Epidemiologia, diagnosi e terapia delle complicanze diabetiche croniche Pierluigi Melga U.O. Malattie del Metabolismo e Diabetologia DISEM – Università di Genova Diabete Mellito: Prevalenza stimata in Italia OMS Diabete 1994 2000 2010 Tipo 1 293 307 320 Tipo 2 2.602 2.721 2.840 TOTALE 2.895 3.028 3.160 P. Melga -DiSEM - Univ. Genova Diabete Mellito: Prevalenza stimata nel mondo* Diabete 1994 2000 2010 Tipo 1 12 18 24 Tipo 2 99 157 216 TOTALE 110 175 239 *x milione OMS P. Melga -DiSEM - Univ. Genova Impatto della malattia diabetica - Nel 2025 il diabete interesserà 300 milioni di individui nel mondo intero, un incremento del 122% a partire dal 1990. - Il prolungamento della vita media del paziente diabetico porta alla comparsa nel tempo di un maggior numero di complicanze tardive che aumentano i costi della malattia e diminuiscono la qualità di vita del paziente 1King et al (1998); 2Murray et al (1996); 3IDF taskforce (1999); 4Hopkinson et al (1999) P. Melga -DiSEM - Univ. Genova Diabete Mellito Complicanze croniche Microangiopatia Retinopatia Nefropatia Neuropatia Macroangiopatia Coronarica Cerebrale Periferica P. Melga -DiSEM - Univ. Genova Le complicanze croniche del diabete Mortalità cardiovascolare e stroke sono da 2 a 4 volte più Ictus frequenti La principale causa di cecità nella popolazione adulta Retinopatia diabetica Malattia cardiovascolare Nefropatia diabetica La principale causa di insufficienza renale terminale Neuropatia diabetica La principale causa di amputazioni non traumatiche P. Melga -DiSEM - Univ. Genova Complicanze croniche Storia naturale Suscettibilità individuale fattori genetici, etnici Iperglicemia Fase precoce reversibile alterazioni funzionali Fase tardiva irreversibile alterazioni strutturali Fattori aggiuntivi fumo, ipertensione, iperlipidemia, obesità P. Melga -DiSEM - Univ. Genova Diabete Mellito: Meccanismi con cui l’ iperglicemia induce danno d’organo Glicazione delle proteine tissutali con formazione di AGE Attivazione della via dei polioli ed accumulo di sorbitolo Stress ossidativo Ipossia tissutale Attivazione dei fattori di crescita P. Melga -DiSEM - Univ. Genova La lezione dello UKPDS: controllo migliore, meno complicanze RIDUZIONE DEL RISCHIO* OGNI 1% di riduzione dell’HbA1c 1% Morte per diabete -21% Attacchi cardiaci -14% Complicanze microvascolari -37% Malattia vascolare periferica -43% *p <0.0001 UKPDS 35. BMJ 2000; 321: 405-412. P. Melga -DiSEM - Univ. Genova Livelli di HbA1c e rischio realtivo di complicanze microvascolari: i risultati dello studio DCCT 20 retinopatia nefropatia 15 Rischio relativo neuropatia 13 microalbuminuria 11 9 7 5 3 1 6 7 8 9 10 HbA1c (%) DCCT, Diabetes Control and Complications Trial. 1. Tratto e modificato da Skyler JS. Endocrinol Metab Clin North Am. 1996;25:243-254. 2. DCCT. N Engl J Med. 1993;329:977-986. P. Melga -DiSEM - Univ. 3. DCCT. Diabetes. 