“IDIOMS”
Geoffrey Nunberg –Ivan A.Sag e Thomas Wasow
Standford University
Relazione di Francesca Moretti
Corso di Linguistica Storica
a.a.2011/2012
Premessa

Critica alla grammatica generativa: i linguisti appartenenti a questo gruppo
hanno spesso associato il concetto di IDIOMATICITA’ a quello di NON
COMPOSIZIONALITA’

La grammatica generativa ha trascurato gli aspetti della CONVENZIONALITA’,
dell’ USO METAFORICO/ALLEGORICO, della SEMANTICA delle espressioni
idiomatiche

Molte discussioni dei generativisti riguardo la struttura sintattica delle
espressioni idiomatiche ed eventuali trasformazioni appare difettosa

La maggior parte dei generativisti considera le espressioni idiomatiche come
frasi fatte da inserire nel dizionario e che vanno imparate a memoria dagli
apprendenti.

I generativisti negano che le espressioni idiomatiche siano scomponibili in
elementi dotati di significato, compartecipanti alla creazione del significato
globale dell’intero idioma.
Proposta degli autori
– Distinzione tra le espressioni idiomatiche:

Idiomatically combining expressions
(es. pull strings/take advantage) il cui significato globale dell’idioma , sebbene
convenzionale, è dato dalle parti che lo compongono.

Idiomatic Phrases
(es saw logs/kick the bucket-definiti idiomi prototipici), il cui significato è dato
dall’intero idioma.
- Le espressioni idiomatiche possono essere soggette a trasformazioni sintattiche
- Gli elementi delle espressioni idiomatiche possono essere semanticamente
selezionati
- L’analisi semantica delle espressioni idiomatiche serve per comprendere e spiegare
alcune asimmetrie dei ruoli grammaticali e tematici dei noun phrases idiomatici.
- Il fenomeno dell’idiomaticità è fondamentalmente semantico in natura
- La traduzione letterale di un idioma è il punto di partenza per la sua interpretazione.
Definire un idioma

Definire un’espressione idiomatica non è semplice, in realtà andrebbe distinto da frasi fatte, clichés,
proverbi, allusioni…

Le espressioni idiomatiche occupano un posto preciso in uno spazio lessicale multidimensionale,
caratterizzato da proprietà semantiche, sintattiche, poetiche, discorsive e retoriche

Generalmente un idioma si identifica analizzando caratteristiche ben precise:
- convenzionalità: il loro uso o significato non è prevedibile, o meglio non lo si prevede
interamente, analizzando isolatamente l’uso dei suoi costituenti;
- la mancanza di flessibilità sintattica:
Appaiono solo in un numero limitato e selezionato di costruzioni sintattiche
(vs. espressioni liberamente composte)
- il senso figurato: implicano generalmente l’uso di metafore ,metonimie,iperboli, e non sempre
gli ascoltatori sono in grado di capire la ragione precisa dell’immagine coinvolta( shoot the breeze=
to chat/kick the bucket=to die)
- senso proverbiale: usati tipicamente per descrivere e spiegare implicitamente situazioni di
particolare interesse sociale, in virtù della loro somiglianza o relazione con circostanze che
implicano un ambiente famigliare(chewing fat=masticare veloce= fare quattro chiacchiere/climbing
walls=scalare muri=sbattere la testa contro i muri)
- informalità: gli idioms sono associati al registro colloquiale ed informale, alla parlata popolare ed
orale di una determinata cultura.

-affettività: gli idiomi esprimono una certa valutazione/un atteggiamento affettivo verso le cose che
denotano. Non sono generalmente usati per esprimere azioni neutre( leggere un libro, comprare un
biglietto)

Non tutti gli idioms possiedono queste caratteristiche, alcuni non accolgono restrizioni, altri hanno
un sapore decisamente letterario (“render unto Caesar”)

Gli idioms non sono buoni candidati per formare una categoria della grammatica universale, la
categoria andrebbe ridefinita a seconda delle diverse funzioni o scopi.

Necessaria un’analisi sintattica, semantica e metaforica della sua funzione discorsiva

La convenzionalità e la predicibilità dipendono anche dalle capacità interpretativedell’ascoltatore.

