Tecniche di produzione e lavorazione del miele LE API L’Ape Il Fuco La Regina Ape Regina La regina depone fino a 2000 uova al giorno. Può vivere da 4 a 5 anni. Una nuova regina nasce quando: -la regina è anziana; -la regina è morta; -l’alveare è pieno e la regina fonda una nuova colonia. Fuchi Hanno il compito di fecondare la regina Quando hanno svolto il loro compito vengono uccisi o cacciati dall’alveare. Operaie Quando prendono il nettare dai fiori, con le zampe sporche di polline li fecondano. IL MIELE È un prodotto preparato dalle api E’ un prodotto alimentare che le api producono: • Dal NETTARE dei fiori • Da secrezioni proveniente da PARTI VIVE delle piante (melata) IL MIELE E’ un prodotto alimentare che le api producono: • Dal NETTARE dei fiori • Da secrezioni proveniente da PARTI VIVE delle piante (melata) IL MIELE 1)Le api bottinatrici immagazzinano nettare nelle ingluvie 2)Distribuiscono il nettare alle compagne che avviano il processo di trasformazione in miele 3)Prodotto arricchito da enzimi prodotti dalle ghiandole salivari 4)Sostanza esposta all’aria secca dell’alveare e successiva disidratazione 5)Presenza di acqua al 17-18%:il miele viene sigillato nelle cellette del favo. IL MIELE Composizione del miele 80 % di zuccheri vari, soprattutto fruttosio e glucosio 17 % di acqua tracce di minerali (<1,5%) tracce proteine (0,5%) residui pollinici essenze aromatiche di fiori. Pappa Reale E' prodotta esclusivamente dalle api nutrici, in età compresa tra il 5° ed il 14° giorno dalla loro nascita e costituisce il nutrimento di tutte le larve d'ape durante i primi tre giorni di vita. Questo particolare "trattamento di favore", è prolungato per l'intero periodo larvale ed, in parte, per tutta la vita in forma d'insetto, solo alla popolazione destinata a diventare ape regina. Pappa Reale Composizione Pappa Reale Acqua Proteine Zuccheri Grassi 68% 15% 12% 3% LA PRODUZIONE Inizio del flusso nettarifero Fine del raccolto come eliminare le api dai melari: • • manualmente Uso di repellenti chimici (acido fenico, benzaldeide, nitrobenzene) LA PRODUZIONE Aspetti qualitativi • Contenuto d’acqua • Origine botanica del miele (In riferimento ai mieli uniflorali: tecinca del nomadismo) LA PRODUZIONE Tecniche apistiche e relativi effetti negativi Tecnica apistica Possibile danno al miele Posizionamento degli alveari in zone densamente urbanizzate o industrializzate o comunque soggette a forte inquinamento ambientale (anche da pesticidi per uso agricolo) Contaminazione del miele con residui di sostanze nocive alla salute o con sostanze zuccherine diverse da nettare e melata Utilizzo improprio di sostanze antibiotiche o disinfestanti per combattere o prevenire avversità delle api Contaminazione del miele con residui di dette sostanze Utilizzo di sostanze organiche quali naftalina o pdiclorobenzolo per la protezione dalla tarma della cera dei favi immagazzinati Contaminazione del miele con residui di dette sostanze Utilizzo di repellenti chimici per allontanare le api dal melario Contaminazione del miele con residui di dette sostanze Utilizzo di fumo inadeguato per quantità o tipo di materiale combusto Odore e sapore di fumo del miele prodotto, impurità microscopiche di fuliggine Utilizzo di favi vecchi e scuri e che abbiano contenuto covata Miele con colore più scuro, odore "di favo", acidità più elevata, invecchiamento più rapido Utilizzo di favi da melario contenenti residui di miele dell'anno precedente Miele con contenuto in lieviti elevato e quindi maggiormente soggetto a fermentazione; cristallizzazione prematura di mieli tendenzialmente liquidi Prelievo dei favi durante il flusso nettarifero Eccesso di umidità Prelievo di favi non completamente opercolati Eccesso di umidità Accorgimenti igienici