Il nuovo obbligo di istruzione Fiore Ricciardelli Ministero Pubblica Istruzione LE DEBOLEZZE DEL SISTEMA EDUCATIVO ITALIANO Punteggio medio in matematica PISA 2003, media OCSE=500 (qualità, competenze) Il sistema nel suo complesso presenta forti divari … Performance superiore alla media OCSE Miinore variabilità dei risultati Performance superiore alla media OCSE Maggiore variabilità dei risultati 600 Finlandia 550 Canada Giappone Media OECD 80 85 90 95 500 100 Svezia 450 Messico Performance inferiore alla media OCSE Minore variabilità dei risultati 105 USA Spagna Germania 110 115 120 Italia Grecia 400 350 Performance inferiore alla media OCSE Maggiore variabilità dei risultati Varianza tra punteggi degli studenti, media OCSE = 100 (disparità nelle competenze) Punteggio medio in matematica degli studenti quindicenni e varianza dei risultati in alcuni paesi OCSE. Anno 2003. Fonte:OCSE-PISA PUNTI DI CRITICITA’ DEL SISTEMA ITALIA SCARSA MOBILITA’ SOCIALE DEBOLE VERTICALITA’ DEL SISTEMA SCOLASTICO E DI FORMAZIONE FORMAZIONE PROFESSIONALE NON FA SISTEMA DEBOLE RAPPORTO TRA SCUOLA E FORMAZIONE PROFESSIONALE QUALIFICHE PROFESSIONALI RAGGIUNTE DAL 79% (MEDIA U.E. = 85%) ABBANDONI AL 17% (MEDIA U.E. = 15,5%) 30% ritardi di 1 o 2 anni deficit competenze di base DISTANZA TRA ITALIA E EUROPA Ci sono stati significativi progressi nella quantità di istruzione … 100,0 95,0 90,0 85,0 80,0 75,0 70,0 65,0 Centro-Nord Mezzogiorno /0 6 05 20 /0 5 04 20 /0 4 03 20 /0 3 02 20 /0 2 01 20 /0 1 00 20 /0 0 19 99 /9 9 98 19 /9 8 97 19 /9 7 96 19 /9 6 95 19 19 94 /9 5 60,0 Italia Partecipazione all’istruzione secondaria superiore nella fascia di età tipica. Fonte: ISTAT ma il ritardo storico non è ancora stato colmato % 35 30 25 20 15 10 5 0 Italia UE-25 Regno Unito Germania Republica Finlandia Danimarca Francia Ceca Spagna Ma soprattutto esiste un problema di qualità: gli studenti italiani “ricchi di competenze” sono troppo pochi, % 50,0 45,0 40,0 35,0 30,0 25,0 20,0 15,0 10,0 5,0 0,0 Italia Media OCSE Francia Germania Grecia Spagna Svezia Finlandia Canada USA Giappone Percentuale di studenti 15-enni con competenze matematiche tali da risolvere problemi complessi. Anno 2003. Fonte: OCSE-PISA mentre quelli “poveri di competenze” sono troppo numerosi. Italia Media OCSE Francia Germania Grecia Spagna Svezia Finlandia Canada USA Giappone 0,0 -2,0 -4,0 -6,0 -8,0 -10,0 -12,0 -14,0 -16,0 -18,0 -20,0 % matematica lettura Percentuale di studenti 15-enni con competenze in matematica e in lettura inferiori al primo livello in alcuni paesi OCSE. Anno 2003. Fonte: OCSE-PISA Esiste poi un grave divario fra Nord, Centro e Sud … che non è interamente spiegato dal contesto territoriale del Sud Nord … Centro Sud 0,0 -5,0 -10,0 media OCSE matematica 8,2% media OCSE lettura 6,7% -15,0 -20,0 -25,0 % matematica lettura Percentuale di studenti 15-enni con competenze inferiori al primo livello. Anno 2003. Fonte: OCSE-PISA e la disparità territoriale persiste per tipologia di scuola. % 552 punteggio medio OCSE 500 520 508 500 483 465 444 40 424 408 400 376 30 300 20 punteggio medio studenti in grado si risolvere problemi complessi (%) 50 600 200 10 100 0 0 Licei Istituti Tecnici Nord Centro Istituti Professionali Sud Punteggio medio e percentuale di studenti quindicenni con competenze matematiche tali da risolvere problemi complessi per macro-area e tipologia di scuola (media OCSE=500). Anno 2003. Fonte: OCSE-PISA …e sussiste un’ampia variabilità territoriale, non correlata con la quantità di servizio offerto % alunni a tempo pieno Insegnanti per 100 studenti Sardegna Sicilia Calabria Basilicata insegnanti per 100 studenti 0,0 Puglia 0,0 Campania 2,0 Molise 10,0 Abruzzo 4,0 Lazio 20,0 Marche 6,0 Umbria 30,0 Toscana 8,0 Emilia R. 40,0 Liguria 10,0 Friuli 50,0 Veneto 12,0 Lombardia 60,0 Piemonte percentuale di copertura del tempo pieno Numero di insegnanti (senza sostegno) per 100 studenti nella primaria e copertura del tempo pieno, a.s.2005-2006.Fonte: MPI La spesa per l’istruzione non è inferiore in Italia rispetto ad altri paesi … Spesa per l'istruzione scolastica sul Pil (%) 5,0% 4,5% 4,0% 3,5% 3,0% 2,5% 2,0% 1,5% 1,0% 0,5% 0,0% Italia Media OCSE Francia Germania Gran Bretagna Grecia Spagna Svezia Finlandia Canada Stati Uniti Giappone … è contenuta la quota in conto capitale ed è più bassa la parte corrente destinata a spese diverse dalla remunerazione del personale. 