1995;44:968-983. Genova 11 12 MICROANGIOPATIA P. Melga -DiSEM - Univ. Genova Microangiopatia Tipo 1 Tipo 2 46% 49% Retinopatia diabetica 28% 40% Neuropatia diabetica Nefropatia diabetica 30% 35% Mod. da Koivisto VA, et al. Diabetes Care 1996; 19: 689-697. Stephenson JM, et al. Diabetologia 1995; 38: 599-603. Sjolie AK, et al. Ophthalmology 1997; 104: 252-260. Tesfaye S, et al. Diabetologia 1996; 39: 1377-1384. Mod. da National Diabetes Information Clearinghouse. Diabetes Statistics–Complications of Diabetes. (website) http://www.niddk.nih.gov/health/diabetes/pubs/dmstats/dmstats.htm#comp. P. Melga -DiSEM - Univ. Genova RETINOPATIA DIABETICA P. Melga -DiSEM - Univ. Genova RETINOPATIA DIABETICA (RD) La cecità è una delle complicanze più gravi e frequenti del diabete . La RD è la causa più frequente di nuovi casi di cecità in Europa e nel Nord America nei pazienti di età compresa tra 30 e 70 anni Nei primi 20 anni di malattia quasi tutti i pazienti con diabete di tipo 1 e più del 60% dei tipi 2 hanno retinopatia P. Melga -DiSEM - Univ. Genova Fattori di rischio - Durata della malattia (Il più forte predittore per lo sviluppo e la progressione della RD) DIABETE DI TIPO 1: rara nei primi 3-5 anni di malattia nelle successive 2 decadi l’ 80% sviluppano retinopatia DIABETE DI TIPO 2: Oltre il 20% dei soggetti presentano segni di retinopatia al momento della diagnosi di diabete P. Melga -DiSEM - Univ. Genova Fattori di rischio - Scarso controllo glicemico DCCT: diabete di tipo1 La terapia intensiva riduceva il rischio di retinopatia del 76% in prevenzione primaria e del 54% in prevenzione secondaria. UKPDS: pazienti con diabete di tipo 2 Nel gruppo in terapia intensiva si otteneva una riduzione delle complicanze microvascolari del 25%. P. Melga -DiSEM - Univ. Genova Peggioramento della retinopatia ed indici di controllo glicemico Velocità di peggioramento della retinopatia HbA1c (%) Glicemia basale (mg/dl) Glicemia post-prandiale 2° ora (mg/dl) 16 12 8 4 0 5 7 9 11 80 120 160 200 140 180 220 260 300 (per 100 pazienti-anno) Shichiri M, et al. Diabetes Care 2000: 23, B21-9. P. Melga -DiSEM - Univ. Genova Fattori di rischio - Ipertensione UKPDS: i pazienti ipertesi con DT2 con piu’ stretto, rispetto a quelli con meno stretto controllo pressorio mostravano riduzione nella progressione di RD e riduzione del rischio di perdita dell’ acuità visiva P. Melga -DiSEM - Univ. Genova Fattori di rischio - Pubertà - Gravidanza - Mancanza di controlli oftalmoscopici periodici P. Melga -DiSEM - Univ. Genova Screening della retinopatia (RD) DT1: entro 3-5aa dalla diagnosi DT2: alla diagnosi di diabete GRAVIDANZA: le donne con preesistente diabete dovrebbero essere controllate prima e durante il 1° trimestre Follow-up DT1 e DT2: una volta all’anno Retinopathy in Diabetes. ADA Position Statement. Diabetes Care (Suppl.1) 2004 P. Melga -DiSEM - Univ. Genova TESTS di screening e di valutazione della Retinopatia Diabetica - Oftalmoscopia diretta e/o indiretta - Fotografia del fondo oculare - Fotografia digitale - Fluorangiografia retinica (non indicata per lo screening e la diagnosi di RD) P. Melga -DiSEM - Univ. Genova Fondo oculare normale P. Melga -DiSEM - Univ. Genova Classificazione e storia naturale della retinopatia diabetica RD non proliferativa o background retinopathy Lieve Moderata Severa RD proliferativa Malattia oculare avanzata P. Melga -DiSEM - Univ. Genova Mild NPDR • Clinical Findings – – – – Increased vascular permeability Microaneurysms Intraretinal hemorrhages Clinically Significant Macular Edema (CSME) possible • Management/Treatment – Annual follow-up – If CSME present: color fundus photography, fluorescein angiography, and photocoagulation P. Melga -DiSEM - Univ. Genova Moderate NPDR • Clinical Findings – Venous caliber changes – Intraretinal Microvascular Abnormalities (IRMAs) – Clinically Significant Macular Edema (CSME) possible • Management/Treatment – 6-12 month follow-up without CSME – Color fundus photography – CSME present: color fundus photography, fluorescein angiography, focal photocoagulation, 3-4 month follow-up P. Melga -DiSEM - Univ. Genova Retinopatia diabetica semplice: fluorangiografia. Microaneurismi sparsi ed emorragie puntiformi P. Melga -DiSEM - Univ. Genova Severe/Very Severe NPDR • Clinical Findings – – – – Retinal ischemia IRMAs Extensive hemorrhage and microaneurysms CSME possible • Management/Treatment – – – – 3-4 month follow-up Color fundus photography Possible panretinal photocoagulation CSME present: color fundus photography, fluorescein angiography, focal photocoagulation, 3-4 month follow-up P. Melga -DiSEM - Univ. Genova Retinopatia diabetica preproliferativa: fluorangiografia. Presenza di alterazioni venose,emorragie a grappolo,anormalità microvascolari intraretiniche, iniziali aree ischemiche P. Melga -DiSEM - Univ. Genova PDR • Clinical Findings – Ischemia induced neovascularization • at the optic disk (NVD) • elsewhere in the retina (NVE) – Vitreous hemorrhage – Retinal traction, tears, and detachment – CSME possible P. Melga -DiSEM - Univ. Genova Retinopatia proliferante: fluorangiografia e fotogafia del fondo dell’occhio. Neovasi in corrispondenza del disco ottico P. Melga -DiSEM - Univ. Genova PDR, cont. • Management/Treatment – 2-4 month follow-up – Color fundus photography – Panretinal photocoagulation (3-4 month follow-up) – Vitrectomy – CSME present: focal photocoagulation, fluorescein angiography P. Melga -DiSEM - Univ. Genova Prevention of Diabetic Retinopathy • Intensive glycemic control • Tight blood pressure control (<130/80 mmHg) • Comprehensive eye examinations P. Melga -DiSEM - Univ. Genova NEFROPATIA DIABETICA P. Melga -DiSEM - Univ. Genova NEFROPATIA DIABETICA (prevalenza) - 20-30% dei DIABETICI di TIPO 1 e 2 Recenti dati suggeriscono che il rischio di nefropatia è equivalente nei due tipi di diabete Oltre il 40% dei nuovi casi di Insufficienza renale cronica (ESRD) sono dovuti al diabete Cause principali di nuovi casi di ESRD negli USA (1997) Glomerulonefriti 9% Ipertensione 25% Cisti 2% Altre cause urologiche 2% Altre cause 10% Diabete 43% Cause sconosciute 9% USRDS 1999 Renal Data Report P. Melga -DiSEM - Univ. Genova Five Stages of Kidney Disease Stage 1: Hyperfiltration, or an increase in glomerular filtration rate (GFR) occurs. Kidneys increase in size. Stage 2: Glomeruli begin to show damage and microalbuminurea occurs. Stage 3: Albumin excretion rate (AER) exceeds 200 micrograms/minute(300mg/die), and blood levels of creatinine and ureanitrogen rise. Blood pressure may rise during this stage. P. Melga -DiSEM - Univ. Genova Five Stages of Kidney Disease (con’t.) Stage 4: GFR decreases to less than 75 ml/min, large amounts of protein pass into the urine, and high blood pressure almost always occurs. Levels of creatinine and urea-nitrogen in the blood rise further. Stage 5: Kidney failure, or end stage renal disease (ESRD). GFR is less than 10 ml/min. The average length of time to progress from Stage 1 to Stage 4 kidney disease is 17 years for a person with type 1 diabetes. The average length of time to progress to Stage 5, kidney failure, is 23 years. P. Melga -DiSEM - Univ. Genova Storia naturale della nefropatia nel diabete tipo 1 durata del diabete tipo I, anni P. Melga -DiSEM - Univ. Genova modificata, da Mogensen et al, 1983 SCREENING DELLA MICROALBUMINURIA - Raccolte temporizzate Notturna : 20-200 microg/min Raccolta 24 ore: 30-300 mg/24 ore - A/C rapporto albuminuria/creatininuria su campioni delle urine raccolte al risveglio mattutino: 2,5-25 mmol/l - Alla diagnosi nei diabetici di tipo 2 - Dopo 5 anni dalla diagnosi nel diabete di tipo 1 - Dopo lo screening iniziale dovrebbe essere ripetuta una volta all’anno P. Melga -DiSEM - Univ. Genova MAJOR RISK FACTORS FOR THE DEVELOPMENT AND PROGRESSION OF RENAL DAMAGE IN DIABETES • • • • • • • • • • • poor glycemic control systemic hypertension microalbuminuria or proteinuria early hyperfiltration and hypertrophy (?) high duration of diabetes genetic factors - male sex - family predisposition to hypertension, nephropathies and CV disease - ethnic predisposition - mutations in specific candidates genes lipid abnormalities smoking high intake of protein (?) abnormalities in hemostatic parameters (?) oligonephropathy(?) P. Melga -DiSEM - Univ. Genova Peggioramento della nefropatia ed indici di controllo glicemico Velocità di peggioramento della nefropatia HbA1c (%) Glicemia basale (mg/dl) Glicemia post-prandiale 2° ora (mg/dl) 16 12 8 4 0 5 7 9 11 80 120 160 200 140 180 220 260 300 (per 100 pazienti-anno) Shichiri M, et al. Diabetes Care 2000: 23, B21-9. P. Melga -DiSEM - Univ. Genova How Can You Prevent Diabetic Kidney Disease? • Maintain blood pressure <130/80 mm/Hg • Maintain preprandial plasma glucose 90-130 mg/dl • Maintain postprandial plasma glucose <180 mg/dl • Maintain A1C <7.0% Diabetic nephropaty. ADA Position Statement DIABETES CARE, 27 (Suppl. 1),2004 P. Melga -DiSEM - Univ. Genova Treatment of Diabetic Nephropathy • Hypertension Control - Goal: lower blood pressure to <130/80 mmHg Antihypertensive agents • Angiotensin-converting enzyme (ACE) inhibitors – captopril, enalapril, lisinopril, benazepril, fosinopril, ramipril, quinapril, perindopril, trandolapril, moexipril • Angiotensin receptor blocker (ARB) therapy – candesartan cilexetil, irbesartan, losartan potassium, telmisartan, valsartan, esprosartan • Beta-blockers P. Melga -DiSEM - Univ. Genova Treatment of Diabetic Nephropathy (cont.) • Glycemic Control • – Preprandial plasma glucose 90-130 mg/dl – A1C <7.0% – Peak postprandial plasma glucose <180 mg/dl – Self-monitoring of blood glucose (SMBG) – Medical Nutrition Therapy Restrict dietary protein to RDA of 0.8 g/kg body weight per day P. Melga -DiSEM - Univ. Genova Raccomandazioni dell’A.D.A. per il trattamento della Nefropatia Diabetica - Nei pazienti con diabete di tipo 1, con micro o con macro albuminuria, gli ACE inibitori hanno dimostrato di rallentare la progressione della nefropatia. - Nei pazienti ipertesi con diabete di tipo 2 e microalbuminuria, sia gli ACE inibitori che gli ARB hanno rallentato la progressione a macroalbuminuria - Nei pazienti ipertesi con diabete di tipo 2 con macroalbuminuria gli ARB hanno dimostrato di rallentare la progressione della nefropatia P. Melga -DiSEM - Univ. Genova - Per ridurre ulteriormente la pressione in pazienti già trattati con ACE inibitori o con ARBs o in pazienti che non tollerano gli ACE inibitori e/o gli ARBs si possono utilizzare i Ca-antagonisti non diidropiridinici (non-DCCBs, nifedipina), i beta bloccanti, i diuretici. - In presenza di nefropatia conclamata avviare restrizione proteica di circa 0,8g/kg/day. - In corso di trattamento con ACE inibitori o ARBs monitorare i livelli di K serico (iperpotassiemia). Target controllo pressorio: P.A. ottimale: < 130/80 mmHg P.A. ottimale nei pz. micro- e macroalb.: < 125/75 mmHg Diabetic nephropaty. ADA Position Statement DIABETES CARE, 27 (Suppl. 