Valutazione ruote e pattini Comunicazione preliminare Federazione Italiana Hockey e Pattinaggio Istituto Universitario di Scienze Motorie Notre Dame University, Indiana (USA) Claudio Giorgi - 2006 Gli obiettivi Sono stati progettati e realizzati alcuni test per valutare le caratteristiche di alcuni tipi di telai e ruote commercialmente disponibili. Per la natura delle misure, oltre ai dati sui “materiali”, occorre fare valutazioni anche sui parametri della resistenza aerodinamica misure LeLe misure E’ stato definito un protocollo di misura composto di due serie di test: valutazione con atleti valutazione di laboratorio Il primo tipo di misure dà informazioni complessive sui fenomeni, ma non permette la distinzione tra parametri fini. Il secondo permette di discriminare le caratteristiche minori, ma deve essere abbinato alle valutazioni con atleti. I materiali Sono stati usati pattini, ruote e cuscinetti messi a disposizione da Belotti Group Trattandosi di una prova comparativa tra le “caratteristiche” dei materiali, volutamente non sono stati messi a confronto “materiali” diversi. Note statistiche La statistica è la scienza dell’ignoranza. Pochi si rendono conto che tutte le scienze “esatte” dipendono in maniera determinante dal concetto di “approssimazione”. La statistica fornisce strumenti probabilistici per affermare o negare un’ipotesi, ma non dà (e nessuno può dare) certezze assolute. Scaltenigo, 11-12 marzo 06 Sono stati svolti quattro test: Prove di rallentamento Giro lanciato Partenza + destrezza Questionario I soggetti Per estendere quanto più possibile la validità delle misure, sono stati richiesti quattro soggetti che consentissero di esplorare: Velocità elevate Il peso minore o maggiore Elevata abilità Il periodo delle prove ha influenza importante sullo stato di forma dei soggetti, ma la cosa in se può essere addirittura un vantaggio per alcune valutazioni. I soggetti 1 – la prova di rallentamento 1 – la prova di rallentamento Consiste nel percorrere la pista alla corda, a velocità moderata. Dopo un giro a velocità quanto più possibile costante, il soggetto smette di pattinare e rimane con le mani appoggiate alle ginocchia fino all’arresto completo. Quattro fotocellule (centro curva e centro pista) misurano il tempo di passaggio. Viene misurata anche la posizione raggiunta ad arresto completo. 1 – la prova di rallentamento Quando l’atleta smette di pattinare, la sua velocità viene progressivamente ridotta sotto l’azione di due forze: Resistenza dell’aria Attrito volvente di ruote e cuscinetti Ciascuno di questi due fenomeni dipende da un coefficiente numerico (coefficiente aerodinamico cx e coefficiente di attrito kd). Utilizzando un “modello matematico”, si determinano i valori dei due coefficienti che permettono di ricostruire i tempi e le distanze di passaggio nel modo migliore. 1 – la prova di rallentamento Questa prova era stata già effettuata alcuni anni fa, ed i risultati vennero presentati ad un congresso di biomeccanica (Konstanz 1998). E’ stata ripetuta sia per la necessità di utilizzare i materiali odierni, sia per correggere un errore del protocollo usato a suo tempo che lasciava una indeterminazione nei risultati. 1 – la prova di rallentamento 1 – la prova di rallentamento Le misure distanza ruote MARCO 5 X 84 ALESSANDRO 4 X 100 ELISA 4 X 100 GIOVANNI 4 X 100 0.00 v0 50.37 t1 100.37 t2 150.95 t3 200.95 t4 251.32 t5 stop 8.26 7.53 7.59 9.49 6.73 7.78 7.55 6.17 8.79 10.71 10.7 8.13 11.9 16.98 17.47 11.06 17.66 4 X 100 4 X 100 4 X 100 4 X 100 7.97 7.89 9.78 7.24 6.81 7.36 5.88 8.2 8.74 10.06 7.57 11.15 12.06 14.05 9.73 17.23 18.64 25.72 13.35 MARCO 4 X 100 ELISA 4 X 90 ALESSANDRO 4 X 90 8.23 8.15 6.97 6.75 6.89 8.66 8.78 9.35 12.09 12.01 13.97 20.82 18.77 29.96 212 205 166 MARCO GIOVANNI 4 X 90 4 X 90 7.67 9.67 7.34 6.06 9.56 7.86 13.2 10.21 23.9 15.49 214 237 MARCO MARCO 5 X 84 4 X 84 8.01 8.07 7.07 6.94 8.99 8.83 11.77 11.5 17.95 17.31 235 239 ELISA ELISA 5 X 84 4 X 84 8.11 8.27 6.93 6.86 8.99 8.89 12.38 12.43 20.23 20.45 231 230 MARCO ELISA GIOVANNI ALESSANDRO 245 188 188 240 16.56 23.82 230 213 261 184 1 – la prova di rallentamento Il grafico in figura mostra come il “modello matematico” sia in grado di riprodurre in modo piuttosto fedele i dati misurati. 