Principi di tassazione del reddito:
la scelta della base imponibile
Lezione 6
Scienza delle finanze I – CLEP
a.a. 2010-2011
Alcune questioni preliminari
• Imposte reali o personali?
• Imposta sul reddito entrata, sul
reddito prodotto o sul consumo?
• Imponibile reale o monetario?
• Reddito effettivo o reddito normale?
• Che unità impositiva?
Imposte reali e personali
 Solo le imposte personali consentono
di tenere conto della condizione
economica complessiva del soggetto e
possono essere progressive,
 Le imposte reali sono meno eque, ma
più semplici da amministrare
La definizione di reddito
Tre modelli di riferimento:
 Comprehensive income tax (imposta sul
reddito-entrata)
 Expenditure tax (imposta sulla spesa o sul
consumo)
 Dual income tax (imposta duale sui redditi, di
lavoro e di capitale)
Criteri di valutazione
 Equità
 Efficienza
 Semplicità e applicabilità
Fonti e usi del reddito
Fonti
Usi
Redditi di lavoro (dipendente
ed autonomo)
Consumo o spesa
Redditi di capitale (interessi,
rendite, profitti)
Plusvalenze (e minusvalenze)
Risparmio
Entrate straordinarie e
occasionali
Reddito entrata, reddito prodotto,
reddito consumato
Reddito prodotto = redditi di lavoro, terra e di
capitale (valore aggiunto)
Reddito entrata = reddito prodotto + plusvalenze
nette + entrate straordinarie e occasionali =
consumo potenziale (consumo più variazioni della
ricchezza)
Reddito consumato = quota di reddito consumata (si
esenta il risparmio) oppure esenzione dei redditi
derivanti dall’impiego del risparmio
Dual income tax= il reddito di capitale è tassato
meno di quello di lavoro
Comprehensive Income Tax (1)
Shanz (1896), Haigh (1921), Simon
(1938):
– E’ reddito imponibile l’ammontare di risorse
che può potenzialmente essere consumato
in un determinato periodo di tempo,
mantenendo invariata la situazione
patrimoniale
– Si tassa la fonte del reddito
REt=Wt-Wt-1+Ct=SYi+CGt+Aet
Comprehensive Income Tax (2)
Problemi pratici e concettuali
– tassazione dei redditi occasionali o straordinari
(es. vincite o eredità) con aliquote progressive?
• L’onere potrebbe essere eccessivo.
– tassazione delle plusvalenze maturate?
• sono difficili, a volte, da misurare;
• il contribuente potrebbe avere problemi di liquidità (mercati
del credito non perfetti)
– il sistema andrebbe indicizzato
• difficoltà non tanto per fenomeno di fiscal drag, ma per
indicizzazione dei redditi di capitale
– difficoltà definizione reddito di impresa e
integrazione imposte personali e societarie
• vero “profitto economico”
• piena integrazione
Reddito prodotto
Per superare alcune difficoltà del concetto di
reddito entrata a volta si fa riferimento, nei
sistemi concretamente adottati, a un concetto
di reddito-prodotto:
RPt=SYi
Expenditure tax (1)
 Precursore: Hobbes (nel Leviatano); Mill (1852),
Fisher (1942), Kaldor (1955), Einaudi (1958), Meade
Report (1978) …
 E’ reddito imponibile il consumo effettivo (si tassa
l’uso del reddito).
 “Quando le imposizioni sono sopra le cose che gli
uomini consumano, ogni uomo paga ugualmente per
quello che egli usa: né la collettività, è depauperata
dallo spreco fastoso dei privati” (Hobbes)
 Molto attraente ma molto controversa: “Expenditure
system of direct taxation …an idea which periodically
circles the world...without ever permanently finding a
home” (The Economist, June 28, 1978, p70)
Expenditure tax (2)
• RSt= Ct =REt- (Wt-Wt-1)
Prescindiamo da AE (AE=0)
• RSt= Ct =SYt+ CGt - (Wt-Wt-1)
• Wt-Wt-1 = CGt – (prelievi – versamenti) conti reg
• RSt= Ct =SYt+ (prelievi – versamenti) conti reg.