1),2004 P. Melga -DiSEM - Univ. Genova Treatment of End-Stage Renal Disease (ESRD) There are three primary treatment options for individuals who experience ESRD: 1. Hemodialysis 2. Peritoneal Dialysis 3. Kidney Transplantation P. Melga -DiSEM - Univ. Genova NEUROPATIA DIABETICA P. Melga -DiSEM - Univ. Genova Diabetic Neuropathy About 60-70% of people with diabetes have mild to severe forms of nervous system damage, including: Impaired sensation or pain in the feet or hands Slowed digestion of food in the stomach Carpal tunnel syndrome Other nerve problems More than 60% of nontraumatic lower-limb amputations occur among people with diabetes. P. Melga -DiSEM - Univ. Genova Pathogenesis of Diabetic Neuropathy • Metabolic factors – High blood glucose – Advanced glycation end products – Sorbitol – Abnormal blood fat levels • Ischemia • Nerve fiber repair mechanisms P. Melga -DiSEM - Univ. Genova Risk Factors • Glucose control • Duration of diabetes • Damage to blood vessels • Mechanical injury to nerves • Autoimmune factors • Genetic susceptibility • Lifestyle factors – Smoking – Diet P. Melga -DiSEM - Univ. Genova Classification of Diabetic Neuropathy • Symmetric polyneuropathy • Autonomic neuropathy • Mononeuropathy • Polyradiculopathy P. Melga -DiSEM - Univ. Genova Screening neuropatia diabetica (Linee guida A.D.A.) - Polineuropatia diabetica: alla diagnosi nel diabete di tipo 2 e dopo 5 anni dalla diagnosi nel tipo 1. - Neuropatia autonomica: alla diagnosi nel diabete tipo 2 e dopo 5 anni dalla diagnosi; esecuzione dei test di funzione cardiovascolare. Se lo screening é negativo ripeterlo annualmente. P. Melga -DiSEM - Univ. Genova Symmetric Polyneuropathy • Affects distal lower extremities and hands (“stocking-glove” sensory loss) • Most common form of diabetic neuropathy • Symptoms/Signs – Pain – Paresthesia/dysesthesia – Loss of vibratory sensation P. Melga -DiSEM - Univ. Genova Complications of Polyneuropathy • • • • Ulcers Charcot arthropathy Dislocation and stress fractures Amputation - Risk factors include: – Peripheral neuropathy with loss of protective sensation – Altered biomechanics (with neuropathy) – Evidence of increased pressure (callus) – Peripheral vascular disease – History of ulcers or amputation – Severe nail pathology P. Melga -DiSEM - Univ. Genova SCREENING della POLINEUROPATIA DISTALE SIMMETRICA Esame clinico del piede Riflessi achillei Sensibilità vibratoria Esame radiografico Studi di conduzione nervosa Elettromiografia P. Melga -DiSEM - Univ. Genova Treatment of Symmetric Polyneuropathy • Glucose control • Pain control – Topical creams – Anticonvulsants – Tricyclic antidepressants • Foot care P. Melga -DiSEM - Univ. Genova Essentials of Foot Care • Examination – Annually for all patients – Patients with neuropathy - visual inspection of feet at every visit with a health care professional • Advise patients to: – – – – – Use lotion to prevent dryness and cracking File calluses with a pumice stone Cut toenails weekly or as needed Always wear socks and well-fitting shoes Notify