Un PATTO per
“Salute e Inclusione Sociale”
Lia Vasarri
Responsabile del Servizio Sociale
del Comune di Montevarchi
11 e 12 marzo 2008
Sala Ordine dei Medici Chirurghi – Viale Giotto n. 143 - Arezzo
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DISCUTIAMO DELLA SALUTE DEI CTTADINI ARETINI
Un PATTO per
“Salute e Inclusione Sociale”
PATTO = convenzione, accordo fra due persone, fra due parti in
cui ciascuna delle due formula espressamente le proprie intenzioni,
specialmente in vista di una collaborazione od un’intesa con
l’altra.
SALUTE = non significa solo assenza di malattie; vuol dire stato
completo di benessere fisico, psichico e sociale (OMS 1977)
Lia Vasarri – Arezzo, 11/3/2008
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DISCUTIAMO DELLA SALUTE DEI CTTADINI ARETINI
Un PATTO per “Salute e inclusione Sociale”
INCLUSIONE SOCIALE = includere, inserire, comprendere,
rendere partecipe qualcuno nella comunità dove questo vive.
Il termine INCLUSIONE SOCIALE = copre un ampio ambito di
interessi e di attività, difficile perfino da delimitare perché NON
contempla un PUNTO DI ARRIVO ma un PROCESSO CONTINUO, in
quanto rispecchia la COMPLESSITA’ della nostra SOCIETA’.
Un ambito in cui si incontrano e si sfidano conoscenze, saperi,
politiche, pratiche di vita.
Lia Vasarri – Arezzo, 11/3/2008
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DISCUTIAMO DELLA SALUTE DEI CTTADINI ARETINI
Persone maggiormente a rischio di povertà ed esclusione:
1. Lavoratori precari e disoccupati
2. Famiglie monoparentali (spesso con genitore donna)
3. Famiglie con molte persone dipendenti (famiglie con più di 3 figli)
4. Le persone anziane che vivono da sole
5. Le donne
6. I bambini svantaggiati
7. Le minoranze etniche e gli immigrati
8. Le persone malate o disabili
9. Le persone senza casa
10.Le vittime della dipendenza da alcool, droga e gioco d’azzardo
11.Le donne vittime di violenza
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DISCUTIAMO DELLA SALUTE DEI CTTADINI ARETINI
Alcuni fattori di rischio per la salute
Mancanza di lavoro e di reddito
Sottoccupazione o precarietà
occupazionale
Disoccupazione, scarsa tutela,
professioni e condizioni lavorative
rischiose, scarsamente o affatto
tutelate
Assenza di alloggio
e inadeguatezza alloggiativa
Sovraffollamento, carenze igieniche,
affitti troppo alti
Perdita dell’alloggio
Mutui troppo alti o impossibilità a
pagarli per perdita lavoro o per
reddito basso
Assenza di supporto familiare e sociale
Clima rigido o diverso (condizioni ambientali e meteorologiche in genere)
Lia Vasarri – Arezzo, 11/3/2008
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DISCUTIAMO DELLA SALUTE DEI CTTADINI ARETINI
segue: elenco sommario di fattori di rischio per la salute
Difficoltà nell’accesso ai servizi
Malessere psicologico legato alla
condizione di esclusione
Per un immigrato ad es.: isolamento,
fallimento del progetto migratorio,
lontananza dagli affetti, nostalgia,
sradicamento
Rischio di devianza
Es.: microcriminalità
Abitudini voluttuarie
Fumo, alcool, tossicodipendenza,
gioco d’azzardo
Apporto alimentare
Sbilanciato, insufficiente
Discriminazione razziale
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DISCUTIAMO DELLA SALUTE DEI CTTADINI ARETINI
Obiettivi di SALUTE
Comportano l’adozione di strategie non solo
puramente SANITARIE, ma più in generale di
POLITICA SOCIALE che incidano sugli STILI DI VITA
delle persone e sulla tutela dell’AMBIENTE DI VITA e
DI LAVORO
Lia Vasarri – Arezzo, 11/3/2008
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DISCUTIAMO DELLA SALUTE DEI CTTADINI ARETINI
Obiettivi di SALUTE
Obiettivo OMS: garantire la “salute per tutti”
Questo è perseguibile solo se si considera che la
SALUTE si produce in gran parte:
1. al di fuori del settore sanitario;
2. nelle condizioni di lavoro e di vita della popolazione;
3. nei fenomeni di nuove e vecchie forme di
emarginazione ed esclusione che coinvolgono
diverse categorie sociali e demografiche;
4. nella conoscenza e nella possibilità di accedere ai
servizi offerti.
