Alcuni tratti comuni delle BS in
Italia
• La BS NON è un dato di fatto
• Spesso non c’è o non ha uno spazio
adeguato (dall’armadio nel corridoio alle
bibliotechine…)
• Non manca a nessuno: dirigenti, segretari
amministrativi, docenti, genitori, allievi…
• Raramente dispone di un bibliotecario
• Raramente ha legami con altri laboratori
• È sganciata dalla didattica
• In ogni caso NON è intesa, il più delle
volte, come RISORSA e AMBIENTE DI
APPRENDIMENTO:
“Che cosa ce ne facciamo di una
biblioteca bella, funzionante e coi libri
catalogati quando abbiamo delle classi
ingestibili?”
O, dovremmo dire, quando la scuola sembra
andare a rotoli?
Oggi è ancora più importante fondare e
rafforzare biblioteche scolastiche:
“Fondare biblioteche è come costruire
granai pubblici,
ammassare riserve contro un inverno
dello spirito”.
Marguerite Yourcenar, Le memorie di
Adriano
Detti, Il piacere di leggere (1987):
quattro luoghi-strumento che possono creare le
condizioni per lo sviluppo del piacere della lettura:
• Il primo “luogo” è costituito dalle biblioteche
scolastiche. Un primo passo è che queste
biblioteche siano aperte e pronte ad accogliere i
giovani e per questo ci vuole del personale
addetto e disponibile a favorire un approccio con
il libro (...).
• Il secondo “luogo” è l’apparato di biblioteche
pubbliche (...);
• Il terzo luogo è l’editoria e tutto l’apparato
distributivo del libro (...) Nei fatti la preoccupazione
principale è stata, specie per la produzione
scolastica, quella di confezionare prodotti “asettici”
o appesantiti da fastidiosi apparati didattici in modo
da ottenere consensi (e acquisti) più ampi possibili.
Sono nate le collane parascolastiche, libri studiati
appositamente con intenti educativi, epurati e intrisi
di didatticismo (...).
• Il quarto e ultimo “luogo” è la famiglia. (...) Il giorno
in cui si penserà a costituire una libreria-biblioteca
per il bambino fin dalla sua nascita sarà un giorno
davvero rivoluzionario.
Quali di questi luoghi della lettura oggi
funzionano?
Su quali possiamo contare per averli
come collaboratori, per creare
sinergie?
“In un mondo adulto che non legge, la
scuola e le biblioteche di pubblica
lettura restano gli unici punti di
riferimento per affrontare il problema
della lettura con qualche speranza di
miglioramento”.
(Roberto Denti, Liber n°76, 2007)
Da dove partire per creare una BS?
Quali di questi elementi è condizione
indispensabile per creare una BS?
SPAZIO - QUATTRINI - EQUIPE DI DOCENTI –
BIBLIOTECARIO SCOLASTICO –
UN DS CONVINTO
Le norme IFLA…prima di
cominciare
• L’Ifla (International Federation of Library
Associations and Institutions) ha pubblicato, tra il
1979 e il 2002, ben 6 documenti relativi alla
biblioteca e al bibliotecario scolastico: in Italia
sono state tradotte le edizioni del 1990, 1995 e
del 2002. Se nell’edizione del 1990 si faceva
riferimento all’inclusione delle nuove tecnologie
nella prassi didattica, l’edizione del 2002 insiste
sul ruolo della BS nella formazione della
competenza informativa.
La BS è intesa quindi come BSM (biblioteca
scolastica multimediale) che contribuisce
all’apprendimento della lettura, della
visione e dell’ascolto;
alla progettazione curriculare e alla
programmazione didattica;
all’innovazione didattico-metodologica.
