J.S.Bach
Prof. Antonello D'Amico
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J.S.Bach
Johann Sebastian Bach, pronunciato in tedesco ˈjoːhan seˈbastjan ˈbax (Eisenach, 21
marzo 1685 – Lipsia, 28 luglio 1750), è stato un compositore, organista, violinista,
clavicembalista e maestro di coro tedesco del periodo barocco, di fede protestante,
universalmente considerato uno dei più grandi geni della musica di tutti i tempi.
Bach era soprannominato "l'architetto dei suoni". Le sue opere sono notevoli per
profondità intellettuale, padronanza dei mezzi tecnici ed espressivi, bellezza artistica.
Bach, esponente della famiglia di musicisti tedeschi più nota ai suoi tempi (il cognome
"Bach" era addirittura usato come sinonimo di "musicista di corte"), operò una sintesi
mirabile fra lo stile tedesco (di cui erano stati esponenti, tra gli altri, Pachelbel e
Buxtehude), e le opere dei compositori italiani (particolarmente Vivaldi), dei quali
trascrisse numerosi brani, assimilandone soprattutto lo stile concertante. La sua opera
costituì la summa e lo sviluppo delle svariate tendenze compositive della sua epoca: il
grado di complessità strutturale, la difficoltà tecnica e l'esclusione del genere
melodrammatico resero tuttavia la sua opera appannaggio solo dei musicisti più dotati,
e ne limitarono la diffusione su larga scala, in paragone alla popolarità raggiunta da altri
musicisti contemporanei come Telemann o Händel.
J.S.Bach
Dopo la sua morte, la sua opera rimase nella
semioscurità per molti decenni, e, solo nel 1829,
l'esecuzione della Passione secondo Matteo,
diretta a Berlino da Felix Mendelssohn, riportò
alla luce la grandiosità dell'opera compositiva di
Bach, che è da allora considerata il compendio
della musica contrappuntistica del periodo
barocco.
L' Adolescenza
Bach discendeva da una famiglia di musicisti
professionisti che andavano dall'organista di
chiesa, al musicista da camera nelle corti,
includendo anche compositori: egli li superò tutti.
Era del tutto normale per quel tempo che i figli
assistessero al lavoro dei loro padri, cercando di
impararne l'arte. Probabilmente anche J. S. Bach
iniziò ripetendo la musica ascoltata in
tenerissima età con gli strumenti che può
suonare un preadolescente
L' Adolescenza
La madre di Bach, Elisabeth Lämmerhirt, morì
molto presto e suo padre la seguì quando J.S.
Bach era un ragazzo di soli 9 anni. J.S. Bach
dovette trasferirsi presso il fratello maggiore
Johann Christoph Bach organista a Ohrdruf in
Germania. Durante la permanenza nella casa di
suo fratello, J.S. Bach continuò a copiare,
studiare, e suonare musica.
L' Adolescenza
Fu a Ohrdruf che Bach iniziò ad imparare i
principi del funzionamento dell'organo. Nel
periodo degli studi, la sua curiosità lo spinse a
contattare i grandi organisti della Germania
come Georg Böhm, Dietrich Buxtehude e Johann
Adam Reinken; nonostante i lunghi viaggi a volte
necessari, andò spesso a sentirli suonare
L'adolescenza e la toccata e fuga in
Re minore
Bach completò la scuola Latina quando aveva 18 anni, carriera
già questa impressionante per quel tempo, considerando ad
esempio che egli era il primo nella sua famiglia a terminare le
scuole. Bach trovò posto come organista a Arnstadt nel 1703.
Questo incarico non lo soddisfece — apparentemente si sentiva
sacrificato nella piccola città — e presto cominciò a cercare
altrove la sua fortuna. Grazie al suo virtuosismo, gli fu offerto
presto un posto di organista più redditizio a Muhlhausen. Le
prime composizioni pervenuteci risalgono appunto a questo
periodo (compresa, secondo alcuni studiosi, la sua famosa
Toccata e fuga in Re minore) ma, forse a causa dell'immaturità
generale di questa "prima" produzione, gran parte delle
composizioni di quegli anni non sono state tramandate.
