Famiglia ADENOVIRIDAE
Generalità
Famiglia suddivisa in due generi
Mastadenovirus
Aviadenovirus
• Caratteristiche morfologiche e biologiche
– Virus con capside a simmetria icosaedrica
– Privi di Envelope
– Dimensioni 80-110nm
– Genoma a DNA a doppia elica
– Replicazione in sede nucleare
– Determinano la formazione di inclusioni nucleari
– Suddivisi in 10 sierogruppi
– In genere sono ospite-specifici
– Responsabili in prevalenza di infezioni subcliniche o
asintomatiche
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Principali malattie sostenute dai Mastadenovirus
Bovino
Infezioni asintomatiche o quadri
clinici diversi (enterite, polmonite,
pneumoentrite, congiuntivite,
cheratocongiuntivite)
Suino
Sintomi respiratori e/o
gastroenterici e turbe neurologiche
Pecora
Malattia respiratoria
ed enterica
Capra
Infezione asintomatica
o forme respiratorie di
modesta entità
Cavallo
Cane
Polmonite, malattia generalizzata
del puledro con imunodeficienza
congenita
Epatite infettiva e
laringotracheite (tosse
dei canili)
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Pneumoenterite del bovino
Infezione prevalente negli allevamenti intensivi
Eziologia
• Caratteristiche chimiche e fisiche
•
Resistenti nell’ambiente esterno
•
Stabili a pH compreso tra 2 e 11
•
Resistenti ai comuni disinfettanti
•
Sensibili a ipoclorito di sodio
• Replicano su colture cellulari di diversa origine
•
Determinano la formazione di corpi inclusi nucleari
• Emoagglutinante nei confronti di emazie di ratto e bovino
•
variabile in relazione ai diversi sierotipi
• Suddivisi in 9 sierotipi e riuniti in 2 sottogruppi
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Epidemiologia
Diffusi su scala mondiale
• Escrezione del virus attraverso il secreto oculonasale,
feci, urina
• Principale riserva d’infezione è rappresentata dai
soggetti con infezione asintomatica
• Soggetti giovani più sensibili, negli adulti prevalgono le
infezioni asintomatiche
• Trasmissione
per
contatto
secrezioni oculonasali
diretto
attraverso
le
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Patogenesi
Porta d’ingresso
Via orale
Via respiratoria
Escrezione virale
Replicazione
Mucosa orale e
prime vie respiratorie
Viremia
Associata
febbre
a
Generalizzazione e comparsa di
sintomi e lesioni
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Sintomi e lesioni
• Periodo d’incubazione di 7-10 giorni
• Colpiti soggetti di 3 settimane – 4 mesi d’età
• Polmonite
• Patogeni primari per l’apparato respiratorio
• Enterite
• Presenza di virus nelle feci e sulla mucosa dell’abomaso e piccolo
intestino
• Pneumoenterite
• Febbre, tachipnea, congiuntivite, lacrimazione, scolo nasale e
diarrea
• Congiuntivite e cheratocongiuntivite
• Weak calf syndrome
• Debolezza e apatia associate a disturbi della locomozione per
poliartrite
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Diagnosi
Epidemiologica
D. Laboratorio
Clinica
Postmortem
• Materiale patologico: tamponi nasali prelevati in fase acuta, tamponi
congiuntivali, feci, e organi prelevati in sede autoptica (mucosa respiratoria,
bronchi, piccolo intestino, tonsille, fegato, polmone, rene e testicolo)
• Esame istologico
• Evidenziazione dei corpi inclusi nucleari
• Immunoistochimica
• Immunoflorescenza
• Isolamento su colture cellulari
• Testicolo di vitello e altri tessuti animali
• ELISA
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• PCR
Profilassi
Sanitaria
• Norme di profilassi diretta
•
Eliminazione di eventi stressanti
• Profilassi vaccinale poco applicabile
•
Numerosi sierotipi patogeni
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Pneumoenterite della pecora
Eziologia
• Caratteristiche chimiche e fisiche
•
Resistenti 30’ a 56°C, a pH3, al cloroformio
•
Sensibili a ipoclorito di sodio e formalina
• Replicano su colture cellulari di diversa origine (ovino, bovino, suino)
•
Determinano la formazione di corpi inclusi nucleari
• Emoagglutinante nei confronti di emazie di ratto e pulcino variabile
• Suddivisi in 6 sierotipi
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Epidemiologia
• Strettamente specifici per la pecora
