Evoluzione della rete di accesso A.Vailati Accesso commutato ad Internet POTS NAS Rete dati PRA • codifica AMI • BW <= 56 kbit/s ISDN • codifica 2B1Q • BW = 64 kbit/s su canale B • BW <= 128 kbit/s (multilink) SGU POTS/ISDN Velocità di accesso ad Internet 60 50 IP 40 PPP PHY SL SGU kbps APP 30 20 10 Modem 0 1990 1999 Architettura di rete per accesso commutato ad Internet RETI DATI C.S. TIN C.S. ISP 1 C.S. ISP 2 C.S. ISP n confine (C) X T E L E C O M I T A L I A X X INTERBUSINESS RETI ALTRI OPERATORI ARCIPELAGO ALTRI ISP POP POP TIN POP confine (A) RETE PSTN/ISDN PRA PRA PRA PRA X X X X X X Architetture evolutive: accesso con NAS distribuiti RADIUS DNS Internet ISP APP IP PPP PHY DB Rete IP SL NAS SGU APP IP PPP PHY SL SSP RADIUS UDP IP PPP PHY POTS ISDN Modem SCP SSP CDN Rete Dati SCP PIS (167……) SNBE SL NAS SGU SSP APP IP PPP PHY SL (CBC, CSBS) CCC(DEST1) NBE (DEST1, Busy) SNBE (CBC, CSBS) CCC(DEST2) Timeout (15 sec.) SNBE ADOB Architetture evolutive : accesso con PRA remotizzati RADIUS DNS ISP APP IP PPP PHY Internet PRA DB SL SGU SL SSP Modem Rete IP NAS PRA Rete Trasmissiva POTS ISDN SCP APP IP PPP PHY RADIUS UDP IP PPP PHY SGU PRA SL SL SSP Modem Nuove tecniche di trasmissione su coppie simmetriche in rame xDSL A.Vailati Cosa sono i sistemi xDSL • I sistemi xDSL (x-Digital Subscriber Line) consentono la realizzazione di connettività numeriche su doppino fra centrale e sede di utente • Molteplicità di soluzioni (bit-rate, modulazioni, ecc.) • Tutti i sistemi utilizzano una sola coppia (tranne HDSL) • Molti sistemi consentono il trasporto della telefonia in banda base (ad es. ADSL, VDSL) xDSL • I sistemi xDSL consentono di realizzare la connettività numerica sulle coppie simmetriche in rame della rete di accesso • I sistemi sono caratterizzati da una moltiplicità di soluzioni che differiscono: – capacità di trasporto – modalità simmetrica/assimetrica – tecnica di modulazione 2B1Q CAP DMT – Numero dei doppini – trasporto anche di servizio POTS – trasporto anche di servizi BRA ISDN Banda Upstream Utente Rete Downstream Banda Simmetrica : stessa velocità nei due sensi Assimetrica: velocità Up bassa ,Down alta I sistemi xDSL DSL IDSL HDSL SDSL ADSL RADSL VDSL Digital Subscriber Line (160kbit/s simmetrici su 1cp, codifica 2B1Q) ISDN DSL (128kbit/s simmetrici su 1cp, codifica 2B1Q) High bit-rate DSL (2Mbit/s su 2 cp, codifica 2B1Q) Symmetric DSL (fino a 2Mbit/s su 1 cp + POTS, codifica CAP e 2B1Q) Asymmetric DSL (fino a 8Mbit/s down, 1Mbit/s up + POTS su 1 cp, codifica CAP e DMT) Rate Adaptive DSL (bit-rate adattabile in direzione down e up + POTS su 1cp, codifica CAP e DMT) Very high bit-rate DSL (52, 26 o 13Mbit/s down, 2Mbit/s up + POTS (o ISDN) su 1 cp, codifica CAP e DMT) Configurazione di rete MuxADSL Nodo SP1 ATU-R ATU-R Rete di accesso ATU-R Nodo SP2 • ATU-R Il servizio di connettività ATM può prevedere: – Virtual Channel/Virtual Path da NT ADSL a Service Provider – Best effort (UBR) o a banda e qualità garantita (CBR) – concentrazione del traffico degli utenti ADSL su un’unica interfaccia – eventuale funzione di permutazione per offerta MULTI Service Provider Accesso HDSL Caratteristiche: • codifica 2B1Q, CAP • supera i limiti dello HDB3 (rigenerazione, assenza di canale di servizio per la gestione del livello fisico) • idoneo su coppie con derivazioni • evita rigeneratori fino a 2-4 km • porta a BW<=2 Mbit/s • richiede 