Giornata Mondiale del Risparmio 2005:
Risparmio: Responsabilità Individuali,
Responsabilità Collettive.
Job 8813IZ01
Ipsos
Indice

Premessa

Obiettivi

Metodologia

Caratteristiche del campione

Risparmio e investimento: dati di trend

Il futuro dell’economia

L’età dell’incertezza

L’Europa

In sintesi
2
Job 8813IZ01
Ipsos
Premessa
 ACRI rappresenta a livello nazionale le Fondazioni di Origine
Bancaria e le Casse di Risparmio Spa;
 In occasione della 81a Giornata Mondiale del Risparmio, che si
svolgerà il 29 di Ottobre, ACRI presenta i risultati di un’indagine
di opinione effettuata presso un campione di popolazione italiana
adulta;
 ACRI ha condotto un analogo monitoraggio anche nei 4 anni
precedenti.
 L’argomento dominante della Giornata Mondiale del Risparmio
2005 è: “Risparmio: Responsabilità Individuali, Responsabilità
Collettive.”
3
Job 8813IZ01
Ipsos
Obiettivi
ACRI ha chiesto ad IPSOS di condurre un’indagine con lo scopo di fornire
informazioni e dati di trend, ove possibile, rispetto a:
 Propensione ed atteggiamenti nei confronti del risparmio;
 Percezione del clima economico, sia personale che generale
 I comportamenti prevalenti di impiego del risparmio
 Le opinioni riguardo il tema del “Risparmio:
responsabilità individuali e
collettive ”, in particolare:
 Percezione dell’incertezza previdenziale, sociale, lavorativa e ruolo
del risparmio;
 Il risparmio quale fonte di integrazione previdenziale
 Il risparmio nel suo ruolo di assicurazione sociale-sanitaria
 Valutazione generale circa l’Unione Europea e l’Euro
4
Job 8813IZ01
Ipsos
Metodologia
METODOLOGIA:

CATI - Computer Assisted Telephone Interviews
UNIVERSO DI RIFERIMENTO:

1000 individui rappresentativi della popolazione adulta italiana di 18 anni ed
oltre, stratificati in base ai seguenti criteri:

sesso

età

titolo di studio

area geografica

ampiezza del comune di residenza
CAMPIONE:

1000 interviste
PERIODO DI FIELDWORK:

