Spettro elettromagnetico Sorgenti Finestre Tipo Oggetti rilevabili Raggi g = 0.4 - E = 1 30 K hc 12.39 (A) Lunghezza d’onda eV Visibile Infra- Micro rosso onde Onde-radio E h - 12 Raggi X l Dimensione degli oggetti illuminati Giuseppe Dalba, La Fisica dei Raggi X, Dipartimento di Fisica, Università di Trento, a.a. 1999-2000 Intensità di raggi X energia Intensità = area tempo J m2 s L’area di solito è quella del rivelatore L’unità di tempo il secondo conteggi Intensità tempo Giuseppe Dalba, La Fisica dei Raggi X, Dipartimento di Fisica, Università di Trento, a.a. 1999-2000 Distribuzione angolare della radiazione X emessa da un tubo Fascio elettronico e- Radiazione X Anodo Fascio elettronico eMacchia focale = 6° Anodo Giuseppe Dalba, La Fisica dei Raggi X, Dipartimento di Fisica, Università di Trento, a.a. 1999-2000 Intensità riferita all’unità di lunghezza d’onda Produzione di raggi X K Radiazione caratteristica K min 0.02 0.04 0.06 Radiazione di bremsstrahlung 0.08 0.10 Lunghezza d’onda (nm) Tubo di raggi X Ee eV Ee hc 0 0 h c 12.39 eV V Giuseppe Dalba, La Fisica dei Raggi X, Dipartimento di Fisica, Università di Trento, a.a. 1999-2000 Produzione di Raggi X A seguito dell’interazione degli elettroni primari con l’anodo si verificano i seguenti fenomeni: RX 1. Elettroni retrodiffusi. Il loro numero è maggiore per anodi costituiti da atomi pesanti. eElettroni secondari Anodo RX 2. Interazione con gli el. più esterni degli atomi dell’anodo e con il plasma (gas degli el. che permea un metallo). Molti di questi el. fuoriescono dal catodo come el. secondari a bassa energia (10 -100 eV). La maggior parte degli el. che non sono retrodiffusi subisce questa sorte. 3. Interazione con elettroni più interni degli atomi dell’anodo. Produzione delle righe caratteristiche. La probabilità di questo processo è molto più bassa rispetto al processo n. 2. 4. Diffusione elastica nel campo coulombiano in prossimità dei nuclei dell’anodo 5. Diffusione anelastica nel campo coulombiano in prossimità dei nuclei dell’anodo. Alle tipiche tensioni dell’anodo, solo lo 0.5 - 1% degli elettroni primari subisce questo processo. Produzione dello spettro continuo. Giuseppe Dalba, La Fisica dei Raggi X, Dipartimento di Fisica, Università di Trento, a.a. 1999-2000 Spettro continuo di un tubo: IRX= IRX (I,V,Z) V e Z costanti IRX = IRX (I) I e Z costanti IRX = IRX (V) I e V costanti IRX = IRX (Z) Z IRX I V Intensità relativa I 0.4 Lunghezza d’onda , (Å) Giuseppe Dalba, La Fisica dei Raggi X, Dipartimento di Fisica, Università di Trento, a.a. 1999-2000 Distribuzione spettrale a accelerazione di elettroni in funzione del tempo Realazione di Fourier: Dw · t 2 p t t t d v D = distanza percorsa dall’elettrone nel tempo t, v = velocità media dell’elettrone nell’intervallo t Per elettroni di energia pari a 100 eV, v @ 6 ·106 m/s. Assumendo d = 10 Å , si ricava t @ 1.6 · 1015 s, da cui: Dw 2p 2p 15 1 3 . 76 10 s 15 t 1.6 10 Ponendo Dw wmax wmin @ wmax , si ricava IRX wmax = 3.76 1015 s-1 ; max = 0.6 1015 Hz ; min = 500 Å max Giuseppe Dalba, La Fisica dei Raggi X, Dipartimento di Fisica, Università di Trento, a.a. 1999-2000 Distribuzione spettrale Intensità relativa e- 1 2 , (Å) Anodo sottile Intensità relativa RX eRX Anodo spesso Strato 6 5 4 3 Primo 2 strato 1 Lunghezza d’onda , (Å) Lo spettro continuo emesso da un anodo spesso può essere considerato come somma di spettri continui emessi da strati sottili dell’anodo Giuseppe Dalba, La Fisica dei Raggi X, Dipartimento di Fisica, Università di Trento, a.a. 1999-2000 Eccitazione dei Raggi x Lunghezza d’onda , (Å) Eccitazione secondaria Intensità relativa Intensità relativa Eccitazione primaria Lunghezza d’onda , (Å) Giuseppe Dalba, La Fisica dei Raggi X, Dipartimento di Fisica, Università di Trento, a.a. 1999-2000 Eccitazione K e- primario e63Cu 29 e- secondario n=34 Z=29 K L M N Cu K Sistema eccitato 29 63Cu n=34 Z=29 K L M N Diseccitazione Giuseppe Dalba, La Fisica dei Raggi X, Dipartimento di Fisica, Università di Trento, a.a. 1999-2000 Transizioni elettroniche e righe K Numeri quantici n l j 3 2 3/2 NIII 3p 3 l 1/2 M 3s 3 0 !