Si può sempre affermare il maniera univoca di essere fermi o in movimento? In fisica queste due condizioni si definiscono di quiete e di moto. Per stabilirlo con certezza occorre definire un sistema di riferimento. Scelto un sistema di riferimento un corpo è in quiete se la sua posizione rispetto ad esso non varia al passare del tempo. Un corpo è in moto se la sua posizione si modifica rispetto al sistema di riferimento al passare del tempo. Movimento e traiettoria La definizione di moto appena data fa riferimento alle diverse posizioni che un corpo può occupare al passare del tempo. Il moto compiuto da un corpo si può quindi definire come lo spazio (lo indicheremo con s) percorso da un corpo, tra la posizione di partenza e quella di arrivo. Oltre a queste due estreme posizioni in corpo ha però occupato molte altre posizioni intermedie, che nel loro insieme formano la traiettoria: linea immaginaria che unisce tutte le posizioni occupate da un corpo durante il suo moto. Appare evidente come la traiettoria di un corpo in movimento possa avere diverse forme, che possono così essere riassunte: Moto rettilineo (la direzione del moto non cambia) ; Moto curvilineo (la direzione del moto cambia). In entrambi i casi però, si percorre uno spazio che dipende dalla posizione iniziale e da quella finale: Lo spazio percorso da un corpo in moto è uguale alla lunghezza della traiettoria e, come ogni lunghezza si misura in metri. La velocità Che cosa differenzia questi atleti? La rapidità con la quale si muovono: un atleta è più veloce degli altri. Tutti i moti possono svolgersi più o meno rapidamente; nel caso della corsa dei 100 m il vincitore si muove più rapidamente degli altri. In altre parole percorre lo spazio tra il punto di partenza e quello di arrivo in un tempo minore. La grandezza che misura la rapidità di un corpo in moto è la velocità. La velocità (v) è il rapporto tra lo spazio percorso (s) da un corpo in moto e il tempo impiegato a percorrerlo (t). V = s/t L’unità di misura della velocità è ricavabile dalle unità di misura delle due grandezze da cui deriva: Spazio = m (metro) Tempo = s (secondo) Velocità = m/s (metri al secondo) Nella pratica vengono utilizzati anche i multipli e i sottomultipli del metro e del secondo (es. km/h) Il moto uniforme Nello studio della velocità molto utile è un particolare tipo di moto: il moto uniforme. Sapresti dire cos’è? Un corpo che si muove a velocità costante, cioè ad una velocità che resta uguale al trascorrere del tempo, si dice che si muove di moto uniforme. Nel moto uniforme vengono percorsi spazi uguali in tempi uguali. Il moto uniforme si può rappresentare graficamente. Sai fare un esempio? Nel moto uniforme spazio e tempo sono direttamente proporzionali: questo significa che al variare di una grandezza l’altra varia nello stesso modo. Il moto vario Nella realtà di tutti i giorni il moto non è quasi mai uniforme, perché la velocità con cui un corpo si sposta varia continuamente: pensa ad un viaggio che hai fatto in macchina o in treno. Quando un corpo si muove con velocità diverse si dice che si muove di moto vario. Sapreste interpretare questo grafico, dove è rappresentato un ipotetico moto vario? 120 110 Spazio (km) 100 90 80 70 60 50 40 30 20 10 0 0 10 20 30 Tempo (min) 40 50 60