Lia Vasarri – Arezzo, 11/3/2008
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DISCUTIAMO DELLA SALUTE DEI CTTADINI ARETINI
SALUTE è: possibilità di partecipare attivamente, secondo
le proprie attitudini e capacità, a tutte le forme ed i contesti
della vita sociale
Politiche di cittadinanza attiva
PROMOZIONE DELLA SALUTE è: promozione di tutti i processi
di socializzazione e risocializzazione per i soggetti
esclusi e svantaggiati ma anche per coloro che “rischiano”
l’emarginazione sociale o lo svantaggio.
PROMOZIONE DELLA SALUTE = gettare un PONTE
tra l’area dell’esclusione e dell’emarginazione
e quella dell’integrazione
Lia Vasarri – Arezzo, 11/3/2008
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DISCUTIAMO DELLA SALUTE DEI CTTADINI ARETINI
RISCHIO SOCIALE: fenomeni e realtà sociali le cui
caratteristiche favoriscono il prodursi tendenziale di
eventi negativi quali:
•POVERTA’, materiale e relazionale
•EMARGINAZIONE
•DISAGIO
•DEVIANZA
•MALATTIA
CATEGORIE DI SOGGETTI A RISCHIO SOCIALE: NON sono
individuabili in modo definitivo ma si caratterizzano in
funzione dei processi di mutamento che investono la società.
Processi di ordine SOCIALE, DEMOGRAFICO, CULTURALE,
ECONOMICO che incidono nelle condizioni di salute, negli
stili di vita e negli atteggiamenti.
Lia Vasarri – Arezzo, 11/3/2008
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DISCUTIAMO DELLA SALUTE DEI CTTADINI ARETINI
Alcuni esempi:
1. Crescita e flessibilità del mercato del lavoro: lavori
atipici, esclusione di soggetti in età adulta dal
mondo del lavoro
2. Nuove forme di povertà legate alla disgregazione
dei nuclei familiari, con particolare riferimento
alle donne adulte
3. La povertà soggettiva: povertà soggettivamente
percepita; grado di soddisfazione dei soggetti nei
confronti della salute, della casa, della situazione
economica, delle reti di supporto familiare
e
amicale, del tempo libero ...
Lia Vasarri – Arezzo, 11/3/2008
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DISCUTIAMO DELLA SALUTE DEI CTTADINI ARETINI
Secondo l’OMS la PROMOZIONE della SALUTE
è diretta in particolare a 5 ambiti di azione:
1.
orientare le politiche pubbliche, anche nei settori non sanitari,
verso la tutela della salute e il miglioramento generale dello
stato di salute della comunità
2.
favorire la partecipazione dei cittadini nei processi decisionali
che rientrano nell'ambito della promozione della salute
3.
coinvolgere i singoli individui, affinché sviluppino abilità
personali per migliorare il proprio benessere
4.
ri-orientare l'offerta dei servizi sanitari sulla promozione della
salute e non solo sulla cura e la riabilitazione
5.
creare ambienti di vita e luoghi pubblici (scuole, luoghi di
lavoro, ospedali ecc.) favorevoli alla salute e al legame uomoambiente
Lia Vasarri – Arezzo, 11/3/2008
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DISCUTIAMO DELLA SALUTE DEI CTTADINI ARETINI
Commissione Europea: Proposta di relazione congiunta per l 2008
sulla protezione e sull’inclusione sociale
1. La politica sociale e la politica economica
devono interagire
2. Vanno condotte politiche integrate, finalizzate a
garantire tra l’altro la parità tra i generi, nell’ottica
costante della piena inclusione dei gruppi sociali
più vulnerabili
Lia Vasarri – Arezzo, 11/3/2008
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DISCUTIAMO DELLA SALUTE DEI CTTADINI ARETINI
Commissione Europea: Proposta di relazione congiunta per l 2008
sulla protezione e sull’inclusione sociale
3. Garantire pari opportunità per tutti e dare a tutti i
bambini la possibilità di ottenere buoni risultati
scolastici
4. Intensificare le politiche in materia di inclusione e di
lotta contro la discriminazione, a favore anche
– e soprattutto – degli immigranti e dei loro
discendenti, nonché delle minoranze etniche
Lia Vasarri – Arezzo, 11/3/2008
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DISCUTIAMO DELLA SALUTE DEI CTTADINI ARETINI
Commissione Europea: Proposta di relazione congiunta per l 2008
sulla protezione e sull’inclusione sociale
5. Contrastare le gravi e persistenti disuguaglianze
a livello di salute: in funzione della situazione
socioeconomica,
del
luogo
di
residenza,
dell’appartenenza etnica e del genere. L’azione
deve basarsi su un approccio che integri la salute in
tutti gli ambiti della politica.
