Analisi di un evento mediale
Il salotto e la scena:
Il conflitto politico in AnnoZero
28 Maggio 2010
Introduzione: ENRICO TURCATO
Analisi Puntata 1 Maggio 2008: CARLOTTA GARANCINI e PAOLO MASSA
Analisi Puntata 8 Ottobre 2009: GIUDITTA AVELLINA e AMBRA NOTARI
Conclusione: ALESSANDRO SOCINI
Puntate prese in esame :
Puntata 1 Maggio 2008 (O bella ciao)
TRAVAGLIO – SGARBI
Puntata 8 Ottobre 2009 (Verità Nascoste)
DI PIETRO – GHEDINI
Il Format AnnoZero
٠La storia : come e quando è nato
٠Struttura e Obiettivi
٠L’importanza del conduttore
La Storia
● Nascita : 14 Settembre 2006
(ora siamo alla 5^a edizione – 120 puntate totali)
● Novità dall’editto bulgaro dell’Aprile 2002
● Collaboratori : Marco Travaglio, Sandro Ruotolo,
Beatrice Borromeo, Vauro Senesi e Rura Jebreal
● Prima Puntata : Milano e l’immigrazione
Struttura
● Stile definito e ripetuto :
-
-
Anteprima
Pubblicità
Rientro in studio
“Annozero può cominciare”
Sigla
Dibattito
All’interno editoriale di Travaglio
Vignette di Vauro
Obiettivi
• Santoro: “Ognuno deve poter dire tutto quello che sa con libertà”
• Programma di approfondimento e denuncia
• Spazio al conflitto, sia ad rem che ad personam
• Scelte registiche molto incalzanti
• Grande rilevanza alle immagini e alle voci nei servizi:
racconto di impatto visivo ed emotivo
(paragone con atlante illustrato di Warburg del 1929)
• Figura carismatica del conduttore Santoro
L’importanza di Santoro
٠
٠
٠
٠
Figura carismatica
Sa gestire il conflitto
Uso sistematico dell’ironia
Presa di responsabilità
Analisi discorso di Michele Santoro
(prima puntata del 14 settembre 2006)
Discorso Prima Puntata / 1
“Buonasera, capisco tutti quelli che sono
dall’altra parte un po’ impazienti, in fondo
hanno dovuto aspettare quattro lunghi
anni, però poi alla fine siamo qui, stessa
rete, stessa ora, insomma : ce l’abbiamo
fatta! E siamo qui appunto per dire grazie
proprio a voi che ci avete aspettato.
Soprattutto a quelli che non ci trovano
molto simpatici, però ci hanno aspettato
lo stesso e questo è molto importante”.
Discorso Prima Puntata / 1
“dall’altra parte, hanno dovuto, a quelli che non
ci trovano, hanno aspettato”
Chiaro riferimento polemico a chi per quattro anni non
l’ha fatto lavorare (2002-2006) e a chi non è d’accordo
con la trasmissione di AnnoZero.
“Siamo qui, ce l’abbiamo fatta, siamo qui”
Coinvolge i suoi collaboratori e chi l’ha sempre seguito.
Sottolinea che è un ritorno fortemente voluto.
Discorso Prima Puntata / 2
“Ci tenevo a dire è che io sono un privilegiato. La
nostra costituzione dice anche che tutti hanno
diritto a manifestare il proprio pensiero liberamente:
non ci può essere un’informazione sottoposta a
censure preventive. Se la nostra costituzione dice
così, perché Enzo Biagi, Daniele Luttazzi, Sabrina