their health care provider immediately if any foot problems occur P. Melga -DiSEM - Univ. Genova Mononeuropathy • Peripheral mononeuropathy – Single nerve damage due to compression or ischemia – Occurs in wrist (carpal tunnel syndrome), elbow, or foot (unilateral foot drop) • Cranial mononeuropathy – Affects the 12 pairs of nerves that are connected with the brain and control sight, eye movement, hearing, and taste • Mononeuropathy multiplex P. Melga -DiSEM - Univ. Genova Mononeuropathy, cont. • Treatment – Foot care – Glucose control – Pain control Topical creams Anticonvulsants Tricyclic antidepressants P. Melga -DiSEM - Univ. Genova Polyradiculopathy • Lumbar polyradiculopathy (diabetic amyotrophy) – Thigh pain followed by muscle weakness and atrophy • Thoracic polyradiculopathy – Severe pain on one or both sides of the abdomen, possibly in a band-like pattern • Diabetic neuropathic cachexia – Polyradiculopathy + peripheral neuropathy – Associated with weight loss and depression P. Melga -DiSEM - Univ. Genova Polyradiculopathy, cont. • Polyradiculopathies are diagnosed by electromyographic (EMG) studies • Treatment – Foot care – Glucose control – Pain control P. Melga -DiSEM - Univ. Genova Autonomic neuropathy • Affects the autonomic nerves controlling internal organs – Peripheral – Genitourinary – Gastrointestinal – Cardiovascular • Is classified as clinical or subclinical based on the presence or absence of symptoms P. Melga -DiSEM - Univ. Genova NEUROPATIA AUTONOMICA (NA) Subdola, in quanto spesso asintomatica, la sua incidenza è molto variabile (dall’ 1,6% al 20% e oltre a seconda della popolazione esaminata e dei tests diagnostici utilizzati). Dal momento che la N.A. può interessare qualsiasi apparato (cardiovascolare, gastrointestinale, genitourinario, periferico), quando è presente la qualità della vita peggiora e la mortalità aumenta del 25-50% entro 5-10anni. P. Melga -DiSEM - Univ. Genova NEUROPATIA AUTONOMICA CARDIOVASCOLARE La neuropatia autonomica cardiovascolare (CAN) è la forma più studiata, e associata ad aumento di rischio di ischemia miocardica silente e morte improvvisa. Test diagnostici non invasivi (HRV) : - Breath test - Lying to standing - Ipotensione posturale P. Melga -DiSEM - Univ. Genova Cardiovascular Autonomic Neuropathy • Symptoms/Signs – Exercise intolerance – Postural hypotension • Treatment – Discontinue aggravating drugs – Change posture (make postural changes slowly, elevate bed) – Increase plasma volume P. Melga -DiSEM - Univ. Genova Genitourinary Autonomic Neuropathy Sign/Symptom Treatment Bladder dysfunction Voluntary urination; catheterization Retrograde ejaculation Antihistamine Erectile dysfunction Sildenafil, tadalafil Dyspareunia Lubricants; estrogen creams P. Melga -DiSEM - Univ. Genova Gastrointestinal Autonomic Neuropathy • Symptoms/Signs – Gastroparesis resulting in anorexia, nausea, vomiting, and early satiety – Diabetic enteropathy resulting in diarrhea and constipation • Treatment – Other causes of gastroparesis or enteropathy should first be ruled out – Gastroparesis - Small, frequent meals, metoclopramide, erythromycin – Enteropathy - loperamide, antibiotics, stool softeners or dietary fiber P. Melga -DiSEM - Univ. Genova Peripheral Autonomic Dysfunction • Contributes to the following symptoms/signs: – Neuropathic arthropathy (Charcot foot) – Aching, pulsation, tightness, cramping, dry