Giornata Mondiale del Risparmio 2005: Risparmio: Responsabilità Individuali, Responsabilità Collettive. Job 8813IZ01 Ipsos Indice Premessa Obiettivi Metodologia Caratteristiche del campione Risparmio e investimento: dati di trend Il futuro dell’economia L’età dell’incertezza L’Europa In sintesi 2 Job 8813IZ01 Ipsos Premessa ACRI rappresenta a livello nazionale le Fondazioni di Origine Bancaria e le Casse di Risparmio Spa; In occasione della 81a Giornata Mondiale del Risparmio, che si svolgerà il 29 di Ottobre, ACRI presenta i risultati di un’indagine di opinione effettuata presso un campione di popolazione italiana adulta; ACRI ha condotto un analogo monitoraggio anche nei 4 anni precedenti. L’argomento dominante della Giornata Mondiale del Risparmio 2005 è: “Risparmio: Responsabilità Individuali, Responsabilità Collettive.” 3 Job 8813IZ01 Ipsos Obiettivi ACRI ha chiesto ad IPSOS di condurre un’indagine con lo scopo di fornire informazioni e dati di trend, ove possibile, rispetto a: Propensione ed atteggiamenti nei confronti del risparmio; Percezione del clima economico, sia personale che generale I comportamenti prevalenti di impiego del risparmio Le opinioni riguardo il tema del “Risparmio: responsabilità individuali e collettive ”, in particolare: Percezione dell’incertezza previdenziale, sociale, lavorativa e ruolo del risparmio; Il risparmio quale fonte di integrazione previdenziale Il risparmio nel suo ruolo di assicurazione sociale-sanitaria Valutazione generale circa l’Unione Europea e l’Euro 4 Job 8813IZ01 Ipsos Metodologia METODOLOGIA: CATI - Computer Assisted Telephone Interviews UNIVERSO DI RIFERIMENTO: 1000 individui rappresentativi della popolazione adulta italiana di 18 anni ed oltre, stratificati in base ai seguenti criteri: sesso età titolo di studio area geografica ampiezza del comune di residenza CAMPIONE: 1000 interviste PERIODO DI FIELDWORK: 30 Settembre 2005 - 7 Ottobre 2005 MARGINE DI ERRORE STATISTICO: compreso tra +/- 0.6% e +/- 3.1% 5 Job 8813IZ01 Ipsos Caratteristiche del campione 6 Job 8813IZ01 Ipsos Caratteristiche del Campione Area geografica Ampiezza Centri 33% Sud e Isole 35% Nord Ovest 27% 22% 21% 17% Centro 19% Nord Est 19% 7% < 10,000 7 da 10 a 30 mila da 30 a 100 mila da 100 a > 250.000 250 mila Base: Totale intervistati (1000) Job 6859IZ01 Ipsos 7 Caratteristiche del Campione Sesso Età 31% Uomini 48% 26% 23% Donne 52% 21% Età media: 46 anni 18-30 anni 31-44 anni 45-64 anni 8 oltre 64 anni Base: Totale intervistati (1000) Job 6859IZ01 Ipsos 8 Caratteristiche del Campione Titolo di studio Professione Imprenditore, dirigente, libero professionista Esercente, commerciante, artigiano 36% 35% 7% 3% 21% Impiegato Insegnante, docente 14% 48% 3% 10% Operaio/Agricoltore 13% OCCUPATI 4% Altro occupato 2% 15% Casalinga rea lau a om l p di dia e m re rio e f in no su s e e/n r ta en m ele ica nd i n no 23% Pensionato 8% Studente 4% Disoccupato/Altro non occupato 9 Non indica Base: Totale intervistati (1000) Job 6859IZ01 Ipsos 2% 9 Caratteristiche del Campione Numero di persone in famiglia 1 11% 22% 2 24% 3 29% 4 5 10 Media: 3,1 componenti 8% 6 e più 3% Non indica 3% Base: Totale intervistati (1000) Job 6859IZ01 Ipsos 10 Risparmio ed investimento 11 Job 8813IZ01 Ipsos Risparmio ed Investimento A una prima analisi, le famiglie italiane sembrano sperimentare una situazione di staticità, dopo la sensazione di rapido e progressivo peggioramento segnalata dalle ricerche condotte negli anni precedenti. I dati a livello aggregato sono in linea con quelli del 2004: anche il dato Isae del settembre 2005 (103) è sostanzialmente costante rispetto a quello del 2004, anche se sensibilmente più basso rispetto al 2001 (122) e minore rispetto a quello del 2003 (107). Peraltro, a questa superficiale valutazione è sottesa una realtà estremamente complessa, che emerge in tutta la sua articolazione non appena l’osservazione diviene maggiormente analitica. Se per il 20% circa della popolazione la situazione è in miglioramento e per il 30% appare stabile, per il 50% restante è in netto peggioramento. Il 20% che pare avere sperimentato un periodo di costante miglioramento del proprio benessere e del proprio stile di vita dichiara consumi decisamente migliorati in quantità e qualità, come pure cresce la loro capacità di accumulare risorse tramite il risparmio: questa parte della popolazione guarda con un certo ottimismo al futuro sia personale che dell’economia nel suo complesso. Il 30% della popolazione si trova in una situazione non negativa, si attende un miglioramento o, comunque, riesce in qualche modo a “galleggiare” e quindi, con uno sforzo più o meno grande, riesce a mantenere il proprio tenore di vita e la propria capacità di risparmio. Questa parte della popolazione ha attraversato abbastanza indenne gli ultimi anni, anche se in molti casi ha dovuto ritarare il proprio stile di consumo. 