FABBISOGNO NAZIONALE
Costituzione e Riparto
Direttore - Ufficio IV
dott.ssa Stefania GARASSINO
Direzione generale della programmazione sanitaria, dei
livelli essenziali di assistenza e dei principi etici di sistema
1
• Introduzione
• Cenni storici
• Finanziamento fino al 2009
• Finanziamento costi standard
• Conclusioni
2
Finanziamento:Introduzione (1/2)
•
•
•
L’articolo 117 Cost. (comma 2, lettera m), attribuisce allo Stato la competenza di
determinare i livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali
da garantire su tutto il territorio nazionale, ed individua (comma 3) tra le materie di
legislazione concorrente la tutela della salute;
le regioni hanno un’autonomia legislativa in termini di organizzazione e
programmazione sanitaria nel rispetto però delle norme costituzionali e dei livelli
essenziali di assistenza fissati dallo Stato;
L’art. 119 Cost. individua le risorse attraverso le quali le Regioni provvedono al
finanziamento delle funzioni loro attribuite:
–
tributi ed entrate proprie;
–
compartecipazioni al gettito di tributi erariali riferibili al loro territorio;
–
fondo perequativo senza vincoli di destinazione, per i territori con minore capacità
fiscale per abitante.
Queste risorse consentono, a norma del quarto comma, alle regioni di finanziare
integralmente le funzioni pubbliche loro attribuite
•
L’art. 120 Cost. (comma 2) dispone che “il Governo può sostituirsi” a organi delle
regioni … quando lo richiedano … la tutela dei livelli essenziali delle prestazioni
concernenti i diritti civili e sociali …
3
Finanziamento: Introduzione (2/2)
•
Lo Stato responsabile del coordinamento della finanza pubblica
definisce, d’intesa con le regioni tenendo conto dei complessivi vincoli
macroeconomici e delle compatibilità di finanza pubblica, il livello
complessivo del finanziamento del Servizio sanitario nazionale,
idoneo a garantire su tutto il territorio nazionale l’erogazione dei livelli
essenziali di assistenza (LEA), in condizioni di efficienza e di
appropriatezza;
•
La sede di definizione della governance sanitaria è stata individuata, a
partire dall’anno 2000, dalle Intese che nel corso del tempo hanno
definito un livello di finanziamento su un arco di tempo pluriennale ed
hanno permesso la condivisione di regole e limiti entro cui gestire
l’autonomia regionale, indirizzando le regioni verso l’assunzione di un
ruolo sempre più consapevole in termini di disegno del sistema e
corretta allocazione delle risorse.
4
Finanziamento: Cenni storici (1/2)
La spesa sanitaria corrisponde a circa l’80% della spesa totale e pertanto gioca un
ruolo fondamentale nella politica del federalismo fiscale
ACCORDO STATO – Regioni
8 AGOSTO 2001

passaggio da un sistema di finanziamento basato sulla spesa sanitaria agganciato
alla spesa storica (intervento dello Stato è stata ripiananta la spesa a pié di lista) ad un
sistema agganciato al livello di fabbisogno valutato come rapporto ottimale rispetto
al PIL;

Quota annuale “premiale” erogata solo a seguito di una verifica annuale
dell’equilibrio di bilancio e dell’erogazione effettiva dei Livelli essenziali di
assistenza (4-5% in un primo momento e poi fissata al 3%) .
PATTO PER LA SALUTE 2006

crescita del finanziamento legata al PIL;

piena erogazione dei LEA .
