili, attrezzabili e
funzionali
IV Personale
• Il personale si divide in p. a tempo determinato,
a tempo indeterminato e p. volontario. Deve
essere conforme alla tipologia e alle dimensioni
del museo e all’importanza delle collezioni.
• La scelta del direttore deve essere improntata a
criteri e a procedure di trasparenza e deve avere
piena responsabilità per le scelte tecnicoscientifiche
IV PERSONALE
• Altre professionalità sono:
• I conservatori, i restauratori, gli addetti al
servizio educativo, responsabili della
sicurezza, addetti alla vigilanza e
all’accoglienza al pubblico
• Accertamento di una formazione adeguata
alle funzioni da svolgere
• Il personale deve essere adeguatamente
formato e riqualificato periodicamente
IV PERSONALE
• La responsabilità delle collezioni e
dell’attività di ogni struttura museale deve
essere affidata a una figura qualificata di
comprovata esperienza
• In Italia esistono tre tipi di musei:
• Statali
• Pubblici locali
• Aziende e società di diritto privato
IV PERSONALE
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Ipotesi di organico:
Direttore – responsabilità complessiva
Conservatore – Invent. Catal., acquisizioni, studio ricerca
Responsabile del servizio educativo – divulgazione scientifica
Esperto in comunicazione – Promozione e informazione
Funzionario amministrativo
Responsabile tecnico – gestione tecniche – strutture edilizie e impiantistiche –
allestimenti
Restauratore – controllo e esecuzione di interventi di restauro
Responsabile della sicurezza – sicurezza delle persone e delle collezioni
Assistente al pubblico e operatore museale
Addetto alla sorveglianza e vigilanza
Personale operativo di supporto
V SICUREZZA
•
Nella locuzione sicurezza del Museo si intendono le problematiche di
conservazione, tutela, restauro, sicurezza sul lavoro, sicurezza antincendio,
ecc.
•
La sicurezza si basa su un’analisi del rischio mirata a definire misure
•
•
preventive, protettive ed organizzative capaci di perseguire obiettivi appunto di
sicurezza
Si tratta di un approccio che non esclude il rischio ma lo riduce alla sua residualità
minima
Il Museo deve: 1) mitigare le azioni che l’ecosistema territoriale può provocare con
interventi di analisi, monitoraggio e bonifica, 2) consolidare il contenitore delle
collezioni, 3) tutelare le collezioni anche in condizioni di emergenza, 4) garantire la
sicurezza del personale e dei visitatori, anche in condizioni di emergenza
V SICUREZZA
• Il progetto di sicurezza deve soddisfare le seguenti
condizioni:
• Idoneità
• Tempestività
• Efficacia (che sappia cioè raggiungere l’obiettivo)
• Disponibilità (deve poter intervenire quando è richiesto)
• Protezione contro il sabotaggio
• Grado di automazione
• Esente da falsi allarmi
• Facilità di manutenzione per fare una diagnosi precoce
dei guasti
VI GESTIONE E CURA DELLE
COLLEZIONI
• Le collezioni rappresentano l’elemento costitutivo e la
ragion d’essere di ogni museo.
• Il Museo deve garantirne:
• L’incremento se ciò è previsto dal suo statuto, per gli
acquisti deve essere sempre garantita la legittima
provenienza
• L’inalienabilità, salvo casi eccezionali
• La conservazione, la gestione e la cura (devono essere
collocate in spazi sufficientemente idonei e devono
essere definite misure di prevenzione dai rischi)
VI GESTIONE E CURA DELLE
COLLEZIONI
• Devono essere curate l’inventariazione e
la catalogazione, promosse la
conoscenza, l’interpretazione, e sviluppati
lo studio e la ricerca
VI GESTIONE E CURA DELLE
COLLEZIONI
• Nella gestione delle collezioni si devono armonizzare
due esigenze:
• Conservazione
• Fruizione
• Per cui dovrebbe essere realizzata una struttura
museale organizzata con percorsi che contestualizzino i
manufatti in un complesso di dati e di informazioni fruibili
dal pubblico
• La catalogazione ha lo scopo di georeferenziare il bene
anche storicamente, individuando le relazioni specifiche
tra i beni, i loro contenitori e l’ambito territoriale.