6. Sviluppare l’accesso a servizi di qualità:
occorre trovare il giusto equilibrio tra responsabilità
pubbliche e private, da un lato, e assistenza formale
ed informale, dall’altro.
Lia Vasarri – Arezzo, 11/3/2008
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DISCUTIAMO DELLA SALUTE DEI CTTADINI ARETINI
Commissione Europea: Proposta di relazione congiunta per l 2008
sulla protezione e sull’inclusione sociale
7. All’assistenza ospedaliera vanno anteposte le cure a
domicilio o in infrastrutture locali.
SOSTEGNO ALLA DOMICILIARITA’
Le cure personalizzate, adeguate alle necessità di
una persona non autosufficiente, prestate a
domicilio o in un contesto locale sono da preferirsi
alle cure prestate in una struttura assistenziale
pubblica.
Lia Vasarri – Arezzo, 11/3/2008
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DISCUTIAMO DELLA SALUTE DEI CTTADINI ARETINI
Commissione Europea: Proposta di relazione congiunta per l 2008
sulla protezione e sull’inclusione sociale
Nodo della questione:
maggiore coordinamento
tra assistenza sanitaria e servizi sociali
questo permette di:
a) promuovere la deistituzionalizzazione
b) rafforzare i servizi a livello locale (sia sanitari che sociali)
c) raggiungere un’elevata qualità degli interventi
d) utilizzare in modo efficace le risorse
Lia Vasarri – Arezzo, 11/3/2008
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DISCUTIAMO DELLA SALUTE DEI CTTADINI ARETINI
Commissione Europea: Proposta di relazione congiunta per l 2008
sulla protezione e sull’inclusione sociale
Ugualmente importante è la questione del:
personale che presta le cure
composto soprattutto da DONNE
una sfida importante:
a) la formazione, la riqualificazione e la supervisione
professionale
b) miglioramento delle condizioni di lavoro e laoro più
in sicurezza
c) riconoscimento ufficiale dei prestatori di assistenza
di tipo informale
Lia Vasarri – Arezzo, 11/3/2008
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DISCUTIAMO DELLA SALUTE DEI CTTADINI ARETINI
Le politiche per prevenire l’esclusione sociale:
Europee, Nazionali,
Regionali,
Provinciali e Comunali
Principio della SUSSIDIARIETA’ sia
ORIZZONTALE che VERTICALE
Lia Vasarri – Arezzo, 11/3/2008
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DISCUTIAMO DELLA SALUTE DEI CTTADINI ARETINI
Quindi:
maggiore coordinamento


dei settori e degli enti pubblici e privati
luoghi e strutture di ascolto e di partecipazione
delle persone
Mancanza di:

ruolo chiaro delle Conferenze dei Sindaci (ad



strumenti per politiche intersettoriali
carte per la cittadinanza sociale
un’efficace e tempestiva comunicazione
bidirezionale: governance dell’informazione
oggi non hanno neppure personalità giudica)
Lia Vasarri – Arezzo, 11/3/2008
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DISCUTIAMO DELLA SALUTE DEI CTTADINI ARETINI
Per poter attuare politiche per la salute, per il benessere
della comunità, quindi occorre fare un PATTO
PATTO = convenzione, accordo fra due O PIU’ persone, fra due
O PIU’ parti in cui ciascuna formula espressamente le proprie
intenzioni, specialmente in vista di una collaborazione od un’intesa
con l’altra o le altre.