100% 90% 14,2 18,2 18,2 15,0 23,2 80% 31,1 70% 60% 50% 80,2 73,3 75,1 78,0 40% 68,7 58,5 30% 20% 10% 0% 5,6 6,7 8,5 7,0 8,1 10,4 Italia Media OCSE Francia Germania Gran Bretagna Finlandia in conto capitale corrente per il personale corrente non per il personale Composizione della spesa per l'istruzione scolastica. Anno 2003. Fonte: OCSE Spesa per studente Spesa per studente e per studente per ora (in euro PPA) 6.000 5.000 4.000 3.000 2.000 1.000 0 Italia Media OCSE per studente Francia Germania Gran Bretagna Grecia Spagna Svezia Finlandia per studente normalizzato per le ore di lezione La distinzione tra organico di diritto e di fatto crea opacità e incertezze e frena l’applicazione di indirizzi generali 7,0 790.000 6,0 780.000 5,0 3,9 4,0 770.000 4,7 4,5 4,0 760.000 3,0 750.000 1,9 2,0 1,3 740.000 numero di docenti di fatto scostamento percentuale fatto / diritto 6,1 1,2 1,0 730.000 0,4 0,0 720.000 98/99 99/00 00/01 01/02 02/03 scostamento % fatto / diritto 03/04 04/05 05/06 06/07 organico di fatto Scostamenti tra organico di fatto e organico di diritto ed evoluzione L’elevato rapporto insegnanti / studenti dipende, oltre che dalle caratteristiche del territorio, da previsioni normative (orario scolastico, le modalità per il sostegno ai diversamente abili ... una rete di oltre 42 mila sedi scolastiche un impegno orario in aula elevato (tempo pieno in tutta la scuola dell’infanzia e nel 25% della scuola elementare, ritardo nella riorganizzazione di alcuni indirizzi della scuola secondaria superiore) insegnanti di sostegno per l’inserimento degli alunni diversamente abili Stima del monte ore curricuare medio annuo lungo tutta la carriera 1000 900 800 700 600 500 400 300 200 100 0 Italia Media OCSE Francia Germania Inghilterra Grecia Spagna Finlandia ... e la dimensione delle classi), ma anche dall’organizzazione della rete scolastica e dalla sua efficacia, % % 16,00 Comuni con meno di 5 mila abitanti 18 14,00 16 12,00 14 12 10,00 10 8,00 8 6,00 6 4,00 4 2 2,00 0 <11 11 0,00 <11 11 12 13 14 15 16 17 18 scuole 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 31 studenti % Comuni con oltre 250 mila abitanti 18 16 Distribuzione di scuole e studenti in base alla dimensione media delle classi nel secondo anno della scuola secondaria inferiore, a.s. 2005-06. Fonte: MPI. e non vi è convenienza per i soggetti locali a rendere più efficiente la rete, visto che potrebbero ritrovarsi successivamente a sostenere tagli simili a quelli chiesti a territori non virtuosi. 14 12 10 8 6 4 2 0 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 La carenza di un vero sistema di valutazione nazionale ha impoverito gli strumenti degli insegnanti, ha limitato la possibilità di individuare le criticità del sistema e di fissare standard, ha tolto credibilità ai titoli e orientamento per studenti, famiglie, insegnanti e territorio. 45,0 550 510 511 500 percentuale di studenti 40,0 472 35,0 450 30,0 428 423 25,0 400 20,0 350 15,0 10,0 300 5,0 0,0 250 Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Toscana, Lazio, Umbria, Campania, Molise, Abruzzo Liguria, Valle d'Aosta Giulia, Trentino, Alto Adige, Marche e Puglia Emilia Romagna Meno di 4 Scarsi 4 e 5 Benino 6 e 7 Bravi da 8 in su Basilicata, Calabria, Sardegna e Sicilia punteggio medio Voti e competenze. Fonte: OCSE-PISA pounteggio PISA 2003 in matematica 50,0 La valutazione è un tema delicato nel nostro Paese, anche a causa dei fallimenti del passato, dell’assenza di chiarezza circa i suoi obiettivi e della sottostima dell’impegno di ricerca, organizzativo e professionale necessario