Il nuovo obbligo di
istruzione
Fiore Ricciardelli
Ministero Pubblica Istruzione
 LE
DEBOLEZZE DEL SISTEMA
EDUCATIVO ITALIANO
Punteggio medio in matematica PISA 2003, media OCSE=500
(qualità, competenze)
Il sistema nel suo complesso
presenta forti divari …
Performance superiore alla media OCSE
Miinore variabilità dei risultati
Performance superiore alla media OCSE
Maggiore variabilità dei risultati
600
Finlandia
550
Canada
Giappone
Media OECD
80
85
90
95
500
100
Svezia
450
Messico
Performance inferiore alla media OCSE
Minore variabilità dei risultati
105
USA
Spagna
Germania
110
115
120
Italia
Grecia
400
350
Performance inferiore alla media OCSE
Maggiore variabilità dei risultati
Varianza tra punteggi degli studenti, media OCSE = 100
(disparità nelle competenze)
Punteggio medio in matematica degli studenti
quindicenni e varianza dei risultati in alcuni paesi
OCSE. Anno 2003. Fonte:OCSE-PISA
PUNTI DI CRITICITA’ DEL SISTEMA
ITALIA







SCARSA MOBILITA’ SOCIALE
DEBOLE VERTICALITA’ DEL SISTEMA
SCOLASTICO E DI FORMAZIONE
FORMAZIONE PROFESSIONALE NON FA SISTEMA
DEBOLE RAPPORTO TRA SCUOLA E FORMAZIONE
PROFESSIONALE
QUALIFICHE PROFESSIONALI RAGGIUNTE DAL
79% (MEDIA U.E. = 85%)
ABBANDONI AL 17% (MEDIA U.E. = 15,5%)
30% ritardi di 1 o 2 anni
deficit competenze di base
DISTANZA TRA ITALIA E EUROPA
Ci sono stati significativi progressi nella
quantità di istruzione …
100,0
95,0
90,0
85,0
80,0
75,0
70,0
65,0
Centro-Nord
Mezzogiorno
/0
6
05
20
/0
5
04
20
/0
4
03
20
/0
3
02
20
/0
2
01
20
/0
1
00
20
/0
0
19
99
/9
9
98
19
/9
8
97
19
/9
7
96
19
/9
6
95
19
19
94
/9
5
60,0
Italia
Partecipazione all’istruzione secondaria superiore nella
fascia di età tipica.
Fonte: ISTAT
ma il ritardo storico non è ancora
stato colmato
%
35
30
25
20
15
10
5
0
Italia
UE-25
Regno
Unito
Germania Republica Finlandia Danimarca Francia
Ceca
Spagna
Ma soprattutto esiste un problema di qualità:
gli studenti italiani “ricchi di competenze”
sono troppo pochi,
%
50,0
45,0
40,0
35,0
30,0
25,0
20,0
15,0
10,0
5,0
0,0
Italia
Media
OCSE
Francia
Germania
Grecia
Spagna
Svezia
Finlandia
Canada
USA
Giappone
Percentuale di studenti 15-enni con competenze matematiche tali
da risolvere problemi complessi. Anno 2003. Fonte: OCSE-PISA
mentre quelli “poveri di competenze” sono
troppo numerosi.
Italia
Media
OCSE
Francia Germania
Grecia
Spagna
Svezia
Finlandia Canada
USA
Giappone
0,0
-2,0
-4,0
-6,0
-8,0
-10,0
-12,0
-14,0
-16,0
-18,0
-20,0
%
matematica
lettura
Percentuale di studenti 15-enni con competenze in matematica e in
lettura inferiori al primo livello in alcuni paesi OCSE. Anno 2003.
Fonte: OCSE-PISA
Esiste poi un grave divario fra Nord, Centro e Sud …
che non è interamente spiegato dal contesto territoriale
del Sud
Nord
…
Centro
Sud
0,0
-5,0
-10,0
media OCSE matematica 8,2%
media OCSE lettura 6,7%
-15,0
-20,0
-25,0
%
matematica
lettura
Percentuale di studenti 15-enni con competenze inferiori al
primo livello. Anno 2003.
Fonte: OCSE-PISA
e la disparità territoriale persiste
