Sicurezza sul lavoro: un caso di studio LUNEDI’ 12 MAGGIO 2008 ore 11.00-14.00 (Aula A1) AUTORE Luigi Prof. PASTORELLI Docente incaricato di Teoria del Rischio presso la Pontificia Università Gregoriana MACRO-FASI DEL PROCESSO PRODUTTIVO 1. Arrivo del materiale profilato metallico in azienda 2. TAGLIO DEL PROFILATO METALLICO MEDIANTE SEGATRICE AUTOMATICA 3. Saldatura tramite postazione robotizzata 4. Verniciatura del prodotto all’interno della cabina 5. Essiccatura del prodotto all’interno della cabina 6. Montaggio del prodotto 7. IMBALLAGGIO E SPEDIZIONE DEL PRODOTTO FINITO TRAMITE AUTOCARRI Taglio del profilato metallico mediante segatrice automatica Saldatura tramite postazione robotizzata Verniciatura del prodotto all’interno della cabina MONTAGGIO DEL PRODOTTO IMBALLAGGIO E SPEDIZIONE DEL PRODOTTO FINITO TRAMITE AUTOCARRI METODICA: Preliminarmente occorre porsi le seguenti 5 domande: 1. Tipologia di PROCESSO 2. Tipologia di PRODOTTO 3. Tipologia di ABBATTIMENTO 4. Tipologia di RIFIUTO 5. Tipologia di D.P.I. IMPIANTO DI VERNICIATURA Tipologia di PROCESSO Tipologia di PRODOTTO Tipologia di ABBATTIMENTO Tipologia di RIFIUTI Tipologia di DPI Vernici con SOLVENTI Vernici ad ACQUA Impianto a secco con abbattimento a carboni attivi Problema di smaltimento delle morchie di verniciatura e dei reflui/residui Maschera di protezione con filtro a carboni attivi. Tuta Verniciatura a spruzzo con presenza di operatore SCHEDA DI SICUREZZA IMPIANTO DI SALDATURA Tipologia di PROCESSO Tipologia di PRODOTTO Gas inertizzante Filo di apposizione Tipologia di ABBATTIMENTO Tipologia di RIFIUTI Emissione in atmosfera dopo abbattimento Tipologia di DPI Occhiali di protezione e indumenti previsti Saldatura a filo tramite ROBOT, avente impianto di captazione dei fumi di saldatura Danno luogo a FUMI di saldatura e a NEBBIE che presentano una specifica tipologia di RISCHIO. Tipologia di ABBATTIMENTO Aspirazione con canalizzazione e abbattimento con filtro a tessuto DISAMINA DEL CASE-STUDY RIUNIONE DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE & PROTEZIONE Esaminare la problematica connessa all’introduzione in azienda di: Impianto di verniciatura Impianto di saldatura robotizzato 1° PROBLEMA Tempistica di coinvolgimento del Servizio di Prevenzione & Protezione a. Avviene ex-ante Si verifica nel caso in cui il SPP venga interpellato preventivamente all’installazione Avviene nel 15% dei casi 1° PROBLEMA b. Avviene ex-post Si verifica nel caso in cui il SPP venga interpellato successivamente oppure come avviene, nella stragrande maggioranza dei casi, contestualmente alla installazione Avviene nell’85% dei casi All’interno di questo dato avviene il 68% dei casi di infortuni che si verificano nel triennio successivo, ed il 35% dei casi di malattie professionali che si verificano nei 5-10 anni successivi. (Fonte: Schult’z 2008) 1ª CONSIDERAZIONE In ragione del principio della massima sicurezza e della diligenza adeguata è obbligatorio che il coinvolgimento del SPP avvenga EX-ANTE 2° PROBLEMA Tipologia di documentazione per il coinvolgimento del SPP a. Redatta sulla base di una RISK-SURVEY dettagliata da una specifica AUDIT effettuata dall’RSPP. Tale tipologia di documentazione è presente nel 32% dei casi di infortuni verificatosi nei 3 anni successivi e nel 45% dei casi di malattie professionali verificatosi nei 5-10 anni successivi. 2° PROBLEMA b. Redatta sulla base di un progetto stilato dall’ufficio tecnico e contenente una copia dell’offerta richiesta dall’ufficio acquisti. Tale tipologia di documentazione è presente nel 68% dei casi di infortuni verificatosi nei 3 anni successivi e nel 55% dei casi di malattie professionali verificatosi nei 5-10 anni successivi. (Fonte: Schult’z 2008) 2ª CONSIDERAZIONE In ragione del principio della massima sicurezza e della diligenza adeguata è obbligatorio che la documentazione a supporto delle riunioni, sia quella indicata al punto a. 3° PROBLEMA Grado di approfondimento della documentazione da darsi a supporto del SPP per la sua decisione a. Quando si allega alla documentazione da esaminarsi nella riunione, anche le indicazioni di buona tecnica, di norme armonizzate nazionali e internazionali, di standard emessi da enti di normazione. Ciò si è verificato solo nel 15% dei casi di infortuni avvenuti nei 3 anni successivi, e nel 25% dei casi di malattia professionale verificatesi nei 5-10 anni successivi. Gli standard a cui si è fatto riferimento sono i seguenti: UNI CEN CENELEC NFPA ISO 3° PROBLEMA b. Quando si allega alla documentazione solo la Norma Nazionale vigente. Ciò si verifica nell’85% dei casi degli infortuni verificatosi nei 3 anni successivi, e nel 75% dei casi delle malattie professionali verificatosi nei 5-10 anni successivi, in tali casi si è constatato che si era considerato solo quale unico riferimento la Norma vigente sovente citata in maniera errata e/o insufficiente, ovvero nemmeno questa! Sovente si è fatto riferimento ad un ipotetico STATO DELL’ARTE sul presupposto della sola documentazione fornita dal produttore! (Fonte: Schult’z 2008) 3ª CONSIDERAZIONE In ragione del principio della massima sicurezza e della diligenza adeguata è obbligatorio che si alleghi la documentazione di cui al punto a. ciò deve essere fatto in maniera dettagliata ed esaustiva!