5
Finanziamento:Cenni storici (2/2)
Sviluppo “Spesa corrente e finanziamento corrente del SSN”
SPESA CORRENTE E FINANZIAMENTO CORRENTE DEL SSN (m ld €)
TOTALE SPESA CORRENTE (* )
in % del PIL
increm ento %
di cui Regioni
di cui Altri enti del SSN
(a)
(b )
(c)
Livello del Finanziamento corrente p rogrammato a cui
concorre lo Stato destinato a tutte le regioni, al netto del
finanziamento p er la sanità p enitenziaria (* * )
in % del PIL
increm ento %
2001
75,999
6,09%
9,10%
75,601
0,398
2002
79,549
6,14%
4,67%
79,143
0,406
2003
2004
82,29 90,528
6,16%
6,51%
3,45% 10,01%
81,864 90,079
0,427
0,449
2005
96,797
6,78%
6,92%
96,337
0,459
2006
99,595
6,73%
2,89%
99,11
0,485
2007
103,82
6,76%
4,24%
103,3
0,517
2008
106,95
6,80%
3,02%
106,41
0,546
71,271
75,652
78,573
82,403
88,195
92,173
96,551
100,58
5,71%
8,22%
5,84%
6,15%
5,88%
3,86%
5,92%
4,87%
6,17%
7,03%
6,23%
4,51%
6,29%
4,75%
6,40%
4,17%
Finanziamento a titolo rip iano disavanzi
in % del PIL
2
0,15%
5
0,35%
Fondo di accomp agnamento e transitorio p er le regioni
con elevati disavanzi strutturali
in % del PIL
(a)+(b )+(c) TOTALE FINANZIAMENTO CORRENTE a carico STATO (A)
1
71,271
75,652
80,573
82,403
93,195
1
0,85
0,07%
0,07%
0,05%
93,173
97,551
101,43
in % del PIL
5,71%
5,84% 6,03%
5,92%
6,52% 6,30% 6,35%
6,45%
increm ento %
PIL
1248,6 1295,2 1335,4 1391,5 1428,4
1480 1535,5 1572,2
increm ento %
4,84% 3,73% 3,10%
4,21% 2,65% 3,61% 3,75% 2,39%
Fonte : dati spesa sanitaria corrente - Relazione Generale sulla situazione econom ica del Paese. Dati di consuntivo presenti nel NSIS fino al 2008 com preso.
(A) NON SONO COMPRESE LE QUOTE DI FINANZIAMENTO A CARICO DELLE REGIONI (GETTITI FISCALI, STANZIAMENTO A CARICO BILANCI
REGIONALI ECC.)
(* )
(* * )
Viene intesa quale som m a dei costi di produzione delle funzioni assistenziali con i saldi della gestione straordinaria e di quella relativa all’intram oenia.
Sono com prese le som m e erogate dallo Stato a titolo di integrazione del finanziam ento per un valore pari a 2000 m ilioni di euro nel 2006
6
Finanziamento: fino al 2009 (1/4)
Il decreto n. 56/2000 prevede per il finanziamento della spesa sanitaria il seguente
procedimento:
•
stabilito il livello del fabbisogno complessivo, vale a dire la determinazione del
livello di spesa sanitaria cui concorre al finanziamento lo Stato, si provvede ad
assegnare a ciascun livello di assistenza una quota parte del valore
complessivo del fabbisogno finanziario previsto per il SSN;
•
le suddette quote sono poi ripartite secondo il criterio della cosiddetta quota
capitaria assoluta corretta con i parametri (art.1 co.34 L.662/96) per tenere
conto dei seguenti elementi:
–
popolazione residente;
–
frequenza dei consumi sanitari per età e per sesso;
–
tassi di mortalità della popolazione;
–
indicatori relativi a particolari situazioni territoriali ritenuti utili al fine di
definire i bisogni sanitari delle regioni ed indicatori epidemiologici
territoriali.
7
Finanziamento: fino al 2009 (2/4)
•
•
Dato il livello complessivo del finanziamento del SSN, la popolazione
residente nelle singole regioni, in valore assoluto, pesata per classi di età
solo per alcune delle linee prestazionali comprese nei livelli di assistenza,
definisce la quota regionale di accesso al finanziamento medesimo.
Il complesso delle risorse del Servizio sanitario nazionale viene incrementato
ogni anno in relazione al PIL, come concordato con le regioni e non
direttamente sulla base di parametri esplicitamente collegati alla popolazione.