Occorre quindi avere un
approccio MULTIDIMENSIONALE
Lia Vasarri – Arezzo, 11/3/2008
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DISCUTIAMO DELLA SALUTE DEI CTTADINI ARETINI
Approccio MULTIDIMENSIONALE
Secondo l’Agenda Sociale europea 2005-2010
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
Occupazione: favorire la creazione di nuovi posti di lavoro anche per
persone svantaggiate, facilitare la permanenza sul mercato del lavoro
Occupabilità: formazione e life long learning, conciliazione tra vita
lavorativa e vita familiare, formazione professionale e avanzamento
nella carriera
Protezione
sociale:
assistenza,
reddito
minimo,
accesso
all’occupazione, pensioni, alloggio decente, sanità
Pari opportunità tra uomini e donne
Particolare attenzione a categorie sociali a rischio di esclusione:
immigrati, minori, senza fissa dimora …
Società della conoscenza: speciale attenzione alle persone
diversamente abili
Sussidiarietà: verticale ed orizzontale
Coinvolgimento degli stakeholders, indicatori, targets …
Il 2010 anno europeo della LOTTA ALL’ESCLUSIONE ED ALLA POVERTA’
Lia Vasarri – Arezzo, 11/3/2008
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DISCUTIAMO DELLA SALUTE DEI CTTADINI ARETINI
La Regione Toscana:






GRT 302 del 31/3/2003 – Accordo quadro di collaborazione OMSEUROPA con Regione Toscana per favorire strategie integrate per
l’elaborazione e la sperimentazione di politiche atte a ridurre i fattori
di rischio per la salute e promuovere stili di vita sani
LR 24/02/2005, n. 40, Disciplina del servizio sanitario regionale
LR 24/02/2005, n. 41, Sistema integrato di interventi e servizi per la
tutela dei diritti di cittadinanza sociale
Piano Sanitario Regionale 2005-2007
Piano Integrato Sociale Regionale 2007-2010
Linee Guida per la realizzazione dei Piani Integrati di Salute Delibera GRT n. 682 del 12/7/2004
Lia Vasarri – Arezzo, 11/3/2008
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DISCUTIAMO DELLA SALUTE DEI CTTADINI ARETINI
Piano Integrato di Salute
Strumento unitario e partecipato attraverso il quale le
comunità locali governano la SALUTE collettiva ed
interagiscono con il sistema dei servizi
Il PIS, a regime, sostituisce:
• il Programma Operativo di Zona (Azienda USL –
attuazione dei PAL a livello zona-distretto)
•il Piano Sociale di Zona (Comuni)
e prevede obiettivi di salute e benessere, ne
determina standard quantitativi e qualitativi ed attiva
strumenti per valutarne il raggiungimento
Lia Vasarri – Arezzo, 11/3/2008
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DISCUTIAMO DELLA SALUTE DEI CTTADINI ARETINI
Le FASI per la realizzazione del PIS:
 elaborazione del PROFILO DI SALUTE
 predisposizione dell’IMMAGINE DI SALUTE
 individuazione delle priorità ed indirizzi per la programmazione
 programmazione delle azioni e delle linee guida per la progettazione
 progettazione e co-progettazione degli interventi ed attribuzione
delle risorse
Lia Vasarri – Arezzo, 11/3/2008
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DISCUTIAMO DELLA SALUTE DEI CTTADINI ARETINI
PROFILO DI SALUTE:
Documento, “fotografia”, contenente i dati oggettivi sui
principali determinanti di salute individuati in ambito locale
Alcune tematiche:
demografia, territorio-ambiente, contesto economico,
stili di vita, principali cause di malattia e di morte,
accessibilità ed opportunità dei servizi ….
