GRAND CANYON MONUMENT VALLEY Lingua Inglese Religione Protestanti, cattolici, altri cristiani, atei, ebrei Numero di figli per donna 2,1 Popolazione <15 anni 20,7% Popolazione > 60 anni 16,6% Speranza di vita M 74 F80 ISU 0,948 (8° posto nel mondo) • 1513: Lo spagnolo Ponce de Leòn è il primo europeo a porre piede sul suolo dei futuri Stati Uniti • 1756-1763: Guerra dei sette anni: Gli inglesi sconfiggono i francesi bloccandone l’espansione nell’America del Nord • 1774-1778: Rivoluzione americana • 1776: Dichiarazione di indipendenza • 1787: Viene promulgata la costituzione • 1812-1814: Seconda guerra contro la Gran Bretagna • 1860: Abramo Lincoln viene eletto presidente • 1861-1865: Guerra civile • 1917-1918: Partecipazione statunitense alla prima guerra mondiale • 1929: Crollo della borsa di New York inizia la “Grande depressione” • 1941: I giapponesi attaccano la base statunitense di Pearl Harbour, gli USA entrano in guerra • 1945: Bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki • 1991: Guerra del Golfo • 11 settembre 2001: Attacchi alle Torri Gemelle a New York e al pentagono a Washington Gli Stati Uniti sono una repubblica federale composta da 50 stati. La popolazione è distribuita irregolarmente sul territorio. La densità di popolazione è molto bassa, anche perché un terzo degli abitanti si concentra nelle tre megalopoli. L’attuale popolazione degli Stati Uniti frutto di una lunga serie di ondate migratorie. A seguito di grandi immigrazioni nel XIX e XX si è formata una società fortemente multietnica (melting pot). Oggi un gruppo in forte crescita è quello dei latinoamericani. La popolazione gode mediamente di un elevato tenore di vita. Città Abitanti (area metropolitana) New York 18 710 000 Los Angeles 12 925 000 Chicago 9 392 000 Filadelfia 5 801 000 Dallas 5 700 000 Miami 5 362 000 Houston 5 180 000 Atlanta 4 708 000 Detroit 4 493 000 Boston 4 425 000 San Francisco 4 154 000 Washington 601.723 La storia dell’urbanizzazione negli stati uniti è legata alla colonizzazione europea. I primi insediamenti europei furono spagnoli e si svilupparono sulle coste della Florida: la prima città statunitense di fondazione europea è stata Saint Augustine, fondata nel 1565. Le città statunitensi si sono sviluppate senza vincoli. Hanno spesso una struttura a scacchiera, con strade ampie e diritte che si incrociano ad angolo retto. Al centro della città vi è di solito il quartiere degli affari (la city). A partire dagli anni Trenta del XX secolo intorno alle maggiori città sono sorti ampi sobborghi residenziali per le classi medio-alte Washington è la capitale federale degli Stati Uniti: per garantire l’indipendenza del governo il suo territorio non fa parte di nessuno stato, ma è al centro di un distretto autonomo, il distretto di Columbia. Washington è soprattutto un centro amministrativo, dove si trovano le sedi delle principali istituzioni del paese: la Casa Bianca, residenza del presidente degli Stati Uniti; il Congresso, sede del Senato e della Camera dei rappresentanti; il Pentagono, sede del Ministero della difesa. BosWash è l’abbreviazione con la quale negli Stati Uniti è comunemente indicata la megalopoli atlantica, estesa per oltre 600 km lungo la costa orientale da Boston a Washington. In quest’area vivono circa 45 milioni di persone. La città principale è New York con i suoi 18 milioni di abitanti che la rendono una delle prime metropoli al mondo per numero di abitanti e la città globale più importante. Altre città importanti sono Filadelfia, Baltimora (importanti centri industriali e portuali) e Boston, capitale del Massachussetts. La terza grande megalopoli statunitense si è sviluppata sulle coste della California. La città più importante al suo interno è Los Angeles, un’altra città importante è San Francisco che deve il suo sviluppo alla famosa corsa all’oro. Nel nord-ovest sorge Seattle uno dei principali centri mondiali dell’industria aeronautica,informatica e delle biotecnologie. Negli stati meridionali sono presenti gli importanti poli petroliferi di Dallas e Houston. In Florida sorge Miami e la capitale della Georgia è Atlanta. Presso