8
Finanziamento: anno 2006 (3/4)
Il riparto del FSN 2006 è stato costruito attribuendo sulla base della quota capitaria pesata
sull’età utilizzando i dati stimati per classi di età dall’ISTAT al 1° gennaio 2005. La distribuzione
del fabbisogno per i livelli di assistenza è risultata la seguente:
Livello di
assistenza
Prevenzione
Quota obiettivo del fondo
5%
Medicina di
base PLS
6,9%
Farmaceutica 13%
Distrettuale
Dati disponibili da NSIS
Modalità di ripartizione
No
Quota capitaria secca
No
Quota capitaria secca
Si
Tetto imposto sul
fabbisogno complessivo
Si
51%
Specialistica
13%
Altra
territoriale
18,10% No
(i dati disponibili riguardano il
61% popolazione =12 Regioni)
Quota capitaria secca
Si
Ospedaliera
Quota capitaria pesata
sull’età
Quota capitaria pesata
sull’età per metà importo
44%
(Anagrafica SDO)
Tabella Pesi anno 2006
Livello di assistenza
Meno di 1
anno
Da 1 a 4
anni
Da 5 a 14
anni
Da 15 a 24
anni
Da 25 a 44
anni
Da 45 a 64
anni
Da 65 a 74
anni
Oltre 75
anni
Ospedaliera
2,539
0,376
0,254
0,392
0,567
0,945
2,105
3,025
Ambulatoriale
0,242
0,204
0,169
0,228
0,363
0,573
1
0,897
9
Finanziamento: anno 2007/2008/2009 (4/4)
•
Il criterio di accesso regionale alle risorse è quello indicato nel provvedimento
di “riparto 2007” che testualmente dispone: «In applicazione del punto 1.2 del
Patto per la salute, il riparto come approvato per il 2007 avrà valenza anche
per gli anni 2008 e 2009 utilizzando le medesime percentuali di accesso al
fabbisogno eventualmente corrette per effetto della possibile modificazione
della distribuzione della popolazione sul territorio nazionale e tenendo conto
della necessità di ripristinare ad un adeguato livello il finanziamento dei progetti
di Piano sanitario.» Di fatto nel 2007 si sono assunte come base di riferimento
per le singole regioni le quote di accesso risultanti dall’applicazione dei
parametri 2006, con alcune correzioni marginali per talune specificità regionali,
definite in sede politica ( il cosiddetto lavoro di “lapis” finale);
•
Lo stesso Patto sulla Salute prevede che il finanziamento sia legato al Pil;
difatti il Patto espressamente prevede che: “Il settore della sanità deve
mantenere una dinamica di crescita compatibile con la programmazione
finanziaria del Paese. In ogni caso i livelli di finanziamento devono essere
parametrati alla verifica dell’effettivo costo dei Livelli Essenziali di Assistenza in
condizioni di efficienza ed appropriatezza”.
•
Il riparto per il 2008 ha previsto l’applicazione dei medesimi criteri 2007 corretti,
su proposta delle Regioni del dicembre 2007, per attenuare l’effetto negativo
prodotto, dal decremento della popolazione all’1.1.2007, rispetto al medesimo
periodo dell’anno precedente, sul fabbisogno delle Regioni Liguria, Abruzzo,
Molise, Campania e Sicilia rispetto a quello spettante alle stesse sulla base
delle cosiddette quote d’accesso dell’anno 2007.
10
Finanziamento: anno 2010 (1/4)
Livello di
assistenza
Dati disponibili da
NSIS
Sotto livello
Prevenzione
5%
Farmaceutica
Distrettuale
popolazione non pesata
No
No
Medicina di base
51 %
7,00 %
13,62 %del
fabbisogno
indistinto-
Specialistica
popolazione non pesata
Si
Tetto imposto sul
fabbisogno complessivo
comprensivo delle somme
vincolate
Si
13,30%
Territoriale
17,08 %
popolazione pesata (v.