1 – la prova di rallentamento Risultati - 1 L’analisi del coefficiente di attrito mostra i valori in figura. Le ruote da 84 risultano le più scorrevoli e quelle da 90 le più lente. 0.0068 0.0066 0.0064 0.0062 0.006 0.0058 0.0056 0.0054 0.0052 0.005 84 90 100 1 – la prova di rallentamento Risultati - 1 Questa informazione non corrisponde alle attese. 0.0068 0.0066 0.0064 0.0062 Una prova “secondaria”, fatta con pattini da 84 privati della ruota centrale, ha messo in evidenza che ai fini dello scorrimento avere 4 o 5 ruote non ha nessuna differenza 0.006 0.0058 0.0056 0.0054 0.0052 0.005 84 90 100 1 – la prova di rallentamento Risultati - 2 Nelle misure di questo tipo si ammette, di solito, che il coefficiente aerodinamico abbia lo stesso valore per tutti i soggetti. In questo caso, invece, i dati hanno mostrato una significativa differenza tra gli atleti. 1.4 1.3 1.2 1.1 1 0.9 0.8 0.7 0.6 Marco Elisa Giovanni Alessandro 1 – la prova di rallentamento Risultati - 2 1.4 1.3 Le differenze sono talmente elevate da meritare una valutazione più approfondita, soprattutto per i velocisti. 1.2 1.1 1 0.9 0.8 0.7 0.6 Marco Elisa Giovanni Alessandro 2 – il giro lanciato 2 – il giro lanciato E’ la classica “prova delle ruote”, fatta su traiettorie liberamente scelte da ciascun soggetto. Ciascun soggetto ha fatto tre prove successive con materiali diversi e le ha poi ripetute nello stesso ordine. Quattro fotocellule (centro curva e centro pista) misurano il tempo di passaggio. Dato il periodo dell’anno, si vede sia una certa difficoltà a mantenere la velocità per l’intero giro, sia l’affaticamento nelle prove successive. 2 – il giro lanciato Per ciascun soggetto le prove sono “normalizzate” al giro più veloce della prima serie. Ogni altra prova viene espressa come % di tempo in più (più lento) o in meno (più veloce). Sono valutati due parametri: La massima prestazione La perdita di prestazione nelle prove ripetute 2 – il giro lanciato 2 – il giro lanciato Le misure Ttot 17.55 20.38 17.95 17.04 a g m e g e a m alessandro elisa giovanni marco ruote 100 84 100 100 g e m a ruote 90 84 100 100 Ttot 18.4 21.27 17.11 18.03 90 18.32 100 18 84 17.52 100 19.74 g e a m 100 100 100 84 18.03 20.15 18.21 17.64 100 18.46 90 19.99 100 18.09 100 17.1 g e a m 100 90 100 100 18.35 20.36 17.83 17.34 2 – il giro lanciato Risultati - 1 L’analisi della prestazione fornisce i risultati in figura: le ruote da 100 forniscono una velocità superiore del 4% a quelle da 84. Le 90 sono intermedie. Questa informazione corrisponde alle attese, forse con una importanza superiore a quanto preventivato. 2 – il giro lanciato Risultati - 2 La perdita di prestazione, invece, non fornisce differenze significative. Evidentemente lo stato di forma del periodo prevale sugli effetti delle ruote. Gli atleti, tuttavia, riferiscono la sensazione di “stancarsi di meno con le 84, perché non possono applicare tutta la potenza di cui dispongono” 3 – la destrezza 3 – la destrezza E’ stata proposta una prova simile alla gara di destrezza, limitata ad un solo giro. Sono stati poste tre fotocellule (start, 25 metri, arrivo). 