Università degli studi di Bologna
FACOLTA’ DI INGEGNERIA
Corso di Laurea in Ingegneria Gestionale
Insegnamento di Principi di Ingegneria Elettrica
Prof. Negrini Francesco
Certificati Verdi
e
Titoli di Efficienza Energetica
Sfide globali
1. reperire ed assicurare le risorse
energetiche per sostenere la crescita e lo
sviluppo economico dei Paesi sviluppati
e in via di sviluppo
2. mitigare i processi di cambiamento
climatico garantendo la protezione
dell’ambiente
Protocollo di Kyoto
• Certificati Verdi: incentivazione alla
produzione di energia rinnovabile
• Titoli di Efficienza Energetica:
miglioramento dell’efficienza nei consumi
energetici
• Emission Trading: riduzione delle
emissioni dei gas ad effetto serra
Università degli studi di
Bologna
FACOLTA’ DI INGEGNERIA
Corso di Laurea in Ingegneria Gestionale
Insegnamento di Principi di Ingegneria Elettrica
Prof. Negrini Francesco
Il meccanismo dei Certificati Verdi
Le fonti energetiche rinnovabili
• Perché sono importanti
• Limiti al loro sviluppo
 Sviluppo sostenibile
 Elevati costi di investimento
 Raggiungimento obiettivi
protocollo di Kyoto
 Tecnologie relativamente
recenti
 Diversificazione e sicurezza
dell’approvvigionamento
energetico
 Difficoltà di valutazione delle
esternalità connesse
 Riduzione delle emissioni
inquinanti locali e
miglioramento della qualità
della vita
La situazione in Italia
(dati “Rapporto Energia e Ambiente 2006” di ENEA)
7% del consumo interno lordo di energia (CIL), anno 2005
14,1 % del consumo interno lordo di energia elettrica, anno 2005
10,70%
4,70%
12,30%
0,10%
72,20%
Idroelettrico
Fotovoltaico
Biomasse ed RSU
Geotermia
Eolico
Obiettivi comunitari e sistemi di
incentivazione
 La direttiva 2001/77/CE pone per l’Italia l’obiettivo di penetrazione
delle fonti energetiche rinnovabili nella produzione di energia elettrica
al 2010 pari al 25%
 La direttiva 96/92/CE individua una serie di meccanismi di
incentivazione per le fonti energetiche rinnovabili:
- sistemi basati sul prezzo;
- sistemi basati sulle quantità (Certificati Verdi);
Con il Decreto legislativo del 16 marzo 1999, n°79 (decreto Bersani)
l’Italia adotta il meccanismo di incentivazione dei Certificati Verdi.
Cosa è un Certificato Verde
• Un documento che certifica l’origine dell’elettricità prodotta da
fonti rinnovabili. È cioè una prova del “contenuto verde” di una
certa quantità di energia;
• Un Titolo al portatore, commercializzato separatamente
dall’energia che rappresenta;
• Può essere negoziato liberamente in un mercato appositamente
creato e può cambiare più volte proprietario prima di essere
annullato;
• Uno strumento di controllo, dato che il meccanismo prevede
l’imposizione di obblighi sulla quantità di energia rinnovabile
da produrre per determinati soggetti.
Il meccanismo dei certificati verdi - 1
• Taglia di 1 certificato verde = 50 MWh;
• Validità = 1 anno;
• Il diritto di ricevere i certificati verdi è riconosciuto alla produzione
per i primi 12 anni successivi al periodo di avviamento e collaudo degli
impianti;
• Impianti ammessi: solo se entrati in esercizio dopo 1 aprile 1999,
anche a seguito di potenziamenti, riattivazioni e rifacimenti. Gli impianti
sono ammessi all’incentivo se ottengono dal GSE (Gestore dei Servizi
Elettrici) la qualifica IAFR (Impianto A Fonte Rinnovabile);
• Le fonti rinnovabili ammesse: idraulica, eolica, geotermica, solare,
biomasse, biogas, maree, moto ondoso.