30 Settembre 2005 - 7 Ottobre 2005
MARGINE DI ERRORE STATISTICO:

compreso tra +/- 0.6% e +/- 3.1%
5
Job 8813IZ01
Ipsos
Caratteristiche del
campione
6
Job 8813IZ01
Ipsos
Caratteristiche del Campione
Area geografica
Ampiezza Centri
33%
Sud e
Isole
35%
Nord
Ovest
27%
22%
21%
17%
Centro
19%
Nord Est
19%
7%
< 10,000
7
da 10 a
30 mila
da 30 a
100 mila
da 100 a > 250.000
250 mila
Base: Totale intervistati (1000)
Job 6859IZ01
Ipsos
7
Caratteristiche del Campione
Sesso
Età
31%
Uomini
48%
26%
23%
Donne
52%
21%
Età media: 46 anni
18-30 anni 31-44 anni 45-64 anni
8
oltre 64
anni
Base: Totale intervistati (1000)
Job 6859IZ01
Ipsos
8
Caratteristiche del Campione
Titolo di studio
Professione
Imprenditore, dirigente, libero
professionista
Esercente, commerciante, artigiano
36%
35%
7%
3%
21%
Impiegato
Insegnante, docente
14%
48%
3%
10%
Operaio/Agricoltore
13%
OCCUPATI
4%
Altro occupato
2%
15%
Casalinga
rea
lau
a
om
l
p
di
dia
e
m
re
rio
e
f
in
no
su
s
e
e/n
r
ta
en
m
ele
ica
nd
i
n
no
23%
Pensionato
8%
Studente
4%
Disoccupato/Altro non occupato
9
Non indica
Base: Totale intervistati (1000)
Job 6859IZ01
Ipsos
2%
9
Caratteristiche del Campione
Numero di persone in famiglia
1
11%
22%
2
24%
3
29%
4
5
10
Media: 3,1 componenti
8%
6 e più
3%
Non indica
3%
Base: Totale intervistati (1000)
Job 6859IZ01
Ipsos
10
Risparmio ed investimento
11
Job 8813IZ01
Ipsos
Risparmio ed Investimento
A una prima analisi, le famiglie italiane sembrano sperimentare una situazione di staticità, dopo la
sensazione di rapido e progressivo peggioramento segnalata dalle ricerche condotte negli anni precedenti. I
dati a livello aggregato sono in linea con quelli del 2004: anche il dato Isae del settembre 2005 (103) è
sostanzialmente costante rispetto a quello del 2004, anche se sensibilmente più basso rispetto al 2001
(122) e minore rispetto a quello del 2003 (107). Peraltro, a questa superficiale valutazione è sottesa una
realtà estremamente complessa, che emerge in tutta la sua articolazione non appena l’osservazione diviene
maggiormente analitica. Se per il 20% circa della popolazione la situazione è in miglioramento e
per il 30% appare stabile, per il 50% restante è in netto peggioramento.
Il 20% che pare avere sperimentato un periodo di costante miglioramento del proprio benessere e del
proprio stile di vita dichiara consumi decisamente migliorati in quantità e qualità, come pure
cresce la loro capacità di accumulare risorse tramite il risparmio: questa parte della popolazione
guarda con un certo ottimismo al futuro sia personale che dell’economia nel suo complesso.
Il 30% della popolazione si trova in una situazione non negativa, si attende un miglioramento o,
comunque, riesce in qualche modo a “galleggiare” e quindi, con uno sforzo più o meno grande, riesce
a mantenere il proprio tenore di vita e la propria capacità di risparmio. Questa parte della popolazione ha
attraversato abbastanza indenne gli ultimi anni, anche se in molti casi ha dovuto ritarare il proprio
stile di consumo.
12
Per il 50% della popolazione italiana, invece, la situazione risulta in peggioramento. Si registra
un abbassamento di aspettative e del tenore di vita rispetto al passato, quando non ci si trovi di fronte a
una vera situazione di crisi più o meno grave, sperimentata dal 18% del campione. Costoro hanno
dovuto ricorrere a prestiti oppure ai risparmi accantonati nel passato; e per il futuro si attendono un
peggioramento della situazione. Queste persone appaiono decisamente scoraggiate ed alquanto
inclini a un ripiegamento su stili di consumo più bassi. Infatti è in crescita il numero di famiglie che
hanno un saldo negativo nel budget domestico, ossia di coloro che non riescono a risparmiare e per
“tirare avanti” ricorrono ai risparmi passati o a prestiti: in 5 anni queste famiglie sono aumentate di
quasi 10 punti percentuali, passando dal 13% al 22%.
Job 8813IZ01
Ipsos
Risparmio ed Investimento: il risparmio
Questa situazione, analizzata di concerto con gli altri indicatori emersi dalla ricerca, induce
la sensazione che gli italiani abbiano iniziato a prendere seriamente atto della nuova
situazione di “crescita zero”, inizino a considerarla strutturale, ed abbiano adeguato il
proprio stile di vita. Un chiaro indicatore di questo scenario è la crescente tensione all’accumulo di
risparmio, che si declina nell’aumento del numero di coloro che sono riusciti comunque a mettere via
una parte del reddito guadagnato e all’aumento del numero di coloro che non vivono tranquilli se non
riescono a risparmiare rispetto a quanti risparmiano senza grandi rinunce. Il vantaggio di questi ultimi
sui primi era di 34 punti percentuali nel 2001, oggi è di soli 7 punti: il 17% delle famiglie, cioè, ha oggi
“curvato” le proprie preferenze sul risparmio. Un ulteriore elemento è dato dalla percezione molto
diffusa che la capacità di risparmio sia un’arma molto efficace per affrontare il futuro, convinzione tanto
più forte quanto più viene sperimento un momento di difficoltà.
Riassumendo i dati in modo più analitico, combinando quindi l’andamento del risparmio nell’ultimo anno
e le previsioni per quello futuro, si delineano sei gruppi di tendenza rispetto al risparmio:
13
Famiglie con trend positivo: hanno risparmiato nell’ultimo anno e lo faranno di più o nella stessa
misura anche nei prossimi 12 mesi (sono il 20%)
Famiglie in risalita: hanno speso tutto senza fare ricorso ai risparmi/debiti, ma nei prossimi 12 mesi
pensano di risparmiare di più (6%)
Famiglie che galleggiano: hanno speso tutto senza fare ricorso ai risparmi/debiti e pensano che lo
stesso avverrà nel prossimo anno o hanno fatto ricorso ai risparmi/debiti ma pensano di risparmiare di più
nei prossimi 12 mesi (21%)
Famiglie in discesa: sono riuscite a risparmiare, ma risparmieranno meno nei prossimi 12 mesi (15%)
Famiglie in crisi moderata: hanno consumato tutto il reddito e nei prossimi 12 mesi pensano di
risparmiare meno (15%)