12 Per il 50% della popolazione italiana, invece, la situazione risulta in peggioramento. Si registra un abbassamento di aspettative e del tenore di vita rispetto al passato, quando non ci si trovi di fronte a una vera situazione di crisi più o meno grave, sperimentata dal 18% del campione. Costoro hanno dovuto ricorrere a prestiti oppure ai risparmi accantonati nel passato; e per il futuro si attendono un peggioramento della situazione. Queste persone appaiono decisamente scoraggiate ed alquanto inclini a un ripiegamento su stili di consumo più bassi. Infatti è in crescita il numero di famiglie che hanno un saldo negativo nel budget domestico, ossia di coloro che non riescono a risparmiare e per “tirare avanti” ricorrono ai risparmi passati o a prestiti: in 5 anni queste famiglie sono aumentate di quasi 10 punti percentuali, passando dal 13% al 22%. Job 8813IZ01 Ipsos Risparmio ed Investimento: il risparmio Questa situazione, analizzata di concerto con gli altri indicatori emersi dalla ricerca, induce la sensazione che gli italiani abbiano iniziato a prendere seriamente atto della nuova situazione di “crescita zero”, inizino a considerarla strutturale, ed abbiano adeguato il proprio stile di vita. Un chiaro indicatore di questo scenario è la crescente tensione all’accumulo di risparmio, che si declina nell’aumento del numero di coloro che sono riusciti comunque a mettere via una parte del reddito guadagnato e all’aumento del numero di coloro che non vivono tranquilli se non riescono a risparmiare rispetto a quanti risparmiano senza grandi rinunce. Il vantaggio di questi ultimi sui primi era di 34 punti percentuali nel 2001, oggi è di soli 7 punti: il 17% delle famiglie, cioè, ha oggi “curvato” le proprie preferenze sul risparmio. Un ulteriore elemento è dato dalla percezione molto diffusa che la capacità di risparmio sia un’arma molto efficace per affrontare il futuro, convinzione tanto più forte quanto più viene sperimento un momento di difficoltà. Riassumendo i dati in modo più analitico, combinando quindi l’andamento del risparmio nell’ultimo anno e le previsioni per quello futuro, si delineano sei gruppi di tendenza rispetto al risparmio: 13 Famiglie con trend positivo: hanno risparmiato nell’ultimo anno e lo faranno di più o nella stessa misura anche nei prossimi 12 mesi (sono il 20%) Famiglie in risalita: hanno speso tutto senza fare ricorso ai risparmi/debiti, ma nei prossimi 12 mesi pensano di risparmiare di più (6%) Famiglie che galleggiano: hanno speso tutto senza fare ricorso ai risparmi/debiti e pensano che lo stesso avverrà nel prossimo anno o hanno fatto ricorso ai risparmi/debiti ma pensano di risparmiare di più nei prossimi 12 mesi (21%) Famiglie in discesa: sono riuscite a risparmiare, ma risparmieranno meno nei prossimi 12 mesi (15%) Famiglie in crisi moderata: hanno consumato tutto il reddito e nei prossimi 12 mesi pensano di risparmiare meno (15%) Famiglie in crisi grave: hanno fatto ricorso ai risparmi/fatto debiti e pensano che la situazione del prossimo anno sarà identica o si aggraverà (18%) Job 8813IZ01 Ipsos Il clima di fiducia dei consumatori Italiani Inchiesta Mensile ISAE sui consumatori italiani 130 122 120 119 120 117 110 107 103 103 100 Ottobre 1999 Ottobre 2000 Ottobre 2001 Giugno 2002 Settembre 2003 Base: Indice base: 1980 = 100 14 Job 8813IZ01 Ipsos Settembre Settembre 2004 2005 Risparmio negli ultimi 12 mesi Negli ultimi 12 mesi Lei/ la sua Famiglia è riuscito/a a risparmiare parte del reddito guadagnato? 48% 47% 43% 38% 38% Sì, sono riuscito a risparmiare 48% 40% 37% 38% No, ho consumato tutto il reddito 34% No, ho dovuto ricorrere a risparmi accumulati 15% 10% 3% 2% 15 11% 3% 1% 3% 1% 16% 13% 4% 1% 6% 2002 2003 2004 2005 13% 14% 18% 17% 22% Base: Totale intervistati (1000) Ipsos Non indica 1% 2001 Job 8813IZ01 No, ho dovuto ricorrere a prestiti Famiglie in saldo negativo Risparmio negli ultimi 12 mesi E nel corso dei prossimi 12 mesi Lei/la sua famiglia pensa di riuscire a risparmiare di più o di meno rispetto a quest’anno? 2001 2002 2003 2004 2005 51% 44% 45% 41% 41% 39% 38% 34% 32% 29% 25% 26% 23% 15% Di più 16 17% Di meno Base: Totale intervistati (1000) Job 8813IZ01 Ipsos Nella stessa misura Dimensioni dei gruppi di famiglie 2004 risalita 19% 20% trend positivo Situazione positiva: 26% 6% 21% galleggiano 6% 23% discesa 15% 14% crisi moderata 15% 21% In difficoltà: 33% 18% crisi grave non indicano 17 Base: Totale intervistati (1000) Job 8813IZ01 35% 14% 4% 5% Ipsos 25% I gruppi di famiglia: profilo espresso in indici di concentrazione Famiglie Famiglie in con Trend Famiglie Famiglie che Famiglie crisi positivo in risalita galleggiano in discesa moderata SESSO Uomo Donna ETA' 18-30 anni 31-44 anni 45-64 anni 65 anni e oltre TITOLO DI STUDIO Post laurea/Laurea Diploma Licenza di scuola media Elementare/Nessun titolo PROFESSIONE Lav. direttivo Lav. dipendente Non lavoratore Studente Pensionato 18 114 88 71 127 103 97 103 98 75 123 98 102 138 86 84 99 90 140 73 103 100 102 104 91 146 109 79 70 71 90 112 125 40 94 137 118 150 140 74 43 115 108 84 126 82 93 118 94 179 127 73 55 60 86 113 162 56 82 125 124 206 104 50 162 76 76 87 156 92 90 76 97 132 72 94 96 125 56 164 83 49 86 136 55 133 72 99 110 24 123 Base: Totale intervistati (1000) Job 8813IZ01 Famiglie in crisi grave Ipsos I gruppi di famiglia: profilo espresso in indici di concentrazione Famiglie con Famiglie Famiglie che Famiglie in Famiglie in Famiglie in Trend positivo in risalita galleggiano discesa crisi moderata crisi grave PROFESSIONE Imprend./ dirig./ lib. profess. Impiegato Operaio Casalinga Studente Pensionato 19 248 133 55 39 163 76 58 97 67 155 92 90 55 83 115 144 72 94 Base: Totale intervistati (1000) Job 8813IZ01 Ipsos 123 138 131 44 164 83 48 76 113 150 56 134 48 92 103 114 24 123 I gruppi di famiglia: profilo espresso in indici di concentrazione Famiglie Famiglie con Trend Famiglie che Famiglie in positivo in risalita galleggiano discesa N° COMPONENTI 1 comp. 2 comp. 3 comp. 4 comp. o più AREA GEOGRAFICA Nord Ovest Nord Est Centro Sud e Isole AMPIEZZA CENTRO Fino a 10.000. 