é necessario per accertare il proprio lavoro 56% é possibile elaborare criteri oggettivi 56% é giusto legare valutazione e retribuzione 49% é giusto legare valutazione e carriera 61% … ma é improbabile che siano introdotte forme di valutazione condivise 75% 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% Indagine nazionale sull'opinione dei docenti e dirigenti scolastici. Fonte: Gasperoni (2002 LE INDICAZIONI EUROPEE POLITICHE EDUCATIVE della UE QUALITA’ EFFICIENZA COMPETENZE PROFESSIONALI OPERATORI EQUITA’ PARI OPPORTUNITA’ COMPETENZE DI BASE PER TUTTI BISOGNI INDIVIDUALI INCLUSIONE INTEGRAZIONE ISTRUZIONE/FORMAZIONE/EDUCAZIONE SCUOLA/TERRITORIO VERTICALITA’ SCUOLA DELL’INFANZIA E OBBLIGO ISTRUZIONE DEGLI ADULTI SISTEMATICITA’ F.P. IMPRESE VALUTAZIONE CONTINUA UE:L’apprendimento permanente CONSIGLIO DI LISBONA 2000 OBIETTIVO far diventare l’EUROPA l’economia STRATEGICO più competitiva e dinamica del mondo 2010 basata sulla CONOSCENZA da acquisire attraverso l’ APPRENDIMENTO PERMANENTE essenziale per lo sviluppo del CAPITALE UMANO che favorisca la Competitività Occupabilità Inclusione sociale Cittadinanza Coesione sociale Sviluppo personale UE:Le DUE FASI dopo il 2000 DUE FASI Fase 2000-2003 Fase 2004-2007 Avvio di un Apprendimento Permanente in tutti i paesi Tendenza a definire principi comuni condivisi sul piano culturale Apprendimento permanente sul piano qualità Indicatori di valutazione comparata Crediti formativi per certificazione di competenze Consolidamento delle esperienze educative e formative Definizione di un programma integrato per Apprendimento Permanente La nuova generazione dei Programmi di istruzione/formazione comunitari Maggiore sinergia fra i diversi campi di azione Razionalizzazione delle forme di finanziamento Maggiore identità economico-sociale dell’Europa in mondo multiculturale Apprendimento per competenze GLI APPRENDIMENTI Valore a apprendimento FORMALE NON FORMALE INFORMALE Valore all’acquisizione di COMPETENZE non al percorso Memorandum sull’istruzione e la formazione professionale UE: Obiettivi per i sistemi di istruzione e formazione 2001 Consiglio di Stoccolma Gli obiettivi concreti e futuri dei sistemi di istruzione e formazione aumentare QUALITA’ e EFFICACIA facilitare l’accesso a TUTTI APRIRE sistemi al mondo esterno UE: 2002 Coordinamento aperto e strategia per l’occupazione Metodo aperto di coordinamento basato su parametri condivisi e scambio di esperienze 2003 SEO Strategia Europea per Occupazione Apprendimento permanente fondamentale l’OCCUPAZIONE l’INCLUSIONE SOCIALE obiettivo 2010 70% livello medio di occupati Riorientamento delle finanze pubbliche verso Istruzione/Formazione Indicatori di comparazione 2003 Indicatori per analisi comparativa tra i sistemi entro 2010 85% giovani 22enni con fine studi secondari + 15% laureati in Matematica Scienze Tecnologia 10% abbandono scolastico e formativo - 20% 15enni con livelli bassi di capacità di lettura e nozioni matematiche e scientifiche 12,5% 25-64enni in formazione permanente Programma integrato 2007-2013 Fase 2004-2007 Elaborazione del programma Rafforzare Apprendimento Permanente per favorire sviluppo personale coesione sociale cittadinanza pari opportunità Contribuire alla Qualità e promuovere l’Innovazione Rendere attraenti le opportunità dell’Appr. Permanente Innalzare i tassi di partecipazione all’Appren. Perman. ad ogni età Promuovere creatività, competitività, occupabilità, imprenditorialità Promuovere Lingue e diversità linguistica Divulgare risultati innovazioni e promuovere scambi di esperienze Promuovere cooperazione nell’assicurare Qualità Certificazione dei titoli e competenze acquisite 2006 Quadro Unico per la trasparenza delle qualifiche e delle competenze Europass attestante conoscenze/competenze esperienze e i percorsi professionali Certificazione essenziale per la mobilità dei cittadini QUADRO EUROPEO delle QUALIFICHE 2006 Raccomandazione della Commissione EQF/QEQ Quadro Europeo delle Qualifiche > Descrizione delle qualifiche > 8 livelli di qualifiche da livello Conoscenze di base a Specializzazioni piu’ elevate > Corrispondenza dei titoli e delle qualifiche rilasciate a livello nazionale rispetto agli 8 livelli definiti a livello europeo Importante il RISULTATO dell’apprendimento non il percorso LE COMPETENZE CHIAVE PARLAMENTO/CONSIGLIO U.E 18 dicembre 2006 COMPETENZE CHIAVE per APPRENDIMENTO PERMANENTE COMPETENZE CHIAVE competenze da acquisire alla fine dell’obbligo di istruzione/formazione necessarie per la realizzazione e lo sviluppo della persona capitale culturale del cittadino capitale sociale del lavoratore capitale umano base per un APPRENDIMENTO lungo l’arco della vita per tutti per ulteriori apprendimenti per i giovani sostegno per realizzare le potenzialità per adulti strumento di aggiornamento continuo Competenza Abilità Conoscenza COMPETENZA Comprovata capacità di usare abilità e conoscenze personali, sociali e metodologiche in situazioni di lavoro,di studio,nello sviluppo personale e professionale.E’ una combinazione di conoscenze , abilità e attitudini appropriate al contesto ABILITA’ Capacità di applicare conoscenze e di usare know- how per Portare a termine compiti e risolvere problemi. Cognitive e Pratiche CONOSCENZE Risultato dell’assimilazione di informazioni attraverso l’apprendimento. Insieme di fatti, teorie e pratiche relative a un settore di studio o lavoro. Teoriche e Pratiche Competenza chiave per l’apprendimento permanente COMUNICAZIONE (MADRELINGUA E LINGUA STRANIERA) COMPETENZA MATEMATICA COMPETENZA DI BASE SCIENTIFICA (SCIENZE E TECNOLOGIA) COMPETENZA DIGITALE IMPARARE AD IMPARARE SPIRITO D’INIZIATIVA COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE CONSAPEVOLEZZA E ESPRESSIONE CULTURALE Raccomandazione UE settembre 2006 LE POLITICHE EDUCATIVE IN ITALIA CURRICOLO VERTICALE SAPERI ESSENZIALI UNITA’ DI SAPERE/FARE/ESSERE ISTRUZIONE/EDUCAZIONE ACCESSO AL LAVORO DOPO I 16 ANNI TITOLO DI SCUOLA SUPERIORE O QUALIFICA A 18 ANNI CENTRALITA’ DELL’APPRENDIMENTO IL NUOVO OBBLIGO DI ISTRUZIONE Innalzamento del livello medio di istruzione Successo formativo per tutti Istruzione non separata da Educazione Istruzione e Formazione (dopo Maastricht) OBBLIGO DI ISTRUZIONE diverso da obbligo scolastico perchè riguarda il diritto di TUTTI a possedere competenze chiave per la cittadinanza e per la coesione sociale Le socle dur/ Baumann e quindi riguarda il sistema educativo unitario di ISTRUZIONE e FORMAZIONE OBBLIGO FORMATIVO Qualifica o titolo a 18 anni L. 144/99 e poi L. 53/2003 DM 139/22.08.07 PRINCIPALI ASPETTI INNOVATIVI IMPIANTO Innalzamento Obbligo a 16 anni Continuità I e II ciclo Equivalenza dei percorsi a Scuola e in FP Non omologazione dell’offerta formativa ma equivalenza dei risultati Non modifica curricoli e ordinamenti Non modifica cattedre e ordinamenti Unitarietà non area comune nei diversi indirizzi ma acquisizione di standard minimi di competenze di cittadinanza al termine del biennio obbligatori Possesso non solo di conoscenze ma soprattutto di competenze Non Non certificazione terminale 2 anni sperimentazione Obbligo di istruzione Decreto 22 agosto 2007 Rafforzamento dimensione EDUCATIVA della istruzione Attenzione alle COMPETENZE chiave di cittadinanza Standard minimi competenze di base Lavorare per competenze anche nella scuola Integrazione tra competenze e saperi rispetto agli assi culturali Riferimento agli assi culturali per facilitare l’orientamento I saperi,i contenuti disciplinari, le competenze come tessuto per acquisire le COMPETENZE DI CITTADINANZA Competenze chiave per apprendimento permanente Percorsi formativi diversificabili e orientativi Progettazione collegiale per superare frammentazione dei saperi e sostenere processo di apprendimento per competenze Maggiore attenzione ai risultati Valutazione risultati in rapporto agli standard minimi di competenze Certificare per competenze (EQF) OBBLIGO DI ISTRUZIONE ORGANIZZAZIONE DELL’INSEGNAMENTO Sviluppare la