Venerdì 18 maggio 2007 ore 15-18 LA VALUTAZIONE SCOLASTICA: APORIE E NUOVE PROSPETTIVE È possibile formare tramite la valutazione? Angelo Chiarle Liceo Scientifico Statale «C. Darwin» Rivoli (TO) Valutare, un’arte complessa … • Quale tipo di prova preparo? • In base a quali criteri la decido? • Come faccio a dare i voti? • Come li giustifico? • Come e dove la effettuo? • La decido da solo o la concordo con altri? • A chi interessa questa verifica? • A cosa serve ai ragazzi? • A cosa serve a me come docente? • Che cosa voglio verificare o misurare? • Sono sicuro che questa prova servirà a misurare ciò che mi importa? • Quale tipo di prestazione richiederò ai ragazzi? • Quale tipo di studio preparatorio richiedo ai ragazzi? I prerequisiti didassi esperienza nel lavoro in classe relazionalità capacità di pensare ad alto livello flessibilità e adattamento percezione delle zone di sviluppo prossimale (“dissonanza cognitiva”) competenza tecnica (docimologica) senso etico capacità di prospettiva capacità argomentative creatività progettualità Scuola vs. vita Le verifiche della scuola eterodirette eteronome ripetitive il prof decide date, contenuti e modalità numero ridotto e standardizzato di tipologie prove “in un colpo solo” Le prove della vita autodirette non sempre, ma spesso autonome tutte le volte che puoi, te le programmi/ organizzi tu imprevedibili sfide sempre diverse, mai del tutto prevedibili c’è la possibilità di ripetere la stessa prova segrete il prof. non comunica assolutamente nulla pubbliche si conoscono in anticipo simultanee tutti gli allievi insieme nello stesso momento nello stesso luogo scaglionate nei tempi e nei luoghi rigorosamente individuali richiedono solo Selfreliance spesso in team richiedono interdipendenza positiva basate sulla memorizzazione/ ripetizione di nozioni autoreferenziali se si possono considerare superate o meno lo decide il prof. stesso richiedono rielaborazione/ creatività/ divergenza eteroreferenziali valutatori esterni decidono se la prova è stata superata con successo o meno Le verifiche della scuola Le prove della vita eterodirette il prof decide date, contenuti e modalità autodirette non sempre, ma spesso assenza di stakeholders (“portatori di interessi”) La verifica in sé interessa solo al prof.; alle famiglie e ai ragazzi la verifica importa solo per il voto finale presenza di stakeholders (“portatori di interessi”) la “figura” che si fa tramite una verifica sta molto a cuore incentivano solo il pensiero convergente spesso richiedono e premiano il pensiero divergente la quantità di conoscenza necessaria è delimitata in anticipo e standardizzata non è possibile definire con chiarezza le conoscenze richieste, che quasi sicuramente saranno superiori a quelle possedute (o diverse) inculcano l’idea che la conoscenza è finita ti rendi subito conto di come la conoscenza sia infinita: si può sempre imparare qualcosa… sai che la risposta giusta esiste, e che qualcuno l’ha in tasca ti rendi spesso conto che le risposte “giuste” non le ha nessuno in tasca: la soluzione la devi inventare tu, assumendoti tutti i rischi del caso è un triste dovere tanto per il prof. che per l’allievo sono molto demotivanti sono attraenti perché sfidanti sono molto motivanti inducono alla slealtà copiare con tutti i mezzi inducono all’impegno e quindi alla correttezza non hai nessun interesse a barare Performances di basso livello Underachivement (“potrebbe fare di più”!) Performances di alto livello Overachivement Che cosa si perde per strada? A che cosa si finisce con l’educare? Motivazione all’impegno educazione alla svogliatezza Autonomia educazione alla dipendenza Onestà educazione alla trasgressività Sincerità educazione all’inautenticità Creatività (il guizzo divergente) educazione alla ripetitività Profondità educazione alla banalità Riflessività educazione all’instintività Alto livello prestazioni (N. B. non dei voti) educazione alla mediocrità Senso della continuità e progressività educazione alla discontinuità e frammentarietà Organicità educazione alla disorganicità Desiderio di apprendere educazione al disinteresse intellettuale Senso della sostanza delle cose