Famiglie in crisi grave: hanno fatto ricorso ai risparmi/fatto debiti e pensano che la situazione del
prossimo anno sarà identica o si aggraverà (18%)
Job 8813IZ01
Ipsos
Il clima di fiducia dei consumatori Italiani
Inchiesta Mensile ISAE sui consumatori italiani
130
122
120
119
120
117
110
107
103
103
100
Ottobre
1999
Ottobre
2000
Ottobre
2001
Giugno
2002
Settembre
2003
Base: Indice base: 1980 = 100
14
Job 8813IZ01
Ipsos
Settembre Settembre
2004
2005
Risparmio negli ultimi 12 mesi
Negli ultimi 12 mesi Lei/ la sua Famiglia è riuscito/a a risparmiare parte del reddito guadagnato?
48%
47%
43%
38%
38%
Sì, sono riuscito a
risparmiare
48%
40%
37%
38%
No, ho consumato tutto
il reddito
34%
No, ho dovuto ricorrere
a risparmi accumulati
15%
10%
3%
2%
15
11%
3%
1%
3%
1%
16%
13%
4%
1%
6%
2002
2003
2004
2005
13%
14%
18%
17%
22%
Base: Totale intervistati (1000)
Ipsos
Non indica
1%
2001
Job 8813IZ01
No, ho dovuto ricorrere
a prestiti
Famiglie in
saldo negativo
Risparmio negli ultimi 12 mesi
E nel corso dei prossimi 12 mesi Lei/la sua famiglia pensa di riuscire a risparmiare di più o di meno rispetto a
quest’anno?
2001
2002
2003
2004
2005
51%
44% 45%
41%
41%
39%
38%
34%
32%
29%
25%
26%
23%
15%
Di più
16
17%
Di meno
Base: Totale intervistati (1000)
Job 8813IZ01
Ipsos
Nella stessa misura
Dimensioni dei gruppi di famiglie
2004
risalita
19%
20%
trend positivo
Situazione
positiva: 26%
6%
21%
galleggiano
6%
23%
discesa
15%
14%
crisi moderata
15%
21%
In difficoltà: 33%
18%
crisi grave
non indicano
17
Base: Totale intervistati (1000)
Job 8813IZ01
35%
14%
4%
5%
Ipsos
25%
I gruppi di famiglia:
profilo espresso in indici di concentrazione
Famiglie
Famiglie in
con Trend Famiglie Famiglie che Famiglie
crisi
positivo in risalita galleggiano in discesa moderata
SESSO
Uomo
Donna
ETA'
18-30 anni
31-44 anni
45-64 anni
65 anni e oltre
TITOLO DI STUDIO
Post laurea/Laurea
Diploma
Licenza di scuola media
Elementare/Nessun titolo
PROFESSIONE
Lav. direttivo
Lav. dipendente
Non lavoratore
Studente
Pensionato
18
114
88
71
127
103
97
103
98
75
123
98
102
138
86
84
99
90
140
73
103
100
102
104
91
146
109
79
70
71
90
112
125
40
94
137
118
150
140
74
43
115
108
84
126
82
93
118
94
179
127
73
55
60
86
113
162
56
82
125
124
206
104
50
162
76
76
87
156
92
90
76
97
132
72
94
96
125
56
164
83
49
86
136
55
133
72
99
110
24
123
Base: Totale intervistati (1000)
Job 8813IZ01
Famiglie in
crisi grave
Ipsos
I gruppi di famiglia:
profilo espresso in indici di concentrazione
Famiglie con Famiglie Famiglie che Famiglie in
Famiglie in Famiglie in
Trend positivo in risalita galleggiano
discesa crisi moderata crisi grave
PROFESSIONE
Imprend./ dirig./ lib. profess.
Impiegato
Operaio
Casalinga
Studente
Pensionato
19
248
133
55
39
163
76
58
97
67
155
92
90
55
83
115
144
72
94
Base: Totale intervistati (1000)
Job 8813IZ01
Ipsos
123
138
131
44
164
83
48
76
113
150
56
134
48
92
103
114
24
123
I gruppi di famiglia:
profilo espresso in indici di concentrazione
Famiglie
Famiglie
con Trend Famiglie
che
Famiglie in
positivo in risalita galleggiano discesa
N° COMPONENTI
1 comp.
2 comp.
3 comp.
4 comp. o più
AREA GEOGRAFICA
Nord Ovest
Nord Est
Centro
Sud e Isole
AMPIEZZA CENTRO
Fino a 10.000.
10-30 mila
30-100 mila
100-250 mila
Oltre 250 mila
20
Famiglie
in crisi
grave
121
90
112
98
60
110
108
101
90
89
115
97
71
106
125
95
93
116
90
98
129
98
62
112
115
104
97
89
73
73
131
118
124
74
104
92
107
154
102
65
90
99
100
107
71
99
86
130
101
88
93
117
115
73
165
81
108
89
100
84
112
85
111
104
87
114
121
83
103
111
102
57
92
103
103
90
110
97
Base: Totale intervistati (1000)
Job 8813IZ01
Famiglie in
crisi
moderata
Ipsos
Risparmio ed Investimento: l’investimento
Rispetto all’impiego del risparmio, si registra una lieve, ma interessante, inversione di tendenza
rispetto ai dati del 2004: aumentano coloro che scelgono di investire parte del proprio risparmio a
scapito di chi continua ad avere una preferenza per la liquidità. Questi sono il 62% del campione, un dato
che, pur essendo in calo rispetto a quello del 2004, è ancora superiore a quello del 2003. La maggior propensione a
prendere in considerazione una qualche forma di investimento è, peraltro, ravvisabile anche nel dato di incremento,
rispetto al 2004, di coloro che si dichiarano interessati soprattutto al rendimento del proprio risparmio rispetto a
coloro che tengono conto anche della sua destinazione: questi ultimi rimangono la maggioranza, ma la loro
percentuale è in calo. Il lieve aumento dell’interesse per l’investimento lo si evince anche dai (piccoli) incrementi,
rispetto al 2004, di coloro che dichiarano di avere fondi pensione integrativi (+3%), fondi comuni (+6%), azioni
(+2%), bot (+2%) e certificati di deposito (+3%).
Una ulteriore ed importante testimonianza di questo cambiamento è data dall’indicazione riguardo all’investimento
“ideale” da parte degli italiani. Pur dominando ancora, il “mattone” con il suo 66% mostra una contrazione
rispetto al 2004 (70%) a vantaggio degli investimenti finanziari più sicuri (+4%), tra cui emergono
polizze vita/pensioni integrative, certificati di deposito. Si ravvisa anche un lieve, rinato, interesse per i fondi di
investimento.
Tutti questi segnali devono essere valutati per il loro giusto peso: sono infatti in controtendenza rispetto ai dati molto
estremi del 2004 e al trend complessivo 2001-2004, ma in nessun aspetto si è ancora tornati sui valori del 2003, che
vedevano la preferenza per il mattone da parte del 59% degli intervistati (contro il 66% attuale), il possesso
dichiarato dei fondi da parte del 17% (16% attuale), di azioni da parte del 13% (10% attuale), di titoli di stato da
parte del 12% (7% attuale).
21
Più che una inversione di trend - comunque possibile, ma che potrà essere verificata nel 2006 – questi segnali
sembrano testimoniare che gli italiani abbiano “preso le misure” alla situazione di crisi e di conseguenza
le reazioni sono meno estreme e più attente, ad esempio all’andamento dei corsi della borsa sperimentati negli