Il miele è in grado di inattivare la quasi totalità dei microrganismi che casualmente vi vengono introdotti MA ATTENZIONE: • All’aria umida • All’esposizione ad insetti • Alla natura dei materiali e dei recipienti • Al contatto con il suolo L’ ESTRAZIONE Disopercolatura • Manuale • Automatica (sbriciola la cera molto più degli altri sistemi a taglio, perciò sono richiesti sistemi di purificazione molto più accurati) La disopercolatura L’ ESTRAZIONE Estrazione per mezzo di smielatori centrifugi con temperatura vicina ai 30° L’estrazione L’ESTRAZIONE Purificazione • Decantazione (separazione delle impurità dalla massa del miele) • Filtrazione (per mezzo di filtri a sacco con pori di diametro di 0,1 0,2 mm) IL RISCALDAMENTO Finalizzato: • Alla diminuzione della viscosità • Allo scioglimento dei cristalli MA è importante limitare l’uso di trattamenti termici alla temperatura più bassa e al tempo più breve PREVENZIONE DELLA FERMENTAZIONE Dovuta a lieviti osmofili • Cosa sono e come agiscono La fermentazione • Contenuto d’acqua (18%) PREVENZIONE DELLA FERMENTAZIONE Le tecniche • Sistemi di conservazione (stoccaggio per tempi ridotti o al freddo) • Opportune tecniche di produzione(estrarre mieli con contenuto d’acqua inferire al 18%; evaporazione forzata; macchine deumidificatrici; concentrazione sottovuoto) • Pastorizzazione Usi del miele fermentato ALCUNI TIPI DI MIELE ED IL LORO UTILIZZO • Miele di acacia (infiammazione delle mucose respiratorie e gastrointestinali, utilizzabile i diabetici leggeri) • Miele di castagno (stimola la circolazione del sangue) • Miele di eucalipto (azione antisettica e cicatrizzante) ALCUNI TIPI DI MIELE ED IL LORO UTILIZZO • Miele di borragine (azione sedativa e depurativa) • Miele di arancio (azione antispasmotica, sedativa e cicatrizzante) • Miele millefiori • Miele fiori di bosco (antianemico ricco in potassio, fosforo ferro, enzimi ed amminoacidi) CARATTERISTICHE DELLA MELATA • Sapore meno dolce rispetto ai mieli di nettare • Colore molto più scuro, tendente al nero • Minor quantità di glucosio, saccarosio associata alla maggior quantità di aminoacidi,minerali permette un assorbimento più modulato senza lo schok energetico degli altri mieli • Regola la flora intestinale, accresce il tasso di emoglobina nel sangue, combatte l’ipocalcemia. Etichettatura Miele Il miele così come tutti i prodotti dell’alveare deve presentarsi al consumatore con una etichettatura appropriata, che è anche sinonimo di garanzia. Denominazione “miele” Indicazione di origine floreale (es. acacia, castagno ecc.) Quantità netta o nominale Nome, ragione sociale e sede del produttore o confezionatore o venditore, N. di lotto Sigillo di garanzia Etichettatura Miele Paese di origine Termine minimo di conservazione (da consumarsi preferibilmente) Conservazione del miele Per una migliore conservazione il miele va conservato ad una temperatura attorno i 20°C, per un periodo di 18 -24 mesi, al riparo dalla luce e da fonti di calore. Etichettatura Miele Il miele e tutti i prodotti dell’alveare, prima di essere immessi sul mercato, sono soggetti ad una serie di controlli da parte del produttore (autocontrollo) e dal personale del Servizio Igiene degli Alimenti di Origine Animale. Controlli accurati vengono eseguiti alle frontiere, a destinazione e durante la commercializzazione anche sui prodotti d’importazione. I controlli riguardano, l’igiene della produzione (ambienti, attrezzature, personale), la rintracciabilità del prodotto e la conformità delle etichette. Nella fase di controllo vengono eseguiti dei campionamenti per stabilire la “freschezza del miele”, le caratteristiche organolettiche, e si ricercano l’eventuale presenza di residui di sostanze vietate o pericolose per la salute umana.