Il meccanismo dei certificati verdi - 2
• Soggetti all’obbligo: tutti i produttori ed importatori di energia elettrica
da fonte convenzionale eccedente i 100 GWh annui;
• La quota d’obbligo: a partire dal 2001 devono immettere annualmente
in rete una quota di energia elettrica da fonte rinnovabile pari al 2%
dell’energia elettrica immessa in rete nell’anno precedente e prodotta da
fonti convenzionali; la quota è stata poi aumentata di 0,35% punti a
partire dal 2004 fino al 2006, anno in cui essa è stata pari al 3,05%;
• Il soddisfacimento dell’obbligo può avvenire attraverso 3 opzioni:
a) l’acquisto di certificati verdi, per una quantità pari alla quota soggetta
all’obbligo;
b) la produzione di energia rinnovabile attraverso i propri impianti;
c) l’importazione di energia rinnovabile proveniente da paesi che
adottano analoghi strumenti di incentivazione.
Il precedente sistema di incentivazione in
Italia: il CIP6/92
• Il CIP6/92 incentiva le fonti energetiche
rinnovabili ed assimilate;
• Garantiva l’acquisto dell’energia a prezzi
incentivati, lasciando libera la quantità offerta
creando incertezza sulla spesa totale;
• I costi dell’incentivazione sono pagati
direttamente dai consumatori attraverso la
Cassa Conguaglio del settore Elettrico;
Il quadro normativo - 1
 Decreto legislativo 16 marzo 1999, n.79 (Decreto Bersani)
“Attuazione della direttiva 96/92/CE recante norme comuni per il mercato
interno dell’energia elettrica”
articolo 11 - energia elettrica da fonti rinnovabili
comma 1) individuazione degli operatori soggetti all’obbligo;
comma 2) indicazione della franchigia di 100 GWh e della quota
d’obbligo;
comma 3) indicazione delle modalità per il soddisfacimento dell’obbligo
ed individuazione della facoltà di emissione di certificati verdi
da parte del GSE (ex GRTN) per coprire eventuali fluttuazioni
produttive annuali o offerta inefficiente.
Il quadro normativo - 2
 Decreto del Ministero dell’Industria, del Commercio e dell’artigianato
11 novembre 1999





Diritto ai certificati verdi per i primi 8 anni di esercizio dell’impianto;
Valore del certificato pari o multiplo di 100 MWh;
Il certificato verde è valido solo relativamente all’anno a cui è riferito;
I certificati sono oggetto di libero mercato;
Entro il 31 marzo di ogni anno, i soggetti all’obbligo trasmettono al GSE i
certificati relativi all’anno precedenti equivalenti all’obbligo di immissione.
 Decreto legislativo 29 dicembre 2003, n.387




Identifica le fonti idonee a beneficiare dell’incentivo;
Stabilisce l’incremento annuale della quota di 0,35%, anni 2004 – 2006;
Include i rifiuti tra le fonti incentivabili;
Introduce la “bancabilità” dei certificati verdi;
Il quadro normativo - 3
 Legge del 23 agosto 2004, n.239 (Legge Marzano)
 Riduzione della taglia di 1 certificato verde a 50 MWh;
 Diritto all’incentivazione dell’energia prodotta attraverso l’idrogeno e le
celle a combustibile.
 Decreto Ministeriale 24 ottobre 2005 (A)
 Norme sulla quantificazione dell’energia soggetta all’obbligo;
 Norme sulla qualifica degli impianti;
 Modalità di rilascio e contrattazione dei certificati verdi;
 Decreto legislativo 152/06 (Testo unico ambientale)
 Estensione della durata dell’incentivazione ai primi 12 anni di esercizio;
 Legge 296/06 (Legge finanziaria per il 2007)
 Esclusione dal diritto all’incentivazione attraverso certificati verdi degli
impianti alimentati a rifiuti e da combustibile da rifiuti, degli impianti
alimentati ad idrogeno comprese le celle a combustibile.
