L’impatto della manovra
finanziaria 2009 sugli enti locali
A cura del dott. Arturo
Bianco
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I provvedimenti
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Legge finanziaria 2009
Decreto Legge n. 162/2008
Decreto Legge n. 185/2008
Decreto legge milleproroghe
Legge delega riforma DLgs n. 165/2001 (legge
15/2009)
I provvedimenti in itinere: federalismo fiscale, riforma
del TUEL, snellimento (AC 1441 bis B, ex AS 1082),
lavoro (AS 1167)
Legge finanziaria 2009/1
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Articolo 2, commi da 27 a 35
Misura degli aumenti per i rinnovi
contrattuali: 3,2% biennio 2008/2009
Oneri per i rinnovi contrattuali negli eell a
carico delle singole amministrazioni
Mancanza di norme di raccordo con la spesa
per il personale, anche per gli enti non
soggetti al patto di stabilità
Legge finanziaria 2009/2
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Da chiarire se nel 2009 gli aumenti
contrattuali per gli enti non soggetti al patto
di stabilità possono o meno essere detratti
dalla spesa per il personale ai fini del suo
contenimento (orientamenti diversi, vedi da
ultimo Corte dei Conti sezione controllo
Lombardia parere n. 42/2009)
Legge finanziaria 2009/3
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“A decorrere dall’anno 2009 il trattamento
economico accessorio dei dipendenti delle PA è
corrisposto in base alla qualità, produttività e
capacità innovativa della prestazione lavorativa
utilizzando anche le risorse finanziarie di cui
all’articolo 61, comma 17 del DL 112”
Norma di principio
Sembra possibile utilizzare anche negli eell i risparmi
derivanti dalle norme sulla incentivazione del
personale per la realizzazione di opere pubbliche e
per gli arbitrati a fine di aumentare il fondo
Legge finanziaria 2009/4
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Destinazione per le amministrazioni statali
dei maggiori risparmi conseguenti alla
applicazione del DL 112 e di altre norme alla
integrazione del fondo per le risorse
decentrate
Decorrenza delle trattative per il rinnovo dei
contratti dalla presentazione della proposta
di legge finanziaria.
Legge finanziaria 2009/5
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Dallo 1 gennaio 2009 “le somme previste possono
essere erogate sentite le ooss maggiormente
rappresentative, salvo conguaglio all’atto della
stipulazione dei CCNL”. Rinvio ad una intesa
nazionale?
Erogazione obbligatoria da aprile della indennità di
vacanza contrattuale per l’anno 2009
Indennità prevista dall’accordo quadro del luglio
1993 e fino ad oggi mai utilizzata
Legge finanziaria 2009/6
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Rimane ferma la possibilità per gli ee.ll. di
erogazione, a partire dal mese di dicembre
2008 di tale indennità per l’anno 2008
Per i dirigenti ed i segretari erogazione della
indennità di vacanza contrattuale anche per
gli anni 2006 e 2007
Calcoli disponibili sul sito della Ragioneria
Generale dello Stato
Decreto Legge cd milleproroghe
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Proroga al 31/12/2009 dei termini di validità
delle graduatorie concorsuali negli enti locali
non soggetti al patto di stabilità
Proroga al 30 giugno 2009 dei termini entro
cui le Pubbliche Amministrazioni possono
bandire concorsi con riserva per i lavoratori
precari
Proroga termini revisione consorzi e
limitazione del vincolo
DL n. 162/2008 (articolo 10 quater)
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Abrogazione della norma del DL 112 che ha limitato
al tetto massimo dello 0,5% il compenso per i
dipendenti degli uffici tecnici nel caso di
realizzazione di opere pubbliche: si ritorna al 2%
(norma superata)
Apposizione del tetto per cui i compensi per la
progettazione non possono superare annualmente il
trattamento economico complessivo
Le somme non utilizzate determinano una economia
per l’ente
DL 185/2008
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Erogazione nel mese di dicembre della indennità di
vacanza contrattuale anno 2008
Nel disegno di legge di conversione (articolo 18,
comma 6 sexies) il tetto erogabile al personale per la
incentivazione degli uffici tecnici per la realizzazione
di opere pubbliche ritorna dallo 1.1.2009 allo 0,5. La