per tipologia di scuola.
%
552
punteggio medio OCSE 500
520
508
500
483
465
444
40
424
408
400
376
30
300
20
punteggio medio
studenti in grado si risolvere problemi complessi (%)
50
600
200
10
100
0
0
Licei
Istituti Tecnici
Nord
Centro
Istituti Professionali
Sud
Punteggio medio e percentuale di studenti quindicenni con competenze
matematiche tali da risolvere problemi complessi per macro-area e tipologia
di scuola (media OCSE=500).
Anno 2003. Fonte: OCSE-PISA
…e sussiste un’ampia variabilità territoriale,
non correlata con la quantità di servizio offerto
% alunni a tempo pieno
Insegnanti per 100 studenti
Sardegna
Sicilia
Calabria
Basilicata
insegnanti per 100 studenti
0,0
Puglia
0,0
Campania
2,0
Molise
10,0
Abruzzo
4,0
Lazio
20,0
Marche
6,0
Umbria
30,0
Toscana
8,0
Emilia R.
40,0
Liguria
10,0
Friuli
50,0
Veneto
12,0
Lombardia
60,0
Piemonte
percentuale di copertura del tempo pieno
Numero di insegnanti (senza sostegno) per 100 studenti nella
primaria e copertura del tempo pieno, a.s.2005-2006.Fonte: MPI
La spesa per l’istruzione non è inferiore in
Italia rispetto ad altri paesi …
Spesa per l'istruzione scolastica sul Pil (%)
5,0%
4,5%
4,0%
3,5%
3,0%
2,5%
2,0%
1,5%
1,0%
0,5%
0,0%
Italia
Media
OCSE
Francia Germania
Gran
Bretagna
Grecia
Spagna
Svezia
Finlandia
Canada Stati Uniti Giappone
… è contenuta la quota in conto capitale ed è
più bassa la parte corrente destinata a spese
diverse dalla remunerazione del personale.
100%
90%
14,2
18,2
18,2
15,0
23,2
80%
31,1
70%
60%
50%
80,2
73,3
75,1
78,0
40%
68,7
58,5
30%
20%
10%
0%
5,6
6,7
8,5
7,0
8,1
10,4
Italia
Media OCSE
Francia
Germania
Gran
Bretagna
Finlandia
in conto capitale
corrente per il personale
corrente non per il personale
Composizione della spesa per l'istruzione scolastica. Anno 2003.
Fonte: OCSE
Spesa per studente
Spesa per studente e per studente per ora (in euro PPA)
6.000
5.000
4.000
3.000
2.000
1.000
0
Italia
Media
OCSE
per studente
Francia
Germania
Gran
Bretagna
Grecia
Spagna
Svezia
Finlandia
per studente normalizzato per le ore di lezione
La distinzione tra organico di diritto e di fatto
crea opacità e incertezze e frena l’applicazione
di indirizzi generali
7,0
790.000
6,0
780.000
5,0
3,9
4,0
770.000
4,7
4,5
4,0
760.000
3,0
750.000
1,9
2,0
1,3
740.000
numero di docenti di fatto
scostamento percentuale fatto / diritto
6,1
1,2
1,0
730.000
0,4
0,0
720.000
98/99
99/00
00/01
01/02
02/03
scostamento % fatto / diritto
03/04
04/05
05/06
06/07
organico di fatto
Scostamenti tra organico di fatto e organico di diritto ed evoluzione
L’elevato rapporto insegnanti / studenti dipende, oltre
che dalle caratteristiche del territorio, da previsioni
normative (orario scolastico, le modalità per il
sostegno ai diversamente abili ...
una rete di oltre 42 mila sedi
scolastiche
 un impegno orario in aula elevato
(tempo pieno in tutta la scuola
dell’infanzia e nel 25% della scuola
elementare, ritardo nella
riorganizzazione di alcuni indirizzi
della scuola secondaria superiore)