Non è detto che un parlante nativo di una determinata lingua, pur conoscendo le traduzioni letterali
delle parti di un’espressione idiomatica, ed il loro uso, conosca il significato di un
idioma(possibilità di scambiare gain the advantage per un ‘espressione idiomatica)

In un contesto informale probabilmente un parlante nativo riconoscerebbe il significato di un idiom
semplicemente sentendolo pronunciare

Molte espressioni idiomatiche sono opache in assenza del contesto : (to have a rag tongue non si
capisce…ma se io prima dico non sarà una serata tranquilla con Bob intorno perché tutti sanno che
lui piace parlare…allora capisco cosa significa rag tongue)

La grammatica generativa sostiene che il significato delle espressioni idiomatiche non deriva dai
normali processi composizionali (il significato del tutto è dato dalle sue singole parti), cioè le parti
delle espressioni idiomatiche sono senza significato; non c’è relazione tra il significato delle parti
ed il significato del tutto da un punto di vista della struttura sincronica.
(Kiparsky 1976:79).
Secondo la grammatica generativa gli idioms vanno inseriti nel dizionario come frasi già fatte,
ognuna delle quali ha una sola rappresentazione semantica, che va imparata a memoria.
ATTENZIONE:
NON E’ DETTO CHE UN’ESPRESSIONE IDIOMATICAMENTE COMBINATA SIA
CARATTERIZZATA DALLA TRASPARENZA ; ALCUNI IDIOMS SONO TRASPARENTI
SENZA ESSERE ESPRESSIONI IDIOMATICAMENTE COMBINATE.
ES. “SAW LOGS”= è un “idiomatic phrase” , non è un’espressione idiomaticamente combinata..
Invece “SPILL THE BEANS” è una “idiomatically combining expression”, in quanto ogni sua
parte porta un significato semantico che contribuisce al significato dell’intero idioma.
Analisi semantica delle “Idiomatically
Combining expressions”

Gli scrittori dell’articolo sostengono che le parti di un’espressione idiomaticamente
combinata possano essere modificate: attraverso l’uso di aggettivi, attraverso
l’introduzione di quantificazioni o con l’uso di subordinate relative (nel 1981
ERNST parla di “INTERNAL MODIFICATION” – ossia di modifica di una sola
parte di significato di un’espressione idiomatica)

Esempio di modifica con l’introduzione di un aggettivo:

1) “Leave no legal stone unturned” : non significa letteralmente “legally leave no
stone unturned” , ma significa che tutti i metodi legali vengono usati (non significa
che è legale usare qualsiasi metodo!)

-Ovviamente per modificare parzialmente un’espressione idiomatica, bisogna
selezionare quell’elemento all’interno di essa, che porti un senso che contribuisca al
significato dell’idioma nel suo complesso.
Es di idiom chunk, preso da una testata del Washington Post :
“Reinventing and Tilting at the Federal Windmill”
Qui NP idiomatico che è il suo modificatore interno, funge da oggetto di un verbo non idiomatico:
questo è possibile perché la presenza di un VP idiomatico richiede la presenza di un NP idiomatico,
che può essere composto con il verbo reinventing che non è parte dell’espressione idiomatica. Sia
la modifica che la coordinazione nell’esempio sopra richiedono che la parte del significato
dell’espressione idiomatica sia identificato con l’oggetto(NP).
- PARTI DI ESPRESSIONI IDIOMATICHE POSSONO ESSERE QUANTIFICATE:
Es. “Touch a couple of nerves” non ha lo stesso significato di “touch a nerve a couple of times”.
Questo è possibile quantificando sulla parte idiomatica nerves; quindi parte del signifiacto
dell’intera espressione idiomatica è portato da a couple of nerve…
-PARTI DI ESPRESSIONI IDIOMATICHE POSSONO ESSERE ENFATIZZATE ATTRAVERSO
L’ARGOMENTAZIONE:
Es “ That hard a bargain , only a fool would drive…”
-
Alcune parti d’espressioni idiomatiche possono essere soggette ad ellissi verbale
(vengono cioè omesse nelle costruzioni ellittiche):
Es. “My goose is cooked, but yours isn’t”
“We had expected that excellent care would be taken of the orphans, and it was”
Cooked nel primo esempio , trovandosi prima delle parti omesse, svolge una funzione
semantica ben precisa, in quanto concorre a dare il significato all’intero idioma.
- Ci sono comunque versioni ancora contradittorie sull’ellissi verbale.
- SI SUPPONE ESISTANO RELAZIONI REFERENZIALI TRA I PRONOMI E
PARTI DELLE ESPRESSIONI IDIOMATICHE:
BRESNAN 1982:49 sostiene che parti di idiomi non possono precedere i pronomi.
In parte gli autori dell’articolo concordano (non possono essere antecedenti anaforici
come “the bucket” in “kick the bucket”)