Tabella pesi)
(Tessera sanitaria 2009)
No
popolazione non pesata
Ospedaliera
44 %
Tabella Pesi anno 2010
Livello di
Meno di 1
assistenza
anno
Criteri di riparto
50 % popolazione non
pesata; 50 % popolazione
pesata (v. Tabella pesi)
Si
(Anagrafica SDO 2008)
Da 1 a 4 Da 5 a 14 Da 15 a 24
anni
anni
anni
Da 25 a
44 anni
Da 45 a 64
anni
Da 65 a 74 Oltre 75
anni
anni
Specialistica
0,53
0,263
0,318
0,438
0,702
1,169
2,061
1,846
Ospedaliera
3,028
0,375
0,229
0,37
0,53
0,966
2,095
2,941
11
Finanziamento: SSN – Anno 2010 (2/4)
SANITA
'
AlLTRE
FUNZIO
NI
PIL
…
Spesa sanitaria programmata 105.565 6,8%
PIL
1.554.718
12
Finanziamento: SSN – Anno 2010 (3/4)
Fabbisogno indistinto regionale
Quota destinata alle regioni per specifiche finalità individuate dal Piano sanitario nazionale
103.125.497.900
1.436.272.100
Quota destinata alle regioni perfinalità stabilte da leggi
441.520.000
Quota destinata ad Enti diversi dalle regioni
562.510.000
TOTALE
Assistenza collettiva
5%
Assistenza territoriale
51%
Assistenza ospedaliera
44%
105.565.800.000
13
Finanziamento: SSN – Anno 2010 (4/4)
14
Finanziamento: anno 2011
Livello di
assistenza
Dati disponibili da
NSIS
Sotto livello
Prevenzione
5%
Farmaceutica
Distrettuale
popolazione non pesata
No
No
Medicina di base
51 %
7,00 %
13,62 %del
fabbisogno
indistinto-
Specialistica
Criteri di riparto
popolazione non pesata
Si
Tetto imposto sul
fabbisogno complessivo
comprensivo delle somme
vincolate
Si
13,30%
Territoriale
17,08 %
(Tessera sanitaria 2009)
No
Ospedaliera
44 %
Si
(Anagrafica SDO 2008)
popolazione pesata (v.
Tabella pesi)
popolazione non pesata
50 % popolazione non
pesata; 50 % popolazione
pesata (v. Tabella pesi)
Tabella pesi 2011
Livello di
assistenza
Meno di 1
anno
Da 1 a 4
anni
Da 5 a
14 anni
Specialistica
0,389
0,221
0,279
0,390
0,650
1,560
2,177
2,074
Ospedaliera
3,122
0,366
0,226
0,363
0,528
0,930
2,079
2,906
Da 15 a 24 Da 25 a 44 Da 45 a 64 Da 65 a 74 Oltre 75
anni
anni
anni
anni
anni
15
Pesi utilizzati in sede di riparto dal 2006 al 2011
•
Fonte dati:
•
Popolazione considerata: dati ISTAT - popolazione residente al 1° gennaio
dell’anno precedente a quello di riferimento
•
Consumi considerati:
− consumi a valore dei ricoveri ospedalieri per tipologia di assistenza (acuzie,
riabilitazione e lungodegenza) da flusso SDO del Ministero della Salute, vari
anni. La valorizzazione dei consumi ospedalieri per l’anno 2006 è stata
calcolata applicando per ciascuna tipologia di assistenza le tariffe nazionali ex
DM 12/09/2006 . Dal 2010 sono stati valorizzati con la T.U.C. in considerazione
della modifica della versione 24^ dei DRG .
− consumi a valore della specialistica ambulatoriale per Lombardia, Trento,
Veneto, Friuli, Liguria, Emilia, Toscana, Umbria nell’anno 2006 da flusso SMP
del Ministero della Salute. Dal 2010 i consumi sono stati valorizzati sulla base
dei dati estratti dal sistema “Tessera sanitaria” . La valorizzazione dei consumi
di specialistica ambulatoriale è stata calcolata applicando i valori tariffari
regionali.