Cash flow tax (CFT): molto semplice e
attraente per società; meno facile da applicare
per persona fisica (a meno che tutto il risparmio
dei soggetti sia canalizzato in “conti registrati”
(es. forme di gestione patrimoniale con valutazione di
mercato, controllabili dalle autorità)
Expenditure tax (3)
Pre-payment Tax (PPT): esenzione dei redditi
di capitale (solo rendimento normale…). Non
si deduce il reddito risparmiato, ma si esentano i
frutti che derivano da quel reddito (redditi di
capitale). Più semplice da applicare.
Si tassano solo i redditi di lavoro.
Le due modalità di calcolo (CFT e PPT) sono
equivalenti, in valore attuale, se l’aliquota di
imposta è costante nell’arco vitale. Differiscono
per il momento in cui il soggetto è chiamato a
pagare l’imposta.
Confronto CIT e ET: Equità (1)
• Ottica uniperiodale: sembrerebbe
preferibile RE (tassa in modo uguale i
soggetti, indipendentemente dal fatto che
decidano di consumare o risparmiare il
proprio reddito)
• Ottica multiperiodale: può essere più
equa la tassazione sul reddito-spesa.
Confronto CIT, ET e WT: Equità (2)
(due soggetti, due periodi: r=10%)
Imposta sul
reddito
(t=10%)
A
B
Periodo 1
reddito
imposta
consumo
risparmio
Periodo 2
interessi
imposta
consumo
Imposta (T)
VA Imposte
100
10
90
-
Imposta sul Imposta sul Imposta
consumo
consumo sul salario
(CFT)
(PPT)
A
B
A
B
A
B
100
10
90
100
10
90
100
100
100
10
90
9
0,9
- 98,10
10 10,9
10 10,82
10
10
10
11
99
11
10
10
10
-
100 100 100
10 10 10
- 90
90
- 90
9
-
99
10
10
10
10
9
99
10
10
Confronto CIT, ET e WT: Equità (3)
(due soggetti, due periodi: r=10%)
Imposta sul
reddito
(t=10%)
A
B
Periodo 1
reddito
imposta
consumo
risparmio
Periodo 2
interessi
imposta
consumo
Imposta (T)
VA Imposte
100
10
90
-
Imposta sul Imposta sul Imposta
consumo
consumo sul salario
(CFT)
(PPT)
A
B
A
B
A
B
100
10
90
100
10
90
100
100
100
10
90
9
0,9
- 98,10
10 10,9
10 10,82
10
10
10
11
99
11
10
10
10
-
100 100 100
10 10 10
- 90
90
- 90
9
-
99
10
10
10
10
9
99
10
10
Confronto CIT, ET e WT: Equità (3)
(due soggetti, due periodi: r=10%)
Imposta sul
reddito
(t=10%)
A
B
Periodo 1
reddito
imposta
consumo
risparmio
Periodo 2
interessi
imposta
consumo
Imposta (T)
VA Imposte
100
10
90
-
Imposta sul Imposta sul Imposta
consumo
consumo sul salario
(CFT)
(PPT)
A
B
A
B
A
B
100
10
90
100
10
90
100
100
100
10
90
9
0,9
- 98,10
10 10,9
10 10,82
10
10
10
11
99
11
10
10
10
-
100 100 100
10 10 10
- 90
90
- 90
9
-
99
10
10
10
10
9
99
10
10
Confronto CIT, ET e WT: Equità (3)
(due soggetti, due periodi: r=10%)
Imposta sul
reddito
(t=10%)
A
B
Periodo 1
reddito
imposta
consumo
risparmio
Periodo 2
interessi
imposta
consumo
Imposta (T)
VA Imposte
100
10
90
-
Imposta sul Imposta sul Imposta
consumo
consumo sul salario
(CFT)
(PPT)
A
B
A
B
A
B
100
10
90
100
10
90
100
100
100
10
90
9
0,9
- 98,10
10 10,9
10 10,82
10
10
10
11
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11
10
10
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-
100 100 100
10
10 10
- 90
90
- 90
9
-
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10
10
10
10
9
99
10
10
Conclusioni
 In un’ottica uniperiodale CIT è superiore, ma nell’arco vitale no
 CIT tassa meno i soggetti che consumano rispetto a quelli
che risparmiano
 ET non discrimina in funzione delle scelte se consumare o
risparmiare
 Imposte sul consumo tipo CFT o PPT sono equivalenti in valore
attuale ed equivalgono ad un’imposta sul salario (ma sono diversi
i momenti in cui i soggetti sono chiamati a pagare le imposte)
 Se le imposte sono progressive, la diversa cadenza temporale
può dar luogo a oneri diversi
 I mercati dei capitali non sono perfetti!
