Direzione centrale dei Censimenti generali 5 Marzo 2007 Direzione centrale per le Statistiche e le indagini sulle istituzioni sociali Censimento della popolazione del 2011. Una ipotesi di transizione verso l’uso estensivo dei registri A cura di: Fabio Crescenzi, Gerardo Gallo, Evelina Paluzzi, Angela Silvestrini, Maria Pia Sorvillo Premessa In Italia esistono registri della popolazione sviluppati a fini amministrativi; L’elevato grado di informatizzazione di tali registri (primo fra tutti le Anagrafi comunali), insieme al progetto INA-SAIA del Ministero dell’Interno, aprono nuove prospettive statistiche di lungo periodo (2010-2020); Le anagrafi della popolazione, oltre al ruolo primario di certificazione delle caratteristiche dei residenti (funzione amministrativa), svolgono una funzione statistica come fonte di dati intercensuari sulla popolazione nonché base per le indagini campionarie sulle famiglie; In Italia uno degli obiettivi del censimento è quello di permettere la revisione delle anagrafi. Essa, però, è sempre avvenuta in modo disomogeneo sul territorio, spesso dopo la fine del censimento, con scarse possibilità di controllo da parte di Istat. 2/17 Ipotesi di strategia per il censimento 2011 Con DCIS stiamo sviluppando un’ipotesi alternativa con l’obiettivo di: - alleggerire le operazioni censuarie - minimizzare la sottocopertura del Censimento - eliminare dalle anagrafi la popolazione in eccesso; Scopo ultimo: rendere coerenti, in occasione del censimento, i dati di struttura della popolazione di fonte anagrafica e di fonte censuaria; L’ipotesi qui delineata prefigura la transizione verso un censimento basato in misura importante sull’impiego di registri (register supported) così come avviene in altri Paesi (Spagna, Svizzera); In particolare si intende verificare, già per il prossimo censimento, la possibilità di utilizzare liste pre-censuarie delle famiglie e degli individui costruite a partire dalle anagrafi comunali. 3/17 Aspetti generali In considerazione dei problemi di mancato adeguamento delle anagrafi alla situazione di fatto quali: - sovracopertura (presenza di schede anagrafiche di persone non aventi più la dimora abituale nel comune); - sottocopertura (assenza di schede anagrafiche di persone aventi la dimora abituale nel comune); - incompletezza delle schede (mancanza di dati utili a individuare inequivocabilmente ogni individuo); - mancanza di aggiornamento dei piani topografici e dei riferimenti ad essi relativi nelle schede individuali (denominazione di strade e riporto nella scheda individuale del nuovo indirizzo); Per poter impiegare tali archivi a fini censuari è necessario garantire una preventiva verifica della loro qualità con interventi straordinari di valutazione, vigilanza ed eventuale revisione. 4/17 I principali problemi che possono diminuire la qualità delle anagrafi comunali - Mancate cancellazioni per emigrazione all’estero; - Mancate cancellazioni per decesso fuori del comune di residenza; - Duplicazioni di posizioni tra APR e AIRE (anagrafe dei residenti in Italia e all’estero); - Duplicazioni di posizioni in APR di diversi comuni, che si verificano al momento del trasferimento di residenza; - Mancate iscrizioni di persone aventi i requisiti (p.e. stranieri con permesso di soggiorno); - Residenze fittizie; Tali effetti distorsivi si cumulano nel tempo. 5/17 Tratti principali dell’ipotesi “Liste” Quanto esposto nel seguito potrebbe riguardare solo un gruppo selezionato dei comuni, ad esempio quelli di maggiore ampiezza demografica (Tipo A – modulo 1 ipotesi base); Resta valida la proposta di costruire aree di censimento per l’adozione di strategie campionarie di tipo Short-Long form con restituzione di dati significativi a livello di area di censimento subcomunale (modulo 2 ipotesi base). 6/17 Metodologia di screening, verifica, controllo e revisione delle anagrafi • L’Istat determina una metodologia per le fasi di screening, verifica, controllo ed eventualmente revisione degli archivi basata sull’identificazione delle criticità e su criteri statistici per la misura della qualità e della copertura delle anagrafi; • L’Istat sviluppa una procedura di monitoraggio delle operazioni di revisione svolte dai comuni; • Potranno essere impiegati link con archivi terzi contenenti identificativi personali (codice fiscale) per il controllo delle liste anagrafiche; a tal fine è essenziale la disponibilità di identificativi personali; • Potranno essere anche effettuate verifiche su un campione di posizioni anagrafiche, da parte di rilevatori esterni e indipendenti dalla rete comunale (es. rete Istat, postini); • Il popolamento dell’archivio INA-SAIA potrebbe essere considerato prerequisito per la valutazione della qualità delle anagrafi, poiché permetterebbe il controllo effettivo delle duplicazioni di posizioni fra anagrafi e un migliore svolgimento di tutte le operazioni centralizzate. 