esperienza personale di ciascuno e la significatività degli specifici apprendimenti Contestualizzazione integrata dei diversi saperi DIDATTICA Didattica laboratoriale Didattica per compiti Declinazione delle conoscenze disciplinari per l’acquisizione delle Competenze chiave Assumere punto di vista dell’allievo Consentire pieno sviluppo facoltà allievo Costruire ponti tra i saperi disciplinari che unitariamente concorrono a formare le competenze PERCORSI diversificabili e orientativi risultato definito nel possesso delle competenze previste Rapporto Stato/Regioni Nodo Rapporto Stato / Regioni Impianto del sistema è fortemente articolato Mancata intesa su comma 624 su applicazione obbligo per opposizione Lombardia diversità di orientamenti tra le Regioni Problema relativo alle norme di funzionamento della Conferenza Unificata a maggioranza o ancora all’unanimità ? alla interpretazione competenze Stato Istruzione Regione Formazione Legge 3 Regione ha competenze esclusive su PROGRAMMAZIONE della offerta formativa su tutto il sistema di Istruzione e Formazione ma non ha poteri sui livelli essenziali che lo STATO stabilisce per legge Competenze ai sensi del Titolo V della Costituzione Potestà legislativa nelle materie dell’istruzione e della formazione professionale ESCLUSIVA DELLO STATO - norme generali sull’istruzione - livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali che devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale - principi fondamentali a cui si deve ispirare la legislazione concorrente CONCORRENTE -istruzione, salva l’autonomia delle istituzioni scolastiche ESCLUSIVA DELLE REGIONI l’ istruzione e la formazione professionale La potestà regolamentare allo Stato nelle materie di legislazione esclusiva, salva delega alle Regioni; alle Regioni in ogni altra materia; ai Comuni, alle Province e alle Città metropolitane in ordine alla disciplina dell'organizzazione e dello svolgimento delle funzioni loro attribuite Per quanto riguarda le funzioni amministrative, l'art. 118 ne prevede l'attribuzione ai Comuni salvo che, per assicurarne l'esercizio unitario, siano conferite a Province, Città metropolitane, Regioni e Stato, sulla base dei principi di sussidiarietà, differenziazione ed adeguatezza. Competenze ai sensi del decreto legislativo 112/98 Competenze dello Stato– art. 137 Restano allo Stato, ai sensi dell'articolo 3, comma 1, lettera a), della legge 15 marzo 1997, n. 59, i compiti e le funzioni concernenti i criteri e i parametri per l'organizzazione della rete scolastica, previo parere della Conferenza unificata, le funzioni di valutazione del sistema scolastico, le funzioni relative alla determinazione e all'assegnazione delle risorse finanziarie a carico del bilancio dello Stato e del personale alle istituzioni scolastiche, le funzioni di cui all'articolo 138, comma 3, del presente decreto legislativo. di personale Competenze ai sensi del decreto legislativo 112/98 Competenze delle Regioni – art. 138 programmazione dell'offerta formativa integrata tra istruzione e formazione professionale programmazione, sul piano regionale della rete scolastica, sulla base dei piani provinciali suddivisione, sulla base anche delle proposte degli enti locali interessati, del territorio regionale in ambiti funzionali al miglioramento dell'offerta formativa Competenze ai sensi del decreto legislativo 112/98 Competenze delle Province e dei Comuni – art. 139 l'istituzione, l'aggregazione, la fusione e la soppressione di scuole in attuazione degli strumenti di programmazione la redazione dei piani di organizzazione della rete delle istituzioni scolastiche i servizi di supporto organizzativo del servizio di istruzione per gli alunni diversamente abili o in situazione di svantaggio il piano di utilizzazione degli edifici e di uso delle attrezzature, d'intesa con le istituzioni scolastiche Competenze ai sensi del decreto legislativo 112/98 Competenze delle Province e dei Comuni –art. 139 Attribuzione ai comuni di funzioni