 Se vi fossero lasciti ed eredità dovrebbero essere trattati come
consumo, secondo una ET
 La superiorità di CIT o ET dal punto di vista dell’equità è
controversa
Dual Income tax
 Riforme paesi Nordici inizio anni ’90
 “The DIT may be seen as a compromise between a
comprehensive income tax and an expenditure tax,
since it taxes capital income at a lower marginal tax rate
than other income (for taxpayers above the first tax
bracket)”. (Sorensen, 2005)
 Imposta proporzionale uniforme sui redditi di
capitale uguale all’aliquota base dell’imposta
personale progressiva sul reddito e all’aliquota
dell’imposta societaria.
 Nella sua forma pura: esenzione di dividendi e
plusvalenze azionarie in capo al socio e tassazione
degli interessi con l’aliquota proporzionale dei redditi di
capitale (interessi, dividendi e plusvalenze
sopporterebbero così la stessa aliquota complessiva,
personale e societaria)
Motivazioni della Dual Income tax
 Sistema intermedio fra CIT e ET, con importanti
caratteristiche di semplificazione e neutralità…
 Riduce gli effetti negativi della doppia
tassazione del risparmio;
 Consente una tassazione bassa ma
generalizzata e uniforme, consentendo un
livellamento del campo di gioco ed evitando
arbirtraggi volti a lucrare su differenze di aliquote
 Modo indiretto e pragmatico per tenere conto
degli effetti dell’inflazione
 Reazione alla concorrenza internazionale sul
mercato dei capitali
Base imponibile reale o monetaria?
L’inflazione non dovrebbe alterare il carico
impositivo
L’inflazione esercita invece effetti distorsivi.
Esempi:
 Redditi di capitale (interessi)
 Redditi di impresa
 Redditi di lavoro (imposta progressiva)
Tassazione dei redditi di capitale e inflazione
•
•
•
•
•
•
•





Hp:
100euro di depositi
r=i=2%
t=20%
T= 0,20*0,02*100=0,4
rn=i(1-t)=1,6%
t effettiva su rendimento reale= 20%
Con inflazione (p =2%)
r= 2%; i=4%
T=0,2*0,04*100= 0,8
rn=i(1-t)-p=1,2%
t effettiva su rendimento reale= 40%
Esempio/domanda
Ipotizzate di avere investito 100.000 euro al tasso di
interesse (nominale) del 5%. Gli interessi
(nominali) sono tassati con una aliquota del 15%.
Calcolate l’aliquota di imposizione effettiva (sugli
interessi reali) ipotizzando alternativamente che il
tasso di inflazione sia: 0%, 2%, 4%.
Spiegate i risultati raggiunti.
Tassazione dei redditi di impresa e inflazione
Effetti contrastanti:
 aumento base imponibile: ammortamenti al
costo storico, valutazione magazzino diversa
dal criterio Lifo;
 riduzione base imponibile: deducibilità interessi
passivi
Tassazione progressiva e inflazione
 Fiscal drag:
– A parità di reddito reale, ma con reddito
monetario più elevato, per via dell’inflazione,
aumenta l’aliquota media di un’imposta
personale progressiva poichè una quota
sempre più ampia di reddito è assoggettata ad
aliquote marginali più elevate.
– Detrazioni e deduzioni definite in termini
nominali perdono di valore in termini reali
Esempio/domanda
Un individuo percepisce nell’anno t un reddito imponibile pari a 30000
euro.