3 – la destrezza Ogni atleta ha fatto due prove successive con materiali diversi, seguite da una seconda serie identica. La prima serie serviva da “addestramento” ed i tempi, pur rilevati, non sono stati presi in esame. Infatti, la seconda serie è stata sempre migliore della prima. 3 – la destrezza Per ciascun soggetto le prove sono “normalizzate” al giro più veloce. Ogni altra prova viene espressa come % di tempo in più (più lento) o in meno (più veloce). Sono valutati due parametri: La massima prestazione La prestazione sulla partenza 3 – la destrezza Vale la pena di notare due cose: per la natura di questo test le misure sono più difficili e meno riproducibili. Sarebbe stato necessario fare molte più prove, ma non era possibile. I ragazzi si sono molto divertiti e hanno manifestato il desiderio di fare cose del genere in allenamento. 3 – la destrezza 3 – la destrezza Le misure ruote t1 t2 t3 Ttot m g a e 100 100 100 90 2.70 3.00 2.99 3.12 1.14 1.22 1.26 1.34 9.24 9.20 9.07 10.28 13.08 13.42 13.32 14.74 M G A E 84 90 90 100 2.67 3.02 3.02 3.20 1.14 1.22 1.27 1.35 9.52 9.26 9.02 9.47 13.33 13.50 13.31 14.02 m 90 2.69 1.09 9.35 13.13 3 – la destrezza Risultati - 1 L’analisi della prestazione fornisce i risultati in figura: le ruote da 100 forniscono la velocità superiore, le 84 la peggiore. Tuttavia, le differenze hanno un modesto significato statistico. La spiegazione potrebbe essere la maggiore tenuta delle ruote, dichiarata concordemente da tutti i ragazzi. 3 – la destrezza Risultati - 2 Per quanto concerne la partenza, il confronto è stato possibile solo tra 90 e 100. Il risultato è che non c’è nessuna differenza di prestazione apprezzabile. Questionario Questionario Questionario Proporre un questionario a soli 4 soggetti non consente di trarre indicazioni particolarmente forti. E’ evidente la preferenza per le 100 sotto tutti gli aspetti, compresa la scorrevolezza (che, nelle prove effettuate, invece, è a vantaggio delle 84) e le partenze (dove non risulta alcuna differenza con le 90) Roma, ottobre 2006 Sono stati progettati e realizzati tre dispositivi di misura per la valutazione oggettiva di alcuni parametri dei telai e delle ruote. Oltre al peso, sono stati misurati i momenti d’inerzia secondo due assi e i coefficienti d’attrito con una tecnica diversa da quella già utilizzata. Potranno essere ripetute facilmente anche con materiali diversi. 1 – valutazione del coefficiente di attrito 1 – valutazione del coefficiente di attrito Sono state disposte tre fotocellule su un tratto di strada essenzialmente pianeggiante. Un carrellino sul quale sono state montati i telai+ruote da valutare, caricato con alcuni dischi da bilancere, è stato fatto correre e rallentare spontaneamente lungo la base misurata (15 m ca). Ogni set telaio+ruote è stato provato 4 volte, scartando le prove in cui la corsa si è allontanata troppo dalla linea di riferimento. 1 – valutazione del coefficiente di attrito Data la bassa velocità, l’unica azione significativa per il rallentamento si localizza nell’attrito volvente. Anche in questo caso è stato utilizzato un “modello matematico”, particolarmente semplice per la natura del test. Le prove si sono rivelate più difficili del previsto, sia per la difficoltà di guidare correttamente il carrello, sia (forse) per le inesattezze del montaggio dei telai. 