CASO:
CONCENTRAZIONI TRA IMPRESE
a cura di Mirko Micheletti
a.a. 2008-09
LE PARTI / 1:
Banca Monte Paschi di
Siena SPA (MPS)
Società prodotto
Monte Paschi
DANNI
Monte Paschi
VITA
Monte Paschi
SRG
Quadrifoglio
VITA
Joint venture con
Joint venture con
AXA
UNIPOL
• 2000 sportelli bancari in Italia
• radicamento storico in Toscana: nacque nel 1472 nella Repubblica di Siena
• Fatturato nel 2006:
→ a livello complessivo mondiale: 15,8 miliardi di euro, quasi integralmente nell’UE;
→ in Italia: circa 14 miliardi di euro
LE PARTI / 2:
CONSORZIO DI GRUPPI BANCARI
(BS, RBS,Fortis)
GRUPPO ABN AMRO
Banca
Antonveneta SPA
Antonveneta
SGR
55% di
Antonveneta SPA
45% di
ABN Amro
Antonveneta
Assicurazioni
Antonveneta
Vita
Joint venture con ALLIANZ
• 1000 sportelli bancari in Italia
• radicamento storico nel Nord-Est
• Fatturato nel 2006:
→ quasi integralmente in Italia: circa 4,3 miliardi di euro
CONSORZIO DI GRUPPI BANCARI
(BS, RBS,Fortis)
Nel 2007
GRUPPO ABN AMRO
Nel 2005
Banca
Antonveneta SPA
RIPARTIZIONE DI ABN AMRO tra i le
Banche del consorzio:
BS: attività in America latina, Antonveneta e
alcune attività interancarie;
Fortis: attività olandesi e quelle globali di
asset management e "private clients"
RBS : attività in USA e attività “global clients".
I MERCATI
Monte Paschi di Siena ed Antonveneta operano nell’attività
bancaria tradizionale e nell’offerta di prodotti di risparmio gestito e
assicurativi
1. Mercato dell’attività bancaria tradizionale:
attività di raccolta
attività di impiego
2. Altre attività creditizie:
credito al consumo
leasing
factoring
servizi di pagamento
3. Settore del risparmio amministrato
4. Settore assicurativo
Operazione di acquisizione
di Antonveneta Spa da parte di MPS
8 novembre 2007:
accordo tra MPS e Banco Santander (società del Consorzio),
avente ad oggetto l’acquisizione totalitaria da parte di MPS di Antonveneta Spa,
perfezionato in data 30 maggio 2008, con il trasferimento delle azioni da ABN AMRO
(società controllata dal Consorzio) a MPS.
OPERAZIONE DI CONCENTRAZIONE
Normativa nazionale o comunitaria
DIMENSIONE COMUNITARIA
DELL’OPERAZIONE DI CONCENTRAZIONE:
Art. 1 Regolamento CE 139/2004
SE:
• il fatturato totale a livello mondiale dall'insieme delle imprese è superiore a 5
miliardi di euro
e
• il fatturato totale realizzato individualmente nella Comunità da almeno due delle
imprese interessate, superiore a 250 milioni di euro;
Salvo che ciascuna delle imprese interessate realizzi oltre i due terzi del suo
fatturato totale nella Comunità all'interno di un solo e medesimo Stato membro.
OPPURE:
a) il fatturato totale realizzato a livello mondiale dall'insieme delle imprese interessate è
superiore a 2,5 miliardi di euro;
b) in ciascuno di almeno tre Stati membri, il fatturato totale realizzato dall'insieme
delle imprese interessate è superiore a 100 milioni di euro;
c) in ciascuno di almeno tre degli Stati membri di cui alla lettera b), il fatturato totale
realizzato individualmente da almeno due delle imprese interessate è superiore a 25
milioni di euro;
d) il fatturato totale realizzato individualmente nella Comunità da almeno due delle
imprese interessate è superiore a 100 milioni di euro
Salvo che ciascuna delle imprese interessate realizzi oltre i due terzi del suo
fatturato totale nella Comunità all'interno di un solo e medesimo Stato membro.
Normativa nazionale o comunitaria:
La discliplina applicata è quella nazionale
perché la concentrazione in esame non è di dimensione
comunitaria
In quanto MPS e Antonveneta realizzano più dei
due terzi del fatturato totale in ITALIA
Operazioni di concentrazione
art. 5 comma 1, L. 287/90
si realizza:
a) quando due o più imprese procedono a fusione;
b) quando uno o più soggetti in posizione di controllo di almeno un'impresa
ovvero una o più imprese acquisiscono direttamente od indirettamente,
sia mediante acquisto di azioni o di elementi del patrimonio, sia
mediante contratto o qualsiasi altro mezzo, il controllo dell'insieme o di
parti di una o più imprese;
c) quando due o più imprese procedono, attraverso la costituzione di una nuova
società, alla costituzione di un'impresa comune.
Divieto delle operazioni di concentrazione
art. 6 L. 287/90
che
costituiscono o rafforzano una posizione dominante sul mercato nazionale in modo da
eliminare o ridurre in modo sostanziale e durevole la concorrenza.