parte residua è acquisita dagli enti locali
Parere della Corte dei Conti della Sardegna
Dubbi sulla interpretazione della decorrenza:
circolare della RGS n. 36/2008 e parere Corte Conti
Lombardia 40/2009
Regole per le assunzioni e la spesa
fino alla emanazione del DPCM/1
In tema di assunzioni a tempo indeterminato
continuano ad essere in vigore le norme del
2007:
1) Enti soggetti al patto di stabilità: rispetto del
tetto di spesa (comma 557)
2) Enti non soggetti al patto di stabilità: tetto di
spesa e tetto della copertura del turn-over
(comma 562): interpretazione estensiva del
turn over (alle cessazioni dal 2006)
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Regole per le assunzioni e la spesa
fino alla emanazione del DPCM/2
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Divieto di assunzione nel caso di mancato rispetto
del patto di stabilità nell’anno precedente
Sospensione delle assunzioni negli enti che hanno
un rapporto tra spesa del personale e spese correnti
superiore al 50%
Sospesa negli enti non soggetti al patto di stabilità,
salvo che nei comuni fino a 10 dipendenti a tempo
pieno, la possibilità di derogare al tetto di spesa per
il personale ed al tetto delle cessazioni
Regole per le assunzioni e la spesa
fino alla emanazione del DPCM/3
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DPCM 15.2.2006: divieto di calcolare come
cessazioni le mobilità in uscita
FFPP circolare 5/2008: tale vincolo continua
a sussistere perché principio di carattere
generale
Corte dei Conti della Sardegna e del
Piemonte: possibile considerarle cessazioni
per la disapplicazione del DPCM
Regole per le assunzioni e la spesa
fino alla emanazione del DPCM/4
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Il rispetto del tetto di spesa è una norma vincolante:
Enti soggetti al patto, spesa anno precedente
Enti non soggetti al patto, spesa dell’anno 2004
Nuove regole di calcolo dettate dal DL 112/2008
Riferimento al tetto teorico
Parziale calcolo degli oneri per il rinnovo
contrattuale negli enti soggetti al patto (RGS
circolari 28/2 e 31/3) e tesi opposta della Corte
Conti Lombardia (parere 42/2009)
Assenza di sanzioni in caso di mancato rispetto
Il contenuto del DPCM
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Fissazione dei parametri di virtuosità nella gestione
del personale
Tetti al ricorso alle assunzioni esterne ex artt. 110 e
90 del DLgs n. 267/2000
Riduzione del numero dei dirigenti negli enti locali
Eventuale indicazione dei criteri per la riduzione
della incidenza della spesa per il personale sulle
spese correnti
La spesa per il personale/1
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Novità contenute nel DL 112/2008:
inclusione cococo, art. 110,
somministrazioni, personale assegnato
società collegate con l’ente
Assenza di sanzioni dirette per le
amministrazioni inadempienti (vedi Corte
Conti Veneto parere 120/2008)
Ancora valida la circolare RGS 9/2006 (Corte
Conti Veneto parere 2/2008)
La spesa per il personale/2
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Incremento del fondo per le risorse
decentrate consentito entro i limiti del
contenimento della spesa per il personale
(Corte Conti Veneto 120/2008 e Lombardia
98/2008)
Vincolo immediato al suo contenimento
rispetto alla spesa corrente ? (tesi favorevole
Corte Conti Veneto 120/2008 e Lombardia
98/2008; tesi contraria RGS ed Anci)
La riforma del DLgs n. 165 (legge n.
15/2009): principi/1
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Convergenza con le disposizioni in vigore nel settore privato
introduzione di sistemi di valutazione e possibilità di garantire ai
vertici politici l’accesso diretto a tali informazioni
garanzia della trasparenza nella gestione del rapporto di lavoro
e nei sistemi di retribuzione
valorizzazione del merito, anche in rapporto ai risultati raggiunti
riformulazione del sistema delle responsabilità
accesso esclusivamente tramite procedure selettive e
territorializzazione dei concorsi, anche utilizzando il criterio
della residenza nei casi in cui ciò sia utile allo svolgimento dei
servizi
vincolo a restare in servizio per almeno 5 anni nella sede
assegnata dopo il concorso, anche per le progressioni verticali,
istituto nel cui ambito prevedere un premio per coloro che
lavorano nelle sedi disagiate.