10-30 mila 30-100 mila 100-250 mila Oltre 250 mila 20 Famiglie in crisi grave 121 90 112 98 60 110 108 101 90 89 115 97 71 106 125 95 93 116 90 98 129 98 62 112 115 104 97 89 73 73 131 118 124 74 104 92 107 154 102 65 90 99 100 107 71 99 86 130 101 88 93 117 115 73 165 81 108 89 100 84 112 85 111 104 87 114 121 83 103 111 102 57 92 103 103 90 110 97 Base: Totale intervistati (1000) Job 8813IZ01 Famiglie in crisi moderata Ipsos Risparmio ed Investimento: l’investimento Rispetto all’impiego del risparmio, si registra una lieve, ma interessante, inversione di tendenza rispetto ai dati del 2004: aumentano coloro che scelgono di investire parte del proprio risparmio a scapito di chi continua ad avere una preferenza per la liquidità. Questi sono il 62% del campione, un dato che, pur essendo in calo rispetto a quello del 2004, è ancora superiore a quello del 2003. La maggior propensione a prendere in considerazione una qualche forma di investimento è, peraltro, ravvisabile anche nel dato di incremento, rispetto al 2004, di coloro che si dichiarano interessati soprattutto al rendimento del proprio risparmio rispetto a coloro che tengono conto anche della sua destinazione: questi ultimi rimangono la maggioranza, ma la loro percentuale è in calo. Il lieve aumento dell’interesse per l’investimento lo si evince anche dai (piccoli) incrementi, rispetto al 2004, di coloro che dichiarano di avere fondi pensione integrativi (+3%), fondi comuni (+6%), azioni (+2%), bot (+2%) e certificati di deposito (+3%). Una ulteriore ed importante testimonianza di questo cambiamento è data dall’indicazione riguardo all’investimento “ideale” da parte degli italiani. Pur dominando ancora, il “mattone” con il suo 66% mostra una contrazione rispetto al 2004 (70%) a vantaggio degli investimenti finanziari più sicuri (+4%), tra cui emergono polizze vita/pensioni integrative, certificati di deposito. Si ravvisa anche un lieve, rinato, interesse per i fondi di investimento. Tutti questi segnali devono essere valutati per il loro giusto peso: sono infatti in controtendenza rispetto ai dati molto estremi del 2004 e al trend complessivo 2001-2004, ma in nessun aspetto si è ancora tornati sui valori del 2003, che vedevano la preferenza per il mattone da parte del 59% degli intervistati (contro il 66% attuale), il possesso dichiarato dei fondi da parte del 17% (16% attuale), di azioni da parte del 13% (10% attuale), di titoli di stato da parte del 12% (7% attuale). 21 Più che una inversione di trend - comunque possibile, ma che potrà essere verificata nel 2006 – questi segnali sembrano testimoniare che gli italiani abbiano “preso le misure” alla situazione di crisi e di conseguenza le reazioni sono meno estreme e più attente, ad esempio all’andamento dei corsi della borsa sperimentati negli ultimi anni. Inoltre in taluni casi l’essersi confrontati con gli attuali prezzi del mercato immobiliare potrebbe avere convinto alcuni che i margini siano ormai saturati e che gli investimenti più sicuri, maggiormente liquidi ed accessibili anche con tagli di capitale inferiore, possano rappresentare una valida alternativa. Job 8813IZ01 Ipsos Dal risparmio all’investimento In generale, Lei reinveste almeno una parte dei suoi risparmi, oppure li mantiene liquidi, sul conto corrente? Tengo i miei risparmi liquidi Reinvesto… ... una piccola parte dei miei risparmi ... la maggior parte dei miei risparmi Non sa/non indica 68% 62% 57% 49% -6 52% punti percentuali 46% 47% 39% 35% 27% 22% 29% 26% 24% 20% 25% 21% 15% 10% 4% 2001 22 2% 2002 4% 2003 Base: Totale intervistati (1000) Job 8813IZ01 Ipsos 8% 3% 2004 3% 2005 Atteggiamento verso il risparmio In fatto di risparmio, quale di queste 3 affermazioni descrive meglio il Suo pensiero?… 2001 2002 2003 2004 2005 60% 59% 50%50% 46% 26% 29% 39% 33%34% 12% 10% 14%13%12% 2% 2% 3% 3% 2% Non vivo tranquillo se non metto da parte qualche risparmio 23 Faccio dei risparmi ma senza troppe rinunce Base: Totale intervistati (1000) Job 8813IZ01 Ipsos Preferisco godermi la vita senza preoccuparmi troppo del futuro Non indica Tecniche per favorire la ripresa economica Oggi si parla molto della necessità di far riprendere i consumi da parte delle famiglie per favorire la ripresa economica dell’Italia. Secondo lei, le famiglie dovrebbero ... Anno 2004 Anno 2004 26% Consumare piu' di quello che fanno oggi, anche rinunciando a qualche piccolo risparmio, perche' la ripresa economica andra' a vantaggio di tutti e soprattutto dei giovani 4% Non sa Anno 2004 10% 70% 25% Famiglie con trend positivo: 34% Famiglie con tenore di vita migliorato: 40% Risparmiare tutto quello che e' possibile, perche' prima di tutto bisogna avere le spalle sicure, anche se questo renderà piu' difficile la ripresa economica 65% Base: Totale intervistati (1000) 24 Job 8813IZ01 Ipsos Interesse per l’impiego dei risparmi Nel momento in cui investe dei risparmi, Lei si interessa principalmente di quanto rendono, oppure tiene in considerazione anche dove verrà investito il suo denaro? 