Facoltà di Economia
Corso di laurea in Economia e Marketing
Corso di Organizzazione aziendale
Anno accademico 2010 – 2011
Una lettura critica sui sistemi
incentivanti e la motivazione
A cura di Marco Briolini
Per cominciare
 Secondo voi quali comportamenti oggi
incentivano principalmente le aziende?
 In che modo cercano di indurre questi
comportamenti?
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Incentivi & c.
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Premi individuali (MBO e simili)
Premi collettivi (premio di risultato)
Bouns/una tantum
Aumenti individuali
Benefit (auto, casa, assicurazioni…)
Prospettive di carriera
Stock options
 Hanno sostanzialmente due finalità
• Trattenere le persone che valgono
• Riconoscere risultati/premiare…
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Primo limite
 Quali comportamenti
riconoscono/incentivano sistemi di questo
genere?
 Quali saranno le persone più attratte da un
sistema premiante centrato quasi unicamente
su aspetti monetari o comunque
monetizzabili?
 Esempio: disponibilità a cambiare spesso sede
di lavoro, stock options, MBO vs “resto del
lavoro”…
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Secondo limite
 Provando a stilare un elenco approssimativo, oggi le
aziende spesso chiedono
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Collaborazione, teamwork, interfunzionalità…
Iniziativa e senso di responsabilità
Passione, disponibilità
Appartenenza e identificazione
…
 E in cambio? Riconoscimenti monetari o
“monetizzabili”
 Problema: non funziona!
 Esempio: come “appassionarsi” per denaro?
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La felicità
(L. Bruni, S. Bartolini)
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Da un po’ di anni è nato un filone di studi economici che riguarda la felicità
Il punto di partenza sono ricerche condotte da psicologi negli anni ‘70 sulle ragioni
della felicità delle persone (Brickman e Campbell,1971, Easterlin 1974, Cantril
1965):
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i miglioramenti di aspetti oggettivi (reddito incluso) non aumentano il grado di benessere delle
persone
Chiedendo agli intervistati di esprimere in una scala da 1 (totale infelicità) a 10 (felicità
assoluta) la propria percezione di felicità si ottengono dati confrontabili
 All’interno del singolo paese esiste una relazione fra ricchezza e felicità
 Fra diversi paesi no: non è vero che le persone dei paesi più ricchi siano più felici, come mai?
 La spiegazione sta nei cosiddetti consumi relativi, conta, cioè, il potere d’acquisto rispetto alla media
del paese
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Il grado di felicità dipende dalla disponibilità di beni relazionali, non dal reddito o
dal consumo
Motivazioni intrinseche (legate al lavoro in sé) ed estrinseche (retribuzione,
benefit…)
Impatto della cultura del consumo: sostituzione di beni gratuiti con beni/servizi a
pagamento
Circolo vizioso: il consumo richiede maggior reddito e maggior lavoro ma così
distrugge beni relazionali e non migliora la felicità…
Per proseguire: http://www.econpol.unisi.it/bartolini/papers/incentivi%20e%20benessere%20sul%20lavoro.pdf
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