• Diffusi in tutte le aree geografiche
• Interessano principalmente gli agnelli all’ingrasso di allevamenti intensivi
• Escrezione virale attraverso essudato nasale, feci e urina
• Trasmissione prevalente per contatto diretto
• Gli animali guariti rimangono escretori peristenti
• Predisponenti le scadenti condizioni d’allevamento
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Patogenesi
•
Infezione per via inalatoria
•
Viremia precoce
•
Gravità dell’infezione in relazione alla virulenza dello
stipite in causa
•
Decorso 8-10gg
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Sintomi e lesioni
• Periodo d’incubazione 7-8gg
• Diarrea e sintomi respiratori (sbruffi e scolo nasale limpido)
• Congiuntivite e lacrimazione
• La diarrea si esaurisce in circa una settimana
• Le manifestazioni respiratorie persistono e tendono a cronicizzare
• Lo scolo nasale diviene purisimile
• Compare tosse associata a diarrea e febbre
• Si osserva anoressia, perdita di peso e e ritardo dell’accrescimento
• Alla necroscopia si rileva
• Congestione ed edema delle mucose respiratorie e intestinali
• Polmonite interstiziale a focolaio
• Edeme ed emorragie delle placche del Peyer
• Linfonodi meseraice aumentati d volume
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Diagnosi
Di laboratorio
Isolamento del virus a partire da muco nasale, feci,
urine prelevati nelle fasi iniziali dell’infezione
Diagnosi diretta mediante immunofluorescenza o PCR
su organi e tessuti
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Profilassi
Migliorare le condizioni generali di allevamento
Prevenire le infezioni asintomatiche
Profilassi immunizzante
Somministrazione di vaccino inattivato alle fattrici e ai nuovi nati al termine
dell’immunità colostrale
Protezione nei confronti dei sierotipi omologhi e parzialmente di quelli
eterologhi
Miglioramento delle prestazioni produttive
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Malattie dei suidi
Isolamenti di Adenovirus son stati ottenuti da feci
diarroiche e dal SNC di suini con encefalite
In genere si tratta di virus ubiquitari responsabili di infezioni asintomatiche
Eziologia
Virus ospite-specifici
Si conoscono 4 sierotipi
Replicano su cellule derivate da maiale
Danno corpi inclusi nucleari
Agglutinano le emazie
di specie diverse
Stabili a pH 4 e alle alte T
Attivi 10gg a T ambiente
Sensibili ai comuni disinfettanti
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Epidemiologia e Patogenesi
Possibile la via
inalatoria
Trasmissione
Ciclo orofecale
Replicazione nelle tonsille e piccolo intestino
Viremia e localizzazione secondaria
SNC, polmone, fegato, reni, milza
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Sintomi e lesioni
• Spesso forme asintomatiche o inapparenti
• Maggiormente sensibile il suinetto
• Possono essere presenti
• Sintomi respiratori
• Sintomi gastroenterici
• Turbe neurologiche
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Diagnosi
Esame istologico
Isolamento e identificazione
Profilassi
Corretta gestione igienica dell’allevamento
Profilassi vaccinale non disponibile
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Malattie degli equidi
Il virus agglutina
emazie umane
gruppo 0
Diffuse su
scala mondiale
È noto un
unico sierotipo
Resistente a T ambiente e
di refrigerazione, e a pH
tra 4 e 9
Replica su
monostrati di rene
di puledro
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Maggiormente sensibili soggetti
giovani alla fine dell’immunità
colostrale
Prevalenti i sintomi respiratori
(tosse, dispnea, congiuntivite e febbre)
Decorso da 10 a 56gg
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Polmonite associata ad atelectasia
Essudato mucoide nel lume
bronchiale
Linfoadenite sierosa
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Diagnosi
• Isolamento su cellule derivate da cavallo
• Si osservano i caratteristici inclusi nucleari
• Identificazione mediante IF e SN
Profilassi
Sanitaria
Profilassi Vaccinale non disponibile
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EPATITE INFETTIVA (CAV-1)
Malattia infettiva ad alta contagiosità dei canidi