56% 55% 50% 52% 49% 40% 35% 34% 43% 39% 16% 10% 11% 5% 2001 2002 2003 2004 5% 2005 Interessato principalmente al rendimento Considera dove verrà investito Non sa Base: Intervistati che reinvestono i propri risparmi (378) 25 Job 8813IZ01 Ipsos Destinazione degli investimenti Lei mi ha detto di considerare importante come investe il suo denaro chi gestisce il suo investimento. Mi potrebbe dire con quale delle seguenti affermazioni si trova più d’accordo? No attività illecite 31% Non finanziare industrie ed attività che non condivido 19% Contributo allo sviluppo economico dell'Italia 17% 15% Attività di solidarietà 2005 Contributo allo sviluppo della zona in cui risiedo 14% Base: Intervistati che considerano dove verrà investito il proprio denaro (198) 26 Job 8813IZ01 Ipsos Attività finanziarie possedute Attualmente Lei possiede per suo conto o in comune con altri...? 75% 74% 73% 76% Conto Corrente Bancario Assicurazione vita/Fondo pensione Libretto di risparm io Fondi com uni di investim ento Azioni BOT/CCT/BTP Certificati di Deposito Nessuno di questi 27 Base: Totale intervistati (1000) Job 8813IZ01 10% 24% 21% 26% 27% 22% 18% 26% 25% 16% 17% 18% 10% 8% 13% 16% 7% 5% 12% 13% 6% 3% 9% 8% 14% 13% 13% 12% Ipsos 2005 2004 2003 2002 Come investire il risparmio nell’incertezza? Sintesi E oggi, alla luce della attuale situazione economica, in quale di questi modi è meglio investire i propri risparmi ? immobili 70% stumenti finanziari sicuri strumenti finanziari a rischio 66% 59% 53% 39% 29% 20% 13% 11% 7% 2001 28 2002 6% 2003 Base: Totale intervistati (1000) Job 8813IZ01 Ipsos 15% 11% 4% 2004 5% 2005 Come investire il risparmio nell’incertezza? E oggi, alla luce della attuale situazione economica, in quale di questi modi è meglio investire i propri risparmi? 66% Im m obili 53% 39% Titoli di Stato Cert. deposito, obblig., libretti Polizze vita/Pensioni private 3% 3% 3% 9% 6% 5% 5% 6% 5% 5% 3% 5% 5% 59% 70% 15% Strumenti finanziari più sicuri 9% 2005 2004 Tenerli liquidi Meglio spendere Fondi com uni Azioni 29 Job 8813IZ01 7% 9% 8% 8% 4% 3% 5% 4% 2003 12% 2002 2001 9% 4% 2% 3% 4% 7% 2% 1% 3% 3% 4% Strumenti finanziari più a rischio Base: Totale intervistati (1000) Ipsos Situazione attuale e percezione del futuro dell’economia personale e globale 30 Job 8813IZ01 Ipsos Situazione attuale e percezione del futuro La situazione appare difficile, anche se molti italiani sembrano aver imparato a convivere con essa: per la prima volta dal 2001 il numero di italiani soddisfatti della propria situazione economica è sceso al di sotto del 50%. Inoltre per il 20% il tenore di vita è sensibilmente peggiorato nonostante tutti gli sforzi, mentre per il 44% - quasi una famiglia su due – è stato faticoso riuscire a mantenere il proprio tenore di vita. Possiamo quindi considerare che per 2 italiani su 3 gli ultimi anni siano stati vissuti all’insegna dell’attenzione, della fatica a far quadrare i bilanci familiari, quando non nell’ansia generata dal progressivo peggioramento della propria qualità della vita. Spesso sono state eliminate spese superflue, come viaggi, vestiti e ristoranti (indagine Ipsos giugno 2005) ma in taluni casi tutte le spese della famiglia sono state razionalizzate o ridotte, con l’unica eccezione di quelle legate alla comunicazione, che appare sempre più come un bene “primario”. Coloro che invece hanno sperimentato una situazione positiva dichiarano di avere sensibilmente incrementato il proprio livello di consumo in tutti gli ambiti (indagine Ipsos giugno 2005). Pensando al futuro, domina un certo pessimismo riguardo all’Italia, molto in linea con i dati 2003 e 2004, mitigato in parte da un’aspettativa non negativa rispetto all’Europa e da una forte fiducia nella propria capacità di migliorare la situazione personale. Quindi accanto a una certa fiducia nelle proprie capacità, si riscontra ancora, come nel 2004, un saldo lievemente positivo tra sfiduciati (29%) e fiduciosi (30%) rispetto alla situazione economica europea. Se quindi rispetto all’Italia prevalgono di gran lunga i pessimisti (47% pessimisti, 24% ottimisti), rispetto all’Europa gli ottimisti (30%) superano di misura i pessimisti (29%). In generale tenendo conto di tutti gli aspetti, pur dominando coloro che si dichiarano pessimisti (44%) crescono gli ottimisti, che passano dal 35% al 38% e si concentrano tra i giovani e tra le persone che svolgono una carriera direttiva/libero professionale. I pessimisti si concentrano abbastanza nel nord-est, oltre che fra le persone più anziane. 31 Coerentemente il dato di fiducia registrato da Isae, pur costante rispetto al 2004, risulta su livelli decisamente contenuti e sembra non registrare negli ultimi anni sensibili cambiamenti, se non lievi recuperi seguiti da successivi aggiustamenti. Job 8813IZ01 Ipsos Soddisfazione riguardo la propria attuale situazione economica Lei quanto è soddisfatto della Sua attuale situazione economica? 