ultimi anni. Inoltre in taluni casi l’essersi confrontati con gli attuali prezzi del mercato immobiliare potrebbe
avere convinto alcuni che i margini siano ormai saturati e che gli investimenti più sicuri,
maggiormente liquidi ed accessibili anche con tagli di capitale inferiore, possano rappresentare una
valida alternativa.
Job 8813IZ01
Ipsos
Dal risparmio all’investimento
In generale, Lei reinveste almeno una parte dei suoi risparmi, oppure li mantiene liquidi, sul conto corrente?
Tengo i miei risparmi liquidi
Reinvesto…
... una piccola parte dei miei risparmi
... la maggior parte dei miei risparmi
Non sa/non indica
68%
62%
57%
49%
-6
52%
punti percentuali
46%
47%
39%
35%
27%
22%
29%
26%
24%
20%
25%
21%
15%
10%
4%
2001
22
2%
2002
4%
2003
Base: Totale intervistati (1000)
Job 8813IZ01
Ipsos
8%
3%
2004
3%
2005
Atteggiamento verso il risparmio
In fatto di risparmio, quale di queste 3 affermazioni descrive meglio il Suo pensiero?…
2001
2002
2003
2004
2005
60% 59%
50%50%
46%
26%
29%
39%
33%34%
12% 10% 14%13%12%
2% 2% 3% 3% 2%
Non vivo tranquillo se non
metto da parte qualche
risparmio
23
Faccio dei risparmi ma
senza troppe rinunce
Base: Totale intervistati (1000)
Job 8813IZ01
Ipsos
Preferisco godermi la vita
senza preoccuparmi
troppo del futuro
Non indica
Tecniche per favorire la ripresa economica
Oggi si parla molto della necessità di far riprendere i consumi da parte delle famiglie per favorire
la ripresa economica dell’Italia. Secondo lei, le famiglie dovrebbero ...
Anno 2004
Anno 2004
26%
Consumare piu' di quello
che fanno oggi, anche
rinunciando a qualche
piccolo risparmio, perche'
la ripresa economica
andra' a vantaggio di tutti
e soprattutto dei giovani
4%
Non sa
Anno 2004
10%
70%
25%
Famiglie con trend positivo: 34%
Famiglie con tenore di vita migliorato: 40%
Risparmiare tutto quello
che e' possibile, perche'
prima di tutto bisogna
avere le spalle sicure,
anche se questo renderà
piu' difficile la ripresa
economica
65%
Base: Totale intervistati (1000)
24
Job 8813IZ01
Ipsos
Interesse per l’impiego dei risparmi
Nel momento in cui investe dei risparmi, Lei si interessa principalmente di quanto rendono, oppure tiene in
considerazione anche dove verrà investito il suo denaro?
56%
55%
50%
52%
49%
40%
35%
34%
43%
39%
16%
10%
11%
5%
2001
2002
2003
2004
5%
2005
Interessato principalmente al rendimento
Considera dove verrà investito
Non sa
Base: Intervistati che reinvestono i propri risparmi (378)
25
Job 8813IZ01
Ipsos
Destinazione degli investimenti
Lei mi ha detto di considerare importante come investe il suo denaro chi gestisce il suo investimento. Mi potrebbe
dire con quale delle seguenti affermazioni si trova più d’accordo?
No attività illecite
31%
Non finanziare industrie ed
attività che non condivido
19%
Contributo allo sviluppo
economico dell'Italia
17%
15%
Attività di solidarietà
2005
Contributo allo sviluppo
della zona in cui risiedo
14%
Base: Intervistati che considerano dove verrà investito il proprio denaro (198)
26
Job 8813IZ01
Ipsos
Attività finanziarie possedute
Attualmente Lei possiede per suo conto o in comune con altri...?
75%
74%
73%
76%
Conto Corrente
Bancario
Assicurazione
vita/Fondo pensione
Libretto di risparm io
Fondi com uni di
investim ento
Azioni
BOT/CCT/BTP
Certificati di Deposito
Nessuno di questi
27
Base: Totale intervistati (1000)
Job 8813IZ01
10%
24%
21%
26%
27%
22%
18%
26%
25%
16%
17%
18%
10%
8%
13%
16%
7%
5%
12%
13%
6%
3%
9%
8%
14%
13%
13%
12%
Ipsos
2005
2004
2003
2002
Come investire il risparmio nell’incertezza?
Sintesi
E oggi, alla luce della attuale situazione economica, in quale di questi modi è meglio investire i propri risparmi ?
immobili
70%
stumenti finanziari
sicuri
strumenti finanziari a
rischio
66%
59%
53%
39%
29%
20%
13%
11%
7%
2001
28
2002
6%
2003
Base: Totale intervistati (1000)
Job 8813IZ01
Ipsos
15%
11%
4%
2004
5%
2005
Come investire il risparmio nell’incertezza?
E oggi, alla luce della attuale situazione economica, in quale di questi modi è meglio investire i propri risparmi?
66%
Im m obili
53%
39%
Titoli di Stato
Cert. deposito, obblig., libretti
Polizze vita/Pensioni private
3%
3%
3%
9%
6%
5%
5%
6%
5%
5%
3%
5%
5%
59%
70%
15%
Strumenti finanziari
più sicuri
9%
2005
2004
Tenerli liquidi
Meglio spendere
Fondi com uni
Azioni
29
Job 8813IZ01
7%
9%
8%
8%
4%
3%
5%
4%
2003
12%
2002
2001
9%
4%
2%
3%
4%
7%
2%
1%
3%
3%
4%
Strumenti finanziari
più a rischio
Base: Totale intervistati (1000)
Ipsos
Situazione attuale e
percezione del futuro
dell’economia personale
e globale
30
Job 8813IZ01
Ipsos
Situazione attuale e percezione del futuro
La situazione appare difficile, anche se molti italiani sembrano aver imparato a convivere con essa: per la prima
volta dal 2001 il numero di italiani soddisfatti della propria situazione economica è sceso al di sotto
del 50%. Inoltre per il 20% il tenore di vita è sensibilmente peggiorato nonostante tutti gli sforzi, mentre per il
44% - quasi una famiglia su due – è stato faticoso riuscire a mantenere il proprio tenore di vita.
Possiamo quindi considerare che per 2 italiani su 3 gli ultimi anni siano stati vissuti all’insegna dell’attenzione,
della fatica a far quadrare i bilanci familiari, quando non nell’ansia generata dal progressivo peggioramento della
propria qualità della vita. Spesso sono state eliminate spese superflue, come viaggi, vestiti e ristoranti (indagine
Ipsos giugno 2005) ma in taluni casi tutte le spese della famiglia sono state razionalizzate o ridotte, con
l’unica eccezione di quelle legate alla comunicazione, che appare sempre più come un bene
“primario”. Coloro che invece hanno sperimentato una situazione positiva dichiarano di avere sensibilmente
incrementato il proprio livello di consumo in tutti gli ambiti (indagine Ipsos giugno 2005).
Pensando al futuro, domina un certo pessimismo riguardo all’Italia, molto in linea con i dati 2003 e 2004, mitigato
in parte da un’aspettativa non negativa rispetto all’Europa e da una forte fiducia nella propria capacità di