educazione al formalismo Unitarietà del sapere educazione alla settorialità Che cosa è richiesto per aver successo nella vita? Autoimprenditorialità Autonomia Lealtà di impegno Autenticità umana Capacità di creare cose nuove Capacità di andare a fondo dei problemi Elevati livelli e complessità di pensiero Prestazioni professionali di livello sempre più elevato Lifelong Learning Formazione continua Curiosità intellettuale Capacità di cogliere l’essenza dei problemi Approccio olistico ai problemi DeSeCo Program*, Key Competencies for a Successful Life and Well-Functioning Society Acting autonomously and reflectively Using tools interactively Joining and functioning in socially heterogeneous groups Five dimensions of key competencies: Pattern recognition (coping with complexity) Contextual awareness (perception) Reflection and judgement (normativity) Interrelation with others (ability to cooperate) Larger perspective on life and reality (narrativity) Self authoring mind: A more complex system of abstractions and values An active and reflective approach Mental autonomy Distancing the self from both its own mental productions and the socializing press of the surroundings Development throughout life Dealing with ambiguity and diversity Management of motivation, emotion and desire (Emotional Intelligence) Agency and responsibility * cit. in Il curricolo nella scuola dell’autonomia, M.P.I., aprile 1007, p. 7, n. 1 Quali sfide ci vengono lanciate? Curriculum nascosto (disposizioni da sviluppare o potenziare) persistenza gestione dell’impulsività empatia autoregolazione autovalutazione complessità dei processi cognitivi (pensiero critico, transfert, ragionamento, pensiero creativo) flessibilità nel riflettere autoriflessione (metacognizione) precisione e chiarezza nel comunicare accuratezza e precisione capacità di porre domande e individuare problemi applicazione delle conoscenze acquisite a situazioni nuove utilizzo di tutti i sensi per conoscere in profondità creazione di “cose” nuove disponibilità a meravigliarsi timore reverenziale assunzione responsabile di rischi senso dello humour stabilire rapporti di interdipendenza apprendere con continuità tolleranza del’ambiguità inclinazione alla riflessione aperta disponibilità all’avventura curiosità intellettuale attenzione intellettuale pianificare ed essere strategici rispetto agli scopi da conseguire attitudine alla ricerca valutare le ragioni e ricercare la comprensione accettare le sfide senza paura disposizione alla chiarificazione Valuable Intellectual Virtues Intellectual Humility Intellectual Courage Intellectual Empathy Intellectual Integrity Intellectual Perseverance Faith In Reason Fairmindedness Foundation For Critical Thinking, www.criticalthinking.org «plustost la teste bien faicte, que bien pleine» Michel de Montaigne, Les Essais, I, 25, (1580) Che cosa vogliamo noi? nella vita dei ragazzi nella nostra scuola nel nostro territorio E in concreto? Ragazzi creativi Ragazzi progettuali e propositivi Ragazzi flessibili nel riflettere È il regno di Nubicuculia? Come possiamo raccogliere la sfida con il nostro lavoro di “professionisti della valutazione scolastica”? Premessa Essere valutati è un bisogno (formativo) Linee-guida Rendere la valutazione A Relationship-Building Tool, cioè creare relazioni e non ostacolarle con la valutazione Coltivare relazionalità tramite i voti Elevata competenza tassonomica (rubriche, manuali) Valutazione soggettiva con criteri pubblici Autenticità della soggettività valutante Valutazioni puntualmente discutibili/ contestabili Attitudine alla sperimentazione Tolleranza dell’ambiguità Accettare le critiche per migliorare gli strumenti di valutazione Usare i voti per sfidare, non per punire o irreggimentare Proporre sempre alternative Empowerment Evaluation (David M. Fetterman): «uso di concetti valutativi, tecniche e strumenti per migliorare ed accrescere l’autodeterminazione» Come, in concreto? Che cosa si può fare? Con quale strumento didattico? Concordare e/o far decidere le date delle prove portfolio dello studente Concordare e/o far decidere cosa studiare portfolio dello studente + Differentiated Instruction