Guzzanti non sono ancora tornati in tv?
Questa è una domanda che io continuerò a fare tutte
le puntate. ll programma si chiama Annozero,
perché io da questa sera ricomincio da zero, Sandro
Ruotolo ricomincia da zero, i nostri collaboratori
ricominciano tutti da zero”.
Discorso Prima Puntata / 2
“Io sono, nostra costituzione, io continuerò, io,
nostra costituzione, nostra costituzione”
Presa di posizione e di responsabilità. Parla in prima
persona e dimostra il suo carisma. Usa ironia e pone
domande retoriche.
Ciò gli permette di
crearsi un pubblico, di
essere seguito e
rispettato e di avere
audience e successo
O Bella Ciao
Analisi mediale della puntata
di AnnoZero del 1° maggio 2008
Parte 1
Parte 2
Parte 3
Triangolo comunicativo
٠ Inizio del dibattito
Sgarbi risponde alla domanda
di Santoro: l’oggetto di
discussione è il fenomeno Grillo
٠ I toni, inizialmente pacati, si
scaldano quando viene introdotto
un terzo interlocutore,
Travaglio, che si oppone all’ospite
Ad rem/ad personam
• Sgarbi interrompe Travaglio spostando subito il conflitto
comunicativo dal piano dei contenuti (ad rem), al piano della
relazione (ad personam).
“Non fare il fenomeno”
VIDEO 1 7’00’’-7’31’’
• Tuttavia i due piani oscillano continuamente. L’oggetto di
discussione rimane il fenomeno Grillo: esercita un’influenza
politica (tesi sostenuta da Travaglio) o solo emozionale (tesi
di Sgarbi) ?
• In alcuni momenti la discussione si accende: il ritmo aumenta
e i toni si alzano
Salotto
• Durante il video in onda sul comizio di Grillo, Sgarbi interviene mentre
il servizio è in onda. Al ritorno in studio Sgarbi rivolge delle pesanti
offese al comico anche se Grillo non è presente in studio.
Sgarbi critica le scelte del padrone di casa. Si
rivolge a Santoro dicendo:
“Tu non puoi mandare in onda queste cose”
Usa l’imperativo
VIDEO 3 00’ 35’’
L’attacco
Sgarbi
 si oppone a Travaglio nella persona e nei
contenuti
 si oppone a Santoro nel merito delle scelte
giornalistiche
In entrambi i casi non esplica argomentazioni valide,
oggettive. La sua strategia comunicativa è sfiduciare
l’altro accusandolo di dire falsità
“Non disinformare come fai sempre”
La difesa
Travaglio risponde come un “muro di gomma”:
atteggiamento composto e ironia
Santoro cerca di riportare il dibattito al contenuto
Entrambi gli atteggiamenti non fanno che
aumentare l’aggressività di Sgarbi
Iper-dibattito
Sgarbi diventa un ospite ingestibile che scardina le
regole del programma.
Il format del talk prevede che si verifichi un dibattito
acceso, ma sempre soggetto a regole sottese, ad accordi
impliciti tra i litiganti. La personalità di Sgarbi invece è al
di sopra di questo accordo. Il critico rende impossibile il
proseguo del dibattito. E’ incontrollabile.
VIDEO 3 5’22’’-5’35’’
Il conduttore regista