migliorare la situazione personale. Quindi accanto a una certa fiducia nelle proprie capacità, si riscontra ancora,
come nel 2004, un saldo lievemente positivo tra sfiduciati (29%) e fiduciosi (30%) rispetto alla situazione
economica europea. Se quindi rispetto all’Italia prevalgono di gran lunga i pessimisti (47% pessimisti,
24% ottimisti), rispetto all’Europa gli ottimisti (30%) superano di misura i pessimisti (29%).
In generale tenendo conto di tutti gli aspetti, pur dominando coloro che si dichiarano pessimisti (44%)
crescono gli ottimisti, che passano dal 35% al 38% e si concentrano tra i giovani e tra le persone che
svolgono una carriera direttiva/libero professionale. I pessimisti si concentrano abbastanza nel nord-est, oltre
che fra le persone più anziane.
31
Coerentemente il dato di fiducia registrato da Isae, pur costante rispetto al 2004, risulta su livelli decisamente
contenuti e sembra non registrare negli ultimi anni sensibili cambiamenti, se non lievi recuperi seguiti da
successivi aggiustamenti.
Job 8813IZ01
Ipsos
Soddisfazione riguardo la propria
attuale situazione economica
Lei quanto è soddisfatto della Sua attuale situazione economica?
8%
Soddisfatti
(Molto+Abbastanza)
100%
12%
15%
15%
18%
2005:
2004:
2003:
2002:
2001:
27%
33%
32%
32%
Per niente
soddisfatto
34%
50%
Poco
soddisfatto
Abbastanza
soddisfatto
60%
50%
48%
48%
44%
Molto
soddisfatto
32
5%
4%
5%
5%
5%
2001
2002
2003
2004
2005
Base: Totale intervistati (1000)
Job 8813IZ01
Ipsos
0%
49%
53%
53%
54%
65%
Tenore di vita della famiglia
negli ultimi 2-3 anni
Riguardo al tenore di vita della sua famiglia, negli ultimi 2-3 anni Lei direbbe che …
Il tenore di vita della famiglia e'
migliorato
11%
E' stato relativamente facile
mantenere il tenore di vita della
famiglia
25%
E' stato relativamente difficile
mantenere il tenore di vita della
famiglia
44%
20%
Il tenore di vita della famiglia e'
peggiorato
33
Base: Totale intervistati (1000)
Job 8813IZ01
Ipsos
Situazione dei consumi di una famiglia
rispetto a 2-3 anni fa
EFFETTO SUL CONSUMO NEI
SEGUENTI COMPARTI DI
CONSUMO
Telefono e telefonia
Il tenore di vita e'
migliorato
relativamente facile
mantenere il tenore di
vita
relativamente difficile
mantenere il tenore di
vita
Il tenore di vita e'
peggiorato
Molto
Aumentato
Molto
Aumentato
Aumentato
Costante
Spese legate all'auto, alla
moto ed agli spostamenti
Molto
Aumentato
Aumentato
Aumentato
Molto
Ridotto
Prodotti alimentari e per la
casa
Molto
Aumentato
Aumentato
Aumentato
Ridotto
Aumentato
Aumentato
Costante
Ridotto
Aumentato
Aumentato
Costante
Ridotto
Cura della persona, capelli,
bellezza
Molto
Aumentato
Aumentato
Costante
Ridotto
Vestiario, abbigliamento ed
accessori
Molto
Aumentato
Aumentato
Ridotto
Molto
Ridotto
Ridotto
Molto
Ridotto
Molto
Ridotto
Ridotto
Molto
Ridotto
Molto
Ridotto
Ridotto
Molto
Ridotto
Molto
Ridotto
Elettronica e elettrodomestici
Libri, giornali, riviste
Viaggi e vacanze
Aumentato
Ristoranti, pizzerie e bar
Aumentato
Cinema, teatro, concerti
34
Job 8813IZ01
Costante
Base: 1000 intervistati indagine IPSOS Giugno 2005
Ipsos
Aspettative per la situazione
dei prossimi tre anni
Se pensa ai prossimi 3 anni, Lei pensa che la Sua situazione economica/la situazione economica
italiana/europea/mondiale …
personale
italiana
europea
mondiale
35
22%
24%
29%
27%
30%
25%
Rimarrà più o meno uguale
Peggiorerà
Base: Totale intervistati (1000)
Job 8813IZ01
5%
8%
47%
28%
30%
Migliorerà
21%
42%
33%
Ipsos
13%
18%
Non lo so
Delta =
migliorerà –
peggiorerà
2005
Delta =
migliorerà peggiorerà
2004
+12
+11
-23
-28
+1
+1
-2
-5
Aspettative per la situazione
dei prossimi tre anni:TREND
50%
Delta =
migliorerà peggiorerà
40%
30%
20%
31% 30%
27%
20%
10%
personale
12%
7%
0%
2001
2002
1%
-1%
-1%
11%
2004
2003
-5%
-10%
-20%
12%
1%
-2%
2005
italiana
europea
mondiale
-23%
-25%
-28%
-30%
-40%
-50%
Base: Totale intervistati (1000)
36
Job 8813IZ01
Ipsos
Il futuro dell’economia:
indicatori di ottimismo/pessimismo
Indicatore costruito sulla previsione di miglioramento/peggioramento dell’economia familiare, nazionale,
europea, internazione
2004
ottim isti radicali
16%
15%
ottimisti: 38%
35%
ottim isti
m oderati
neutri
22%
18%
19%
pessim isti
m oderati
pessim isti
radicali
37
28%
27%
46%
pessimisti: 44%
16%
19%
Base: Totale intervistati (1000)
Job 8813IZ01
20%
Ipsos
Indicatori di ottimismo/pessimismo: profilo espresso in
indici di concentrazione
SESSO
Uomo
Donna
ETA'
18-30 anni
31-44 anni
45-64 anni
65 anni e oltre
TITOLO DI STUDIO
Post laurea/Laurea/Diploma
Licenza di scuola media
Elementare/Nessun titolo
PROFESSIONE
Lav. direttivo
Lav. dipendente
Non lavoratore
Studente
Pensionato
Ottimisti
Radicali
Ottimisti
Moderati
Neutri
125
76
109
92
105
95
85
114
82
117
129
102
101
64
107
96
84
119
96
96
103
105
107
107
97
88
54
96
122
124
109
113
30
109
85
108
94
95
139
100
105
83
88
106
146
171
120
61
148
52
127
93
116
65
98
76
102
78
134
115
71
102
114
105
94
75
86
118
50
145
Base: Totale intervistati (1000)
38
Job 8813IZ01
Ipsos
Pessimisti Pessimisti
Moderati
Radicali
Indicatori di ottimismo/pessimismo: profilo espresso in
indici di concentrazione
PROFESSIONE
Imprendit./dirig./Lib. profess.
Impiegato
Operaio
Casalinga
Studente
Pensionato
Ottimisti
Radicali
Ottimisti
Moderati
194
132
109
56
149
52
139
78
104
119
65
98
Base: Totale intervistati (1000)
39
Job 8813IZ01
Ipsos
Neutri
Pessimisti
Moderati
Pessimisti
Radicali
52
102
98
73
135
114
68
97
109
110
105
94
64
102
72
132
49
145
Indicatori di ottimismo/pessimismo: profilo espresso in
indici di concentrazione
N° COMPONENTI
1 comp.
2 comp.
3 comp.
4 o più
AREA GEOGRAFICA
Nord Ovest
Nord Est
Centro
Sud e Isole
AMPIEZZA CENTRO
Fino a 10.000.
10-30 mila
30-100 mila
100-250 mila
Oltre 250 mila
Ottimisti
Radicali
Ottimisti
Moderati
Neutri
Pessimisti
Moderati
Pessimisti
Radicali
100
93
117
94
106
111
94
96
91
104
108
96
94
89
96
107
113
107
90
104
90
99
110
103
116
82
88
104
115
98
78
103
94
105
114
95
83