Nell’anno t+1 il tasso di inflazione è uguale al 5%; il reddito
dell’individuo nell’anno t+1 è pari a 31500, cioè è indicizzato
all’inflazione, ma non subisce alcuna crescita reale.
Si ipotizzi che la scala delle aliquote e i rispettivi scaglioni di reddito
siano i seguenti (non si considerano nè deduzioni nè detrazioni):
scaglioni
aliquota
0-10000
10%
10000-20000
20%
>20000
40%
a) si mostri che nell’anno t+1 si verifica il fenomeno del fiscal drag, e
si calcoli l’importo della maggiore imposta pagata dal contribuente
a causa del fiscal drag
b) si mostri anche numericamente in che modo sarebbe possibile
annullare l’effetto del fiscal drag
Reddito effettivo o reddito normale?
Reddito effettivo (quello di cui il
contribuente ha disponibilità in ogni
periodo di imposta considerato; per
competenza o cassa):
 Misura più precisa della capacità
contributiva
 Più equo di fronte a variabilità redditi fra
contribuenti e nel tempo;
 Più coerente con concetto reddito entrata
Reddito effettivo o reddito normale?
 Reddito normale (media dei redditi reaiìlizzati in
tempi diversi da uno stesso soggetto o da
soggetti diversi che svolgono attività analoghe):
 Misura più precisa della capacità contributiva
nel ciclo vitale;
 Effetto incentivante sull’attività economica;
 Più pratico …e semplice da amministrare
Criteri che si ispirano al reddito normale
sono spesso utilizzati in fase di
accertamento dei tributi
Scelta dell’unità impositiva:
individuo o famiglia? (1)
 La scelta è particolarmente delicata se
l’imposta è progressiva (nel caso di cumulo si
paga di più)
 La famiglia è l’unità più appropriata, ma
problemi:
•
•
•
•
Può scoraggiare la partecipazione femminile
Può scoraggiare il matrimonio
Occorre tener conto dei componenti
Occorre tenere conto dell’ammontare, distribuzione
e tipologia dei redditi
Scelta dell’unità impositiva:
individuo o famiglia? (2)
 Tassazione dell’individuo: si tiene conto dei
carichi familiari con deduzioni e detrazioni
 Tassazione dei redditi familiari: es. Splitting
 Quoziente: tiene conto della numerosità e delle
economie di scala
 Come tener conto del diverso numero di
percettori del reddito? Problema di definizione
del reddito imponibile: i costi per produzione del
reddito (aiuti domestici) potrebbero essere resi
deducibili (o il reddito in natura derivante dal
lavoro domestico, tassato…)
Esempio/domanda
Si consideri una famiglia composta da marito moglie e due figli, in
cui il marito percepisce un reddito imponibile pari a 40000 e la
moglie un reddito imponibile di 15000.
Si ipotizzi che la scala delle aliquote e i rispettivi scaglioni di
reddito siano i seguenti (non si considerano nè deduzioni nè
detrazioni):
scaglioni
aliquota
0-15000
10%
15000-30000
20%
>30000
30%
Calcolare l’imposta sul reddito della famiglia nel caso di:
•
unità impositiva individuale
•
unità impositiva familiare
•
unità impositiva familiare con applicazione dello splitting
•
unità impositiva familiare con applicazione del quoziente
familiare (il capofamiglia pesa 1, il coniuge 0,7, il primo figlio
0,5, ogni figlio successivo 0,3).
Commentare….
Riferimenti bibliografici
• P. Bosi (a cura di), Corso di scienza delle finanze,
Il Mulino, Bologna, 2010, lezione 3.
• P. Bosi, M.C. Guerra, I tributi nell’economia
italiana, Bologna Il Mulino, ultima ed., cap. III.
Per saperne di più:
• J.E.Stglitz, Economia del settore pubblico, Hoepli, 2000, Vol. 1
Fondamenti teorici, ch.13
• R. Artoni, Lezioni di Scienza delle finanze, Il Mulino, 2003, ch.9
• N. Kaldor (1955), An Expenditure Tax, George Allen and Unwin,
London.
• Meade Report, The structure and reform of direct taxation, IFS
1978
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SF - Lezione 6 Princ.. - Università di Bologna