Lia Vasarri – Arezzo, 11/3/2008
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DISCUTIAMO DELLA SALUTE DEI CTTADINI ARETINI
IMMAGINE DI SALUTE:
costituisce l’approfondimento e la percezione soggettiva
della salute nella Zona
Si realizza attraverso:
• “gruppi focus” con utenti e rappresentanti della cittadinanza
• gruppi tecnici
Entrambi sono costituiti per ciascun segmento della popolazione e
per le principali aree problematiche, con lo scopo di individuare:
• principali problemi di salute (e relative soluzioni possibili)
• più significative opportunità (e relative possibilità di sviluppo)
Lia Vasarri – Arezzo, 11/3/2008
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DISCUTIAMO DELLA SALUTE DEI CTTADINI ARETINI
Composizione finale – OTTIMALE - di un PIS:
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
CARTA DEI VALORI, in cui sono riportati i principi ed i criteri ispiratori del sistema di
welfare locale
PROFILO DI SALUTE, contenente dati oggettivi sui principali determinanti di salute
individuati in ambito locale
IMMAGINE DI SALUTE, interpretazione dei dati del profilo con evidenza delle
coppie “problema/possibile soluzione” e “vantaggio/possibile sviluppo”
PROGRAMAZIONE E LINEE DI PROGETTAZIONE DEI SERVIZI, con i programmi di
azione integrati per il raggiungimento di macro obiettivi di salute misurabili
STRATEGIE ED AZIONI PER RENDERE APPROPRIATA LA DOMANDA DI PRESTAZIONI
DOCUMENTO DI RACCORDO CON LE ALTRE PROGRAMMAZIONI DI SETTORE, di
competenza comunale o di altri enti istituzionali
CARTA DEI SERVIZI, suddivisa per sezioni:
•
•
•
•
mappa dei servizi, dei percorsi e degli attori sociosanitari
le forme di tutela, garanzia partecipazione dei cittadini rispetto ai medesimi servizi
gli standard qualitativi dei servizi erogati
i livelli essenziali (garantiti) delle prestazioni programmate
Lia Vasarri – Arezzo, 11/3/2008
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DISCUTIAMO DELLA SALUTE DEI CTTADINI ARETINI
(segue) Composizione finale – OTTIMALE - di un PIS:
8.
9.
10.
11.
12.
13.
PIANO DEI TRASPORTI SOCIOSANITARI, contenente le regole di accesso e
svolgimento, le tariffe, i vettori abilitati …
PIANO DELLA COMUNICAZIONE, cioè la strategia e le modalità per la diffusione di
informazioni corrette, comprensibili, organizzate, tempestive, aggiornate, ed
accessibili da tutti i punti della rete locale
REGOLAMENTAZIONE UNIFORME per i servizi ed interventi programmati
PIANO UTILIZZO STRUTTURE (attuale e prospettico), che metta in relazione i
fabbisogni del territorio con le strutture esistenti ed in fase di realizzazione
PROGETTI OPERATIVI DI INTERVENTO, in cui siano indicati gli obiettivi, le attività, i
responsabili, i risultati attesi, le risorse (umane, finanziarie e strumentali), gli
indicatori di verifica e le modalità di valutazione
ACCORDO DI PROGRAMMA con gli enti e le istituzioni disponibili
Il documento complessivo sottoscritto da coloro che in esso si riconoscono e ad
esso partecipano costituirà il
PATTO per la SALUTE e l’INCLUSIONE SOCIALE
della ZONA-DISTRETTO
Lia Vasarri – Arezzo, 11/3/2008
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DISCUTIAMO DELLA SALUTE DEI CTTADINI ARETINI
Per la predisposizione del PIS Valdarno è stato costituito un Gruppo Tecnico, nel quale
sono rappresentati i servizi sanitari e sociali degli enti coinvolti, integrato con altri soggetti
rappresentanti di enti le cui attività rientrino negli ambiti di programmazione che
interessino il PIS Valdarno.
Gruppo Tecnico per il PIS Valdarno:
a)
b)
c)
d)
e)
f)
g)
h)
i)
j)
operatori dei Comuni della Zona Sociosanitaria Valdarno (indicati dalla
Conferenza dei Sindaci del Valdarno)
operatori dell’Azienda USL8 (indicati dal Direttore Generale dell’Azienda USL8)
staff tecnico della Conferenza dei Sindaci del Valdarno
referente dell’Osservatorio Provinciale delle Politiche Sociali (indicato
dall’Assessore Provinciale alle Politiche Sociali)
n. 2 MMG e n. 2 PLS
n. 2 rappresentanti delle Associazioni di Volontariato
n. 2 rappresentanti delle Associazioni di Promozione Sociale
n. 2 rappresentanti delle Cooperative di tipo A
n. 2 rappresentanti delle Cooperative di tipo B
n. 1 rappresentante dell’ARPAT
N.B.: Con le OO.SS. Confronto separato
Lia Vasarri – Arezzo, 11/3/2008
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DISCUTIAMO DELLA SALUTE DEI CTTADINI ARETINI
Al di là delle norme, degli strumenti occorre ricordare che servizi li fanno le persone, gli
operatori. La qualità di un servizio dipende in buona parte da una “faccia”.