2 coppie simmetriche in rame NTU LTU HDSL Funzione DCE-3 HDSL Organi comuni Organi comuni HDSL (a) REG REG (b) REG REG (c) HDSL (d) Applicazioni: • collegamenti fra sede del cliente e centrale (per raccolta di centralini o di canali per trasmissione dati a N*64kbps • collegamenti fra sedi di centrali (compatibilmente con le distanze permesse dal sistema) Accesso ADSL: caratteristiche • impiega una singola coppia simmetrica in rame • velocità/prestazioni dipendenti dalle caratteristiche della coppia, principalmente da: – caratteristiche della linea (lunghezza, presenza o meno di derivazioni) – diafonia tecniche di modulazione utilizzate: • • – CAP (Carrierless AM/PM) separazione in banda del canale a larga banda dal canale di controllo e dal canale telefonico separazione tra canale telefonico e segnali numerici tramite POTS splitter DOWNSTREAM – DMT (Discrete Multi-Tone) ISDN 0.004 0.004 POTS UPSTREAM • 1.1 0.080 0.088 0.080 f(MHz) FLUSSI NUMERICI A LARGA BANDA Allocazione spettrale della banda Accesso ADSL: Architettura e servizi SITO DI CENTRALE (SL) SITO DI CENTRALE (SGU/SL) PSTN ISDN SEDE DI UTENTE SL NT ADSL nodo ATM concentrazione smistamento rete SDH MUX ADSL coppia simmetrica POTS splitter POTS splitter ADSL • Servizi supportati: trasporto dati su IP e/o ATM per residenziale e business – servizi IP (on-line, accesso veloce a Internet, videocomunicazione, VoIP) – connettività ATM secondo le classi di servizio disponibili – trasmissione contemporanea dei servizi a banda stretta (POTS, ISDN) • differenziabili alla clientela per qualità e disponibilità di rete Accesso ADSL: il concetto di ‘Lite’ • Non necessita il POTS splitter in sede del cliente (filtro passa-alto nel modem d’utente) • installazione del modem semplice e a cura del cliente • qualità del servizio dipendente dall’impianto domestico (criticità se il telefono è a monte del modem ADSL) • compatibilità spettrale con i servizi esistenti (ISDN?) • velocità adeguate per le esigenze dei segmenti di mercato interessati (tipicamente residenziali, SOHO) (fino a 1,5Mbit/s downstream e 512Kbit/s upstream ) • portate analoghe all’ADSL tradizionale, 5 Km per velocità di cifra di 1Mbit/s downstream e 384Kbit/s uppstream • collegamento cliente-rete sempre attivo (“always on”) senza la necessità del dial-up come per i modem tradizionali ADSL Lite -vantaggi/svantaggi (I) • • • • • • Ridotta complessità del sistema ADSL lato cliente possibile riduzione dei costi di installazione da parte dell’operatore autoinstallazione del terminale remoto come per i tradizionali modem costo del modem ADSL comparabile a quello dei modem tradizionali potrebbe evolvere verso il “full ADSL” mediante upgrade software supporta un numero inferiore di servizi rispetto all’ADSL tradizionale • non può essere offerto ad un utente ISDN, se non su doppino aggiuntivo ADSL Lite -vantaggi/svantaggi (II) • Il segnale ADSL e POTS generano mutua interferenza, riducendo qualità e prestazioni • un guasto a livello di apparato può impattare sia sul POTS sia sull’ADSL • prestazioni ADSL dipendenti dall’ambiente domestico • a differenza dei modem tradizionali è necessario che l’operatore di rete installi adeguati apparati nella centrale locale • incertezza tra confine dell’operatore e del cliente (NT di proprietà del cliente?) Configurazione sistema ADSL :Full/true Centrale Telefonica S S PSTN ATM25 NT modem V banda