Il piano sociale di zona: dal government alla governance Francesca Ragazzini Regione Emilia-Romagna Forlì, 22 maggio 2007 La Regione Emilia-Romagna • Superficie in km2: 22.122,85 • 341 Comuni • Popolazione complessiva (1/1/2006): 4.187.544, di cui: – 12% (0-13 anni) – 60% (14-59 anni) – 28% (60 anni e oltre) • Popolazione straniera residente (1/1/2005) in valore assoluto: 257.233 Forlì, 22 maggio 2007 Priorità nelle scelte di politica sociale in Emilia-Romagna: • Sviluppo e rafforzamento della coesione sociale (esclusione sociale, immigrazione) • Promozione dell’agio e del protagonismo di bambini, ragazzi e giovani • Sostegno alla non-autosufficienza e alla domiciliarità, alle responsabilità familiari e al lavoro di cura Forlì, 22 maggio 2007 Prima della Legge nazionale n.328/00 – Programmazione di livello comunale spesso delegata a Azienda Sanitaria – Risorse nazionali attribuite secondo leggi di settore Dopo L. 328/00 e L.R. 2/03 – Istituzione Fondo sociale nazionale – Programmazione per zone sociali (piani di zona) – Ritiro deleghe e responsabilizzazione Comuni – In ER: • 2002-2004 sperimentazione PdZ • 2005-2007: secondo triennio PdZ Forlì, 22 maggio 2007 Le funzioni in ambito sociale: • La titolarità delle funzioni in ambito sociale sono in capo ai Comuni, ovvero l’ente locale più vicino al territorio. • La zona sociale è il livello territoriale a cui compete la programmazione sociale e sociosanitaria. E’ costituita dal raggruppamento di più Comuni, e di norma coincide con il territorio di riferimento del Distretto Sanitario. Forlì, 22 maggio 2007 La zona sociale è il livello territoriale più adeguato: • Per la programmazione sociale e socio-sanitaria: Piani di zona • Per organizzare la distribuzione dei servizi e l’accesso (sportelli sociali) • Per ottimizzare l’impiego delle risorse • Per regolare/organizzare gli affidamenti di servizi Forlì, 22 maggio 2007 Le funzioni in ambito sanitario: Distretto sanitario: Il Distretto governa la domanda di salute della popolazione del suo territorio (corrispondente al territorio di uno o più comuni), garantisce l’erogazione dei servizi sanitari di assistenza primaria e l’accesso ad una rete integrata di servizi sanitari e socio-sanitari (questi ultimi in stretta connessione con i Comuni). E’ la sede della definizione e della programmazione dei servizi sanitari e socio-sanitari necessari per rispondere ai bisogni di salute della popolazione di riferimento. Dipartimento cure primarie Dipartimento salute mentale Forlì, 22 maggio 2007 Dipartimento sanità pubblica Dipartimenti ospedalieri Nell’ambito dello stesso territorio: Comuni: Programmazione sociale Distretto Sanitario: Programmazione sanitaria Programmazione servizi e interventi socio-sanitari Forlì, 22 maggio 2007 Forlì, 22 maggio 2007 Elementi/azioni fondamentali nella costruzione del sistema dei servizi/interventi sociali Elementi/azioni Nel progetto di Elbasan • Scegliere ambiti territoriali ottimali • Dimensione per ora comunale. In futuro? • Costruire rete di soggetti pubblici e privati che si confrontano su bisogni/priorità e progettano congiuntamente • Lavoro in rete tra soggetti pubblici/privati/ong locali e internazionali • Costruire sedi di confronto: Tavoli politici/tecnici/gruppi tematici Forlì, 22 maggio 2007 • Tavolo permanente di lavoro/sottogruppi tematici Elementi/azioni Nel progetto di Elbasan • Finanziamento • Finanziamento prevalentemente prevalentemente privato (cooperazione pubblico/fondo non finalizzato internazionale/singoli progetti). (le priorità si scelgono Come mettere in rete i progetti direttamente sul e collegare finanziamenti territorio)/fondo locale pubblici e privati ? • Costruire un sistema informativo di supporto alla programmazione su: – servizi/interventi (presidi/n.ro operatori e n.ro utenti) – spesa per servizi/interventi • Formazione operatori/amministratori Forlì, 22 maggio 2007 • Banca dati progetti/servizi/strutture (da sviluppare ulteriormente) • Progetto NEW - Scuola di Forlì Elementi/azioni Nel progetto di Elbasan • Definire strumenti di supporto alla programmazione elaborazione piani, monitoraggio, valutazione. (uffici di piano) • Ufficio stabile - Da sviluppare • Integrazione tra politiche (sociale, sanità, istruzione, formazione professionale, ecc.) • Accesso al sistema dei servizi (garanzia di equità): – regole per l’accesso – sportelli sociali Forlì, 22 maggio 2007 • Da sviluppare • Da sviluppare Quali sfide per il futuro? Quali nodi critici? • Come dare corpo ai progetti contenuti nei piani di zona? Quali risorse? La rete sarà duratura o prevarranno logiche/interessi singoli dei vari soggetti? • Vi è un riconoscimento politico del lavoro tecnico svolto? • Le leggi nazionali sul decentramento producono effettivamente un flusso di risorse (nazionali e internazionali) per le amministrazioni locali per sostenere la programmazione? • Qual è la dimensione territoriale più adeguata per la programmazione? • Quale formazione serve per il futuro nell’ambito del programma NEW NET? Forlì, 22 maggio 2007