ARIANNA CANDIOTTO
ELISABETTA MANGI
ELISABETTA MARZANI
CHIARA MUSSINI
PROGETTO ELLE
EMERGENZA LINGUA
ITALIANA
INCONTRO SEMINARIALE DI RESTITUZIONE DOPO
L’ANALISI DEI QUESTIONARI
RINGRAZIAMENTI
Questo incontro è possibile solo grazie
all’ottimo lavoro svolto da voi nelle vostre
realtà scolastiche.
Il materiale che ci è arrivato è ricco, puntuale,
segno di impegno e rinnovato interesse alla
valutazione esterna e testimonia la volontà di
rivendicare un ruolo attivo in questo percorso
di apprendimento da co-protagonisti con i
nostri alunni.
ASPETTI
POSITIVI PROVE INVALSI
Le prove sono state ritenute nel complesso
adeguate e interessanti;
 portano l’alunno ad una maggiore autonomia;
 sviluppano
le capacità di ragionamento e
argomentazione;
 richiedono
una maggiore attenzione nella
comprensione della richiesta;
 sollecitano il “ritorno al testo” e quindi una
lettura meno superficiale;
 favoriscono una maggiore attenzione al lessico e
al suo significato, anche desunto dal contesto;
 favoriscono l’attenzione al valore semantico dei
connettivi, ai rimandi anaforici dei pronomi e alle
sfumature di senso portate dai modi e dai tempi
dei verbi.

ASPETTI POSITIVI PROVE INVALSI SCUOLA
PRIMARIA



Le prove hanno dato la possibilità di verificare e
valutare in modo più strutturato, attraverso i singoli
item, le competenze relative alla capacità di lettura
(lessicali, grammaticali, testuali; nell'individuazione di
informazioni esplicite, nel fare inferenze dirette e nelle
ricostruzioni di significato);
Il tabulato dei dati offre all'insegnante la possibilità di
valutare, in modo più puntuale, gli interventi da
pianificare;
Lo stile delle prove Invalsi si scontra con il nuovo stile di
apprendimento e l’idea di conoscenza degli alunni di oggi,
che è veloce e intuitivo, evita in ogni modo lo sforzo di
pazienza o di memoria o di responsabilità o di tenacia di
fronte a qualsiasi difficoltà: uno stile che resta in superficie,
non integra le conoscenze, non interroga la realtà.
ASPETTI NEGATIVI
Alcuni items risultano difficili rispetto alle
competenze degli alunni;
 alcuni
items riguardanti la riflessione
sulla lingua risultano poco legati al
curriculum della classe (specialmente in
prima, quando alcuni argomenti non
sono stati affrontati);
 le
prove risultano sovradimensionate
rispetto al tempo a disposizione;
 alcuni items relativi alla comprensione
del testo presentano un certo livello di
ambiguità.

ASPETTI NEGATIVI PROVE
INVALSI SCUOLA PRIMARIA



Alcuni quesiti presentano
items a volte
discutibili e ambigui, si possono avere due
risposte.
Le prove sono, per molti aspetti difficili e, in
parte, poco legate alla programmazione e
alle metodologie della scuola primaria.
Le prove sono “incoerenti” rispetto alle
Indicazioni Nazionali per la Scuola Primaria.
Le prove INVALSI dovrebbero essere di
livello cognitivo più basso, perché la troppa
distanza dalla realtà rischia di fornire risultati
anomali.
 Le prove Invalsi non tengono conto della
presenza di un pluralismo etnico e culturale e
delle sue conseguenti criticità sul piano degli
apprendimenti linguistici
 Le prove di verifica degli insegnanti, sono
troppo diverse dalle prove INVALSI: è
possibile costruire prove simili e utilizzarle
nelle classi

DIFFICOLTA’
DEGLI ALUNNI
Evincere alcune risposte dal contesto
 Fare inferenze
 Affrontare
domande
poste
in
forma
perifrastica o sinonimica
 Comprendere
il
lessico,
ipotizzare
il
significato di una parola (abilità quasi
completamente raggiunta dagli alunni che
leggono frequentemente)
 Ricostruire il significato del testo integrando
le diverse informazioni
 Applicare le regole senza conoscere la teoria
e non si soffermarsi a ragionare

DIFFICOLTA’ DEGLI ALUNNI DI
SCUOLA PRIMARIA
In generale si sottolinea:



la difficoltà degli alunni nel leggere con
attenzione le consegne
la difficoltà nel mantenere la concentrazione
per tempi adeguati, vista la lunghezza dei
testi proposti
la difficoltà di comprendere e interagire con
un lessico che può, in taluni casi, funzionare
da “distrattore”
QUALI MODALITÀ SONO STATE USATE DAI
TUTOR JUNIOR PER TRASFERIRE I
RISULTATI NELLE SCUOLE?
COLLEGIO DOCENTI UNITARIO
 COMMISSIONE
VALUTAZIONE/POF/CONTINUITA’
 DIPARTIMENTI DISCIPLINARI

ESPOSIZIONE FRONTALE CON LIM
 ANALISI E CONFRONTO SU DATI E GRAFICI
 COSTRUZIONE E SOMMINISTRAZIONE
QUESTIONARI; ANALISI E CONFRONTO