Il mercato dei certificati verdi - 1
Offerta:
–
Certificati GSE
cedibili esclusivamente in borsa
a consuntivo
–
Produttori IAFR
a preventivo
Domanda:
–
Produttori ed importatori di energia non rinnovabile (>100 GWh/anno)
Il mercato dei certificati verdi - 2
La contrattazione bilaterale
• Contratti “a termine”;
• Gestita attraverso il sistema informatico del GME
• Vantaggi:
– Rapporto diretto con la controparte;
– Possibilità di sconti a fronte di pagamenti anticipati;
– Maggiore flessibilità contrattuale
Il mercato dei certificati verdi - 3
Borsa dei certificati verdi
•
Organizzata e regolamentata del GME (Gestore del Mercato Elettrico)
•
I certificati sono ceduti al migliore offerente;
•
Possono operare come acquirenti e venditori: il GSE, produttori nazionali
ed esteri, importatori e clienti grossisti, associazioni di consumatori,
ambientaliste e sindacali;
•
Le transazioni possono riguardare tre tipi di certificati:
• I certificati emessi a consuntivo d’anno;
• I certificati emessi in anticipo;
• I certificati del GSE, caratterizzati da un prezzo fisso.
Il mercato dei certificati verdi - 4
Svolgimento delle contrattazioni di borsa
•
Sessioni: 1 volta a settimana periodo (gennaio – marzo)
1 volta al mese nel restante periodo
•
Negoziazione continua
•
Prezzo fisso dei certificati GSE costituisce un tetto massimo di
riferimento per gli altri operatori del mercato
•
Vantaggi:
– Sicurezza;
– Trasparenza;
– Efficienza;
Domanda ed offerta (anni 2002-2006)
Osservazioni e proposte - 1
Si conseguono obiettivi quantitativi prefissati
garantendo efficienza economica;
Insieme ai TEE incentivano percorsi in grado
di ridurre le inefficienze della filiera
energetica nazionale;
Creano opportunità per le aziende (energy
manager);
Osservazioni e proposte - 2
Limiti del sistema
•
Il trend di crescita delle rinnovabili sembra attenuarsi;
•
Incremento della quota d’obbligo basso e ritardo di ridefinizione della
stessa per i prossimi anni;
•
Il meccanismo premia maggiormente le tecnologie affermate (eolico)
rispetto a quelle non ancora pienamente affermate (fotovoltaico e
biomassa);
•
Parte dei certificati rilasciati non rappresentano un aumento della
produzione da fonte rinnovabile
Osservazioni e proposte - 3
Proposte per il miglioramento del meccanismo
•
Fissare per almeno 10 anni la quota di crescita dell’obbligo in misura pari
ad un incremento dello 0,50% – 0,75% annuo
•
Differenziare le fonti assegnando un k moltiplicativo sull’attuale criterio di
assegnazione dei certificati
ATTUALMENTE :
NUOVA PROPOSTA:
biomasse
eolico
fonte (i)
1 CV = 50 MWh
1 CV = 50 MWh * 1/kbiomasse
1 CV = 50 MWh * 1/keolico
1 CV = 50 MWh * 1/kfonte(i)
Osservazioni e proposte - 3
Determinare il valore minimo del prezzo del certificato verde e il valore
massimo o sanzione, automaticamente applicata in caso di
inadempienza
In caso di eccesso di domanda di CV, il soggetto ad obbligo che non
dispone di CV ottempera l’obbligo tramite il pagamento della sanzione
(valore max del certificato) presso il GSE;
In caso di eccesso di offerta consentire ai produttori di FER la cessione
dei certificati al GSE, al valore minimo;
Affiancare ai CV altre forme di incentivo dedicate alle singole fonti, in
particolare quelle penalizzate da tale meccanismo.