Offrire diverse possibilità di prova di prestazione Wiggins-McTighe Personalizzare apprendimenti e prove di verifica portfolio dello studente + valutazione autentica + Differentiated Instruction Iscrizione all’Accademia del Cimento (possibilità di rifare n volte la stessa prova) portfolio dello studente Comunicare in anticipo (a inizio UdA) il compito di prestazione Wiggins-McTighe Pensare a compiti di prestazione sfidanti, perché non “copiabili” valutazione autentica Sfidare la riflessività dei ragazzi Wiggins-McTighe Sfidare la creatività del ragazzo Matrice GRASPS Progettare prove di gruppo Cooperative Learning (es. T-G-T) Rendere pubblici e negoziabili i criteri di valutazione rubriche di valutazione Usare i voti per sfidare i ragazzi, non per punire o impaurire rubriche di valutazione + valutazione autentica Il portfolio dello studente Sfidare la creatività del ragazzo Personalizzare apprendimenti e prove di verifica Concordare e/o far decidere le date delle prove Concordare e/o far decidere cosa studiare Compito autentico di accertamento/prestazione «Si tratta di un compito progettato per simulare o per ripetere importanti sfide del mondo reale, al di fuori della scuola». Offrire diverse possibilità di prova di prestazione Pensare a compiti di prestazione sfidanti, non “copiabili” Sfidare la riflessività dei ragazzi domande essenziali «Organizzate programmi, corsi e unità di studio e lezioni intorno a domande». «gli studenti focalizzino chiaramente il lavoro su poche domande chiave ricorrenti». Grant Wiggins-Jay McTighe, Fare progettazione. La “teoria” di un percorso didattico per la comprensione significativa. Edizione italiana a cura di Mario Comoglio, Roma, Libreria Ateneo Salesiano, 2004, 289 pp. Jay McTighe-Grant Wiggins, Fare progettazione. La “pratica” di un percorso didattico per la comprensione significativa. Edizione italiana a cura di Mario Comoglio, Roma, Libreria Ateneo Salesiano, 2004, 378 pp. «Dobbiamo trasformare in forma di domande gli standard dei contenuti». Domande sulla letteratura del Duecento 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. 18. 19. 20. 21. 22. 23. Che cosa dà un senso alla vita? Innamorarsi di una persona vuol dire, in realtà, innamorarsi di sé stessi? Possiamo parlare solo di quello che conosciamo per esperienza diretta? È vero che il matrimonio è la tomba dell’amore? L’amore è una responsabilità? La cultura, per sopravvivere, ha per forza bisogno del potere politico che la sostenga? I poeti provenzali erano veramente femministi? Amore e sofferenza sono inseparabili? L’amore è una follia? Come ci si salva dalla follia? Cosa spinge un poeta a scrivere poesie? In amore bisogna soffrire? La sofferenza va accettata o respinta sempre e comunque? Esiste una sofferenza accettabile? Di che cosa deve parlare una poesia? Cosa deve trasmettere una poesia? Essere sé stessi vuol dire non cambiare mai? L’amore è la culla della poesia? In amore è meglio sognare o essere ben desti? Si può sopravvivere alla morte dei sogni? Come? Quali sono gli “ingredienti” dell’amore? In tempi difficili come i nostri la dolcezza può ancora trovare spazio? In che cosa consiste la dolcezza? N. B. Scegliere le domande che intrigano maggiormente, e trovare le risposte nelle poesie selezionate. Verranno valutate le conoscenze acquisite di letteratura, unitamente alla capacità di ragionare sui testi poetici a partire da alcune grandi domande. Programma di Italiano di Quinta Liceo Ordinamento per grandi domande Se la felicità non è l’obiettivo, dacché ci è negata, cosa si vive a fare? Leopardi La religione è un intralcio? Se non lo è, è la risposta? Manzoni In nome di quale sogno vale la pena di vivere? Carducci A cosa ci può aggrappare per salvarsi dalla decadenza? Decadentismo Quale baluardo è possibile contro il male? Pascoli Qual è il segreto per vincere la difficile sfida della vita? Svevo Scrutare l’oltre. Destino o condanna? Maledizione o salvezza? Pirandello Esiste una redenzione possibile dal male di vivere? Ungaretti, Montale, Gozzano, Saba, Quasimodo Piercing, ombelichi di fuori, tatuaggi, etc. È solo questione di estetica? Se il professore fa qualcosa che non mi