insegnanti di sostegno
per l’inserimento degli
alunni diversamente
abili
Stima del monte ore curricuare medio annuo lungo tutta la carriera
1000
900
800
700
600
500
400
300
200
100
0
Italia
Media
OCSE
Francia
Germania
Inghilterra
Grecia
Spagna
Finlandia
... e la dimensione delle classi), ma anche
dall’organizzazione della rete scolastica e dalla
sua efficacia,
%
%
16,00
Comuni con meno di 5 mila abitanti
18
14,00
16
12,00
14
12
10,00
10
8,00
8
6,00
6
4,00
4
2
2,00
0
<11 11
0,00
<11
11
12
13
14
15
16
17
18
scuole
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
31
studenti
%
Comuni con oltre 250 mila abitanti
18
16
Distribuzione di scuole e studenti in
base alla dimensione media delle classi
nel secondo anno della scuola
secondaria inferiore, a.s. 2005-06.
Fonte: MPI.
e non vi è convenienza per i soggetti locali a rendere più efficiente
la rete, visto che potrebbero ritrovarsi successivamente a
sostenere tagli simili a quelli chiesti a territori non virtuosi.
14
12
10
8
6
4
2
0
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
La carenza di un vero sistema di valutazione nazionale ha
impoverito gli strumenti degli insegnanti, ha limitato la possibilità
di individuare le criticità del sistema e di fissare standard, ha tolto
credibilità ai titoli e orientamento per studenti, famiglie, insegnanti
e territorio.
45,0
550
510
511
500
percentuale di studenti
40,0
472
35,0
450
30,0
428
423
25,0
400
20,0
350
15,0
10,0
300
5,0
0,0
250
Piemonte, Lombardia,
Veneto, Friuli Venezia Toscana, Lazio, Umbria, Campania, Molise, Abruzzo
Liguria, Valle d'Aosta Giulia, Trentino, Alto Adige,
Marche
e Puglia
Emilia Romagna
Meno di 4
Scarsi 4 e 5
Benino 6 e 7
Bravi da 8 in su
Basilicata, Calabria,
Sardegna e Sicilia
punteggio medio
Voti e competenze. Fonte: OCSE-PISA
pounteggio PISA 2003 in matematica
50,0
La valutazione è un tema delicato nel nostro Paese,
anche a causa dei fallimenti del passato, dell’assenza
di chiarezza circa i suoi obiettivi e della sottostima
dell’impegno di ricerca, organizzativo e professionale
necessario
é necessario per
accertare il proprio
lavoro
56%
é possibile elaborare
criteri oggettivi
56%
é giusto legare
valutazione e
retribuzione
49%
é giusto legare
valutazione e carriera
61%
… ma é improbabile che
siano introdotte forme di
valutazione condivise
75%
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
Indagine nazionale sull'opinione dei docenti e dirigenti scolastici.
Fonte: Gasperoni (2002
 LE
INDICAZIONI EUROPEE
POLITICHE EDUCATIVE della UE


















QUALITA’
EFFICIENZA
COMPETENZE PROFESSIONALI OPERATORI
EQUITA’
PARI OPPORTUNITA’
COMPETENZE DI BASE PER TUTTI
BISOGNI INDIVIDUALI
INCLUSIONE
INTEGRAZIONE
ISTRUZIONE/FORMAZIONE/EDUCAZIONE
SCUOLA/TERRITORIO
VERTICALITA’
SCUOLA DELL’INFANZIA E OBBLIGO
ISTRUZIONE DEGLI ADULTI
SISTEMATICITA’
F.P.
IMPRESE
VALUTAZIONE
CONTINUA
UE:L’apprendimento permanente












CONSIGLIO DI LISBONA 2000
OBIETTIVO
far diventare l’EUROPA l’economia
STRATEGICO
più competitiva e dinamica del mondo
2010
basata sulla CONOSCENZA da
acquisire attraverso
l’ APPRENDIMENTO PERMANENTE
essenziale per lo sviluppo del CAPITALE UMANO
che favorisca la Competitività
Occupabilità
Inclusione sociale
Cittadinanza
Coesione sociale
Sviluppo personale
UE:Le DUE FASI dopo il 2000


DUE FASI
Fase 2000-2003







Fase 2004-2007
Avvio di un Apprendimento Permanente in tutti i paesi
Tendenza a definire principi comuni condivisi
sul piano culturale
Apprendimento permanente
sul piano qualità Indicatori di valutazione comparata
Crediti formativi per certificazione di competenze
Consolidamento delle esperienze educative e formative
Definizione di un programma integrato per
Apprendimento Permanente