CRITICITA’
Mancanza dei Livelli Essenziali delle Prestazioni Sociali (LIVEAS)
quali garanzia di eguaglianza di tutti i cittadini nel sistema sociale
Gli operatori devono imparare a lavorare insieme, a confrontarsi,
a mettersi in discussione, ad accogliere le critiche come momento di riflessione
e crescita professionale
Mancanza di formazione agli operatori (politici e tecnici) per:
• un approccio multiprofessionale al bisogno
• per una progettazione di gruppo
• per una valutazione efficace degli interventi (ex-ante, in itinere, ex-post e d’impatto)
Disomogeneizzazione delle procedure tra SERVIZI sia in termini di accesso, di erogazione
di valutazione economica per la compartecipazione al costo della prestazione (ISEE) …
Lia Vasarri – Arezzo, 11/3/2008
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DISCUTIAMO DELLA SALUTE DEI CTTADINI ARETINI
segue: CRITICITA’
Mancanza di un’informazione capillare e tempestiva sulla rete dei servizi
e sulle modalità di accesso (PUA?? SEGRETARIATO SOCIALE?? …)
MMG – Medici di Medicina Generale
PdLS – Pediatri di Libera Scelta
(difficoltà nel coinvolgimento)
Politiche abitative che tengano conto dell’aumento dei prezzi immobiliari e dei canoni
d’affitto, delle giovani coppie, dei giovani studenti e degli immigrati
Mancanza di politiche nazionali per un fisco più equo
Mancanza di un riconoscimento generale dei diritti sociali di cittadinanza universale, tra cui,
in primis, i diritti di partecipazione (es.: diritto di voto???)
Lia Vasarri – Arezzo, 11/3/2008
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DISCUTIAMO DELLA SALUTE DEI CTTADINI ARETINI
LR. 41/2005 – art. 7 “Modalità per l`accesso al sistema integrato”
I comuni, singoli o associati, in raccordo con i servizi territoriali della zonadistretto (LR 40/2005), attuano forme di accesso unitarie ai servizi del sistema
integrato, al fine di assicurare:
a) la presa in carico delle persone
b) la proposta di progetti integrati di intervento
c) l`erogazione delle prestazioni
I soggetti accedono alle prestazioni e ai servizi sociali sulla base della
valutazione professionale del bisogno e della conseguente definizione di un
percorso assistenziale personalizzato.
Per percorso assistenziale personalizzato si intende il complesso degli
adempimenti finalizzati ad assicurare, in forma coordinata, integrata e
programmata, l`accesso informato e la fruizione appropriata e condivisa
delle prestazioni e dei servizi, in relazione ai bisogni accertati.
Lia Vasarri – Arezzo, 11/3/2008
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DISCUTIAMO DELLA SALUTE DEI CTTADINI ARETINI
L`assistente sociale, individuato quale responsabile del caso:
Possibilmente senza
differenza tra Assistente
Sociale del Comune o
dell’Azienda USL8
a) effettua la valutazione professionale del bisogno
b) definisce il percorso assistenziale personalizzato e ne cura l`attuazione in termini di
appropriatezza ed efficacia
c) assicura la gestione ed il controllo delle prestazioni erogate in relazione agli obiettivi.
In caso di bisogni, per la cui soddisfazione sia richiesto l`apporto di più competenze
professionali, la valutazione degli stessi e la definizione del percorso assistenziale
personalizzato sono effettuate con il concorso di tutte le professionalità interessate.
Accedono prioritariamente agli interventi e ai servizi erogati dal sistema integrato i
soggetti:
a) in condizione di povertà o con reddito limitato o situazione economica disagiata
b) con incapacità fisica o psichica, totale o parziale, di provvedere alle proprie
esigenze
c) con difficoltà di inserimento nella vita sociale attiva e nel mercato del lavoro
d) sottoposti a provvedimenti dell`autorità giudiziaria che rendano necessari interventi
assistenziali.
La programmazione zonale indica i criteri con i quali i comuni disciplinano le condizioni
perl`accesso agli interventi e servizi.
Lia Vasarri – Arezzo, 11/3/2008
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DISCUTIAMO DELLA SALUTE DEI CTTADINI ARETINI
occorrono nuove forme
organizzative e di gestione
integrata dei servizi
SOCIETA’ DELLA SALUTE
SI o NO?
Lia Vasarri – Arezzo, 11/3/2008
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DISCUTIAMO DELLA SALUTE DEI CTTADINI ARETINI
Grazie per l’attenzione.
Lia Vasarri
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