Per quanto attiene i consumi farmaceutici ed ambulatoriali, stante la non
completezza della base dati, il consumo procapite calcolato sulle Regioni
campione è stato assunto come proxy del consumo procapite nazionale
16
Finanziamento: Federalismo Fiscale
• Il nuovo patto per la salute 2010-2012 e l’attuazione del federalismo fiscale
costituiscono un “salto di paradigma”. Con il patto per la salute le regioni hanno
stabilito di avviare un confronto per valutare i propri sistemi sanitari regionali in
rapporto agli altri, sia in termini di performance economico-finanziaria, sia in
termini di adeguatezza dell’offerta.
• Il federalismo fiscale individua in modo chiaro nei fabbisogni e nei costi
standard gli indicatori rispetto ai quali comparare e valutare l’azione pubblica in
una prospettiva di valorizzazione dell’efficienza e dell’efficacia.
• Nel campo dei livelli essenziali di assistenza (come in quello dei livelli essenziali
delle altre prestazioni), in coerenza con la definizione dei medesimi LEA data dallo
Stato, il primo standard, individuato a livello nazionale, non può che essere la
quota di ricchezza che il paese decide di destinare allo svolgimento della
funzione sanitaria, in concorrenza con altre funzioni, in un necessario ed
imprescindibile quadro di compatibilità finanziarie, anche per il rispetto degli
impegni dell’Italia in sede europea.
• Una volta determinato il totale delle risorse disponibili per l’esercizio della
funzione, allora si può procedere all’individuazione dei fabbisogni sanitari
standard delle singole regioni, complessivamente pari al fabbisogno standard
nazionale.
17
Finanziamento: Federalismo Fiscale
• L’individuazione dei singoli fabbisogni standard regionali ha, alla base del
calcolo, il costo standard sanitario pro capite individuato nelle regioni
benchmark, le regioni che hanno garantito, in condizioni di equilibrio economico,
l’erogazione dei LEA.
• Detto costo, in fase di prima applicazione, è quantificato a partire dai tre
macrolivelli di offerta sanitaria (assistenza collettiva; assistenza territoriale;
assistenza ospedaliera) in considerazione della significatività dei relativi dati (per
sottolivelli via via più dettagliati, al contrario, la significatività dei valori individuabili
decresce in quanto condizionata dalla scarsa qualità dei dati di contabilità
analitica).
• E’ di tutta evidenza come per ogni regione il confronto con il costo standard
sanitario registrato dalle regioni più performanti sarà la grandezza di riferimento
per misurare le aree di inefficienza e di inappropriatezza e per verificare
progressivamente gli sviluppi del sistema verso modelli organizzativi e gestionali
via via più performanti.
18
Finanziamento: Costi Standard
In questa ottica, rientra anche la riflessione sul tema dei costi standard:
• i servizi sanitari vengono prodotti ( o garantiti) in base a caratteristiche e modalità
che spesso sono peculiari delle singole regioni, come interazione tra una specifica
domanda sanitaria e caratteristiche organizzative della struttura di offerta. Le
regioni, infatti, godono di ampia autonomia nella fissazione del modello
organizzativo assistenziale. L’offerta dei servizi sanitari e il loro utilizzo da parte di
una popolazione è correlata alle caratteristiche proprie della popolazione
considerata.
• Da ciò ne consegue che una variabilità nei costi dei servizi sanitari tra le varie realtà
regionali non dipende solo dalla efficienza allocativa e realizzativa, ma anche da
fattori interferenti, quali:
– la diversa composizione per età della popolazione, da cui dipende un ricorso
più o meno accentuato ai servizi sanitari;
– la diversità dei contesti economico-sociali regionali che influenza il rapporto
domanda/offerta di servizi sanitari e la diversa compostone della spesa
sanitaria totale rispetto alle due componenti :spesa pubblica e spesa privata;
– la possibilità da parte delle regioni di maggiori dimensioni, geografiche e di
popolazione, di avvalersi di economie di scala meno accessibili alle
regioni di minori dimensioni.