La nuova generazione dei Programmi di istruzione/formazione
comunitari
Maggiore sinergia fra i diversi campi di azione
Razionalizzazione delle forme di finanziamento
Maggiore identità economico-sociale dell’Europa in mondo multiculturale
Apprendimento per competenze
GLI APPRENDIMENTI

Valore a apprendimento FORMALE

NON FORMALE

INFORMALE

Valore all’acquisizione di

COMPETENZE

non al percorso
 Memorandum sull’istruzione e la
formazione professionale

UE:
Obiettivi per i sistemi di
istruzione e formazione
2001 Consiglio di Stoccolma
Gli obiettivi concreti e futuri dei sistemi di
istruzione e formazione
aumentare
QUALITA’
e
EFFICACIA
facilitare l’accesso a TUTTI
APRIRE sistemi al mondo esterno
UE:
2002

Coordinamento aperto
e strategia per l’occupazione
Metodo aperto di coordinamento
basato su parametri condivisi e scambio di esperienze

2003



SEO Strategia Europea per Occupazione
Apprendimento permanente fondamentale
l’OCCUPAZIONE
l’INCLUSIONE SOCIALE
obiettivo 2010
70% livello medio di occupati
Riorientamento delle finanze pubbliche verso
Istruzione/Formazione
Indicatori di comparazione

2003
Indicatori per analisi comparativa tra i sistemi









entro 2010
85%
giovani 22enni con fine studi secondari
+ 15%
laureati in Matematica Scienze Tecnologia
10%
abbandono scolastico e formativo
- 20% 15enni con livelli bassi di capacità di lettura
e nozioni matematiche e scientifiche
12,5%
25-64enni in formazione permanente
Programma integrato 2007-2013
Fase 2004-2007
Elaborazione del programma
Rafforzare Apprendimento Permanente per favorire
sviluppo personale
coesione sociale
cittadinanza
pari opportunità
Contribuire alla Qualità e promuovere l’Innovazione
Rendere attraenti le opportunità dell’Appr. Permanente
Innalzare i tassi di partecipazione
all’Appren. Perman. ad ogni età
Promuovere creatività, competitività,
occupabilità, imprenditorialità
Promuovere Lingue e diversità linguistica
Divulgare risultati innovazioni e
promuovere scambi di esperienze
Promuovere cooperazione
nell’assicurare Qualità
Certificazione dei titoli e competenze
acquisite
2006 Quadro Unico per la trasparenza delle
qualifiche e delle competenze

Europass attestante

conoscenze/competenze

esperienze

e i percorsi professionali

Certificazione essenziale per la mobilità
dei cittadini
QUADRO EUROPEO delle QUALIFICHE













2006 Raccomandazione della Commissione
EQF/QEQ Quadro Europeo delle Qualifiche
> Descrizione delle qualifiche
> 8 livelli di qualifiche
da livello
Conoscenze di base
a Specializzazioni piu’ elevate
> Corrispondenza dei titoli
e delle qualifiche rilasciate a livello
nazionale rispetto agli 8 livelli
definiti a livello europeo
Importante
il RISULTATO dell’apprendimento
non il percorso
LE COMPETENZE CHIAVE

PARLAMENTO/CONSIGLIO U.E 18 dicembre 2006

COMPETENZE CHIAVE per APPRENDIMENTO PERMANENTE







COMPETENZE CHIAVE competenze da acquisire alla fine
dell’obbligo di istruzione/formazione
necessarie per la realizzazione e lo sviluppo
della persona
capitale culturale
del cittadino
capitale sociale
del lavoratore
capitale umano
base per un APPRENDIMENTO lungo l’arco della vita
per tutti
per ulteriori apprendimenti
per i giovani
sostegno per realizzare le
potenzialità
per adulti
strumento di
aggiornamento continuo
Competenza Abilità Conoscenza
COMPETENZA
Comprovata capacità di usare abilità e
conoscenze personali, sociali e metodologiche in situazioni
di lavoro,di studio,nello sviluppo personale
e
professionale.E’ una combinazione di conoscenze , abilità e
attitudini
appropriate al contesto
ABILITA’
Capacità di applicare conoscenze e di usare
know- how per Portare a termine compiti e
risolvere problemi.
Cognitive e Pratiche
CONOSCENZE
Risultato dell’assimilazione di
informazioni attraverso l’apprendimento.
Insieme di fatti, teorie e pratiche relative a
un settore di studio o lavoro. Teoriche e Pratiche
Competenza chiave per
l’apprendimento permanente