La riforma del DLgs n. 165: principi/2
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Esercizio della delega entro 9 mesi
acquisizione pareri Conferenza Unificata tra Statoregioni ed enti locali e commissioni parlamentari
entro i 2 anni successivi alla emanazione del
provvedimento il Governo potrà emanare decreti
correttivi
applicazione anche al personale delle regioni e degli
enti locali per le parti in cui trattano di materie
riservate alla competenza legislativa esclusiva dello
Stato e/o in cui dettano principi di carattere generale.
La riforma del DLgs n. 165:
contrattazione (articolo 3)/1
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Riscrittura materie oggetto di contrattazione,tra quelle
appartenenti alla sfera legislativa e quelle dei dirigenti
riserva per la contrattazione della disciplina dei rapporti di
lavoro e di tutti gli istituti economici
Introduzione forme di monitoraggio degli effetti della
contrattazione e rafforzamento sanzioni in caso di norme
contrattuali illegittime
Fissazione di tetti di bilancio per la contrattazione collettiva
Ricorso a forme standardizzate di relazione sui contratti
Rafforzamento dei vincoli di pubblicità
Rafforzamento delle strutture preposte al controllo (ispettori
RGS)
La riforma del DLgs n. 165:
contrattazione (articolo 3)/2
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Riforma dell’Aran: composizione organi dirigenti, rafforzamento
della autonomia dei suoi vertici rispetto alle organizzazioni
sindacali; potenziamento della rappresentanza di regioni ed
enti locali; accrescimento del ruolo dei comitati di settore;
Revisione delle regole della contrattazione nazionale: riduzione
dei comparti (ferma restando la competenza contrattuale alla
loro definizione); modificazione dei tempi di durata dei contratti;
semplificazione delle procedure ed eliminazione dei controlli
superflui; armonizzazione delle procedure;
Disciplina della contrattazione decentrata integrativa
La riforma Dlgs 165: altre norme
contenute nell’articolo 3
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Imputazione della spesa per il personale ai
servizi e pubblicità in forma informatica
Stimolo alla mobilità, anche temporanea e
per le PA in carenza di organico
Fissazione con uno specifico regolamento
della tabella di comparazione tra le categorie
ed i profili dei vari comparti, così da favorire
la mobilità intercompartimentale.
La riforma del DLgs 165: la valutazione
(articolo 4)/1
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Fini: migliorare gli standard dei servizi erogati dalle PA, introdurre
forme di tutela non giurisdizionale a disposizione dei cittadini rispetto
alle prestazioni che non rispettano gli standard minimi, obbligare le
amministrazioni che non rispettano in misura superiore al 25% gli
standard medi fissati a livello nazionale a darsi l’obiettivo di rientrarvi
rapidamente ed introdurre strumenti attraverso cui i cittadini possano
segnalare le disfunzioni nel funzionamento delle strutture pubbliche
Introduzione di metodologie di valutazione per verificare la
rispondenza delle prestazioni agli standard nazionali
Assegnare gli obiettivi e verificarne, dandone ampia pubblicità, il grado
di realizzazione, con particolare riferimento agli esiti esterni;
Organizzare forme di confronto annuali con i cittadini e con le loro
associazioni
Confrontare gli indici delle prestazioni rese da più Pubbliche
Amministrazioni
La riforma del DLgs 165: la valutazione
(articolo 4)/2
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Estensione a tutto il personale ed ai comportamenti organizzativi dei
dirigenti
Requisiti di elevata professionalità e competenza dei componenti i
nuclei, a cui deve essere garantita ampia autonomia
Garantire ai dirigenti ampia autonomia nella valutazione del personale
Ee.ll: nomina dei nuclei in modo da rispettare il principio di
valorizzazione della professionalità
Ee.ll: conferma e revoca dei dirigenti sulla base degli esiti della
valutazione
Istituzione, presso l’Aran, di una specifica autorità, che svolgerà
compiti di indirizzo, monitoraggio, stimolo e supporto: proporre
metodologie di valutazione da rendere pubbliche attraverso la rete
internet, sviluppare i processi di formazione dei valutatori, sviluppare
metodologie di verifica della soddisfazione degli utenti e migliorare
complessivamente attraverso internet le procedure di valutazione
La riforma del DLgs 165: la valutazione
(articolo 4)/3
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Pubblicità attraverso la pubblicazione sul sito
internet di tutte le informazioni utili
Confronto periodico con le associazioni ed i
cittadini ed attraverso il programma triennale
degli obiettivi di trasparenza
Rafforzamento delle strutture di controllo.