121
108
98
107
71
120
99
103
85
95
106
62
144
106
85
108
104
98
111
112
94
118
63
89
132
75
116
104
Base: Totale intervistati (1000)
40
Job 8813IZ01
Ipsos
Responsabilità individuali e
collettive verso il risparmio
41
Job 8813IZ01
Ipsos
Responsabilità individuali e collettive
La sezione della ricerca dedicata ad un tema specifico quest’anno ha riguardato l’analisi della
percezione che gli italiani hanno circa le responsabilità individuali e collettive verso il risparmio.
Innanzi tutto emerge che il contributo che può venire all’economia italiana dall’investimento del
risparmio in attività o iniziative per lo sviluppo non è una cosa di cui gli italiani tengano conto
nelle loro scelte. Comunque, essi risparmiano e la propensione al risparmio, in forme più o meno
marcate, è presente nella grande maggioranza dei cittadini.
Per la salvaguardia del risparmio la maggior parte degli italiani (71%) confidano nella presenza di
regole certe e controlli rigorosi, anche a scapito dell’efficienza del sistema, piuttosto che nelle
virtù di “autoregolamentazione” del mercato (25%): i più sono infatti disposti a pagare una
parte del rendimento dei loro investimenti pur di avere maggiori garanzie di tutela.
Ma ancor più delle regole, che andrebbero comunque migliorate, sono i controlli rispetto alla
loro applicazione a destare le maggiori preoccupazione degli intervistati: per il 71% i
controlli sono poco o per nulla efficaci, e per il 60% non sono efficaci le regole attualmente
presenti.
Nell’emanazione delle regole, ma ancor più nella funzione di vigilanza e controllo, essi ravvisano
come fondamentale il ruolo dello Stato, di gran lunga preferito preferito ad authority, a
organi di regolazione o di controllo gestiti da privati o da consorzi di attori al di fuori dalla sfera
pubblica. Solo lo Stato sembra poter garantire le migliori condizioni e il miglior servizio di tutela.
Le attese circa l’incremento di tutela del cittadino risparmiatore nell’orizzonte dei
prossimi 5 anni sono segnate dal pessimismo.
42
Job 8813IZ01
Ipsos
Interesse per l’impiego degli investimenti
Nel momento in cui Lei e gli italiani investono i propri risparmi.…....
Personale
Italiani
Tiene in
considerazione
solamente il
rendimento
dell'investimento
Cerca di investire
in attivita' che
contribuiscono allo
sviluppo dell'Italia,
anche se il
rendimento e' un
po' inferiore
79%
56%
43
29%
64%
31%
6%
15%
5%
Base: Totale intervistati (1000)
Job 8813IZ01
83%
11%
13%
8%
Non sa/non indica
2004
Ipsos
Atteggiamento nei confronti della
gestione del risparmio
Secondo lei è importante che nella gestione del risparmio…
Ci siano le condizioni
migliori affinche' il
risparmio possa
rendere, le regole
sono infatti poco utili
e spesso facili da
aggirare
Non sa/non indica
4%
25%
Ci siano molte regole e
molti controlli su tutti
gli aspetti per evitare
truffe o abusi, anche
se questo determina
costi ed una minore
efficienza
71%
Base: Totale intervistati (1000)
44
Job 8813IZ01
Ipsos
Validità ed efficacia delle LEGGI e
delle REGOLE sulla tutela del risparmio
A prescindere da casi specifici, Secondo lei, per quanto riguarda la tutela del risparmio, quanto ritiene siano
valide ed efficaci le REGOLE e le LEGGI presenti in Italia?
Molto efficaci (8_10)
9%
40% EFFICACI
31%
Abbastanza efficaci (6_7)
40%
Poco efficaci (4_5)
60% NON EFFICACI
Per nulla efficaci (1_3)
20%
Base: Totale intervistati (1000)
45
Job 8813IZ01
Ipsos
Efficacia dei CONTROLLI su
leggi e regole presenti in Italia
Parliamo ora invece dei CONTROLLI rispetto alle regole e leggi presenti. Sempre parlando in generale dell’Italia,
quanto ritiene efficaci tali CONTROLLI?
Molto efficaci (8_10)
9%
29% EFFICACI
Abbastanza efficaci (6_7)
20%
41%
Poco efficaci (4_5)
71% NON EFFICACI
30%
Per nulla efficaci (1_3)
Base: Totale intervistati (1000)
46
Job 8813IZ01
Ipsos
Gestione degli Enti che decidono le REGOLE ed
esercitano i CONTROLLI
E ritiene più efficiente che gli enti che DECIDONO le regole…
Non sa/non indica
12%
Siano gestiti dallo stato e
dalla pubblica
amministrazione
Siano gestiti da aziende,
consorzi ed associazioni
privati
59%
29%
E ritiene più efficiente che gli enti che si occupano di ESERCITARE I CONTROLLI sulle regole…
Non sa/non indica
Siano gestiti da aziende,
consorzi ed associazioni
privati
10%
26%
Siano gestiti dallo stato e
dalla pubblica
amministrazione
64%
Base: Totale intervistati (1000)
47
Job 8813IZ01
Ipsos
Tutela del risparmiatore nei prossimi 5 anni
Rispetto alla situazione di oggi, secondo Lei, nei prossimi 5 anni …
Il risparmiatore, sara'
sempre piu' tutelato nei
propri risparmi ed
investimenti
37%
10%
Tutto restera' come ora
Il risparmiatore, sara'
sempre meno tutelato nei
propri risparmi ed
investimenti
Non sa/non indica
48%
5%
Base: Totale intervistati (1000)
48
Job 8813IZ01
Ipsos
Risparmio e Previdenza
49
Job 8813IZ01
Ipsos
Risparmio e previdenza
I principali motivi di risparmio vengono riferiti ai figli ed all’area dell’emergenza, quali momenti di crisi o
malattia, seguiti a breve distanza dall’accumulo di risorse per la vecchiaia.
In generale il risparmiatore, che pure emerge come molto preoccupato per le regole ed i regolamenti, nei
casi in cui può attivare dei comportamenti di salvaguardia in prima persona non sempre compie scelte
razionali.
Infatti, pur molto preoccupato per il futuro pensionistico (67%) e per la qualità futura delle prestazioni
medico-sanitarie garantite (65% di preoccupati) solo il 22% dichiara di avere attivato forme
previdenziali integrative e il 10% un’assicurazione sanitaria privata. Ciò che lascia più perplessi è
che molti “preoccupati” non solo non hanno sottoscritto alcuna forma di copertura, ma non hanno neanche
intenzione di prenderla in considerazione per il futuro.
Un ulteriore elemento che conferma questo atteggiamento contraddittorio riguarda l’atteggiamento verso
l’ipotesi di riforma del Tfr. La maggior parte (57%) di coloro che ne hanno sentito parlare ritiene