COMUNICAZIONE (MADRELINGUA E LINGUA STRANIERA)
COMPETENZA MATEMATICA
COMPETENZA DI BASE SCIENTIFICA (SCIENZE E TECNOLOGIA)
COMPETENZA DIGITALE
IMPARARE AD IMPARARE
SPIRITO D’INIZIATIVA
COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE
CONSAPEVOLEZZA E ESPRESSIONE CULTURALE

Raccomandazione UE
settembre 2006
LE POLITICHE EDUCATIVE
IN ITALIA
CURRICOLO VERTICALE
 SAPERI
ESSENZIALI
 UNITA’ DI SAPERE/FARE/ESSERE
 ISTRUZIONE/EDUCAZIONE
 ACCESSO AL LAVORO DOPO I 16
ANNI
 TITOLO DI SCUOLA SUPERIORE O
QUALIFICA A 18 ANNI
 CENTRALITA’ DELL’APPRENDIMENTO
IL NUOVO OBBLIGO DI
ISTRUZIONE
Innalzamento del livello medio di istruzione
Successo formativo per tutti
Istruzione non separata da Educazione
Istruzione e Formazione (dopo Maastricht)

OBBLIGO DI ISTRUZIONE
diverso da obbligo scolastico

perchè riguarda
il diritto di TUTTI a possedere

competenze chiave per la cittadinanza

e per la coesione sociale

Le socle dur/ Baumann

e quindi riguarda il sistema educativo unitario di

ISTRUZIONE e
FORMAZIONE


OBBLIGO FORMATIVO
Qualifica o titolo a 18 anni
L. 144/99 e poi L. 53/2003
















DM 139/22.08.07
PRINCIPALI ASPETTI INNOVATIVI
IMPIANTO
Innalzamento
Obbligo a 16 anni
Continuità
I e II ciclo
Equivalenza
dei percorsi a Scuola e in FP
Non omologazione
dell’offerta formativa
ma equivalenza dei risultati
Non modifica
curricoli e ordinamenti
Non modifica cattedre e ordinamenti
Unitarietà
non area comune nei diversi indirizzi
ma acquisizione di standard minimi di competenze di
cittadinanza al termine del biennio obbligatori
Possesso
non solo di conoscenze
ma soprattutto di competenze Non
Non certificazione terminale
2 anni sperimentazione
Obbligo di istruzione
Decreto 22 agosto 2007



















Rafforzamento dimensione EDUCATIVA della istruzione
Attenzione alle COMPETENZE chiave di cittadinanza
Standard minimi competenze di base
Lavorare per competenze anche nella scuola
Integrazione tra competenze e saperi
rispetto agli assi culturali
Riferimento agli assi culturali per facilitare l’orientamento
I saperi,i contenuti disciplinari, le competenze
come tessuto per acquisire le
COMPETENZE DI CITTADINANZA
Competenze chiave per apprendimento permanente
Percorsi formativi diversificabili e orientativi
Progettazione collegiale
per superare frammentazione dei saperi e sostenere
processo di apprendimento per competenze
Maggiore attenzione ai risultati
Valutazione risultati in rapporto agli standard
minimi di competenze
Certificare per competenze (EQF)
OBBLIGO DI ISTRUZIONE

ORGANIZZAZIONE DELL’INSEGNAMENTO
Sviluppare la esperienza personale di ciascuno e la
significatività degli specifici apprendimenti
Contestualizzazione integrata dei diversi saperi

DIDATTICA











Didattica laboratoriale
Didattica per compiti
Declinazione delle conoscenze disciplinari
per l’acquisizione delle Competenze chiave
Assumere punto di vista dell’allievo
Consentire pieno sviluppo facoltà allievo
Costruire ponti tra i saperi disciplinari che
unitariamente concorrono a formare le
competenze