Tuttavia esistono parti di idiomi che precedono certi tipi di pronomi:
Es. “We thought tabs were being kept on us, but they weren’t”
“Care was taken of the infants, but it was insufficient”
“Pat tried to break the ice, but it was Chris who succeeded in breaking it”
-In italiano gli oggetti di frase idiomatiche combinate possono precedere pronomi
oggettivali:
Es. “Andreotti ha tenuto le fila fino al 92, e poi le ha tenute Craxi”
“Gianni è rientrato nei ranghi nel 90, quando Francesco ne è uscito”
“Hanno chiuso gli occhi a Moro, e li hanno chiusi anche a Berlinguer”
“Darwin ha aperto nuove strade, ed anche Freud le ha aperte”.
Oggetti di “Idiomatic Phrases” non precedono pronomi:
“Gianni ha mangiato la foglia ed anche Maria l’ha mangiata”
“La foglia l’ha mangiata Gianni”
-IL SIGNIFICATO DELLE ESPRESSIONI IDIOMATICHE NON E’ LETTERALE,
MA IL LORO SIGNIFICATO, PUR DERIVANDO DA QUELLO LETTERALE,
VIENE RESO CONVENZIONALE, ANCHE SE CIO’ NON AVVIENE IN MODO
COMPLETAMENTE ARBITRARIO.
LA COMPOSIZIONE DELLE INTERPRETAZIONI
IDIOMATICHE

Esistono famiglie di idiomi in cui lo stesso verbo può apparire in diversi
ambienti linguistici per formare diverse espressioni idiomatiche,
semanticamente relazionate tra loro:
Es. give hostage to fortune (time , history); lose one’s mind(marbles); drop a
bomb(bombshell, brick); pack a punch(wallop); throw someone to the
dogs(lions, volves); go to the heaven(the happy hunting ground, a better
reward).
- Nel 1971 BINNIK mostra come vi sia un gran numero di coppie di idiomi
comprendenti i verbi come e bring
Es. BRING/COME FORTH; BRING/COME TO BLOWS
-A volte lo stesso NP (con una sola interpretazione idiomatica) può
comparire con più di un verbo idiomatico:
Es. keep (lose/blow)one’s cool; step (tread)one someone’s toes; stop(turn)
on a dime; lay(place/put)one’s card on the table; pass (send, take)the hat
around;talk(argue,complain)untill one is blue in the face.

La presenza di queste famiglie di idiomi appare sorprendente se appoggiassimo la tesi
di Chomsky o di Fraser (1970), secondo i quali ogni idioma ha delle regole individuali,
assegnanti interpretazioni idiosincratiche. Secondo loro gli idiomi sono individuali
anomalie d’interpretazione; non considerano l’aspetto metaforico delle espressioni
idiomatiche.

Gli autori sostengono che la dipendenza tra verbi ed oggetti è semantica in natura,
questo spiega perché the beans non può comparire con un verbo diverso da spill_il
significato letterale di “spill the beans” viene convenzionalmente associato al
significato “divulgare il segreto”

Tuttavia, contrariamente a quanto sostiene Gadzar (1985), non esiste incompatibilità
semantica tra l’idiomatico “the beans” ed altri verbi diversi da “to spill “in questo
contesto è richiesto to spill, ma in altri contesti, per indicare espressioni diverse, the
beans potrebbe legarsi ad altri verbi!

Notare come parti di spill the beans possano essere ellittiche :
Es: I was worried that (the beans) might be spilled, but they weren’t.