garba affatto, la cosa più saggia è inghiottire il rospo in silenzio? Il talento rende felice chi ce l’ha? Se non sei soddisfatto di quello che hai o di quello che sei, vuol dire che sei un fallito? ? Bisogna stare alla larga dai folli? Se un amico ti ferisce, è meglio troncare l’amicizia per evitare nuove ferite in futuro? Qual è il segreto per cui molti riescono a fare i soldi riscoprendo cose del passato, magari vecchie di secoli? … lasciando le cose in sospeso … intrappolando i ragazzi nei difficili problemi del mondo reale Piani di domande progressive Possibili domande essenziali · · · · · · · · Il sentimento dell’amore può e/o deve essere gestito? Cosa rende difficili eppure belli e arricchenti i rapporti con i nostri simili? Che cosa fa dell’Orlando furioso un sommo capolavoro? Che cosa è ancora in grado di dirci Ludovico Ariosto? La reinterpretazione calviniana dell’Orlando furioso è solo una brillante spiegazione o qualcosa di più? In che cosa consiste la vera saggezza? Se si privasse l’Orlando furioso del suo stile, che cosa rimarrebbe? Come possiamo riconoscere la follia nascosta nelle pieghe della realtà e come possiamo difenderci da essa? L’ironia è un mezzo sufficiente? Domande topiche Che cosa fa dell’Orlando furioso un sommo capolavoro? La reinterpretazione calviniana dell’Orlando furioso è solo una brillante spiegazione o qualcosa di più? Domande di inquadramento generale L’ironia è un mezzo sufficiente per difenderci dalla follia che si annida nelle pieghe della realtà? In che cosa consiste la vera saggezza? Perché i rapporti con i nostri simili sono sì belli e arricchenti ma tanto spesso difficili? Il sentimento dell’amore può e/o deve essere gestito? Che cosa è ancora in grado di dirci Ludovico Ariosto? Se si privasse l’Orlando furioso del suo stile, che cosa rimarrebbe? I sei aspetti della comprensione significativa Comprendiamo veramente quando siamo in grado di: Spiegazione zi on e ta In te rp re e on zi Interpretare oggetto concettuale Applicare t pa ia Avere autoconoscenza ? Pr os pe t Em tiv a Avere prospettiva Empatizzare ? a lic pp ? A Spiegare ? Autoconoscenza ? ? Campionatura Quale campione di compiti o domande ci consentirà di fare valide inferenze sulla prestazione globale dello studente, tenuto conto che non è possibile testarlo su tutto? Possibili prestazioni per l’unità su Ludovico Ariosto § Spiegazione Giustifica l’asserzione secondo cui l’Orlando furioso è un sommo capolavoro. § Interpretazione Illustra quali aspetti quali “meccanismi segreti” dell’animo umano ci svela l’Orlando furioso. § Applicazione Risolvi i problemi dei lettori della rubrica Cuori allo specchio di Massimo Gramellini utilizzando le idee di Ariosto. § Prospettiva Contrapponi e confronta i sentimenti di Angelica con quelli di Orlando e di altri suoi pretendenti. § Empatia Prova ad assumere il ruolo di Orlando. Come ti sentiresti al posto suo a incassare un colpo tanto basso? § Autoconoscenza Rifletti su quale forma di saggezza valga veramente la pena di raggiungere nella vita. Riassumi e descrivi i tuoi punti di forza e/o di debolezza a livello emotivo. Rubrica di valutazione • Va costruita prima di pensare al compito di prestazione Qual è la posta in gioco? «In Prima mi trovo benissimo: ho proprio l’impressione di fare lezione con delle persone. In Quinta, invece, ho la sensazione di parlare da sola. Ripasso la letteratura per me, perché mi fa comodo». «Di questi compiti non ne posso proprio più: mi danno la nausea». «Fare quattro pagine di programma diventa una fatica immensa: oggi hanno questo, domani hanno quell’altro. Ce n’è sempre una!». «Si sta abbassando il livello delle richieste». ««Io spiego e banalizzo. I ragazzi prendono appunti e banalizzano. Alla fine nei compiti mi ritrovo delle cose incredibili!»». «Ti fa pure rabbia, perché vedi che questi ragazzi, appena escono, sono capaci di combinare cose notevoli». È possibile un’alternativa? formare degli adulti migliori far cogliere il valore della vita intellettuale coltivare la capacità di pensare contrastare le “monoculture della mente” contrastare convinzioni fuorvianti sviluppare la capacità di dare senso alle conoscenze