Vita professionale
Non ancora soddisfatto dell'incarico di organista nella
cittadina di Muhlhausen, nel 1708, Bach ottenne il ruolo di
organista di corte e maestro di concerto presso la corte
ducale a Weimar. Qui ebbe modo non solo di suonare
l'organo, ma anche di comporre musica per organo e
suonare un repertorio più vario di musica da concerto
Vita professionale
Affezionato alla musica contrappuntistica, Bach compose la
maggior parte del suo vasto repertorio di fughe nel periodo di
Weimar, dove godeva dell'amicizia e della protezione del principe
Johann Ernst, buon compositore. Probabilmente l'esempio più
noto è costituito da Il clavicembalo ben temperato, che include
48 preludi e fughe, due per ciascuna scala maggiore e minore,
un lavoro monumentale non solo per l'uso magistrale del
contrappunto, ma anche per l'aver esplorato, per la prima volta,
l'intera gamma tonale, la moltitudine delle scale, degli intervalli,
delle tonalità. Ciò era stato reso possibile per gli strumenti con
tastiera, dall'accordatura con il sistema temperato di Andreas
Werckmeister e dalla moltitudine di modi espressivi che le piccole
differenze tra i vari intervalli dettati dal nuovo temperamento
rendevano possibili.
Vita professionale
Durante il soggiorno a Weimar, Bach iniziò a lavorare
sull'Orgelbüchlein per Wilhelm Friedemann. Il "libretto"
della musica organistica doveva contenere musica
tradizionale con inni della chiesa luterana: lo scopo
principale doveva essere quello di istruire gli studenti di
organistica. In realtà il lavoro, seppure incompleto
svolge due grandi temi nell'opera di Bach. In primo
luogo mostra il talento per la didattica, e in secondo
luogo il suo amore per la tradizione corale sia come
formula in sé, sia come sorgente d'ispirazione.
Vita Professionale
Non appena iniziò a percepire le tensioni via via
crescenti all'interno della corte ducale di Weimar,
Bach iniziò di nuovo a cercare un lavoro più
stabile, compatibile con i suoi interessi musicali.
In seguito al brusco deteriorarsi dei rapporti col
Duca, Wilhelm Ernst, che lo fece addirittura
imprigionare per qualche giorno, nel dicembre
del 1717, Bach si trasferì alla corte del principe
Leopoldo di Anhalt-Köthen, dove prese servizio
come maestro di cappella, o piuttosto, direttore
di musica da camera.
Vita Professionale
I Concerti brandeburghesi, così come molta altra
musica strumentale (tra cui le suites), per
violoncello solo, le sonate e le partite per violino
solo, e le suite per orchestra sono frutto di
questo periodo.
Vita professionale
Nel 1723, J. S. Bach venne nominato Kantor (cantore) e direttore
musicale della chiesa di San Thomas a Lipsia. Tale incarico
richiedeva non solo che egli insegnasse a cantare agli studenti della
scuola di canto, ma che fornisse anche settimanalmente musica per le
due chiese principali di Lipsia. Andando ben oltre le richieste, Bach si
sforzò di comporre un nuovo pezzo di musica da chiesa, una cantata,
ogni settimana. Questa programmazione del lavoro, che tutto sommato
era sostenibile dal momento che in pratica consisteva nello scrivere
un'ora di musica ogni settimana, pur se in aggiunta ai più ordinari
compiti della scuola, si rivelò per Bach talmente stimolante da indurlo a
produrre musica realmente sublime, che è stata conservata per la
maggior parte. Molte delle cantate di questo periodo sono ispirate alle
letture bibliche domenicali della settimana secondo il calendario
liturgico evangelico e utilizzando gli inni di Chiesa tradizionali come
ispirazione per la composizione, come in Wachet auf! Ruft uns die
Stimme
Vita professionale
Per i giorni delle solennità festive, quali il Natale,
Venerdì Santo e Pasqua, Bach scrisse cantate e oratori
di particolare bellezza, come ad esempio il Magnificat
per il Natale, o di notevole complessità come la
Passione secondo Matteo per il venerdì Santo. Il
compositore stesso considerava la monumentale
Passione secondo Matteo tra le sue opere migliori; nella
sua corrispondenza, si riferiva a quest'opera come alla
sua "grande Passione" e ne preparò con attenzione un
manoscritto autografo che richiedeva per la sua
rappresentazione la partecipazione di tutti i musicisti
disponibili nella città.