8% Soddisfatti (Molto+Abbastanza) 100% 12% 15% 15% 18% 2005: 2004: 2003: 2002: 2001: 27% 33% 32% 32% Per niente soddisfatto 34% 50% Poco soddisfatto Abbastanza soddisfatto 60% 50% 48% 48% 44% Molto soddisfatto 32 5% 4% 5% 5% 5% 2001 2002 2003 2004 2005 Base: Totale intervistati (1000) Job 8813IZ01 Ipsos 0% 49% 53% 53% 54% 65% Tenore di vita della famiglia negli ultimi 2-3 anni Riguardo al tenore di vita della sua famiglia, negli ultimi 2-3 anni Lei direbbe che … Il tenore di vita della famiglia e' migliorato 11% E' stato relativamente facile mantenere il tenore di vita della famiglia 25% E' stato relativamente difficile mantenere il tenore di vita della famiglia 44% 20% Il tenore di vita della famiglia e' peggiorato 33 Base: Totale intervistati (1000) Job 8813IZ01 Ipsos Situazione dei consumi di una famiglia rispetto a 2-3 anni fa EFFETTO SUL CONSUMO NEI SEGUENTI COMPARTI DI CONSUMO Telefono e telefonia Il tenore di vita e' migliorato relativamente facile mantenere il tenore di vita relativamente difficile mantenere il tenore di vita Il tenore di vita e' peggiorato Molto Aumentato Molto Aumentato Aumentato Costante Spese legate all'auto, alla moto ed agli spostamenti Molto Aumentato Aumentato Aumentato Molto Ridotto Prodotti alimentari e per la casa Molto Aumentato Aumentato Aumentato Ridotto Aumentato Aumentato Costante Ridotto Aumentato Aumentato Costante Ridotto Cura della persona, capelli, bellezza Molto Aumentato Aumentato Costante Ridotto Vestiario, abbigliamento ed accessori Molto Aumentato Aumentato Ridotto Molto Ridotto Ridotto Molto Ridotto Molto Ridotto Ridotto Molto Ridotto Molto Ridotto Ridotto Molto Ridotto Molto Ridotto Elettronica e elettrodomestici Libri, giornali, riviste Viaggi e vacanze Aumentato Ristoranti, pizzerie e bar Aumentato Cinema, teatro, concerti 34 Job 8813IZ01 Costante Base: 1000 intervistati indagine IPSOS Giugno 2005 Ipsos Aspettative per la situazione dei prossimi tre anni Se pensa ai prossimi 3 anni, Lei pensa che la Sua situazione economica/la situazione economica italiana/europea/mondiale … personale italiana europea mondiale 35 22% 24% 29% 27% 30% 25% Rimarrà più o meno uguale Peggiorerà Base: Totale intervistati (1000) Job 8813IZ01 5% 8% 47% 28% 30% Migliorerà 21% 42% 33% Ipsos 13% 18% Non lo so Delta = migliorerà – peggiorerà 2005 Delta = migliorerà peggiorerà 2004 +12 +11 -23 -28 +1 +1 -2 -5 Aspettative per la situazione dei prossimi tre anni:TREND 50% Delta = migliorerà peggiorerà 40% 30% 20% 31% 30% 27% 20% 10% personale 12% 7% 0% 2001 2002 1% -1% -1% 11% 2004 2003 -5% -10% -20% 12% 1% -2% 2005 italiana europea mondiale -23% -25% -28% -30% -40% -50% Base: Totale intervistati (1000) 36 Job 8813IZ01 Ipsos Il futuro dell’economia: indicatori di ottimismo/pessimismo Indicatore costruito sulla previsione di miglioramento/peggioramento dell’economia familiare, nazionale, europea, internazione 2004 ottim isti radicali 16% 15% ottimisti: 38% 35% ottim isti m oderati neutri 22% 18% 19% pessim isti m oderati pessim isti radicali 37 28% 27% 46% pessimisti: 44% 16% 19% Base: Totale intervistati (1000) Job 8813IZ01 20% Ipsos Indicatori di ottimismo/pessimismo: profilo espresso in indici di concentrazione SESSO Uomo Donna ETA' 18-30 anni 31-44 anni 45-64 anni 65 anni e oltre TITOLO DI STUDIO Post laurea/Laurea/Diploma Licenza di scuola media Elementare/Nessun titolo PROFESSIONE Lav. direttivo Lav. dipendente Non lavoratore Studente Pensionato Ottimisti Radicali Ottimisti Moderati Neutri 125 76 109 92 105 95 85 114 82 117 129 102 101 64 107 96 84 119 96 96 103 105 107 107 97 88 54 96 122 124 109 113 30 109 85 108 94 95 139 100 105 83 88 106 146 171 120 61 148 52 127 93 116 65 98 76 102 78 134 115 71 102 114 105 94 75 86 118 50 145 Base: Totale intervistati (1000) 38 Job 8813IZ01 Ipsos Pessimisti Pessimisti Moderati Radicali Indicatori di ottimismo/pessimismo: profilo espresso in indici di concentrazione PROFESSIONE Imprendit./dirig./Lib. profess. Impiegato Operaio Casalinga Studente Pensionato Ottimisti Radicali Ottimisti Moderati 194 132 109 56 149 52 139 78 104 119 65 98 Base: Totale intervistati (1000) 39 Job 8813IZ01 Ipsos Neutri Pessimisti Moderati Pessimisti Radicali 52 102 98 73 135 114 68 97 109 110 105 94 64 102 72 132 49 145 Indicatori di ottimismo/pessimismo: profilo espresso in indici di concentrazione N° COMPONENTI 1 comp. 2 comp. 3 comp. 4 o più AREA GEOGRAFICA Nord Ovest Nord Est Centro Sud e Isole AMPIEZZA CENTRO Fino a 10.000. 10-30 mila 30-100 mila 100-250 mila Oltre 250 mila Ottimisti Radicali Ottimisti Moderati Neutri Pessimisti Moderati Pessimisti Radicali 100 93 117 94 106 111 94 96 91 104 108 96 94 89 96 107 113 107 90 104 90 99 110 103 116 82 88 104 115 98 78 103 94 105 114 95 83 121 108 98 107 71 120 99 103 85 95 106 62 144 106 85 108 104 98 111 112 94 118 63 89 132 75 116 104 Base: Totale intervistati (1000) 40 Job 8813IZ01 Ipsos Responsabilità individuali e collettive verso il risparmio 41 Job 8813IZ01 Ipsos Responsabilità individuali e collettive La sezione della ricerca dedicata ad un tema specifico quest’anno ha riguardato l’analisi della percezione che gli italiani hanno circa le responsabilità individuali e collettive verso il risparmio. Innanzi tutto emerge che il contributo che può venire all’economia italiana dall’investimento del risparmio in attività o iniziative per lo sviluppo non è una cosa di cui gli italiani tengano conto nelle loro scelte. Comunque, essi risparmiano e la propensione al risparmio, in forme più o meno marcate, è presente nella grande maggioranza dei cittadini. Per la salvaguardia del risparmio la maggior parte degli italiani (71%) confidano nella presenza di regole certe e controlli rigorosi, anche a scapito dell’efficienza del sistema, piuttosto che nelle virtù di “autoregolamentazione” del mercato (25%): i più sono infatti disposti a pagare una parte del rendimento dei loro investimenti pur di avere maggiori garanzie di tutela. Ma ancor più delle regole, che andrebbero comunque migliorate, sono i controlli rispetto alla loro applicazione a destare le maggiori preoccupazione degli intervistati: per il 71% i controlli sono poco o per nulla efficaci, e per il 60% non sono efficaci le regole attualmente presenti. Nell’emanazione delle regole, ma ancor più nella funzione di vigilanza e controllo, essi ravvisano come fondamentale il ruolo dello Stato, di gran lunga preferito preferito ad authority, a organi di regolazione o di controllo gestiti da privati o da consorzi di attori al di fuori dalla sfera pubblica. Solo lo Stato sembra poter garantire le migliori condizioni e il miglior servizio di tutela. Le attese circa l’incremento di tutela del cittadino risparmiatore nell’orizzonte dei prossimi 5 anni sono segnate dal pessimismo. 