7/17 Vigilanza straordinaria precensuaria Escludendo dall’esecuzione di questa fase quei comuni che ad un prescreening soddisfino requisiti di qualità, sulla base delle istruzioni fornite dall’Istat, i comuni procedono ad una revisione straordinaria dell’anagrafe della popolazione residente, da portare a termine entro giugno 2010, mirante alla risoluzione dei problemi riscontrati. 8/17 Fasi operative per la definizione delle liste Fase 1: Screening di coerenza/qualita’ tra dati di struttura demografica di anagrafe e censimento Attore Istat Fase 2: Verifica e controllo Attori Istat - Comune Fase 3: Vigilanza straordinaria precensuaria Attori Istat – Comune - Ministero dell’Interno 9/17 Fase 1 Screening di coerenza/qualita’ tra dati di struttura demografica di anagrafe e censimento 2007-2008 Attore Istat Coerenza struttura demo Anagrafe Censimento APR4 per revisione anagrafica Qualita’ dei flussi Prevalutazione di Istat per comune Esito positivo 10/17 Esito incerto Esito negativo Fase 2 - Verifica e controllo Attori Istat-Comune Esito negativo Esito positivo Esito incerto Lista precensuaria definitiva Lista precensuaria provvisoria Vigilanza straordinaria precensuaria (Fase 3) Rilevazione pilota di controllo (postale) 11/17 Esito positivo Esito negativo Lista precensuaria definitiva Vigilanza straordinaria precensuaria (Fase 3) Fase 3 - Vigilanza Straordinaria precensuaria Attori Istat – Comune – Ministero dell’Interno Verifiche e controlli puntuali e sul campo secondo metodi definiti da Istat e Ministero dell’Interno Revisione schede anagrafiche Effettuata, certificata e notificata all’Istat Atto di validazione Istat e Ministero dell’Interno Lista precensuaria definitiva 12/17 Non effettuata o non validata Censimento tradizionale Censimento da lista Adozione di Short e Long Form Possibilità di effettuare la rilevazione con tecniche differenziate (postale con questionari parzialmente prestampati, web, rilevatore secondo uno schema simile a quello inglese) realizzando economie in termini di risorse e di rilevatori 13/17 Revisione anagrafica di Fase 3 non validata o non effettuata In questo caso si prevede una strategia censuaria tradizionale ad enumerazione completa concentrando in questi contesti l’impiego mirato di risorse per il monitoraggio e il controllo delle operazioni censuarie e per la vigilanza sulla revisione post-censuaria delle anagrafi 14/17 Punti di forza - 1 Rafforzamento funzione anagrafica. Attraverso l’adozione di una metodologia scientifica e trasparente di controllo, si incentiva il rafforzamento della funzione anagrafica ottenendo un miglioramento della qualità e dell’adeguatezza delle Anagrafi per l’utilizzazione a fini amministrativi e statistici degli archivi; Si incentiva la adesione e la comunicazione dei dati ad INASAIA da parte dei comuni; I comuni in grado di effettuare con esito positivo la revisione dell’anagrafe sarebbero premiati da un percorso censuario più snello e dalla garanzia, a meno di un circoscritto numero di modifiche originate dalla rilevazione sul campo, di una sostanziale corrispondenza fra popolazione anagrafica e censuaria; 15/17 Punti di forza - 2 L’Istat riprenderebbe in pieno la funzione di alta vigilanza sulle anagrafi, che gli è attribuita dalla legge e dal regolamento anagrafico (art. 12 L. 1128/1954 e art. 54 DPR 223/1989); Si determinerebbe una anticipazione di attività capaci di agevolare fortemente la conduzione del censimento nei comuni che potranno effettuare il censimento da lista, permettendo di liberare risorse e concentrare gli sforzi in fase censuaria negli altri comuni. 16/17 Criticità Differenza di metodi di rilevazione fra comuni per i quali il censimento è effettuato da lista da quelli ad enumerazione completa; E’ necessaria la piena accessibilità ad archivi terzi (tra cui INA-SAIA) e il forte coinvolgimento nella operazione di altri enti, in particolare il Ministero dell’Interno; E’ necessario poter disporre e operare su identificativi personali e codici fiscali; Determinazione ex ante di metodologie efficaci per lo screening, la revisione, il controllo e la valutazione dell’accuratezza dell’anagrafe. 17/17