domestici e selvatici (Volpe=Encefalite Epizootica)
Indicato come Canine Adenovirus -type 1 (CAV-1)
Malattia caratterizzata dalla comparsa di epatite
grave, edema della colecisti, tonsillite, vasculite
ed emorragie (per diffuse lesioni endoteliali)
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Eziologia
Classificazione:
Famiglia Adenoviridae
Genere Mastadenovirus
• Morfologia
– Capside a simmetria icosaedrica
– Dimensioni 70-90nm di diametro
– Sprovvisto di envelope
– Genoma a DNA a doppia elica
È emoagglutinante verso le emazie di uomo, ratto e volatili
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Resistenza ad Agenti Fisici e Chimici
• Il virus dell’Epatite Infettiva è
– Resistente ai solventi organici e al congelamento
– Vitale qualche settimana tra 4 e 20°C
– Rapidamente
inattivato
a
60°C,
dalla
luce
ultravioletta e dai comuni disinfettanti
– Stabile a pH compreso tra 6 e 8,5
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Spettro d’ospite
La malattia prevale nei soggetti giovani
• Canidi
– Cane
– Volpe (Encefalite Epizootica)
– Lupo (Encefalite)
– Coyote (Encefalite)
• Casi di epatite acuta letale sono descritti nella moffetta
• Nel procione prevalgono infezioni asintomatiche
• Nell’orso è nota la comparsa di focolai a carattere endemico
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Ospiti di Laboratorio
• Colture cellulari di rene, testicolo, polmone e
milza di cane
– Il virus determina arrotondamento delle cellule che si
aggregano a forma di grappolo e si distaccano dal
monostrato. ECP
– E’ costante la comparsa di inclusioni nucleari.ECP
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Epidemiologia
Modalità di trasmissione
La malattia si trasmette per contatto diretto e indiretto (vista
la resistenza del virus nell’ambiente=diversi giorni a 20°C)
Eliminato attraverso feci, urina e saliva
Le urine* di soggetti infetti, malati e convalescenti sono
ricche di virus
La escrezione del virus con le urine è dimostrata anche per lunghi
periodi dopo la guarigione clinica (alcune settimane fino a 6 mesi)
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Patogenesi
Porta d’ingresso del virus
Via digerente
Fegato (Corpi inc.cellula Kupffer ed emorragie
capillari)
Primo sito di replicazione
Tonsille e placche del
Peyer
Diffusione ai linfonodi
regionali
Rene (Glomerulonefrite per formazione
di Immunocomplessi )
Polmoni, Milza e SNC e atri parenchimi
Viremia
Virus rilevabile entro il 6° giorno dal contagio
Endotelio tropismo
Formazione di immunocomplessi
emorragie organi
Glomerulonefrite
Occhio Blu = edema corneale ed uveite anteriore29
Sintomatologia
• Periodo d’incubazione 2-4gg
• Sintomi gravi e mortalità molto elevata nei giovani
Morte improvvisa in cuccioli e neonati
per collasso cardiocircolatorio
– Sintomi Generali :
– Febbre >40°C nelle prime 24-48 h
– Secondo picco febbrile
Apatia
GUARIGIONE
sintomi gravi
Anoressia
Sete intensa
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Sintomi Specifici
– Congiuntivite,
fotofobia,
essudato
oculare
sieroso
– Mucose congeste, con emorragie e subittero
– Vomito, diarrea e riluttanza ai movimenti
– Dolori addominali, aumento di volume e
dolorabilità del fegato alla palpazione
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Lesioni Anatomopatologiche
• Ecchimosi e petecchie alla cute, alle mucose e agli organi interni
• Edema gelatinoso nel connettivo sottocutaneo che appare itterico
• Colorito itterico e aumento del liquido addominale
• Coagulazione del sangue ritardata
• Fegato giallastro o rosso scuro, con focolai di necrosi e periepatite
• Edema della colecisti
• Splenomegalia, linfonodi edematosi, tonsille congeste e con emorragie
• Petecchie ed erosioni gastroenteriche e presenza di sangue nel lume
• Quadro congestizio polmonare, renale, delle meningi e SNC
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Adenovirosi polmonare. Cucciolo. Focolai
pneumonici rossastri a localizzazione plurilobare
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Lesioni Istopatologiche
• Affinità del virus per gli epatociti e le cellule del S.R.E.