VI GESTIONE E CURA DELLE
COLLEZIONI
• Devono essere selezionate le opere da
destinare all’esposizione e quelle
destinate ai depositi, devono essere
programmate mostre e stabiliti i prestiti
• Il Museo deve anche eseguire interventi di
ricerca e studio e curare le pubblicazioni
con Università e enti di ricerca
VI GESTIONE E CURA DELLE
COLLEZIONI
• Prestito: le condizioni e le modalità di
prestito esterno devono essere fissate nel
rispetto della normativa vigente e delle
misure generali di sicurezza
VI GESTIONE E CURA DELLE
COLLEZIONI
• Ogni opera deve essere dotata di scheda
conservativa che deve riportare tecniche
di esecuzione e sullo stato di
conservazione
Tracciato scheda
•
•
•
•
•
Dati identificativi dell’opera (mutuato dalla scheda di catalogazione ICCD)
Dati identificativi della scheda (numero d’archivio, nomi e qualifiche dei redattori, data
di compilazione, revisione, aggiornamento, modalità d’ispezione)
Caratteristiche della collocazione (illustrerà le caratteristiche attuali della collocazione
e gli spostamenti subiti nell’ambito del Museo (sale, depositi ecc.). Dovranno essere
riportate anche informazioni riferite ai sistemi di protezione e di sicurezza, nonché ai
fattori ambientali di rischio da esposizione pertinenti il manufatto schedato)
Descrizione tecnica del manufatto e dello stato di conservazione (riporterà
informazioni sulle tecniche di esecuzione, sullo stato di conservazione relativo al
manufatto – es. tela: struttura di sostegno, supporto, strati preparatori, pellicola
pittorica)
Indicazioni per la conservazione (dovranno essere indicati gli interventi di
manutenzione, conservazione e restauro e la loro urgenza, i criteri da adottare per
l’esposizione, l’immagazzinaggio e il prestito
VI GESTIONE E CURA DELLE
COLLEZIONI
• La scheda conservativa deve essere
integrata da una scheda relativa
all’ambiente per quanto riguarda il
microclima, l’illuminazione, la qualità
dell’aria e le condizioni operative di
gestione. I compilatori di tale sk devono
essere un restauratore e un team formato
da biologo, chimico e fisico
Luce
• Gli apparecchi di illuminazione dovranno
essere collocati in modo da non produrre
effetti termici dannosi su opere o
decorazioni adiacenti
• Anche la luce naturale andrà controllata
posizionando quei filtri che riducono la
componente UV
VETRINE
• Le vetrine devono proteggere dai furti, dai
danneggiamenti e devono completare la manutenzione
del manufatto
• Devono essere strutturate in modo da garantire
un’atmosfera controllata e un facile monitoraggio
• Devono prevenire eventuali sollecitazioni fisiche come
urti ecc
• Devono assicurare una facile accessibilità nel controllo
diretto del manufatto
• Quindi l’aspetto estetico deve essere secondario e
prioritario l’aspetto della conservazione
Restauro
• Se gli interventi indiretti di prevenzione non riducono il degrado del
manufatto, è necessario intervenire con un restauro, che deve
essere eseguito da restauratori qualificati sulla base della normativa
vigente con materiali e metodologie conformi alle indicazioni fornite
dall’ICR
• Linee guide di un intervento di restauro:
• Analisi dei dati obiettivi del manufatto
• Indagine storico-artistica e scientifica
• Progetto di restauro improntato al principio del minimo intervento
• Adeguata documentazione fotografica, grafica e scritta che descriva
le varie fasi del restauro
• Impiego di materiali e di tecniche sperimentali che siano compatibili
con i materiali originali e reversibili
Catalogazione
• Permette di ottenere elementi cognitivi funzionali utili
per:
• Programmare gli interventi conservativi
• Per la storia delle collezioni del museo
• Per i movimenti delle opere all’interno di un museo
• Per allestire mostre
• Per organizzare percorsi didattici e formativi
Catalogazione
• La scheda deve essere redatta secondo gli standard
ICCD, deve essere corredata di documentazione grafica
e fotografica e informatizzata secondo le linee guida
dell’ICCD per la definizione di un sistema informativo
che permetta l’intercambialità dei dati
Catalogazione
• Il museo è tenuto ad avere gli spazi per il
catalogo con personale tecnico scientifico
che programma le campagne di
schedatura, verifica delle schede che sono
redatte da catalogatori (storici dell’arte)
Movimentazione
•
•
•
•
•
La movimentazione comprende gli spostamenti all’interno di un museo e all’esterno
con idoneo imballaggio e trasporto.