42 Job 8813IZ01 Ipsos Interesse per l’impiego degli investimenti Nel momento in cui Lei e gli italiani investono i propri risparmi.….... Personale Italiani Tiene in considerazione solamente il rendimento dell'investimento Cerca di investire in attivita' che contribuiscono allo sviluppo dell'Italia, anche se il rendimento e' un po' inferiore 79% 56% 43 29% 64% 31% 6% 15% 5% Base: Totale intervistati (1000) Job 8813IZ01 83% 11% 13% 8% Non sa/non indica 2004 Ipsos Atteggiamento nei confronti della gestione del risparmio Secondo lei è importante che nella gestione del risparmio… Ci siano le condizioni migliori affinche' il risparmio possa rendere, le regole sono infatti poco utili e spesso facili da aggirare Non sa/non indica 4% 25% Ci siano molte regole e molti controlli su tutti gli aspetti per evitare truffe o abusi, anche se questo determina costi ed una minore efficienza 71% Base: Totale intervistati (1000) 44 Job 8813IZ01 Ipsos Validità ed efficacia delle LEGGI e delle REGOLE sulla tutela del risparmio A prescindere da casi specifici, Secondo lei, per quanto riguarda la tutela del risparmio, quanto ritiene siano valide ed efficaci le REGOLE e le LEGGI presenti in Italia? Molto efficaci (8_10) 9% 40% EFFICACI 31% Abbastanza efficaci (6_7) 40% Poco efficaci (4_5) 60% NON EFFICACI Per nulla efficaci (1_3) 20% Base: Totale intervistati (1000) 45 Job 8813IZ01 Ipsos Efficacia dei CONTROLLI su leggi e regole presenti in Italia Parliamo ora invece dei CONTROLLI rispetto alle regole e leggi presenti. Sempre parlando in generale dell’Italia, quanto ritiene efficaci tali CONTROLLI? Molto efficaci (8_10) 9% 29% EFFICACI Abbastanza efficaci (6_7) 20% 41% Poco efficaci (4_5) 71% NON EFFICACI 30% Per nulla efficaci (1_3) Base: Totale intervistati (1000) 46 Job 8813IZ01 Ipsos Gestione degli Enti che decidono le REGOLE ed esercitano i CONTROLLI E ritiene più efficiente che gli enti che DECIDONO le regole… Non sa/non indica 12% Siano gestiti dallo stato e dalla pubblica amministrazione Siano gestiti da aziende, consorzi ed associazioni privati 59% 29% E ritiene più efficiente che gli enti che si occupano di ESERCITARE I CONTROLLI sulle regole… Non sa/non indica Siano gestiti da aziende, consorzi ed associazioni privati 10% 26% Siano gestiti dallo stato e dalla pubblica amministrazione 64% Base: Totale intervistati (1000) 47 Job 8813IZ01 Ipsos Tutela del risparmiatore nei prossimi 5 anni Rispetto alla situazione di oggi, secondo Lei, nei prossimi 5 anni … Il risparmiatore, sara' sempre piu' tutelato nei propri risparmi ed investimenti 37% 10% Tutto restera' come ora Il risparmiatore, sara' sempre meno tutelato nei propri risparmi ed investimenti Non sa/non indica 48% 5% Base: Totale intervistati (1000) 48 Job 8813IZ01 Ipsos Risparmio e Previdenza 49 Job 8813IZ01 Ipsos Risparmio e previdenza I principali motivi di risparmio vengono riferiti ai figli ed all’area dell’emergenza, quali momenti di crisi o malattia, seguiti a breve distanza dall’accumulo di risorse per la vecchiaia. In generale il risparmiatore, che pure emerge come molto preoccupato per le regole ed i regolamenti, nei casi in cui può attivare dei comportamenti di salvaguardia in prima persona non sempre compie scelte razionali. Infatti, pur molto preoccupato per il futuro pensionistico (67%) e per la qualità futura delle prestazioni medico-sanitarie garantite (65% di preoccupati) solo il 22% dichiara di avere attivato forme previdenziali integrative e il 10% un’assicurazione sanitaria privata. Ciò che lascia più perplessi è che molti “preoccupati” non solo non hanno sottoscritto alcuna forma di copertura, ma non hanno neanche intenzione di prenderla in considerazione per il futuro. Un ulteriore elemento che conferma questo atteggiamento contraddittorio riguarda l’atteggiamento verso l’ipotesi di riforma del Tfr. La maggior parte (57%) di coloro che ne hanno sentito parlare ritiene che la strategia migliore sia quella di riscuotere il Tfr alla fine del percorso lavorativo, così come accade oggi, piuttosto che destinarlo ai fondi pensione pubblici o privati. Questo dato è ancora più evidente presso i lavoratori dipendenti (61% tenerlo come ora, 32% destinarlo ad un fondo pensione) e tra quelli preoccupati del proprio futuro dopo il ritiro dalla vita attiva. 50 Job 8813IZ01 Ipsos Motivi che attualmente inducono al risparmio Pensi ora al risparmio suo e della sua famiglia. Tra i motivi che le leggerò potrebbe dirmi quali sono i principali che vi inducono al risparmio in questo momento? Totale intervistati Intervistati con figli 59% Per i figli, il loro studio ed il loro futuro 48% 38% Fronteggiare situazioni di crisi e momenti di emergenza 41% Avere dei soldi per quando si diventa vecchi 38% Avere dei soldi per fronteggiare malattie o cure particolari 43% 37% 36% 22% Acquistare un immobile, per pagare il mutuo 25% Per un viaggio, una vacanza particolare, un piccolo lusso che desiderate 10% 10% Permettersi delle spese importanti (auto, barca, matrimonio...) 