RADFORD (1988) nega che la dipendenza concorrenziale di certi idiomi sia
semantica, lui parla di sinonimia e porta come esempio “pay attention”
“pay heed”, ma attention compare in molti contesti che scludono il nome heed:
Es. “You can’t expect to have my attention/*heed all the time”
“he’s always trying to attract my attention/*heed”
“He’s a child who needs a lot of attention/*heed”
“Pay attention” e “heed” non sono sinonimi:
Es. “The children paid (rapt)attention/?*heed to the circus”
“I pay (close) attention/?heed to my clothes”
“they paid attention/??heed to my advice, but they didn’t follow it
Il senso di pay negli ultimi due esempi è uguale, ma heed e attention hanno un
significato diverso, relazionato al verbo to attend e to heed
Quando il significato di certi parti d’espressioni idiomatiche è altamente
specializzato, allora esse sono compatibili solo con certi predicati(ristrettezza
distributiva).Le restrizioni selezionali sono semantiche in natura.
La flessibilità sintattica delle espressioni
idiomatiche

Alcune espressioni idiomatiche non possono essere trasformate. Espressioni come
“kick the bucket” o “saw logs”per esempio perdono le loro interpretazioni
idiomatiche se passivizzate. Alcuni studiosi come Katz, Fraser e Van der Linden
parlano di “TRASFORMATIONAL DEFICIENCES”- La versatilità sintattica va
codificata e studiata attraverso le eccezioni o la marcatezza.

Gli autori dell’articolo sostengono invece che il comportamento sintattico di certi
idiomi posa essere predetto, almeno in parte, sulla base dei loro significati.

La sintassi delle espressioni idiomatiche non è così arbitraria, ma esistono
costruzioni in cui gli oggetti lessicali possono portare un significato a loro legato.

Nelle “idiomtically combining expressions” esiste una dipendenza semantica (di tipo
figurato) tra distinti lessemi, sebbene a volte essi possano avere ristretta
distribuzione.

“Kick the bucket” ha la struttura sintattica di un normale VERB PHRASE, il cui significato non è
dato dalle singole parti, questo idioma è un sottostipo di verb phrase, un tipo di costruzione frasale
idiosincratica. Non esiste un’espressione idiomatica per la frase passivizzata ”the bucket was kicked
by Pat”, perché il passivo è un fenomeno lessicale che avvien tra due forme lessicali, non tra un paio
di phrases.

Kick the bucket non può nemmeno essere sottoposto a topicalizzazione.

Solo le combining idiomatic expressions sono soggette a processi di trasformazione sintattica, per
motivazioni che in natura sono definite lessicali.

Perchè ad un idioma venga assegnato uno status lessicale, lo studioso deve poter isolare i singoli
lessemi che sono idiomaticamente legati o messi in relazione.

Non va comunque dimenticato che nella costruzione di espressioni idiomatiche intervengono
elementi semantici, pragmatici e che spesso esiste un profondo legame tra significato letterale delle
parole ed il significato semantico convenzionale che esse acquisiscono.

ALCUNI LINGUISTI CONTESTANO IL FATTO CHE DETERMINATE REGOLE IN DETERMINATE
LINGUE NON CONSENTONO LA TRASFORMAZIONE SINTATTICA DI PARTI D’ ESPRESSIONI
IDIOMATICHE, MANTENENDO LO STESSO SIGNIFICATO IDIOMATICO:
Es. Pat pulled the strings (that got Chris the job)/the strings (that pat pulled)
got Chris the job

Gli idiomi non sono associazioni arbitarie tra forme e significati
FLESSIBILITA’ NON COMPOSIZIONALE IN
TEDESCO

