ACEN
ASSOCIAZIONE COSTRUTTORI EDILI NAPOLI
Centro studi
2011: Un anno di dati
G.R. novembre 2011
Le previsioni a medio termine dopo la crisi del 2009
PIL ITALIA AL 2011:
+0,7%
PIL ITALIA AL 2012:
-0,5%
PIL AREA EURO AL 2011:
+1,6%
PIL AREA EURO AL 2012:
+0,2%
Secondo l’Ocse “la crisi dell’area euro rappresenta un rischio per l’economia globale. Le
economie avanzate stanno rallentando. l’area euro è in leggera recessione. le preoccupazioni
sulla sostenibilità del debito sovrano dell’Unione monetaria europea sono in forte aumento e
dipenderanno dalle decisioni che verranno prese sulla crisi del debito dell’Eurozona e sulla
politica di bilancio Usa. Particolarmente vulnerabili ITALIA e SPAGNA. A RISCHIO LA STESSA
UNIONE MONETARIA EUROPEA”
(1) L’ultimo decennio è stato di gran lunga il peggiore nella storia economica dell’Italia
e della Regione Campania.
(2) La congiuntura non migliorerà significativamente nel breve periodo
(3) Diminuirà invece la quantità di risorse finanziarie
disponibili (bancarie e pubbliche)
(4) Occorre massimizzare gli sforzi di efficienza
(nel settore pubblico e in quello privato) al fine di recuperare risorse da investire
in innovazione e mutamenti organizzativi (per le imprese) e nel superamento
delle diseconomie esterne prodotte da una scarsa qualità dei servizi pubblici
“…….Il PIL non tiene conto della salute delle nostre famiglie, della qualità della loro educazione o della
gioia dei loro momenti di svago. Non comprende la bellezza della nostra poesia, la solidità dei valori
familiari, l'intelligenza del nostro dibattere. Il PIL non misura né la nostra arguzia né il nostro coraggio,
né la nostra saggezza né la nostra conoscenza, né la nostra compassione né la devozione al nostro
paese. Misura tutto, in breve, eccetto ciò che rende la vita veramente degna di essere vissuta.”
(Robert Kennedy all’Università del Kansas il 18 marzo del 1968
QUARS – Indice di qualità regionale dello sviluppo al 2010
I MACROINDICATORI
DEL QUARS
Ambiente
Economia e lavoro
Diritti e cittadinanza
Pari opportunità
Istruzione e cultura
Salute
Partecipazione
Indice di povertà (famiglie, 2002-2008)
Famiglie che vivono al di sotto della soglia di povertà* (%)
30,0
25,0
20,0
Campania
15,0
Mezzogiorno
Italia
10,0
5,0
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
Campania
23,5
20,7
24,9
27,0
21,2
21,3
25,3
Mezzogiorno
22,4
21,3
25,0
24,0
22,6
22,5
23,8
Italia
11,0
10,6
11,7
11,1
11,1
11,1
11,3
* Per una famiglia di due componenti è pari alla spesa media procapite nel paese
CONSUMI DELLE FAMIGLIE
Mezzogiorno
Centro-Nord
Totale
Alimentare
Totale
Alimentar
e
2009
-2,7%
-4,9%
-1,8%
-2,1%
2010
0,4%
-0,4%
1,3%
0,3
POVERTA’?
