Uso dell’oscilloscopio
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Generalita’
Banda passante
Input e amplificazione verticale
Trigger
Analogico vs. Digitale
Generalita’
• Possiamo considerare l’oscilloscopio semplicemente
come un voltmetro in grado di mostrare il grafico
della tensione in funzione del tempo
• Oggigiorno gli oscilloscopi sono in realta’ degli
strumenti avanzatissimi, in grado di fare moltissimi
tipi di misure diverse
• Nel corso di questa esperienza preliminare
vedremo vari tipi di oscilloscopi, sia analogici che
digitali
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A. Cardini / INFN Cagliari
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Oscilloscopio Analogico
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Banda Passante / Tempo di salita
• E’ di fondamentale importanza la banda passante
dell’amplificatore di ingresso per fare si che l’oscilloscopio
rappresenti il segnale in modo corretto, in particolare per
quel che riguarda il tempo di salita dei segnali
• Una formula approssimata e’ la seguente:
350
tosc 
f3dB[MHz ]
• Se ho un segnale con un fronte di salita trise, questo verra’
visto sull’oscilloscopio con un tempo di salita tmeas pari a
2
2
tmeas  trise
 tosc
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Stadio di Input
• Come ogni buon voltmetro, l’oscilloscopio ha una alta impedenza
di ingresso, tipicamente 1M, in parallelo con una capacita’ di
qualche decina di pF
• E’ possibile cambiare l’impedenza di ingresso a 50 
direttamente sull’oscilloscopio, per terminare correttamente il
cavo che trasporta il segnale
• Lo stadio di ingresso puo’ essere:
– DC: accoppiato in continua, modalita’ normale di funzionamento
– AC: viene filtrata la componente in continua (attenzione!)
– GND: l’ingresso e’ messo a ground
• Un oscilloscopio ha tipicamente tra 2 e 4 ingressi indipendenti
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Scala Orizzontale e Verticale
• Verticale: permette di regolare
a quanti mV corrisponde una
divisione
• Orizzontale: permette la scelta
della base dei tempi
• Ritardo: permette di scegliere
con quanto ritardo rispetto al
segnale viene fatta partire la
“sweep” – nei moderni
oscilloscopi digitali posso anche
scegliere un ritardo negativo
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Trigger
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E’ sicuramente la cosa alla quale fare piu’ attenzione, altrimenti potreste
non riuscire a vedere quello al qualse siete interessati
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Definisce la condizione per fare partire la “sweep” (osc. analogico) o
l’acquisizione (osc. digitale)
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Sorgente
– Internal: il riferimento usato e’ uno dei segnali
– External: un canale aggiuntivo usato solo per un segnale di trigger
– Line: trigger in fase con la tensione di rete
Condizioni
– Slope: trigger su fronte discesa o salita
– Level: valore della soglia alla quale scatta il trigger
Modi
– Normal: trigger solo se sono verificate le condizioni
– Auto: autotrigger (analog) o anche autolevel
– Single: un solo campionamento o una sola sweep alla volta
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Un buon oscilloscopio analogico
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Un buon oscilloscopio digitale
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Analogico vs. Digitale
• Accuratezza
A: dipende dalla BW del sistema
D: dipende dalla BW analogica e dalla frequenza di campionamento
• Repetition rate
A: idealmente 1/sweep_time; l’intensita’ e’ proporzionale alla freq. di
trigger; grazie alla “memoria” del fosforo molte forme d’onda possono
essere visualizzate assieme!
D: dipende! Nei primi modelli poche forme d’onda/s; nei nuovi (DPO, digital
phosphor) anche 3600/s, e simulazione digitale della memoria dei fosfori
• Singoli eventi
A: praticamente invisibili o quasi
D: se ci sono si vedono (se si riescono a triggerare), ma se sono rari c’e’
bisogno di alte frequenze di acquisizione (5 GS/s nel TDS3054B)
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Analogico vs. Digitale (2)
• Trigger
A: tradizionalmente solo sul livello
D: trigger avanzato su livelli, combinazioni logiche di segnali, …
• …e ancora
A: poco altro
D: storage dei segnali, analisi dei segnali in tempo reali, interfaccia
strumento al computer, …
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