Prima del conflitto verbale ognuno
ha il tempo di spiegare la propria opinione.

La regia gioca sui campi e controcampi dei singoli ospiti
che parlano uno alla volta.

Quando inizia il conflitto verbale tra Travaglio e Sgarbi,
Santoro cerca di intervenire per raffreddare i toni della
discussione.

Durante il battibecco tra i due ospiti, è da notare la
scelta registica di mostrare una veduta collettiva di
Travaglio e Sgarbi comprensiva dei loro volti impressi
sullo schermo dello studio.
Il conduttore regista

Santoro, quando ci tiene a sottolineare un tema
che gli sta a cuore, interviene senza mezzi
termini.

A volte Santoro usa anche il mezzo dell’ironia
per riportare alla normalità il dibattito in studio.

Quando Santoro perde il controllo della
situazione, Travaglio e Sgarbi cominciano a
intervenire a loro piacimento.
Quali gli obiettivi della puntata?
Riflettere sulla costituzionalità del lodo Alfano
- Offrire più punti di vista
- Portare in scena dei “provocatori”
- Creare il conflitto
-
Il cittadino come si costruisce l’opinione?
-
Attraverso l’analisi della situazione attuale
-
Attraverso l’analisi di episodi passati
-
Attraverso riferimenti
alle vicende personali
dei protagonisti
Il ruolo del conduttore:
Michele Santoro
Video 1: 2.45-3.08
-
-
-
E’ protagonista
E’ regista
E’ mediatore
Sceglie un tono informale e colloquiale
Resta in piedi tutta la puntata
Talvolta si fa spettatore
Il conflitto in studio
E’ una caratteristica essenziale.
Vige la regola tipica dei partecipanti al salotto:
la polemica camuffata da cortesia.
Il pubblico vi partecipa raramente:
resta in silenzio e non applaude.
Lo studio è un’arena.
Video 2: 06.28-06.46
Rispetto e infrazione delle regole
-
Tono sempre controllato del conduttore
-
Gli ospiti mantengono le posizioni
assegnate
-
Gli ospiti non rispettano i turni di parola:
Ghedini serio e lineare
Di Pietro “col popolo”
Obiettivi verso il salotto/pubblico
GHEDINI
-
-
Verso il salotto: difende la
propria posizione
Verso il pubblico: mette in
secondo piano la volontà di
persuadere la platea, a
vantaggio del conduttore
fa polemica al fine di difendere
il proprio “assistito” Berlusconi,
interrompendo DP
Video 2: 00.00-01.20 (DP)
DI PIETRO
-
-
-
Verso il salotto: fissa la sua
posizione e attacca
“l’avversario”
Verso il pubblico: lo cattura
attraverso il suo linguaggio
colloquiale
Attacca e “fa la vittima”, fa
polemica utilizzando
espressioni volte ad insinuare
(“delinquente nel senso che ha
commesso un delitto”)
Scelte della regia
-
Campeggia l’immagine di Berlusconi
-
Alternanza di primi piani
-
Luce sugli ospiti; pubblico al buio
-
Campi totali
-
Dettagli per ricreare il clima dello
studio (Video 1: 5.30-5.38; Video 1: 3.30-3.35)
-
Ospiti guardano Santoro/si guardano
Format & Ospiti
-
-
Ospiti attivi, dinamici, polemici, per mantenere l’imprevedibilità
Gli ospiti non veicolano contenuti informativi; prediligono lo
scontro
Poca propaganda a vantaggio del conflitto
ospite
pubblico/avversario
Il triangolo
comunicativo
salotto/conduttore
Conflitto e violazioni
-
Il conflitto durante la trasmissione è una caratteristica
essenziale, gli ospiti scelti sono provocatori. Esso deriva
essenzialmente dalla violazione delle regole da parte degli
interlocutori, al fine di vincere la scena e di ottenere
risultati comunicativi. Video 2: 05.15-05.41.
-
Passaggio da un conflitto ad rem ad un conflitto ad
personam Video 2: 05.50-06.00
-
Non ci sono turni pari, ma attacchi e repliche in veloce
successione, con un tono di crescente aggressività
-
La tensione si manifesta sin dall’inizio del dibattito, appena
prende la parola Di Pietro
Controfattuali impliciti/argomentazioni
-
I controfattuali impliciti, ossia le parti di testo in cui si fa riferimento a
scenari alternativi rispetto a quelli reali, entrano in gioco nel momento
in cui Ghedini anziché rispondere alla domanda di Santoro, glissa e
parla della politica e della giustizia precedenti (in particolare, in
riferimento ai lodi) Video 2: 03.18-04.04.
-
Argomentazioni non pertinenti
-
La calma del dibattito viene interrotta dalla prima frase pronunciata da
Di Pietro. Si sposta anche il piano del dibattito, allontanandosi dalle
regole del format (che aveva già stabilito un altro tema per la serata).
Interlocuzione
diretta/indiretta
Di Pietro utilizza un’interlocuzione indiretta, in realtà
rivolgendosi direttamente a Santoro
Video 2 06.22-06.46
- Ghedini utilizza il discorso diretto
- Quando Ghedini parla della Consulta, utilizza i
condizionali
- Santoro utilizza imperfetto e presente
- DP utilizza il presente per delineare un comportamento
-
comunicativo atteso
Prefattuali
I prefattuali, ossia gli scenari ipotetici futuri, vengono
utilizzati nell’ultima parte della discussione da
conduttore e ospiti quando si ipotizza l’eventuale
assoluzione/prescrizione di Berlusconi. Video 9.37-fine.
Per il resto sono il presente e il passato (per motivare
gli scenari attuali) a connotare la discussione.
Punti deboli dell’interlocutore
٠ Se per interlocutore si considera Ghedini,
il punto debole è insito nel fatto che in
realtà non difende sé stesso ma il proprio
assistito.
٠ Di Pietro ha una personalità strabordante
e quindi il suo punto debole potrebbe
essere la facile irascibilità che, contenuta a
stento dall’ironia nella prima parte
dell’intervento, non esita a palesarsi verso
la fine del confronto.
Il montaggio della
trasmissione

Piani alternati o piani a tre nei momenti di maggiore
tensione.

Il pubblico viene inquadrato saltuariamente

Il ritmo è costruito sulla sequenza dibattito in salottoservizio-dibattito in sala.

Un montaggio semplice, che per la scansione dei vari
momenti tende a privilegiare la forza dei personaggi
anziché la successione delle immagini.

In questo particolare dibattito, sono l’incalzante dialogo e
la forte espressività dei personaggi a dettare il ritmo delle
sequenza.

