ISTRUZIONE SUPERIORE E MERCATO DEL LAVORO Fiammetta Corradi Ciclo di seminari sostitutivo dello stage su: LA TRASFORMAZIONE DEL LAVORO Università degli Studi di Pavia, Facoltà di Economia, aula 15 Giovedì 29 aprile ore 14:00 Obiettivi del seminario Esplorare alcuni aspetti del rapporto tra istruzione superiore e mondo del lavoro alla luce delle loro trasformazioni, da una prospettiva comparativa. In particolare, analizzeremo: l’output dei sistemi di istruzione superiore le relazioni quantitative tra tassi di occupazione/disoccupazione e diversi livelli di istruzione Fonti: i rapporti internazionali EUROSTAT Year Book 2009 e OCSE Education at a Glance 2009 Parte I: Cosa si intende per “istruzione superiore”? “Istruzione superiore” (in inglese higher education) è un’espressione con cui in genere si indicano i percorsi formativi successivi all’istruzione primaria e secondaria. Per questa ragione “istruzione superiore” è divenuto sinonimo, nella letteratura specialistica, di istruzione “terziaria” o settore terziario dell’istruzione. Nelle classificazioni internazionali impiegate dall’OCSE, dall’UNESCO e dall’ EUROSTAT, l’istruzione superiore terziaria è suddivisa in due livelli ISCED (International Standard Classification of Education): ISCED livello 5 (laurea triennale e laurea magistrale); ISCED livello 6 (dottorato). L’OCSE distingue ulteriormente il livello ISCED 5 in 5A e 5B: tertiary type 5A: corsi teorici orientati alla ricerca o a professioni ad alta qualificazione (3-5 anni, academic); tertiary type 5B: corsi professionalizzanti, più brevi (2-3 anni, vocational) Alcune trasformazioni in atto nell’ambito dell’istruzione superiore Academic drift e vocational drift entro sistemi riunificati o tradizionalmente binari (Esempi: UK e DE) Convergenza istituzionale, “Spazio europeo dell’istruzione superiore” (Bologna Process) Introduzione della riforma per cicli 3+2+3; Introduzione dei crediti formativi - trasparenza e comparabilità dei titoli Programmi per favorire la mobilità degli studenti (es. target programma ERASMUS per il 2012: 3 milioni di studenti; dal 1987 a oggi 1,9 milioni di studenti) Processo di internazionalizzazione Output dell’istruzione superiore 1 Tassi di laurea (ISCED 5A) Impatto degli studenti internazionali sui tassi di laurea (ISCED 5 A) ITALIA: sistema omogeneo, solo università GERMANIA: sistema binario, Fachhochschulen e Universitäten FRANCIA: GRAN BRETAGNA: sistema ri-unificato, ex-polytechnics dal ‘92 SPAGNA: sistema omogeneo DIVERSI TEMPI DI INTRODUZIONE DELLA RIFORMA CURRICOLARE Laureati 2006 (valori assoluti e % per area disciplinare) Parte II: Mercato del lavoro Il rapporto EUROSTAT 2009 Definizioni EUROSTAT e LFS (European Labour Force Survey) Popolazione economicamente attiva (forza lavoro): comprende sia gli occupati sia i disoccupati. Tasso di occupazione: percentuale di occupati sul totale popolazione considerata (15-64 anni; in alcuni paesi 16-74, ad esempio ES e UK). Occupati: persone di 15 anni di età o superiore che nella settimana di riferimento svolgevano un lavoro retribuito (anche per una sola ora alla settimana). Tasso di disoccupazione: percentuale di disoccupati rispetto al numero totale delle persone economicamente attive nel mercato del lavoro. Disoccupati: persone di età compresa tra i 15 e i 75 anni senza lavoro nella settimana di riferimento, ma in grado di lavorare, in cerca di lavoro da almeno 4 settimane o con un lavoro da iniziare entro i tre mesi successivi alla rilevazione. Andamento dei tassi di occupazione (1997-2007), popolazione 15-64 anni Tassi