La tecnologia CWM Alessandro Lorenzi A.A.2002/2003 Obiettivi Comprensione della struttura del metamodello CWM Analisi delle tecnologie usate per realizzarlo Verifica dell’utilità in situazioni reali CWM Common Warehouse Metamodel Permette lo scambio di metadati tra Data Warehouse diversi all’interno di sistemi distribuiti Metadati: “Dati che descrivono altri dati” Metamodello: “Modello che descrive un altro modello” Tre standard chiave UML (Unified Modeling Language): uno dei linguaggi di modellazione più usati MOF (Meta Object Facility): standard OMG per la definizione di modelli per i metadati XMI (XML Metadata Interchange): standard per lo scambio di metadati basato su XML Scenario Data Warehouse 1 Data Warehouse 2 CWM CWM Struttura del metamodello Organizzato in packages, pacchetti che permettono il controllo della complessità e il supporto alla riusabilità Prevede una struttura a livelli, in cui il livello base è una sottoparte di UML La specifica CWM La specifica descrive in modo dettagliato il metamodello Non vi è alcun riferimento circa il formato XML per i metadati La specifica è accompagnata da un documento XMI Come implementare CWM? Strumenti: Poseidon Strumento di editing per XMI: permette di importare/esportare documenti XMI genera modelli UML completi genera codice Java da UML Uno dei pochi strumenti in grado di supportare quasi tutte le versioni di XMI Strumenti: EMF Framework della piattaforma Eclipse: permette la creazione di modelli genera codice convertendo i modelli creati in classi di implementazione Java genera un editor Eclipse da un modello EMF Non supporta l’import di documenti XMI Strumenti: JMI Tecnologia Java per rappresentare e condividere le descrizioni dei metadati Mette a disposizione: un generatore di codice Java partendo dal metamodello un framework per la definizione dei metamodelli supporto a XMI Sviluppi futuri Sviluppi futuri: generazione delle classi Java a partire da modelli test della tecnologia JMI su un’applicazione concreta