Il vento Jelena Marinkovic Classe 3B Fonte rinnovabile:il vento L’energia eolica è fornita dal vento,cioè da masse d’aria che si spostano da luoghi di maggiore pressione verso quelli dove la pressione è minore. Il vento energia inesauribile Il vento è inesauribile non produce residui e non inquina, ma solo alcune località possono utilizzare l’energia eolica quelle che avrebbero bisogno di ampie superfici molto spesso sui crinali dei monti. Come funziona l’energia eolica • L’energia eolica viene sfruttata dall’aereo generatore. Il vento fa ruotare la pala,che è collocata su un alternatore in cima alla torre alta 80m,l’elica ha un alternatore che quando ruota produce energia elettrica. Gruppi di aerogeneratori costituiscono la fattoria eolica. I venti costanti. • I venti costanti soffiano tutto l’anno nella stessa direzione e nello stesso senso. Tra questi vi sono gli alisei, i venti extratropicali e i venti occidentali. Gli alisei si generano nelle zone anticicloniche tropicali e convergono verso quelle equatoriali. I venti extratropicali spirano nelle fasce equatoriali dove, per effetto del riscaldamento, si formano masse ascendenti di aria calda e umida. I venti periodici. – Si dicono venti periodici quelli che invertono periodicamente il loro senso. Nel semestre estivo, tra aprile ed ottobre, spirano dall'Oceano verso terra mentre durante quello invernale tra Novembre ed Aprile soffiano dal continente verso il mare. Tra le brezze si riconoscono tre tipologie: brezze di mare e di terra, di lago e di riva e brezze di monte e di valle. Nelle prime due il vento soffia dalla superficie d'acqua verso terra durante il giorno e sul percorso inverso durante la notte. Le brezze di monte e di valle soffiano invece dalla valle alla montagna durante il giorno e dalla montagna alla valle durante la notte. I venti locali – I venti locali, tipici delle zone temperate dove soffiano irregolarmente quando si vengono a creare zone cicloniche e anticicloniche sono moltissimi e spesso legati alla nomenclatura locale, a seconda delle zone in cui si generano. La rosa dei venti. • La rosa dei venti è la rappresentazione schematica dei punti cardinali: Nord, Sud, Est e Ovest e delle direzioni da questi determinate, diffusasi a partire dalla Repubblica di Amalfi, ai tempi delle Repubbliche Marinare. I nomi delle direzioni della rosa dei venti. I nomi delle direzioni NE, SE, SO e NO derivano dal fatto che la rosa dei venti veniva raffigurata, nelle prime rappresentazioni cartografiche del Mediterraneo, al centro del Mar Ionio oppure vicino all'isola di Malta che diveniva così anche il punto di riferimento per indicare la direzione di provenienza del vento, ossia delle navi che anticamente erano spinte dai venti portanti La scala di Beaufort. • • La Scala Beaufort della forza del vento è una misura empirica dell'intensità del vento basata sullo stato del mare (ci si riferisce al mare aperto, a grande distanza dalle coste) o le condizioni delle onde. Anche se la velocità del vento può essere misurata con buona precisione mediante un anemometro, che esprime un valore in nodi o in chilometri all'ora, un marinaio dovrebbe saper stimare questa velocità già con la sola osservazione degli effetti del vento sull'ambiente.