Indicazioni IFLA 2002
relative a dotazioni, spazi,
personale e programmi:
• 10 libri per studente
• non meno di 2500 documenti
• spesa pari almeno al 5% del bilancio
• almeno il 60% delle collezioni legate
al curriculum scolastico
• il restante 40% deve comprendere
materiali per lo svago,
romanzi di successo, Cd, DVD,
videogiochi, videocassette, poster,
riviste d’interesse per gli studenti
Spazi:
Gli spazi devono prevedere:
• zona di studio e ricerca;
• zona didattica per l’istruzione formale con
le attrezzature tecnologiche;
• zona di produzione (per lavori operativi,
riunioni, produzioni multimediali);
• zona di lettura libera, (con libri e periodici),
per il piacere della ricerca e della lettura.
Personale:
deve avere competenze molteplici:
• nelle metodologie d’apprendimento e nelle teorie
dell’educazione;
• nelle tecnologie dell’informazione;
• nella gestione e nel marketing ;
• deve avere un buon rapporto con bambini,
giovani e adulti;
• avere conoscenza della letteratura, dei media e
della cultura per bambini e ragazzi.
Programmi:
la BS diventa secondo le Linee:
• strumento vitale per la diffusione
dell’informazione e della conoscenza,
• lo sviluppo dello spirito di ricerca,
• lo stimolo alla lettura, in un’osmosi
continua con il lavoro in classe.
MANIFESTO DELLA BIBLIOTECA
SCOLASTICA
La biblioteca scolastica è…
forziere della scuola, ove si possono scoprire i tesori
più preziosi della cultura
ponte verso la società per accogliere e rispondere alle
sollecitazioni della vita culturale, sociale, civile
osmosi col lavoro delle classi, in un ricambio continuo di
progetti e di iniziative per percorsi di ricerca e di lettura
luogo per la ricerca calda, a contatto diretto con le fonti
dell’informazione e del sapere
riserva di mattoni per la costruzione del sé e delle propria
identità, attraverso la pratica della letteratura
memoria della scuola, documentazione delle attività
didattiche passate per alimentare quelle presenti
banca dei saperi in cui si accumulano crediti nel tempo
della scuola per il tempo della vita…
(Gruppo Ricerca Biblioteche scolastiche, Uni. Padova 2005)
Il progetto biblioteca
Nel progetto occorre definire:
• situazione di partenza
• finalità e obiettivi
• modi e tempi di realizzazione
• attività interne alla commissione biblioteca
• attività rivolte all’utenza (eventualmente
suddivise in “carta dei servizi” per docenti,
allievi, discipline/materie curricolari)
Il progetto biblioteca (due)
• rapporti con l’esterno (altre scuole, enti vari,
territorio, collaborazione in rete, organizzazione
incontri con esperti o con autori...)
• risorse finanziarie e acquisti
• risorse umane necessarie (personale che
organizza e gestisce la biblioteca in mancanza
di un bibliotecario distaccato a tempo pieno:
funzione strumentale, commissione biblioteca;
personale che garantisce l’apertura; docenti con
ore a disposizione, personale ATA, volontari che
conoscono la scuola, ad es. ex-insegnanti);
• monitoraggio
Ma quali sono i rapporti
scuola/lettura?
• (...) la scuola italiana all’inizio del 2000 era quasi del tutto priva di
biblioteche scolastiche degne di questo nome, e il sospetto è che
non si sappia neppure che cosa siano, e a cosa servano ( tasso di
non risposta era stato del 47%). (...) le finalità della biblioteca (...)
sembrano essere quelle tipiche di qualunque biblioteca, cioè il
servizio di consultazione e prestito (75% delle indicazioni). Molto
staccate appaiono invece le funzioni che dovrebbero caratterizzare
le attività di una struttura specializzata come è la biblioteca
scolastica: supporto programmato all’attività didattica (38%),
supporto all’aggiornamento dei docenti (30%). Solo il 3% indica
nell’addestramento all’uso competente dell’informazione una delle
principali attività della biblioteca scolastica. Non a caso, poi, solo il
16% dichiara di avere una specializzazione”prevalente” del
patrimonio bibliotecario in ambito disciplinare. E appena una
biblioteca su due (il 55%) indica tra le finalità prevalenti quella della
promozione alla lettura. (AIE, 2004, pp.33-34).
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IL PROFUMO DELLA LETTURA