concernenti: educazione degli adulti orientamento scolastico e professionale pari opportunità di istruzione continuità in verticale e orizzontale tra i diversi gradi e ordini di scuola prevenzione della dispersione scolastica educazione alla salute Si tratta di “attuare una riforma già fatta” seguendo gli indirizzi tracciati dalla Corte Costituzionale. rafforzamento del ruolo dello Stato come centro di competenza nazionale che, oltre a fissare le norme generali sull’istruzione, definisca indirizzi e obiettivi e stabilisca standard, si ritragga dalla gestione, e supporti l’azione locale attraverso Direzioni regionali del Ministero, rafforzate e incentivate; l’assunzione effettiva da parte delle Regioni, oltre alla potestà legislativa fissata dalla Costituzione, della competenza nella programmazione territoriale della rete scolastica regionale, a partire da risorse umane e finanziarie stabilite dallo Stato in modo plausibile, fondato e rigoroso; un loro rapporto con le Direzioni regionali del Ministero (secondo un disegno istituzionale peraltro già avviato); una più piena autonomia economico-finanziaria delle istituzioni scolastiche, accompagnata da capacità e trasparenza contabile e dalla crescente potestà di attuare gli interventi necessari al miglioramento dei risultati. Linee Guida Linee Guida Confronto con OOSS entro novembre confronto Linee per scuola e per FP entro punti di convergenza in competenze di novembre cittadinanza Ricerca di equilibrio tra autonomia IS e direzione dei processi di continuità fra scuole I ciclo e II ciclo Fase di INFORMAZIONE Avvio confronto con i docenti Dirigenti ATA Coinvolgimento reale delle scuole ( griglia per lettura) Raccolta proposte Raccolta punti di vista scuole (AgenNaz) Sostegno del processo Fase di FORMAZIONE Formazione in servizio per tutti i docenti (anche on line) Fase di ORGANIZZAZIONE MONITORAGGIO Organizzazione di Biblioteca on line di Reti territoriali di scuole Referenti x Asse Delegato per relazione con altre scuole Coinvolgimento di tutti gli attori I passi da compiere / 1 Proseguire il percorso avviato per attuare l’autonomia attraverso un rinnovato ruolo dello Stato come centro di competenza nazionale che definisca indirizzi generali e garantisca livelli essenziali di prestazione Costruire un sistema nazionale di valutazione credibile, articolato in valutazione esterna e interna (autovalutazione), promuovendo diagnosi valutative a livello di singola scuola Programmare a medio-lungo termine il fabbisogno territoriale di personale e organici, al fine di costruire un quadro di certezze e valutare l’impatto di interventi strutturali alternativi I passi da compiere / 2 Migliorare l’organizzazione della rete e valorizzare la carriera degli insegnanti Riorganizzare la formazione iniziale e il reclutamento Creare meccanismi di incentivazione del personale Migliorare la formazione in servizio Favorire un più proficuo incontro tra scuola e insegnante Occorre SPERIMENTARE PATTI TERRITORIALI per l’esercizio integrativo delle competenze in materia di istruzione . Gestire in modo integrato le risorse destinate alla scuola Riutilizzare a favore dei soggetti del patto territoriale (scuole e enti locali) i risparmi ottenuti Obiettivi Gli obiettivi sono ambiziosi. Vanno presidiati con strumenti forti di valutazione: conseguimento di livelli minimi di competenza per tutti riduzione della dispersione scolastica maggiore attrattività della scuola, anche come motore di inclusione sociale e di contrasto all’illegalità COMPETENZE DI BASE A CONCLUSIONE DELL’OBBLIGO D’ISTRUZIONE ASSE DEI LINGUAGGI *Padronanza della lingua italiana: Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti: Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo; Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi Utilizzare una lingua straniera per i principali scopi comunicativi ed operativi Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico e letterario Utilizzare e produrre testi multimediali