PERCORSI
diversificabili e orientativi
risultato definito nel possesso delle
competenze previste
Rapporto Stato/Regioni















Nodo
Rapporto Stato / Regioni
Impianto del sistema è fortemente articolato
Mancata intesa su comma 624 su applicazione obbligo
per
opposizione Lombardia
diversità di orientamenti tra le Regioni
Problema
relativo alle norme di funzionamento della Conferenza Unificata
a maggioranza o ancora all’unanimità ?
alla interpretazione competenze Stato Istruzione
Regione Formazione
Legge 3
Regione ha competenze esclusive su
PROGRAMMAZIONE della offerta formativa su tutto il
sistema di Istruzione e Formazione
ma non ha poteri sui livelli essenziali
che lo STATO stabilisce per legge
Competenze ai sensi del Titolo V
della Costituzione

Potestà legislativa nelle materie
dell’istruzione e della formazione professionale
ESCLUSIVA
DELLO STATO
- norme generali
sull’istruzione
- livelli essenziali
delle prestazioni
concernenti i diritti civili e
sociali che devono essere
garantiti su tutto il
territorio nazionale
- principi fondamentali a
cui si deve ispirare la
legislazione concorrente
CONCORRENTE
-istruzione,
salva l’autonomia
delle istituzioni
scolastiche
ESCLUSIVA
DELLE REGIONI
l’ istruzione e
la formazione
professionale
La potestà regolamentare
allo Stato nelle materie di legislazione esclusiva, salva delega
alle Regioni;
alle Regioni in ogni altra materia;
ai Comuni, alle Province e alle Città
metropolitane in ordine alla disciplina
dell'organizzazione e dello svolgimento delle
funzioni loro attribuite
Per quanto riguarda le funzioni amministrative,
l'art. 118 ne prevede l'attribuzione ai Comuni
salvo che, per assicurarne l'esercizio unitario,
siano conferite a Province, Città
metropolitane, Regioni e Stato, sulla base dei
principi di sussidiarietà, differenziazione ed
adeguatezza.
Competenze ai sensi del decreto
legislativo 112/98


Competenze dello Stato– art. 137
Restano allo Stato, ai sensi
dell'articolo 3, comma 1, lettera a),
della legge 15 marzo 1997, n. 59, i
compiti e le funzioni concernenti i
criteri e i parametri per
l'organizzazione della rete
scolastica, previo parere della
Conferenza unificata, le funzioni di
valutazione del sistema scolastico, le
funzioni relative alla determinazione
e all'assegnazione delle risorse
finanziarie a carico del bilancio dello
Stato e del personale alle istituzioni
scolastiche, le funzioni di cui
all'articolo 138, comma 3, del
presente decreto legislativo.
di personale
Competenze ai sensi del decreto
legislativo 112/98



Competenze delle Regioni – art. 138
programmazione dell'offerta formativa
integrata tra istruzione e formazione
professionale
programmazione, sul piano regionale della
rete scolastica, sulla base dei piani
provinciali
suddivisione, sulla base anche delle
proposte degli enti locali interessati, del
territorio regionale in ambiti funzionali al
miglioramento dell'offerta formativa
Competenze ai sensi del decreto
legislativo 112/98

Competenze delle Province e dei Comuni – art. 139
l'istituzione, l'aggregazione, la fusione e la
soppressione di scuole in attuazione degli strumenti
di programmazione

la redazione dei piani di organizzazione della rete
delle istituzioni scolastiche


