Enhancing the Networked Enterprise for SMEs: a Service Platform - oriented Industrial Policy. Guido M. Rey The Economics of Small Businesses in the Aftermath of the Crisis. Urbino 20 ottobre 2010 1 Abstract La sfida: PMI e distretti sono in ritardo nell’uso di soluzioni ICT avanzate L’opportunità: aggregare a livello sistemico gli interessi individuali (inespressi) all’adozione di ICT, aumentando la convenienza e gestendo i rischi per le PMI La strategia: promozione di piattaforme di servizi per le PMI Conclusioni: Sinergie fra politica industriale e politiche per lo sviluppo 2 TAV. 1 Andamento degli investimenti produttivi (valori concatenati anno di riferimento 2000) ATTIVITA' ECONOMICHE cambi flessibili ecu verso l'euro l'euro 1970-1979 1979 -1992 1992 - 2001 2001-2008 Tassi di variazione medi annui composti Industria in senso stretto Investimenti in SW, ICT, macchine x ufficio investimenti totali 5,5 3,4 6,8 2,0 6,4 1,4 -4,2 0,1 4,2 3,7 3,0 0,0 7,3 7,1 -0,1 -1,4 12,5 5,1 10,2 4,6 0,9 3,3 0,8 1,9 14,0 5,5 10,2 5,6 -0,9 1,5 1,4 3,8 Costruzioni Investimenti in SW, ICT, macchine x ufficio investimenti totali Commercio, riparazioni, alberghi e ristoranti, trasporti e comunicazioni Investimenti in SW, ICT, macchine x ufficio investimenti totali di cui 'trasporti e comunicazioni Investimenti in SW, ICT, macchine x ufficio investimenti totali 3 TAV. 1 Andamento degli investimenti produttivi (segue) (valori concatenati anno di riferimento 2000) ATTIVITA' ECONOMICHE cambi flessibili 1970-1979 ecu 1979 -1992 verso l'euro 1992 - 2001 l'euro 2001-2008 Tassi di variazione medi annui composti Intermediazione monetaria e finanziaria; attività immobiliari ed imprenditoriali Investimenti in SW, ICT, macchine x ufficio investimenti totali 12,4 -0,6 11,2 1,6 5,2 0,5 -0,4 1,9 15,4 -0,8 10,8 1,2 8,6 0,8 0,1 3,0 18,1 2,7 5,3 2,1 6,8 1,6 1,4 -0,8 10,7 2,2 6,7 8,9 2,2 3,5 3,8 1,7 3,1 -0,5 0,9 1,6 di cui noleggio, informatica, ricerca e servizi alle imprese Investimenti in SW, ICT, macchine x ufficio investimenti totali Altre attività di servizi Investimenti in SW, ICT, macchine x ufficio investimenti totali TOTALE Investimenti in SW, ICT, macchine x ufficio investimenti totali Invest. Totali - inv Immob 4 Accumulazione e innovazione Gli investimenti in ICT, SW, macchine per ufficio hanno una notevole crescita negli anni ottanta e in molti settori rallentano dall’inizio del XXI secolo Anche le grandi imprese non hanno saputo puntare sulle ICT per superare la crisi . Conflitto fra industria e servizi nell’appropriazione del valore aggiunto Innovare non è solo tecnologia ma è anche marketing, logistica, risorse umane e organizzazione 5 Servizi in rete (Indagine ISTAT 2008) Tutte le imprese si avvalgono dei servizi bancari. Circa la metà delle imprese usa le rete per acquisire informazioni Circa il 60 % delle imprese ha un sito web con punte di oltre il 90% per le grandi Il servizio più diffuso è la consultazione dei cataloghi Un terzo delle imprese italiane fornisce questo servizio e cresce con la dimensione Gli altri servizi hanno percentuali modeste 6 Tavola 3 - Scambio automatizzato di dati per tipologia di dati scambiati - Anno 2008 (valori percentuali sul totale delle imprese informatizzate con almeno 10 addetti di cui imprese che utilizzano lo scambio automatizzato per: Imprese che utilizzano lo scambio automatizz ato di dati ATTIVITA' ECONOMICA CLASSI DI ADDETTI trasmettere ordini ai fornitori ricevere fatture ettroniche ricevere ordini dai clienti inviare fatture elettroniche spedire o ricevere informazioni sui prodotti spedire o ricevere docume nti di trasporto ATTIVITA' ECONOMICA Totale industria 34,5 59,6 81,9 67,6 38,9 69,9 40,6 Informatica e attività connesse 42,2 62,7 71,5 49,6 41,9 54,5 37,5 Totale servizi 39,0 64,1 74,3 49,8 30,8 62,4 37,1 35,0 63,8 82,0 60,2 34,9 69,3 38,4 50-99 40,1 51,4 67,2 60,8 35,6 59,5 43,6 100-249 52,6 42,8 51,8 51,7 36,9 42,9 38,8 250 e oltre 60,4 54,3 52,4 58,9 47,4 44,4 46,6 36,3 61,6 78,6 59,8 35,4 66,6 39,1 CLASSI DI ADDETTI 10-49 ITALIA 7 Fonte: ISTAT. La somma delle quote percentuali per riga può essere superiore a 100. Le transazioni bilaterali (Tav.3) Circa un terzo delle imprese si scambia dati in rete Due terzi di queste scambia ordini con clienti e fornitori Quattro quinti riceve fatture in rete e circa un terzo ne invia. Lo scambio di documenti coinvolge oltre il 60% delle imprese ma la percentuale scende a circa un terzo del totale per i documenti di trasporto. Riportata all’universo si tratta del 14% delle imprese percentuale che raddoppia per le grandi 8 Tavola 4 -Scambi informativi in