/2 Regole di selezione Dn 0 Dl = 1 Dj = 1 o 0 2 l 3/2 2p L 2 l 1/2 2 0 1/2 2s 2 1 0 1/2 1 2 3 1 1s K Diagramma semplificato delle transizioni dai livelli di energia per alcune radiazioni caratteristiche della serie K Giuseppe Dalba, La Fisica dei Raggi X, Dipartimento di Fisica, Università di Trento, a.a. 1999-2000 Lo spettro caratteristico Lo spettro caratteristico consiste di una serie di righe discrete corrispondenti alla differenza di energia fra due livelli atomici e perciò è caratteristico dell’elemente emittente K L M Denominazione delle righe Siegbahn K1 K2 K1 K2 K3 IUPAC K-L3 K-L2 K-M3 K-N2,N3 K-M2 Siegbahn IUPAC L1 L2 L1 L2 L3 L4 L3-M5 L3-M4 L2-M4 L3-N5 L1-M3 L1-M2 Giuseppe Dalba, La Fisica dei Raggi X, Dipartimento di Fisica, Università di Trento, a.a. 1999-2000 La legge di Moseley Teoria quantistica di Bohr Rc F I G H J K M 1 1 Z2 2 2 Mm n f ni frequenza della riga spettrale, m massa dell’elettrone, M massa del nucleo R 2 p 2 m e 4 / c h3 109937.31 cm 1 è la costante di Rydberg per un atomo di massa infinita ni ed nf sono i numeri quantici principali dello stato iniziale e finale, rispettivamente, dell’atomo coinvolto nella transizione. Zeff = Z - s carica efficace s costante di schermaggio F1 1 I R c 3 bZ s g H1 2 K 4 F k I F I G J 0.866b Z s g a b Z s g G J HR K HcR K Riga K K Rc( Z s K )2 1 2 2 2 1 2 K 2 K K K Dove = c/ e k è il numero d’onda Moseley graficò il rapporto 1 2 F k I della riga K in funzione di Z ottenendo la linea retta di equazione: . f G HR J K 0.874aZ 113 1 2 F k I . f G HR J K 0.874aZ 113 Equazione di Moseley Giuseppe Dalba, La Fisica dei Raggi X, Dipartimento di Fisica, Università di Trento, a.a. 1999-2000 La legge di Moseley Moseley fu il primo ad indagare ed a trovare la relazione fra il numero atomico di un elemento e l’energia delle sue righe spettrali. La relazione è: E(Z) = kj (Z-sj )2 caratteristica riga Energia Charact. Line Energy [keV] (KeV) Dove kj e sj sono costanti diverse per ciascuna riga. sj è una costante di schermo; essa corregge l’effetto degli elettroni orbitali che riducono la carica nucleare Z 120 K 2 K 1 K 1 100 K 2 80 K 2 K 1 K 2 K 1 L 1 60 L 2 L 1 40 L 2 L 1 20 L 2 0 20 40 80 60 Z Atomic Number Numero atomico Z In termini di lunghezza d’onda l’equazione precedente diventa: 1 Z2 Giuseppe Dalba, La Fisica dei Raggi X, Dipartimento di Fisica, Università di Trento, a.a. 1999-2000 Conversione interna g e- g 69Zn 30 n=39 Z=30 K L M Zn K N Sistema eccitato 69Zn 30 n=39 Z=30 K 18 e2 e- L M N Diseccitazione Giuseppe Dalba, La Fisica dei Raggi X, Dipartimento di Fisica, Università di Trento, a.a. 1999-2000 Conversione interna 129I 53 54 129Xe + - e- n p+ + e- 53 129I n=76 Z=53 18 e18 e18 e- K Xe K L M N Sistema eccitato 54 129Xe n=75 Z=54 K 18 e- 18 e18 L e- M N Diseccitazione Giuseppe Dalba, La Fisica dei Raggi X, Dipartimento di Fisica, Università di Trento, a.a. 1999-2000 Cattura di un elettrone di core 26 55Fe Cattura K 55Mn 25 p+ + e- n 26 55Fe n=55 Z=29 Mn K K L M N Sistema eccitato 55Mn 25 n=30 Z=25 K L M N Sistema diseccitato Giuseppe Dalba, La Fisica dei Raggi X, Dipartimento di Fisica, Università di Trento, a.a. 1999-2000