Valutati i costi, nella definizione del fabbisogno finanziario delle singole regioni occorre
tenere conto, oltre che delle caratteristiche della popolazione, anche delle caratteristiche
del territorio (contesto socio-economico e morfologia del territorio) e delle connesse
peculiarità dei servizi offerti.
19
Finanziamento: Legge 5 maggio 2009, n.42
La legge 5 maggio 2009, n. 42, attuativa delle disposizioni in materia di
federalismo fiscale contenute nell’articolo 119 della Costituzione, prevede che
debba essere introdotto:
1) un sistema premiante nei confronti degli enti che assicurino elevata qualità di
servizi e livello della pressione fiscale inferiore alla media;
2) un sistema sanzionatorio per gli enti meno virtuosi, per i quali si potrà arrivare al
blocco dell’iscrizione a bilancio delle spese discrezionali e della copertura dei posti
vacanti nelle piante organiche, fino alla previsione di meccanismi automatici
sanzionatori degli organi di governo e amministrativi (individuazione dei casi di
ineleggibilità degli amministratori responsabili nel caso di stato di dissesto finanziario
dell’ente e dei casi di interdizione dalle cariche in enti vigilati o partecipati da enti
pubblici).
• La stessa legge 42/2009 prevede, altresì, la proposizione da parte del Governo,
previo confronto nella sede della Conferenza Unificata, di un Patto di convergenza
che contenga norme di coordinamento dinamico della finanza pubblica per realizzare
l’obiettivo della convergenza dei costi e dei fabbisogni standard dei vari livelli di
governo, per i quali , in caso di mancato raggiungimento degli obiettivi, si prevede
l’attivazione di un “Piano per il conseguimento degli obiettivi di convergenza”
20
Finanziamento: Federalismo Fiscale
•
FEDERALISMO FISCALE L. 42/2009 E CERTIFICABILITÀ DEI BILANCI
SANITARI:
•
maggiore autonomia regionale  obbligo di sottoporre ai portatori di
interesse (contribuenti, utenti, creditori,ecc.) documenti contabili e
gestionali che offrano una rappresentazione «veritiera e corretta» della
situazione aziendale non solo in sé, ma anche in quanto confrontabile
nello spazio e nel tempo
•
certificabilità dei bilanci  processo avviato da implementare con la
definizione di regole attuative, supportare e monitorare
l’implementazione a livello regionale
•
COSTO STANDARD:
–
Attuale decreto legislativo in corso di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale
 Regioni benchmark individuate sulla base del costo medio pro capite
pesato per i pesi dei due esercizi precedenti
21
Finanziamento: Federalismo Fiscale
•
Attuale riparto 2011:
•
Criticità  richiesta di revisione dei criteri (indice di deprivazione 
non è ancora un indicatore costruito su basi scientifiche e promuove
l’inappropriatezza).
•
POSSIBILI SOLUZIONI PER IL FUTURO:
•
Indici basati sulla prevalenza delle malattie  necessità di
implementare dati NSIS per il territorio
•
Applicazione art. 22 del Decreto Legislativo sui costi standard
eventualmente ricorrendo a quanto previsto dall’art. 22 bis che prevede
l’introduzione di interventi idonei a rimuovere carenze strutturali
territoriali atte ad incidere sui costi
22
Finanziamento:Ripartizione risorse SSN corrente(Tabella A)
Dinamica Ripartizione risorse SSN corrente (valori in milioni di euro)
2008
2009
2010
Differenza in V.A.
