Crescita, Competitività,
Internazionalizzazione
Fabio Sdogati
Modena, 26 settembre 2007
[email protected]
1
Indice
1. Nuovi modelli di internazionalizzazione d’impresa
2. Le determinanti della competitività internazionale di prezzo
3.1 Gli scenari macroeconomici di fondo
3.2 Le prospettive dopo la crisi corrente
2
Nuovi modelli di internazionalizzazione
Liberalizzazione
del commercio
Caduta dei costi
di trasporto
Caduta dei costi di
coordinamento
Aumento delle opportunità di business
E Modalità 2:
Modalità 1:
Global
Resource
Seeking
Elevata crescita del PIL
nelle economie emergenti
Impresa
globalmente
integrata
Global
Market
Seeking
Deindustrializzazione nelle
economie ad alto reddito
3
Nuovi modelli di internazionalizzazione
Pensiamo al processo produttivo (condotto in un paese ed in un
unico impianto) come ad un processo che può essere
scomposto in segmenti, ognuno dei quali è caratterizzato da un
diverso rapporto capitale/lavoro. Possiamo rappresentare questi
processi nel seguente modo:
A
B
C
D
E
F
G
A = IDEAZIONE
E = MARKETING
B = DESIGN
F = AMMINISTRAZIONE
C = PROTOTIPAZIONE
G = GESTIONE E COORDINAMENTO
D= PRODUZIONE DI MASSA
H= …
H
4
Nuovi modelli di internazionalizzazione
PECO
D
Segmento ad alta
intensità di lavoro
non qualificato
ITALIA
A
B
MERCATO DI
ESPORTAZIONE
C
E
F
PRODOTTO
FINALE
5
Nuovi modelli di internazionalizzazione
CONFEZIONAMENTO
PRODOTTO FINALE
PRODOTTO
INTERMEDIO
SEMIFINITO
MATERIA PRIMA
ALTA
INTENSITÀ
DI LAVORO
Nuovi modelli di internazionalizzazione
ITALIA
INTERMEDIO
ROMANIA
STADIO 1
STADIO 2
PACKAGING
SEMILAVORATO
ALTA
INTENSITÀ
DI LAVORO
MATERIE PRIME
INDIA
PRODOTTO FINALE
REGNO
UNITO
7
Nuovi modelli di internazionalizzazione
INDIA
Segmento ad alta
intensità di conoscenze e
competenze
B
CINA
USA
A
F
C
PRODOTTO
FINALE
MALESIA
D
E
EUROPA
8
Competitività internazionale
di prezzo
9
Competitività di prezzo: ll tasso di cambio reale
 Definiamo “tasso di cambio nominale” il prezzo della valuta estera
in termini di valuta nazionale.
 Definiamo “tasso di cambio reale” il rapporto tra il prezzo del bene
di produzione estera, espresso in valuta locale, e il prezzo del bene di
produzione nazionale, anch’esso espresso in valuta locale.
Siano
e
P$
P
=
=
=
€/$
Il prezzo in $ del bene prodotto all’estero
Il prezzo in € del bene prodotto all’interno
10
Competitività di prezzo: ll tasso di cambio reale
eP
R
P
$
Il tasso di cambio reale è un indicatore della competitività
internazionale di prezzo:
R
è sempre maggiore di zero
R
crescente testimonia una crescente competitività
internazionale di prezzo del produttore locale
R
decrescente testimonia una riduzione della competitività
internazionale I prezzo del produttore locale
11
Competitività di prezzo: ll tasso di cambio reale
Cosa determina i prezzi del produttore?
w

$
P    mPRN
e   1  z 
a

P
Il prezzo del prodotto nazionale in valuta locale sul mercato
internazionale
w
Il costo del lavoro, in moneta nazionale, per unità di tempo
a
Produttività del lavoro, in unità di prodotto per unità di tempo
m
Numero di unità fisiche di importazione necessarie a produrre
un’unità della merce
$
PRN
Il prezzo delle risorse naturali in valuta estera sul mercato internazionale
e
Il tasso di cambio nominale bilaterale €/$
z
Tasso di profitto, in % del costo di produzione
12
Gli scenari
macroeconomici
13
Gli scenari economici di fondo
Tavola 1. Tasso di crescita del PIL reale. Previsioni di aprile 2007.
Gruppo
2005
2006
2007
(previsione)
2008
(previsione)
Mondo
4.9
5.5
4.9
4.9
Economie
avanzate
2.5
3.1
2.5
2.7
Centro-Est Europa
5.5
6.3
5.5
5.3
Economie in via di
sviluppo-Asia
9.2
9.7
8.8
8.4
Fonte: IMF, World Economic Outlook, aprile 2007
14
Gli scenari economici di fondo
Tavola 2. Tasso di crescita del PIL reale. Previsioni di aprile 2007.
