ELLISABETTA DA MESSINA
quinta novella, quarta giornata
-amori infelici-
TRAMA
Lisabetta vive insieme ai tre fratelli, ricchi
mercanti.
La ragazza s’innamora di un ragazzo di ceto
inferiore, Lorenzo. I fratelli lo uccidono per
evitare di compromettere gli interessi economici
e di danneggiare il loro nome.
Lisabetta, disperata per la scomparsa
dell'amato, una notte se lo vede comparire in
sogno e indicarle il luogo dell'assassinio. La
giovane si reca nel luogo, e dissotterra il corpo
dell’amato e ne taglia il capo nascondendolo in
un vaso di basilico. Così la povera ragazza
trascorre le giornate a piangere e a dialogare col
vaso. La storia raggiunge il suo tragico culmine
quando i crudeli fratelli le sottraggono persino il
prezioso e macabro oggetto.
L’infelice fanciulla, privata del vaso dai fratelli, si
abbandona allo sconforto e muore di dolore.
A questo punto i tre fratelli decidono di ritirare i
loro affari e trasferire le loro cose a Napoli.
PERSONAGGI
Ellisabetta è una giovane ragazza messinese, orfana di padre, che
vive insieme ai suoi tre fratelli. La giovane donna, non ancora
maritata è innamorata di Lorenzo.
Ella rappresenta l’ideale cortese di bellezza femminile secondo il quale
la grazia esteriore è l’immagine di un animo nobile e sensibile.
Lisabetta incarna l’energia eroica di chi resiste al destino avverso solo
con la forza del silenzio e del pianto.
Lorenzo è un giovane pisano, bello e gentile. Ha tutte le qualità
“cortesi” per attrarre l’amore.
Egli, appartenente a un rango inferiore, lavorava come aiutante
presso i tre fratelli.
I TRE
FRATELLI
Tre giovani mercanti originari di S. Geminiano, trapiantati a
Messina.
Sono diventati ricchi dopo la morte del padre.
LUOGO
TEMPO
LINGUA E STILE
FABULA E INTRECCIO
NARRATORE
TEMA DI FONDO
LUOGO:
La vicenda è situata a Messina e dintorni.
La descrizione degli ambienti è generica ed è effettuata direttamente
dal narratore.
Predomina l’ambiente borghese, in quanto la logica mercantile si basa
sul profitto.
TEMPO:
La novella è ambientata nell’epoca medioevale, ricopre un arco di tempo che non è
ben definito.
LINGUA E STILE:
Il genere del testo è la novella.
La tecnica narrativa usata nel testo è il discorso diretto.
Il registro stilistico usato nel testo è drammatico.
FABULA E INTRECCIO:
La novella si articola per successione cronologica.
NARRATORE:
Il narratore non coincide con l’autore.
Egli è onnisciente ossia è estraneo alla vicenda e si limita a registrare i
fatti. Il narratore descrive in modo oggettivo i fatti e non interviene
direttamente a commentarli.
La narrazione avviene in terza persona.
TEMA DI FONDO:
La forza dell’amore e la fedeltà a questo valore in contrapposizione alle
distinzioni sociali vigenti.
Come afferma Boccaccio, nell’introduzione alla quarta giornata, l’amore è una
delle leggi della natura a cui è dannoso resistere e contrapporsi.
COMMENTO
Nella novella si scontrano due mentalità differenti: la mentalità dei fratelli che badano al
nome della famiglia che in questo modo potrebbe essere danneggiato e la mentalità di
Lisabetta che è guidata dalla forza irresistibile dell’amore. Queste due logiche
contrastanti tra loro non potranno mai raggiungere un accordo, questo è lo scontro
principale del racconto. Il “messaggio” di Boccaccio è la necessità di un’apertura laica
della morale familiare e sociale, che attenui la forza repressiva dei codici dominanti sulle
forze spontanee e irrefrenabili della natura. In altre parole una morale più libera per
quanto riguarda sia i rapporti tra i sessi, sia i rapporti tra i ceti sociali.
“QUALE ESSO FU LO MALO CRISTIANO,
CHE MI FURO’ LA GRASTA, ET CETERA.”
La canzone citata alla fine del racconto è in realtà un’antica ballata popolare siciliana, in
cui grasta significa appunto vaso: il testo è a noi giunto in forma lievemente diversa.
FILM
I tre fratelli di Lisabetta si vendicano del suo amante
http://www.youtube.com/watch?v=wbZixW-foaQ
Scarica

Lisabetta vive insieme ai tre fratelli, ricchi mercanti. La ragazza s