La riforma del DLgs 165: la valutazione
(articolo 4)/4
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Consentire ai cittadini forme di tutela nel caso in cui dal mancato
rispetto degli standard definiti nelle carte dei servizi e/o se dal mancato
svolgimento delle forme di controllo derivino lesioni di interessi
giuridicamente tutelati per una pluralità di soggetti.
Tali ricorsi possono essere presentati anche da associazioni; sono di
competenza del giudice amministrativo; vanno preceduti da una diffida,
a seguito della quale devono essere direttamente responsabilizzati in
modo progressivo i dirigenti;
le amministrazioni condannate devono, anche tramite la nomina di
commissari, cessare i propri comportamenti;
alla condanna deve seguire l’accertamento della eventuale
responsabilità dirigenziale; devono essere previste forme di idonea
pubblicità e non applicare questa disposizione nei confronti delle
società in caso di intervento delle Autorità garanti del settore.
La riforma del DLgs 165: la valutazione
(articolo 4)/5
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Requisito della trasparenza: livello essenziale delle
prestazioni da garantire su tutto il territorio nazionale
Trasparenza assicurata tramite la pubblicazione sul
sito internet di tutte le informazioni sull’andamento
della organizzazione e sugli indicatori gestionali
Massima pubblicità alle iniziative di trasparenza
Le notizie sulle prestazioni di coloro che svolgono
funzioni pubbliche non sono tutelate dalla privacy.
La riforma del DLgs 165:
valorizzazione merito (articolo 5)
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29
Fissare percentuali minime di salario accessorio da riservare
alla produttività
Le valutazioni positive nel corso degli anni devono essere un
titolo di merito per le progressioni ed i concorsi interni
Parte delle risorse che le PA risparmiano a seguito di processi
di razionalizzazione deve essere destinato al personale
direttamente impegnato
Le progressioni economiche devono essere selettive
Le progressioni verticali devono essere svolte con concorso
pubblico in cui la riserva per gli interni non deve superare il
50%
Per il personale impegnato in nuovi servizi resi al pubblico
vanno previsti ulteriori forme di premio.
La riforma del DLgs n. 165: la dirigenza
(articolo 6)/1
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Fini: migliorare la qualità dei servizi erogati, valutazione come
nel privato, rafforzare la distinzione delle competenze con gli
organi politici, valorizzare l’autonomia
Dirigente privato datore di lavoro autonomo, in particolare:
individuare i profili professionali, valutare i dipendenti e
riconoscere la produttività, utilizzare la mobilità volontaria tra le
amministrazioni, ampia responsabilità per omessa vigilanza
sulla produttività del personale e sulla eventuale illegittima
erogazione del trattamento accessorio
Nei casi in cui non hanno avviato i procedimenti disciplinari:
tolto il salario accessorio; responsabili per dolo o colpa grave e
oggetto di sanzioni disciplinari;
La riforma del DLgs n. 165: la dirigenza
(articolo 6)/2
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Accesso attraverso concorsi con quota riservata all’accesso pubblico
Revisione dei criteri di conferimento e revoca degli incarichi dirigenziali
ex indicazioni della giurisprudenza e con revoca in caso di mancato
raggiungimento degli obiettivi
Limitare il numero degli incarichi a soggetti esterni
Revisione comitati di garanti ed incompatibilità, valorizzazione
eccellenze, promozione mobilità professionale
Retribuzione di risultato non inferiore al 30% del trattamento
economico complessivo ed essa non può essere corrisposta se non
sono stati adottati parametri di valutazione coerenti con le previsioni
legislative e le indicazioni dettate dalla specifica Autorità
Le PA possano collocare in quiescenza i dipendenti che hanno
raggiunto 40 anni di servizio effettivo e non più con anzianità
contributiva di 40 anni, come previsto nel DL 112.