skin, pruritus, edema, sweating abnormalities – Weakening of the bones in the foot leading to fractures • Testing – Direct microelectrode recording of postglanglionic C fibers – Galvanic skin responses – Measurement of vascular responses P. Melga -DiSEM - Univ. Genova Peripheral Autonomic Dysfunction, cont. • Treatment – Foot care/elevate feet when sitting – Eliminate aggravating drugs – Reduce edema • midodrine • diuretics – Support stockings – Screen for CVD P. Melga -DiSEM - Univ. Genova MACROANGIOPATIA P. Melga -DiSEM - Univ. Genova Framingham Heart Study CVD Events in Diabetics 12 10 Men Women 8 * * 6 * 4 2 * * * * * 0 Total CVD CHD Cardiac failure Intermittent claudication † Stroke CVD=cardiovascular disease CHD=coronary heart disease *P<0.01 †P<0.05 Wilson PWF, Kannel WB. In: Hyperglycemia, Diabetes and Vascular Disease. Ruderman N, et al. eds. Oxford;1992. ©Copyright 1992, American Physiological Society. Used by permission of Oxford University Press, Inc. P. Melga -DiSEM - Univ. Genova Increased CHF Prevalence in Diabetics 40 0 35 0 30 0 25 0 20 0 15 0 10 0 50 0 377 Diabetic subjects 224 135 68 8 33 4 12 105 241 300 250 Control subjects 44 <45 45-54 55-64 65-7475-84 85-94 95+ Age at baseline Nichols GA, et al. Diabetes Care. 2001:24;1614-1619. Copyright ©2002, American Diabetes Association. Reprinted with permission. P. Melga -DiSEM - Univ. Genova Causes of Death in People With Diabetes 50 40 40 30 20 15 13 13 10 10 4 0 Geiss LS, et al. In: Diabetes in America. National Institutes of Health;1995. P. Melga -DiSEM - Univ. Genova 5 Coronary Heart Disease Risk Markersin Diabetes Modifiable modifiable Elevated LDL-C Thrombogenic factors Low HDL-C – PAI-1 Elevated blood – Fibrinogen pressure – C-reactive Elevated protein triglycerides Diet Tobacco smoking Excess alcohol consumption Physical inactivity Obesity Pyorala K, et al. Eur Heart J. 1994;15:1300-1331. P. Melga -DiSEM - Univ. Genova Not Age Male gender Family history of CHD Personal history of CHD Systolic BP and CV Death in MRFIT 250 225 200 175 150 125 100 75 50 25 0 Nondiabetic (n=342,815) Diabetic (n=5,163) <120 120-139140-159160-179180-199 200 Systolic BP (mmHg) MRFIT=Multiple Risk Factor Intervention Trial Stamler J, et al. Diabetes Care. 1993;16:434-444. P. Melga -DiSEM - Univ. Genova Incidence of MI and Microvascular Endpoints by Mean SBP and HbA1c in UKPDS 80 40 30 Myocardi al infarction 20 10 Microvascular endpoints 0 110120 130140150 160170 Mean SBP (mmHg) Adjusted incidence per 1000 person-years (%) Adjusted incidence per 1000 person-years (%) 50 60 40 Myocardi al infarction 20 0 Microvascular endpoints 5 6 7 8 9 10 11 Updated mean HbA1c concentration (% Adler AI, et al. BMJ. 2000;321:412-419.Stratton IM, et al. BMJ. 2000;321:405-412. P. Melga -DiSEM - Univ. Genova Age-Adjusted CVD Mortality by Quintile* of Fasting Serum Triglyceride (mmol/l) 25 Men * Women * 20 15 10 5 0 Q1 Q2 Q3 Q4 Q5 Q1 Q2 Q3 Q4 Q5 CVD=cardiovascular disease *P<0.01 compared to Q1 Q1<1.10; Q2=1.11-1.50; Q3=1.51-2.02; Q4=2.03-2.93; Q5>2.94. Fuller JH, et al. Diabetologia. 2001;44[suppl2]:S54-S64.Copyright ©2001, Springer-Verlag.. P. Melga -DiSEM - Univ. Genova Survival (all-cause mortality) Proteinuria as a Risk Factor for Mortality in Type 2 Diabetes 1.0 Normoalbuminuria (n=191) 0.9 Microalbuminuria (n=86) 0.8 0.7 Macroalbuminuria (n=51) 0.6 0.5 0 1 2 3 4 P<0.01 normoalbuminuria vs microalbuminuria P<0.001 normoalbuminuria vs macroalbuminuria P<0.05 microalbuminuria vs macroalbuminuria 5 6 Years Gall MA, et al. Diabetes. 