fonica ATU-R ATU-C STB TV 10BaseT o ATM25 STM-1 E3 Mux di centrale Centrale Sede di utente S ATU-C NT- ATU-R POTS splitter ADSL Termination Unit - Central Office ADSL Termination Unit - Remote Configurazione sistema ADSL :splitless Centrale Telefonica S PSTN ATM25 NT modem V banda fonica ATU-R ATU-C STB TV 10BaseT o ATM25 STM-1 E3 Mux di centrale Centrale Sede di utente S ATU-C NT- ATU-R POTS splitter ADSL Termination Unit - Central Office ADSL Termination Unit - Remote Configurazione sistema Universal ADSL Lite/g.Lite PSTN ATU-C ATM25 Mux di centrale BB NT modem V banda fonica ATU-R STB TV 10BaseT o ATM25 STM-1 E3 Centrale Sede di utente NT- ATU-C ATU-R ADSL Termination Unit - Central Office ADSL Termination Unit - Remote FTTX A.Vailati Sistema PON terminato con sistemi VDSL/ADSL O N U O L T : TRA ODN O N U O N U splitter O N U x D S L cp x D S L NT Blocchi funzionali PON • • • • Terminazione di Rete di Accesso (TRA-PON) – terminazione ottica della PON lato centrale (OLT: Optical Line Terminal) – mux/demux per i flussi trasportati sulla PON Optical Network unit (ONU) – conversione ottico/elettrica del segnale – formazione e controllo delle trame sia lato rete sia lato terminazione d’utente. Optical Distribution Network (ODN) – rete ottica caratterizzata dall’impiego esclusivo di componenti ottici passivi (cavi e diramatori ottici) – attestata lato rete alla terminazione ottica (OLT) della TRA-PON e lato utente all’ONU Network Termination (NT) – terminazione attiva di rete posta in sede del cliente – costituisce il punto di demarcazione tra la responsabilità del gestore di TLC e l’impianto residenziale 23 Caratteristiche dei sistemi PON (I) • collegamenti punto-multipunto tra la TRA PON e le ONU • struttura ad albero realizzata mediante uno o più stadi di diramazione installati in centrale (FTTE, o in esterno (FTTCab) • elevata condivisione delle risorse • elevata flessibilità (n° di ONU, migrazione di configurazione) 24 Caratteristiche dei sistemi PON (II) • trasmissione downstream di tipo TDM fino a 622 Mbit/s • trasmissione upstream fino a 155 Mbit/s con accesso condiviso TDMA • segnale tra ONU e OLT condiviso tra molti clienti; a livello di ONU selezione del segnale dedicato al singolo cliente • rapporto di diramazione 1:N con N = 2, 8, 16, 32. Maggiore è il grado di diramazione, minore è la distanza tra TRA PON e ONU (N=32, L=4 km; N=4, L=24 km) 25 Posizionamento delle ONU in rete sito di armadio sito di centrale O L T VDSL/ADSL/HDSL FTTCab ONU-Cab (BB o NB+BB) : NT building/curb TRA verso reti di transito PON O L T FTTB ONU building/ curb FTTO VDSL/ADSL/HDSL : NT sede di utente sito di centrale O L T ADSL FTTE ONU exchange ONUbusiness : NT Sistema FTTCab BB SITO DI ARMADIO SITO DI CENTRALE PON SEDE DI UTENTE SITO DI ARMADIO ONU Cab BB splitter verso reti di transito TRA PON splitter verso SL AR f.o. SITO DI ARMADIO STB VDSL coppia simmetrica NT Sistema HFC SITO DI CENTRALE SITO IN RETE DI DISTRIBUZIONE EDIFICIO DI UTENTE tap STB b.p. Amp DN LN FN f.o. SEDE DI UTENTE coax è stata sperimentata e sviluppata • trials • problemi, costi, tempi, servizi DOWNSTREAM 5 8 40 • ampio successo MHz all’estero 54 470 862 870 UPSTREAM Allocazione spettrale della banda 1.000 Sistema HFC: Caratteristiche generali • impiego di cavi in fibra nella parte primaria della rete di distribuzione e di cavi coassiali nella parte secondaria • permette