Gruppo
2005
2006
2007
(previsione)
2008
(previsione)
Stati Uniti
3.2
3.3
2.2
2.8
Euro Area
1.4
2.6
2.3
2.3
Germania
0.9
2.7
1.8
1.9
Francia
1.2
2.0
2.0
2.4
Italia
0.1
1.9
1.8
1.7
Regno Unito
1.9
2.7
2.9
2.7
Fonte: IMF, World Economic Outlook, aprile 2007
15
Gli scenari economici di fondo
Tavola 3. Tasso di crescita del PIL reale, paesi emergenti. Previsioni di aprile 2007.
Gruppo
2005
2006
2007
(previsione)
2008
(previsione)
Brasile
2.9
3.7
4.4
4.2
Cina
10.4
10.7
10.0
9.5
India
9.2
9.2
8.4
7.8
Messico
2.8
4.8
3.4
3.5
Russia
6.4
6.7
6.4
5.9
Fonte: IMF, World Economic Outlook, aprile 2007
16
Gli scenari economici di fondo
Tavola 4. Tasso di crescita annuale della produttività.
2007
2008
(previsione)
(previsione)
3,7
3,0
2,7
4,8
4.0
3,3
3,0
3,5
2,9
4,0
2,7
2,4
–1,0
1,4
-2,8
1,1
0,5
0,6
5,7
7,7
5,1
6,0
4,8
5.0
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
Economie
avanzate
5.2
0.8
4,2
4,4
3,3
3,4
Stati Uniti
4,3
1,7
7,0
6,2
1,8
Euro Area
6,7
2,6
1,5
1,8
Italia
1,2
–1,2
–1,0
PVS Asia
12,1
–0,3
6,1
Fonte: IMF, World Economic Outlook, aprile 2007
17
Gli scenari economici di fondo
Tavola 5. Costo orario del lavoro, in Dollari Usa, nel settore manifatturiero
1975
1980
1985
1990
1995
2000
2001
2002
2003
2004
2005
Germania
5,05
9,61
7,37
16,72
23,67
18,09
18,00
19,39
23,81
25,10
25,53
Hong
Kong
0,73
1,45
1,66
3,08
4,56
5,17
5,26
5,18
5,07
5,04
5,17
Italia
3,12
5,72
5,33
11,74
10,73
9,50
9,39
10,18
12,51
14,14
14,54
Korea
0,29
0,86
1,11
3,24
6,13
6,01
5,69
6,66
7,61
8,75
10,62
Nuova
Zelanda
2,91
4,84
4,04
7,54
9,20
7,50
7,17
8,20
10,55
12,31
14,30
Taiwan
0,35
0,95
1,39
3,61
5,31
5,30
5,17
4,91
5,01
5,25
5,61
Stati Uniti
5,16
7,84
10,24
11,82
13,59
15,73
16,29
16,91
17,43
17,86
18,32
Fonte: US Government, Department of Commerce, Bureau of Labor Statistics, novembre 2006
18
Gli scenari economici di fondo
Tavola 6. Tasso di crescita della produttività: confronto tra alcuni paesi dell’UE27
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
Francia
1,3
0,0
0,5
1,0
2,0
0,7
1,2
1,3
1,3
Germania
1,6
0,9
0,6
0,8
0,4
1,2
2,2
1,7
1,3
Italia
1,8
-0,4
-1,2
-1,4
0,6
-0,1
0,2
0,9
0,8
Polonia
5,9
3,5
4,6
5,1
4,0
1,3
2,6
3,6
3,5
Repubblica Ceca
3,8
2,0
1,3
5,0
4,1
4,4
4,4
3,9
4,2
Slovacchia
2,6
2,6
4,7
2,3
5,8
4,6
5,8
6,4
6,1
Spagna
0,0
0,5
0,3
-0,1
-0,2
-0,3
0,5
0,6
0,2
Ungheria
3,7
3,8
4,3
2,8
5,6
4,3
3,2
2,4
2,5
Fonte: IMF, World Economic Outlook, aprile 2007
19
Gli scenari economici di fondo
• Domanda
Le economie asiatiche emergenti stanno crescendo ad un
tasso che è tra 3 e 4 volte maggiore di quello di Stati Uniti
ed Europa.
• Produttività
In Europa e negli Stati Uniti la produttività sta crescendo a
tassi inferiori rispetto alle economie asiatiche emergenti.
In Italia la produttività cresce da tempo meno che in gran
parte dei paesi ad alto reddito pro capite.
• Cina
Crescita veloce e stabile. Sebbene non si conoscano
realistiche misure di costo del lavoro e produttività, è
ragionevole ritenere che vi siano le condizioni perché la
produttività cresca di più dei salari. Il tasso di crescita
della domanda cinese di beni esteri sta aumentando
20
rapidamente.
Le prospettive
dopo la crisi corrente
21
Le prospettive dopo la crisi corrente
Alcuni quesiti importanti
1. Qual’è la “reale” causa della crisi? E’ l’insolvenza dei
mutuatari o il deteriorarsi della percezione del rischio da
parte degli operatori?