Durante la movimentazione l’opera deve essere accompagnata da una scheda
(corredata di fotografie) che documenti lo stato di conservazione
Non tutte le opere possono essere spostate. Perciò bisogna definire quelle escluse
dal trasporto. La manipolazione delle casse deve essere fatta da personale
specializzato sotto il controllo di un restauratore
Imballaggio – Le casse devono essere costruite con materiale stagionato e
impermeabilizzato; se il trasporto è via mare le casse dovranno essere doppie
zincate all’interno con serbatoi d’aria all’esterno. I materiali devono essere
tecnicamente isolanti. Il coperchio deve essere agevolmente agibile per controlli. Per
le opere grandi (es. sculture in pietra) è meglio trasportarle nella posizione naturale di
esposizione con fermatura e con sagomati riempitivi di protezione
Disegni, arazzi, tessuti devono essere arrotolati su cilindri di diametro minimo di 400
mm. Con foglio di separazione di carta velina e di carta giapponese
Esposizione permanente
• Gli oggetti in esposizione permanente
sono quelli stabilmente mostrati al
pubblico e che per questo scopo vengono
selezionati, ordinati, installati e presentati
entro spazi appositamente allestiti.
• La presentazione deve essere leggibile
facilmente, deve valorizzare gli oggetti,
garantendo allo spettatore le migliori
condizioni di visibilità
Ordinamento
• L’ordinamento è la sequenza delle opere
negli spazi espositivi che deve essere:
• Logica e scientificamente corretta
• Comunicabile cioè comprensibile dal
pubblico
• Flessibile cioè adattabile alle esigenze di
visita del pubblico
Ordinamento
• L’ordinamento deve essere definito
attraverso un progetto scritto
• La disposizione fisica degli oggetti negli
spazi espositivi deve avere i seguenti
obiettivi:
• Leggibilità, valorizzazione individuale e
contestuale degli oggetti, assenza di
danno, garantendo allo spettatore le
migliori condizioni di visibilità
Pubblico
• La fruizione da parte del pubblico va
garantita orientando la visita attraverso
percorsi facilitati dalla segnaletica, e con
una rapida identificazione degli oggetti
mediante didascalie dal contenuto corretto
e chiaro
Depositi
• Costituiscono la riserva del museo e
devono essere organizzati privilegiando le
esigenze di conservazione e l’uso
razionale degli spazi
Esposizioni temporanee
• Hanno come fini:
• Migliore conoscenza delle collezioni
• Approfondimento di temi con la
presentazione di opere avute in prestito
• Vanno progettate con sufficiente anticipo,
devono assicurare il rigore scientifico ma
anche la comunicabilità col pubblico
Organizzazione di una mostra
• Collaborazione con altri musei, in caso di
mostre coprodotte o itineranti
• Gestione dei prestiti
• Ricerca di sponsor
• Definizione di un preventivo di spesa
• Definizione di un piano di promozione e di
comunicazione
Prestiti
• Prestiti in uscita – il museo presta purché
la richiesta venga effettuata con sufficiente
anticipo, vengono fissate le modalità e le
condizioni del prestito con la riserva della
restituzione delle opere in caso di
inadempienza
Prestiti
• Prestiti in entrata – il museo è richiedente
e richiede un prestito con l’impegno di
garantire le necessarie condizioni di
conservazione e di sicurezza, di stipulare
una polizza di assicurazione adeguata, di
sostenere tutti i costi connessi con il
prestito
Prestiti
• La decisione di concedere o no un prestito viene
presa dal direttore che valuta l’idoneità del
trasporto, la permanenza in un ambiente diverso
da quello abituale, gli effetti sul museo della
temporanea assenza dell’opera, l’adeguatezza
della sede espositiva, la validità del progetto
scientifico
• Il prestito deve essere fatto previo contratto, che
prevede di solito la possibilità di far
accompagnare l’opera da un proprio funzionario
tecnico o restauratore
Prestiti
• L’accompagnatore deve essere informato
sulle problematiche dell’opera, deve
assistere alle operazioni di imballaggio e
di allestimento e deve verificare lo stato di
conservazione all’arrivo e alla partenza.