rete, con fornitori e/o clienti, relativi alla gestione della filiera produttiva Anno 2008 (valori percentuali sul totale delle imprese informatizzate con almeno 10 addetti, Scambi per via elettronica sulla gestione della filiera produttiva di cui imprese che scambiano con i propri fornitori informazioni di cui imprese che scambiano con i propri clienti informazioni : di cui imprese che scambiano informazioni attraverso: scorte, produzione o previsioni della domanda andamento delle consegne scorte, produzione o previsioni della domanda andamento delle consegne siti Web dell’impresa, dei propri partner, ecc. Utilizzio (XML, , ecc.) ATTIVITA' ECONOMICA Totale industria 21,6 74,0 84,0 73,0 85,0 79,3 39,0 Informatica e attività connesse 22,8 72,1 94,6 59,9 83,4 92,0 39,2 Totale servizi 22,2 76,3 80,8 49,3 59,6 82,9 40,9 21,1 75,3 83,0 62,8 74,6 81,3 37,6 50-99 26,7 72,5 83,2 66,2 76,6 76,0 44,9 100-249 26,6 73,8 80,7 65,6 70,0 82,3 56,8 250 e oltre 33,5 74,6 73,3 61,1 72,4 77,0 68,8 21,9 75,0 82,7 63,1 74,5 80,8 39,8 CLASSI DI ADDETTI 10-49 ITALIA 9 Fonte: ISTAT. La somma delle quote percentuali per riga può essere superiore a 100. Relazioni con la filiera produttiva e con i fornitori (Tav.4 e Tav. 5) Circa un quinto delle imprese e un terzo per le grandi hanno relazioni in rete con le imprese della filiera Oltre tre quarti dei contatti riguardano l’andamento delle scorte e delle consegne. Il canale utilizzato è il sito web Poco più di un quarto delle imprese effettua acquisti in rete ed è quasi la metà per le grandi Circa la metà delle imprese si avvale della rete per condividere le informazioni sugli ordini di acquisto contabilità (un terzo) e magazzino ( un quarto) L’uso di sistemi ERP è presente nei due terzi delle grandi imprese ma solo nell’8 % delle piccole ossia il 3% se riportato all’universo 10 Tavola 5 Imprese che condividono per via elettronica al proprio interno le informazioni relative agli ordini di vendita e di acquisto per funzione aziendale e tipologia di strumento di condivisione (valori percentuali sul totale delle imprese informatizzate con almeno 10 addetti) Totale imprese che condividono al proprio interno informazioni relative agli ordini di acquisto effettuati ATTIVITA' ECONOMICA CLASSI DI ADDETTI Condivisione delle informazioni relative agli ordini di acquisto effettuati con le funzioni aziendali connesse alla : gestione dei livelli delle scorte contabilità Strumenti di condivisione automatica per via elettronica delle informazioni all'interno dell'impresa Imprese che utilizzano sistemi ERP Imprese che utilizzano applicazioni CRM ATTIVITA' ECONOMICA Totale industria 42,5 25,4 37,8 11,2 20,7 Informatica e attività connesse 40,5 17,7 37,7 20,2 41,8 Totale servizi 41,1 25,1 34,8 11,0 30,6 10-49 39,4 22,6 34,1 7,6 23,3 50-99 55,3 39,9 49,4 27,4 30,4 100-249 66,7 50,5 59,9 43,3 37,8 250 e oltre 73,2 54,0 68,5 63,4 48,5 41,9 25,3 36,6 11,1 24,7 CLASSI DI ADDETTI ITALIA Fonte: ISTAT. La somma delle quote percentuali per riga può essere superiore a 100. In sintesi Il ritardo dell’Italia nella diffusione dei servizi in rete riguarda specie alle piccole e medie imprese All’interno delle PMI la condivisione delle informazioni è poco sviluppata La diffusione dei servizi di rete è maggiore nelle imprese che hanno rapporti con l’estero. I servizi in rete sono in prevalenza dedicati alla efficienza gestionale Incontra difficoltà la diffusione di servizi per allargare le relazioni e la presenza sui mercati 12 In sintesi ( continua) Nelle transazioni con l’esterno prevale l’acquisizione di informazioni mentre lo scambio di servizi avviene solo con interlocutori fidati . Le imprese che compiono il salto tecnologico e innovano le loro ICT utilizzano le reti tecnologiche e relazionali per scambiare servizi sia al loro interno e sia con l’esterno La gestione dell’informazione, della conoscenza è poco sviluppata specie nelle piccole imprese 13 Gli ostacoli L’incertezza sulla diffusione dei servizi della rete I costi diretti e indiretti per la revisione della organizzazione e della governance aziendale. L’incertezza sulle norme che regolano i processi in rete e la sicurezza delle transazioni La carenza di professionalità negli imprenditori piccoli e medi e problemi di governance ( chi detiene il comando ) La scarsa attenzione dedicata alla acquisizione di dati gestionali e informazioni dall’esterno per elaborare programmi e strategie 14 La sfida: PMI e distretti sono in ritardo nell’uso di soluzioni ICT avanzate Le ragioni del ritardo: Il punto di vista delle PMI sulle infrastrutture ICT avanzate Difficoltà nel