SU
COSA SI SONO CONCENTRATI GLI
INTERVENTI?
CONDIVISIONE DELLE FINALITA’ DEL
PROGETTO PROVINCIALE
 ANALISI DEI DATI E DEI GRAFICI
 CONFRONTO CON IL PROPRIO
ISTITUTO/PLESSO/CLASSI
 CONFRONTO SUI PROCESSI COGNITIVI
INDAGATI
 ANALISI DELLE CRITICITA’ DELLE CLASSI
 RIFLESSIONI SULL’ATTIVITA’ DIDATTICA
 STRUTTURAZIONE DI PERCORSI DIDATTICI
CONDIVISI DA SPERIMENTARE

QUALI BUONE PRATICHE NE SONO
DERIVATE?
LAVORO INTERDISCIPLINARE
ITALIANO/MATEMATICA SULL’USO DEI
CONNETTIVI
 LETTURA INTEGRALE DI LIBRI
 RISCRITTURE DI TESTI
 RISTRUTTURAZIONE DEL CURRICOLO
VERTICALE
 DESTRUTTURAZIONE COSTANTE DELLE
CONSEGNE
 FAVORIRE IL RAGGIUNGIMENTO DI
COMPETENZE MORFOSINTATTICHE ED
EVITARE ECCESSIVE CLASSIFICAZIONI.



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
STRUTTURAZIONE DI UNA RUBRICA LESSICALE
INTERDISCIPLINARE
STRUTTURAZIONE PROVE COMUNI PER CLASSI
PARALLELE CON TABULAZIONE DEI RISULTATI SU CUI
RIFLETTERE
APPROCCIO IN 1^ MEDIA DI TUTTI I GENERI
LETTERARI, ALMENO COME LETTURA
ESERCITAZIONE SUI TEST INVALSI CON TECNICHE DI
COOPERATIVE LEARNING A CLASSI APERTE
ATTIVITA’ LABORATORIALI DI “SMONTAGGIO E
ANALISI” DI PROVE INVALSI SOMMINISTRATE NEGLI
ANNI PRECEDENTI
ELABORAZIONE DI QUESTIONARI
SULL’APPRENDIMENTO/INSEGNAMENTO DELLA
LINGUA ITALIANA
QUALE BUON STRUMENTO
POTREBBERO ESSERE?

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
Strumento per decontestualizzare
conoscenze e abilità linguistiche.
le
specifiche
Strumento per sviluppare la metacognizione e la
pratica autovalutativa.
Occasione per condividere le buone prassi e crescere
professionalmente.
Strumento per creare un archivio dati che testimoni il
percorso delle classi, dei singoli alunni e permetta di
personalizzare in itinere la propria didattica.
Strumento per una nuova metodologia della riflessione
linguistica.


Strumento che potrebbe diventare occasione
per coinvolgere anche le famiglie nel
percorso di approfondimento, di conoscenza
di
questo
strumento
valutativo;
in
quest'ottica si potrebbe approdare ad un
“Patto di corresponsabilità” al fine di rendere
consapevoli i genitori delle aree di forza e/o
debolezza dei loro figli.
Strumento finalizzato al miglioramento della
didattica, in particolare per sviluppare e
testare più funzioni cognitive diverse e non
quasi sempre le stesse.
PUNTI
NEVRALGICI O QUESTIONI APERTE SUI
QUALI DISCUTERE O CONFRONTARSI AL TERMINE
DELL'INCONTRO O IN PREVISIONE DI UNA
POSSIBILE RIPRESA DEL PROGETTO IN FUTURO.


Peso che la prova ha nella valutazione all’esame
conclusivo del primo ciclo
Difficoltà per gli alunni di seconda lingua che si
trovano ad affrontare una prova che richiede a
volte capacità sofisticate

Tempi insufficienti

Due prove nello stesso giorno sono faticose


Domande poste in forma negativa
Discrasia tra le competenze indagate e le
programmazioni svolte (sintassi in 1^ media)

Discutibile scelta dei testi

Dubbie le domande di interpretazione

Individualizzazione VS standardizzazione


Valutazione formativa (ob. minimi) VS
valutazione certificativa (competenze uscita)
Necessità di formare classi equieterogenee
SUGGERIMENTI PER IL
MIGLIORAMENTO DELLE PROVE
Aspetto grafico più leggibile delle immagini.
 Utilizzo del carattere: per gli alunni con DSA
viene consigliato il carattere Arial.
 Maggior attenzione nei confronti degli alunni
migranti neoarrivati o di prima generazione,
soprattutto
ai
fini
della
valutazione
dell’esame di Stato.
 Attribuire un punteggio anche alle risposte
non corrette, ma comunque accettabili.

CONSIDERAZIONI
RILEVANTI
Lo scopo è quello di arrivare ad una
maggiore equità del sistema d’istruzione e
non tanto ad una
competizione tra le
scuole, in quanto il livello di preparazione è
più importante dei voti che gli alunni
ricevono (anche se siamo consapevoli che la
valutazione formativa ha uno scopo diverso).
 Alcuni insegnanti si sono ricreduti rispetto ad
un’ iniziale posizione pregiudiziale.
 Dal
punto
di
vista
didattico
e
metodologico ci sembra importante non
tanto un addestramento ai test, quanto una
riflessione sulle modalità di apprendimento
della lingua da parte degli alunni.


Rispetto alla riflessione sulla lingua ci
sentiamo di dire che essa offre un aiuto
importante alla comprensione (oltre che alla
produzione), permette un uso consapevole
delle strutture comunicative (sfumature,
scelte espressive ecc.) che talvolta l’alunno
non possiede e in questo senso può fare
molto la scuola.
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aspetti positivi prove invalsi