Corale
Un corale è una forma musicale, tipica degli inni religiosi e particolarmente
diffusa nella Chiesa luterana, allorché fu deciso di tradurre i canti liturgici dal
latino al tedesco poiché la maggioranza della popolazione non conosceva la
lingua latina.
I corali hanno una melodia piuttosto semplice e sono abbastanza facili da
cantare, in quanto le parti sono per lo più condotte in forma omoritmica.
Generalmente hanno le strofe in rima e la melodia si ripete strofa per strofa. La
musica di alcuni corali fu scritta dallo stesso Martin Lutero.
Molte delle melodie per i corali sono derivate dal canto gregoriano, a volte con
piccole modifiche, o adattate alle nuove parole. Un esempio in proposito è il
famoso corale utilizzato da Johann Sebastian Bach nella sua Cantata n. 4,
Christ lag in Todesbanden, che usa la stessa musica, con parole diverse, della
sequenza pasquale in uso presso la Chiesa Cattolica Victimae Paschali
Laudes.
La cantata
•
forma musicale vocale di origine italiana tipica
della musica barocca.
•
sequenza di brani: arie, recitativi, duetti, cori e
brani strumentali.
•
E' simile all'opera barocca, ma l'esecuzione
avviene senza apparato scenico e lo spettacolo è di
dimensioni minori.
Il testo è solitamente profano, con soggetto mitologico o morale, oppure sacro, ispirati
perlopiù a vicende tratte dalla Sacra Scrittura, in latino o in lingue moderne.
Le origini della cantata risalgono al madrigale italiano cinquecentesco e il primo ad
usare questa definizione fu Alessandro Grandi nel 1620
L'introduzione del basso continuo diede vita alla cantata per voce singola, mentre nel
Seicento la cantata era costituita da un alternarsi di arie e recitativi e dal rondò.
Vita Privata
Tutti i figli di Bach, fin da piccoli, mostrarono una
forte propensione musicale, cosa che dovette
essere sicuramente motivo di orgoglio per il
compositore, a mano a mano che gli anni
passavano. I figli Wilhelm Friedemann Bach,
Carl Philipp Emanuel Bach, Johann Gottfried
Bernhard Bach, Johann Christoph Friedrich
Bach, e Johann Christian Bach divennero tutti
musicisti affermati, tra loro C. P. E. Bach fu un
ottimo compositore, molto più famoso, ai suoi
tempi, del suo celebre padre.
BWV
Il sistema di catalogazione BWV, o Bach-Werke-Verzeichnis
("Catalogo delle opere di Bach") permette di riferirsi con certezza,
usando il relativo numero di Opus, ad una precisa opera di
Johann Sebastian Bach, tra le oltre mille censite da Wolfgang
Schmieder, autore del catalogo tematico.
I numeri BWV sono universalmente utilizzati ed accettati come
uno standard per la numerazione delle opere di Bach.
A differenza di altri cataloghi che sono organizzati in maniera
cronologica, quello di Schmieder è ordinato per tipologia, ad
esempio i corali vengono per prime, poi le opere per organo, poi
le altre opere per strumenti a tasti, e così via. Per questo motivo
un numero BWV basso non contraddistingue necessariamente
un'opera giovanile.
Arte della Fuga
La fuga è una forma musicale polifonica basata sull'elaborazione
contrappuntistica di un'idea tematica (a volte due o tre), che
viene esposta e più volte riaffermata nel corso della ricerca di
tutte le possibilità espressive e/o contrappuntistiche da essa
offerte. La struttura della fuga e i procedimenti imitativi e canonici
in essa applicati si sono consolidati tra il XV e il XVII secolo.
Dalla seconda metà del Seicento alla prima metà del Settecento
(quindi nel momento di massimo splendore del Barocco) la fuga
è stata la più importante forma contrappuntistica strumentale. Per
le sue caratteristiche, la fuga è stata scritta soprattutto per
strumenti polivoci (in grado cioè di produrre
contemporaneamente due o più suoni) ma anche per vari insiemi
strumentali e/o vocali. È considerata una delle più importanti
espressioni del contrappunto nella storia della polifonia
occidentale.
Rappresentazione schematica della
Fuga
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