Tale situazione deve essere valutata tenendo conto:
• delle possibilità di scelta dei fornitori e degli utilizzatori;
• della posizione sul mercato delle imprese interessate;
• della struttura dei mercati;
• della situazione competitiva dell'industria nazionale;
• delle barriere all'entrata sul mercato di imprese concorrenti;
• dell'andamento della domanda e dell'offerta dei prodotti o servizi in questione
Obbligo di comunicazione della
concentrazione all’AGCM
Art. 16 comma 1, L.287/90
in quanto:
1. il fatturato totale realizzato a livello nazionale dal nuovo aggregato
supera la soglia di legge dei 448 milioni di euro
→ MPS+Antonveneta al 31/12/06: 18,3 miliardi di euro);
2. il fatturato totale realizzato a livello nazionale dall'impresa di cui è
prevista l'acquisizione sia superiore a 45 milioni di euro
→ Antonveneta al 31/12/06: 4,3 miliardi di euro).
15 febbraio 2008: MPS comunica all’AGCM l’operazione di concentrazione
A seguito della comunicazione di MPS
L’AGCM ha provveduto all’ottenimento delle informazioni necessarie
ed all’analisi delle stesse.
ANALISI DEI MERCATI IN CUI OPERANO MPS e ANTOVENETA
I MERCATI RILEVANTI
mercati in cui l’Autorità ritiene che, a seguito
dell’acquisizione di Antonveneta da parte di MPS,
si può determinare il rischio di
costituzione o rafforzamento di una posizione dominante
sul mercato nazionale
in modo da eliminare o ridurre in modo sostanziale e
durevole la concorrenza.
MODALITA’ DI DEFINIZIONE di
MERCATO RILEVANTE
coerentemente con precedenti dell’AGCM in merito all’esame di concentrazioni relative al settore
bancario della raccolta,
si hanno problemi concorrenziali quando:
1. la quota post-operazione sia superiore al 30% con una
differenza dal primo operatore superiore al 10%;
2. l’indice di Herfindahl-Hirschman calcolato sulla raccolta è:
→ superiore a 1000 e inferiore a 2000, con un delta maggiore
di 250 o
→ superiore a 2000 con un delta di attenzione maggiore di
150
L’indice di Herfindhal – Hirschmann (HHI)
Permette di rilevare il grado di concentrazione
presente in un determinato mercato
n
HHI   (q
i 0
2
i
)
dove qi è la quota di mercato dell'agente i-esimo.
Il valore di HHI è sempre positivo e al massimo pari a 10.000, nel caso vi sia un solo
agente nel mercato.
1. MERCATO DELLA RACCOLTA
BANCARIA
Province
MPS
ATVN
Combined
Scarto dal 2° operatore
HHI
Siena
[60-65]
[1-5]
[60-65]
[50-55]
4122,0
Grosseto
[40-45]
[1-5]
[45-50]
[30-35]
2526,4
Arezzo
[25-30]
Inf 1
[25-30]
[1-5]
2111,6
Vercelli
[25-30]
[1-5]
[30-35]
[5-10]
2015,0
Mantova
[35-40]
Inf 1
[40-45]
[25-30]
2026,3
Quote detenute nel mercato della raccolta (%), dati al 31/12/2007
si ritiene che:
l’operazione comporta la costituzione o il rafforzamento di posizioni dominanti
nel mercato della raccolta nelle province di:
Siena, Grosseto, Arezzo, Vercelli e Mantova.
2. MERCATO DEGLI IMPIEGHI
2.1 Mercato degli impieghi alle famiglie consumatrice e alle PMI
1. Province di Siena e Grosseto: le quote di mercato superano il 35%, con uno
scarto molto significativo dal secondo operatore.
2. Province di Biella, Vercelli e Mantova: MPS è il primo operatore:
→ nel mercato degli impieghi alle famiglie consumatrici: con quote superiori al 30%
e un significativo scarto rispetto al primo concorrente nelle province di Biella e
Vercelli;
→ nel mercato degli impieghi alle PMI: con quote superiori al 30% relative alla
provincia di Biella e Mantova.
si ritiene che:
l’operazione comporta la costituzione o il rafforzamento di posizioni dominanti nelle
province di: Siena, Grosseto, Biella, Vercelli e Mantova;
2. MERCATO DEGLI IMPIEGHI
2.2 Mercato degli impieghi alle imprese medio-grandi:
In Toscana MPS è il primo operatore e la quota combined raggiunge il 30%.
si ritiene che:
l’operazione comporta la costituzione o il rafforzamento di posizioni dominanti
in Toscana
3. MERCATO DEI FONDI COMUNI DI
INVESTIMENTO
3.1 Mercato della produzione dei fondi comuni di investimento: mercato di
dimensione nazionale, con una quota post-operazione inferiore al 5%, pertanto non
suscita problemi concorrenziali.