di occupazione per genere (2007) Tassi di occupazione per livello di istruzione (2007) (% popolazione 25 - 64 anni) Andamento dei tassi di disoccupazione (1997-2007), popolazione 15-64 anni Tassi di disoccupazione per genere (2007) Tassi di disoccupazione per livello di istruzione (2007),popolazione 25-64 anni Tassi di disoccupazione per genere e per gruppi di età (2007) Riepilogo di alcuni risultati EUROSTAT (segue) Nel 2007, il tasso di occupazione medio di EU-27 nella popolazione di età compresa tra i 15 e i 64 anni è pari al 65,4%. Anche se si registra un netto miglioramento rispetto al 1997 (60,7%), il tasso di occupazione rimane inferiore al traguardo del 70% fissato dall’Agenda di Lisbona per il 2010. Nella popolazione di età compresa tra i 25 e i 64 anni, i tassi di occupazione variano notevolmente in concomitanza con il livello di istruzione, e il tasso di occupazione per coloro che hanno un titolo di studio terziario nel 2007 è mediamente (EU-27) pari a 85,3%, contro il 57,2% per coloro che hanno un titolo di studio inferiore. Il tasso di occupazione femminile nel 2007 è mediamente (EU27) migliorato rispetto al 2001 (58,3% contro 54,3%), ma ancora non raggiunge la soglia del 60% fissata dall’Agenda di Lisbona per il 2010. Riepilogo di alcuni risultati EUROSTAT Nel 2007, il tasso di disoccupazione medio di EU-27 è pari a 7,1%, e quindi si registra un miglioramento rispetto ai picchi registrati nel 2003 e nel 2004 (9%). Il tasso di disoccupazione femminile rimane maggiore di quello maschile (7,8% contro 6,6%), soprattutto nei paesi del Mediterraneo. I tassi di disoccupazione per gruppi di età mostrano che il gruppo che ha maggiori difficoltà a trovare un lavoro è quello di età compresa tra i 15 e i 24 anni (media EU-27 15,3%). I tassi di disoccupazione tendono a diminuire al crescere del livello di istruzione, e si riducono di quasi un terzo per coloro che hanno un titolo di istruzione terziario (9,2% al di sotto dell’istruzione secondaria, 3,6% tertiary education). OCSE 2009: Differenza tra tassi medi di disoccupazione (1997-2007) per livello di istruzione nella popolazione tra 25-64 anni di età Alcuni risultati OCSE (indicatore A6) I tassi di occupazione crescono sia per i maschi che per le femmine al crescere del livello di istruzione. Con poche eccezioni, il tasso di occupazione è nettamente maggiore per chi ha un titolo di studio terziario che per chi ne ha uno di livello inferiore. Il gap tra maschi e femmine nei tassi di occupazione è maggiore a livelli di istruzione più bassi (pari a circa 23 punti percentuali), ma si riduce a livello di istruzione terziario (10 punti percentuali). Tra il 1997 e il 2007, i tassi di disoccupazione medi (paesi OCSE) di coloro che hanno livello di istruzione terziario sono rimasti stabili intorno al 4,1%, mentre i tassi di disoccupazione di coloro che hanno livelli di istruzione più bassi hanno subito più forti oscillazioni, risultando più vulnerabili alle trasformazioni del mercato del lavoro. Previsioni OCSE per la fine del 2010 Come conseguenza della crisi economica, il tasso di disoccupazione supererà il 10% in molti paesi OCSE. I benefici dell’educazione, in particolare quelli dell’istruzione terziaria, aumenteranno anche in termini di retribuzione economica (indicatore A7). Investire in istruzione terziaria, quindi, è una risposta razionale alle trasformazioni in atto nel mercato del lavoro. Conclusione “As we emerge from the global economic crisis, demand for university education will be higher than ever” Angel Gurrìa, Segretario Generale dell’OCSE