Ackermann & Webelhuth (1993)
La flessibilità semantica di certi idiomi non si limita ad espressioni idiomatiche
combinate; prendiamo in esame due esempi della lingua tedesca:
Es. “Den Vogel abschiessen” “steal the show” (literally “shot off the bird”)
“In Gras beissen” “bite the dust” (literally “bite into the grass”)
In questi casi le parti dell’idioma non sembrano portare significato al tutto.
Eppure certe trasformazioni sono possibili:
“Hans hat den Vogel abgeschossen”
“Hans has the bird shot off”
“Hans stole the show”
“Er hat ins Gras begissen”
“He has into the grass bitten”
“He died”
“Den Vogel hat Hans abgeschossen”
“The bird has Hans shot off”
“Hans stole the show”
“Ins Gras hat er gebissen”
“into the grass has he bitten”
“He died”
*“Abgeschossen hat Hans den Vogel”
“Shot off has Hans the bird”
“Gebissen hat er ins Gras”
“Bitten has he into the “grass”

Alcuni parlanti accettano anche il terzo ed il quarto esempio, dicendo che la
variabilità sintattica delle espressioni idiomatiche non sempre ha una spiegazione
semantica(idea opposta a quella enunciata nell’articolo)

Il tedesco rende in alcuni casi difficile la correlazione tra versatilità sintattica e
composizionalità semantica….allora viene introdotta una categoria di idiomi non
composizionali, che per esempio non trova motivo d’esistere in inglese.

Il terzo ed il quarto esempio che abbiamo visto prima in tedesco non mostrano fenomeno di
topicalisation (come dice ACKERMANN)sugli elementi posti all’inizio-non ha cioè scopi
semantici o pragmatici.

Il fatto di accettare Den Vogel abschiessen (oggetto e verbo in seconda posizione ) non è un
procedimento lessicale, ma è una realizzazione alterrnativa di un soggetto con un idiomatic
verb phrase.

Il tedesco è diverso dall’inglese, perché il tedesco usa lo stile delle operazioni libere di
REAPE.

Secondo ACKERMANN gli idiomi non composizionali in tedesco devono essere trattati come
le espressioni idiomatiche combinate, cioè BEISST IN GRASS deve essere trattato come una
combinazione lessicale di un idiomatico beisst che seleziona il suo complemento in ins Gras.

L’inglese mostra rigidità nell’ordine delle parole idiomatiche “kick the bucket” non è una
combinazione lessicale in cui ognuna porta significato semantico e si può muovere liberamente,
il beisst ins Gras tedesco mostra l’indipendenza lessicale delle sue parti
Chomsky e le sue argomentazioni sugli
idiomi


Nel 1980 Chomsky propone tre argomentazioni aggiuntive riguardanti le espressioni
idiomatiche ( ovviamente non condivise dagli autori dell’articolo):
1) “ Le espressioni idiomatiche hanno la forma sintattica di espressioni non
idiomatiche”; se i significati fossero associati solo alle strutture formali, avremmo
frequenti errori di valutazione circa i significati degli idiomi.
Chomsky dice che se la relazione tra forma e significato fosse indiretta, mediata
attraverso la D-STRUCTURE e la S-STRUCTURE, ne consegue che gli idiomi
devono avere la forma di strutture generate indipendentemente.
Implicitamente parlando di D-STRUCTURE e di S-STRUCTURE,
Chomsky implica una trasformazione!
Implicita nell’argomentazione è che la relazione tra forma e significato è arbitraria,
invece gli autori mostrano che se noi ammettiamo che il significato degli idiomi
frasali è dato dato dalle sue parti, è possibile capire la regolarità sintattica di certi
idiomi.
Ci sono molti idiomi che non hanno la forma sintattica delle espressioni non
idiomatiche:
Es. Trip the light fantastic, no can do, Kingdom come, battle royal, Handsome is as
handsome does, would that it were, every which way, easy does it, believe you me, in
short, happy go lucky, make believe, make certain….





CHAFE nel 1988 parla di anomalie del paradigma di Chomsky, spiegando che idiomi
come questi non sono ben formati
2) “Ci sono idiomi che appaiono con la forma di D-STRUCTURE, altri con la forma
di D-STRUCTURE e S-STRUCTURE, ma rarissimi sono quelli che compaiono solo
in S-STRUCTURE. Sostanzialmente CHOMSKY non riconosce quegli idiomi che
nascono solo dalla trasformazione..ma attenzione ci sono idiomi che nascono solo in
passivo:
Es. “The race is run”, “if the truth be known”, “the die is cast”, “Rome wasn’built in
a day”, “When all is said and done”.
Ci sono idiomi limitati a costruzioni nate da trasformazioni:
Es “hard to take” (tough movement), “to hot to handle” (complement object
delection), “is the Pope catholic?”(inversione ausiliare soggetto), “more dead than
alive”(comparative delection).
3)”Non tutte le frasi idiomatiche sono sottoposte a processi di movimento,
spostamento”(molto spesso i soggetti delle frasi principali si generano sul posto).
Il significato degli idiomi si ottiene solo in struttura D.
Idioms in Government-Binding Theory