coordinamento a livello di distretto / filiera Gli incentivi al cambiamento tecnologico sono soggetti alla strategia dell’azienda leader in filiera La tecnologia vista come prodotto più che servizio Costi elevati dell’acquisto delle tecnologie avanzate L’ICT può fornire legami distrettuali anche con imprese non in loco L’adozione indipendente di innovazioni infrastrutturali affronta però il rischio dell’isolamento 15 Quali resistenze alla diffusione dei servizi di rete the higher the number of actors the more difficult it is for sufficient coordination to arise (free riding in presence of spill over) it is not only the number of participants on a network but also their kind that will matter quality strategy requires complementary services to support production process and to market their quality goods on global scale. the value paradigm is defined by the services content (even for manufactured goods). SMEs ask for dedicated advanced professional services 16 Promozione di piattaforme di servizi per le PMI Il ruolo delle piattaforme è di conciliare gli interessi di vari mercati I servizi avanzati sono di rilievo per supportare le PMI nella sfida della globalizzazione Esternalità fra gruppi di agenti (Armstrong, 2006, Rochet&Tirole, 2006) Dinamica dell’adesione (Caillaud & Jullien, 2003, Evans, 2009) Ecosistema di innovazioni complementari (Gawer&Cusumano, 2002) Marketing Supply chain Informazioni specifiche (caso ArtDeco) → Integrazione del prodotto con i servizi tramite le infrastrutture adattive Se il costo dell’acquisto di un nuovo prodotto infrastrutturale è una barriera, il servizio di fornitura può aggregare esigenze altrimenti disperse L’obiettivo è l’integrazione interna ed esterna delle conoscenze condivise 17 Sinergie fra politica industriale e politiche per lo sviluppo Il business delle PMI:globalizzazione → meno costi oppure + qualità? La piattaforma può essere interna o esterna Una piattaforma di servizi infrastrutturali per PMI per essere sostenibile necessita di svolgere diverse funzioni: Nelle PMI solo esterna (distretto? filiera? settore?) Non si crea automaticamente: imprenditorialità/istituzioni Attivazione : verifica l’interesse delle PMI per la piattaforma Intermediazione fra fornitori e clienti di servizi di tecnologie avanzate Aggregazione : ricerca di un mercato potenziale allargato per i servizi ICT La tecnologia definisce le potenzialità della piattaforma ma la riuscita dipende da come la leadership riesce a riconciliare gli interessi degli utilizzatori. La governance del network deve evitare i rischi del monopolio 18 Quali piattaforme Tipo A - Intermediari che favoriscono le transazioni fra due gruppi di operatori che si avvalgono della propria rispettiva organizzazione Il vantaggio deriva dai benefici che ne traggono i due operatori Tipo B - La piattaforma incorpora una tecnologia e uno strumento di coordinamento del mercato ed è una potente leva di profitto per l’organizzazione che la controlla. La piattaforma consente ai partecipanti di sviluppare nuovi mercati fornendo servizi o prodotti complementari. 19 Quali piattaforme Tipo C – L’impresa ha un vantaggio competitivo derivante da un precedente sforzo innovativo ( es. brevetto). Questa impresa potenzia il suo mercato potenziale incorporando la collaborazione di fornitori di servizi complementari e i loro clienti Lo scopo è allargare le soluzioni disponibili, servizi e prodotti, che incorporano le innovazioni iniziali del proprietario della piattaforma, incrementando così la diffusione dell’innovazione. 20 Quali politiche Chiara definizione delle politiche finalizzate alla diffusione dei servizi della rete Incentivazioni correlate all’uso delle reti a favore degli operatori che favoriscono le transazioni in rete. Favorire la ricerca di soluzioni tecnologiche adatte alle piccole e medie imprese italiane senza rinunciare a soluzioni aperte Promuovere accordi con le grandi imprese perché adottino soluzioni di supporto alla strategia Iniziare dalle imprese collegate alle relazioni con l’estero per favorire la competitività 21 Conclusioni Innovare non è solo tecnologia ma è anche marketing, logistica, risorse umane e organizzazione Integrare i manufatti con i servizi per soddisfare la domanda del servizio fornito dal prodotto senza la sua cessione e così accrescere il valore del business Le politiche pubbliche non possono limitarsi alla diffusione delle tecnologie e al loro finanziamento ma debbono incentivare i risultati e le performance Le banche devono favorire questa integrazione e modificare i parametri per la valutazione del merito di credito 22