Spetta al museo prestatore chiedere la
licenza temporanea di esportazione o di
spedizione
Prestiti in entrata
•
Il museo richiedente è tenuto a stipulare una polizza assicurativa che copra
tutti i rischi da chiodo a chiodo e deve inviarla al prestatore almeno dieci
giorni prima della partenza dell’opera. All’arrivo l’opera dovrà essere
verificata e firmata da un funzionario tecnico o da un restauratore in
accordo con l’accompagnatore e la scheda conservativa deve essere
•
inviata al prestatore. Se ci sono danni, dovrà essere redatto un verbale e il
prestatore dovrà essere immediatamente informato
VII Rapporti del Museo con il
pubblico e relativi servizi
• Ogni museo oltre a conservare il proprio
patrimonio deve anche renderlo fruibile a
diversificate fasce di utenti, a scopo
educativo, culturale, ricreativo. Il museo
deve essere accessibile ai visitatori,
devono essere eliminate le barriere
architettoniche
Orario di apertura
• Il numero di ore di apertura sarà definito in
relazione alle dimensioni del museo,
obbligatoriamente il sabato e la domenica.
Bisogna privilegiare le fasce orarie serali e
notturne. Calendario e orario devono
essere definiti e resi pubblici in più lingue
(obbligatorio è l’inglese) all’esterno del
museo, presso gli uffici del turismo e sulla
stampa cittadina
Prezzo del biglietto
• Le tariffe del biglietto dovranno essere
commisurate all’offerta e prevedere
riduzioni e agevolazioni per particolari
fasce di utenti
Accoglienza e servizio informazioni
• Deve essere organizzato uno sportello o
un punto per le informazioni con personale
qualificato in più lingue, in grado di
orientare i visitatori sulle collezioni, tariffe,
orari, servizi disponibili
• Il servizio di biglietteria deve garantire
tempi di attesa ragionevoli
Regolamento
• Il regolamento deve essere affisso in più
lingue e deve contenere i diritti e i doveri
dei visitatori, modalità della visita, norme
di sicurezza vigenti nel museo. Le
segnalazioni devono essere chiare con
icone internazionali
Segnaletica esterna
• Con le autorità competenti il museo
concorda l’installazione lungo i percorsi
principali stradali di indicazioni chiare che
facilitino l’accesso
Segnaletica interna
• All’interno ci deve essere:
• 1) una pianta di orientamento affissa
all’ingresso o in distribuzione come
stampato, con la numerazione o
denominazione delle sale
• 2) indicazione evidente dei percorsi in ogni
ambiente
• 3) segnalazione dei servizi (ascensore,
bagni, aree di sosta, bookshop, caffetteria)
Identificazione delle opere
• Ciascuna opera deve essere corredata da
informazioni essenziali per la sua
identificazione (autore, manifattura, civiltà,
soggetto, tipologia, data, periodo della sua
realizzazione)Il sussidio informativo deve
essere chiaro e leggibile anche in ordine al
supporto (carta, cartoncino, plexiglas)
Sussidi alla visita
• Pannelli di numero contenuto con
lunghezza dei testi ragionevole, corpo
tipografico leggibile ecc.
• Schede mobili da leggere e da ricollocare
nell’apposito contenitore
Guide brevi
• In più lingue, devono contenere notizie
introduttive essenziali sull’origine e
formazione del museo, sui percorsi
principali, sui luoghi e le opere più
importanti, corredate da un apparato
illustrativo
Catalogo del museo
• E’ uno strumento più completo rispetto alle
precedenti, può presentarsi corredato da
un prodotto multimediale. Alcune copie
devono essere disponibili alla
consultazione controllata e gratuita
Autoguide
• Sussidi di visita sempre più diffusi e
apprezzati. Sarà opportuno rendere
disponibile questo servizio
organizzandone in spazi adeguati il
prelievo e la restituzione
Visite guidate
• Periodiche o su richiesta. Possono essere
organizzate sia dal personale del museo,
sia da operatori esterni
Servizio educativo
• E’ indispensabile attivare un servizio educativo all’interno
oppure in comune con altri musei, i cui destinatari sono
fasce diversificate di pubblico, tanto in età scolare che
adulto
• Il ricevimento del pubblico sarà assicurato ad orari
determinati perlomeno un giorno alla settimana.