i servizi di supporto organizzativo del servizio di
istruzione per gli alunni diversamente abili o in
situazione di svantaggio
il piano di utilizzazione degli edifici e di uso delle
attrezzature, d'intesa con le istituzioni scolastiche
Competenze ai sensi del decreto legislativo 112/98
Competenze delle Province e dei Comuni –art. 139
Attribuzione ai comuni di funzioni
concernenti:
 educazione degli adulti
 orientamento scolastico e
professionale
 pari opportunità di istruzione
 continuità in verticale e orizzontale
tra i diversi gradi e ordini di scuola
 prevenzione della dispersione
scolastica
 educazione alla salute
Si tratta di “attuare una riforma già fatta” seguendo gli
indirizzi tracciati dalla Corte Costituzionale.
 rafforzamento del ruolo dello Stato come centro di
competenza nazionale che, oltre a fissare le norme generali
sull’istruzione, definisca indirizzi e obiettivi e stabilisca
standard, si ritragga dalla gestione, e supporti l’azione
locale attraverso Direzioni regionali del Ministero,
rafforzate e incentivate;
 l’assunzione effettiva da parte delle Regioni, oltre alla
potestà legislativa fissata dalla Costituzione, della
competenza nella programmazione territoriale della rete
scolastica regionale, a partire da risorse umane e
finanziarie stabilite dallo Stato in modo plausibile, fondato
e rigoroso; un loro rapporto con le Direzioni regionali del
Ministero (secondo un disegno istituzionale peraltro già
avviato);
 una più piena autonomia economico-finanziaria delle
istituzioni scolastiche, accompagnata da capacità e
trasparenza contabile e dalla crescente potestà di attuare
gli interventi necessari al miglioramento dei risultati.
Linee Guida

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

Linee Guida
Confronto con OOSS entro novembre confronto
Linee per scuola e per FP
entro
punti di convergenza in competenze di novembre
cittadinanza
Ricerca
di equilibrio tra autonomia IS e direzione dei processi
di continuità fra scuole I ciclo e II ciclo
Fase di INFORMAZIONE
Avvio confronto con i docenti Dirigenti ATA
Coinvolgimento reale delle scuole ( griglia per lettura)
Raccolta proposte
Raccolta punti di vista scuole (AgenNaz)
Sostegno del processo
Fase di FORMAZIONE
Formazione in servizio per tutti i docenti (anche on line)
Fase di ORGANIZZAZIONE
MONITORAGGIO
Organizzazione di Biblioteca on line
di Reti territoriali di scuole
Referenti x Asse
Delegato per relazione con altre scuole
Coinvolgimento di tutti gli attori
I passi da compiere / 1



Proseguire il percorso avviato per attuare
l’autonomia attraverso un rinnovato ruolo dello Stato
come centro di competenza nazionale che definisca
indirizzi generali e garantisca livelli essenziali di
prestazione
Costruire un sistema nazionale di valutazione
credibile, articolato in valutazione esterna e interna
(autovalutazione), promuovendo diagnosi valutative
a livello di singola scuola
Programmare a medio-lungo termine il fabbisogno
territoriale di personale e organici, al fine di costruire
un quadro di certezze e valutare l’impatto di
interventi strutturali alternativi
I passi da compiere / 2
 Migliorare l’organizzazione della rete
e valorizzare la carriera degli
insegnanti
 Riorganizzare la formazione iniziale e
il reclutamento
 Creare meccanismi di incentivazione
del personale
 Migliorare la formazione in servizio
 Favorire un più proficuo incontro tra
scuola e insegnante
Occorre
SPERIMENTARE PATTI TERRITORIALI
per l’esercizio integrativo delle competenze in
materia di istruzione
.
Gestire in modo integrato
le risorse destinate alla
scuola

Riutilizzare a favore dei
soggetti del patto territoriale
(scuole e enti locali) i
risparmi ottenuti
Obiettivi
Gli obiettivi sono ambiziosi. Vanno
presidiati con strumenti forti di
valutazione:
 conseguimento di livelli minimi di
competenza per tutti
 riduzione della dispersione scolastica
 maggiore attrattività della scuola,
anche come motore di inclusione
sociale e di contrasto all’illegalità