il delta del Mississipi si è sviluppata New Orleans uno dei più attivi porti statunitensi Gli Stati Uniti sono la principale potenza economica mondiale I fattori che hanno favorito lo sviluppo dell’economia statunitense sono: L’enorme disponibilità di materie prime e risorse naturali La disponibilità di vaste estensioni di terreni Il massiccio afflusso di immigrati L’alto livello tecnologico e scientifico della produzione L’ampiezza dei mercati Il lunghissimo periodo di stabilità politica. L’economia statunitense è basata sulla libera concorrenza tra le imprese, inoltre dal 1994 il NAFTA promuove l’integrazione delle economie di Stati Uniti, Canada e Messico. L’abbondanza di terreno coltivabile e la grande varietà di climi presenti sul territorio statunitense hanno permesso l0 sviluppo di un fiorente settore agricolo. Per ottimizzare le rese la produzione agricola si è specializzata secondo le aree climatiche. Si sono così venute a creare diverse regioni agricole ciascuna specializzata in una determinata produzione: Cotton belt (fascia del cotone) Wheat belt (fascia del frumento) Corn-soy belt (fascia del mais e della soia) Dairy belt (fascia del prodotti lattiero caseari) Silvicoltura L’allevamento bovino è molto sviluppato e intensivo nella dairy belt. E’ presente anche l’allevamento di suini e volatili, e inoltre, lungo le coste, è diffusa l’acquacoltura. Grande importanza è data alla pesca, la quale dispone di una flotta peschereccia fra le migliori al mondo E’ ricco di materie prime tra cui: petrolio, gas naturale, carbone, ferro, uranio, oro, argento, rame, piombo zinco, sale, fosfati e metalli rari. Gli Stati Uniti sono i quarti produttori di energia elettrica al mondo e i terzi produttori mondiali di petrolio. Le industrie: Comparti tradizionali: siderurgica, cantieristica, chimica, petrolchimica, tessile e automobilistica. Comparti a tecnologia avanzata: industria aerospaziale, elettronica, informatica, delle comunicazioni, della chimica fine, e delle biotecnologie. I prodotti ad alta tecnologia costituiscono un terzo dei prodotti esportati dagli Stati Uniti. Il terziario assorbe oltre i tre quarti della forza lavoro statunitense. In essi operano le principali borse valori del mondo (come Wall Street). Un ruolo fondamentale nello sviluppo economico è rivestito dagli istituti di ricerca scientifica, infatti sono sorte delle technocities tra cui Silicon Valley. La ricerca è finanziata in parte dallo stato e in parte dalle imprese. Gli Stati Uniti sono la terza meta turistica mondiale. Le principali attrazioni sono: grandi parchi naturali, le metropoli della costa orientale, la California, i centri di vacanza della Florida, i parchi di divertimenti e le città di gioco d’azzardo. Il sistema di trasporti è particolarmente sviluppato ed efficiente: la rete ferroviaria conta oggi 5 linee coast to coast, la rete stradale e quella autostradale sono le più sviluppate del mondo e sono molto utilizzati i trasporti aerei e le vie d’acqua interne. Gli Stati Uniti offrono una vasta offerta di cucina, dal semplice fast food in cui si consumano prevalentemente hamburgers e hot-dog, ai ristoranti più raffinati al mondo, che si trovano soprattutto nelle grandi metropoli. La colazione (breakfast) è quella tipica all’inglese, abbondante e ricca, il pranzo (lunch) è generalmente veloce e leggero e la cena (dinner) è invece il pasto principale della giornata. Inoltre, grazie alla presenza delle numerose comunità di immigrati, in tutti gli States si possono provare i più disparati piatti delle cucine del mondo, vastissima è infatti l’offerta italiana, indiana, cinese, francese, giapponese, thai, messicana e cubana. Grande protagonista della tavola è sicuramente la carne bovina, spesso di grosso taglio e preparata grigliata con salse più o meno piccanti, accanto a quella di maiale, a quella di bisonte, al tacchino, al pesce e ai crostacei (questi soprattutto negli stati del nordest). Tra le bevande, oltre naturalmente alla Coca-Cola (allungata con l’acqua) trovano larga diffusione la birra, il sidro, e il Barboun Whiskey, orgoglio del Kentucky e del Tennesee.