• Presenza di grossi corpi inclusi endonucleari
• Fenomeni di degenerazione epatica e necrosi centrolobulare
• Danno vascolare per necrosi delle cellule endoteliali che
appaiono rigonfie e con corpi inclusi nucleari
Alterazioni regressive degli
epatociti e congestione dei
sinusoidi. In alcuni epatociti
inclusi
nucleari
e
marginazione cromatinica
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Isolamento del virus
danasale,
finire sangue
il 12/5 e urine
Essudato
Colture cellulari di rene di cane= ECP e C.I+ Imm.Fl.+
IDENTIFICAZIONE
Antigene emo+
Virus+G.R.= EMOAGGLUTINAZIONE +
Test di Inibizione della Emoagglutinazione (H.I)
Test di Siero Neutralizzazione (S.N.)
IFI
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Diagnosi INDIRETTA (sierologica)
Campione di sangue
SIERO
1)
2)
+
Ag = Virus E I
HI
SN e IFI
SN e HA/IH
Utilizzo del doppio campione acuto e convalescente
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Profilassi e Terapia
• Terapia di supporto per compensare/limitare i danni epatorenali
• Misure igienico sanitarie scarsamente efficaci per la
presenza di soggetti escretori per lunghi periodi
• Efficace l’isolamento della cagna prima del parto e per tutto
il periodo dell’allattamento
• Vaccinazione del cucciolo con richiamo dopo 2-3 settimane
– Vaccino vivo attenuato (CAV-1)
– Vaccino vivo attenuato (CAV-2) – crossreattività –
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LARINGOTRACHEITE INFETTIVA DEL CANE (CAV-2)
Malattia infettiva che decorre spesso in forma clinica silente o
paucisintomatica nonostante la presenza di lesioni polmonari estese
Predispone a infezioni batteriche e virali secondarie
Antigenicamente correlato con
CAV-1
Recettivi i membri della famiglia
Canidae
Presente in tutte le aree
geografiche
I casi di malattia sono
relativamente rari
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Epidemiologia e Patogenesi
• L’infezione prevale dove sono presenti grossi agglomerati di
animali non sottoposti a vaccinazione per CAV-1
• Il virus replica nelle cellule della mucosa nasale e faringea, delle
cripte tonsillari, dei bronchioli terminali e negli pneumociti
– Le cellule infette vanno in necrosi e si distaccano con conseguente
bronchite obliterante e polmonite interstiziale
• L’isolamento è ottenibile anche dai linfonodi retrofaringei e
bronchiali e da stomaco e intestino
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Sintomi e Lesioni
• I segni della broncopolmonite sono poco evidenti
• Possibile aggravamento per infezioni secondarie
• In sede autoptica si rileva
• Epatizzazione polmonare
• Aumento di volume delle tonsille
• Congestione della mucosa nasale
• Istologicamente si rileva
• Rinotracheobronchite
• Polmonite interstiziale
• Proliferazione delle cellule di rivestimanto di bronchi e
bronchioli
• Presenza di inclusi nucleari
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Diagnosi e Profilassi
Isolamento del virus su colture cellulari di rene di cane
IF su sezioni di organi
Efficace la vaccinazione nel controllo dell’infezione
La vaccinazione con vaccino attenuato CAV-2
protegge anche nei confronti di CAV-1
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Adenovirus - Sezione Bulldog di Fossombrone