2011/2010
2011
2012
2013
FABBISOGNO FINANZIARIO ANNI 2010-2012 (AL
NETTO DELLA MEDICINA PENITENZIARIA)
A)
Livello del finanziamento stabilito dal Patto per la salute 2007-2009
e dall'articolo 79 del DL 112/2008 (comprende la manovra di 2.000 e
3.000 mln per gli anni 2010 e 2011); per gli anni 2012 e 2013 si
ipotizza un livello di finanziamento agganciato al tasso di crescita
1) del PIL nominale
99.743 (i)
102.633
103.895
106.215
110.327
114.656
2.890
1.262
2.320
4.112
4.329
1.085
669
669
269
269
- decreto legge 112/2008, art. 79: risorse per rinnovo convenzioni biennio 2006-2007
184
69
69
69
69
- abolizione ticket 10 euro (art. 61, comma 19, DL 112/2008, conv. legge 133/2008)
400
400
400
200
200
200
200
Differenza finanziamento a l.v. in valore assoluto rispetto all'anno
precedente
2) Ulteriore finanziamento a carico dello Stato di cui:
- abolizione ticket 10 euro - finanziamento integrativo disposto dal decreto legge
154/2008, articolo 1, comma 5
834
834
- immigrazione - articolo 1-ter, comma 17, DL 78/2009, conv. legge 1028/2009 (67
mln per il 2009 e 200 mln a decorrere dal 2010)
67
-'riduzione finanziamento 420 mln post Abruzzo (dl 39/2009)
TOTALE livello complessivo del finanziamento
ordinario (non ingloba manovra settore farmaceutico
di cui all'art.13 del dl 39/2009 e art.22, comma 3, del
3)= 1)+2) 78/2009)
-420
100.577
103.298
104.564
106.884
111.644
in % del pil nominale
6,40%
6,75%
6,68%
6,58%
6,62%
6,56%
% incremento finanziamento a legislazione vigente rispetto
all'anno precedente
4,17%
2,71%
1,23%
2,22%
4,45%
2,94%
4.026
2.721
1.266
2.320
4.760
3.281
106.164
108.603
1.600
1.719
Differenza finanziamento a l.v. in valore assoluto rispetto all'anno
precedente
Livello di finanziamento pattuito in sede di
Totale A) sottoscrizione del Patto Salute 2010-2012
4)= Totale A) - 3)
434
Differenza rispetto al livello di finanziamento ordinario
a normativa vigente
2.439
114.925 (ii)
111.644
0
23
Finanziamento:Ripartizione risorse SSN corrente (Tabella B+C)
COPERTURA DEL FABBISOGNO FINANZIARIO
PREVISTO DAL PATTO SALUTE 2010-2012 ( vedi
Totale A) AL NETTO della MEDICINA
PENITENZIARIA:
B)
- a carico del Bilancio Stato a seguito sottoscrizione
Patto Salute 2010-2012 (SENZA CONSIDERARE GLI
834 MLN DI EURO a copertura dell'abolizione del
1) ticket)
105.148
107.303
in % del pil nominale
6,72%
6,61%
6,55%
% incremento finanziamento a legislazione vigente rispetto
- risparmi
di spesa sul personale dipendente e
all'anno
precedente
1,79%
2,05%
2,83%
466
466
466
550
834
834
convenzionato del SSN per la previsione normativa
che i contratti del personale dipendente del SSN e
convenzioni siano parmetrati alla sola indennità di
2) vacanza contrattuale anziché al Tasso d'inflazione
programmato; qualora la contrattazione dovesse
prevedere che il rinnovo contrattuale debba essere
100.577
103.298
2.155
110.344
- misure che il Governo si impegna ad adottare nel
corso del 2010 per garantire la copertura integrale
della parte residuale delle risorse aggiuntive (quali:
incremento del livello del finanziamento a copertura
3)
del ticket abolito oppure ripristino ticket dal 2012)
3.a)
3.b)
di cui già riconosciuto a carico Bilancio Stato:
di cui già riconosciuto con misure di contenimento spesa farmaceutica
Copertura fabbisogno finanziario stabilito in sede
Totale B) di sottoscrizione del Patto Salute 2010-2012
4)
C)
250
300
106.164