3.2 Mercato della distribuzione dei fondi comuni di investimento: nelle province
di Grosseto e Siena la quota combined supera, rispettivamente, il 60% e il 40%. A
Mantova è superata la soglia del 40%, mentre Ferrara e Biella raggiungono circa il 35%.
si ritiene che:
l’operazione possa indurre alla costituzione o al rafforzamento di una posizione
dominante nelle province di Grosseto, Siena e Mantova, a rischio Ferrara e Biella.
4. MERCATO DELLE POLIZZE
ASSICURATIVE
L’operazione interessa quasi esclusivamente il ramo assicurazioni-vita, in quanto sia MPS
che Antonveneta sono entrambe attivi in tale ramo
4.1 Mercato della produzione delle polizze assicurative rami vita: le quote postoperazione non superano il 7%, pertanto non si ravvisano problemi concorrenziali.
4.2 Mercato della distribuzione delle polizze assicurative rami vita: le quote
combined appaiono di rilievo nelle province di Siena, Grosseto e Mantova dove sono
largamente superiori al 40%.
si ritiene che:
l’operazione è suscettibile di determinare problemi concorrenziali nelle provincie di
Siena, Grosseto e Mantova
CONCLUSIONI FINALI dell’AGCM
L’operazione porterà alla creazione del terzo gruppo bancario attivo in Italia, con una
rete complessiva di circa 3000 sportelli e una base di clienti di oltre 6 milioni.
I mercati geografici dove si ravvisano problemi concorrenziali sono prevalentemente
circoscritti ad alcune province della regione Toscana (in particolare, Siena, Grosseto e
Arezzo), ed alle province di Biella, Vercelli, Mantova e Perugia
si ritiene che:
l’operazione di acquisizione di Antonveneta è suscettibile di determinare la creazione o il
rafforzamento di una posizione dominante su diversi mercati, tale da eliminare o ridurre
in modo sostanziale e durevole la concorrenza.
L’AGCM avvia il 27 febbraio 2008 la fase istruttoria
LA POSIZIONE DEI TERZI:
I CONCORRENTI
Il gruppo MPS è percepito, da molti concorrenti (tra cui BNL, CR di Volterra, Banca della
Versiglia e della Lunigiana), come un operatore di grande rilevo.
I fattori che attribuiscono al gruppo MPS una posizione competitiva sono:
la presenza capillare sul territorio;
la presenza storica e consolidata della banca;
la notorietà del marchio;
la capacità finanziaria.
Con l’operazione di concentrazione il gruppo MPS raggiungerà una quota di mercato del
25.1% in Toscana con punte del 46.5% nella provincia di Siena. Questa
concentrazione del mercato rappresenta per BNL una forte barriera all’ingresso.
AUTORIZZAZIONE ALL’ACQUISIZIONE
DI ANTONVENETA S.p.A.
7 maggio 2008:
AGCM ha deliberato, con il provvedimento n. 18327, di autorizzare l'operazione di
concentrazione, condizionandola all’effettiva esecuzione degli impegni dal gruppo MPS.
28 maggio 2008:
presentazione degli impegni da parte del gruppo MPS, che se effettivamente attuati,
sono idonei ad eliminare gli effetti pregiudizievoli della concorrenza nei mercati.
IMPEGNI DEL GRUPPO MPS
1.
IMPEGNO RELATIVO ALLA CESSIONE DI SPORTELLI
Mps si impegna a cedere a terzi 125 sportelli bancari, nelle province critiche, nei mercati
della raccolta bancaria e nei mercati degli impieghi alle famiglie consumatrici e alle PMI.
Valutazione dell’impegno da parte dell’AGCM:
La cessione sportelli prospettata si ritiene debba essere recepita con riferimento ad un
numero complessivo di 110-125, di cui 80-90 ubicati nella regione Toscana
IMPEGNI DEL GRUPPO MPS
2.
IMPEGNO RELATIVO AL SETTORE ASSICURATIVO
MPS si impegna a far sì che non sia rinnovato l’accordo tra Banca Antonveneta e il
gruppo Allianz, operante attraverso le joint venture Antoniana Vita e Antoniana
Assicurazioni, e si impegna a non rinnovare l’accordo con Unipol Assicurazioni
Valutazione dell’impegno da parte dell’AGCM:
scioglimento dei legami MPS/Allianz e MPS/Unipol è da apprezzare positivamente.
Questo impegno permette di superare i rischi concorrenziali nel settore assicurativo.
IMPEGNI DEL GRUPPO MPS
3.
IMPEGNO RELATIVO ALLA GOVERNANCE
MPS si impegna a compiere quanto legalmente in suo potere per far sì che, a
partire dalle prossime nomine del CdA di MPS, non ne facciano parte soggetti che
siano contemporaneamente membri del CdA, del consiglio di gestione o del
consiglio di sorveglianza di banche concorrenti, non facenti parte del gruppo MPS.
Valutazione dell’impegno da parte dell’AGCM:
è idoneo a superare i rischi potenziali derivanti dalla presente operazione in termini di
interlocking directorates (ossia di legami tra società quando una stessa persona è
membro dei rispettivi CdA).
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Relazione