La riforma del DLgs 165: le norme
disciplinari (articolo 7)/1
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32
Scelte vincolanti per la contrattazione collettiva
Snellimento e semplificazione delle procedure, soprattutto per le infrazioni di
modesta entità e per l’acquisizione delle prove
Obbligo della comunicazione delle eventuali condanne penali subite da
dipendenti pubblici
Il procedimento disciplinare continua anche in pendenza di un giudizio penale
Definizione criteri per la irrogazione della sanzione del licenziamento, ivi
compresi lo scarso rendimento e l’assenteismo (nuovo reato le dichiarazioni
false)
Intensificazione dei controlli durante i periodi di assenza per malattia e
licenziamento dei medici che hanno falsamente attestato la malattia
In caso di assenze per false malattie i dipendenti dovranno rimborsare lo
stipendio che hanno incassato ed il danno di immagine provocato all’ente.
Dipendenti e strutture giudicate improduttive non potranno ricevere benefici
economici di sorta.
La riforma del DLgs 165: le norme
disciplinari (articolo 7)/2
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A seguito di condanna al risarcimento dei danni a cittadini matura
responsabilità disciplinare in capo al dipendente responsabile
Licenziamento per dipendenti che hanno arrecato all’ente un grave
danno a seguito di inefficienza o incompetenza professionale
Per mancato esercizio o decadenza della procedura disciplinare:
illecito in capo al responsabile
Responsabilità amministrativa del dirigente per mancata
individuazione del personale in esubero
Ampliati i poteri disciplinari dei dirigenti: irrogazioni sanzioni
conservative e sospensione
Sufficiente la pubblicazione sul sito del codice disciplinare
Abrogati i collegi arbitrali di disciplina e vietata la istituzione
Il personale a contatto con il pubblico dovrà avere un cartellino di
riconoscimento.
La riforma del DLgs 165: altre norme
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Eccezionale la deroga contrattuale a leggi (art. 1)
Vicedirigenza: istituzione da parte dei CCNl (art. 8)
Cnel: relazione e conferenza annuale, raccolta
contratti decentrati (art. 9)
Modifiche alle regole di funzionamento della Corte
dei Conti (art. 11)
Monitoraggio annuale costo sindacati (art. 12)
Misure di snellimento e semplificazione della
legislazione (artt. 10 e 13)
Norme sul lavoro (AS 1167)
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Modifiche alla disciplina dell’orario di lavoro (articolo 5)
Territorializzazione procedure concorsuali: rafforzamento concorsi pubblici,
dotazioni organiche analitiche, individuazione dei posti da coprire tramite
concorsi, durata quadriennale delle graduatorie concorsuali (articolo 6)
Stabilizzazioni (articolo 7)
Rafforzamento della mobilità (articolo 8)
Revisione dei part time già concessi (articolo 11)
Possibilità di collocarsi in aspettativa per avviare nuove attività (articolo 13)
Modifiche alle norme sugli incarichi di collaborazione (articolo 15)
Modifiche alle norme del DL 112 sullo svecchiamento (articolo 16)
Delega per il riordino delle norme su congedi, aspettative, permessi (articolo
17)
Modifiche alle norme sulla assistenza ai congiunti disabili (articolo 18)
Certificazione medica per malattia inviata in forma telematica (articolo 19)
Modifiche alle norme sulle assenze per malattia (articolo 20)
Modifica delle norme sulla conciliazione e l’arbitrato (articolo 24)
Norme di snellimento (AC 1441 bis B)
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Termini ridotti di conclusione dei procedimenti
amministrativi; autonomia eell nella loro fissazione;
obbligo di motivazione in caso di termini lunghi.
Sanzione del risarcimento dei danni subiti dai
cittadini. Dato da utilizzare nella valutazione
Obbligo di adottare le carte dei servizi: le
inadempienze possono essere eccepite anche in
sede non giurisdizionale
Rafforzamento del diritto di accesso
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