5% 8% Base: Intervistati con figli (630) 1% Non sa/non indica 3% Base: Totale intervistati (1000) 51 Job 8813IZ01 Ipsos Futuro economico dopo il pensionamento Pensando al Suo futuro economico dopo il pensionamento, Lei si considera…? Molto tranquillo 3% 28% TRANQUILLO 25% Abbastanza tranquillo 41% Abbastanza preoccupato 67% PREOCCUPATO 26% Molto preoccupato Non indica 5% Base: Totale intervistati (1000) 52 Job 8813IZ01 Ipsos Piano di previdenza privata: possesso e preferenze Lei è titolare di un piano di previdenza privata (una polizza vita, un fondo pensione …)? No e non ho intenzione di sottoscriverne uno 58% Non indica 6% Si' 22% No, ma ho intenzione di sottoscriverne uno 14% Rispetto ad un fondo pensione integrativo, preferisce/preferirebbe avere… Base: Totale intervistati (1000) Non sa/non indica 7% Un reddito alto ma incerto Un reddito basso ma sicuro 80% 13% 53 Job 8813IZ01 Base: Chi ha oppure è intenzionato a sottoscrivere un piano di previdenza privata (357) Ipsos Adeguatezza dei servizi forniti dal sistema sanitario pubblico Pensando alla futura capacità del sistema sanitario pubblico di fornire servizi adeguati alle sue esigenze, Lei si considera …. Molto tranquillo 3% 32% TRANQUILLO 29% Abbastanza tranquillo 45% Abbastanza preoccupato 65% PREOCCUPATO 20% Molto preoccupato Non indica 3% Base: Totale intervistati (1000) 54 Job 8813IZ01 Ipsos Assicurazione sanitaria privata: possesso e preferenze Lei è titolare di una assicurazione sanitaria privata? No e non ho intenzione di sottoscriverne uno 74% Non indica 6% Si' 10% No, ma ho intenzione di sottoscriverne uno 10% Rispetto ad un’assicurazione sanitaria, lei preferirebbe essere coperto… Base: Totale intervistati (1000) Non sa/non indica Solo per le malattie gravi o le cure complesse e molto costose 11% Per la maggior parte delle malattie e delle cure 61% 28% 55 Job 8813IZ01 Base: Chi ha oppure è intenzionato a sottoscrivere un’assistenza sanitaria privata (197) Ipsos Conoscenza della nuova legge sul TFR In base ad una recente legge, nei prossimi mesi verrà chiesto ai lavoratori di decidere rispetto al proprio TFR (liquidazione, trattamento di fine rapporto). I lavoratori dipendenti potranno mantenere il proprio TFR e liquidarlo al momento dell’uscita dall’azienda, come avviene attualmente, oppure destinarlo a dei fondi pensione integrativi, sia privati sia pubblici. Lei sapeva di questa legge Totale intervistati Lavoratori dipendenti 24% Si la conosco bene 17% 60% lavoratori dipendenti che la conoscono 36% Si la conosco nei suoi aspetti generali 47% intervistati che la conoscono 30% 27% Ne ho sentito parlare, ma non la conosco bene 26% 39% lavoratori dipendenti che NON la conoscono 45% intervistati che NON la conoscono 12% Non ne ho mai sentito parlare prima d'ora 19% 1% Non sa/non indica 8% Base: Totale lavoratori dipendenti (379) Base: Totale intervistati (1000) 56 Job 8813IZ01 Ipsos Scelta migliore per un lavoratore con meno di 50 anni e secondo lei, la cosa migliore da fare per un lavoratore con meno di 50 anni sarà Chi ha sentito parlare della legge Lavoratori dipendenti che hanno sentito parlare della legge 61% Tenere il TFR e riscuoterlo all'uscita dall'azienda, come accade ora 57% 19% Destinare il TFR ad un fondo pensione privato 20% 13% Destinare il TFR ad un fondo pensione pubblico 14% 7% Non sa/non indica 9% Base: Lavoratori dipendenti che hanno sentito parlare della legge (330) Base: Chi ha sentito parlare della legge (731) 57 Job 8813IZ01 Ipsos L’Europa 58 Job 8813IZ01 Ipsos Gli Italiani e l’Europa Una parte del diffuso malcontento degli italiani si scarica certamente sull’Euro: oltre il 70% si dichiara più o meno insoddisfatto.Ritengono che si siano avvantaggiate le banche (78%), le grandi imprese (68%), i commercianti e i lavoratori autonomi (63%). Ritengono che i più svantaggiati siano i consumatori (91%!), poi dipendenti e pensionati (89%), quindi i piccoli risparmiatori (84%). Questa situazione potrebbe fare pensare che per la maggior parte degli italiani possa essere auspicabile un ritorno alla moneta nazionale. In realtà, solo un 28% ravvisa molti vantaggi in un ritorno alla Lira; il 29% vede più svantaggi che vantaggi; e il 43% non ne vede proprio alcun vantaggio. In particolare, con la Lira l’Italia sarebbe meno considerata, il Paese sarebbe più debole e più povero, l’inflazione molto più elevata così come i tassi di interesse. Quindi, se il cittadino-consumatore si sente sfavorito dall’Euro, il cittadino del sistema-Italia comprende che ci sono poche soluzioni alternative rispetto alla moneta unica. Questa consapevolezza, che comunque si accompagna alla delusione delle molte speranze, forse troppe, che erano state riposte nell’Euro, spiega il giudizio positivo rispetto all’Unione Europea: la fiducia rimane elevata (67%) ed è sostanzialmente uguale il numero di coloro che hanno migliorato e peggiorato il giudizio sull’Europa nell’ultimo anno. Anche l’allargamento, che aveva destato in alcuni non pochi timori, è visto oggi dalla maggior parte degli Italiani come un elemento di forza sia per l’Europa, sia per l’Italia nel suo complesso. 