1995;44:1303-1309.Copyright ©1995, American Diabetes Association. P. Melga -DiSEM - Univ. Genova Summary of Key Points • The protection afforded nondiabetic women is lost in diabetic women • Diabetics are at increased risk for all types of fatal and • • • non-fatal cardiovascular (CV) events There is an increasingly negative impact on CV morbidity and mortality as the number of risk factors increases. The risk of myocardial infarction (MI) in a diabetic without prior MI is as great as the risk of MI in a nondiabetic with a previous MI Proteinuria is a potent predictor of cardiovascular risk in diabetics, even more than in nondiabetics P. Melga -DiSEM - Univ. Genova P. Melga -DiSEM - Univ. Genova Popolazioni dell’Europa e Nord America Diabete Tipo 2 10-15 volte più frequente Diabete Tipo 1 Mod. da Vora JP, Bailliere’s Clinical Endocrinology and Metabolism, 13: 239-264, 1999 P. Melga -DiSEM - Univ. Genova Patogenesi delle complicanze del diabete FASE POST-PRANDIALE Iperglicemia Lipidi, acidi grassi liberi, etc. Spike (Variabilità) Esposizione “continua” Tossicità “acuta” Tossicità “cronica” Lesione tissutale Altri fattori di rischio associati Complicanze del diabete P. Melga -DiSEM - Univ. Genova complicanze microvascolari • Retinopatia diabetica • Neuropatia diabetica • Nefropatia diabetica P. Melga -DiSEM - Univ. Genova Peggioramento della retinopatia, nefropatia ed indici di controllo glicemico Glicemia basale (mg/dl) Velocità di peggioramento della nefropatia Velocità di peggioramento della retinopatia HbA1c (%) Glicemia post-prandiale 2° ora (mg/dl) 16 12 8 4 0 5 7 9 11 5 7 9 11 80 120 160 200 140 180 220 260 300 16 12 8 4 0 80 120 160 200 140 180 220 260 300 (per 100 pazienti-anno) Shichiri M, et al. Diabetes Care 2000: 23, B21-9. P. Melga -DiSEM - Univ. Genova IPERTENSIONE ARTERIOSA P. Melga -DiSEM - Univ. Genova Prevenzione nefropatia Target controllo glicemico - HbA1c < 7.0% (v.n. 4-6%) - Glicemia a digiuno o preprandiale 90-130 mg/dl - Glicemia postprandiale < 180 mg/dl Diabetic nephropaty. ADA Position Statement. DIABETES CARE, 27 (Suppl. 1) 2004 P. Melga -DiSEM - Univ. Genova Diagnostic Tests • Assess symptoms - muscle weakness, muscle • cramps, prickling, numbness or pain, vomiting, diarrhea, poor bladder control and sexual dysfunction Comprehensive foot exam – Skin sensation and skin integrity – Quantitative Sensory Testing (QST) – X-ray • Nerve conduction studies • Electromyographic examination (EMG) • Ultrasound P. Melga -DiSEM - Univ. Genova Classification and Natural History of Diabetic Retinopathy • Mild nonproliferative diabetic retinopathy (NPDR) • Moderate NPDR • Severe NPDR • Very Severe NPDR • Proliferative diabetic retinopathy (PDR) P. Melga -DiSEM - Univ. Genova Increased Risk of CV Events Over 7 years in Type 2 Diabetics 50 45 40 35 30 25 20 15 10 5 0 Myocardial Infarction Stroke CV Death Nondiabetic –MI (n=1,304) Diabetic –MI (n=890) P<0.001 * Nondiabetic +MI (n=69) Diabetic +MI (169) P<0.001 * P<0.001 * -MI=no prior myocardial infarction/+MI=prior myocardial infarction CV=cardiovascular *For diabetes vs. no diabetes and prior MI vs. no prior MI Haffner SM, et al. N Engl J Med. 1998;339:229234. P. Melga -DiSEM - Univ. Genova