2. Le istituzioni creditizie stanno imponendo una riduzione
della liquidità nel sistema? Gli istituti creditizi e le banche
commerciali stanno trattenendo l’extra liquidità immessa
nel sistema dalla banca centrale?
22
Le prospettive dopo la crisi corrente
3. Perchè il tasso di cambio sembra avere un ruolo marginale
nell’attuale crisi finanziaria malgrado reagisca alle
aspettative di riduzione dell’occupazione?
4. Quanto potrebbe essere forte l’effetto di tale crisi
sull’economia reale? E come potrebbe essere distribuito
per aree e per paesi?
23
Le prospettive dopo la crisi corrente
Joaquín Almunia
European Commissioner for Economic and Monetary Affairs
Financial instability and its impact on the real economy
European Parliament, Plenary Session
Strasbourg, 5 September 2007
L’impatto della situazione presente nei mercati finanziari e del credito
sull’economia reale dipenderà essenzialmente da tre fattori:
1. Un rallentamento della crescita negli Stati Uniti dovrebbe indurre
una riduzione della domanda statunitense di esportazioni europee
2. Il grado di rivalutazione del premio al rischio
3. Le aspettative degli operatori
24
Le prospettive dopo la crisi corrente
Tavola 7. Tasso di crescita del PIL reale. Previsioni di aprile, luglio, settembre 2007.
Gruppo
2007
2008
aprile
luglio
settembre
aprile
luglio
Mondo
4.9
5.2
5.7**
4.9
5.2
Economie avanzate
2.5
2.6
2.2*
2.7
2.8
Centro-Est Europa
5.5
5.7
6,5***
5.3
5.4
Economie in via di
sviluppo-Asia
8.8
9.6
8.4
9.1
settembre
Fonte: IMF, World Economic Outlook, aprile, luglio 2007
*OECD, 5/09/2007 previsioni per i paesi del G7 (Canada, Germania, Francia, Giappone, Italia, Regno Unito, Stati Uniti)
** Commissione Europea, Interim Forecast, 11/09/2007
25
*** Commissione Europea, Interim Forecast, 11/09/2007; previsione solo per la Polonia
Le prospettive dopo la crisi corrente
Tavola 8. Tasso di crescita del PIL reale. Previsioni di aprile, luglio, settembre 2007.
Gruppo
2007
2007
2007
2008
2008
2008
aprile*
luglio*
settembre**
aprile
luglio
settembre
Stati Uniti
2.2
2.0
1.9
2.8
2.8
Euro Area
2.3
2.6
2.6
2.3
2.5
Germania
1.8
2.6
2.6
1.9
2.4
Francia
2.0
2.2
1.8
2.4
2.3
Italia
1.8
1.8
1.8
1.7
1,7
Regno Unito
2.9
2.9
3.1
2.7
2.7
Fonte: * IMF, World Economic Outlook, luglio 2007
** OECD “What is the economic outlook for OECD countries? An interim assessment.” 5 settembre 2007,
26
aggiornato rispetto all’Economic Outlook n°81 del maggio 2007.
Le prospettive dopo la crisi corrente
Tavola 9. Tasso di crescita del PIL reale, paesi emergenti. Previsioni di aprile, luglio,
settembre 2007
Gruppo
2007
2007
2007
2008
2008
2008
aprile
luglio
settembre
aprile
luglio
settembre
Brasile
4.4
4.4
4.2
4.2
Cina
10.0
11.2
9.5
10.5
India
8.4
9.0
7.8
8.4
Messico
3.4
3.1
3.5
3.5
Russia
6.4
7.0
5.9
6.8
11.5*
Fonte: IMF, World Economic Outlook, aprile 2007
* Commissione Europea, Interim Forecast, settembre 2007
27
Le prospettive dopo la crisi corrente
Tavola 10. Tasso di crescita dei posti di lavoro creati: diminuisce sia negli Stati Uniti che
in Europa
28
Le prospettive dopo la crisi corrente
Tavola 11. Tasso di disoccupazione: diminuito negli ultimi anni, ma sembra esserci
un’inversione di rotta negli Stati Uniti durante gli ultimi due semestri
29
Commenti conclusivi
 Come ci attendevamo già dal 2004, la crisi corrente ha avuto origine
negli Stati Uniti.
 Il fatto che i tassi interbancari stiano crescendo nonostante la forte
immissione di liquidità nel sistema da parte di molte Banche Centrali
indica che il rischio percepito sui mercati finanziari del credito è
cresciuto notevolmente.
 Vi è ragione di ritenere che le origini della crisi presente siano tanto di
natura reale che di natura finanziaria.
 Le revisioni dei tassi di crescita previsti sono crescentemente al
ribasso per gli Stati Uniti e solo di riflesso per gli altri paesi ad alto
reddito pro capite.
 Le prospettive delle economie a basso reddito pro capite non
sembrano (per ora) deteriorare.
30
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