1981- Chomsky pubblica un libro “Lectures on Government and Binding” in cui
introduce il concetto di THETA-ROLE:un verbo può selezionare un complemento
solo se assegna a quel complemento a “Theta-Role”.
Questa teoria interessa in particolare i “Phrasal idioms”, visto che gli idiomi che
analizza Chomsky (take advantage of, take care of, kick the bucket) sembrano
coinvolgere un verbo che seleziona un particolare elemento idiomatico come oggetto,
senza assegnargli un ruolo semantico.
Chomsky analizza D-STRUCTURE per mezzo di speciali regole idiomatiche, che
mappano specifici marcatori di phrase nelle interpretazioni idiomatiche in modo non
composizionale.
Applicando queste regole, una specifica struttura ottiene un significato idiomatico, ma
nessuno dei suoi costituenti ce l’ha.
Sebbene apparentemente Chomsky nega che parte degli idiomi abbiano
interpretazioni, Chomsky introduce uno speciale theta-role “#”, che viene assegnato
ad unelemento idiomatico, sebbene questi “idiom chunks” siano trattati come quasiargomenti.
Teoria in parte accettata purchè si assegni valenza semantica agli elementi che
compongono un idioma.
Idiom asymmetries, figuration and
proverbiality




Negli ultimi anni alcune nuove discussioni generativiste hanno rivisto la
posizione circa il fatto che gli elementi che fanno parte di un idioma non
abbiano un significato.
1984 MARANTZ presenta una tesi circa l’ asimmetria tra soggetto ed
oggetto; spiega inoltre che l’inglese ha molti idiomi dalla forma V+O(pull
strings, hold the line), in cui i “subject idioms” di idiomi non pienamente
phrasal siano rari, se non inesistenti.
Poi spiega che in frasi del tipo “what’s eating NP?” ad essere
convenzionale non è solo la scelta del soggetto e del verbo, ma anche il tipo
di wquestion e l’aspetto progressivo..
MARANTZ E KIPARSKY SOSTENGONO CHE GLI IDIOMI DEL TIPO
V+NP SIANO SCOMPONIBILI O CHE ALMENO SIA ASSEGNATO
LORO UN RUOLO TEMATICO.
THE RARITY OF IDIOMATIC AGENTS
AND GOALS
Nel discorso non idiomatico AGENTS AND GOALS tendono ad essere
animati, al contrario in idiom phrases formati da V+uno o più NP
arguments , la maggior parte degli NPs hanno un significato letterale
inanimato. Anche quando un verbo in un idioma compare sia con
oggetti animati che inanimati, i suoi oggetti idiomatici tendono a
denotare solo inanimati. L’INGLESE per esempio ha almeno 20
idioma formati da hit +NP (hit the bottle, hit the hay), tutti i casi in
cui gli oggetti denotano inanimati.
Nel linguaggio ordinario invece hit+oggetti animati sono molto
comuni.
Vista la tendenza degli idiomatic NPs ad avere significato letterale
inanimato, la bassa presenza di idiomi di cui NP arguments sono
AGENTS AND GOALS non sorprende affatto.
La scarsità di parti idiomatiche con significati letterali animati è la
conseguenza di una tendenza di base :I NOUN PHRASES NEGLI IDIOMI
FRASALI O NELLE INTERPRETAZIONI IDIOMATICHE TENDONO
A NON AVERE ANIMATI O RIFERIMENTI UMANI.

La maggior parte degli idiomatic phrases e delle combinally idiomatic
expressions hanno un significato idiomatico astratto.

E’ difficile dire se significati idiomatici concreti siano più comuni nelle
idiomatic phrases o nelle combinally idiomatic expressions.
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