LE RADIAZIONI
NON IONIZZANTI
I.P. Stefano German
Dr. Inf. Pietro Valenta
PREMESSA
Il termine
radiazioni non ionizzanti – NIR –
viene usato in prevalenza per indicare
onde elettromagnetiche a bassa energia.
I tipi principali di radiazione non ionizzante
con i quali si può entrare in contatto sono:
microonde MW
raggi infrarossi IR
raggi ultravioletti UV
radiofrequenze RF tra cui anche gli ultrasuoni US
Le principali conseguenze sono…
per microonde e radiofrequenze:
danni agli occhi - opacizzazione del cristallino ed agli organi riproduttivi,
per gli effetti termici;
danni a carico del sistema nervoso,
con sintomi simili a quelli dovuti allo stress,
per gli effetti non termici
Le principali conseguenze sono…
per raggi infrarossi:
effetti dannosi di tipo termico
a carico dell’occhio
Le principali conseguenze sono…
per raggi UV:
effetti termici sulla pelle
- eritemi o addirittura ustioni -
MISURE DI PREVENZIONE
PER RADIOFREQUENZE E MICROONDE
Tutte le apparecchiature
e le macchine funzionanti
con sistemi a radiofrequenze o microonde
devono essere opportunamente schermate
contro la dispersione in aria
delle radiazioni elettromagnetiche
- schermi metallici, gabbia di Faraday -
MISURE DI PREVENZIONE
PER ULTRASUONI
Le apparecchiature ad ultrasuoni
dovranno essere poste in un locale dedicato
e quanto più possibile insonorizzato.
Gli utenti dovranno restare nel locale
soltanto per il tempo strettamente necessario
all’avvio dell'apparecchiatura.
Sulla porta del locale dovrà essere segnalato
il divieto di accesso quando l'apparecchio
è in funzione.
MISURE DI PREVENZIONE
PER INFRAROSSI
Bisogna provvedere affinché i lavoratori
esposti ai raggi infrarossi
siano protetti mediante l’adozione di DPI
-occhiali, schermi facciali –
- schermi a mano, tute e guanti –
e sia prevista la schermatura della postazione
dell’operatore.
Le apparecchiature sorgenti
devono essere schermate.
MISURE DI PREVENZIONE
PER ULTRAVIOLETTO
Bisogna provvedere affinché i lavoratori esposti
in modo continuativo a radiazioni ultraviolette
siano protetti mediante l’adozione di DPI
-occhiali e indumenti idonei –
e di schermi.
I locali dove siano presenti sorgenti di luce U.V.
devono essere opportunamente ventilati.
Le apparecchiature con sorgenti
che producono ozono
devono essere collegate alla cappa aspirante
o altro dispositivo per l’eliminazione dell’ozono.
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