che la strategia migliore sia quella di riscuotere il Tfr alla fine del percorso lavorativo, così come
accade oggi, piuttosto che destinarlo ai fondi pensione pubblici o privati. Questo dato è ancora più
evidente presso i lavoratori dipendenti (61% tenerlo come ora, 32% destinarlo ad un fondo
pensione) e tra quelli preoccupati del proprio futuro dopo il ritiro dalla vita attiva.
50
Job 8813IZ01
Ipsos
Motivi che attualmente inducono al risparmio
Pensi ora al risparmio suo e della sua famiglia. Tra i motivi che le leggerò potrebbe dirmi quali sono i principali
che vi inducono al risparmio in questo momento?
Totale intervistati
Intervistati con figli
59%
Per i figli, il loro studio ed il
loro futuro
48%
38%
Fronteggiare situazioni di crisi
e momenti di emergenza
41%
Avere dei soldi per quando si
diventa vecchi
38%
Avere dei soldi per
fronteggiare malattie o cure
particolari
43%
37%
36%
22%
Acquistare un immobile, per
pagare il mutuo
25%
Per un viaggio, una vacanza
particolare, un piccolo lusso
che desiderate
10%
10%
Permettersi delle spese
importanti (auto, barca,
matrimonio...)
5%
8%
Base: Intervistati con figli (630)
1%
Non sa/non indica
3%
Base: Totale intervistati (1000)
51
Job 8813IZ01
Ipsos
Futuro economico dopo il pensionamento
Pensando al Suo futuro economico dopo il pensionamento, Lei si considera…?
Molto tranquillo
3%
28% TRANQUILLO
25%
Abbastanza tranquillo
41%
Abbastanza preoccupato
67% PREOCCUPATO
26%
Molto preoccupato
Non indica
5%
Base: Totale intervistati (1000)
52
Job 8813IZ01
Ipsos
Piano di previdenza privata: possesso e preferenze
Lei è titolare di un piano di previdenza privata (una polizza vita, un fondo pensione …)?
No e non ho intenzione di
sottoscriverne uno
58%
Non indica
6%
Si'
22%
No, ma ho intenzione di
sottoscriverne uno
14%
Rispetto ad un fondo pensione integrativo, preferisce/preferirebbe avere…
Base: Totale intervistati (1000)
Non sa/non indica
7%
Un reddito alto
ma incerto
Un reddito
basso ma sicuro
80%
13%
53
Job 8813IZ01
Base: Chi ha oppure è intenzionato a sottoscrivere un piano di previdenza privata (357)
Ipsos
Adeguatezza dei servizi forniti
dal sistema sanitario pubblico
Pensando alla futura capacità del sistema sanitario pubblico di fornire servizi adeguati alle sue esigenze,
Lei si considera ….
Molto tranquillo
3%
32% TRANQUILLO
29%
Abbastanza tranquillo
45%
Abbastanza preoccupato
65% PREOCCUPATO
20%
Molto preoccupato
Non indica
3%
Base: Totale intervistati (1000)
54
Job 8813IZ01
Ipsos
Assicurazione sanitaria privata: possesso e preferenze
Lei è titolare di una assicurazione sanitaria privata?
No e non ho intenzione di
sottoscriverne uno
74%
Non indica
6%
Si'
10%
No, ma ho intenzione di
sottoscriverne uno
10%
Rispetto ad un’assicurazione sanitaria, lei preferirebbe essere coperto…
Base: Totale intervistati (1000)
Non sa/non indica
Solo per le malattie gravi
o le cure complesse e
molto costose
11%
Per la maggior parte delle
malattie e delle cure
61%
28%
55
Job 8813IZ01
Base: Chi ha oppure è intenzionato a sottoscrivere un’assistenza sanitaria privata (197)
Ipsos
Conoscenza della nuova legge sul TFR
In base ad una recente legge, nei prossimi mesi verrà chiesto ai lavoratori di decidere rispetto al proprio
TFR (liquidazione, trattamento di fine rapporto). I lavoratori dipendenti potranno mantenere il proprio TFR e
liquidarlo al momento dell’uscita dall’azienda, come avviene attualmente, oppure destinarlo a dei fondi
pensione integrativi, sia privati sia pubblici. Lei sapeva di questa legge
Totale intervistati
Lavoratori dipendenti
24%
Si la conosco bene
17%
60% lavoratori dipendenti che la conoscono
36%
Si la conosco nei suoi
aspetti generali
47% intervistati che la conoscono
30%
27%
Ne ho sentito parlare, ma
non la conosco bene
26%
39% lavoratori dipendenti che NON la conoscono
45% intervistati che NON la conoscono
12%
Non ne ho mai sentito
parlare prima d'ora
19%
1%
Non sa/non indica
8%
Base: Totale lavoratori dipendenti (379)
Base: Totale intervistati (1000)
56
Job 8813IZ01
Ipsos
Scelta migliore per un lavoratore con meno di 50 anni
e secondo lei, la cosa migliore da fare per un lavoratore con meno di 50 anni sarà
Chi ha sentito parlare della legge
Lavoratori dipendenti che hanno sentito parlare della legge
61%
Tenere il TFR e
riscuoterlo all'uscita
dall'azienda, come
accade ora
57%
19%
Destinare il TFR ad un
fondo pensione privato
20%
13%
Destinare il TFR ad un
fondo pensione pubblico
14%
7%
Non sa/non indica
9%
Base: Lavoratori dipendenti che hanno sentito parlare della legge (330)
Base: Chi ha sentito parlare della legge (731)
57
Job 8813IZ01
Ipsos
L’Europa
58
Job 8813IZ01
Ipsos
Gli Italiani e l’Europa
Una parte del diffuso malcontento degli italiani si scarica certamente sull’Euro: oltre il 70% si
dichiara più o meno insoddisfatto.Ritengono che si siano avvantaggiate le banche (78%), le grandi imprese
(68%), i commercianti e i lavoratori autonomi (63%). Ritengono che i più svantaggiati siano i consumatori
(91%!), poi dipendenti e pensionati (89%), quindi i piccoli risparmiatori (84%).
Questa situazione potrebbe fare pensare che per la maggior parte degli italiani possa essere auspicabile un
ritorno alla moneta nazionale. In realtà, solo un 28% ravvisa molti vantaggi in un ritorno alla Lira; il 29%
vede più svantaggi che vantaggi; e il 43% non ne vede proprio alcun vantaggio. In particolare, con la
Lira l’Italia sarebbe meno considerata, il Paese sarebbe più debole e più povero, l’inflazione molto più elevata
così come i tassi di interesse.
Quindi, se il cittadino-consumatore si sente sfavorito dall’Euro, il cittadino del sistema-Italia
comprende che ci sono poche soluzioni alternative rispetto alla moneta unica. Questa
consapevolezza, che comunque si accompagna alla delusione delle molte speranze, forse troppe, che erano
state riposte nell’Euro, spiega il giudizio positivo rispetto all’Unione Europea: la fiducia rimane elevata (67%)
ed è sostanzialmente uguale il numero di coloro che hanno migliorato e peggiorato il giudizio sull’Europa