1 – valutazione del coefficiente di attrito E’ stato anche tentato un approccio diverso dalla misura delle fotocellule, utilizzando degli accelerometri triassiali + magnetometri. Tuttavia, il fenomeno è VERAMENTE piccolo, tanto che, pur avendo una strumentazione molto sofisticata, il “rumore” prevale ampiamente sul “segnale” 1 – valutazione del coefficiente di attrito 1 – Le misure N wheelsskate t start t0 t1 t2 4 100 12.6 7 6.713 10.69 15.874 39 39.304 41.96 44.55 1.02 1.475 3.054 4.833 2.25 24.484 29.55 36.216 s1 5.83 6.37 5.83 6.37 s2 12.2 12.2 12.2 12.2 4 100 12.8 4 4.504 8.765 14.24 5.83 12.2 30 29.821 33.032 36.208 6.37 12.2 1.07 7.337 9.716 12.449 5.83 12.2 1.34 34.507 38.117 41.776 6.37 12.2 4 100 6 6.539 10.919 16.481 25 25.398 28.019 30.564 41 41.26 44.204 47.693 2.54 53.773 56.526 59.284 13 5.83 6.37 5.83 6.37 12.2 12.2 12.2 12.2 4 90 12.4 6 5.849 9.437 14.212 5.83 26 26 31.401 41.618 6.37 1.04 4.299 7.558 11.609 5.83 1.23 23.066 27.6 33.416 6.37 12.2 12.2 12.2 12.2 5 84 13.4 13 45 1.33 2.52 12.2 12.2 12.2 12.2 4 84 10.6 1.03 3.392 7.194 12.083 1.33 33.097 38.646 45.763 1.55 54.692 57.529 61.004 3.04 4.356 7.678 10.984 13.261 16.431 20.419 5.83 45.204 48.574 51.86 6.37 33.156 37.766 44.439 5.83 52.205 57.73 64.818 6.37 5.83 6.37 5.83 6.37 12.2 12.2 12.2 12.2 1 – valutazione del coefficiente di attrito Risultati La figura mostra i valori ottenuti, messi a confronto con quelli misurati a Scaltenigo. 0.008 0.007 K K' 0.006 0.005 0.004 0.003 0.002 0.001 0 84 90 100 1 – valutazione del coefficiente di attrito Risultati I dati sono sostanzialmente confermati. 0.008 Da questo si ricava che l’attrito, per andature di 36 Km/h e un soggetto senior, è responsabile solo di meno del 14% dell’impegno 0.007 K K' 0.006 0.005 0.004 0.003 0.002 0.001 0 84 90 100 2 – valutazione dei parametri inerziali 2 – valutazione dei parametri inerziali La misura del peso (meglio: della massa) è banale. Ma sono più interessanti i parametri che spiegano quanto facilmente il pattino può essere messo in movimento oscillatorio, nel modo naturale delle oscillazioni longitudinali (articolazione del ginocchio) e trasversali (caviglia). Per questo sono stati costruiti dei pendoli, tramite i quali misurare, con fotocellule o da filmato, il tempo di oscillazione e da questo ricavare il MOMENTO D’INERZIA 2 – valutazione dei parametri inerziali 2 – valutazione dei parametri inerziali Le misure n 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 5x84 12 27.6 13 28.64 14 29.64 15 30.64 16 31.64 17 32.6 tempo inizio prova 15.41 21.1 26.08 33.07 41.25 48.05 58.4 1.04.52 1.08.04 1.12.45 4x84 50.8 9.48 51.72 52.64 53.56 54.48 55.38 14.08 telaio n.ruote diametro peso peso2 n osc t medio (s) 13 4 100 810 20 1.9848 vuoto 20 1.8125 12.8 4 100 806 20 1.9854 12.6 4 100 806 20 1.98475 12.4 4 90 734 20 1.9769 13.4 5 84 816 20 1.98525 12.6 4 84 613 20 1.9633 4 pesi 1068 1106 20 1.9942 2 pesi 1106 20 1.9658 13 4 100 810 20 1.98485 4x90 30.64 46.52 35.62 51.52 4x100 12.6 7.68 21.88 12.68 26.92 4x100 13 41.72 56 46.8 61.12 4x100 12.8 15.88 29.84 20.92 34.88 2 – valutazione dei parametri inerziali Risultati - massa m 0.9 0.8 0.7 0.6 0.5 0.4 0.3 0.2 0.1 0 4x84 4x90 4x100 12.8 4x100 12.6 4x100 13 5x84 2 – valutazione dei parametri inerziali Risultati – mom.inerzia longit. I long 1.2 1 0.8 0.6 0.4 0.2 0 4x84 4x90 4x100 12.8 4x100 12.6 4x100 13 5x84 2 – valutazione dei parametri inerziali Risultati – mom.inerzia trasv. I lat 0.025 0.02 0.015 0.01 0.005 0 4x84 4x90 4x100 12.6 5x84 4x100 12.8 4x100 13 2 – valutazione dei parametri inerziali Risultati Escludiamo il telaio 5x84, non più di interesse. Il telaio 4x84 è nettamente più agile di quelli 4x100 (fino a due volte nel confronto laterale), il che lo fa fortemente preferire per l’attività giovanile. La gradualità necessaria per avvicinarsi al 4x100 è fornita dal telaio intermedio 4x90 Le nuove domande E’ molto frequente che una serie di prove risponda ad alcune domande e altre ne ponga. In questo caso ci sono almeno due argomenti che meriterebbero nuovi test: realizzare e provare telai di differente concezione Analizzare le cause delle grandi differenze trovate sul cx, che hanno sicuramente un effetto determinante sulle prestazioni dei velocisti Discussione