Università degli studi di Bologna
FACOLTA’ DI INGEGNERIA
Corso di Laurea in Ingegneria Gestionale
Principi di Ingegneria Elettrica
Prof. Negrini Francesco
Titoli emessi dal GME a fronte di risparmi
energetici verificati e certificati dall’Autorità
per l’Energia Elettrica e il Gas
Riguardano tre tipologie d’intervento:
1. risparmio di ENERGIA ELETTRICA
2. risparmio di GAS NATURALE
3. risparmio di altri COMBUSTIBILI
Servizio di distribuzione dell’energia
elettrica e del gas naturale: obiettivi
di efficienza energetica e
sviluppo di fonti rinnovabili
Prima attuazione
1. Individuazione obiettivi quantitativi per i dlgs 79/99 e 164/00, per il
quinquennio 2002-2006
2. Introduzione del “MERCATO DI TITOLI DI EFFICIENZA ENERGETICA”
3. L’Autorità ha il compito di attuazione e gestione del meccanismo
…processo di
revisione dei DM
DM per il settore elettrico: nuova individuazione obiettivi quantitativi per l’incremento
dell’efficienza energetica negli usi finali di energia
DM settore gas naturale:
nuova individuazione obiettivi quantitativi nazionali per il
risparmio energetico e sviluppo da fonti rinnovabili
Principali novità:
• posticipo dell’avvio del meccanismo e degli obblighi al 1° gennaio 2005
• rimodulazione obiettivi di risparmio energetico
• campagne informative e diagnosi energetiche gestite dal ministero
• revisione del meccanismo sanzionatorio previsto in caso di inadempienza
Anno
Decreto
Elettrico
[MTep]
Decreto Gas
[MTep]
2005
0,1
0,1
2006
0,2
0,2
2007
0,4
0,4
2008
0,8
0,7
2009
1,6
1,3
I risparmi previsti al
termine del quinquennio
2005-2009 sono pari a
2,9 MTep di energia!!
La tonnellata equivalente di
petrolio TEP è un'unità di
misura di energia e rappresenta
la quantità di energia rilasciata
dalla combustione di una
tonnellata di petrolio grezzo.
Vale circa 42 GJ
Gli obiettivi nazionali di risparmio energetico sono
ripartiti tra DISTRIBUTORI DI ENERGIA
ELETTRICA/GAS in base al rapporto tra quantità di
energia distribuita dal singolo distributore e quantità
complessivamente distribuita a livello nazionale.
La ripartizione avviene tra distributori con almeno
100.000 clienti al 31 dicembre 2001
- ESCO (società di servizi energetici) : ottengono un beneficio dalla vendita dei titoli
ottenuti su attività proprie del loro core-business.
- Aziende fornitrici di prodotti o servizi collegati all’efficienza energetica, possono
accreditarsi presso l’AEEG e ottenere Certificati Bianchi passando da una logica di offerta di
prodotto ad una di offerta di servizio
- Regioni: che possono fruire di finanziamenti per realizzare diagnosi energetiche presso
gli edifici pubblici
- Enti Locali: possono sfruttare i decreti per realizzare accordi con distributori e ESCO per
promuovere interventi presso le proprie strutture o nei confronti della cittadinanza
- Utenti finali: sebbene esclusi dall’ottenimento di titoli, hanno la possibilità di beneficiare
in via indiretta dei ricavi conseguiti dalle ESCO e in via diretta dalla realizzazione dei
progetti
I distributori raggiungono i propri obiettivi attraverso progetti ricadenti
“tipicamente” nelle tipologie indicate dai decreti
I progetti possono essere realizzati dai
distributori sia mediante AZIONI
DIRETTE, sia tramite società
controllate, ovvero attraverso
“SOCIETA’ terze operanti nel settore
dei SERVIZI ENERGETICI”
In alternativa alla realizzazione di progetti, i
soggetti obbligati possono scegliere di
soddisfare gli obblighi a loro carico
ACQUISTANDO da terzi, in tutto o in
parte, certificati denominati “TITOLI DI
EFFICIENZA ENERGETICA”
•VINCOLO DEL 50%
•Risparmi conseguiti nel periodo 2001-2004
I Decreti Ministeriali hanno affidato all’Autorità la
definizione della regolazione e la gestione dell’intero
meccanismo.
L’Autorità ha approvato le “LINEE GUIDA” per la
preparazione, esecuzione e valutazione dei progetti e
per la definizione dei criteri e delle modalità per il rilascio
dei titoli di efficienza energetica.