nell’ultimo anno.
Anche l’allargamento, che aveva destato in alcuni non pochi timori, è visto oggi dalla maggior
parte degli Italiani come un elemento di forza sia per l’Europa, sia per l’Italia nel suo
complesso.
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La fiducia nell’Europa
In generale lei ha fiducia oppure no nell’Unione Europea?
molta fiducia (voti
8-10)
26%
67% FIDUCIA
41%
fiducia (voti 6-7)
poca fiducia (voti 45)
20%
31% NON FIDUCIA
nessuna fiducia
(voti 1-3)
non sa
11%
2%
nell’ultimo anno la sua fiducia nell’Unione Europea è ...
Non sa
3%
Diminuita
49%
Aumentata
48%
60
Base: Totale intervistati (1000)
Job 8813IZ01
Ipsos
Andamento della fiducia nell’Europa nell’ultimo anno
Come lei saprà recentemente l’Europa si è allargata a dieci nuovi paesi, ed è attualmente composta da 25
nazioni. Secondo lei l’allargamento, per l’Italia
Non sa
E' un male, poiche'
verranno privilegiati
altri paesi e l'Europa
sara' sempre piu'
ingestibile
11%
36%
E' un bene, poiche'
l'Europa contera' di piu'
ed e' un mercato piu'
grande
53%
Base: Totale intervistati (1000)
61
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Ipsos
Soddisfazione dell’introduzione dell’Euro
Lei quanto si ritiene soddisfatto sull’introduzione dell’Euro?
8%
Molto soddisfatto
26% SODDISFATTI
18%
Abbastanza soddisfatto
28%
Poco soddisfatto
71% INSODDISFATTI
43%
Per niente soddisfatto
Non sa
3%
Base: Totale intervistati (1000)
62
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Soggetti che hanno avuto vantaggi/svantaggi
dall’introduzione dell’Euro
Vorrei ora sapere chi si è avvantaggiato o svantaggiato dall’introduzione dell’Euro. Pensi a/alle … Secondo Lei
si è/si sono avvantaggiato o svantaggiato?
Le banche
Le piccole imprese
27%
26%
Chi prende denaro a prestito
I consumatori
6%
60%
13%
60%
14%
84%
6%
10%
28%
34%
38%
21%
31%
6%
63%
Chi investe in Borsa
I lavoratori dipendenti e i pensionati
11%
68%
I commercianti e i lavoratori autonomi
in generale
10%
12%
78%
Le grandi aziende
I piccoli risparmiatori
Svantaggiato
Non sa
Avvantaggiato
89%
5%
91%
5% 4%
Base: Totale intervistati (1000)
63
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Soggetti che hanno avuto vantaggi
dall’introduzione dell’Euro
78%
Le banche
68%
Le grandi aziende
I commercianti e i lavoratori
autonomi in generale
63%
38%
Chi investe in Borsa
27%
Le piccole imprese
26%
Chi prende denaro a prestito
10%
I piccoli risparmiatori
I lavoratori dipendenti e i
pensionati
I consumatori
Non sa/non indica
6%
5%
9%
Base: Totale intervistati (1000)
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Soggetti che hanno avuto svantaggi
dall’introduzione dell’Euro
91%
I consumatori
I lavoratori dipendenti e i
pensionati
89%
84%
I piccoli risparmiatori
60%
Le piccole imprese
60%
Chi prende denaro a prestito
I commercianti e i lavoratori
autonomi in generale
31%
28%
Chi investe in Borsa
21%
Le grandi aziende
10%
Le banche
Non sa/non indica
5%
Base: Totale intervistati (1000)
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Vantaggi / Svantaggi del ritorno alla Lira
Spesso si dibatte su Lira e Euro. Secondo lei se tornassimo alla lira …
Con la Lira. . .
Con la Lira. . .
Il risparmiatore sarebbe più tutelato
L’Italia sarebbe più ricca
29%
L’economia italiana sarebbe più forte
27%
L’inflazione sarebbe più bassa
26%
I tassi di interesse sarebbero più bassi
26%
L’Italia sarebbe più considerata
19%
48%
21%
31%
18%
53%
59%
14%
54%
20%
49%
25%
69%
12%
Il risparmiatore sarebbe meno tutelato
L’Italia sarebbe più povera
L’economia italiana sarebbe più debole
L’inflazione sarebbe più elevata
I tassi di interesse sarebbero più elevati
L’Italia sarebbe meno considerata
Base: Totale intervistati (1000)
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Vantaggi derivanti dal ritorno alla Lira
43%
Nessuno
43% Nessuno vantaggio dal ritorno alla Lira
17%
1
29% Pochi vantaggi dal ritorno alla Lira
12%
2
9%
3
9%
4
28% Molti vantaggi dal ritorno alla Lira
5
6
6%
4%
Base: Totale intervistati (1000)
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In sintesi
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Sintesi
Dopo la sensazione di rapido e progressivo peggioramento avvertita negli ultimi anni, l’indagine del
2005 ravvisa una sorta di stabilità rispetto all’anno precedente, anche se questo avviene in una
situazione percepita come difficile e duale: da una parte ci sono, infatti, coloro che hanno migliorato o
che sono riusciti a preservare il proprio potere d’acquisto – poco meno del 50% - dall’altra - la
restante metà - che ha visto un progressivo peggiorare della propria situazione.
Gli italiani, specie quelli che dichiarano una maggiore difficoltà, sembrano comunque aver preso delle
misure per fronteggiare la situazione: cresce la consapevolezza dell’importanza del risparmio, quindi
la propensione ad esso, e alcuni consumi sembrano essere stati riallineati alle nuove condizioni.
Ciò è avvenuto anche nell’investimento, dove un maggiore spazio rispetto al 2004 viene dato agli
strumenti finanziari sicuri, mentre si riduce la propensione alla liquidità e all’immobiliare, che
comunque rimangono dominanti.
In questo quadro è forte la preoccupazione rispetto alla tutela del risparmio: le leggi e soprattutto i
controlli vengono ritenuti insufficienti, e la maggioranza degli italiani invoca un forte ruolo da parte
dello Stato, pur rivelando un certo pessimismo rispetto al miglioramento della situazione di tutela del
risparmiatore riferito ai prossimi anni.
Il cittadino italiano ha molta fiducia nell’Europa, nonostante la delusione derivata dalla moneta unica,
che lo ha colpito come consumatore: oltre il 70% ritiene che un ritorno alla Lira non avrebbe alcun
vantaggio (43%) o che produrrebbe più svantaggi che vantaggi; ed anche l’allargamento della Ue
viene visto dai più come un positivo elemento di maggiore dinamismo.
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