Astrazione e Concretizzazione In una Interpretazione Astratta ci aspettiamo che il seguente diagramma commuti: (e ) ( (e )) (e ) ({ (e )}) Tino Cortesi Exp Tecniche di Analisi di Programmi A 2D 1 Correttezza Per la correttezza dell’analisi sono necessarie le seguenti condizioni: e formano una Galois insertion id , id e sono monotone x y (x ) ( y ) Le operazioni astratte op sono corrette localmente : (op(s1 ,..., sn )) op( (s1 ), ..., (sn )) Tino Cortesi Tecniche di Analisi di Programmi 2 Correttezza locale La condizione di correttezza locale garantisce che il risultato dell’applicazione dell’operazione agli elementi astratti si sia una corretta approssimazione di tutte le operazioni concrete (sugli elementi rappresentati dagli si ). (op(s1 ,..., sn )) op( (s1 ),..., (sn )) Per ogni operazione concreta, una operazione astratta corretta c’e’ sempre (quella che restituisce sempre l’elemento massimo del dominio astratto) Tino Cortesi Tecniche di Analisi di Programmi 3 Correttezza locale A op A D 2 (op(s1 ,..., sn )) op D 2 op( (s1 ),..., (sn )) Tino Cortesi Tecniche di Analisi di Programmi 4 Prova di correttezza Proviamo per induzione sulla struttura di e che (e ) ( (e )) Passo base: (i ) i def. di {i } ( ({i })) ( (i)) Tino Cortesi inserzione di Galois def di Tecniche di Analisi di Programmi 5 Prova di correttezza Proviamo per induzione sulla struttura di e che Step (e ) ( (e )) (e1 op e2 ) (e1 ) op (e2 ) def. di ( (e1 )) op ( (e2 )) per ipotesi induttiva ( (e1 ) op (e2 )) Tino Cortesi ( (e1 op e2 )) correttezza locale def di Tecniche di Analisi di Programmi 6 Correttezza Possiamo definire la correttezza utilizzando l’astrazione al posto della concretizzazione: (e ) ( (e )) ({ (e )}) (e ) direzione (e ) ( (e )) { (e )} ( (e )) ({ (e )}) ( ( (e ))) monotonia ({ (e )}) (e ) id Tino Cortesi Tecniche di Analisi di Programmi 7 Correttezza L’altra direzione (e ) ( (e )) ({ (e )}) (e ) direzione ({ (e )}) (e ) ( ({ (e )})) ( (e )) monotonia { (e )} ( (e )) id (e ) ( (e )) Tino Cortesi Tecniche di Analisi di Programmi 8 Aggiungere input Il prossimo passo consiste nell’estendere il nostro “tiny language” aggiungendo input. Questo può essere modellato con la presenza di variabili libere nelle espressioni e i | e e | e | ... | x Tino Cortesi Tecniche di Analisi di Programmi 9 Semantica concreta La firma della funzione semantica diventa quindi : Exp Int Int Un modo per scrivere questa funzione è pensarla come un insieme di funzioni da Int a Int indicizzate con espressioni i ( j ) x ( j ) e e ( j ) e e ( j ) Tino Cortesi 1 2 1 2 ... i j e1 ( j ) e2 ( j ) e1 ( j ) e2 ( j ) ... Tecniche di Analisi di Programmi 10 Semantica Astratta La semantica astratta è data dalla funzione : Exp A A Come per la semantica concreta, possiamo indicizzare i ( j ) i x (j ) j e e ( j ) e ( j ) e ( j ) 1 2 1 2 e e ( j ) e ( j ) e ( j ) ... i Tino Cortesi 1 2 ... 1 2 ({i }) Tecniche di Analisi di Programmi 11 Correttezza Bisogna generalizzare le condizioni di correttezza Le seguenti condizioni sono equivalenti i . e (i ) ( e ( ({i }))) e D e A e A e 2 D Tino Cortesi Tecniche di Analisi di Programmi e A e 2D 12 Correttezza locale La correttezza locale la possiamo esprimere mediante la seguenta regola: op ( e1 ( j )),..., ( en ( j )) op ( e1 ( j ),..., en ( j )) Tino Cortesi Tecniche di Analisi di Programmi 13 Prova di correttezza Teorema: e ( j ) ( e ( j )) Dimostrazione (per induzione) Base i ( j ) i (i ) ( i ( j )) x ( j ) j ( j ) ( x ( j )) Step op (e ,...,e ) ( j ) op ( e ( j ),..., e ( j )) n 1 n 1 def. di op ( ( e1 ( j )),..., ( en ( j )) induzione (op ( e1 ( j ),..., en ( j ))) Tino Cortesi ( op (e ,...,e ) ( j )) 1 n correttezza locale def. di Tecniche di Analisi di Programmi 14 Comando condizionale e ... | if e e then e else e | ... semantica concreta e3 (i ) if e1 (i ) e2 (i ) if e1 e2 then e3 else e4 (i ) e4 (i ) if e1 (i ) e2 (i ) semantica astratta if e e 1 2 then e3 else e4 (i ) e3 (i ) e (i ) 4 Si osservi l’utilizzo del least upper bound nel dominio astratto Tino Cortesi Tecniche di Analisi di Programmi 15 Comando condizionale : correttezza Assumiamo che sia vero il primo ramo del comando condizionale (l’altro caso si dimostra allo stesso modo). e (i ) 3 ( e3 (i )) ( e3 (i )) e3 (i ) ( if e e 1 Tino Cortesi 2 per induzione ( e (i )) 4 e (i ) monotonia di 4 then e3 else e4 (i )) Tecniche di Analisi di Programmi 16