59 Job 8813IZ01 Ipsos La fiducia nell’Europa In generale lei ha fiducia oppure no nell’Unione Europea? molta fiducia (voti 8-10) 26% 67% FIDUCIA 41% fiducia (voti 6-7) poca fiducia (voti 45) 20% 31% NON FIDUCIA nessuna fiducia (voti 1-3) non sa 11% 2% nell’ultimo anno la sua fiducia nell’Unione Europea è ... Non sa 3% Diminuita 49% Aumentata 48% 60 Base: Totale intervistati (1000) Job 8813IZ01 Ipsos Andamento della fiducia nell’Europa nell’ultimo anno Come lei saprà recentemente l’Europa si è allargata a dieci nuovi paesi, ed è attualmente composta da 25 nazioni. Secondo lei l’allargamento, per l’Italia Non sa E' un male, poiche' verranno privilegiati altri paesi e l'Europa sara' sempre piu' ingestibile 11% 36% E' un bene, poiche' l'Europa contera' di piu' ed e' un mercato piu' grande 53% Base: Totale intervistati (1000) 61 Job 8813IZ01 Ipsos Soddisfazione dell’introduzione dell’Euro Lei quanto si ritiene soddisfatto sull’introduzione dell’Euro? 8% Molto soddisfatto 26% SODDISFATTI 18% Abbastanza soddisfatto 28% Poco soddisfatto 71% INSODDISFATTI 43% Per niente soddisfatto Non sa 3% Base: Totale intervistati (1000) 62 Job 8813IZ01 Ipsos Soggetti che hanno avuto vantaggi/svantaggi dall’introduzione dell’Euro Vorrei ora sapere chi si è avvantaggiato o svantaggiato dall’introduzione dell’Euro. Pensi a/alle … Secondo Lei si è/si sono avvantaggiato o svantaggiato? Le banche Le piccole imprese 27% 26% Chi prende denaro a prestito I consumatori 6% 60% 13% 60% 14% 84% 6% 10% 28% 34% 38% 21% 31% 6% 63% Chi investe in Borsa I lavoratori dipendenti e i pensionati 11% 68% I commercianti e i lavoratori autonomi in generale 10% 12% 78% Le grandi aziende I piccoli risparmiatori Svantaggiato Non sa Avvantaggiato 89% 5% 91% 5% 4% Base: Totale intervistati (1000) 63 Job 8813IZ01 Ipsos Soggetti che hanno avuto vantaggi dall’introduzione dell’Euro 78% Le banche 68% Le grandi aziende I commercianti e i lavoratori autonomi in generale 63% 38% Chi investe in Borsa 27% Le piccole imprese 26% Chi prende denaro a prestito 10% I piccoli risparmiatori I lavoratori dipendenti e i pensionati I consumatori Non sa/non indica 6% 5% 9% Base: Totale intervistati (1000) 64 Job 8813IZ01 Ipsos Soggetti che hanno avuto svantaggi dall’introduzione dell’Euro 91% I consumatori I lavoratori dipendenti e i pensionati 89% 84% I piccoli risparmiatori 60% Le piccole imprese 60% Chi prende denaro a prestito I commercianti e i lavoratori autonomi in generale 31% 28% Chi investe in Borsa 21% Le grandi aziende 10% Le banche Non sa/non indica 5% Base: Totale intervistati (1000) 65 Job 8813IZ01 Ipsos Vantaggi / Svantaggi del ritorno alla Lira Spesso si dibatte su Lira e Euro. Secondo lei se tornassimo alla lira … Con la Lira. . . Con la Lira. . . Il risparmiatore sarebbe più tutelato L’Italia sarebbe più ricca 29% L’economia italiana sarebbe più forte 27% L’inflazione sarebbe più bassa 26% I tassi di interesse sarebbero più bassi 26% L’Italia sarebbe più considerata 19% 48% 21% 31% 18% 53% 59% 14% 54% 20% 49% 25% 69% 12% Il risparmiatore sarebbe meno tutelato L’Italia sarebbe più povera L’economia italiana sarebbe più debole L’inflazione sarebbe più elevata I tassi di interesse sarebbero più elevati L’Italia sarebbe meno considerata Base: Totale intervistati (1000) 66 Job 8813IZ01 Ipsos Vantaggi derivanti dal ritorno alla Lira 43% Nessuno 43% Nessuno vantaggio dal ritorno alla Lira 17% 1 29% Pochi vantaggi dal ritorno alla Lira 12% 2 9% 3 9% 4 28% Molti vantaggi dal ritorno alla Lira 5 6 6% 4% Base: Totale intervistati (1000) 67 Job 8813IZ01 Ipsos In sintesi 68 Job 8813IZ01 Ipsos Sintesi Dopo la sensazione di rapido e progressivo peggioramento avvertita negli ultimi anni, l’indagine del 2005 ravvisa una sorta di stabilità rispetto all’anno precedente, anche se questo avviene in una situazione percepita come difficile e duale: da una parte ci sono, infatti, coloro che hanno migliorato o che sono riusciti a preservare il proprio potere d’acquisto – poco meno del 50% - dall’altra - la restante metà - che ha visto un progressivo peggiorare della propria situazione. Gli italiani, specie quelli che dichiarano una maggiore difficoltà, sembrano comunque aver preso delle misure per fronteggiare la situazione: cresce la consapevolezza dell’importanza del risparmio, quindi la propensione ad esso, e alcuni consumi sembrano essere stati riallineati alle nuove condizioni. Ciò è avvenuto anche nell’investimento, dove un maggiore spazio rispetto al 2004 viene dato agli strumenti finanziari sicuri, mentre si riduce la propensione alla liquidità e all’immobiliare, che comunque rimangono dominanti. In questo quadro è forte la preoccupazione rispetto alla tutela del risparmio: le leggi e soprattutto i controlli vengono ritenuti insufficienti, e la maggioranza degli italiani invoca un forte ruolo da parte dello Stato, pur rivelando un certo pessimismo rispetto al miglioramento della situazione di tutela del risparmiatore riferito ai prossimi anni. Il cittadino italiano ha molta fiducia nell’Europa, nonostante la delusione derivata dalla moneta unica, che lo ha colpito come consumatore: oltre il 70% ritiene che un ritorno alla Lira non avrebbe alcun vantaggio (43%) o che produrrebbe più svantaggi che vantaggi; ed anche l’allargamento della Ue viene visto dai più come un positivo elemento di maggiore dinamismo. 69 Job 8813IZ01 Ipsos