Riduzione livello finanziamento per manovre
personale e farmaceutica di cui al dl 78/2010
Totale copertura fabbisogno finanziario stabilito
in sede di sottoscrizione del Patto Salute 20102012 al netto effetto riduttivo prodotto dal dl
78/2010 (= Totale B) - 4))
0 (*)
108.603
0
2.439
-1.018
111.644
-1.732
106.164
107.585
1.421
109.912
in % del pil nominale
6,78%
6,63%
6,52%
% incremento finanziamento a legislazione vigente rispetto
all'anno precedente
2,77%
1,34%
2,16%
24
Finanziamento:Ripartizione risorse SSN corrente (Tabella D)
D)
RIPARTIZIONE SOMME A CARICO BILANCIO
STATO
1)
2)
3)
Proposta riparto quota indistinta anno 2010 (al
netto della quota dei 250 mln di euro) e anno 2011
Proposta riparto quote vincolate e obiettivi piano
(al netto penitenziaria)
Proposta riparto q.i. anno 2010 comprensiva della
quota dei 250 mln di euro (Punto D) 1 + Punto B)
3a.)
Differenza rispetto al totale copertura fabbisogno
finanziario stabilito con Patto Salute 2010-2012 (il
differenziale corrisponde con le coperture
assicurate per i rispettivi anni dal Governo NON a
carico del Bilancio dello Stato)
Dati PIL
103.963
1.068
2.253
2.322
69
105.398
106.285
887
0
-1.018
-766
-1.300
103.145
Totale ripartizione fondi a carico Bilancio Stato
Totale D) (compresa la quota dei 250 mln di euro)
Differenza rispetto al totale copertura fabbisogno
finanziario a carico Bilancio Stato ( per il 2011 il
differenziale corrisponde con le manovre
correttive )
Pil nominale (in mln di euro correnti) (A)
102.895
2008
2009
2010
2011
2012
2013
1.572.243
1.530.905
1.564.796
1.623.380
1.685.439
1.751.569
incremento % rispetto all'anno precedente del PIL nominale
3,50%
-2,63%
2,21%
3,74%
3,82%
3,92%
incremento % rispetto all'anno precedente PIL reale (B)
-1,0%
-4,8%
0,70%
2,0%
2,0%
2,0%
25
Finanziamento: Conclusioni (1/2)
 Qualsiasi considerazione riguardante il livello dei costi prodotti da un
sistema sanitario non può prescindere da corrispondenti considerazioni
sul livello di assistenza erogato da quel sistema.
 Costi contenuti non possono essere presi come standard di riferimento,
se il Sistema sanitario che ha prodotto quei costi si rivela inadeguato e
incapace di perseguire l’obiettivo di tutela della salute dei cittadini.
 Non si può parlare di costi standard, dunque, se non si definisce un
livello standard di assistenza.
La metodologia proposta assume come punto di riferimento la domanda
soddisfatta ed il costo necessario per soddisfarla; non si pone pertanto,
nell’ottica dell’offerta, ovvero della somma dei costi delle prestazioni
erogate dalle strutture sanitarie pubbliche e private accreditate (anche se
il costo complessivo di soddisfazione della domanda ne tiene ovviamente
conto).
26
Finanziamento: Conclusioni (2/2)
• Assicurare dati certi per misurare efficienza nell’erogazione dei servizi
• Necessità di implementare i sistemi di controllo di gestione e di contabilità
analitica
• Necessità di disporre di dati sui flussi di produzione e sui sistemi gestionali 
solo in questo modo si potrà applicare l’art. 23 del Decreto Legislativo sui costi
standard in materia di revisione dei criteri di costruzione del fabbisogno

standard regionale, fermo restando il fabbisogno standard nazionale
• Il processo deve essere accompagnato da manovre strutturali e di recupero
dell’efficienza soprattutto per le Regioni in Piano di Rientro.
27
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