Contributo tariffario: previsto per progetti che comportano una
riduzione nel consumo di energia primaria da parte dei distributori obbligati
fino al raggiungimento dello specifico obiettivo annuale

Sanzioni per inadempienza: i distributori inadempienti sono soggetti
a sanzioni stabilite dall’Autorità sulla base del numero di tep non risparmiati
rispetto all’obiettivo specifico del distributore

Regole di funzionamento: con la delibera n°67/05 del 14 aprile
l’Autorità approva lo schema di regole di funzionamento del mercato proposto
dalla società Gestore del mercato S.p.a. che disciplina :




modalità e criteri di ammissione al mercato
organizzazione e gestione delle contrattazioni
meccanismi di garanzia delle compravendite
Modalità per la verifica degli obiettivi: adottate con la delibera
n°98/06 del 23 maggio e orientate a ridurre i tempi tra certificazione dei
risparmi energetici da parte dell’Autorità ed effettiva emissione dei TEE da
parte de GME
• individuano le metodologie di valutazione dei risparmi energetici
• definiscono la documentazione da trasmettere e la necessaria
tempistica ai fini della verifica e certificazione dei risparmi energetici
• stabiliscono le caratteristiche dei TEE
METODI DI VALUTAZIONE STANDARDIZZATA:
•
•
Definizione a priori del risparmio energetico ottenibile ( utilizzo delle SCHEDE TECNICHE)
Applicabile ad interventi standardizzabili e ripetitivi
indicano le norme tecniche da rispettare, le
modalità e le procedure di calcolo del
risparmio energetico conseguibile attraverso
la realizzazione dell’intervento.
METODI DI VALUTAZIONE ANALITICA:
•
Quantificazione del risparmio energetico effettuata sulla base di un algoritmo predefinito e di
alcuni parametri da misurare
METODI DI VALUTAZIONE A CONSUNTIVO:
•
•
Applicabile ad interventi non valutabili con i precedenti metodi
La quantificazione del risparmio avviene confrontando i consumi misurati prima e dopo
l’intervento, in base ad un metodo di misura proposto dal soggetto titolare del progetto e
approvato dall’Autorità
Tipologie:
-titoli di tipo I, attestanti il conseguimento di risparmi di energia primaria attraverso una
riduzione dei consumi di energia elettrica;
-titoli di tipo II, attestanti il conseguimento di risparmi di energia primaria attraverso
una riduzione dei consumi di gas naturale;
-titoli di tipo III, attestanti il conseguimento di risparmi di energia primaria attraverso
una riduzione dei consumi di altri combustibili fossili.
BANCABILITA’: Tutti i TEE emessi, indipendentemente dal periodo di riferimento dei
risparmi ai quali sono associati, possono essere utilizzati per soddisfare gli obiettivi di qualunque
anno del quinquennio di applicazione dei decreti ministeriali
•30 aziende di distribuzione soggette ad
obblighi:
- 10 settore energia elettrica
- 20 settore gas naturale
•30 aziende di distribuzione soggette ad
obblighi:
- 10 settore energia elettrica
- 20 settore gas naturale
•573 aziende di distribuzione di energia
elettrica e/o gas naturale non soggette ad
obblighi, ammesse ad operare dal lato
offerta di TEE
•498 aziende di distribuzione di energia
elettrica e/o gas naturale non soggette ad
obblighi, ammesse ad operare dal lato
offerta di TEE
•577 soggetti accreditati presso l’autorità
come ESCO (società di servizi energetici)
•919 soggetti accreditati presso l’autorità
come ESCO (società di servizi energetici)
Obiettivo complessivo pari a 151.911 tep
Obiettivo complessivo pari a 311.758 tep
Tutti i distributori obbligati
I TEE consegnanti coprono il
hanno raggiunto l’obiettivo 99,6% dell’obiettivo nazionale e
annuale rispettando il vincolo compensano le inadempienze
del 50%, ad eccezione di 3
registrate nel 2005.