• Il servizio deve essere dotato di personale specializzato
coordinato da un responsabile stabile all’interno del
museo
Biblioteca e centro di
documentazione
• Dovrà raccogliere la produzione editoriale
e multimediale scientifica e divulgativa
relativa alle collezioni, agli artisti presenti
nel museo. Dovrà essere consultabile a
titolo gratuito indipendentemente dalla
visita
Fototeca
• Dovrà essere consultabile in giorni e orari
definiti; devono essere regolamentate e
pubblicizzate modalità e tariffe per la
richiesta di copie
Servizi accessori
• Parcheggio nelle immediate vicinanze per consentire
l’arrivo in auto o bus
• Punto vendita interno per pubblicazioni e oggettistica
museale. La direzione del museo dovrà verificarne – con
controlli periodici – l’idoneità a far parte dell’offerta
commerciale del museo
• Ristorazione – la gestione può essere delegata ad un
concessionario esterno. Può essere una caffetteria o un
vero e proprio ristorante
Promozione e divulgazione delle
attività
• La promozione è molto importante e si attua attraverso
diversi strumenti:
• Organizzazione di visite a tema, conferenze, eventi
culturali, mostre
• Promozione e pubblicità sulle collezioni permanenti e le
attività del museo
• Fidelizzazione del pubblico – il museo può incoraggiare
forme associative come gli Amici del museo,
associazione a pgamento
Valutazione dell’offerta e verifica
del gradimento del pubblico
• Il museo, per impostare le proprie politiche
e verificare i risultati, deve conoscere il
proprio pubblico individuandone con
strumenti adeguati le caratteristiche e le
esigenze e quindi verificare il livello di
gradimento dei servizi offerti
Affluenza del pubblico
• Il numero di visite deve essere registrato
attraverso la rilevazione quotidiana delle
presenze. I dati devono essere raccolti
giornalmente ed elaborati per mese e per
anno, distinguendo i visitatori per
nazionalità, fasce di età ecc.
Gradimento da parte del pubblico
dei servizi offerti
• Gli strumenti di verifica sono molteplici:
• Osservazioni e reclami dei visitatori,
all’ingresso ci dovrà essere una cassetta
per le critiche e suggerimenti, che la
direzione dovrà esaminare periodicamente
Gradimento da parte del pubblico
dei servizi offerti
• Verifiche periodiche del grado di
soddisfazione del pubblico:
compatibilmente con le proprie risorse
finanziarie e umane il museo organizzerà
indagini periodiche attraverso interviste
dirette ai visitatori e ola compilazionie di
questionari predisposti a mano o tramite
computer
PUBBLICO POTENZIALE
• Ambito di indagine nuovo è il pubblico che
non si reca al museo per esempio il
pubblico giovanile
VIII Rapporti con il territorio
• Il museo può sviluppare progetti sul
territorio per quanto riguarda le attività di
studio e di ricerca e di valorizzazione del
patrimonio storico-artistico del territorio di
riferimento
Attività di studio e di ricerca
• Con il proprio personale scientifico o con
esperti qualificati nelle materie di volta in
volta interessate, il museo può attuare
progetti di studio estesi al complesso degli
aspetti rilevanti del territorio, anche in
collaborazione con biblioteche, archivi,
università ecc. Il museo il questo modo
può stimolare la crescita delle conoscenze
sul territorio, certificandone la qualità
scientifica.
Documentazione
• Lo sviluppo di studi e ricerche deve
prevedere la conservazione e
l’organizzazione della documentazione
prodotta, garantendone la permanenza sul
territorio. La documentazione raccolta
deve essere accessibile con modalità
definite
Informazione
• Il museo può assumere impegni di
informazione mirata a fini di salvaguardia
delle opere nei confronti della comunità
locale che degli enti locali
Salvaguardia
• Qualora il museo assuma la responsabilità estesa al
territorio e disponga di personale qualificato, può
svolgere con gli enti preposti alla tutela attività di
inventariazione, precatalogazione, catalogazione del
patrimonio mobile e immobile. Gli può essere affidato il
compito di monitoraggio sullo stato di conservazione del
patrimonio mediante ispezioni periodiche, in
collegamento con i soggetti operativi del territorio.
Pronto intervento
• I musei diventano luoghi idonei di ricovero
temporaneo di beni mobili in caso di
emergenza
Gestione e valorizzazione
• Il museo può anche assumere la gestione
dei luoghi di interesse culturale nel
territorio, sulla base di specifiche
convenzioni. Può apprestare percorsi
culturali, realizzare esposizioni ed apparati
informativi per la conoscenza.
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