Madonna dell’Avvocata: al suono delle campane, a mezzogiorno, dopo la messa, si svolge la suggestiva processione con la statua della Madonna, irrorata da una pioggia di petali di rosa, portata a spalla tra una folla di fedeli arrivati in parte il giorno precedente, altri alle prime luci dell'alba, accampati nelle piccole radure lasciate libere dal bosco. Al suo passaggio si lasciano "riposare" le tammorre, si smette di ballare e ci si accoda in processione fino al ritorno nella piccola chiesetta che la custodisce. Scrutando tra volti abbronzati, tra facce antiche plasmate dal sole, ci si accorge da quanta serenità sei pervaso. La festa riprende tra canti, balli e tammurriate e non di rado qualche "pizzica" a suggellare un gemellaggio con i gruppi salentini, che sempre più spesso ritroviamo in queste occasioni. A pomeriggio tardi, dopo gli abbracci e i saluti di commiato, un ultimo bicchiere e una promessa di ritrovarsi, ci si avvia verso il belvedere per un ultimo sguardo alla grandiosità del panorama, al mare fin dove si confonde con il cielo, ai monti Lattari, alla costa sottostante, alle piccole case sparse nel verde, poi si riprende il sentiero. La chiesa Andrea Sabatini (Salerno, 1480 – Gaeta, 1530) è stato un pittore italiano. Nato a Salerno, Andrea Sabatini è stato, dopo Antonello da Messina, il più notevole pittore rinascimentale del meridione italiano. Date le sue origini è chiamato anche Andrea da Salerno o anche Andrea di Salerno. Iniziò a dipingere a Napoli tele di argomento religioso famose e importanti come "I sette dottori della chiesa" e "L'offerta dei re magi", conservati al Museo di Capodimonte a Napoli, dove dipinse anche degli affreschi. Si dice sia stato un allievo di Raffaello, e che a lui siano stati dedicati dipinti come La natività. Secondo altri storici la sua formazione sarebbe stata influenzata anche da Pietro di Cristoforo Vannucci, detto il Perugino, A conferma di questa seconda ipotesi e secondo il pittore e storico dell'arte Bernardo De Dominici, il Sabatini si formò nella bottega del pittore napoletano Andrea Solario, un chiostro artistico che era di chiara influenza umbra e legata a personalità come appunto quella del Perugino ma anche del Pinturicchio. Ad ogni modo, la concomitante influenza raffaellesca sembra quasi certa dall'analisi delle opere e sarebbe confermata da un viaggio che il pittore salernitano avrebbe intrapreso a Roma, intorno al 1511, proprio con l'intenzione d'incontrare il maestro urbinate e di studiarne le opere. La produzione pittorica del Sabatini si svolge, con qualche rara eccezione, tra le provincie di Napoli e Salerno dove la committenza, soprattutto religiosa, era all'epoca abbastanza copiosa. A Salerno è presente un Liceo artistico dedicato all'artista.