Campania fanalino di coda del PIL procapite in Italia e
rispetto alla media delle regioni del sud
I GIOVANI E LE NUOVE OPPORTUNITÀ
Rapporto SVIMEZ 2011
MERCATO DEL LAVORO
2008 - 2010
-533.000
-281.000
al SUD
-252.000
al NORD
30% occupati
55% perdite
70% occupati
45% perdite
I GIOVANI E LE NUOVE OPPORTUNITÀ
Rapporto SVIMEZ 2011
not in education, employment or training)
I GIOVANI E LE NUOVE OPPORTUNITÀ
Rapporto SVIMEZ 2011
I GIOVANI E LE NUOVE OPPORTUNITÀ
Rapporto SVIMEZ 2011
I nuovi emigranti: la diaspora riprende ma con connotazioni
diverse dal passato
Cambi di residenza: 114.000
Pendolari di lungo raggio: 134.000
2,2% degli occupati del Sud, lavora al Nord
Dati 2010
LAUREATI CHE
MIGRANO AL NORD
Cambi di residenza: 18.200
+10% rispetto al 2004 (cresce la fuga verso l’estero,
1.200 nel 2010)
Pendolari di lungo raggio: 40.000
un pendolare di lungo raggio su tre è laureato
IL RECUPERO DEL SUD: IL SORPASSO DELLA
SCOLARITA’
95
90
85
80
75
70
65
60
1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009
Mezzogiorno Tasso di Scolarita'
Centro-Nord Tasso di Scolarita'
Tasso di scolarità superiore per circoscrizione. Anni 1990-2009
I GIOVANI E LE NUOVE OPPORTUNITÀ
Rapporto SVIMEZ 2011
RIDUZIONE ISCRITTI
UNIVERSITA’
Tasso di passaggio dalle scuole superiori all'università
LO TSUNAMI DEMOGRAFICO
Numero medio di figli per donna:
il sorpasso del Nord
Il tasso di occupazione
femminile 25-34 anni è il
34,2% al Sud e il 67% al
Centro-Nord
I GIOVANI E LE NUOVE OPPORTUNITÀ
Rapporto SVIMEZ 2011
LO TSUNAMI DEMOGRAFICO
Gli ultraottantenni
Il sorpasso del Sud
(% sul totale della popolazione)
LA DEBOLE RISPOSTA DELLA POLITICA:
SENZA CRESCITA SI VA CONTRO LE NUOVE GENERAZIONI
Incidenza delle manovre del 2010 e 2011 sul PIL delle due macroaree italiane
Mezzogiorno
Centro-Nord
2011
1,1
1,0
2012
3,2
2,4
2013
2,1
1,4
Effetto cumulato al 2013
6,4
4,8
LA CORRUZIONE IN ITALIA PER REGIONE
dalla Relazione al Parlamento del Dipartimento della Funzione pubblica
Autorità Nazionale anticorruzione
DETTAGLI DELLA CAMPANIA CHE SPICCA PER ABUSI D’UFFICIO
dalla Relazione al Parlamento del Dipartimento della Funzione pubblica
Autorità Nazionale anticorruzione
La Provincia di Napoli negli ultimi 4 anni
nella
Classifica sole 24 ore Qualita’ della vita
Classifica sole 24 ore Qualita’ della vita
La Provincia di Napoli negli ultimi 4 anni
Anno
Posizione in
classifica
2007
2008
2009
2010
86
97
106
107
Situazione
rispetto anno
precedente
_
Fonte: Elaborazioni Centro studi Acen su dati sole 24 ore
Schema dal bilancio del Comune di Napoli 2010
Comune di Napoli - Consuntivo 2010
Totale Entrate
di cui Correnti
di cui in Conto Capitale
di cui da nuovo Debito
Totale Spese
di cui Correnti
di cui in Conto Capitale
di cui per rate mutui
Indebitamento:
Totale Debito a medio/lungo Termine
Totale Debito a breve (in c/Corrente)
Totale Debito a breve (in c/Capitale)
totale indebitamento
Residui attivi
Debiti fuori bilancio riconosciuti
di cui Sentenze
di cui Spese per Arricchimento dell'Ente
Valore del Patrimonio Disponibile
di cui fabbricati
di cui terreni
(€/000.000)
1.803
1.357
346
100
1.803
1325
417
61
1.627
1.638
1.693
4.958
2.098
41
26
15
185
156
29
Fonte: Elaborazioni Centro Studi ACEN su bilancio 2010 Comune di Napoli
Il dato che rileva è che,
a fronte di una
dimensione annuale del
flusso di bilancio per
1,8 miliardi di Euro, vi
sia un indebitamento
totale di quasi 5 miliardi
di euro;
… dal bilancio del Comune di Napoli 2010
I dati davvero preoccupanti del bilancio del Comune di Napoli sono:
•il livello complessivo di indebitamento;
•il fenomeno dei crediti di dubbia esigibilità, vale a dire di una parte dei
residui attivi di parte corrente, che, per le ragioni più varie (incapienza
del debitore, impossibilità di individuare lo stesso, estinzione della
persona giudica o fisica, fallimento, sopraggiungere dei termini di
prescrizione), potrebbe dunque non essere mai riscosso;
•l’esiguo valore del patrimonio disponibile, che, una volta alienato,
potrebbe essere una leva per creare liquidità all’ente comunale;
•l’assetto delle società partecipate dal Comune di Napoli;
•l’andamento dei trasferimenti statali, che sta subendo progressive
riduzioni.
I beni immobili vincolati
nella provincia di
Napoli.
Francesco Izzo_La bellezza tradita | FORMEDIL_19 mag 2011 Napoli_Chiostro di Santa Maria la Nova
SUN |
Seconda Università di Napoli
Facoltà di Economia
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