COMPETENZE DI BASE A CONCLUSIONE DELL’OBBLIGO D’ISTRUZIONE ASSE MATEMATICO *Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, rappresentandole anche sotto forma grafica *Confrontare e analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni *Individuare le strategie appropriate per da soluzione di problemi *Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico COMPETENZE DI BASE A CONCLUSIONE DELL’OBBLIGO D’ISTRUZIONE ASSE SCIENTIFICO-TECNOLOGICO *Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle sue varie forme i concetti di sistema e di complessità *Analizzare qualitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire dall’esperienza *Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono applicate ASSE STORICO-SOCIALE *Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali *Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondate sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della collettività e dell’ambiente *Riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socioeconomico per orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA DA ACQUISIRE AL TERMINE DELL’ISTRUZIONE OBBLIGATORIA *L’elevamento dell’obbligo di istruzione a dieci anni intende favorire il pieno sviluppo della Persona nella costruzione del sé, di corrette e significative relazioni con gli altri e di una positiva interazione con la realtà naturale e sociale. *Imparare ad imparare: organizzare il proprio apprendimento, individuando, scegliendo ed utilizzando varie fonti e varie modalità di informazione e di formazione (formale, non formale e informale), anche in funzione dei tempi disponibili, delle proprie strategie e del proprio metodo di studio e di lavoro. *Progettare: elaborare e realizzare progetti riguardanti lo sviluppo delle proprie attività di studio e di lavoro, utilizzando le conoscenze apprese per stabilire obiettivi significativi e realistici e le relative priorità, valutando i vincoli e le possibilità, definendo strategie di azione e verificando i risultati raggiunti. *Comunicare: Comprendere messaggi di genere diverso e di complessità diversa, trasmessi utilizzando linguaggi diversi mediante diversi supporti; Rappresentare eventi, fenomeni,principi, concetti, norme, procedure, atteggiamenti, stati d’animo, emozioni, ecc. utilizzando linguaggi diversi e diverse conoscenze disciplinari, mediante diversi supporti. COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA DA ACQUISIRE AL TERMINE DELL’ISTRUZIONE OBBLIGATORIA Collaborare e partecipare: interagire in gruppo, comprendendo i diversi punti di vista, valorizzando le proprie e le altrui capacità, gestendo la conflittualità, contribuendo all’apprendimento comune ed alla realizzazione delle attività collettive, nel riconoscimento dei diritti fondamentali degli altri. *Agire in modo autonomo e responsabile: sapersi inserire in modo attivo e consapevole nella vita sociale e far valere al suo interno i propri diritti e bisogni riconoscendo al contempo quelli altrui, le opportunità comuni, i limiti, le regole, le responsabilità. *Risolvere problemi: affrontare situazioni problematiche costruendo e verificando ipotesi, individuando le fonti e le risorse adeguate, raccogliendo e valutando i dati, proponendo soluzioni utilizzando, secondo il tipo di problema, contenuti e metodi delle diverse discipline. *Individuare collegamenti e relazioni: individuare e rappresentare, elaborando argomentazioni coerenti, collegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi e concetti diversi, anche appartenenti a diversi ambiti disciplinari, e lontani nello spazio e nel tempo, cogliendone la natura sistemica, individuando analogie e differenze, coerenze ed incoerenze, cause ed effetti e la loro natura probabilistica. *Acquisire ed interpretare l’informazione: Acquisire ed interpretare criticamente l’informazione ricevuta nei diversi ambiti ed attraverso diversi strumenti comunicativi, valutandone l’attendibilità e l’utilità, distinguendo fatti e opinioni.