COMPETENZE DI BASE A CONCLUSIONE
DELL’OBBLIGO D’ISTRUZIONE
ASSE DEI LINGUAGGI
*Padronanza della lingua italiana:
 Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi
indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari
contesti:
 Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo;
 Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi
comunicativi
Utilizzare una lingua straniera per i principali scopi
comunicativi ed operativi
Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione
consapevole del patrimonio artistico e letterario
Utilizzare e produrre testi multimediali
COMPETENZE DI BASE A CONCLUSIONE
DELL’OBBLIGO D’ISTRUZIONE
ASSE MATEMATICO
*Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo
aritmetico ed algebrico, rappresentandole anche
sotto forma grafica
*Confrontare e analizzare figure geometriche,
individuando invarianti e relazioni
*Individuare le strategie appropriate per da soluzione
di problemi
*Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e
ragionamenti sugli stessi anche con l’ausilio di
rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente
gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da
applicazioni specifiche di tipo informatico
COMPETENZE DI BASE A CONCLUSIONE
DELL’OBBLIGO D’ISTRUZIONE
ASSE SCIENTIFICO-TECNOLOGICO
*Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni
appartenenti alla realtà naturale e artificiale e
riconoscere nelle sue varie forme i concetti di
sistema e di complessità
*Analizzare qualitativamente fenomeni legati alle
trasformazioni di energia a partire dall’esperienza
*Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti
delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in
cui vengono applicate
ASSE STORICO-SOCIALE
*Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici
in una dimensione diacronica attraverso il confronto fra
epoche e in una dimensione sincronica attraverso il
confronto fra aree geografiche e culturali
*Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole
fondate sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti
dalla Costituzione, a tutela della persona, della collettività e
dell’ambiente
*Riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socioeconomico per orientarsi nel tessuto produttivo del proprio
territorio
COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA DA ACQUISIRE AL
TERMINE DELL’ISTRUZIONE OBBLIGATORIA
*L’elevamento dell’obbligo di istruzione a dieci anni intende favorire il pieno sviluppo
della
Persona nella costruzione del sé, di corrette e significative relazioni con gli altri e di una
positiva interazione con la realtà naturale e sociale.
*Imparare ad imparare:
organizzare il proprio apprendimento, individuando, scegliendo ed utilizzando varie fonti
e varie modalità di informazione e di formazione (formale, non formale e informale),
anche in funzione dei tempi disponibili, delle proprie strategie e del
proprio metodo di studio e di lavoro.
*Progettare:
elaborare e realizzare progetti riguardanti lo sviluppo delle proprie attività di studio e di
lavoro, utilizzando le conoscenze apprese per stabilire obiettivi significativi e realistici
e le relative priorità, valutando i vincoli e le possibilità, definendo strategie di azione
e verificando i risultati raggiunti.
*Comunicare:

Comprendere messaggi di genere diverso e di complessità diversa, trasmessi
utilizzando linguaggi diversi mediante diversi supporti;

Rappresentare eventi, fenomeni,principi, concetti, norme, procedure, atteggiamenti,
stati d’animo, emozioni, ecc. utilizzando linguaggi diversi e diverse conoscenze
disciplinari, mediante diversi supporti.
COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA DA ACQUISIRE AL
TERMINE DELL’ISTRUZIONE OBBLIGATORIA
Collaborare e partecipare:
interagire in gruppo, comprendendo i diversi punti di vista, valorizzando le proprie e le altrui capacità,
gestendo la conflittualità, contribuendo all’apprendimento comune ed alla realizzazione delle attività
collettive, nel riconoscimento dei diritti fondamentali degli altri.
*Agire in modo autonomo e responsabile:
sapersi inserire in modo attivo e consapevole nella vita sociale e far valere al suo interno i propri diritti e
bisogni riconoscendo al contempo quelli altrui, le opportunità comuni, i limiti, le regole, le
responsabilità.
*Risolvere problemi:
affrontare situazioni problematiche costruendo e verificando ipotesi, individuando le fonti e le risorse
adeguate, raccogliendo e valutando i dati, proponendo soluzioni utilizzando, secondo il tipo di
problema, contenuti e metodi delle diverse discipline.
*Individuare collegamenti e relazioni:
individuare e rappresentare, elaborando argomentazioni coerenti, collegamenti e relazioni tra fenomeni,
eventi e concetti diversi, anche appartenenti a diversi ambiti disciplinari, e lontani nello spazio e nel
tempo, cogliendone la natura sistemica, individuando analogie e differenze, coerenze ed
incoerenze, cause ed effetti e la loro natura probabilistica.
*Acquisire ed interpretare l’informazione:
Acquisire ed interpretare criticamente l’informazione ricevuta nei diversi ambiti ed attraverso diversi
strumenti comunicativi, valutandone l’attendibilità e l’utilità, distinguendo fatti e opinioni.
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