CALCOLATORI ELETTRONICI Giovanni Danese Tel. 0382 985364 e-mail: [email protected] Corsi di Laurea in Ingegneria Biomedica, in Ingegneria Elettronica e Informatica orario delle lezioni: Lunedì 16-18 aula 8, Mercoledì 9-11 aula 4 orario di ricevimento: Martedì 16.45-17.45, Giovedì 16.45-17.45 Università di Pavia - corso di Calcolatori Elettronici 1 Materiale didattico consigliato • Testo Consigliato: David A. Patterson, John L. Hennessy, Struttura e progetto dei calcolatori Zanichelli, 2014, Bologna, IV edizione. (David A. Patterson, John L. Hennessy, “Computer Organization and Design” Elsevier – Morgan Kaufmann, 2014, V edition) • David A. Patterson, John L. Hennessy, Struttura, organizzazione e progetto dei calcolatori Jackson libri, 1999, Milano, II edizione. • Documentazione varia è reperibile al sito: mclab.unipv.it/index.php/corsi Università di Pavia - corso di Calcolatori Elettronici 2 Argomenti del corso: •1. Architettura dei calcolatori •2. Architettura di una CPU •3. Linguaggio assemblativo •4. L’aritmetica dei calcolatori •5. L’ambiente di sviluppo dei progetti Prerequisiti Devono essere noti gli argomenti trattati nei corsi Fondamenti di Informatica e Fondamenti di Informatica (laboratorio) Università di Pavia - corso di Calcolatori Elettronici 3 Architettura di un computer Application Operating System Compiler Firmware Instruction Set Instr. Set Proc. I/O system Datapath & Control Digital Design Circuit Design Layout Diversi livelli di astrazione Università di Pavia - corso di Calcolatori Elettronici 4 Rappresentazione delle istruzioni Linguaggio ad alto livello (HLL) temp = v[k]; v[k] = v[k+1]; Compilatore v[k+1] = temp; lw $15, lw $16, sw $16, sw $15, Linguaggio Assembly Assemblatore Linguaggio Macchina 0000 1010 1100 0101 1001 1111 0110 1000 1100 0101 1010 0000 0($2) 4($2) 0($2) 4($2) 0110 1000 1111 1001 1010 0000 0101 1100 1111 1001 1000 0110 0101 1100 0000 1010 1000 0110 1001 1111 Interpretazione macchina Segnali di controllo ° ° Università di Pavia - corso di Calcolatori Elettronici 5 Struttura del software (1) • I linguaggi HLL permettono – progettazione in linguaggio ~ a quello naturale – una maggior concisione rispetto al linguaggio macchina – indipendenza dal calcolatore • Riutilizzo routine frequentemente impiegate librerie di subroutine • Un programma separato che supervisiona l’utilizzo della macchina da parte dei programmi utente sistema operativo • Software di sistema= insieme di programmi che forniscono servizi (Sistema Operativo, compilatori, assemblatori) • Software applicativo=programmi utente o mirati all’utente (editors, spreadsheet) Università di Pavia - corso di Calcolatori Elettronici 6 Struttura del software (2) Sw applicativo SOFTWARE Software appl. Software sistema HW Word Sw sistema Compilatori Memoria virtuale Sist. Op. File System Assembl. I/O drivers Università di Pavia - corso di Calcolatori Elettronici 7 Architettura del Set di Istruzioni Un importante livello di astrazione – interfaccia fra hardware e software di basso livello – standardizza il formato delle istruzioni e i pattern di bit a livello di linguaggio macchina – vantaggi: differenti implementazioni della stessa architettura – svantaggi: talora impossibilità di avvalersi di innovazioni tecnologiche Architetture moderne di set di istruzioni – Digital Alpha (v1, v3) – HP PA-RISC (v1.1, v2.0) – Sun Sparc (v8, v9) – SGI MIPS (MIPS I, II, III, IV, V) – Intel (8086,80286,80386, 80486, Pentium, MMX, ...) 1992-97 1986-96 1987-95 1986-96 1978-96 Università di Pavia - corso di Calcolatori Elettronici 8 Di cosa ci occuperemo •Le istruzioni: il linguaggio dei calcolatori (Cap. 2 Zanich, 3 Jacks) •L’aritmetica dei calcolatori (Cap. 3 Zanichelli, Cap. 4 Jackson) •Assemblatori, linker ed il simulatore SPIM (App. B Zanichelli e App. A Jackson) •Fondamenti sulla progettazione di reti logiche (App. C CD Zanichelli e Jackson) Università di Pavia - corso di Calcolatori Elettronici 9 Architettura della macchina di Von Neumann Unità di ingresso Programmi e dati Memoria Unità di uscita ALU Risultati Unità di controllo CPU Unità centrale Università di Pavia - corso di Calcolatori Elettronici 10 Unità Centrale A D ALU D B B U U S S D controllo A T MBR MAR S S B U A Unità di R E C O N T R O L CPU Memoria ROM MBR MAR Memoria RAM S Università di Pavia - corso di Calcolatori Elettronici 11 Microprocessori e Bus • I microprocessori sono dispositivi elettronici che implementano in un unico circuito integrato le funzioni di una intera CPU. I microprocessori attuali hanno bus dati a 8, 16, 32, 64 bit. • Il bus dati (data bus) esprime la capacità di elaborazione del processore (quanti bit possono essere elaborati in parallelo) • Il bus indirizzi (address bus) esprime la capacità di memorizzazione del processore (2m celle di memoria, se m è il numero dei bit del bus) • La capacità di indirizzamento indica il numero di celle diverse cui si può accedere: 210 Byte = 1024 byte = 1 KByte 220 Byte = 1048576 byte = 1 Mbyte 230 Byte = 1073741824 byte = 1 GByte Università di Pavia - corso di Calcolatori Elettronici 12 Un Esempio • Variazione nella precisione di misura di 1 Kg. in un sistema di pesatura basato su microprocessori con diversa dimensione del bus dati Numero di bit bus dati 4 8 16 Dati rappresentabili 24=16 28= 256 216= 65536 Precisione relativa 6.25% ~3.9 ‰ ~0.015‰ Precisione max. 62.5 gr ~3.9 gr ~0.015 gr Università di Pavia - corso di Calcolatori Elettronici 13 Osservazioni • I microprocessori a 8 bit di dato hanno tipicamente bus indirizzi a 16 bit con capacità di indirizzamento di 64 KB • I microprocessori a 16 bit di dato hanno tipicamente bus indirizzi a 20-24 bit con capacità di indirizzamento di 1-16 MB • I microprocessori a 64 bit di dato hanno bus indirizzi a 64 bit con capacità di indirizzamento fino a circa 1019 byte • I microprocessori Single Chip riuniscono in un unico circuito integrato più di uno dei blocchi costituenti un microcalcolatore (eventualmente tutti). Università di Pavia - corso di Calcolatori Elettronici 14 Architettura di una CPU BUS DATI ESTERNO BUS DATI INTERNO ACC SP PC R F …. e g g L R e 0 N A G ALU C D I O E N N C S T O T. R. D. R E G. BUS INDIRIZZI INTERNO BUS IND. ESTERNO Università di Pavia - corso di Calcolatori Elettronici 15 Ciclo di esecuzione di un’istruzione •FETCH (prelevamento dell’istruzione) •DECODIFICA •ESECUZIONE La memoria (ROM e RAM) contiene il programma e i dati sui quali opera la CPU. Il Program Counter (PC) contiene l’indirizzo della cella di memoria con la prossima istruzione da eseguire. FORMATO DELLE ISTRUZIONI Codice Operativo Campo che caratterizza le varie istruzioni Operando 1 Operando 2 Gli operandi possono essere 0, 1, 2 Università di Pavia - corso di Calcolatori Elettronici 16 Sequenza di operazioni elementari per l’esecuzione di ogni singola istruzione •FETCH: vengono letti i campi che costituiscono l’istruzione: 1) (PC)MAR 2) ((MAR)) MBR; (PC)+1 PC 3) (MBR) IR I passi 1, 2, 3 permettono di caricare in IR (instruction register) il codice operativo (OP Code) dell’istruzione corrente. Passi analoghi permettono di caricare in opportuni registri della CPU gli operandi presenti nell’istruzione. In tal caso, nel passo 3 la destinazione del dato proveniente dalla memoria non è più IR, ma opportuni registri. •DECODE: viene identificata l’istruzione corrente sulla base dell’OP Code •EXECUTE: è diversa a seconda del tipo di istruzione. In pratica consiste nell’inviare comandi e dati alle unità interessate. •P.S. MAR= Memory Address Register; MBR: Memory Buffer Register •Notazione: (X) Y significa: “Il contenuto del registro X viene trasferito nel registro Y Università di Pavia - corso di Calcolatori Elettronici 17 Formato delle istruzioni • • • • • Le istruzioni sono codificate da stringhe di bit. Una volta caricata nell’IR, un’istruzione deve essere decodificata ed eseguita. A tal scopo l’unità di controllo deve conoscere: codice operativo sorgente: dati su cui operare destinatario: dove porre il risultato e, se sorgente e destinazione sono in memoria, la modalità di indirizzamento Codice Operativo Sorgente Destinazione Mod. indirizzamento Esempio 1: Somma tra il contenuto del registro R2 e il contenuto dell’accumulatore. Il risultato va nell’accumulatore FORMATO codice operativo FETCH come in precedenza ESECUZIONE (R2)+(ACC)ACC Università di Pavia - corso di Calcolatori Elettronici 18 Esempio di esecuzione di istruzioni complete Esempio 2: somma tra il contenuto della cella di memoria il cui indirizzo è specificato nell’istruzione ed il contenuto dell’accumulatore; il risultato va nell’accumulatore •FORMATO: codice operativo+operando •FETCH: 1) (PC)MAR 2) ((MAR)) MBR; (PC)+1 PC 3) (MBR) IR 4) (PC)MAR 5) ((MAR)) MBR; (PC)+1 PC 6) (MBR) Rn •EXECUTE: 1) (Rn) MAR 2) ((MAR)) MBR 3) (MBR) Rn 4) (Rn)+(ACC) ACC Università di Pavia - corso di Calcolatori Elettronici 19 Esempio di esecuzione di istruzioni complete Esempio 3: saltare all’istruzione che è memorizzata nella cella il cui indirizzo è specificato all’interno dell’istruzione corrente: •FORMATO: codice operativo+operando •FETCH: 1) (PC)MAR 2) ((MAR)) MBR; (PC)+1 PC 3) (MBR) IR 4) (PC)MAR 5) ((MAR)) MBR; (PC)+1 PC 6) (MBR) Rn •EXECUTE: 1) (Rn) PC Università di Pavia - corso di Calcolatori Elettronici 20