il trasporto in broadcast di segnali a larga banda verso gli utenti connessi • permette la fornitura di servizi video diffusivi, sia analogici che numerici – fornitura di 40 canali video analogici e 60 canali video numerici in modalità “passband” Sistema HFC: Caratteristiche tecniche (I) • Distribution Node – raccolta canali e multiplazione/affasciamento – modulazione a RF e multiplazione in tecnica SCM • Local Node – amplificazione/diramazione • Fiber Node – conversione O/E – amplificazione/diramazione Sistema HFC + Cable Data Modem • Realizzato introducendo i Cable Data Modem sulla struttura HFC • E’ composto da una stazione di testa (HECM) e da unità di utente (CM) • Realizza la trasmissione dati bidirezionale su reti HFC in configurazione p-mp • Consente la fornitura di servizi IP (on-line, accesso ad Internet, ecc.) SITO DI CENTRALE INTERNET SITO IN RETE DI DISTRIBUZIONE EDIFICIO DI UTENTE tap Router STB HECM b.p. CM Amp DN LN FN f.o. coax SEDE DI UTENTE Altre soluzioni di accesso: Accesso Radio Accesso Radio a Larga Banda: Accesso Radio a Larga Banda: Punto-Multipunto Fornitura di servizi a banda stretta e a banda larga su un sistema wireless di tipo cellulare La stazione base è collegata alla rete tramite interfacce ATM Utilizzo delle frequenze da 10,5 a 42GHz Capacità dipendente dallo schema di modulazione impiegato (fino a 25Mbit/s) Distanza coperta da 1 a 15Km a seconda dello schema di modulazione, della frequenza di trasmissione, della piovosità della zona Visione diretta tra antenna della stazione radio base e quelle degli utenti Accesso Radio a Larga Banda: LMDS Sistema radio punto-multipunto Utilizzo delle frequenze da 40.5 Ghz e 42.5Ghz Banda downstream fino a 50Mbit/s e upstream fino a a 2Mbit/s Distanza coperta da 1 a 4Km Adatto per aree urbane ad elevata densità di utenza Visione diretta tra antenna della stazione radio base e quelle degli utenti Field trail in USA, Canada, Giappone, Australia, Brasile e Venezuela. Servizio commerciale per circa 12.000 utenti a New York (servizi video) da parte di Cellular Vision Altre soluzioni di accesso: Accesso Power Line Accesso Power Line Tecnologia di accesso di interesse per gestori alternativi Utilizza le infrastrutture della compagnia elettrica istallate in sede del cliente Permette trasmissione dati bidirezionale fino a circa 1Mbps sulle linee elettriche Può essere utilizzata anche per fornitura di servizi vocali La capacità di 1 Mbps è condivisa fra tutti gli utenti che afferiscono alla cabina elettrica di distribuzione Prime sperimentazioni dal 1995 Accesso Power Line: Architettura L’architettura prevede: • un “Communication Node” sulla rete elettrica di distribuzione a media frequenza • un filtro presso la sede del cliente, a monte del contatore, per la separazione del segnale dati da quello elettrico Mainstation 72 HUB per MS ( 7200 clienti) Rete BackBone HUB MS BaseStation 20 clienti per BS BS kWh 200 case per BS coax Accesso Power Line: Criticità e conclusioni Presenza di rumore in linea Possibile interferenza da trasmissioni AM Necessità di cablaggio verticale negli edifici con contatore collocato alla base dell’edificio stesso Non rappresenta ad oggi una soluzione alternativa concreta per la rete di accesso Costi realizzativi paragonabili a quelli dell’FTTCab ma con meno banda L’installazione del filtro a casa del cliente ed il cablaggio interno riducono