Non ci sono variazioni nel montaggio durante la polemica.
CONCLUSIONI
I dati auditel
di giovedì 1° maggio 2008
1.
I Cesaroni, Canale 5, 22% di share, 5 milioni e mezzo di
2.
Capri, Rai 1, 22% di share, poco meno di 5 milioni e mezzo di
3.
Fiorentina-Rangers, La 7, 3 milioni e mezzo di spettatori e
4.
Anno Zero, Rai 2, poco più di 1 milione di spettatori e uno share
5.
Concerto del 1° maggio, Rai 3, share del 4%, meno di 1
6.
Bad Boys II, Italia 1
Panic Room, Rete 4
7.
spettatori
spettatori
picchio del 27% durante i rigori
compreso tra il 6 e il 10%
milione di spettatori
I dati auditel
di giovedì 8 ottobre 2009
6.
Don Matteo, Rai 1, 24,56%, più di 6 milioni di spettatori
Anno Zero, Rai 2, 23,31 % di share, 5.844.000 spettatori
Dr. House, Canale 5, 15,1% di share, 4.235.000 spettatori
Charlie e la fabbrica di cioccolato, Italia 1
Nella morsa del ragno, Rai 3
Basic Instinct, Rete 4
7.
L’ultimo dei Mohicani, La 7
1.
2.
3.
4.
5.
Analisi degli ascolti delle 2 puntate
O BELLA CIAO, 1° maggio 2008
 Serata di un giorno festivo
 Molta concorrenza (calcio, 2 film d’azione, 2 fiction,
musica)
 La presenza di Sgarbi in puntata poco pubblicizzata
 Non certezza/considerazione che Sgarbi+Travaglio= rissa
sicura
VERITÀ NASCOSTE, 8 ottobre 2009
 Attenzione dell’opinione pubblica sul Lodo Alfano,
bocciato poche ore prima
 Poca concorrenza
I giornali
Nei giorni successivi alla puntata “O bella ciao” trovano
più spazio sui giornali le possibili sanzioni che Santoro
rischia per aver dato molto spazio al comizio di Grillo, che
lo scontro in sé. Ecco qui di seguito gli articoli dedicati al
caso pubblicati su La Repubblica e il Corriere della Sera.
http://archiviostorico.corriere.it/2008/maggio/03/Santoro_appaltato_Rai_agli_insulti_co_9_080503028.shtml
http://archiviostorico.corriere.it/2008/maggio/04/Santoro_Cappon_Possibili_sanzioni_co_9_080504044.shtml
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2008/05/03/bufera-su-santoro-basta-insulti-di-grillo.html
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2008/05/06/sgarbi-insulta-le-istituzioni.html
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2008/05/06/annozero-ammonito-santoro-sul-sito-una-rubrica.html
Mentre per l’altra puntata solo un articolo de La
Repubblica parla, anche se marginalmente, dello scontro
tra Di Pietro e Ghedini. Il Corriere non scrive nulla.
http://www.repubblica.it/2009/10/sezioni/politica/rai-5/santoro/santoro.html?ref=search
Commenti ai video su Youtube
Nella puntata “O bella ciao”:
I commenti ai video segnano
una divisione netta travaglisti - sgarbisti
 Più attacchi a Sgarbi
 Qualcuno prova a dire che hanno ragione tutte e
due, ma su certi fatti ci possono essere
interpretazioni diverse
 Molti concordano sulla reazione esagerata di Sgarbi

Nella puntata “Verità nascoste”:
I commenti sono o di tifo o di offesa
all’una o all’altra parte
 Maggiori offese a Ghedini
 Qualcuno scrive che nell’ars orandi l’ex pm
non regge il confronto con l’avvocato del
premier

La migliore strategia?






Per l’ospite: non cedere alle provocazioni in sala e mantenere un
rigido controllo della situazione (riserbo circa le proprie
posizioni/obiezioni)
La sovraesposizione alla polemica non fa altro che alimentare e
fomentare inutili dibattiti che non veicolano informazione reale ma
semplice e sterile propaganda.
Sebbene la politica debba muovere le opinioni, il reale compito
dell’ospite, specie se politico, è quello di persuadere soprattutto il
pubblico a casa portando argomentazioni e motivazioni valide alla
costruzione di teorie politiche stabili.
Per il conduttore: controllare la personalità ma soprattutto
l’autorevolezza degli ospiti.
Garantire un atteggiamento rispettoso in sala e una qualità alta del
dibattito.
Mantenere il polso della situazione anche nei momenti di maggiore
criticità.
La politica non è mera pedagogia ma dovrebbe costituire
una zona franca in cui possa essere auspicabile un
confronto atto a costruire progetti e non a distruggerli.
Domande finali
◊ L’oggetto di discussione scompare tra sovrapposizioni di turni
di parola, interruzioni, insulti. Dove finisce il contenuto
informativo/giornalistico? E il ruolo del conduttore/giornalista?
Si può parlare ancora di talk come programma di
infotainment?
◊ Non ci sono differenti rappresentazioni della realtà, ma solo
giudizi su rappresentazioni già note che non vengono
esplicitate e argomentate. Il pubblico non ha strumenti per
giudicare la verità di una rappresentazione, ma può solo
riconoscersi in una delle due parti, affidandosi a un
personaggio o trovando conferma di quello di cui è già
convinto. Che conseguenze ha tutto ciò nel comportamento
dei cittadini all’interno del circuito mediale e della società?
Domande finali
◊ Si potrebbe pensare all’esistenza di un talk show
ideale con gli stessi dati di ascolto raggiunti nei
momenti di massimo scontro?
◊ Sarebbe in questo caso un ambito di formazione
di coscienza politica dei cittadini, uno strumento
pedagogico?
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Annozero - La cultura sottile