soggetti, 1 nel settore elettrico
I distributori inadempienti
e 2 nel settore del gas, che
possono compensare
hanno avuto la possibilità di
l’inadempienza nel biennio
compensare la loro
2007-2008
inadempienza nel biennio
2006-2007
•Risparmio energetico pari a
286.837 tep di cui:
•Risparmio energetico pari a
611.529 tep di cui:
•75% di tipo I (214.244 tep)
•22% di tipo II (62.826 tep)
•3% di tipo III (9.767 tep)
•80% di tipo I (214.244 tep)
•15% di tipo II (62.826 tep)
•5% di tipo III (9.767 tep)
•Il 90% degli interventi ha utilizzato •Tenendo conto dei risparmi
metodologie di tipo standardizzato o energetici realizzati nel 2005 e
analitico
certificati nell’anno successivo, i
TEE disponibili al 31 maggio 2006
•Tra i risparmi certificati il 62% è
risultano pari a 745.254 tep (240%
dovuto ad interventi relativi al
dell’obiettivo annuale)
periodo 2001-2004 (che faciliteranno
il raggiungimento degli obiettivi
•L’influenza dovuta agli interventi
anche nel 2006)
realizzati nel periodo 2001-2004 si è
ridotta dal 62% al 27%
•Emerge una struttura dell’offerta •Si accentua la tendenza favorevole
di TEE più favorevole ai distributori ai distributori elettrici in quanto sono
elettrici: emessi un numero di certificati di stati emessi un numero di certificati
tipo I quattro volte superiore alla quantità
di tipo I cinque volte superiore alla
minima
quantità minima
•I distributori obbligati hanno
•I TEE rilasciati a soggetti non
complessivamente ottenuto
obbligati sono passati dal 67,1% del
l’emissione di meno di un terzo dei 2005 all’84,5% del 2006
TEE rilasciati
1. Al 31 maggio 2006 sono stati registrati dal
GME 25.186 scambi di TEE sul mercato
organizzato:
1. Al 31 maggio 2007 sono stati registrati dal
GME 76.866 scambi di TEE sul mercato
organizzato:
2. I TEE scambiati complessivamente sono
risultati pari a 145.567 di cui 120.381 tramite
transazioni bilaterali (83%)
2. I TEE scambiati complessivamente sono
risultati pari a 321.846, in linea con gli
obiettivi dell’anno e raddoppiati rispetto al
2005 proporzionalmente al raddoppio degli
obiettivi
3. Prospettive di aumento dell’importanza degli
scambi sul mercato negli anni futuri
3. Il 76% dei TEE scambiati è stato oggetto di
contrattazione bilaterale
1. Al termine del 2006, il giudizio complessivo sul funzionamento del meccanismo si
conferma positivo come riscontrato alla fine del primo anno:
1. L’ammontare dei risparmi certificati (quindi la % di obiettivi raggiunti) e il numero di
soggetti coinvolti hanno raggiunto livelli incoraggianti ed inattesi
2. Il meccanismo ha confermato la capacità di selezionare gli interventi a minor costo
2. A differenza di quanto rilevato al termine del 2005 il sistema ha incrementato gli sforzi
sul fronte della diffusione di informazioni al fine di sensibilizzare i consumatori sul tema
del risparmio energetico
3. Due aspetti sui quali il sistema può avere margini di miglioramento sono:
1. Lo sviluppo di interventi di diffusione di tecnologie con vita tecnica medio lunga e quindi
capaci di produrre risparmi oltre il periodo nel quale è previsto l’incentivo economico (per
esempio interventi sugli involucri edilizi)
2. Lo sviluppo di un numero maggiore di interventi nel settore industriale
Elevata offerta di TEE
rispetto alla domanda
Riduzione dei prezzi dei titoli
scambiati sul mercato organizzato
Riduzione dell’incentivo a
sviluppare nuovi interventi
Interventi sul quadro normativo e regolatorio
1. Revisione dei criteri di individuazione dei distributori
obbligati
2. Revisione dei criteri di ripartizione degli obiettivi
nazionali
3. Definizione degli obiettivi oltre il quinquennio 20052009
1. Aggiornamento del contributo tariffario previsto dai decreti per il
raggiungimento degli obiettivi di risparmio energetico da parte dei
distributori obbligati
2. Aggiornamento delle schede tecniche esistenti per tener conto
delle evoluzioni del mercato, delle tecnologie e delle normative
3. Sviluppo di nuove schede tecniche
4. Approfondimento delle attività di monitoraggio sul meccanismo
5. Potenziamento delle attività di ispezione e controllo sui progetti, in
collaborazione con la Guardia di Finanza e l’ENEA, per
verificarne la conformità con i decreti
6. Interventi sulle linee guida per semplificare l’attuazione del
meccanismo e potenziarne l’efficacia
Scarica

Il meccanismo dei certificati verdi