notevolmente il vantaggio della presenza dal cliente della rete elettrica LE TECNOLOGIE Transito Reti di Transito ATM POP Rete IP Rete ATM Nodo SL ATM PNNI SGU PSTN ATM Rete Dati Reti di transito IP Funzionalità di QoS/CoS: introdotte nei router per il supporto di CoS • Classification: consiste nella classificazione dei pacchetti al fine di dividere il traffico in livelli di priorità diversi cui vengono applicate diverse politiche di servizio • Congestion Management: consiste nell’introduzione nel router di criteri di controllo degli effetti della congestione, applicati alle diverse classi; es. gestione dei pacchetti sulla base dell’ordine di arrivo o della priorità, assegnazione di una banda per classe, ecc. • Congestion Avoidance: consiste nel monitoraggio del traffico al fine di individuare eventuali condizioni di congestione e nell’attuare operazioni per migliorare il throughput della rete Applicativo IP ATM SDH/TDM WDM F.O. Le tecnologie per la rete di transito IP – i problemi di velocità sembrano in parte superati dai chip (orientati verso decine di Mni di pacchetti/sec.) e dalle tecniche trasmissive (raddoppio annuo della velocità su fibra) – non basta velocizzare il forwarding, occorrono politiche adeguate di traffic management, monitoring, policing – WDM non offre ancora le stesse prestazioni dello SDH nei confronti della protezione, multiplazione, aggregazione – trasversale alle più tradizionali architettura ‘layered’ – rimangono i problemi di affidabilità, maggiore latenza, e scalabilità dei protocolli – QoS Routing Le tecnologie per la rete di transito ATM – Il concetto di qualità è intrinseco – adatto per piattaforme multiservizio – CE per il trasporto della voce – FR per il trasporto dei dati (che sta avendo successo) – difficoltà di adattamento servizi IP su servizi ATM – IP è l’incontrastato leader sul fronte degli applicativi Le tecnologie per la rete di transito La scelta dipende dai requisiti dell’operatore: • IP su WDM per minori garanzie di QoS ma elevata efficacia nell’offerta di servizi IP (ad es. per operatori emergenti), • ATM e SDH per maggiori garanzie di QoS unitamente ad esigenze di scalabilità e diffusione geografica della rete (ad es. per operatori incumbent). Questa scelta può inoltre favorire l’ammortamento di infrastrutture già sviluppate in attesa di una maggiore maturità dell’IP PRO/CONTRO di un backbone integrato Progettazione ottimizzata Flessibilità nei confronti di una migrazione di traffico da una piattaforma ad un’altra Riduzione dei costi operativi Investmenti su una tecnologia “future-proof” Sviluppo di funzionalità di interlavoro tra il nuovo backbone e le reti legacy (voce e dati) e le reti di altri operatori problematiche legate alla migrazione, tempistiche e costi: - impatti organizzativi - coesistenza di più backbones (interlavoro tra backbones, requisiti di gestione, etc.) - crescita dei costi operativi durante la migrazione 46 ATM e i sistemi mobili di terza generazione PSTN/N-ISDN PSTN/N-ISDN Internet x x ATM per il trasporto dei pacchetti PSTN/N-ISDN ATM per l’accesso Internet PSTN/N-ISDN SCP IP x Tutto ATM Internet x ATM backbone L’uso di ATM per le comunicazioni mobili appare promettente in quanto permette: • la multiplazione statistica dei flussi dati • l’assegnazione della banda “on demand” • la possibilità di utilizzare instradamenti alternativi in caso di guasto LR